ECONOMIA- Pagina 56

Nave Amerigo Vespucci, i vini del Piemonte partecipano al tour

Protagonisti i vini in occasione del decennale del riconoscimento Unesco di Langhe Roero e Monferrato

La Regione Piemonte partecipa insieme al Consorzio Piemonte Land of Wine al tour mondiale di Nave Amerigo Vespucci, lo storico veliero e nave scuola della Marina Militare, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, che sosterà nel porto di Tokyo, dal 25 al 30 agosto.

Accanto al Vespucci, ci sarà il Villaggio Italia, l’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane, progetto fortemente voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto al quale hanno aderito ben 11 Ministeri, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica per conoscere la bellezza dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il patrimonio enogastronomico, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. Tra le bellezze in mostra anche il Piemonte e i suoi vini, in occasione del decennale del riconoscimento UNESCO, in una serie di eventi organizzati, in collaborazione con ICE e con Vinitaly. Per tutta la durata della manifestazione la Ministry Lounge di Villaggio Italia ospiterà un corner dedicato al Piemonte dove sarà possibile degustare una selezione di vini provenienti dalle zone UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato. Il re dei vini del Piemonte, il Barolo, sarà poi protagonista il 27 agosto dalle 16:00 alle 17:00 della “Masterclass Vinitaly – Iconic wines of Italy: tasting six legends” presso il “Ristorante Italia” organizzato da Veronafiere/Vinitaly insieme ad altre etichette piemontesi. Tanto Piemonte anche alla cena di gala del 27 agosto. I piatti della cucina italiana saranno infatti accompagnati da Alta Langa, Roero, Barolo e Moscato d’Asti in rappresentanza dei territori UNESCO di Langhe-Roero Monferrato, a dieci anni dal riconoscimento di patrimonio mondiale dell’umanità.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sarà a Tokyo nei giorni dell’evento e parteciperà il 26 agosto all’apertura del Villaggio Italia e alla visita a bordo di Nave Amerigo Vespucci insieme al Ministro della Difesa Guido Crosetto. Il Presidente sarà anche ospite della cena di gala del 27 agosto insieme al presidente del Consorzio Piemonte Land of Wine Francesco Monchiero.

La partecipazione del Piemonte alla tappa di Tokyo del Vespucci si inserisce nelle iniziative per il decennale del riconoscimento Unesco che ha contribuito ad accrescere in tutto il mondo la fama e la conoscenza delle nostre bellissime terre di Langhe-Roero e Monferrato – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Il Tour del Vespucci rappresenta un importante veicolo di promozione del nostro Paese e in questo contesto il Piemonte intende promuovere le eccellenze vitivinicole e la sua offerta in termini enogastronomici, per quanto riguarda l’export, e turistici per portare sempre più visitatori, anche dall’estremo Oriente, a scoprire il nostro territorio. Una tappa di avvicinamento all’Expo di Osaka 2025 – conclude il presidente Alberto Cirio – a cui il Piemonte sta lavorando per partecipare con una serie di iniziative e appuntamenti dedicati al pubblico internazionale”.

«La tappa di Tokyo della Nave Amerigo Vespucci è una vetrina straordinaria per promuovere e celebrare nel mondo il Piemonte e i paesaggi Unesco di Langhe, Roero e Monferrato anche attraverso i loro grandi vini e cibi – aggiunge l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – È un’occasione che si inserisce nella nuova strategia di valorizzazione dell’agroalimentare piemontese cui stiamo lavorando, che punta alla nascita di una vera e propria filiera corta e che vedrà fra i prossimi appuntamenti Terra Madre e il Salone del Gusto, il G7 dell’Agricoltura a Ortigia e il Vinitaly 2025».
«La presenza del Piemonte con le sue eccellenze all’interno di questo contesto meraviglioso è come una perla custodita in uno scrigno più grande, che è il Vespucci – ha sottolineato l’assessore al turismo, Marina Chiarelli – Questa nave, con il suo ruolo di ambasciatore del Made in Italy nel mondo, oggi aumenta la sua dote per far brillare il nostro territorio, mostrando al mondo la ricchezza e la bellezza che il Piemonte ha da offrire. La nostra regione – ha aggiunto l’assessore – sta vivendo un periodo di grande vivacità turistica, con un crescente interesse soprattutto verso i nostri siti UNESCO. Partecipare a questo tour significa celebrare il passato, ma anche proiettare il nostro territorio verso nuovi mercati e verso un futuro di ulteriore crescita e sviluppo».
Con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze, il Piemonte si afferma come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa. Gli stranieri hanno superato gli italiani, rappresentando il 52% degli arrivi contro il 48% degli italiani. La crescita dei visitatori internazionali ha registrato un aumento del 15%, con Germania e Francia in testa e gli Stati Uniti al sesto posto. Anche nei primi sei mesi di quest’anno, il trend positivo è proseguito, con un incremento degli arrivi e delle presenze che varia dal 2,2% al 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

