ECONOMIA- Pagina 62

Boom di export per il cibo piemontese in Francia, Germania e Stati Uniti

A cura di lineaitaliapiemonte.it  – In crescita l’export alimentare piemontese: boom di vendite in Francia, Germania e Usa. Da gennaio a settembre 2023 le imprese piemontesi dell’industria alimentare e delle bevande hanno esportato merci per oltre 6 miliardi di euro. Nell’intero anno 2022 le esportazioni piemontesi del settore alimentare e delle bevande avevano raggiunto gli 8 miliardi di euro (+14,4% sul 2021). I primi tre paesi di destinazione sono la Francia (il 16,1%), la Germania (il 15,2%) e gli Usa (l’8,2%), secondo i dati della Camera di Commercio di Torino.

2024 nuovo record per export cibo made in Italy

A livello nazionale, il 2024 fa segnare un nuovo record per le esportazioni di cibo Made in Italy, con una crescita del 14% a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, nonostante le tensioni internazionali, con guerre e blocchi che ostacolano i transiti commerciali. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat.

Necessario rimuovere ostacoli commerciali ma anche strutturali

“Questo trend di crescita deve però far sì che vengano incrementati gli accordi di filiera per sostenere le produzioni piemontesi dalla carne bovina alla frutta fino alle nocciole. Serve, quindi, un’attenzione che l’agroindustria virtuosa auspichiamo, ponga sempre di più dimostrando disponibilità ad attivare accordi che diano impulso all’economia alimentare piemontese. Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve rimuovere gli ostacoli commerciali  – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -, ma anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. L’obiettivo è portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030”.

Medaglia d’oro al Piemonte per la formazione

Il Piemonte, con 24 percorsi su 25 realizzati, ha raggiunto il 96% dei corsi premiati (rispetto al 68,5% registrato a livello nazionale, derivante da 239 percorsi premiati su 349 complessivi), senza alcun percorso critico (fascia rossa) collocandosi così, in termini di performance regionale, in prima posizione a livello nazionale. L’86% degli studenti degli ITS Academy, ad un anno dal diploma, ha trovato un’occupazione e nel 92,9% dei casi è coerente con il percorso di studi con un dato di “non occupati” che si dimezza rispetto allo scorso anno. Con queste premesse, per l’assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino – unitamente a tutti i soggetti che fanno parte del sistema Its Academy – raggiungere ancora una volta il podio è motivo di grande orgoglio.
I dati dell’ultimo monitoraggio sugli ITS Academy confermano l’alta qualità e l’efficacia del sistema formativo regionale in cui credo tantissimo – ha commentato l’assessore Elena Chiorino – un percorso importante messo a disposizione gratuitamente per i nostri giovani che favorisce il lavoro. I numeri delle performance occupazionali del Piemonte evidenziano ancora una volta come l’offerta degli ITS Academy, grazie ad un’organizzazione flessibile e ad una didattica esperienziale, possa davvero dare un rapido accesso al mondo del lavoro intercettando i crescenti fabbisogni di elevate competenze tecniche espressi dal nostro tessuto imprenditoriale”.
Il monitoraggio INDIRE 2024, illustrato questa mattina a Firenze nell’ambito della manifestazione nazionale Didacta, coinvolge gli studenti che hanno terminato i percorsi e si sono diplomati al dicembre 2022 e che hanno trovato occupazione nel 2023. Ad oggi sono 146 le Fondazioni ITS Academy presenti sul territorio nazionale; in Piemonte le Fondazioni sono 7 e orientate prevalentemente ad aree tecnologiche considerate “strategiche” per lo sviluppo economico e la competitività della Nazione.
Per Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte: “La formazione permette alle imprese di non subire i grandi cambiamenti in atto, dalla transizione ambientale a quella tecnologica, ma di anticiparli e di sfruttarne appieno le possibilità e quindi guidarli. Confindustria Piemonte collabora in modo costante su queste tematiche con la Regione, in una partnership pubblico-privato virtuosa, testimoniata dai risultati eccellenti dei nostri ITS, ma anche dall’efficacia delle Academy. Si tratta di realtà oramai operative che vanno oltre alla formazione per le imprese, consentendo alle aziende di tutte le dimensioni, di progettare e realizzare percorsi efficaci che garantiscono occupazione e occupabilità. I già alti indici di attrattività del nostro territorio, non potranno che migliorare grazie a questo sforzo congiunto“.
Questi risultati ci spronano – ha dichiarato Stefano Serra presidente della Fondazione Its Aerospazio e Mecatronica – il nostro ITS nasce con 54 studenti, siamo arrivati con tanto impegno agli attuali 550 e puntiamo a 1.200 con i fondi del PNRR. Una crescita che ci viene richiesta in prima battuta dai ragazzi perché ogni anno abbiamo un elevato numero di candidati che hanno questa vocazione e superano gli esami di selezione ma poi non abbiamo posti sufficienti nei corsi finanziati disponibili. E in seconda battuta dalle aziende che con queste “lauree professionalizzanti biennali” trovano le competenze necessarie per sostenere la loro crescita e costruire il futuro industriale del nostro territorio. I dati 2023 ci dicono che settori come l’Aerospazio sono cresciuti negli ultimi 3 anni da 20.000 a 35.000 addetti e siamo fieri di aver contribuito con i nostri ragazzi a questo successo”.
Gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) sono la prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante, legata al sistema produttivo territoriale e al mercato del lavoro, monitorata e finanziata anche in base ai risultati. Il Piemonte, ancora una volta, si è confermato ai vertici del monitoraggio nazionale realizzato su incarico del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un sistema, quello degli Its Academy piemontesi, che funziona restituendo occupazione reale ad un anno dal termine del corso. Un risultato importante e certificato dai numeri, che attesta come l’impegno di Regione, su impulso dell’assessore Elena Chiorino con delega a lavoro e formazione, a lavorare nella stessa direzione e in stretto contatto il mondo delle imprese sia stato vincente.

