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Le multinazionali estere confermano gli investimenti in Piemonte

Le 1.300 Multinational enterprise presenti si confermano un traino nel trasferimento tecnologico e nel 98% dei casi intendono rimanere per un altro triennio non riducendo l’occupazione. Valutati positivamente qualità della vita, poli logistici, infrastrutture per l’ICT e sistema formativo

In Piemonte sono presenti 1.300 multinazionali estere, pari al 10% del totale nazionale, con 4.381 unità locali e 150 mila occupati, valori che posizionano il Piemonte al terzo posto in Italia per imprese a controllo estero. Da un’analisi svolta da Unioncamere Piemonte e Camera di Commercio di Torino che ha coinvolto 225 Multinational enterprise, di cui l’8% di grandi dimensioni, che impiegano circa 25mila addetti, emerge come l’83% delle multinazionali estere presenti in Piemonte vogliano confermare la presenza per il triennio in corso (2024-2026). Il 12% vuole ampliare o diversificare mentre il 3% intende alleggerire o riconfigurare la presenza sul territorio piemontese. Solo il 2% ha intenzione di chiudere l’attività. Dati che sono stati al centro dell’evento ‘Il valore delle multinazionali estere in Piemonte’ al Circolo dei Lettori di Torino, organizzato da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con l’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss e con il contributo di Bper.

Per competere a livello globale, l’Italia deve presentarsi come un Paese unico, capace di esaltare le sue eccellenze regionali all’interno di una strategia unitaria e condivisa. I territori rappresentano una risorsa essenziale, ma è altrettanto cruciale integrarli in una visione nazionale ed europea. Questo approccio è indispensabile per rafforzare la nostra identità come membro autorevole dell’Unione Europea e destinazione privilegiata per gli investimenti esteri, che già contribuiscono al 21% del fatturato nazionale e al 35,1% delle esportazioni. Solo un coordinamento efficace tra livelli istituzionali e politiche industriali può valorizzare appieno le potenzialità del Paese, permettendo di affrontare le transizioni digitali e verdi e di attrarre capitali e competenze globali, fondamentali per il nostro futuro economico” ha detto Barbara Cimmino, Vice Presidente all’export e all’attrazione degli investimenti esteri di Confindustria.

Dobbiamo valutare le esperienze di successo e le opportunità di miglioramento, per farle confluire nei progetti futuri. Allo stesso tempo occorre interrogarsi – spiega Pierpaolo Antonioli da settembre presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte – sui contenuti dei futuri Protocolli d’intesa lavorando con la Conferenza delle Regioni e delle province autonome per arrivare alla firma di un documento condiviso che dia le linee generali per tutti i territori. Questo programma a livello locale si deve declinare in progetti operativi con scadenze definite e piani ambiziosi ma raggiungibili”.

Andando oltre al mero dato numerico, le Multinational enterprise, in Piemonte rappresentano una componente significativa dell’economia regionale, grazie alla loro capacità di attrarre investimenti, creare posti di lavoro e promuovere l’innovazione e investire in sostenibilità ambientale. Svolgono quindi ruolo di traino nel processo di trasferimento tecnologico, grazie alle relazioni con pmi, centri di ricerca, poli della formazione e istituzioni locali.

Il Piemonte, da sempre terra di industrie e di imprenditori, ha saputo attrarre negli anni numerose realtà multinazionali, che hanno scelto di investire nel nostro territorio, portando con sé know-how, tecnologie avanzate e nuove opportunità di sviluppo. Queste aziende rappresentano un motore fondamentale per la nostra economia, generando occupazione di qualità, favorendo l’innovazione e contribuendo a rafforzare la nostra competitività a livello internazionale. Oltre 3 multinazionali su 4 di quelle intervistate dalla nostra indagine hanno effettuato investimenti in Piemonte e nel triennio 2021-2023, mentre l’83% delle multinazionali estere presenti ha dichiarato di voler confermare la presenza per il triennio in corso. Questo non può che renderci orgogliosi e stimolarci ulteriormente a lavorare per creare un ambiente sempre più favorevole agli investimenti, semplificando le procedure burocratiche, potenziando le infrastrutture e investendo in formazione e ricerca” ha commentato Dario Gallina, Presidente Camera di Commercio di Torino e Vice Presidente Unioncamere Piemonte.

Tornando all’analisi di Unioncamere Piemonte e la Camera di Commercio di Torino, il 48% delle multinazionali intervistate ha dichiarato di aver aumentato il fatturato nel 2023 rispetto al 2022, il 29% ha aumentato il personale, tre multinazionali su quattro hanno effettuato investimenti nella nostra regione nel triennio 2021-2023. Questa incidenza scende però a meno di 1 su 3 se si guarda al campione di imprese manifatturiere. Il 67% del fatturato è generato dalla domanda domestica (il 15% al Piemonte), il 20% dall’Europa e il 13% dal resto del Mondo. Sempre dall’analisi condotta dal mondo camerale, tra i principali punti di forza emergono la qualità della vita, la presenza di poli logistici intermodali e di stoccaggio merci, la disponibilità di infrastrutture per l’ICT, la posizione geografica e la qualità del sistema formativo. Le procedure burocratiche rappresentano la principale criticità, seguite dalla disponibilità di incentivi pubblici adeguati e da un mercato del lavoro poco flessibile. Infine, oltre una multinazionale su due valuta utile o molto utile il supporto per l’identificazione di incentivi, poco meno di una su due vorrebbe ricevere supporto per trovare il personale di cui ha bisogno, mentre il 16% chiede supporto per procedure di rilascio di visti.

