ECONOMIA- Pagina 431

Mamma e lavoratrice, che stress

In occasione della Festa della Donna viene naturale una riflessione sulla condizione delle madri lavoratrici, tra diminuzione delle nascite e aumento diffuso dello stress. Che la soluzione sia l’home working?

 

Tra il 2011 al 2017, in Italia, quasi 170mila donne hanno lasciato il lavoro soprattutto per la difficoltà nel coordinare impegni di lavoro e famiglia, lo dice l’Ispettorato nazionale del lavoro. C’è chi ha la fortuna di avere nonni efficienti o chi può permettersi la baby sitter e quindi può continuare a lavorare seppur con qualche sacrificio; chi invece non ha alternativa per l’accudimento dei propri figli e si trova costretta a lasciare il posto di lavoro.

 

Secondo l’ultima ricerca svolta da Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di babysitter, il 72% delle mamme intervistate in Italia ammette che la conciliazione tra lavoro e famiglia è possibile, ma non è semplice, anzi. Così anche quelle mamme che scelgono di conservare l’occupazione non riescono a trovare un proprio equilibrio personale. Secondo il Household Longitudinal Survey (il più grande sondaggio di questo tipo mai realizzato in Inghilterra) è risultato che le donne lavoratrici con figli mostrano livelli di stress più elevati del 18% rispetto alle donne senza figli. E il 34% delle mamme coinvolte nella ricerca di Sitly ha ammesso di essere fortemente stressato.

 

Denatalità

Non c’è da stupirsi se la denatalità è un processo più che mai attuale nel Bel Paese: 116mila nati in meno in Italia, nel 2019, dai dati Istat di recente pubblicati.

I fattori che aumentano il ‘fertility gap’, cioè la differenza tra quanti figli una madre desidererebbe e quanti figli ha realmente, sono la disoccupazione, così come il grado di istruzione, ma anche la difficoltà nel conciliare impegni famigliari e professione. Dalla ricerca Beaujouan/Berghammer i risultati emersi in Italia sono preoccupanti: le donne italiane vorrebbero quasi 2,1 figli a testa ma ne hanno 1,4. Cercare di andare in aiuto alle donne lavoratrici potrebbe essere uno dei tasselli per contrastare il fenomeno.

 

Stress lavoro-correlato

Secondo l’Accordo europeo del 2004, accolto nel nostro Paese da un Accordo interconfederale del 2008, lo stress lavoro-correlato assume, a livello internazionale, europeo e nazionale, la connotazione di ‘oggetto di preoccupazione sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori’. Nessun luogo di lavoro e nessun lavoratore può essere considerato immune dallo stress. Un tema che non dovrebbe essere sottovalutato dunque soprattutto quando si parla di mamme, donne, lavoratrici.

 

Lo smart working è la soluzione?

Per i ricercatori della Household Longitudinal Survey né il lavoro da casa né quello flessibile hanno effetti benefici sui livelli di stress delle mamme lavoratrici: la diminuzione dello stress, da questi studi, è da correlare soprattutto al numero di ore lavorative, oltre che alla possibilità di godere di aiuti esterni, al supporto del partner,, al numero dei figli da accudire.

 

L’80% delle mamme intervistate da Sitly ritiene però che sarebbe la flessibilità dell’orario di lavoro (che lo smart working garantisce) il primo aiuto contro il loro stress.

Anche l’esperienza dello smart working di cui molte multinazionali si stanno facendo promotrici mette in evidenza come il/la dipendente risparmi tempo, veda diminuire le spese per pranzo e benzina, riesca a conciliare meglio il lavoro con la famiglia, riducendo così lo stress. Infine, il suo essere essere più motivato porta una ricaduta positiva sull’azienda con l’aumento della produttività.

 

Un caso pratico

Da una ricerca Eurostat, nel 2018 il 5.2% degli occupati all’interno dell’UE di età compresa tra i 15 e i 64 anni ha lavorato da casa. Alzano la media Olanda e Finlandia, con il 14% dei lavoratori che trasformano la casa in ufficio; seguono Lussemburgo e Austria. L’Italia è sotto la media, con il 3,6%, così come la Slovacchia e la Repubblica Ceca.