Sviluppo territoriale, in arrivo i fondi per gli interventi strategici nel Torinese

Oltre 9,8 milioni di euro sono stati assegnati a 16 Comuni e un’Unione montana del Torinese per la realizzazione di 17 progetti di sviluppo territoriale.

L’importante stanziamento è reso possibile grazie all’azione sviluppata dalla Regione attraverso il Programma operativo complementare 2014-2020, che è stato approvato dal Cipess, con oltre 31 milioni di euro assegnati a 57 Comuni e due Unioni montane del Piemonte.

«Grazie al lavoro di squadra portato avanti con il Governo – commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – mettiamo a disposizione del territorio torinese più di 9,8 milioni di euro che gli enti locali attendevano da tempo per sbloccare interventi strategici nell’ambito di viabilità, sicurezza e gestione del territorio, riqualificazione urbana, scuola, sanità, inclusione, valorizzazione del patrimonio pubblico e culturale, turismo e sport. Un ulteriore intervento concreto che si aggiunge alle numerose azioni messe in atto fin dal primo giorno di mandato per consentire a ogni singola amministrazione del Piemonte di dare risposte efficaci alle richieste dei cittadini».

In provincia di Torino, la misura finanzia: con 1,5 milioni di euro la riqualificazione dell’area delle ex casermette a Moncenisio; con altri 1,5 milioni la valorizzazione del complesso scolastico Martiri della Libertà di Settimo Torinese; con 1,4 milioni la messa in sicurezza del parcheggio interrato a Forno Canavese; con un milione di euro il potenziamento del centro polisportivo comunale di Rivarolo Canavese; con 856 mila euro il terzo lotto della riconversione del centro servizi di Leinì; con 737 mila euro i lavori per l’adeguamento sismico e normativo della scuola primaria di Cercenasco; con 560 mila euro il progetto “Smart inclusive mountain” dell’Unione montana delle Valli Chisone e Germanasca; con 355 mila euro la riqualificazione energetica del palazzo civico di Candiolo; con 332 mila euro le opere per la sistemazione dei locali a servizio della Polizia municipale di Moncalieri; con 256 mila euro il miglioramento dell’area che circonda il lago Malciaussia a Usseglio; con 240 mila euro l’ampliamento del complesso della torre Tellaria a Pont Canavese; con altri 240 mila euro il potenziamento della zona Cascinetta-Parco dei briganti a Verolengo; con 204 mila euro la valorizzazione del centro di Cavour; con 180 mila euro la messa in sicurezza del plesso scolastico di Montanaro; con 175 mila euro la riqualificazione di piazza Vittorio Emanuele II a Virle Piemonte; con 136 mila euro l’efficientamento degli impianti sportivi di Bollengo; con 128 mila euro la realizzazione di una strada di accesso alla zona Sud del concentrico di Lemie.