Per fare il punto e commentare i dati si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato Patrick De Vismes, Presidente Kering Italia, Stefano Lorenzon, Direttore stabilimento Coca-Cola Hbc di Biella, Giuseppe Pedretti, a.d. Petronas Lubricants International, Fabio Pammolli, Presidente Fondazione Ai4Industry, Candido Pirri, Vicerettore per lo Sviluppo del modello e delle infrastrutture di ricerca Politecnico di Torino e Andrea Tronzano, Assessore Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti Regione Piemonte. A chiudere la mattinata l’intervento del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Società di mutuo soccorso, “collaborazione con la Regione”

“Le società di mutuo soccorso sono una realtà del terzo settore con una storia quasi bicentenaria radicata sul territorio e intendiamo rafforzare le occasioni di collaborazione con la Regione, non solo con l’assessorato alla Cultura ma anche con quello alla Sanità e al Welfare”: questa la richiesta formulata da Giorgio Viarengo, presidente del Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso durante l’audizione richiesta da Silvio Magliano (Lista Cirio), nella seduta congiunta della quarta e sesta commissione, presieduta da Daniele Valle e Paola Antonetto.

Viarengo ha spiegato che il Piemonte ha il maggior numero di Soms in Italia, circa 300, suddivise in storiche-territoriali e sanitarie. La capillare diffusione sul territorio permette loro di fare rete con istituzioni e altre associazioni per offrire molti servizi: dalle iniziative di prevenzione sanitaria con visite e screening ai servizi di trasporto, fino alle attività di coesione sociale. Le mutue sanitarie offrono poi prestazioni sanitarie a prezzi favorevoli di cui si possono avvalere, associandosi, anche le Soms più piccole attraverso la mutualità mediata.

Fra le criticità per cui è stato richiesto un intervento c’è la difficoltà ad accedere ad alcuni bandi come quello per l’invecchiamento attivo e quello per beneficiare delle esenzioni Irap per le organizzazioni di volontariato. “In certi casi la Soms è l’unico punto di ritrovo per paesi che si spopolano. Portiamo avanti alcune attività collaborando con i Comuni ma vorremmo una maggiore attenzione anche da parte della Regione”, ha aggiunto Enzo Francone, presidente della Soms di Ozegna.

L’incremento della dotazione finanziaria della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso è stata un’altra richiesta formulata da Guido Bonfante, presidente della Fondazione stessa, costituita nel dicembre 2001 su iniziativa della Regione e del Coordinamento regionale delle Società di mutuo soccorso piemontesi. “Chiediamo più risorse per poter coprire i costi dei tre dipendenti e proseguire l’attività, che si traduce anche in consulenza giuridica a favore delle Soms”, ha precisato Bonfante.

Sono poi intervenuti con domande sulle questioni aperte dalle Soms e per richieste di chiarimento i consiglieri Magliano, Alberto Avetta, Emanuela Verzella, Mauro Salizzoni, Daniele Valle (Pd), Paola Antonetto e Gianluca Godio (Fdi). Antonetto ha infine assicurato l’impegno per favorire un incontro anche con l’assessore al Welfare.

Ivrea, chiusa la Conferenza sul Turismo Industriale

40 ospiti e oltre 200 presenze: sono i numeri della due giorni promossa da Confindustria Canavese con il Gruppo Turismo Cultura e Sport, ospitata venerdì e sabato nelle sedi di Palazzo Uffici Olivetti e Confindustria Canavese
 Si è conclusa sabato a Ivrea la terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale, la due giorni dedicata al turismo industriale e alla responsabilità sociale d’impresa ospitata venerdì 29 e sabato 30 novembre nella storica cornice di Palazzo Uffici Olivetti e nella sede di Confindustria Canavese. Per il terzo anno Ivrea, simbolo della rivoluzione industriale del Novecento e sito Unesco dal 2018, si conferma come un luogo emblematico per un appuntamento così importante. La Conferenza ha rappresentato anche un autentico “Giro d’Italia sul Turismo Industriale, invitando ospiti provenienti da regioni diverse a portare a Ivrea la propria esperienza.

40 esperti, accademici e professionisti del settore turistico si sono dati appuntamento per riflettere sulle modalità in cui il turismo industriale possa rappresentare una leva per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio. In due giorni, l’evento ha attratto oltre 200 persone, confermandosi per la terza volta consecutiva come catalizzatore di energie a livello nazionale e internazionale. Fra le novità di questa edizione, tre workshop tematici su Turismo, Startup e Founding per la cultura e il turismo, ospitati sabato mattina nella sede di Confindustria Canavese.

