Asproflor propone un incontro online agli operatori del settore e alle
pubbliche amministrazioni per discutere della gestione ecocompatibile
del verde urbano.
Il mondo del florovivaismo deve confrontarsi con
continue sfide per far fronte all’impatto ambientale di pratiche e di nuove
tecnologie.
L’associazione Asproflor, punto di riferimento nel settore da quarant’anni, è
fortemente impegnata per l’aggiornamento ed il confronto tra i protagonisti della
filiera del verde, anche grazie al proprio ruolo di organizzatrice e promotrice del
Marchio Nazionale di Qualità dell’Ambiente di Vita Comune Fiorito e del Circuito
Nazionale Vivere in un Comune Fiorito.
Asproflor ha per questo organizzato un seminario: “Nuove opportunità nella
gestione ecocompatibile del verde urbano”. L’incontro si terrà a distanza, sotto
forma di webinar, venerdì 19 marzo 2021 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
La partecipazione è gratuita ed è necessario collegarsi al seguente link:
https://www.gotomeet.me/asproflor/nuove-opportunita-nellagestione-ecocompatibile-de
L’appuntamento è per tutti coloro che operano nel settore florovivaistico, alle
pubbliche amministrazioni, a liberi professionisti come dottori agronomi, periti
agrari e agrotecnici per cui sono previsti crediti formativi.
L’associazione Asproflor unisce i produttori florovivaisti italiani, con lo scopo promuovere l’immagine della
floricoltura italiana, del turismo del verde e del ruolo dei fiori nella quotidianità del tessuto cittadino. È
un’associazione indipendente e autonoma che collabora con tutti i soci, gli enti, sindacati e politici che
vogliono contribuire allo sviluppo del florovivaismo italiano tramite il consumo di piante e fiori
L’esposizione media ammonta a €33.437 per una rata media mensile pari a €336. I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi costituiscono il 44,2% del totale, davanti a prestiti personali (34,0%), e mutui per acquisto di abitazioni (21,8%)
PIEMONTE: CRESCE AL 44,7% LA PERCENTUALE DI POPOLAZIONE CON UN FINANZIAMENTO ATTIVO. NONOSTANTE IL COVID, NEL 2020 RESTA ELEVATA LA SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE
La pandemia di Covid-19 ha confermato l’atteggiamento tradizionalmente prudente delle famiglie italiane sul fronte dell’indebitamento per finanziare consumi o investimenti sulla casa.
Come emerso dallo studio di Mister Credit, l’area di CRIF , azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori, nel 2020 si registra in Italia un lieve allargamento (+3,7% vs 2019) della platea dei cittadini che hanno un credito attivo, che arriva al 42,2% della popolazione maggiorenne, mentre la rata rimborsata a livello pro-capite ogni mese è stata pari a 324 euro (-3,8% vs 2019).
Anche l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere – è in calo (-1,2% vs 2019) a 32.231 euro in virtù del peso ancora rilevante dei mutui ipotecari, che continuano ad avere un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.
“L’Italia risulta tra i Paesi occidentali con i cittadini ancora meno propensi a ricorrere ad un finanziamento per sostenere i propri consumi e progetti di spesa e l’emergenza Covid-19 non ha invertito questo trend. Dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito è possibile trarre una fotografia aggiornata della dinamica in atto, che nel 2020 è stata profondamente condizionata dal diffondersi della pandemia, con le famiglie che hanno adottato un atteggiamento prudente cercando di ridurre quanto più possibile l’esposizione verso gli istituti di credito per far fronte a una situazione di incertezza sul fronte lavorativo e reddituale – illustra Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF – Nel complesso, la platea di consumatori che hanno attivato un mutuo o un prestito è cresciuta ulteriormente, ma sempre ponendo grande attenzione alla sostenibilità degli impegni assunti, optando per rate mensili non troppo pesanti rispetto al reddito disponibile e piani di rimborso più lunghi. Questo ha consentito di tenere sotto controllo la rischiosità del comparto, con il tasso di default che si è mantenuto sostanzialmente stabile, seppur con un lieve rialzo registrato nell’ultima rilevazione, anche grazie alla moratoria varata dal Governo per la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti accesi”.
La Mappa del Credito in Piemonte
Entrando nel dettaglio regionale, dallo studio emerge che in Piemonte, la platea di consumatori che ricorrono al credito nel 2020 è cresciuta al 44,7% del totale (+1.8% vs 2019).
Per quanto riguarda la distribuzione delle tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie è leggermente più alta rispetto alla media nazionale (21%), con un peso pari al 21,8% sul totale.
