ECONOMIA- Pagina 5

Torino valorizza il commercio di prossimità: le linee guida del Comune

La Città conferma il suo impegno per un commercio di prossimità forte e attento alle esigenze della comunità, valorizzando gli esercizi che arricchiscono la vita nei quartieri e il benessere dei cittadini. In questa prospettiva, la Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, le linee guida per l’edizione 2025 dell’Albo EPIC (Esercizi del Commercio di Prossimità di Interesse Collettivo).

L’Albo, istituito per la prima volta nel 2024 e la cui adesione è a titolo volontario, si pone l’obiettivo di riconoscere in modo ufficiale gli Esercizi del commercio di valore storico, artistico e culturale, di tradizione, innovativi e di eccellenza sul territorio comunale, denominati con l’acronimo EPIC. Negozi e botteghe che, oltre a raccontare la storia della città, costruiscono legami di fiducia con la comunità.

Per il 2025, l’Albo manterrà la suddivisione in tre categorie: la prima dedicata agli esercizi di valore storico, artistico e culturale, con una distinzione tra quelli già riconosciuti e quelli di nuova individuazione; la seconda rivolta agli esercizi di tradizione, che hanno consolidato la loro presenza nel tempo e la terza riservata agli esercizi innovativi e di eccellenza, con un’attenzione particolare all’introduzione di nuovi servizi per la comunità.

Tra le novità più significative dell’edizione 2025 vi è l’introduzione all’interno del requisito ‘Cura della Prossimità’ della specifica ‘Family Friendly’ per gli EPIC Innovativi e di Eccellenza. Questa nuova caratteristica mira a premiare le attività che adottano iniziative e servizi a favore delle famiglie, in linea con la volontà dell’Amministrazione di incentivare politiche di sostegno alla genitorialità e benessere nei quartieri.

La selezione delle attività da inserire nell’Albo seguirà un attento iter di valutazione. Dopo una prima verifica tecnica delle domande da parte degli uffici comunali, le candidature saranno esaminate da una commissione composta da rappresentanti della Città, della Camera di Commercio, della Soprintendenza ai Beni Culturali e delle principali associazioni di categoria del commercio e turismo (Ascom Confcommercio e Confesercenti).

L’Amministrazione, oltre al riconoscimento formale, punta a valorizzare ulteriormente gli esercizi iscritti all’Albo attraverso progetti di marketing urbano, circuiti tematici e il coinvolgimento in eventi sportivi, culturali e sociali promossi dalla Città. Alle attività selezionate sarà inoltre assegnata una targa distintiva, simbolo dell’appartenenza alla rete EPIC.

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, domenica 30 marzo, il Conservatorio Giuseppe Verdi ospiterà la cerimonia ufficiale di premiazione degli Esercizi di Prossimità di Interesse Collettivo dell’anno 2024. Durante l’evento il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino premieranno 157 esercizi commerciali che, grazie al loro impegno e al ruolo centrale all’interno dei quartieri, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento.

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Accordo quadro per la contrattazione regionale nel settore artigiano 

Con reciproca soddisfazione le Parti datoriali regionali del settore artigiano Confartigianato ImpreseCna e Casartigiani e le Parti sindacali CgilCisl e Uil del Piemonte, il 28 marzo 2025 hanno sottoscritto un Accordo quadro sulla contrattazione regionale del settore artigiano.

Il settore artigiano (escluso il settore edile) in Piemonte conta oltre 100.000 dipendenti e circa 27.000 aziende, rappresenta un tessuto importante sia nel contoterzismo, che per i settori meccanico, orafo, tessile, alimentare, chimico, dei servizi e pulizie, comunicazione e grafica, legno e lapidei, acconciatura ed estetica, trasporto.