Lo stanziamento assegnato attraverso la programmazione regionale sarà cofinanziato per una parte dagli enti locali interessati. Lunedì 25 marzo, al Grattacielo Piemonte, la Regione incontrerà i beneficiari dei contributi per dare formalmente il via all’iter che permetterà di realizzare i progetti.

«Portare avanti questi interventi insieme agli enti locali – aggiungono gli assessori della Regione Piemonte alle Politiche sociali Maurizio Marrone, allo Sport Fabrizio Ricca e allo Sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano – significa consolidare un’intesa di territorio che permette alle nostre comunità di crescere ogni giorno, nell’ambito di una programmazione fatta di attenzione alle necessità di cittadini, imprese e associazioni che è ormai un modello di riferimento».

Tavolo Stellantis convocato dal Governo Si inizia con il caso Mirafiori

Il prossimo 3 aprile a Roma è stato convocato dal governo  il tavolo sulla situazione occupazionale degli stabilimenti Stellantis.
“La decisione del governo di iniziare il confronto con le Regioni dai due principali stabilimenti di Stellantis in Italia, Mirafiori e Melfi,  è un importante segnale di attenzione perché Mirafiori rappresenta il cuore della manifattura nazionale legata all’automotive e viene incontro ad una specifica richiesta che avevamo avanzato direttamente al ministro”, commentano il presidente Alberto Cirio e gli assessori al Lavoro Elena Chiorino e alle Attività produttive Andrea Tronzano.

In preparazione dell’audizione, nei prossimi giorni il presidente promuoverà un incontro con sindacati, associazioni di categoria e il Comune di Torino.

È indetto intanto per il 12 aprile lo sciopero per la salvaguardia di Mirafiori. Sarà una manifestazione unitaria dei sindacati  con i lavoratori di Stellantis e dell’indotto automotive, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e l’Associazione Quadri.

Otto le ore di sciopero, considerato anche il fatto che agli operai  di Mirafiori  nelle scorse settimane è stato comunicato  il prolungamento della cassa integrazione. Riguarderà più di 2.200 lavoratori, dal 2 al 20 aprile.

Alla manifestazione parteciperanno, aspetto non comune da anni,  anche gli impiegati e i quadri aziendali.

I manifestanti chiederanno un nuovo modello di auto  per la tutela del  sito produttivo di Torino, oltre ad assunzioni di giovani. Nello stabilimento  l’età media dei lavoratori supera i 56 anni.

Mercato immobiliare a Torino: nel 2023 scendono le compravendite di abitazioni usate e nuove

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OSSERVATORIO ABITARE CO –  (-7,7%), ma il mercato delle nuove residenze ha retto leggermente meglio rispetto all’usato.. Il fatturato immobiliare totale registrato a Torino nel 2023 è di 4,1 mld € (-7,7%)

Nonostante il calo delle compravendite di case nuove (-4,9%), a Torino i prezzi sono aumentati del +2,3% annuo, con un valore medio di 4.500 € al mq.  A livello generale la quota di offerta di case nuove sul totale in vendita è bassa (13,0%)

Milano, 21 marzo 2024 – Nel 2023, a Torino il mercato immobiliare residenziale ha registrato un calo delle compravendite totali (nuovo+usato) del -7,7% rispetto all’anno precedente (14.880 transazioni) [1]; un dato comunque migliore rispetto al valore complessivo delle otto città metropolitane (-11,5%) e non dimenticando che il 2022 è stato un anno record di vendite per tutto il Paese.