Sitly è una realtà olandese nata nel 2009 e oggi presente in 13 Paesi del mondo. Quasi la totalità dei collaboratori (30 ad oggi) è composta da donne mamme e quasi la totalità ha un accordo di smart working. Proprio in Olanda, notoriamente all’avanguardia per tutto ciò che è il sostegno alla famiglia, si è sviluppata una realtà fortemente in crescita (+47% dei genitori iscritti al sito e +75% di babysitter registrate nell’anno 2019) e che sa supportare la donna nel suo essere lavoratrice.

 

Ps Viene naturale una postilla vista la situazione in cui versa il nostro Paese in questi giorni. Tante aziende hanno promosso lo smart working per i propri dipendenti per evitare spostamenti e occasioni di aggregazione. Che possa essere la prima occasione per testare i vantaggi di questa modalità lavorativa andando, seppur non come obiettivo primario, a supporto delle madri? Parlando della Cina, la rivista Bloomberg ha definito questa scelta ‘Il più grande esperimento di smartworking mai messo in atto’.

 

Da Torino al Portogallo un nuovo concetto di casa

Un progetto in campo ricettivo che coinvolgerà le più belle terre portoghesi

Lui imprenditore, torinese DOC seppure rientrato recentemente da Londra, lei designer italo-brasiliana trasferitasi recentemente a Torino da Rio da Janeiro. Si sono trovati insieme non solo nella vita privata, ma anche in quella professionale. E’ di Cristiane Parisi l’idea di lanciare un’alternativa al concetto tradizionale di abitazione, utilizzando container houses (sì proprio quelli che vengono utilizzati per il trasporto navale delle merci!), mentre è di Carlo Patetta Rotta l’idea di creare un vero e proprio brand , in.Cube, per progettare veri e propri resort utilizzando unicamente i containers, abitazioni molto più eco-sostenibili di quelle tradizionali. Non si scava, infatti, il terreno per creare fondamenta e l’energia elettrica deriva dall’utilizzo di pannelli fotovoltaici sul tetto. Per gli ospiti del container si abbassano, così, i costi medi di soggiorno senza rinunciare al confort.

“Ho viaggiato molto in Sud-America ed in Europa e da tanti anni avevo il desiderio di avere un pied a terre nelle città e località a me più care – racconta Cristiane – Nel 2015 ero in Uruguay dove presi alcune lezioni di kite-surf ; proprio in questa occasione ho potuto realizzare, con mia grande sorpresa, che il mio istruttore viveva in un…..container. Da allora ho iniziato a seguire questo nuovo trend di mercato e le principali aziende produttrici di questo tipo di abitazioni. La tecnologia utilizzata in questo settore si è evoluta notevolmente e l’utilizzo dei container si sta diffondendo velocemente”.

“Il nostro primo progetto – racconta Carlo – è a Comporta, in Portogallo, una zona a 120 km a Sud di Lisbona ancora sconosciuta a molti, ma parecchio frequentata da più di venti anni dal jet-set internazionale ( Philippe Starck e Christian Louboutin non sono solo presenze costanti d’estate, ma hanno anche comprato casa nella zona). La cantante Madonna, ad esempio, ha trascorso uno dei suoi ultimi compleanni passeggiando a cavallo sulla spiaggia incontaminata di sabbia bianca che si estende per più di 40 km”.

“Grazie a regole molto restrittive da parte delle amministrazioni locali – spiega Cristiane – tutta la zona è ancora incredibilmente selvaggia e pochissimo abitata; sulla spiaggia è letteralmente impossibile costruire, le uniche costruzioni sono piccoli ristoranti ricavati dalle case di pescatori, mantenendo l’antico charme; nell’interno i proprietari terrieri possono costruire solo sul 25% della terreno che posseggono. Il risultato è un posto paradisiaco e unico. Negli anni si è sviluppata qui una vera e propria filosofia, che si potrebbe definire dello “Slow-Living”. Chi viene in questi posti cerca pochi elementi, ma molto precisi: relax, confort, natura incontaminata, privacy e semplicità….persone che, normalmente, vestono solo abiti firmati, qui sono in maniche di camicia e a piedi scalzi tutto il giorno”.

“E’ proprio per queste caratteristiche che abbiamo scelto Comporta come nostro primo progetto – spiega Carlo Patetta Rotta – Non c’e’ dubbio che le nostre abitazioni sono semplici, per la bellezza e il comfort ci penserà Cristiane con il suo bespoke design. Lo stile, invece, sarà categoricamente quello portoghese: azulejos (le famose piastrelle portoghesi), tetti ricoperti di paglia e oggetti in sughero”.