L’intesa quadro che permetterà la stipula dei singoli contratti regionali di categoria, raggiunta dopo un articolato confronto, prevede la costituzione di un Osservatorio regionale interconfederale, l’istituzione di un Elemento di Produttività Regionale pari al 3% della retribuzione mensile, l’istituzione di un Elemento Regionale Economico che incrementerà la retribuzione mensile del 1,5%. Completa l’intesa una “una tantum” per il periodo pregresso di 230 €. Un’attenzione particolare a specifiche tematiche inerenti a Salute e SicurezzaBilateralitàPolitiche di Genere e Formazione.

Ugo Arnulfo, Presidente della Consulta dei Mestieri di Confartigianato Imprese Piemonte: “Accogliamo con profonda soddisfazione il rafforzamento, nel contesto piemontese, delle relazioni sindacali di categoria che, da tempo, si erano affievolite. Il presente Accordo costituisce la concretizzazione formale di quanto l’artigianato rappresenti nella sua essenza, ovvero un modello di imprenditorialità in cui titolari e collaboratori operano congiuntamente, favorendo un clima di dialogo costruttivo e reciproco sostegno”.

Anna Poggio della Cgil Piemonte: “In questi anni di scarsa crescita dei salari, i recenti rinnovi contrattuali nazionali affiancati dalla ripresa della contrattazione regionale sono un importante segnale di inversione di tendenza”.

Giovanni Genovesio, Presidente CNA Piemonte: “La contrattazione regionale di secondo livello rappresenta uno strumento fondamentale per adattare le condizioni di lavoro alle specificità del nostro territorio e delle nostre imprese. Attraverso il dialogo tra le Parti sociali, è possibile integrare i contratti collettivi nazionali con accordi che rispondano meglio alle esigenze locali, migliorando la competitività delle aziende e il benessere dei lavoratori”.

Gianni Baratta della Cisl Piemonte sottolinea l’importanza della ripresa della contrattazione regionale dopo molti anni di difficoltà alla sua realizzazione.

Paolo Mignone, Presidente di Casartigiani Piemonte: “In un contesto economico in continua evoluzione, valorizzare le categorie e promuovere una contrattazione regionale efficace significa investire nel futuro del nostro tessuto produttivo, sostenendo la crescita e l’innovazione nel rispetto delle peculiarità del Piemonte”.

Mauro Casucci della Uil Piemonte, nonché Vicepresidente Ebap, esprime soddisfazione per un’intesa che rappresenta un modello innovativo per aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori e la produttività delle imprese artigiane.

Nei prossimi mesi, grazie all’Accordo, si chiuderanno i contratti regionali di categoria che, insieme ai CCNL quasi tutti rinnovati, rappresentano gli strumenti migliori per cercare di mettere al riparo i salari dall’inflazione e consentire al comparto artigiano di affrontare le sfide della transizione e della digitalizzazione.

“Aree industriali dismesse per uno sviluppo sostenibile”

Caro direttore,
gradirei richiamare la vostra attenzione sul tema delle aree industriali dismesse e non utilizzate. Anziché abbandonarle al degrado ed all’incuria, si potrebbe assegnare loro la priorità quando si tratta di realizzare nuove opere, pubbliche o private che siano, per cercare di ridurre al minimo l’erosione dei suoli e l’impatto ambientale, contemperando sviluppo economico, necessità della collettività e rispetto dell’ambiente. Sarebbe opportuno che ogni amministrazione comunale le censisse.
A mio avviso, occorrerebbe sensibilizzare maggiormente non solo la cittadinanza, ma anche i pubblici amministratori sulla necessità del loro riutilizzo, nell’immediato o in un futuro prossimo, per altre finalità. Tra gli esempi concreti di cui ho diretta conoscenza: l’area ex Mecaplast di Beinasco, l’area ex Sandretto di Collegno, l’area ex Manifattura Moncalieri di Torino e l’area ex ThyssenKrupp di Torino. Chissà quante realtà analoghe esistono al di fuori di Torino e del suo hinterland!
Ritengo che questo sia un tema importantissimo nell’ambito del concetto di sviluppo sostenibile che, dal livello locale a quello globale, si afferma di voler perseguire, fissando scadenze e stilando elenchi di obiettivi da raggiungere.
Vi ringrazio per la gentile attenzione e vi auguro un buon lavoro.