L’iniziativa è promossa da Confindustria Canavese, in collaborazione con il Gruppo Turismo Cultura e Sport, Confindustria Piemonte, Unione Industriali di Torino, Città di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, Tower RE/Palazzo Uffici, con il supporto del Consiglio Regionale del Piemonte, di Intesa Sanpaolo, di Fondazione Marazzato, di Carloangela e il patrocinio del Ministero del Turismo, di Enit e di numerosi altri enti pubblici, privati e associazioni.

LA PRIMA GIORNATA: I PANEL

Tra i temi affrontati nel corso della prima giornata, il dialogo tra industria, cultura e turismo, con esempi concreti di edifici produttivi ancora in attività e spazi in fase di recupero. In quest’ottica, è stato presentato il progetto di riqualificazione di Palazzo Uffici Olivetti, illustrato da Gennaro Palmieri (Tower Re) e Paolo Palmieri (Advisor O Srl), che punta a reinterpretare gli spazi storici in chiave contemporanea.

La prima giornata ha visto alternarsi un ricco programma di interventi e tavole rotonde, suddivisi in tre panel tematici. Il primo panel, dedicato alla Cultura d’impresa e moderato da Filippo Ghisi, Site Manager di “Ivrea, Città Industriale del XX Secolo”, ha invitato a dialogare ospiti come: Amelia Cuomo, CEO di Pasta Cuomo, che ha raccontato l’esperienza del Museo di Pasta Cuomo a Gragnano (NA) e ha lanciato la sfida di Napoli Capitale della Cultura d’Impresa 2025Marco Amato, Direttore del Museo Lavazza di Torino; Rocco Orefice, Direttore dell’Associazione Marchi Storici d’ItaliaSilvia Cavallero, Responsabile del Castello di Masino (TO), Bene FAI, che ha ripercorso le radici del FAI e ha raccontato l’esperienza del Castello; Marzia Camarda, Presidente della Officina della Scrittura di Torino, museo dedicato al Segno fondato da Cesare Verona, Presidente e Amministratore Delegato di Aurora Penne; Mauro Durbano, Presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che ha illustrato la capacità del Parco più esteso d’Italia di valorizzare il territorio e stabilire connessioni con le imprese circostanti; Barbara Foglia, Direttrice MUMAC – Museo della macchina per caffè di Binasco (MI).

Il secondo panel, moderato da Alberto Improda, Presidente Centro Studi Cross Route Impresa, ha offerto l’occasione per confrontarsi sull’Innovazione per la Cultura e il Turismo. Fra i relatori: Luigi Emanuele Di Marco, Heritage Manager & Social Media Specialist di Olivetti, che ha ricordato l’esempio di Olivetti nel mettere la cultura al centro delle fabbriche; Marcella Gaspardone, Dirigente Generale di Turismo Torino e ProvinciaElisa Alessio, Head of Service Innovation di TIM EnterpriseAnna Monformoso, Director of Graphic Design di NAM Studio/Partner BrandtopiaPier Paolo Peruccio, Docente del Politecnico di Torino; e Francesco Calabrò, Board Member di Icomos Italia, che ha presentato il nuovo Centro Ricerche di ICOMOS Italia dedicato al Turismo Culturale.

La prima giornata ha posto Torino al centro del confronto, presentando i traguardi di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 con Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino e Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa. Un successo confermato dalla recentemente proclamazione di Torino a “European Capital of Smart Tourism 2025”.

La Conferenza è stata anche l’occasione per coinvolgere esperienze di altri territori con il terzo panel “Le identità e i territori, in Italia e nel mondo“. Un dialogo moderato da Elena Testa, Responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, che ha visto dialogare ospiti provenienti da regioni diverse: Valentina Barbieri, Co-founder di Rinascimento Industriale, ente no profit diffuso tra Carrara, Parma, Milano e Roma che affianca le aziende nella riscoperta della propria identità e del proprio patrimonio; Chiara Bartalini, Assessora al Turismo del Comune di Prato, Città recentemente insignita del premio Corporate Heritage Awards 2024 dedicato al marketing del patrimonio storico-culturale; Manuel Ramello, Vicepresidente di AIPAI – Associazione Italiana Patrimonio Archeologico Industriale di Roma, associazione culturale senza scopo di lucro per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio industriale italianoRossella Maspoli, Docente del Politecnico di Torino e Membro del TICCIH –  The International Committee for the Conservation of the Industrial HeritageAlessandro Carlorosi, Direttore dell’Associazione Paesaggio dell’Eccellenza di Recanati (MC), che mira a valorizzare il patrimonio industriale e artigianale delle Marche.

La prima giornata ha ospitato anche singoli interventi, come quello di Paolo Verri, Urban Practitioner e Direttore di Fondazione Mondadori, che ha illustrato come costruire “Narrazioni strategiche” attraverso lo strumento del dossier: dall’esempio di Torino Capitale della Cultura d’Impresa alla candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura. Presenti anche personalità di primo piano di diversi settori: Giovanna Frello, Direttrice Filiale Imprese Ivrea di Intesa Sanpaolo; Alberto Marrazzato, Presidente di Fondazione Marrazzato; Alessandra Priante, Presidente ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo; e Leopoldo Destro, Delegato Trasporti e Turismo Confindustria.