“Un’altra caratteristica fondamentale del nostro resort – aggiunge Carlo – è che sarà posizionato a breve distanza da alcuni dei più bei golf club del Portogallo. In questo modo riteniamo di poter attrarre anche i numerosi giocatori di golf che arrivano da tutto il mondo per praticare il loro sport preferito e, per facilitare questo, stiamo infatti contrattando prezzi vantaggiosi per i nostri ospiti per l’utilizzo dei migliori campi della zona”. Alla mia domanda a che punto del progetto siano, Carlo risponde: “Il terreno è stato identificato e il progetto del resort completato. Adesso siamo in fase di fund-raising, cioè di ricerca degli investitori. Stiamo parlando anche a investitori internazionali, ma in realtà saremmo più contenti di poter coinvolgere investitori italiani che ci possano seguire non solo nel progetto portoghese, ma anche in quelli successivi: il prossimo, infatti, abbiamo già deciso che sarà a Torino”.

Mara Martellotta

INCUBELIVING.COM

Caccia: “Con la Regione si torna al Medioevo”

Riceviamo e pubblichiamo / “La Giunta Regionale del Piemonte si appresta a ripristinare  lo sterminio di ben 15 specie selvatiche.  Si prepara un colpo definitivo alla nostra martoriata fauna selvatica”

Lo stesso raggruppamento politico di centrodestra, guidato allora da Cota, che nel 2012 aveva abrogato la L.R. 70/96 al solo scopo di impedire il Referendum regionale contro la caccia si appresta ora ad introdurre nel nostro ordinamento una serie di modifiche legislative che, se accolte, ci porteranno indietro di trent’anni:

⦁ Incremento di 15 unità delle specie cacciabili
⦁ Azzeramento del legame cacciatore-territorio
⦁ Caccia di selezione agli ungulati anche in orario notturno
⦁ Agevolazione dell’arrivo in Piemonte di cacciatori foranei ora limitato tra il 5% e il 10%
⦁ Immissioni di animali d’allevamento “pronta caccia” tutto l’anno.
⦁ Cancellazione della norma che avrebbe consentito ai proprietari dei fondi di vietare la caccia sui propri terreni, divieto, quello dei proprietari, ritenuto peraltro legittimo dalla Corte Costituzionale, superando così quanto previsto dall’art. 842 C.C. .

In Prima Commissione Bilancio il disegno di legge n. 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”; è all’ordine del giorno da lunedì 2 marzo 2020.
In particolare, l’art. 16 del d.d.l. modifica, abrogandolo, Il comma 5 dell’articolo 2 della Legge Regionale n. 5/2018 e ripristina la possibilità di cacciare ben 15 specie, quasi tutte di uccelli: fischione, canapiglia, mestolone, codone, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, combattente, moriglione, allodola, merlo, pernice bianca, lepre variabile.
L’iniziativa ci pare del tutto fuori luogo e priva di alcuna giustificazione. Si tratta infatti di uccelli di piccole dimensioni e con abitudini alimentari prevalentemente insettivore, utili quindi a tenere sotto controllo la proliferazione di specie dannose per le colture agricole (allodola, merlo). In altri casi le specie oggetto della proposta esibiscono carattere migratorio e sono comunque presenti nella nostra Regione con numeri estremamente ridotti. La pernice bianca è specie in sofferenza su tutto l’arco alpino, mentre non esistono dati sulla consistenza numerica della lepre variabile, che è comunque certamente molto ridotta. Numerose specie sono particolarmente tutelate a livello comunitario: pavoncella, combattente e moriglione sono classificate come Specie di Interesse Conservazionistico di livello 2 (specie la cui popolazione globale è concentrata in Europa, dove presenta uno stato di conservazione sfavorevole) mentre canapiglia, codone, marzaiola, mestolone, frullino, allodola risultano essere SPEC 3 ( specie la cui popolazione globale non è concentrata in Europa, ma che in Europa presenta uno stato di conservazione sfavorevole).
Teniamo inoltre a precisare che nessuna delle 15 specie è responsabile di danni all’agricoltura o ad altre attività antropiche degni di rilievo: il loro prelievo venatorio, quindi, assume unicamente finalità di tipo ludico e nessuna giustificazione di riequilibrio ambientale o faunistico può essere addotta in suo appoggio.