È un grande onore per il Consorzio Piemonte Land of Wine essere stato incaricato di realizzare la carta vini per gli eventi più importanti legati al viaggio intorno al mondo del Vespucci, in quanto consorzio rappresentante tutte le 61 denominazioni piemontesi – conclude il presidente di Piemonte Land Francesco Monchiero- Un invito che è stato prontamente accettato data la già proficua presenza dei vini piemontesi sul mercato giapponese da alcuni decenni. Ci è sembrata un’occasione molto importante per rafforzare il sodalizio del Piemonte vinicolo con i consumatori giapponesi iniziato negli anni 90 grazie all’arrivo sul nostro territorio di molti aspiranti cuochi che si sono appassionati alla nostra cucina per poi riproporla fedelmente ai loro connazionali nei tanti ristoranti che popolano il Giappone e promuovono la tradizione culinaria piemontese. Sarà per me un grande piacere presenziare a questo gemellaggio per promuovere le nostre eccellenze vinicole”.  

Sviluppo del territorio, la Regione finanzia i progetti dei Comuni

Ammontano a oltre 34,5 milioni di euro le risorse stanziate per realizzare 47 progetti in altrettanti Comuni del Piemonte mediante il Programma operativo complementare (POC) di raccordo tra le programmazioni dei fondi strutturali 2014-20 e 2021-27.

La Regione interviene con più di 25 milioni, mentre gli enti coinvolti partecipano contribuiscono con un co-finanziamento che va dal 10 al 20% dell’importo di ogni progetto.

Gli interventi sono inseriti in otto accordi di area così suddivisi: Alessandrino (Capriata d’Orba, Castellazzo Bormida, Cella Monte, Grondona, Mirabello Monferrato, Murisengo, Quattordio, San Salvatore Monferrato), Astigiano (Antignano, Canelli, Moncucco Torinese, Montiglio Monferrato, San Paolo Sobrito), Canavese (Bollengo, Forno Canavese, Leini, Montanaro e Verolengo), Area Metromontana (Candiolo, Cavour, Cercenasco, Moncalieri, Moncenisio, Settimo Torinese, Usseglio), Langhe (Alba, Bossolasco, Magnano Alfieri, Montaldo Roero, Moretta, Neviglie, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Scarnafigi), Nord Est (Biella, Crescentino, Crevoladossola, Madonna del Sasso), Alpi Mediterranee (Bagnasco, Castelletto Uzzone, Ceva, Chiusa Pesio), Monviso (Cartignano, Montemale di Cuneo, Rittana e Robilante). Il dettaglio degli interventi

“Sono risorse importanti – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Programmazione economica e finanziaria Andrea Tronzano – che permettono a diversi Comuni di usufruire per lo sviluppo del territorio di finanziamenti che la Regione ha saputo intercettare per metterli a disposizione dei Sindaci. Un lavoro importante e un gioco di squadra quanto mai utile a favore della collettività e che dimostra ancora una volta con la buona amministrazione si ottengono risultati significativi”.

Torino ha un futuro se mantiene leadership sulla mobilità

Giachino: La Corea del Sud ha iniziato a investire nel settore auto 60 anni dopo Torino ma oggi ci sopravanza anche nella ricerca sulla mobilità del futuro. Ecco perché occorre Sostenere il piano Urso per l’auto 
Caro Direttore,
Il Sindaco LORUSSO è in viaggio verso la COREA a del Sud per una serie di incontri sulla mobilità del futuro nella Città di GWANGIU con cui Torino ha firmato un accordo di collaborazione a Aprile. La serie nutrita di incontri sulla guida autonoma e sulla applicazione della IA  alla Agenzia del Cluster industriale per la intelligenza artificiale e all’AI adatta Center dimostra quanto in Corea del Sud siano già molto più avanti di Torino su questi temi che la Capitale dell’auto avrebbe già dovuto portare avanti se non avesse puntato tutto solo su soluzione economiche alternative alla industria dell’auto.
Abbiamo sentito nel settore del commercio dire che non dobbiamo morire dietro l’industria dell’auto. Ora giustamente Lo RUSSO va a vedere cosa stanno facendo in Corea del Sud dove ricordo che l’industria dell’auto è’ nata negli anni 50 su spinta degli Stati Uniti. E’ dal 2013 quando siamo riusciti a spostare a Torino la Autorità dei Trasporti italiana che chiedo che Torino punti sulla mobilità del futuro, soprattutto da quando il Governo Meloni ha affidato a Torino le risorse per il Centro della Intelligenza artificiale collegata all’auto. Ecco perché tutta Torino dovrebbe sostenere il Piano Auto del Ministro URSO .
Aspettiamo di ascoltare la relazione su quanto stanno facendo nella Corea del Sud.
Mino Giachino