Walter Nicolosi

Aeroporto di Torino, record di traffico per il terzo anno consecutivo: 4,69 milioni di passeggeri

Utile d’esercizio a 2,8 milioni di euro

 

Il Consiglio di Amministrazione di SAGAT S.p.A., società dei gestione dello scalo di Torino Caselle, presieduto da Elisabetta Oliveri, ha approvato il Progetto di Bilancio 2024 e il Bilancio Consolidato del Gruppo.

Andamento del traffico

Nel 2024 l’Aeroporto di Torino ha registrato un record di 4.693.977 passeggeri, con un aumento del 3,6% rispetto al 2023 e del 18,8% rispetto al 2019. La crescita ha riguardato sia il segmento nazionale (+5,1%) sia quello internazionale (+2,2%).

L’ampliamento delle rotte ha favorito l’incremento del traffico: Turkish Airlines ha introdotto un volo giornaliero per Istanbul, mentre Ryanair ha avviato collegamenti con Reggio Calabria, Crotone e Salerno, e Volotea con Comiso. Le tratte più frequentate sono state Catania, Roma (+22%) e Londra. Le destinazioni internazionali dirette sono salite a 42, con un incremento del traffico turistico invernale.

Risultati economico-finanziari

Il Gruppo SAGAT ha registrato ricavi per 81,66 milioni di euro, in calo del 5% rispetto al 2023 a causa di minori poste straordinarie. I ricavi aviation sono aumentati del 3,5%, raggiungendo 47,4 milioni di euro. L’EBITDA si attesta a 10,91 milioni di euro, con una riduzione di 6,3 milioni rispetto al 2023, ma un incremento di 806 mila euro al netto delle voci straordinarie. Il Risultato Netto del Gruppo è stato di 2,8 milioni di euro (-4,7 milioni sul 2023). Gli investimenti hanno raggiunto 11,8 milioni di euro, destinati a modernizzazione, sostenibilità e cybersecurity. La Posizione Finanziaria Netta si è ridotta di 14,1 milioni, portandosi a -6,48 milioni di euro.

Elementi distintivi del 2024

  • Nuovi operatori commerciali: aumento delle attività food, retail e rent-a-car.
  • Best European Airport: premio ACI Europe per la ripresa del traffico e la sostenibilità.
  • Servizi di eccellenza: miglioramenti nella customer experience con un punteggio ASQ di 4,11/5.
  • Torino Green Airport: riduzione del 5% dei consumi energetici e copertura del 14% del fabbisogno elettrico con fotovoltaico.
  • Progetto TULIPS: sviluppo di un impianto smart grid per testare l’idrogeno come accumulo energetico.
  • Carbon Neutrality: certificazione ACA Livello 3+ con compensazione delle emissioni residue.

Prospettive 2025

Nei primi due mesi del 2025 il traffico è cresciuto del 10%, con nuovi record mensili. L’anno promette un’ulteriore espansione grazie a nuove rotte e al consolidamento di quelle esistenti. Tuttavia, il settore affronta incertezze geopolitiche ed economiche, oscillazioni dei prezzi energetici e difficoltà nella catena di fornitura degli aeromobili. SAGAT continuerà a investire nella connettività e nei servizi per garantire sostenibilità economica e sociale.

 

Vehicle Valley Piemonte per il distretto della mobilità

La Giornata nazionale del Made in Italy 2025 è stata l’occasione per presentare nel Grattacielo della Regione Vehicle Valley Piemonte, nuova associazione che si propone, grazie alla collaborazione sinergica tra aziende, atenei e centri di ricerca favorita dagli enti pubblici, di rendere protagonista del futuro della mobilità un territorio che unisce realtà leader mondiali nel campo del design a un solido ecosistema industriale caratterizzato da tecnologia, meccanica e innovazione.