Le associazioni del Tavolo Animali & Ambiente chiedono al Consiglio regionale e alla Giunta regionale che le disposizioni sulla caccia siano stralciate dal DDL n. 83/2020.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Roberto Piana
LAC – Lega Abolizione Caccia

Sospesa anche la fiera di Carmagnola

SOSPENSIONE DELLA FIERA DI PRIMAVERA DI CARMAGNOLA

Il DPCM 4 marzo 2020 prevede nuove misure di prevenzione e contenimento dell’emergenza relativa alla situazione epidemiologica da Covid-19 sul territorio nazionale, che riguardano anche lo svolgimento di eventi e manifestazioni

 

Nel pieno rispetto di tali indicazioni si comunica che la tradizionale fiera primaverile, prevista per sabato 7 e domenica 8 marzo a Carmagnola è ufficialmente sospesa.

 

L’amministrazione si riserva di comunicare successivamente un’eventuale nuova data di svolgimento.

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Ecco come doveva essere la Fiera. Sabato 7 e domenica 8 marzo 2020. Ricco programma per la 556^ FIERA DI PRIMAVERA

–    Grande esposizione di macchine e attrezzature agricole
–    41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Piemontese
–    41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Frisona Italiana
–    3° Salone dell’Agroalimentare di Qualità
–    Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione
–    VIII Giornata del Benessere con la “Camminata in Rosa”
–    Mercantico e grande mercato ambulante

La Fiera Primaverile 2020 proporrà ai suoi visitatori un ricco programma con una grande esposizione di macchine e attrezzature agricole, la 41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Piemontese, la 41^ Mostra Provinciale dei Bovini di Razza Frisona Italiana, il 3° Salone dell’Agroalimentare di Qualità, l’Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione, la VIII Giornata del Benessere con la “Camminata in Rosa”, il Mercantico e un grande mercato ambulante

www.comune.carmagnola.to.it


Sabato 7 e domenica 8 marzo torna a Carmagnola la Fiera di Primavera, manifestazione che quest’anno raggiunge la sua 556° edizione e che fonda la sua forza nella tradizione agricola e agroalimentare del territorio

Organizzata dal Settore Agricoltura del Comune di Carmagnola, anche quest’anno la Fiera propone un programma di eventi molto ricco e composito, coniugando spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti agricoli trasformati, all’allevamento.

Secondo lo schema collaudato nella scorsa edizione, il cuore della Fiera sarà piazza Italia, sede del Foro Boario, dove si svolgeranno la mostra di animali da cortile e le tradizionali mostre zootecniche della razza bovina piemontese e frisona italiana che, arrivate alla 41^ edizione, presentano esemplari di grande pregio iscritti agli albi genealogici dell’Associazione Provinciale Allevatori. I capi arriveranno sin dalla giornata di venerdì; sabato e domenica mattina si svolgeranno i concorsi la cui premiazione si terrà domenica pomeriggio a partire dalle ore 15. Domenica, in concomitanza con le premiazioni delle mostre zootecniche saranno inoltre premiati gli espositori per le attrezzature agricole innovative presentate in fiera, valutate da una apposita commissione.

Le vie e piazze circostanti al Foro Boario costituiranno un unico grande spazio espositivo del meglio della produzione di macchine ed attrezzature agricole provenienti da tutto il nord Italia.
Nei nuovi edifici di piazza Italia, che con il Foro Boario completano il Centro Servizi per l’Agricoltura, si svolgerà la terza edizione del Salone dell’Agroalimentare di Qualità del carmagnolese e dei territori circostanti con prodotti lavorati e materie prime provenienti da aziende, cascine e artigiani, oltre a laboratori a tema ambientale, agricolo e alimentare, a conferma della vocazione agricola e gastronomica e di una tradizione consolidata.

In collaborazione con la SOMS Domenico Ferrero e nell’ambito del progetto OrtoCarmagnola, sulle rotonde di Viale Garibaldi situate in prossimità del Mercato Bestiame, si svolgerà il “Mercato dei produttori agricoli ed artigiani del cibo”.  Tre aziende agricole aderenti proporranno il Panino Orticolo in due versioni: panino farcito con hamburger a grana grossa e panino al porro con salsiccia, completati da crauti con cipolla rossa o peperoni al forno con salsa di cipolle bionde o bagnetto rosso..