Secondo l’analisi di Abitare Co. -società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze- il fatturato totale, nel 2023 a Torino ha registrato 4,1 mld €, in calo del -7,7% sul 2022.

Le nuove costruzioni residenziali sul territorio torinese hanno resistito leggermente meglio rispetto all’usato, segnando un calo più contenuto sul 2022 (-4,9%). Oltre a un calo dell’offerta di nuove abitazioni (-1,2%), la quota di case nuove in città rispetto al totale in vendita resta sempre molto bassa (13,0%); anche per questi motivi, a fronte di un calo delle vendite, continuano ad aumentare i prezzi. Non ha aiutato l’inflazione (+5,9% la media annua) che ha contribuito alla crescita dei costi delle aree, dei materiali e degli appalti in generale. A fine 2023 i prezzi delle nuove case hanno così segnato, a Torino, un aumento del +2,3% rispetto al 2022, portando il prezzo medio a 4.500 € al mq., ma con nette differenze tra zone centrali (6.100 € al mq.), semicentrali (4.450 € al mq.) e periferiche (2.950 € al mq.).

Nuove abitazioni: il confronto tra le otto città metropolitane

Per quanto riguarda le compravendite di nuove abitazioni nel 2023 nelle otto città metropolitane (-4,5% sul 2022), si vede come il calo più marcato sia stato registrato a Genova e Roma (entrambe -6,2%). Seguono Bologna (-5,8%), Torino (-4,9%), Milano (-4,5%), Napoli (-3,9%) e Palermo (-3,3%). Anche Firenze ha chiuso son il segno negativo, ma con un valore molto più contenuto (-1,8%).

Ma se le compravendite sono calate, cosa è accaduto ai prezzi? Al contrario, i prezzi medi sono aumentati in tutte le principali città analizzate (+3,9% rispetto al 2022), raggiungendo un valore medio generale di 4.925 € al mq, ma con nette differenze tra zone centrali (7.150 € al mq.), semicentrali (4.625 € al mq.) e periferiche (3.144 € al mq.).

Milano e Firenze, rispettivamente con +7,7% e +5,9%, sono le città più dinamiche mentre a Bologna i prezzi sono cresciuti solo dello 0,6%. Il capoluogo lombardo ha toccato i 7.100 € al mq, un dato influenzato sia dal costo delle aree edificabili che dai valori in aumento sia nelle aree semicentrali che periferiche dove oggi il valore medio massimo supera i 5mila euro al metro quadrato. Roma non riesce a stare al passo di Milano e infatti il suo valore medio di vendita in città si ferma a 6.400 € al mq. Fra queste due città e le rimanenti sei esaminate il gap è molto alto. Nelle altre città a Firenze il prezzo medio è di 5.400 € al mq., a Torino di 4.500 € al mq., a Genova di 4.450 € al mq., a Bologna di 4.400 € al mq., a Napoli di 4.100 € al mq. La più “economica” è Palermo con i suoi 3.000 € al mq.

Sui prezzi di vendita non ha influito solo la pressione della domanda su un mercato che offre poco ma tutti i costi legati ad una operazione di sviluppo, dall’acquisto delle aree, alla progettazione, agli oneri comunali, ai costi per la costruzione degli edifici. Rispetto ad una abitazione usata in vendita le componenti che determinano il prezzo finale sono molteplici, ed è ovviamente questo il motivo che porta i prezzi a mantenersi in un territorio di crescita.

Sul fronte dell’offerta di case nuove, nel 2023 si registra una contrazione del -4% rispetto al 2022 (a Roma è del -9,5% e a Genova del -7,7%), con l’offerta sul totale delle case in vendita che non supera l’8,2%. Delle otto città esaminate, solo tre segnano una quota di mercato del nuovo superiore al dieci per cento rispetto al totale delle case in offerta, ovvero Roma (10%), Bologna (11,3%) e Torino con (13%). In tutte le altre città, a Genova la quota è solamente del 3,7%, a Napoli del 4,3%, a Palermo del 4,6%, a Firenze dell’8,4% e a Milano del 9,9%.