LA SECONDA GIORNATA: I WORKSHOP

La Conferenza è proseguita sabato 30 novembre con tre tavoli tematici ospitati presso la sede di Confindustria Canavese a Ivrea. Un tavolo, moderato da Anna Scudellari, Brand Heritage Strategist, ha esplorato le diverse esperienze pratiche di turismo industriale dal punto di vista del visitatore; un secondo workshop, a cura di Flavio Tagliabue, Segretario Generale dell’Associazione Startup Turismo, ha indagato il rapporto tra heritage e innovazione con la collaborazione di startup; e un terzo tavolo, introdotto da Gianfranco Franciscono, Responsabile Economia, Credito ed Internazionalizzazione di Confindustria Canavese, ha invitato i partecipanti a riflettere sulle opportunità di finanziamento attraverso bandi e crowdfunding. I tavoli di lavoro hanno rappresentato per i partecipanti  un’occasione di scambio e contaminazione reciproca, oltre a un’opportunità per costruire una rete di operatori sul tema delle visite aziendali e dei siti industriali.

Performance aziendali: giornata di formazione con i Toyota Old Boys

In programma il 6 dicembre a Orbassano (TO), presso la Yaskawa Italia, un’intera giornata di formazione con i Toyota Old Boys per imparare direttamente da chi, a partire dal secondo Dopoguerra, ha sviluppato con successo le tecniche che aumentano le performance aziendali, rimuovendo le sacche di inefficienza dai processi produttivi

 

 Sperimentato con successo gli anni scorsi, torna auxiell Dojo Genba Experience, il percorso di formazione alla scoperta dei segreti dell’efficientamento dei processi aziendali, organizzato da auxiell, azienda di consulenza con sede a Padova che migliora le performance delle organizzazioni in cui opera.

L’appuntamento è presso la Yaskawa Italia di Orbassano (TO), via Don Pietro Giordano 10, per una giornata di formazione che offre l’opportunità di apprendere i principi e le tecniche lean direttamente da chi le ha vissute e insegnate per anni nell’azienda che ha pionieristicamente avviato questo approccio ormai diffuso in tutto il mondo e in tutti gli ambiti. Dopo gli appuntamenti del 2 a Modena e del 5 a Bergamo, il 6 dicembre a Orbassano (TO) i Toyota Old Boys, ex manager con esperienza quarantennale in Toyota e trainer certificati del Toyota Production System, spiegheranno i concetti applicabili fin da subito alla linea produttiva, per migliorare la produttività e rendere più fluidi i processi.

I due ex manager hanno vissuto in prima persona il successo della fabbrica automobilistica giapponese grazie all’applicazione del Toyota Production System, evolutosi poi nel mondo occidentale come ‘Lean system’ e saranno loro a trasferire ai partecipanti l’esperienza diretta. Così, nella prima parte della giornata, saranno approfonditi i principi e le tecniche con il supporto di un lean expert del team auxiell che guiderà il gruppo nel fare le opportune astrazioni al proprio contesto. La seconda parte, invece, darà l’opportunità di mettersi in gioco attivamente, riorganizzando una linea produttiva per renderla più efficiente grazie all’applicazione delle tecniche apprese durante la mattinata.

Dojo, infatti, in giapponese significa il luogo dove avviene la formazione, dove si insegna e si impara; Genba, invece, è la parola che indica in azienda il “luogo in cui avvengono le cose”, dove si genera valore per il cliente e dove gli sprechi andrebbero idealmente evidenziati ed eliminati.

Ci sarà poi spazio per dialogare con gli esperti giapponesi ponendo loro domande e discutendo con gli altri partecipanti sulla ricerca degli sprechi e sulle soluzioni per eliminarli.

2 dicembre presso Laboratorio Aperto di Modena, nell’ex Centrale AEM, in Viale Buon Pastore 43, Modena

5 dicembre presso Kilometro Rosso, via Stezzano 87, Bergamo

6 dicembre presso Yaskawa Italia, via Don Pietro Giordano 10, Orbassano (TO)

About auxiell

Fondata nel 2005, auxiell è un’azienda di consulenza con sede a Padova che migliora le performance delle organizzazioni in cui opera. Analizza, progetta, realizza e misura processi efficaci ed efficienti in grado di concretizzare i business model, rendendoli sostenibili nel tempo e facendo evolvere sistemicamente tutta l’azienda attraverso risultati concreti e quantificabili. Conta più di 60 consulenti e ha al suo attivo centinaia di clienti e opera in Italia, Messico e Romania (con filiali proprie), USA, Brasile, Cina, e altri Paesi dell’UE. Nel corso degli ultimi anni auxiell si è contraddistinta non solo come punto di riferimento per la lean transformation di processi operativi, di vendita e sviluppo, ma anche come vera eccellenza nelle tematiche relative agli ambiti strategy deployment e lean accounting, affiancando all’attività consulenziale quella co-editoriale (co-pubblicando in italiano testi di riferimento nel panorama internazionale).