L’offerta del Salone Agroalimentare sarà completata dalla presenza degli istituti scolastici ad indirizzo agrario del territorio che presenteranno interessanti laboratori didattici rivolti in particolare a bimbi e ragazzi, sulla caseificazione e la coltivazione dell’asparago di Santena.

Collateralmente ai due giorni di Fiera e precisamente domenica 8 marzo, nel Parco di Cascina Vigna, avrà luogo l’VIII Giornata del Benessere, iniziativa inserita nell’ambito del Campus del Cammino® di Carmagnola ed organizzata dall’ASD Nordic Walking Andrate, in collaborazione con OasiMedica e LionsClub Carmagnola. Quest’anno questa giornata coincide con la Festa della Donna e vedrà la partecipazione dell’A.N.D.O.S. di Carmagnola e di O.A.M.I. Casa Roberta, con la Camminata in Rosa. Verrà effettuato uno screening per la glicemia e saranno inaugurati il nuovo percorso di FootGolf all’interno del parco (12 buche) e il Sentiero Verde del Carmagnola Nordic Walking Park. Inoltre, nel pomeriggio si potrà assistere alla proiezione del film “Diritto di contare” nella Sala Monviso, ad ingresso gratuito.

Domenica ci saranno inoltre il Mercantico, mostra mercato dell’antiquariato e dell’hobbistica (lungo l’asse di via Valobra, in piazza Antichi Bastioni e sotto la tettoia di piazza Martiri) con articoli di antiquariato, oggettistica e hobbismo e un grande mercato fieristico che porterà in Carmagnola altri 260 ambulanti.

Sabato 7 marzo, dalle ore 9 alle ore 13 nel Salone Antichi Bastioni, si svolgerà anche l’Assemblea Nazionale di Assocanapa Associazione, in cui si parlerà del valore della filiera corta, del presente e del futuro della produzione di canapa a Carmagnola e in Italia.

Nelle due giornate si potrà anche usufruire dell’offerta gastronomica dei ristoranti della città che proporranno il “Menù della Fiera”.

L’Assessorato all’Agricoltura e al Commercio del comune di Carmagnola commenta che la Fiera costituisce da sempre una vetrina importante per la produzione agricola del territorio e per le attività commerciali, riuscendo ad unire visitatori professionali alla ricerca delle novità del settore e visitatori cittadini sempre più interessati alle tematiche dei cibi di qualità e alle tematiche ambientali. Si ribadisce così la vocazione agricola e commerciale di questo territorio, confermata anche dal consolidamento del foro boario con l’apertura del Centro Servizi per l’agricoltura che potenzia l’offerta dei servizi per il settore agricolo, confermando ulteriormente la volontà dell’Amministrazione di investire nel settore.
Saranno due giornate importanti che faranno confluire in Città migliaia di visitatori provenienti dai Comuni limitrofi.

Prime lauree in collegamento web al Poli

Al via le prime lauree magistrali in collegamento web al Politecnico di Torino. Il rettore Guido Saracco ha deciso di mettere in atto questa assoluta novità  per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e consentire agli studenti di concludere il  percorso di studi nei tempi previsti

Si è iniziato con la  discussione di una tesi in Pianificazione territoriale. In  settimana si laureeranno in videoconferenza 98 studenti di Architettura, 22 di Design e 20 di Pianificazione territoriale, mentre altri  hanno preferito rinviare la discussione. Il Politecnico ha 1.200 studenti nelle zone  rosse, Lombardia, Emilia, Veneto e provincia di Savona, e 6.000 stranieri, molti dei quali sono tornati nel loro Paese,  così come gli studenti del Sud che sono ritornati a casa.