Torino in Corea per parlare della mobilità del futuro

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Missione istituzionale in Corea per il sindaco Stefano Lo Russo che parteciperà al Forum sulla mobilità del futuro nella città di Gwangju con cui l’amministrazione comunale ha firmato, lo scorso mese di aprile, un patto di collaborazione.

Il primo cittadino arriverà  a Seoul dove sarà accolto dall’ambasciatrice italiana Emila Gatto, con cui è in programma un primo incontro istituzionale. Lunedì mattina il Sindaco si sposterà nella città di Gwangju, dove incontrerà l’ambasciatore delle Relazioni Internazionali della città Park Seon-cheol e successivamente la neoeletta Presidente del Consiglio metropolitano di Gwangju, Shin Su Jeong. Nel pomeriggio sono in programma una visita guidata all’agenzia del cluster industriale per l’intelligenza artificiale e una all’AI Data Center che hanno sede nella città coreana.

Prima tappa di martedì sarà il Cimitero Nazionale “18 Maggio”, istituito nel 2002 in memoria dei manifestanti uccisi durante la sanguinosa repressione della protesta contro il regime militare avvenuta il 18 maggio 1980. Poi Lo Russo si recherà al Municipio di Gwangju per incontrare il sindaco Kang Gijung.
Nel primo pomeriggio, i due Sindaci interverranno insieme a rappresentanti istituzionali del Ministero per il Commercio, l’Industria e l’Energia e del Parlamento coreano al Gwangju Future Mobility Forum, il forum sulla mobilità del futuro in programma al Kimdaejung Convention Center. Tra i temi in agenda le tecnologie e i piani di sicurezza della mobilità del futuro, la guida autonoma, gli scambi di tecnologia tra complessi specializzati.

“La collaborazione e i progetti condivisi tra istituzioni di paesi diversi – spiega il sindaco Stefano Lo Russo –, specie su temi che riguardano da vicino le grandi sfide che abbiamo di fronte, sono fondamentali per affrontare e plasmare il futuro di tutti noi. Il Future Mobility Forum è una grande opportunità per esplorare i temi della mobilità di domani, le tecnologie e, soprattutto, le visioni che ci permettono di guardare a un mondo diverso e per Torino è davvero importante prendervi parte, vista la grande attenzione che la nostra città ha scelto di dedicare ai temi della mobilità e della sostenibilità”.

Dopo la partecipazione al Forum, il Sindaco visiterà il Gwangju Global Motors, stabilimento di produzione nato dalla joint venture tra Hyundai Motor Company e il Governo della città di Gwangju. Aperto nel 2021, è il primo nuovo stabilimento di produzione di automobili in Corea del Sud dal 1998 e ha la capacità di produrre 100mila veicoli all’anno.

Gwangju è una città della Corea del Sud, la sesta città più grande della Corea dopo Seul, Pusan, Incheon, Taegu e Daejeon. Lo scorso 15 aprile l’amministrazione comunale di Torino ha accolto a Palazzo Civico il Sindaco e una delegazione per la firma del patto di collaborazione tra le due città, che già intrattenevano rapporti di collaborazione da oltre vent’anni, per promuovere collaborazioni dal punto di vista economico, culturale, turistico e accademico. Sempre nella stessa data ha preso vita una collaborazione con la Fondazione Torino Musei e il MAO, che darà vita all’apertura di una nuova sezione nel nostro Museo di Arte orientale dedicata alla Corea grazie ad alcuni prestiti dalle collezioni del Museum of Art di Gwanju. Alle sinergie e ai programmi di scambio da tempo attivi tra la Corea del Sud e i due atenei universitari torinesi si è poi aggiunto, a partire da quest’anno, un programma di scambio di formazione universitaria e artistica tra Gwangju e il Conservatorio di Torino.

