ECONOMIA- Pagina 384

Nasce a Torino “Bolaffi per gli Immobili”

Innovativa realtà imprenditoriale per la vendita all’asta di immobili. La prima asta è in programma il 22 aprile prossimo

 

Per la prima volta in Italia, il 22 aprile prossimo, si terrà a Torino una vendita all’asta “positiva” di immobili. La nuova modalità di compravendita immobiliare è stata introdotta da Bolaffi per gli Immobili, nata dalla partnership tra Bolaffi, dal 1890 punto di riferimento per il collezionismo, che ne detiene il 55%, e il partner tecnico Investitalia, società di intermediazione immobiliare con oltre trent’anni di esperienza.

 

“In una recente vendita in Inghilterra – spiega Giovanni Judica Cordiglia, Ad di Investitalia e di Bolaffi per gli Immobili – sono stati battuti all’asta ben 236 lotti. Riteniamo che il modello di asta immobiliare pubblica non giudiziaria, risultato vincente anche negli Stati Uniti, possa movimentare in modo decisamente positivo il mercato immobiliare, partendo dal Torinese e dal Nordovest per estendersi a città cruciali, quali Milano, Roma e Venezia”.

“Siamo nel vivo della selezione degli immobili per la prima asta – prosegue Judica Cordiglia -. Cerchiamo sia proprietà esclusive (abbiamo ricevuto proposte di vendita di castelli e relais in Piemonte, appartamenti di lusso e ville), sia unità immobiliari che spicchino per originalità, qualità estetiche e potenzialità di investimento, ma anche terreni, negozi, fabbricati, seconde case al mare o in montagna. L’opportunità unica di vendere e acquistare col meccanismo dell’asta pubblica, ben diversa dall’asta giudiziaria, è una modalità innovativa nel settore immobiliare, ma che si iscrive pienamente nella centenaria tradizione di Bolaffi. Offrire la possibilità di far concorrere contemporaneamente più potenziali acquirenti all’acquisto dello stesso immobile fa sì che venga aggiudicato al miglior offerente in modo semplice, sicuro e trasparente, con la garanzia per venditore e compratore di aver concluso l’affare al giusto valore di mercato”.

 

“L’obiettivo che si pone “Bolaffi per gli Immobili” – conclude Judica Cordiglia  – è quello di permettere di vendere e comprare alle condizioni migliori, scegliendo tra asta pubblica e trattativa privata: quest’ultima è un canale di vendita privilegiato riservato ad una rete di potenziali clienti preselezionati, di cui tracciamo un profilo in base alle diverse esigenze immobiliari. Offriamo anche un prezioso servizio di consulenza, che include la valutazione, la gestione patrimoniale, il progetto di reddito, l’analisi di fattibilità e lo scouting”.

 

Dal canto suo Bolaffi, che da 130 anni si occupa di collezionismo, prendendosi cura del patrimonio dei suoi clienti con attenzione e sapienza, mette ora al servizio del mondo immobiliare i propri standard qualitativi, offrendo il plus dell’innovativo canale della vendita all’asta. “Rare opere d’arte ed immobili di pregio – spiega Filippo Bolaffi, Ad del Gruppo Bolaffi e di Bolaffi per gli Immobili – sono più affini di quanto si possa pensare; per questo motivo contiamo di trasferire nel settore immobiliare i segreti ed il savoir-faire con cui trattiamo, da oltre cento anni, pezzi da collezione da centinaia di migliaia di euro, lotti unici ed oggetti che fanno parte integrante della storia di molte famiglie. Partiamo dal Nordovest ma il nostro obiettivo è diventare punto di riferimento in tutta Italia”.

Mara Martellotta

Emanuele Farina Sansone

Sindacati in piazza per la “48 ore contro la crisi”

A Torino  dal 2008 ad oggi si sono persi  ben 9.000 posti di lavoro nel settore auto

Ne sono “spariti” 46.000 in Piemonte, da  107.000 del 2007 a 61.167 nel 2018. In calo la  produzione,  scesa dalle 218.000 unità del 2006 alle attuali  21.000.

I sindacati  Fim, Fiom e Uilm lanciano l’allarme e promuovono   una ’48 ore contro la crisi’, in corso attualmente in piazza Castello.Il Piemonte è oltretutto la regione più cassaintegrata d’Italia: 32 milioni sono le  ore autorizzate, il 14% in più rispetto al 2018, con 16.000 lavoratori coinvolti ogni mese. Le organizzazioni sindacali propongono di prorogare gli  ammortizzatori sociali, lo sviluppo della filiera dell’ automotive, nuove produzioni complementari come le batterie e le paline di ricarica, l’insediamento di nuove realtà produttive.