Sette i soci fondatori, espressione dell’eccellenza del territorio: Italdesign, Pininfarina, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Unione Industriali Torino, API Torino e Provincia, CNA della Città Metropolitana di Torino.

“Il Piemonte è da sempre terra di industria, innovazione e saper fare – ha affermato l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – Con Vehicle Valley costruiamo un’alleanza strategica tra imprese, istituzioni e ricerca per accompagnare la trasformazione dell’automotive, rafforzare la competitività del nostro territorio e posizionarci come punto di riferimento a livello internazionale”.

“L’obiettivo è creare una piattaforma dinamica di crescita, dove enti, aziende e centri di ricerca collaborano e condividono esperienze per trasformare il know-how locale in un vantaggio competitivo globale – ha aggiunto Monica Mailander, presidente della Vehicle Valley – Vogliamo essere un laboratorio vivente di idee, che fonde l’importante eredità del territorio con una spinta costante per rendere il Piemonte un attore fondamentale nella creazione della prossima generazione di veicoli e sistemi di trasporto, dall’automotive all’aerospazio fino alla mobilità urbana”.

“La Vehicle Valley Piemonte – ha poi commentato il presidente Alberto Cirio – avrà un ruolo di protagonismo per segnalare, ancora di più, come l’industria manifatturiera e soprattutto dell’auto continui a rappresentare non solo il passato glorioso, ma il presente e soprattutto il futuro.  Con questa presentazione si dà anche un contenuto visivo alla storia di questa città e del Piemonte, dove l’auto è nata e si è sviluppata”.

In questo quadro, la collaborazione tra le realtà industriali e gli enti di formazione rappresenta un pilastro fondamentale, in quanto nella Vehicle Valley Piemonte si vuole investire sui giovani per garantire una continuità di sapere e competenze che diventeranno una risorsa preziosa per la crescita economica e tecnologica.

Ogni socio, fin dall’adesione, assume il ruolo di ambasciatore di VVP, ricevendo un kit con targa personalizzata e altri materiali promozionali, veri e propri strumenti di marketing studiati per potenziare il brand e favorire la visibilità degli associati a livello internazionale. Fregiarsi del marchio Vehicle Valley significa infatti ottenere una vera e propria certificazione di eccellenza, un sigillo che attesta la qualità e il valore del know-how piemontese. Il brand non solo rafforza l’identità dei soci, ma diventa un potente strumento di promozione all’estero, capace di favorire investimenti e commesse di alto profilo grazie alla possibilità di accedere a una rete globale di contatti e opportunità supportata da una presenza costante sui principali eventi internazionali.

I primi passi

Si è iniziato con la costruzione di un brand riconosciuto a livello internazionale, per aumentare la visibilità delle aziende locali, attrarre investimenti e generare nuove opportunità di business. Aderire a Vehicle Valley Piemonte significa non solo entrare a far parte di una rete di eccellenza, ma acquisire una vera e propria certificazione di qualità riconosciuta a livello internazionale. Essere membri offre alle aziende e agli enti l’opportunità di promuoversi a livello internazionale, posizionandosi all’interno di un territorio che mira ad essere punto di riferimento globale per la mobilità.

Per raggiungere questi obiettivi è in definizione un programma di eventi, seminari, workshop e iniziative. Territorio e competenze da far conoscere anche attraverso la presenza a manifestazioni di rilievo internazionale. Il primo appuntamento sarà il VTM Michigan, dal 22 al 24 aprile vicino a Detroit (USA), da dove si partirà per presentare le innovazioni piemontesi nel campo della mobilità e stabilire connessioni con partner globali.

Sciopero dei metalmeccanici. A Torino 5000 in piazza per il rinnovo del contratto

Oggi a Torino si è svolta la manifestazione dei metalmeccanici, in occasione dello sciopero nazionale di 8 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Per i  sindacati, all’iniziativa hanno preso parte circa 5.000 lavoratori.