Auto, Giachino: “Dimissioni Tavares, non si può più sbagliare”

Il settore è ancora importante e va difeso.
Le dimissioni di Tavares l’ex ad di Stellantis e la crisi che sta toccando pesantemente la Wolkswagen possono  essere l’occasione per rivedere la politica europea fallimentare degli ultimi anni nel settore. Mi auguro che vi sia responsabilità da parte di tanti che in questi anni hanno sbagliato scelte e giudizi. Ne va del nostro lavoro e delle nostre aziende. Stamane su La Stampa viene rivalutato molto Marchionne che non voleva scommettere tutto sull’auto elettrica.
Premesso che il settore auto altrimenti chiamato la “fabbrica delle fabbriche” perche le migliaia di componenti di cui si compone l’auto viene  prodotta da migliaia di aziende che insieme e con i concessionari di vendita e le decine di migliaia di officine meccaniche e carrozzerie compongono il grande sistema dell’automotive.
Il settore dell’auto ha trainato la ripresa industriale , economica e sociale della Europa occidentale semidistrutta dalla seconda guerra mondiale creando migliaia di aziende dell’indotto . Il 30% del sistema automotive italiano ad esempio è in Piemonte dove 125 anni fa nacque la FIAT.
Torino , la città più bombardata, ha avuto il suo rilancio grazie al settore auto e alla costruzione di una rete di autostrade e trafori autostradali importantissimi. Il settore ha generato un sistema di ricerca importante tanto è vero che tutti gli esperti e i grandi politici del dopoguerra hanno sempre difeso il centro Ricerche della FIAT e il sistema ingegneristico dell’indotto .
Come tutti i settori il destino delle aziende dipende moltissimo dalla qualità dei suoi manager e dagli imput degli azionisti. Noi abbiamo pagato tantissimo l’errore di Gianni Agnelli di puntare su Romiti mandando a casa Vittorio GHIDELLA che aveva portato la Fiat ad essere la prima per quota di mercato in Europa.
La crisi di oggi nasce dalla scellerata decisione europea (votata dal PD e appoggiata da Lorusso) di puntare tutto e solo sull’auto elettrica. La riduzione per non dire il blocco delle vendite delle auto tradizionali sta creando effetti pesantissimi sui produttori a partire dalla Wolsfagen ma anche in Stellantis e nelle aziende dell’indotto . Difficoltà già emerse in alcune aziende e altre che cui vengono  annullati ordini importanti.
Qui si paga anche la incompetenza industriale di tanti politici .
Ricordo che nell’ultima Legge di Bilancio di Draghi non vi era un euro per il settore. Nessuno disse nulla, partiti e sindacati. L’unico che si mosse fu il sottoscritto e dalla mia proposta assorbita dalla Mozione Molinari nacque il fondo di 8,7 miliardi . Quei fondi sono stati utilizzati per gli incentivi all’acquisto e sono serviti a sostenere un po’ la produzione. Nessuno che abbia detto grazie e me e all’on. Molinari.  Anzi qualcuno recentemente ha criticato gli incentivi salvo strillare due minuti dopo perché il Governo che non ha molti fondi a disposizione per la Legge di Bilancio li ha ridotti.
Nel febbraio del 2022 ceci stampare un manifesto : “Difendere il settore Auto come abbiamo Difeso la TAV.
Tavares che era stato molto duro sui costi delle aziende italiane non ha saputo trovare un accordo con il Ministro Urso che per la prima volta era disponibile a impiegare i soldi del fondo auto a patto che si aumentasse la produzione di auto in Italia, unico modo per difendere il settore dell’indotto.
Le dimissioni di Tavares e le decisioni della Wolsfagen riaprono i discorsi sul futuro del settore auto e ora mi auguro che ci sia un grande senso di responsabilità da parte di tutti perché Torino è il Paese si giocano moltissimo .
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Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Carlos Tavares si dimette: quale futuro per i dipendenti Stellantis?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’amministratore delegato di Stellantis si è dimesso improvvisamente in serata. Si guarda al futuro, incerto. Intanto il gruppo sarà in mano ad un comitato guidato da John Elkann. Le prime dichiarazioni sindacali e politiche. Marco Rizzo: “Gli articoli 42 e 43 della Costituzione consentirebbero al governo italiano di espropriare un’azienda strategica come questa”.

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/12/01/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/carlos-tavares-si-dimette-con-effetto-immediato-ora-piu-che-il-toto-nomi-il-toto-futuro.html

SEPEM Industries B2B per l’industria manifatturiera

SEPEM Industries 2024, la 1ª edizione dell’evento B2B interamente dedicato al mondo dell’industria manifatturiera del Nord-Ovest

 

Martedì 3 e mercoledì 4 dicembre saranno due giornate di full immersion dedicate a responsabili di produzione, tecnici e specialisti dell’industria manifatturiera alla ricerca delle migliori soluzioni per gestire le loro necessità quotidiane

 

 

 

Dopo la sesta edizione francese appena conclusasi con successo a Grenoble, SEPEM Industries arriva – per la prima volta – in Italia.

 

La manifestazione, organizzata da GL Events Exhibitions Industrie con il patrocinio di Regione PiemonteCittà di TorinoCamera di Commercio TorinoAPI TorinoCNA Piemonte e Unione Industriali Torinosi terrà a Lingotto Fiere Torino (in Via Nizza 294martedì 3 e mercoledì 4 dicembre.

 

Pensata per rispondere ai bisogni concreti delle aziende locali e alle esigenze del settore manifatturiero in un contesto regionale, la rassegna avrà l’intento di favorire lo sviluppo di relazioni tra le imprese limitrofe e sottolineare le peculiarità del territorio.