Alpitel, Costanzo (M5S): “Soddisfazione per l’intesa raggiunta”

All’incontro odierno al Ministero del Lavoro su Alpitel, a cui erano state invitate le parti sociali, è stata raggiunta un’importante intesa da dopo che la nuova proprietà Csp aveva annunciato oltre 100 licenziamenti sui 600 dipendenti totali dell’azienda di installazioni di telecomunicazioni, progettazione, sviluppo e realizzazione di impianti di segnalamento e sicurezza ferroviari e autostradali.  I dipendenti sono tuttora distribuiti negli stabilimenti di Piemonte, Liguria e Lazio, di cui 180 lavorano a Moncalieri

La deputata Jessica Costanzo, che aveva presentato un’interrogazione al Ministero sulla procedura di licenziamento collettivo in corso, commenta soddisfatta:
“Sono  state accolte le richieste dei lavoratori. Fondamentale il ruolo del Ministero del Lavoro, che avevamo sollecitato dal momento che Csp è un’azienda partecipata da società pubbliche come Fincantieri e Cassa Depositi e Prestiti e non ha reali problemi economici, nonostante in questo momento storico  la situazione sia delicata per molte aziende.  Si è raggiunto – continua Costanzo – un accordo per il Contratto di solidarietà per 24 mesi, prorogabile per ulteriori 12. Le persone interessate al CDS saranno un totale di 219 impiegati/indiretti. La rotazione – prosegue – è stata stabilita a un massimo di 3 mesi uguale per tutti e fino a 18 mesi per pensionati/pensionandi e/o volontari”. C’è poi l’incentivo economico per le Naspi: 450 mese per i primi 12 mesi e 550 al mese per i successivi 12. La quota conciliativa è stata fissata a 2000 euro e le competenze della CdS saranno anticipate integralmente dall’Azienda. Infine, la Naspi volontaria è stata incentivata con il criterio della non opposizione al licenziamento.

Trasporti e logistica, addetti in crescita

La fotografia scattata dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti

 

IN PIEMONTE AUMENTANO ADDETTI (+7,9%) E FATTURATO (+27,6%). IN REGIONE I RICAVI SONO IL TRIPLO DELLA MEDIA NAZIONALE(MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA)

 

In Italia aumentano gli addetti (+6,4% che porta il valore complessivo a poco più di 250.000 unità) e il fatturato (+8,1%, oltre 46miliardi totali) ma la crescita frena. Nell’anno precedente si viaggiava ad un incremento degli addetti del +10,4% e dei ricavi del+10% 

 

In Italia aumentano gli addetti (+6,4% che porta il valore complessivo a poco più di 250.000 unità) e il fatturato (+8,1%, oltre 46miliardi totali) ma la crescita frena. Nell’anno precedente si viaggiava ad un incremento degli addetti del +10,4% e dei ricavi del+10%.  Questa la fotografia del comparto trasporti e logistica scattata dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL –pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’analisi sulla base della banca dati AIDA –Bureau van Dijk ha riguardato i bilanci 2018 di quasi 17.000srl afferenti al settore, pari al 3% del totale di srl. In Piemonte aumentano addetti (+7,9%) e fatturato (+27,6%), in regione i ricavi sono il triplo della media nazionale, risultando la miglior performance italiana.

 

Nel dettaglio emerge come la crescita del fatturato sia più elevata tra le imprese del comparto trasporto terrestre di merci(+11,3%) seguito dalle srl del comparto del trasporto marittimo e acque interne(+8,7%), magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti(+6,6%) e infine (+3,8%) trasporto terrestre di passeggeri.

 

Limitando l’osservazione all’andamento del fatturato e del valore aggiunto, le performance migliori relative ai bilanci 2018 si registrano nel Nord-ovest, per quanto riguarda sia il fatturato (+9,9%) che il valore aggiunto (+9,7%). Nel Nord-est, invece, si osserva la crescita più bassa del fatturato (+5,9%) mentre al Centro (+6,4%) l’incremento più contenuto del valore aggiunto.

 

In termini di fatturato, a livello regionale, a parte la Valle d’Aosta (-14%),  in evidenza il Piemonte con il +27,6%, il Molise con il +14,9%, la Campania con il +11,9% e la Basilicata con il +11,1%. In particolare il Piemonte fa registrare un forte recupero rispetto al 2017, mentre nel Lazio si registra la tendenza opposta. Buone anche le performance dell’Umbria (+10 %) e del Friuli Venezia Giulia (+9,6%). Sul fronte degli addetti, maglia nera a Valle D’Aosta (-36,1%) mentre sul podio Campania (+14%), Lombardia (+8%), Piemonte(+7,9%) e Friuli Venezia Giulia(+7,9%).