Il corteo è partito da piazza Arbarello per concludersi davanti alla sede dell’Unione Industriali.  “Senza contratto si sciopera. Per il salario, per l’orario, per la sicurezza, contro la precarietà, per la ripresa della trattativa”, così lo striscione in apertura del corteo.

Sono intervenuti  i delegati sindacali e i segretari generali delle sigle torinesi: Rocco Cutrì per la Fim, Edi Lazzi per la Fiom e Luigi Paone per la Uilm. A chiudere gli interventi  Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl.

“La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale   in tutta Italia ha visto centinaia di migliaia di metalmeccaniche e metalmeccanici manifestare nelle principali città industriali del Paese da nord a sud. Con oggi sono 24 le ore di sciopero complessivamente realizzate dalle lavoratrici e dai lavoratori per riaprire la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”. E’ il commento di Ferdinando Uiliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, rispettivamente Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm.

uBroker conquista il Credit Reputation Award per il quarto anno consecutivo

 

Il riconoscimento di CentraleRisk SpA di Milano Finanza premia le aziende più affidabili nel rapporto con il sistema bancario e finanziario.

 

Per il quarto anno di fila, uBroker Spa si distingue tra le aziende più affidabili nel rapporto con il sistema bancario e finanziario, aggiudicandosi il prestigioso Credit Reputation Award assegnato da CentraleRisk SpA di Milano Finanza.

L’azienda, nata come start-up e oggi consolidata realtà nel settore delle utilities per privati e PMI, conferma così il suo percorso di crescita virtuoso, basato su solidità finanziaria e affidabilità nei rapporti con gli istituti di credito. Questo riconoscimento attesta il percorso virtuoso di crescita di uBroker, che ha saputo rafforzare la propria presenza nel mercato dell’energia grazie a un modello di business innovativo e vantaggioso per i clienti.

Un riconoscimento di prestigio

Il Credit Reputation Award premia le imprese più performanti nei rapporti con il sistema bancario. L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di oltre 100 aziende con fatturati compresi tra 5 milioni e oltre 3 miliardi di euro. Solo le realtà con una valutazione tra AAA e BBB investment hanno ottenuto il riconoscimento.

A ritirare il premio per uBroker sono stati Giuliano Favaro, Financial Controller, e Fabiana Peressotti, General & Corporate Affairs Specialist. La loro presenza ha testimoniato l’impegno di un team affiatato e guidato con competenza dal CFO Angelo Sidoti, membro del Consiglio di Amministrazione della società fondata nel 2015 da Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani.

Oltre 130 aziende premiate

Nel 2025, più di 130 aziende italiane hanno ottenuto il Credit Reputation Award, dimostrando un approccio solido e strategico nel rapporto con il credito. Il premio viene assegnato sulla base di un’analisi tecnica dei dati 2024 della Centrale dei Rischi di Banca d’Italia ed è patrocinato dalle principali associazioni di categoria, tra cui ANDAF, AITI, ACMI e ACEF, con il supporto di partner come MasterCard, 4Planning, Noverim e WB Advisors.

Un traguardo che guarda al futuro

Oltre ai risultati finanziari e alla solidità creditizia, uBroker si distingue anche per il suo impatto diretto sui clienti. In più di dieci anni di attività, con oltre 50 milioni di euro di sconti erogati, l’azienda dimostra un impegno concreto nel rendere l’energia più accessibile e sostenibile per famiglie e imprese.

Questo riconoscimento è una conferma importante e uno stimolo a rafforzare ulteriormente il nostro rapporto con il mondo del credito. Essere un’azienda sana e affidabile significa affrontare al meglio le sfide di un mercato in continua evoluzione, dove la fiducia è il motore delle relazioni di successo, sia in ambito B2B che B2C”, commenta con soddisfazione Cristiano Bilucaglia, fondatore e presidente di uBroker Spa.