 

Il Salone, che coinvolgerà oltre 90 tra marchi ed espositori, si concentrerà su temi come la sostenibilità e la sicurezza sul lavoro e proporrà soluzioni concrete ai problemi quotidiani. Durante la due giorni, infatti, i visitatori troveranno proposte di attrezzature, materiali e strumenti essenziali alla produzione, soluzioni per la finitura e il trattamento dei materiali, per il loro assemblaggio, così come il loro fissaggio e la loro saldatura. Oltre a un’importante presenza di realtà legate all’elettronica, alle lavorazioni meccaniche, alla sicurezza, all’igiene e ai DPI.

 

A pochi giorni dall’inizio del Salone, i professionisti che hanno richiesto l’accredito all’evento sono oltre 1500.

 

Vero e proprio punto di riferimento e d’incontro per le istituzioni e le imprese manifatturiere sia su scala macro-regionale che internazionale, il Salone verrà inaugurato con una Tavola Rotonda martedì 3 dicembre alle ore 10:00. 

 

Durante l’incontro, dal titolo “Oltre il 2025: le sfide per la manifattura del Nord-Ovest Idee e prospettive sul futuro“, le istituzioni del territorio si confronteranno con alcune delle più importanti associazioni imprenditoriali torinesi. Tra i protagonisti, Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio Torino, API Torino, CNA Torino e Unione Industriali Torino.

 

PERCHÉ A TORINO?

La prima edizione italiana del format SEPEM Industries – nato in Francia nel 2006 e cresciuto oltralpe fino a 7 edizioni biennali – si terrà a TorinoCapitale della Cultura d’Impresa 2024, per essere vicino agli stabilimenti produttivi del Nord-ovest d’Italia e sottolineare l’importanza di un territorio da sempre motore della filiera industriale italiana.

L’area del capoluogo piemontese è tra le prime per densità di piccole e medie imprese del settore manifatturiero e rappresenta da sempre il crocevia del cosiddetto triangolo industriale italiano, asse portante del tessuto economico del nostro Paese.

La manifattura italiana ad alta e medio-alta tecnologia è composta da 45.206 imprese, di cui solo il Nord Ovest ne ospita complessivamente il 41,6%. Basti pensare al grande distretto automotive piemontese, guidato dal Gruppo Stellantis, al distretto aerospaziale torinese di Leonardo, GE Avio e Thales Alenia Space. Ai distretti di chimica, plastica e gomma, agli agroalimentari del cuneese e della Lombardia sud – orientale, fino al distretto tessile di alta gamma della zona biellese.

 

QUALI SARANNO GLI OBIETTIVI? 

Il Salone metterà al centro il concetto di prossimità, al fine di offrire soluzioni valide e costruttive alle sfide dell’industria manifatturiera, dando la possibilità ai responsabili di produzione, della logistica, della sicurezza e di tutti i settori operativi dell’impresa, di trovare risposte concrete alle loro specifiche necessità.

Considerata la complessa situazione del mercato industriale italiano in questo periodo storico, se da una parte le imprese hanno bisogno di investire nell’innovazione, dall’altra devono trovare le migliori soluzioni possibili per risolvere i problemi del quotidiano, restare al passo con la concorrenza e gestire i propri flussi in modo veloce, sicuro e funzionale. Per questo motivo, al centro di SEPEM Industries, ci saranno strumenti e servizi per garantire efficienza, sicurezza ed elevate prestazioni degli stabilimenti produttivi.

 

“È con grande piacere che presentiamo alle industrie piemontesi, più in generale a quelle del Nord Ovest, un salone che in Francia esiste da quasi vent’anni. SEPEM è un importante momento d’incontro per i responsabili operativi dell’industria manifatturiera. In fiera si potranno trovare soluzioni per l’efficientamento, la manutenzione, la sicurezza e la sostenibilità del ciclo di produzione. Pensiamo si tratti di un’offerta essenziale per chi ogni giorno gestisce, in tutto o in parte, uno stabilimento produttivo. Il Piemonte è terra di manifattura – automotive, aerospazio, agroalimentare, tessile, meccatronica – e riteniamo importante fornire soluzioni e strumenti a chi ogni giorno contribuisce al consolidamento del tessuto economico locale” afferma Giacomo Bottaro – Head of Marketing & Communication, GL Events Exhibitions Italia.

 

AREA JOB & PLACEMENT

Oltre a identificarsi come la fiera delle soluzioni concrete, all’interno di SEPEM sarà inoltre presente uno spazio dedicato alla ricerca del lavoro. In collaborazione con UMANA – fra le principali Agenzie per il Lavoro in Italia – verrà proposta un’area dedicata, dove poter scambiare riflessioni sul mondo del lavoro e mettere in connessione aziende e professionisti in cerca di nuove sfide.

 

In conclusione, SEPEM Industries 2024 promette di essere molto più di un semplice salone: con oltre 90 tra espositori e marchi presentati, il Salone offrirà un’esperienza immersiva nel mondo dei servizi per l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità degli stabilimenti produttivi.