Pulizie e vigilanza, M5S: “Incontro con ministro primo passo”

On. Jessica Costanzo: “da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza”

“ORA TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI” 
Ieri pomeriggio Ministero del Lavoro ha convocato un primo tavolo di approfondimento per discutere del rinnovo dei contratti nazionali nel settore delle imprese di pulizie/multiservizi e nel settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Presenti, oltre alle sigle sindacali confederali FILCAMS, FISASCAT, UILTUCS, la deputata M5S Jessica Costanzo, da tempo attiva sul fronte della vigilanza. “Ritengo questo primo incontro un passo fondamentale – afferma la deputata – perché da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza. La Ministra del Lavoro Catalfo sarà parte attiva del confronto con le controparti, e gli obiettivi devono essere comuni: a fronte del mantenimento dei profitti, occorre che vengano tutelati i diritti dei lavoratori e la loro condizione economica. Troppo spesso infatti i lavoratori devono convivere con bassi salari e un’alta mobilità dovuta a meccanismi di appalti poco tutelanti. Per quanto mi riguarda – conclude la deputata – sarò in prima linea e garantisco il massimo supporto”.

Casa, i piemontesi preferiscono il bilocale e l’affitto

L’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sui contratti di locazione stipulati attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre 2019 in Piemonte, evidenzia che nella maggioranza dei casi si opta per l’affitto

 

Per scelta abitativa: la quota è  (79,5%), il 18,1% del campione lo sceglie per motivi di lavoro e il 2,4% lo fa per motivi di studio. Rispetto al I semestre 2018 si nota un deciso aumento della componente “scelta abitativa” che era al 67%.

Il contratto di locazione più utilizzato è quello a canone libero da 4 anni più 4 (61,1%), seguono i contratti a canone concordato con il 21,9%, mentre la percentuale di contratti a carattere transitorio è del 17%. Situazione praticamente invariata rispetto al pari periodo del 2018.

Il taglio più affittato è il bilocale (45,8%), seguito dal trilocale con il 29,1% delle preferenze.

In Regione fino a 350 nuovi assunti nel triennio

In precedenza la commissione si era occupata delle prime determinazioni sulla proposta di legge presentata dalla Lega che intendeva modificare la composizione degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio e l’indennità dei componenti della Giunta. Su quest’ultimo punto la Lega ha subito annunciato un emendamento soppressivo, in vista di una riflessione successiva sul tema. Il provvedimento è stato motivato dalla volontà di superare lo squilibrio tra le indennità dei consiglieri e quelle degli assessori, a vantaggio dei primi, riconoscendo così le maggiori responsabilità in capo all’esecutivo.

Elementi questi ultimi condivisi anche da alcuni intervenuti tra le minoranze, che hanno però chiesto di ridiscutere nel suo complesso il riequilibrio delle indennità e la composizione degli uffici di comunicazione, evitando un aumento dei costi totali. La sollecitazione è stata fatta propria dai proponenti, che rilanceranno su questi temi il confronto con il resto del Consiglio.

I giovedì di IdeaTo e AreaDem

“Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte

INCONTRI CULTURALI DI APPROFONDIMENTO  “VERSO TORINO 2021”

L’associazione culturale IdeaTo, in collaborazione con AreaDem, organizza alcuni appuntamenti incentrati su crisi e prospettive di ripresa economica e sociale della città di Torino nel percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2021. “Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte. Il primo ciclo di incontri è finalizzato a individuare le cause che, dopo un periodo positivo generato dai Giochi Olimpici e dalle iniziative collegate a “Italia 150”, hanno portato Torino in una situazione di stagnazione prima e di recessione poi. “Questi appuntamenti saranno un’occasione di confronto con esperti sulle prospettive del sistema economico, sul ruolo dell’Università, su ricerca e cultura, sulla composizione sociale di Torino e dell’Area Metropolitana, sulle politiche territoriali quali fattori di riequilibrio, di tutela ambientale, di sviluppo e di crescita economica” afferma Gallo.

Gli incontri si terranno il giovedì dalle ore 18 alle 20.00 e saranno moderati da Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola, già assessore comunale di Biella e Presidente di ATAP azienda trasporti Biella e Vercelli, che, nello specifico, introdurrà il primo incontro.

Il ciclo di incontri terminerà il 9 Aprile.

“Ringraziamo tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito. Vogliamo prima di tutto offrire un luogo per capire e discutere delle radici di Torino e, poi, studiare i programmi per il futuro” concludono Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola

Il primo ciclo si intitola:  “Torino un’identità in crisi e la difficile ricerca di una nuova governance urbana”.