Con questo nuovo riconoscimento, uBroker si conferma tra le aziende più solide e trasparenti nel panorama finanziario italiano, proseguendo il suo percorso di crescita e innovazione.

 

Coldiretti: Settimo, la speculazione energetica dei pannelli a terra

 

Riceviamo e pubblichiamo – La speculazione energetica strozza l’agricoltura anche a Settimo Torinese. Alcuni grandi impianti fotovoltaici realizzati a terra stanno per occupare decine di ettari di terreno agricolo utilizzando la norma che dà il via libera agli impianti realizzati entro i 500 metri da zone industriali.

La preoccupazione su questa tendenza fare incetta di terreni agricoli da parte di società interessate solo alla produzione energetica è stata espressa, ieri, da Coldiretti Torino. Una delegazione del sindacato agricolo ha incontrato la sindaca Elena Piastra, accompagnata dal vicesindaco Giancarlo Brino e l’assessore all’ambiente Arnaldo Cirillo.

«Il vero problema per una zona industrializzata come il territorio di Settimo è il via libera ai pannelli fotovoltaici a terra entro i 500 metri dai capannoni industriali – commenta il presidente della sezione Coldiretti di Settimo Torinese, Roberto Moncalvo – Questa norma permette di sostituire l’agricoltura in ampie superfici inframezzate da insediamenti produttivi. Così si vuole scacciare l’agricoltura dalla cintura nord di Torino e dal Chivassese. Un territorio che ha già perso moltissimi ettari dedicati alla produzione di cibo con l’occupazione di suolo generata dalle grandi attività industriali, dall’insediamento di poli logistici, da nuova viabilità e nuova urbanizzazione e dove la superficie agricola è, quindi, già limitata. In più, questa è la fotografia urbanistica di Settimo. Se passa questa logica quanti altri comuni piemontesi, dove i campi agricoli sono inframezzati da capannoni industriali o logistici, finiranno in questa situazione? Questo consumo di suolo va fermato».

Coldiretti Torino chiede all’Amministrazione comunale di tenere conto delle ragioni dell’agricoltura in tutte la fasi autorizzative dei progetti.

«I Comuni possono porre dei vincoli contro il consumo di suolo su aree agricole attraverso gli strumenti urbanistici – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Una battaglia che porteremo avanti in modo puntuale. Ma è dalla Regione che aspettiamo norme precise contro il consumo di suolo agricolo. Nel torinese stiamo assistendo a un assalto ai campi agricoli per occuparli con pannelli fotovoltaici. Mentre agli stessi agricoltori viene limitata la possibilità di produrre energia solare dai tetti delle proprie aziende agricole senza consumo di suolo. Nel Torinese ci sono progetti per occupare quasi 1000 ettari di campi. Un’enormità. Così grandi proprietari di terra come banche e fondi di investimento non affittano più i terreni agli agricoltori. Altri proprietari preferiscono alzare il prezzo di vendita dei terreni rendendo impossibile l’acquisizione da parte delle aziende agricole. E pensare che, come evidenziato nel convegno del 2023 “Le stalle illuminano le città”, se permettessimo a tutte le aziende agricole di installare pannelli sui tetti di cascine, stalle, pagliai e ricoveri mezzi senza consumare suolo potremmo produrre energia sufficiente per dare corrente a 50 mila famiglie del Torinese».

Dalla Regione arriva “Rafforza cultura” per semplificare finanziamenti e burocrazia

La Regione Piemonte introduce “Rafforza Cultura”, un’iniziativa volta a sostenere il settore culturale semplificando l’accesso ai finanziamenti e riducendo i tempi burocratici per l’erogazione dei contributi regionali.