 

Un evento per l’intero ecosistema industriale, sarà una piattaforma unica di scambio e ispirazione, dove ogni partecipante avrà la possibilità di connettersi con fornitori, distributori e potenziali clienti per creare sinergie e opportunità concrete di crescita.

“Il nostro obiettivo?” conclude Giacomo Bottaro – Head of Marketing & Communication, GL Events Exhibitions Italia. “Sviluppare un evento che fa della prossimità e della concretezza il suo punto di forza, capace di ispirare crescita, innovazione e una vera collaborazione tra imprese, enti e lavoratori”.

 

IL PROGRAMMA

 

MARTEDì 3 DICEMBRE

 

ALLE ORE 10:00

Tavola Rotonda Inaugurale “Oltre il 2025: le sfide per la manifattura del Nord-Ovest
Idee e prospettive sul futuro della produzione industriale tra incertezze geopolitiche, innovazione, sostenibilità e sicurezza”

Istituzioni del territorio e associazioni imprenditoriali a confronto.

 

ALLE ORE 11:30

ESG: ma tu che ne sai?
Un appuntamento durante il quale API Torino si metterà a disposizione delle imprese per affrontare correttamente l’argomento e riflettere sull’applicazione dei criteri ESG, il rating e i bilanci di sostenibilità secondo le regole europee.

 

ALLE ORE 14:00

LUBExpert Implementation Master Class – Corso di formazione sulla lubrificazione: modulo Advocate
Un corso introduttivo che offrirà una visione a 360 gradi sulle pratiche di lubrificazione nell’industria. Offerto gratuitamente a un numero limitato di partecipanti esclusivamente in occasione della fiera, il corso sarà tenuto da Haris Trobradovic di SDT Ultrasound Solutions e verrà tradotto simultaneamente in italiano.

 

ALLE ORE 16:00

Tavola Rotonda “Come sarà la meccanica italiana nel 2025: innovazioni e sfide raccontate dai protagonisti”

 

ALLE ORE 17:00

DARKWAVE Motion Amplification®: Una nuova era per il controllo vibrazioni e l’analisi causa radice

Un workshop durante il quale i manutentori e responsabili di produzione avranno modo di scoprire come la tecnica del controllo delle vibrazioni e l’analisi causa radice possono essere utilizzate quotidianamente in casi reali e concreti.

 

MERCOLEDÍ 4 DICEMBRE 

 

ALLE ORE 10:00

SDT Italia – Monitoraggio ultrasonoro delle condizioni degli impianti rotanti 

Un corso di formazione su come si possono monitorare le condizioni degli asset rotanti, dei cuscinetti e degli ingranaggi, anche a bassa velocità. Un’opportunità per scoprire come la tecnologia ultrasonora offra soluzioni precise e affidabili.

N.B. La sessione, che sarà tenuta da Haris Trobradovic di SDT Ultrasound Solutions, con traduzione simultanea in italiano, sarà offerta gratuitamente in occasione della fiera e includerà un certificato di partecipazione valido per la formazione SDT Ultrasound Power User.

 

ALLE ORE 12:00 

Tavola Rotonda “Nuove tecnologie, elettronica, tematiche digitali ed energie rinnovabili al servizio delle PMI industriali nel 2025: novità e storie di impresa”

 

ALLE ORE 14:00 

DARKWAVE Motion Amplification®: Una nuova era per il controllo vibrazioni e l’analisi causa radice

Un workshop durante il quale i manutentori e responsabili di produzione avranno modo di scoprire come la tecnica del controllo delle vibrazioni e l’analisi causa radice possono essere utilizzate quotidianamente in casi reali e concreti.

 

ALLE ORE 15.00

API Torino EXPAND

La presentazione di un progetto finanziato dall’Europa e dall’Italia per l’eccellenza della nostra manifattura con l’adozione di tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity.

 

Maggiori informazioni su turin.sepem-industries.com.

 

Dalla Regione arrivano i fondi per promuovere le eccellenze turistiche del Piemonte

È aperto fino all’11 dicembre 2024 il bando per il finanziamento dei progetti di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici dei consorzi.

La misura mira a valorizzare le eccellenze del Piemonte diversificando le proposte turistiche, soprattutto all’aperto e sostenibili, e la dotazione finanziaria di 1,29 milioni di euro consentirà di coprire fino all’85 per cento delle spese.

«La Regione prosegue così nelle sue azioni di sostegno al turismo, che hanno consentito a questo settore di diventare un asset economico strategico e di veder costantemente crescere il numero di visitatori soprattutto per quando attiene il turismo dall’estero anche grazie all’attività di promozione dei Consorzi», dichiara il presidente Alberto Cirio.

«Con questa misura – precisa l’assessore al Turismo Marina Chiarelli – si intende promuovere un turismo sostenibile attraverso i propri Consorzi, che sono la spina dorsale della promozione dei territori, In un momento di grande competizione a livello nazionale e internazionale vogliamo incrementare gli standard di qualità che sono la carta vincente per attrarre un turismo nuovo consolidando, nello stesso tempo, quello più tradizionale che in questi anni ha saputo diversificare la propria offerta anche grazie alla destagionalizzazione».