 

Relativamente alle classi dimensionali di fatturato, soffrono le microimprese (fino a 350.000euro) con negatività sia per addetti (-9,6%) che ricavi (-5,7), mentre le grandi imprese(oltre10milioni di euro) marciano con livelli di crescita superiori alla media nazionale, segnando +11,7% per addetti e +12,3% per fatturato.

Piemonte sempre più green: oltre 4 miliardi di investimenti

Ammonta a 4,3 miliardi di euro il piano per la manutenzione e posa delle reti elettriche e del gas che saranno investiti in Piemonte nei prossimi dieci anni

La ricognizione delle risorse per la green economy illustrata il 21 febbraio in Giunta dall’assessore regionale all’Energia ha messo in evidenza che 1,8 miliardi sono destinati all’ammodernamento della rete gas nei 17 ambiti territoriali minimi dove entro la fine dell’anno saranno avviati i lavori dopo la pubblicazione dei bandi, che Iren ha confermato l’impegno ad investire un miliardo per la decarbonizzazione entro il 2024, e che Terna stanzierà 415 milioni per la Rete di Trasmissione Nazionale (di cui 225 per lo sviluppo e 190 per il rinnovo degli impianti e della sicurezza), che Enel migliorerà la rete con 400 milioni ed Egea nei prossimi due anni investirà 113 milioni in Piemonte. La Regione ha ribadito l’impegno di impiegare 600 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale per le materie di sua competenza nei settore della green economy da qui al 2027.

Somme che, secondo l’assessore, sbloccheranno i cantieri dando respiro alle aziende e una spinta all’occupazione e alla crescita economica nel medio e lungo periodo.

Per quanto riguarda l’ampliamento della rete gas, l’assessore ha annunciato di voler avviare un confronto con quegli ambiti territoriali (17 su 19) che dal 2016 ad oggi non hanno ancora pubblicato i bandi di concessione. Se le gare non saranno avviate entro l’anno, la Regione potrebbe sostituirsi ad essi come stazione appaltante. Le province dove sono attesi i lavori di manutenzione sono Verbania, Alessandria, Cuneo, Asti, Biella, Novara e Vercelli, per un totale di 1,2 milioni di utenze. A titolo esemplificativo, i lavori di ammodernamento eseguiti in 49 Comuni della provincia di Torino hanno ridotto di 100.000 tonnellate le emissioni di anidride carbonica e di 1.300 tonnellate quelle di polveri sottili in 12 anni.

Coronavirus, dalla Regione moratoria sui mutui delle aziende colpite

Da Palazzo Lascaris / Una moratoria sui mutui delle aziende colpite e uno stanziamento di un milione di euro per fronteggiare le difficoltà dell’economia piemontese determinate dall’epidemia di coronavirus

Per la moratoria la Regione ha aperto il confronto con Abi e le associazioni imprenditoriali. Sono gli interventi annunciati dall’assessore al bilancio Andrea Tronzano  in Prima commissione, nel corso della discussione generale sulla legge di stabilità. L’assessore ha ricordato che, senza lo Stato, le Regioni possono fare poco. Per questo è aperta la discussione con il Governo, insieme alle altre Regioni, per un piano di sostegno che equipari le zone gialle come il Piemonte a quelle rosse.

Gli incentivi sul bollo auto e sull’Irap, per un totale di 15 milioni, sono gli altri temi al centro della legge di stabilità. L’assessore ha confermato, a partire dal 2020, l’esenzione per tre anni dall’imposta per chi, in possesso di un veicolo euro 0, euro 1 o euro 2 (sono 517 mila in Piemonte), lo sostituisca con una nuova auto euro 6 o superiori non oltre i 100 kilowatt di potenza. Per l’assessore è un atto concreto a sostegno del miglioramento dell’aria in una pianura padana in cui il Piemonte, rispetto alle altre regioni, sconta un numero superiore di auto fino a euro 2.

Per quanto riguarda l’Irap, la legge di stabilità prevede che l’insediamento o l’apertura di nuove aziende venga premiato con lo sgravio Irap dello 0,92%, la quota massima su cui la Regione ha potere di operare. Agevolazioni sull’Irap sono previste anche per chi assume nuovo personale.