“Con questa misura innovativa manteniamo una promessa: le associazioni e gli istituti culturali non dovranno più attendere mesi per l’erogazione dei contributi regionali, ma potranno ottenerli in tempi rapidi dopo l’assegnazione, attraverso questa iniziativa che vede il supporto diretto della Regione la semplificazione delle procedure di rendicontazione e un intervento delle banche e delle fondazioni – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Siamo partiti dalle sollecitazioni che in questi mesi sono arrivate dalle realtà culturali e dal Comitato Emergenza Cultura con cui abbiamo definito i dettagli dell’operazione, per cui ringraziamo anche Finpiemonte, le banche e le fondazioni, e che ci auguriamo possa davvero rispondere alle esigenze di questo settore e delle tante realtà che con il loro impegno e la loro attività arricchiscono l’offerta culturale del nostro territorio”.

Per agevolare l’accesso al credito degli enti culturali privati che beneficiano di contributi regionali attraverso bandi pubblici, la Regione Piemonte ha stanziato ulteriori 400 mila euro, suddivisi in 200 mila euro per ciascuna delle annualità 2025 e 2026. Questa somma servirà a compensare i costi bancari derivanti dall’anticipo delle spese. Ad esempio, un’associazione che riceve un contributo di 20 mila euro per un festival potrà ottenere un’integrazione fino a 400 euro per coprire gli interessi bancari.

Per il 2024, i contributi già assegnati saranno liquidati entro il 15 aprile. Inoltre, a partire dal 2025 e fino al 2027, saranno introdotte nuove modalità semplificate di rendicontazione, alleggerendo il carico burocratico per gli enti più piccoli e garantendo al contempo il controllo sull’uso corretto delle risorse pubbliche.

L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con gli istituti bancari. Finpiemonte ha avviato una call a cui hanno risposto Intesa Sanpaolo e Banca Alpi Marittime, offrendo condizioni di credito agevolate. Intesa Sanpaolo, insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo, ha sviluppato uno strumento finanziario che consente di ottenere finanziamenti senza garanzie personali e con un rating migliorato, riducendo così gli oneri finanziari. Anche Banca Alpi Marittime presenterà prossimamente la propria proposta.

“Con questo provvedimento – aggiungono gli assessori alla Cultura Marina Chiarelli, al Bilancio Andrea Tronzano e il sottosegretario Claudia Porchietto – manteniamo la parola data e diamo un segnale a un comparto che consideriamo strategico per lo sviluppo del territorio. Siamo intervenuti su due leve decisive: da un lato, un contributo integrativo per ridurre gli effetti degli oneri finanziari; dall’altro, una semplificazione vera delle pratiche, che libera tempo e risorse per la progettazione culturale. Sostenere la cultura significa anche renderla sostenibile”.

Questa misura si inserisce nel quadro della Legge regionale 11/2018 e anticipa le linee guida del Programma Triennale della Cultura 2025-2027, attualmente in fase di approvazione, con l’obiettivo di promuovere una cultura diffusa, inclusiva e radicata sul territorio.

“Quella di oggi è una giornata che oserei definire storica per il Piemonte e non solo. Dopo quindici anni di battaglie a salvaguarda della cultura viene messo un punto importante per il futuro del settore. Il percorso che ha portato agli Stati Generali della Cultura e alla conseguente nuova legge del 2018, taglia un traguardo fondamentale per la sopravvivenza e il rilancio delle imprese culturali. Ringrazio il Presidente Alberto Cirio per aver tenuto fede all’impegno preso, tutta la Giunta nelle persone di Marina Chiarelli, Andrea Tronzano e Claudia Porchietto e tutti i dirigenti e funzionari regionali. Un ringraziamento particolare a Compagnia di San Paolo e alle banche che parteciperanno al bando di interesse. Il risultato ottenuto oggi per noi non è la fine di un percorso ma un nuovo inizio. Continueremo a essere le sentinelle della cultura, perché, come si dice, una rondine non fa certo primavera, ma speriamo, come ci ha chiesto il Presidente di poter un giorno cambiare il nostro nome da Comitato Emergenza Cultura a Comitato Progetto Cultura. Perché l’esperienza di questi anni ci dice che istruirsi, agitarsi e organizzarsi permette a tutti noi di essere cittadini attivi nei confronti delle istituzioni e di poter dare il nostro contributo alla risoluzione dei problemi. Questo continueremo a fare, oggi più che mai, in un mondo dove i venti di guerra soffiano impetuosi e rischiano di spazzare via le risorse destinate al bene comune”, dichiara Alessandro Gaido, presidente del Comitato Emergenza Cultura.