Rientrano nel ventaglio dei progetti finanziabili quelli relativi a turismo attivo/outdoor/slow (escursionismo, cicloturismo, trekking), turismo equestre, golf, sport della neve, sport d’acqua, percorsi avventura, percorsi e «sentieri natura» in parchi e aree protette, cammini e itinerari dedicati a temi religiosi, storici, culturali, ambientali da percorrere a piedi, in bici o cavallo, itinerari alla scoperta di destinazioni minori, delle tradizioni e dell’artigianato locale. Saranno ammissibili anche i piani inerenti alla valorizzazione del sistema delle Residenze Reali Sabaude e della rete museale regionale, al patrimonio di forti alpini, castelli e dimore storiche, e quelli relativi a mostre, festival, città d’arte, antichi borghi, percorsi e itinerari enogastronomici che mirano alla valorizzazione dei prodotti tipici, degli eventi sportivi e della musica.

Il testo del bando è reperibile su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/promozione-commercializzazione-dei-prodotti-turistici-regionali-anno-2024

Confagricoltura: “impossibile garantire un reddito alle nostre aziende”

La Federazione regionale degli imprenditori agricoli conferma il clima di incertezza e vulnerabilità che avvolge le imprese agricole, alle prese con gli effetti di un Green Deal che vorrebbe sostenere la trasformazione dell’Ue in una società equa e prospera con un’economia moderna e competitiva, e una PAC – Politica agricola comune – ideologica, non improntata alle modalità assistenzialistiche ma proiettata all’offerta di virtuose opportunità.

 

Stiamo vivendo una stagione complicata – afferma Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – E’ necessario intervenire affinchè si difenda il reddito degli agricoltori e si assicuri la sovranità alimentare in Europa, garantendo un giusto prezzo per i prodotti agricoli acquistabili dai cittadini“.

 

Il settore primario è chiamato ad affrontare crescenti sfide in merito a sostenibilità economica e ambientale, eventi meteo-climatici sempre più estremi, producendo in ogni caso ciò di cui necessitano i consumatori giorno dopo giorno. “Il tema dell’approvvigionamento è fondamentale: registriamo forti squilibri e inefficienze lungo la filiera dal campo alla tavola. In un anno, il costo del carrello della spesa è aumentato vertiginosamente mettendo in crisi le famiglie ma anche i produttori stessi che non ricevono il giusto riconoscimento a fronte di spese sempre più ingenti” evidenzia Allasia.

 

“Oggi siamo davanti a un bivio in cui la Commissione europea deve decidere se investire su un settore come quello primariostrategico sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sociale” rimarca il presidente della Federazione piemontese.

Chiediamo un’attenzione al settore agricolo al pari del settore dell’industria e del commercio. La priorità è assicurare agli agricoltori europei un giusto reddito e soprattutto realizzare un’adeguata politica agricola europea nell’accezione più ampia. Quindi, di più politiche che abbiano una visione strategica forte, capace di accompagnare un settore cardine nell’asset della comunità stessa” conclude Allasia.

 

Eccellenze piemontesi, aperto il bando regionale

È aperto fino all’11 dicembre 2024 il bando per il finanziamento dei progetti di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici dei consorzi.

La misura mira a valorizzare le eccellenze del Piemonte diversificando le proposte turistiche, soprattutto all’aperto e sostenibili, e la dotazione finanziaria di 1,29 milioni di euro consentirà di coprire fino all’85 per cento delle spese.

«La Regione prosegue così nelle sue azioni di sostegno al turismo, che hanno consentito a questo settore di diventare un asset economico strategico e di veder costantemente crescere il numero di visitatori soprattutto per quando attiene il turismo dall’estero anche grazie all’attività di promozione dei Consorzi», dichiara il presidente Alberto Cirio.

«Con questa misura – precisa l’assessore al Turismo Marina Chiarelli – si intende promuovere un turismo sostenibile attraverso i propri Consorzi, che sono la spina dorsale della promozione dei territori, In un momento di grande competizione a livello nazionale e internazionale vogliamo incrementare gli standard di qualità che sono la carta vincente per attrarre un turismo nuovo consolidando, nello stesso tempo, quello più tradizionale che in questi anni ha saputo diversificare la propria offerta anche grazie alla destagionalizzazione».

Rientrano nel ventaglio dei progetti finanziabili quelli relativi a turismo attivo/outdoor/slow (escursionismo, cicloturismo, trekking), turismo equestre, golf, sport della neve, sport d’acqua, percorsi avventura, percorsi e «sentieri natura» in parchi e aree protette, cammini e itinerari dedicati a temi religiosi, storici, culturali, ambientali da percorrere a piedi, in bici o cavallo, itinerari alla scoperta di destinazioni minori, delle tradizioni e dell’artigianato locale. Saranno ammissibili anche i piani inerenti alla valorizzazione del sistema delle Residenze Reali Sabaude e della rete museale regionale, al patrimonio di forti alpini, castelli e dimore storiche, e quelli relativi a mostre, festival, città d’arte, antichi borghi, percorsi e itinerari enogastronomici che mirano alla valorizzazione dei prodotti tipici, degli eventi sportivi e della musica.

Il testo del bando è reperibile su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/promozione-commercializzazione-dei-prodotti-turistici-regionali-anno-2024