Nel 2024 ricorre il 140esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia.

Torino Click

Uncem per Torino Capitale delle Alpi

“Tra chi vorrebbe una Città subordinata a Milano, o autocentrata nei 15 minuti, c’è chi come Uncem da 20 anni ribadisce che le Olimpiadi 2006 sono incompiute se non generano rapporti nuovi Torino e le sue valli alpine. E da lì con Lione, Nizza, Sion. E via così. Interazione con infrastrutture e altri mezzi, grazie alle Alpi di una Città in cerca di futuro. Dopo vent’anni di attesa finalmente si può ripartire nel progetto, mettendo insieme teste e idee, progetti e strategie di unità e intesa. La sfida è rispondere alla crisi demografica e alla crisi climatica che qui hanno effetti più gravi che altrove. Pensiamo a Bardonecchia il 14 agosto 2023. Ma gli antidoti ci sono e gli strumenti anche. L’azione di presidio antropica, i paesi stessi e le comunità sui versanti alpini, sono risposta a quelle crisi. Sono decisivi per Torino. Con la montagna, che non è parco-giochi, che traina la città verso nuove opportunità ecologiche di scambio, un turismo meno ingombrante e flussi più organizzati, trasporti più efficaci, sinergie urbanistiche, fiscali, generando perequazione. Unità. Lontani da ogni ideologia e dal ‘che belle le montagne viste da Superga’ oppure ‘come mi piace andare a vivere e fare le vacanze in montagna e con gli sci’, e ancora ‘che bella la Torino borghese proiettata dai quartieri alle località più chic’, semplificazioni novecentesche figlie del fordismo, costruiamo nuovi paradigmi e intese. Percepiti dalle comunità e da chi ci vive. Torino Capitale delle Alpi. Nel nuovo dossier Uncem, lo approfondiamo”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Immobili Circoscrizione 5, interventi in deroga

La Giunta comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato due delibere per l’autorizzazione di costruire in deroga al Piano Regolatore sul territorio della Circoscrizione 5.

La prima delibera riguarda l’area di via Pianezza 311 interno 10/A e 10/D, nelle vicinanze dell’ultimo tratto di corso Regina Margherita, in prossimità dell’ingresso alla Tangenziale nord, dove verrà riedificato un edificio a destinazione produttiva e una autorimessa interrata pertinenziale.

 

L’area in oggetto è in questo momento destinata al deposito all’aperto di autoveicoli, mentre i cinque fabbricati che vi insistono sono attualmente sfitti, inutilizzati e fatiscenti e non più consoni a poter ospitare una nuova attività produttiva vista la loro tipologia architettonica e la frammentazione del complesso.

La delibera approva l’intervento in deroga al PRG in quanto persegue le finalità di armonizzazione architettonica con gli organismi limitrofi esistenti e riqualifica una porzione di territorio degradata ed abbandonata, posta ai margini di un ampio complesso residenziale.

L’intervento prevede la demolizione dei 5 fabbricati esistenti di consistenza pari a 920 metri quadrati, con superficie coperta pari a 748 metri quadrati e la contestuale realizzazione di un unico edificio a destinazione produttiva di due piani fuori terra con autorimessa interrata, con una estensione di circa 992 metri quadrati.

L’approvazione del progetto è consentita in deroga agli strumenti urbanistici in quanto l’intervento persegue i fini di riqualificazione e razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e di stimolo e sostegno alle attività economiche, con l’obiettivo di porre rimedio a situazioni degradate o di bassa qualità sotto il profilo sociale ed economico e di favorire lo sviluppo dell’efficienza energetica.

Il secondo provvedimento prevede un intervento di ristrutturazione edilizia con cambio d’uso da destinazione produttiva a residenziale di un edificio elevato ad un piano fuori terra e di una porzione sita al piano terreno di una palazzina adiacente, a prevalente destinazione residenziale, elevata a due piani fuori terra e sottotetto.

Gli immobili esistenti sono attualmente in disuso ed in stato di abbandono, sono ubicati nel quartiere Lucento, all’interno dell’isolato urbano delimitato da via Calabria, corso Potenza e lungo Dora Liguria.

L’intervento riguarda il cambio di destinazione d’uso dell’immobile di via Calabria 23, da attività produttiva artigianale a residenziale, tramite un intervento di ristrutturazione edilizia che prevede la riduzione della superficie coperta, mediante la demolizione di un volume posto a sud e adiacente all’autorimessa volto alla realizzazione di quattro unità abitative, aventi consistenza complessiva pari a 482 metri quadrati.