Si allungano i tempi di vendita soprattutto per una questione di ritardi nell’immissione di prodotto nuovo sul mercato. La media è di circa 4,7 mesi, andando dai 4 mesi di Milano e 4,2 di Palermo e Bologna fino ai 5,7 di Genova e i 6 di Napoli.

 

 

 

Corsi di formazione al Collegio Trevisio

“Il Collegio Trevisio di Casale Monferrato è un edificio del 1643, destinato all’insegnamento che negli ultimi anni era stato abbandonato, l’abbiamo avuto in comodato d’uso per 99 anni dall’Ente Trevisio con l’interessamento del Comune di Casale Monferrato e grazie all’importante e decisivo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, abbiamo potuto realizzare il progetto presentato poi al Comune di Casale ed alla Sovrintendenza delle Belle Arti e avere il via libera per realizzare i lavori”. Alessandro Traverso, presidente di Foral in un incontro con gli organi di informazione che si è tenuto nella sede dell’ente formativo a Palazzo Pacto in Alessandria, ha così riassunto lo stato dell’arte dell’intervento su un immobile storico nel quale andranno a collocarsi i corsi che attualmente si tengono nella sede di piazza Baronino: Oss, parrucchieri e probabilmente anche termoidraulici. Lo stato dell’arte dei lavori ha visto il rifacimento dei tetti, è in corso l’intervento sull’impianto elettrico e a brevissimo inizierà la piastrellatura dei bagni. Traverso ha ringraziato poi la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il suo presidente, notaio Luciano Mariano “per la grande sensibilità dimostrata che ci ha consentito con il contributo erogato di procedere alla progettazione ed accelerare tutto l’iter”.

Turismo da record a Torino e in Piemonte E’ trainato dalle presenze estere

Il turismo nella regione del Piemonte ha raggiunto un nuovo record nel 2023, con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze registrate, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. L’incremento è stato trainato principalmente dal turismo estero, che ha mostrato una crescita del 15% rispetto al 2022, contribuendo in modo significativo all’espansione complessiva del settore turistico regionale.

 

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte, Il territorio dell’ATL di Turismo Torino e Provincia, con i suoi oltre 2 milioni e 700 mila arrivi e più di 7 milioni di presenze, si pone come una delle gemme della regione. La città di Torino, con la sua storia millenaria e la sua vibrante cultura contemporanea, continua ad attirare visitatori da tutto il mondo. L’aumento del 9,6% negli arrivi e del 7,2% nelle presenze rispetto al 2022 sottolinea il costante fascino della città e dei suoi dintorni.

 

Con l’avvicinarsi della primavera del 2024, si delineano prospettive importanti per il turismo che proprio con Torino seguito dalle Langhe Monferrato Roero guida la lista delle mete più ambite.

 

«Il Piemonte si conferma una regione pilota dell’accoglienza – hanno osservato il Presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggioeravamo partiti nel 2019 dal 7,4% del Pil regionale del turismo e siamo arrivati al 9,5 di adesso con una proiezione sul 2024 che ci farà raggiungere la quota del 10%. Si tratta di un grande risultato raggiunto non solo per la qualità della comunicazione, ma anche per il progressivo innalzamento degli standard di qualità delle strutture ricettive che in questi cinque anni hanno potuto contare sul sostegno della Regione che ha erogato quasi 20 milioni di euro. Il successo è anche merito del sostegno continuo sui territori da parte delle nostre ATL e delle Proloco che sono i migliori avamposti della promozione per il turismo nazionale e internazionale. Il turismo rimane un faro di speranza e un catalizzatore per la crescita economica e culturale del nostro Piemonte».