Dal gruppo M5s è venuto l’invito, per quanto riguarda il bollo auto, a premiare con uno sconto la domiciliazione del pagamento e a unire per le esenzioni al dato della potenza anche quello delle emissioni di CO2 della vettura acquistata. Dai tecnici è stato risposto che la legge nazionale non permette di considerare altri dati, oltre alla potenza e al livello di euro dell’auto. Per quanto riguarda la domiciliazione, l’assessore ha risposto che sarà avviata una sperimentazione, ma senza sconti per le note difficoltà di bilancio e per non perturbare il mercato, privilegiando un metodo di pagamento rispetto a un altro.

Dal gruppo Pd sono state espresse perplessità sul fatto che il risparmio di poche centinaia di euro del bollo possa essere sufficiente per invogliare all’acquisto di una nuova auto e sono stati chiesti chiarimenti sui settori in cui sono stati recuperati i 15 milioni investiti per gli incentivi fiscali.

Il capogruppo di Luv ha chiesto un focus sull’elusione dell’Irap da parte delle multinazionali, che spesso non pagano affatto o pagano meno di imprese più piccole. È stata anche chiesta una riflessione complessiva sulla rimodulazione dell’Irap regionale. Richieste cui si è associato anche il Pd.

Campus Off per giovani protagonisti

Il Torino Youth Center e l’Università degli Studi di Torino promuovono  l’aula studio di Off Topic, hub culturale e centro di protagonismo giovanile (accesso gratuito) Via Pallavicino 35

Grazie al rinnovo della convenzione con l’Università di Torino, riparte Campus Off, la grande aula studio di Off Topic che risponde a un bisogno reale degli studenti di avere sempre più spazi adeguati dove studiare e socializzare. In un punto strategico della città per la sua vicinanza al Campus Einaudi, Campus Off offre agli studenti anche la possibilità di godere gratuitamente di un contesto multiculturale che spazia dall’arte alla musica, dal teatro al buon cibo.

L’Università degli Studi di Torino, inoltre, avrà a disposizione spazi attrezzati e potrà, concordandolo, utilizzarli per attività extra-universitarie, serali, o per organizzare conferenze, momenti formativi e di intrattenimento.

Siamo felici che si rinnovi per il secondo anno la convenzione con l’Università di Torino, e forti del successo dello scorso anno con centinaia di studenti che hanno frequentato Campus Off struttureremo servizi sempre più adeguati alle loro esigenze” dichiara Luca Spadon, presidente TYC – Torino Youth Center. “Off Topic rinnova la sua vocazione a essere sempre più una struttura aperta e innovativa, uno spazio di eventi e di cultura che si apre al quartiere e agli studenti. Siamo particolarmente orgogliosi inoltre di rispondere in modo concreto a una esigenza reale e a un problema annoso come la mancanza di spazi adeguati in una città dalla così forte vocazione universitaria.”

Off Topic si configura sempre di più come villaggio all’interno del quale si potranno vivere diversi spazi: la Palazzina, sede degli uffici di Fnas, Creattiva, Bob, Il Cerchio di Gesso, The Goodness Factory e co-working per start-up e giovani creativi; l’aula studio che la sera si trasforma in spazio polifunzionale destinato all’arte contemporanea ma anche a corsi di formazione, conferenze, proiezioni e dibattiti; il Cubo, dimora di attività teatrali e musicali; il Bistrò con reading, performance teatrali e musicali e il Cortile, punto di congiunzione tra i diversi spazi e reale agorà di Off Topic.

CAMPUS OFF sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 e sabato dalle 9.00 alle 15.00. Accesso gratuito.

Gli studenti potranno inoltre usufruire dei servizi di ristorazione del Bistrò che metterà a disposizione dei menù ispirati ai piatti tipici del Bel Paese con prodotti freschi che quotidianamente arrivano da Campania, Toscana, Puglia e Sicilia e che si uniscono ai più caratteristici prodotti piemontesi per fondersi in un’offerta gastronomica che prende ispirazione dalle cucine e dalle tradizioni di molti territori: diversi ma inaspettatamente complementari.

 

MENÙ COMPLETO PRANZO AL BISTRÒ 10€

Primo + Secondo con contorno + Acqua pubblica + Caffè: 5€

Pane e coperto inclusi

Per gli studenti muniti di tesserino universitario sono previsti prezzi convenzionati per il pranzo al Bistrò

 

CONVENZIONE STUDENTI

Primo + Acqua + Caffè: 5€

Secondo + Acqua + Caffè: 6€

Panuozzo + Acqua + Caffè: 6€