La proposta progettuale è completata da opere di restauro e risanamento conservativo con contestuale recupero del sottotetto a fini abitativi.

La politica finalmente riscopre la montagna. Ma non sbagli interlocutore

Con l’aumento delle temperature estive si riscopre la montagna ove si sta al fresco naturale e si respira molto meglio oltre a vivere in un bell’ambiente naturale. Il Sole 24 ore ha dato conto di quanto siano aumentati i prezzi delle case in montagna . Ora anche la politica riscopre l’importanza della montagna. Mentre dal ritorno da Pialpetta per mangiare la cotoletta alla piemontese con la Toma della zona scrivevo su FB che la montagna d’estate allunga la vita , Bussone presidente dell’’Uncem a domanda rispondeva che Torino avrebbe dovuto farsi carico di rilanciare la montagna . A ruota gli interventi dell’Assessore comunale Tresso , che fa fatica a far tagliare le sterpaglie , interveniva a favore della tesi di Bussone e così stamane Michele Vietti , da Lanzo, stranamente condivide la stessa opinione. Così il Vicepresidente della Città Metropolitana , nonché Sindaco di Condove, malgrado la Città Metropolitana non riesca a mantenere in modo decente le strade provinciali e in particolare quelle che portano alle nostre Valli. Certo la montagna e’ una ricchezza di natura, di acqua, di benessere, di tradizioni, di professioni che vanno assolutamente difese e salvaguardate ma non è il Comune di Torino che se ne può interessare . Un Comune che non è capace nemmeno a rilanciare la crescita economica e negli ultimi vent’anni ha perso 20 punti di PIL rispetto a Bologna e ha visto i suoi Quartieri periferici da Barriera di Milano in la sempre più emarginati. Ai tempi delle vecchie provincie le cose andavano meglio a partire dalle strade provinciali ma li avevamo gente in gamba che capiva di viabilità come gli on.li Bovetti e Botta sino ai tecnici della Provincia dall’ing. Nicola originario di Lanzo all’ing. Camoletto. La Regione nella sua fase migliore, le prime legislature , disponeva di Assessori di livello e sul territorio c’erano esponenti locali di qualità da Bozzello a Sartoris e le Comunità Montane avevano un ruolo oltre ad esserci Sindaci di peso, per tutti ricordo Bellino di Locana che spingeva tantissimo per la strada statale di Ceresole di cui parlai a nome di Donat-Cattin con l’allora Ministro dei Lavori Pubblici Stammati. All’epoca inoltre vi erano Senatori di grande peso, penso a Donat-Cattin che da anche Ministro, che nel 1978 fece fare un Decreto per ben tre eventi alluvionali a Pinerolo, Alessandria e Val d’Ossola. Ora la Istituzione che deve rimettere al centro la Montagna e’ la Regione. La Regione ha le risorse italiane ed europee e soprattutto ha un ruolo legislativo e di programmazione dello sviluppo che la Città non ha. Anche perché non c’è solo la montagna della provincia di Torino, dalle vallate cuneesi a quelle vercellesi e del MonteRosa. L’auspicio è che la nuova Giunta Regionale inserisca la Montagna tra le sue priorità e mi auguro che l’Assessore Marco Gallo si faccia presto un giro nelle Vallate alpine non solo quelle cuneesi .

Mino Giachino

“Meccanica Agricola” protagonista a Saluzzo

A fine agosto ritorna la “Mostra Nazionale” nell’antica Capitale del Marchesato

Dal 31 agosto al 2 settembre

Saluzzo (Cuneo)

La macchina organizzativa sta riscaldando i motori. L’appuntamento è, infatti, per l’ultimo giorno dell’estate meteorologica, a Saluzzo (Cuneo), dove, da sabato 31 agosto a lunedì 2 settembre, l’area espositiva di 40mila metri quadrati del “Foro Boario” (via Don Giacomo Soleri, 16), tornerà ad essere teatro della “Mostra della Meccanica Agricola”, giunta quest’anno alla 77^ edizione locale e alla 16^ edizione “Nazionale”. Organizzata, come sempre, dalla “Fondazione Amleto Bertoni” e dalla “Città di Saluzzo” in collaborazione con le aziende del settore – Supertino, Vaudagna, Olimac – ed “eVISO” (azienda innovativa saluzzese, specializzata nella fornitura di energia elettrica e gas), la tradizionale rassegna di fine estate si inserisce tra gli eventi della grande “Festa Patronale di San Chiaffredo”, che dal 29 agosto al 5 settembre, offrirà al pubblico una settimana ricca di musica e di spettacoli. La frutticoltura, l’innovazione nella meccanizzazione, l’allevamento della razza bovina “Frisona”, la produzione e la lavorazione del legno saranno anche quest’anno i protagonisti della Fiera, che vanta 550 stand espositivi e garantisce l’opportunità di incontrare i protagonisti del settore primario, che da sempre caratterizzano il paesaggio agricolo della pianura e delle valli del Monviso.