 

«Il 2023 ha fatto registrare la miglior performance in termini di presenze turistiche in Piemonte negli ultimi 10 anni, superando la soglia dei 16 milioni di pernottamenti. E, sempre per la prima volta, nel 2023 i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero hanno superato quelli italiani con il 52% del totale – sottolinea Beppe CarlevarisPresidente del Cda di Visit Piemonte -. Non solo risultati quantitativi ma, e soprattutto, di qualità: infatti la forte spinta verso l’internazionalizzazione dei turisti in Piemonte ha portato i volumi di spesa complessivi attivati in loco in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Il livello di soddisfazione è salito all’86,4/100, decisamente superiore alla media nazionale di 85,4/100. Questi grandi risultati certificano ulteriormente che il nostro “sistema turismo” è sempre più attrattivo e consapevole. Dobbiamo quindi guardare al futuro con ottimismo, migliorandoci costantemente, programmando e fissando obiettivi, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione, che vadano sia nella direzione della sostenibilità ambientale ma anche a quella economica delle nostre imprese turistiche».

 

Iren finanziata dalla Commissione Europea per due progetti innovativi

 

Il programma Horizon Europe supporterà i progetti ReBioCycle, per lo sviluppo di modelli innovativi di recupero delle bioplastiche ed EU-DREAM, per l’integrazione dell’IA nella domotica

– I progetti ReBioCycle e EU-DREAM, dei quali Iren è partner, sono stati selezionati dalla Commissione Europea, tra quelli che riceveranno un finanziamento dal programma Horizon Europe, in particolare per quanto riguarda gli ambiti della sostenibilità energetica e dell’economia circolare.

La cooperazione nell’ambito dei progetti europei consente al Gruppo Iren di stare costantemente al passo con le nuove tecnologie, attraverso un confronto con imprese e centri di ricerca e di eccellenza internazionali – dichiara Enrico Pochettino, Direttore Innovazione del Gruppo Iren -. La possibilità di co-sviluppare e sperimentare soluzioni innovative in gruppi interdisciplinari di respiro europeo arricchisce non solo l’esperienza di Iren, ma quella dell’intero sistema italiano, dando ulteriore credibilità al percorso di avvicinamento ai target di transizione energetica e di economia circolare”.

Un riconoscimento importante per il Gruppo, che si conferma così la multiutility italiana più attiva nel quadro dei progetti di innovazione europei: sono infatti oltre 30 i progetti che dal 2015 a oggi hanno ricevuto finanziamenti comunitari, 8 dei quali sono attualmente in corso a cui si aggiungono altri progetti nazionali e regionali.  Un ruolo importante che, attraverso una cooperazione internazionale con centri di eccellenza, consente di attrarre risorse in Italia, accelerando lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie.

Nello specifico, il progetto ReBioCycle (Recycling bio-based plastics increasing sorting and recycled content (upcycling), che durerà 48 mesi, ha lo scopo di sviluppare modelli innovativi di riciclo per il recupero delle bioplastiche dai rifiuti e il loro riutilizzo, avvalendosi della cooperazione di 20 partner da 7 nazioni.

Il Gruppo Iren partecipa al progetto occupandosi dello sviluppo e test di un innovativo impianto di separazione delle bioplastiche dal flusso di rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata. L’attività sarà svolta nell’impianto di riciclo plastiche di Borgaro Torinese, dove selettori ottici, governati da algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento di immagini, controllano un braccio robotico per separare le bio-plastiche dagli altri rifiuti plastici, e avviarle poi al riciclo.

Il progetto EU-DREAM (Effective Uptake of Digital Services to Repower European Consumers and Communities as Active Participants in Energy Transition and Markets) ha invece l’obiettivo di sperimentare dispositivi – elettrodomestici, e strumenti di domotica – regolabili da remoto con algoritmi di intelligenza artificiale, al fine di massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili o facilitare l’immissione in rete delle stesse attraverso logiche di demand-response.

Il progetto durerà 42 mesi e vedrà l’allestimento di 6 Living Lab in altrettanti Paesi europei, finalizzati a tale attività. Il Gruppo Iren lavorerà principalmente sul Living Lab Italiano insieme a organismi di ricerca e università del territorio per realizzare un’area in cui testare elettrodomestici, colonnine di ricarica delle auto elettriche e impianti fotovoltaici, al fine di analizzare la loro flessibilità, interoperabilità, governabilità da remoto e usability per il consumatore.