Primo appuntamento giovedì 13 ore 18 presso IdeaTo Via Pastrengo 3, con la partecipazione del Prof. Pichierri sul tema
“ Il sistema economico torinese tra crisi e opportunità: il ruolo dell’attore pubblico”

Commercio, Ruffino (Fi): “Nuove linee di credito contro la crisi nera”

“Il Comune di Torino e Regione Piemonte faranno bene a raccogliere il grido d’allarme lanciato da Maria Luisa Coppa, presidente di Asco Confcommercio a Torino”

Per le imprese commerciali il 2019 è stato un “annus horribilis” come testimoniano i dati: 9000 imprese ed esercizi commerciali hanno chiuso per sempre le saracinesche e il saldo fra imprese “morte” e “nate” è positivo per poco più di 3000 unità.

Servono subito nuove linee di credito, visto che i rubinetti bancari si vanno prosciugando, per far fronte a due emergenze: lo scontrino elettronico, ritenuto un evento negativo da oltre metà dei commercianti; la concorrenza del web, per tutto il commercio “no food”, che comprime i prezzi e mette fuori mercato migliaia di piccoli esercenti.

Se è vero che soltanto un quarto delle piccole imprese ha adeguato il vecchio registratore di cassa per passare allo scontrino telematico, è altrettanto vero che per la maggior parte degli esercenti il costo di questa operazione è pesante, sul piano procedurale ma soprattutto dell’acquisto del nuovo macchinario. Comune e Regione Piemonte faranno bene ad attivarsi per evitare che tutto il settore del commercio entri in una spirale negativa che rischia di trascinare nel baratro tutte le attività collegate.

 

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

 

Un anno di Corecom Piemonte

Mercoledì 12 febbraio 2020, ore 10.30. Sala Viglione di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15, Torino)

 

Corecom Piemonte: quota 10.000 utenti

Risultati 2019 e obiettivi 2020

Saluti

Il consigliere segretario del Consiglio regionale del Piemonte, delegato al Corecom

Intervengono

Alessandro De Cillis, presidente Corecom Piemonte

Gianluca Martino Nargiso, vicepresidente Corecom Piemonte

Vittorio Del Monte, commissario Corecom Piemonte

Antonio Martusciello, commissario Agcom

Blocchi del traffico: “Caos per chi deve raggiungere Torino”

 Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Uncem, unione degli enti montani
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 “SEMAFORO” GETTA NEL CAOS CHI DEVE RAGGIUNGERE ANCHE LE ALTRE CITTA’ CON I BLOCCHI. UNCEM: ASSURDO SISTEMA CHE FAVORISCE RISCHIO DI INFRAZIONI

Nell’ultimo mese i blocchi del traffico hanno creato non poca confusione tra automobilisti, pendolari e non solo, costretti a inseguire informazioni su web e tg per capire quali auto possano circolare a Torino. Il blocco è nuovamente stato sospeso per via del vento. Probabilmente verrà reinserito se i livelli di inquinanti saliranno. Uncem lo ripete: non funziona questo sistema caotico e per molti versi assurdo. Non solo perché chi deve raggiungere Torino o altre trenta città piemontesi non sa più cosa fare, con regole diverse ogni giorno, ma perché è forte il rischio di errore e infrazioni. Uncem chiede al tavolo della qualità dell’aria di intervenire evitando una volta per tutte queste regole ballerine. Il blocco separa di fatto Torino e le città dalle aree rurali. Ne chiude accesso e uscita. Non lo troviamo sensato. Chiediamo altre soluzioni che non compromettano i legami tra territori.

Come educare gli studenti sui temi ambientali

L’Italia è al secondo posto per numero di cittadini altamente esposti agli agenti inquinanti: è quindi urgente sviluppare maggior consapevolezza sulle cause delle emissioni e adottare soluzioni strutturali per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, al fine di promuovere condizioni di salute ottimali per le nuove generazioni

Con questa consapevolezza, Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL, ha deciso di rinnovare ed espandere “1, 2, 3… RESPIRA!”, il progetto di educazione ambientale dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie.

Per la seconda edizione, Liquigas ha rafforzato il proprio impegno rivolgendosi a tutto il territorio nazionale e a tutte le classi delle scuole medie, coinvolgendo fino ad ora oltre 40.000 studenti in più di 500 istituti in tutta Italia: sono 36 gli istituti coinvolti in Piemonte ad ora, di cui 17 solo nella provincia di Torino.

“Le giovani generazioni hanno scosso l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità, chiedendo azioni strutturali per contenere gli effetti delle attività dell’uomo sull’ambiente. Come azienda che ha questa sensibilità nella propria visione, abbiamo sentito l’urgenza di fornire uno strumento educativo che potesse accompagnare non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti e le famiglie alla scoperta delle cause dell’inquinamento dell’aria e delle soluzioni per contrastarlo” sottolinea Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas“Si tratta di un impegno che sentiamo molto vicino ai nostri valori e alla nostra mission: garantire fonti di approvvigionamento energetico pulite alle aree non metanizzate del Paese”.