Ad aprire i giochi saranno, sabato 31 agosto, la 51^ “Mostra Regionale Bovini Razza Frisona Italiana” ed il 19° “Junior Show Regionale”, due iniziative organizzate da “Ara Piemonte” (“Associazione Regionale Allevatori”) per presentare, come si deve, la razza bovina “Frisona Italiana” ed il comparto dell’allevamento da latte, occasione imperdibile per approcciarsi alle migliori “vacche lattifere” della nostra regione.

Interessante novità della nuova edizione, la presenza di “Datameteo Educational” (la prima Scuola “no profit” di “meteorologia esperienziale” nata nel 2021 con sede a Busca di Cuneo) e Andrea Vuolo (il “Signore del tempo” della “TGR Piemonte”) che, sempre sabato 31 agosto, risponderanno alla domanda “Che cos’è il rischio meteorologico, quale impatto sta avendo sul nostro territorio, come interagiscono i segnali del tempo in questi scenari?”. A seguire l’intervento di “Fondazione Agrion– Agricoltura Ricerca Innovazione” ed una degustazione dei prodotti che rendono unica la tradizione culinaria delle “Terre del Monviso”, mentre un ospite d’eccezione (?) illustrerà ricette del territorio salutari e assolutamente facili da realizzare.

Domenica 1 e lunedì 2 settembre sarà dato ampio spazio a professionisti, famiglie e curiosi. Sempre in tema di “confronto”, lunedì 2 settembre sarà la volta di “Uncem Piemonte” (“Unione Nazionale delle Cominità e degli Enti Montani”) che proporrà una “tavola rotonda” per continuare a parlare di “agricoltura” e problematiche ad essa correlate.

Promettono gli organizzatori: “Il ‘Foro Boario’ sarà una piazza dove lavoro ed intrattenimento si daranno il cambio, sempre all’insegna della tradizione territoriale”.

Per info: “Fondazione Amleto Bertoni – Città di Saluzzo”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 o www.fondazionebertoni.it

Nelle foto: immagini di repertorio

Manca un mese a Terra Madre – Salone del Gusto: tutte le novità

Un viaggio culinario senza confini tra identità, culture e comunità  

Cereali africani, frutti sudamericani e salse asiatiche: le sfumature della Natura in scena a Torino dal 26 al 30 settembre

Cosa fa di Terra Madre Salone del Gusto 2024 il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari? A quasi un mese dalla 15esima edizione, dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, è giunto il momento di scoprire alcuni degli oltre tremila protagonisti provenienti da 120 paesi che animano la 15esima edizione: contadine e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, giovani attiviste, espositori del Mercato e produttrici dei circa 180 Presìdi Slow Food. Dal Giappone alle Filippine, dall’Ucraina a Taiwan, dagli Stati Uniti al Messico, dall’austriaca Carinzia all’Araba Alava nei Paesi Baschi, il viaggio di Terra Madre scandito dal claim We are Nature mostra come il cibo rappresenti una parte integrante dell’identità di territori e comunità, esplorando tecniche e tradizioni che resistono e si evolvono nel tempo.

Tra Laboratori del GustoAppuntamenti a Tavola e degustazioni nella Cucina dell’Alleanza, non mancano le occasioni per assaggiare sapori nuovi. Si parte dall’Africa con il fonio e la moringa, un grano antico e una pianta ricchi di proprietà benefiche, principali ingredienti dell’insalata indigena preparata da Wisdom Abiro, giovane cuoco a capo del Ghana Food Movement, una rete di agricoltori, cuochi, ricercatori, nutrizionisti e imprenditori, uniti per valorizzare il potenziale del cibo ghanese. L’Alleanza dei cuochi di Slow Food in Lesotho propone invece un laboratorio in cui i piatti  della tradizione, come il nyekoe e il lipabi, sono presentati insieme a creazioni innovative che utilizzano gli ingredienti indigeni in chiave moderna. Tra questi spiccano prodotti dell’Arca del Gusto, come diverse varietà di legumi – fagioli e lenticchie – e cereali – grano, sorgo rosso e bianco.