Il finanziamento complessivo previsto per i due partenariati ammonta ad oltre 10 milioni di euro

Agricolus protagonista a Parlaconme

Agricolus, l’azienda  innovativa nel campo dell’agricoltura 4.0 con sede a Perugia protagonista della prossima puntata di Parlaconme, trasmissione ideata e condotta da Simona Riccio

Il 21 febbraio sarà protagonista della puntata “Parlaconme”, trasmissione ideata e condotta da Simona Riccio, l’azienda Agricolus, innovativa nel campo dell’agricoltura 4.0.

L’evento, imperdibile per gli appassionati del settore agricolo e delle tecnologie digitali, si terrà dalle 18 alle 19 e sarà trasmesso sul profilo Linkedin Top Voice e Facebook di Simona Riccio, oltre che sul canale You Tube di Parlaconme.

Agricolus si distingue per il suo impegno nel supportare tutti gli attori della filiera alimentare attraverso soluzioni digitali innovative. Fondata nel cuore verde dell’Italia, in Umbria, questa azienda nasce dalla passione dei suoi fondatori per il territorio e per chi lo coltiva, gli agricoltori.

La missione dell’azienda è quella di diffondere tecnologie all’avanguardia per affrontare le sfide sempre più complesse nel settore agricolo, tra cui il cambiamento climatico, le normative europee e l’aumento dei costi.

Durante la trasmissione verranno affrontati diversi temi di rilievo per il settore, tra cui larete AI4FARM, l’importanza del sistema di supporto alle decisioni ( DSS) per la difesa e ottimizzazione degli input, nonché il progetto con ESA per lo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni avanzato.

Tra gli ospiti della trasmissione rispettivamente la Communication Manager di Agricolus e la Project manager Valeria Moré e Camilla Bizzarri.

 

Mara Martellotta

Servizi digitali, accordo tra INPS Piemonte e Vol.To ETS

Due nuovi sportelli per assistere oltre 1500 cittadini 

 

È stato firmato l’accordo tra INPS Piemonte e Vol.To ETS per la presenza di due nuovi sportelli dedicati all’assistenza di oltre 1600 cittadini nei servizi digitali. Il rapporto della Commissione Europea “Digital Decade Report 2023” mette a fuoco lo stato della trasformazione digitale dell’Unione evidenziando che l’Italia sta rafforzando la qualità dei suoi servizi pubblici digitali. In tale ambito il nostro Paese, tuttavia, registra ancora risultati al di sotto della media europea, con un punteggio di 68, contro i 77/100 per i servizi digitali rivolti alla cittadinanza, e di 75 contro 84/100 per quelli dedicati alle imprese.

In questa direzione va una delle misure del PNRR, la M1C1/1.7.2,che ha l’obiettivo di colmare il divario evidenziato avviando una serie di punti di facilitazione digitale, al fine di portare almeno al 70% la percentuale di italiani che posseggano competenze digitali di base.

La Regione Piemonte, destinataria dei finanziamenti relativi a tale misura, ha promosso l’istituzione di 199 punti attraverso gli enti gestori dei servizi sociali e le città capoluogo di provincia. 30 sono presenti sulla Città di Torino, in prospettiva saranno 40, con l’ambizione di raggiungere oltre 36.000 tra cittadine e cittadini.Due di questi punti sono stati affidati a Volontariato Torino ETS – Vol.To situati in via Giolitti 21 e in corso Casale 56, e dovranno coinvolgere entro il 2025 poco più di 1600 utenti. I punti di facilitazione digitale offriranno assistenza nell’uso delle tecnologie attuali, quali app per smartphone e navigazione web. Diventa fondamentale familiarizzare con le tecnologie di utenti, insegnando loro ad attivare l’identità digitale per accedere comodamente da casa, in tutta sicurezza, ai servizi online della Pubblica Amministrazione, far conoscere il servizio online per scaricare documenti anagrafici, iscrivere i figli a scuola, vedere i voti sul registro elettronico, pagare il bollo auto, consultare la situazione pensionistica, rinnovare l’abbonamento ai trasporti pubblici, scoprire come utilizzare le tecnologie per conservare documenti e foto, usare programmi di scrittura e calcolo, inviare e ricevere email e videochiamate.