“Questa misura cambia l’intera prospettiva per noi associazioni e in particolare per le realtà più piccole nell’intraprendere iniziative senza il timore di rischi per la propria impresa”, sottolinea Gimmi Basilotta, presidente di AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

All’evento di presentazione al Grattacielo Piemonte hanno partecipato numerose associazioni culturali, tra cui il Comitato Emergenza Cultura, AGIS, ANBIMA, ARBAGA, ANAI, AIB, Associazione Forum Editoria ETS, Associazione CEP, CNA Piemonte, AIE, ADEI, ALI, SIL e il Coordinamento degli Istituti Culturali di rilevanza regionale.

Milano-Bicocca e PoliTo, accordo per ricerca e innovazione

Un’intesa strategica per sviluppare progetti congiunti in ambiti chiave come nuovi materiali per l’energia, il miglioramento della qualità dell’aria e la ricerca avanzata sulla salute

Milano, 26 marzo 2025 – Un protocollo d’intesa per promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione in settori scientifici di comune interesse: è quello siglato oggi tra l’Università di Milano-Bicocca e il Politecnico di Torino che rafforzano così la loro collaborazione. L’accordo, firmato dalla rettrice di Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni e dal rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati, pone le basi per una sinergia strategica tra due importanti atenei italiani, unendo competenze e risorse per affrontare alcune delle principali sfide scientifiche e tecnologiche.

L’intesa prevede la realizzazione di progetti congiunti in tre ambiti prioritari: lo sviluppo di nuovi materiali per l’energia, il miglioramento della qualità dell’aria e l’innovazione nel settore della salute e del biomedicale. La collaborazione tra i due atenei si concretizzerà attraverso iniziative di ricerca congiunte, consulenze tecnico-scientifiche, promozione della cultura dell’innovazione e attività di diffusione della conoscenza scientifica e tecnologica sui rispettivi territori. L’accordo include la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e divulgazione scientifica con l’obiettivo di diffondere all’interno del tessuto sociale conoscenze ed esperienze a elevato contenuto tecnologico.

«Questa collaborazione con il Politecnico di Torino rappresenta un passo significativo per potenziare la ricerca in settori strategici per il futuro del Paese. Mettere in comune competenze e infrastrutture consente di affrontare con efficacia le sfide della transizione energetica, della sostenibilità ambientale e della salute», ha dichiarato la rettrice Giovanna Iannantuoni.

Il rettore Stefano Paolo Corgnati ha sottolineato: «L’accordo firmato con l’Università di Milano-Bicocca rappresenta un’opportunità strategica per l’evoluzione della ricerca e dell’offerta formativa. I due Atenei metteranno a disposizione i loro saperi e laboratori per creare insieme gruppi di ricerca congiunta, pienamente sinergici, avviando così un’importante joint venture che, a partire da una formazione di eccellenza, possa arrivare all’applicazione pratica di altissimo livello. Svilupperemo inoltre un piano congiunto di internazionalizzazione, per portare le nostre competenze nei nostri hub presenti nei paesi strategici di sviluppo».

Il protocollo prevede inoltre il supporto a percorsi di formazione accademica e professionale di studenti e dottorandi, che favoriscano la mobilità inter-ateneo e la collaborazione su programmi congiunti di alta formazione e ricerca. La partnership tra Milano-Bicocca e il Politecnico di Torino, che avrà una durata di tre anni e potrà essere rinnovata, rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione tra atenei possa generare valore per la società intera.