Presente anche una forte rappresentanza dall’America Latina, dove i sapori vibranti del platano, frutto amidaceo originario delle regioni tropicali e pietra miliare della cucina tradizionale, hanno nutrito e ispirato intere generazioni. A cucinarlo, in un laboratorio che spazia tra diverse versioni e creazioni, Carlos Estevez Jennifer Rodriguez, coordinatori dell’Alleanza Slow Food dei cuochi di Repubblica Dominicana e Colombia. In un altro Laboratorio del Gusto produttori ed esperti del Sud America raccontano le mille sfumature del cacao, con un approccio multisensoriale che coinvolge gusto, tatto e olfatto. Oltre al cioccolato in purezza, si degusta anche il pozol, una bevanda a base di mais e cacao, consumata in genere solo nel sud del Messico e in America Centrale. Nello spazio allestito dall’Ateneo di Pollenzo, l’alumna dell’Università di Scienze Gastronomiche Abril Macías presenta la rivista gastronomica Chiù e guida il pubblico alla scoperta delle bevande dell’America Latina. In degustazione due specialità locali: il miske, la bevanda alcolica distillata ecuadoriana ricavata dall’agave andina, e la chicha, la tradizionale bevanda fermentata dell’America Latina, ottenuta dal mais.

Ci si sposta poi tra Europa e Asia con l’Alleanza Slow Food dei cuochi turca, rappresentata a Torino da Serhan Hasdemir e Tülay Bayraktar Saygılı. A Terra Madre portano due piatti che mixano tecniche tradizionali e metodi contemporanei. Dalla cucina, l’antalya piyazi, un’insalata calda di fagioli, e un rotolo di formaggio dell’Arca del Gusto con noci di Kaman e Reyhan (un tipo di basilico viola), polvere di ceci tostati, fichi secchi bardacık e salsa di fichi freschi. Numerosa anche la partecipazione di Slow Food Corea, che a Parco Dora insieme a KORIA, Associazione Culturale Koreani Italiani Adottivi, propone un’esperienza interattiva alla scoperta delle salse fermentate della tradizione del Paese – doenjang, pasta fermentata di soia, e gochujang, salsa piccante di peperoncino –, in accompagnamento a kimchi e doenjang-guk, un tipo di zuppa tradizionale. All’ingresso dello spazio dell’Arabia Saudita i visitatori sono accolti da datteri della varietà Ajwa e caffè tradizionale al cardamomo, prima di scoprire e assaggiare preparazioni che mettono in risalto la biodiversità del Paese.

 

Ma a Terra Madre il percorso di visita non si esaurisce in momenti conviviali che mettono in luce culture e comunità differenti: la cinque giorni è l’occasione per far incontrare e dialogare realtà tanto lontane quanto simili in obiettivi e aspirazioni. Tra questi, i pescatori di Callao, in Perù, e i mitilicoltori del Mar Piccolo di Taranto, uniti dalla volontà di valorizzare l’ambiente e i territori in cui vivono e lavorano nel rispetto delle tradizioni culturali. Al loro confronto segue una cena speciale, che abbina il profumo della regina dei Presìdi pugliesi, la cozza nera tarantina, e il ceviche peruviano, dichiarato Patrimonio immateriale UnescoUn esempio di come aromi e sapori diversi possono creare un connubio perfetto, ma anche di come una nuova idea di cucina può diventare ponte fra culture e strumento di integrazione. Lo dimostrano anche gli eventi organizzati da Slow Food Ucraina, che nel proprio stand racconta la storia di Kateryna ed Eros, vincitori del premio Slow Cheese 2023 come progetto di solidarietà internazionale, e presenta Bread for peace, nato per sostenere gli agricoltori ucraini di piccola scala nella regione di Leopoli, dove contribuisce alla sicurezza alimentare della parte più vulnerabile della popolazione.

Potete scoprire qui il programma dei principali spazi internazionali confermato a oggi.

 

Immersa nella campagna di Rivoli, Villa La Maggiorana ospita la Cena Off preparata da Sean Sherman, celebre chef indigeno noto per il suo impegno nella rivitalizzazione e promozione della cucina nativa americana. Conosciuto anche come the Sioux chef, a Terra Madre duetta con Linda Black Elk, illustre etnobotanica e profonda conoscitrice delle piante indigene, e Alexis Nelson, nota raccoglitrice di ingredienti selvatici, per unire i sapori del Nordamerica ai prodotti che offre la campagna italiana.