 

In questi centri si potranno ottenere anche istruzioni per utilizzare i servizi sanitari e sociali online e accedere ai servizi pubblici digitali. Per promuoverel’autoapprendimento sono disponibili sessioni educative e materiali multimediali quali infografiche, video e guide pratiche. In tale ambito si inserisce l’accordo siglato dalla Direzione Regionale INPS Piemonte con Vol.To, per contribuire al potenziamento della facilitazione digitale rivolta alla cittadinanza, con particolare attenzione ai servizi erogati dall’Istituto di Previdenza Sociale. La sinergia tra INPS Piemonte e Vol.To siesprime in una serie di iniziative congiunte che si articolano nello sviluppo e l’implementazione di un programma su misura curato da INPS e destinato al personale di Vol.To, che opera nel campo della facilitazione digitale, con focus sui servizi INPS digitali come l’App INPS Mobile, il portale My INPS e il sito www,inps.it; nella promozione congiunta dei punti di facilitazione digitale, nell’impegno da parte di Vol.To a diffondere materiale informativo sulle prestazioni erogate da INPS, e nell’organizzazione da parte di Vol.To di sessioni informative per il pubblico, volte a educare i cittadini sull’utilizzo degli strumenti digitali per accedere ai servizi INPS.

Per prenotare un appuntamento presso i due punti di facilitazione digitale di Vol.To, è possibile contattare il numero verde 800.590.003, disponibile il lunedì dalle 14 alle 18 e il mercoledì dalle 9.30 alle 13.30, o inviare una richiesta con una mail a sportellodigitale@volontariato.torino.it.

“Con la recente ratifica dell’accordo con l’INPS, riconosciamo e valorizziamo il ruolo essenziale del terzo settore nel contribuire al benessere collettivo – dichiara Luciano De Matteis, Presidente di Vol.To ETS – il volontariato agisce con sapere e sensibilità, essenziali per toccare la vita delle persone, in particolare quelle che vivono una condizione di vulnerabilità. Il nostro lavoro con l’INPS è orientato a combattere il “ digital divide”, fornendo assistenza e risorse che consentono a tutti, specialmente agli anziani, di navigare online con sicurezza e indipendenza. Questo sforzo congiunto è un salto qualitativo verso l’inclusione digitale, un passo che non solo apre una porta sulla modernità, ma si assicura che ognuno possa essere dotato degli strumenti necessari per un pieno inserimento nel tessuto civico e sociale. L’impegno condiviso con INPS simboleggia un ponte tra le capacità umane e le opportunità tecnologiche, ampliando l’accesso e la qualità del servizio aperto al pubblico”.

“L’accordo siglato oggi segna per INPS un passaggio importante – dichiara Filippo Bonanni, Direttore Regionale INPS Piemonte – inserito in un percorso che l’istituto ha intrapreso da tempo, con la realizzazione di un progetto più ampio nell’ambito del “digital divide” che abbiamo chiamato ‘Per non lasciare indietro nessuno’, illustrato nell’ottobre dello scorso anno in occasione della presentazione del bilancio sociale. L’obiettivo è quello di intervenire per colmare, almeno in parte, i gap culturali e comportamentali che rappresentano una barriera per i servizi telematici dedicati ai cittadini, includendo quella parte di cittadinanza che appare meno coinvolta, poiché l’inclusività è un problema di origine complessa e multifattoriale, e pensiamo sia necessario prevedere un coinvolgimento dei diversi attori del territorio che, in un’ottica di rete, costruiscano un percorso di ricerca e ascolto finalizzato all’esatta individuazione del target di riferimento, e nel rispetto delle peculiarità individuali pongano in essere azioni di costruzione e attivazione di una rete di prossimità. Lo specchio del progetto è finalizzato a attivare sinergie tra soggetti pubblici e privati e del terzo settore, già operanti sul territorio locale, perché possano diventare i primi nodi di una rete diffusa per il contrasto del “digital divide” e dell’isolamento sociale”.

 

Mara Martellotta