 

Oltre la tavola: uno sguardo internazionale tra Mercato, spazi espositivi e Arene 

 

Produttori di pani, farine e prodotti da forno, salumi, formaggi, paste secche e ripiene, riso, oli extravergini, cioccolato, tè e infusi, conserve ortofrutticole e ittiche: a Terra Madre si può fare un giro del mondo insieme a 600 produttori. Tanti esempi concreti di un cibo che sia piena espressione della relazione tra essere umano e natura: dallo zafferano puro dell’Afghanistan alle specialità a base di papavero di Pemak in Slovacchia, fino gli amari della distilleria statunitense Eda Rhyne. Tra i Presìdi Slow Food, le ostriche nate dai mari di Bretagna e di Charent dell’azienda francese Earl La Belle de Penerf, i formaggi irlandesi a latte crudo di Gylde Farm Produce, dai Paesi Bassi il gouda artigianale stravecchio di Boeren Goudse Oplegkaas e i prodotti a base di maiale Euskal Txerria di Urdapilleta dalla Spagna.

A Parco Dora i personaggi di rilevanza internazionale non animano solo i banchi del Mercato. Li troviamo in alcuni spazi espositivi come quello della Slow Food Coffee Coalition, dove, in una miscela perfetta di didattica e convivialità, si tostano e si assaggiano diverse tipologie di caffè insieme a caficultores provenienti da Cuba, Messico, Honduras, Colombia, Perù, Malawi, Uganda, India, Tailandia e Filippine. E anche negli incontri in programma nelle tre Arene, che vedono delegati, attiviste ed esperti approfondire il rapporto con la Natura da molteplici punti di vista. Tra questi, Dave Goulson, dal Regno Unito, professore di scienze naturali e ambientali all’Università del Sussex che per la sua opera di difesa degli insetti in via di estinzione nel 2010 ha vinto il premio di innovatore sociale dell’anno assegnato dal Biology and Biotechnology Research Council; dagli Usa, Alice Waters, cuoca e saggista, attivista per l’educazione alimentare e proprietaria del celebre Chez Panisse di Berkeley, che nel 1996 ha creato il progetto Edible Schoolyard, un orto adiacente la cucina della scuola coltivato dagli alunni; Sandor Ellix Katz, tra i massimi conoscitori della fermentazione, definito dal New York Times come «una delle poche rock star della scena gastronomica americana», e Larissa Mies Bombardi, ricercatrice e docente brasiliana ora in esilio in Belgio a causa delle crescenti minacce dovute alla pubblicazione, nel 2017, dell’Atlas Geografía del Uso de Plaguicidas en Brasil y Conexiones con la Unión Europea.

Terra Madre Tips
Info utili: orari e location
Catalogo espositori: l’elenco in continuo aggiornamento
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In vigore fino al 31 agosto l’ordinanza sul lavoro nelle ore più calde

È in vigore dal 5 al 31 agosto l’ordinanza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi che ha lo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori subordinati e autonomi, nonché dei soggetti ad essi equiparati, dei settori agricolo e florovivaistico e dei cantieri edili e affini che svolgono attività classificabili come “fisica intensa” o altre equiparabili e si trovano in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari in giornate particolarmente calde e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio.

Le raccomandazioni diffuse dal Ministero della Salute e dall’Inail ricordano infatti il rischio e la necessità di prevenire le patologie derivanti dall’esposizione ad elevate temperature ambientali, nei momenti della giornata – dalle ore 12.30 alle 16 – caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura. Per questo motivo la Regione ha stabilito l’astensione dal lavoro.

La limitazione va applicata nei giorni in cui la mappa del rischio messa a disposizione dall’Inail e pubblicata su https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/, riferita ai lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa, alle ore 12 segnala un livello di rischio alto.

“Sulla base dei rischi sanitari per chi, durante l’attività di lavoro intenso, è esposto in maniera diretta e prolungata al sole, la Regione ha stabilito una serie di limitazioni a tutela della salute”, hanno dichiaratoo il presidente Cirio e l’assessore Riboldi, che hanno ringraziato le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali per il contributo e la disponibilità manifestati nei giorni nei quali abbiamo lavorato insieme alla stesura dell’ordinanza”.

Il testo dell’ordinanza è su https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/31/attach/ord-1-2024.pdf