I prestiti personali, invece, rappresentano il 34,0% del totale dei contratti di credito attivi, dato che colloca la regione al 4° posto del ranking dietro a Basilicata (35,1%), Sicilia (34,8%) e Molise (34,3%), mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 44,1%, che collocano la regione al penultimo posto, davanti solo al Friuli-Venezia Giulia (41,0%).
A livello provinciale, Asti guida la classifica regionale sia per quanto riguarda i mutui, con una quota del 24,3%, sia relativamente ai prestiti personali, con il 36,8% sul totale dei contratti di credito attivi. Torino si distingue invece per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 47,1%.
PROVINCE |
% mutui |
% prestiti personali |
% prestiti finalizzati |
ALESSANDRIA |
21,7% |
34,2% |
44,0% |
ASTI |
24,3% |
36,8% |
38,9% |
BIELLA |
19,2% |
36,0% |
44,8% |
CUNEO |
24,2% |
34,5% |
41,3% |
NOVARA |
21,8% |
31,3% |
46,8% |
TORINO |
22,7% |
30,2% |
47,1% |
VERCELLI |
19,1% |
35,4% |
45,5% |
VERBANO-CUSIO-OSSOLA |
21,3% |
33,6% |
45,0% |
PIEMONTE |
21,8% |
34,0% |
44,2% |
TOTALE ITALIA |
21,0% |
31,2% |
47,8% |
Fonte: la Mappa del Credito – Mister Credit-CRIF
L’importo della rata media mensile pro-capite
Dallo studio realizzato da MisterCredit-CRIF emerge anche che la regione in cui i cittadini nel corso del 2020 hanno sostenuto la rata mensile più elevata è stata il Trentino-Alto Adige con 429 euro, seguita dalla Lombardia, a pari merito con il Veneto, con 366 euro. Il Piemonte si colloca al 6° posto assoluto, con una rata media mensile di 336 euro, al di sopra della media nazionale (324 euro). Va comunque segnalato come nell’anno 2020 la rata media rimborsata ogni mese risulti in calo (-4,3%) rispetto all’anno precedente.
Entrando nel dettaglio provinciale spicca Verbano-Cusio-Ossola, con una rata media mensile pari a 369 euro; seguono Cuneo e Asti, rispettivamente con 368 euro e 358 euro.
PROVINCE |
RATA MEDIA MENSILE |
ALESSANDRIA |
€ 313 |
ASTI |
€ 358 |
BIELLA |
€ 315 |
CUNEO |
€ 368 |
NOVARA |
€ 330 |
TORINO |
€ 318 |
VERCELLI |
€ 318 |
VERBANO-CUSIO-OSSOLA |
€ 369 |
PIEMONTE |
€ 336 |
TOTALE ITALIA |
€ 324 |
Fonte: la Mappa del Credito – Mister Credit
L’esposizione residua ancora da rimborsare
Anche per l’importo residuo che resta da rimborsare per estinguere i contratti in essere troviamo il Trentino-Alto Adige al primo posto del ranking nazionale, con 44.160 euro pro capite, mentre il Piemonte di colloca all’ottavo posto, con 33.437 euro, in linea con la media nazionale (32,231 euro), malgrado una flessione del -2,1% rispetto all’anno precedente.
La provincia con l’esposizione residua più elevata risulta essere Cuneo, con €38.116, che la colloca al 23° posto assoluto nel ranking nazionale guidato da Bolzano con €52.986. Al contrario, quella che risulta meno esposta è Biella, con un indebitamento medio di €26.688.
PROVINCE |
ESPOSIZIONE MEDIA |
ALESSANDRIA |
€ 30.076 |
ASTI |
€ 35.680 |
BIELLA |
€ 26.688 |
CUNEO |
€ 38.116 |
NOVARA |
€ 34.471 |
TORINO |
€ 36.174 |
VERCELLI |
€ 29.265 |
VERBANO-CUSIO-OSSOLA |
€ 37.028 |
PIEMONTE |
€ 33.437 |
TOTALE ITALIA |
€ 32.231 |
Fonte: la Mappa del Credito – Mister Credit-CRIF
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CRIF è un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, analytics, servizi di outsourcing e processing nonché avanzate soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business e l’open banking. La mission di CRIF è creare valore e nuove opportunità per i consumatori e le imprese, fornendo informazioni e soluzioni che consentono decisioni più consapevoli e accelerano l’innovazione digitale. Lavoriamo responsabilmente per offrire soluzioni innovative a supporto dei nostri clienti per migliorare l’accesso al credito in conformità con la normativa vigente, consentendo alle persone finora escluse e meno servite di accedere ai servizi finanziari e l’inclusione digitale.
Attualmente CRIF è il primo gruppo nell’Europa continentale nel settore delle credit information bancarie e uno dei principali operatori del mercato globale dei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management. Grazie all’innovazione continua, all’utilizzo delle tecnologie più avanzate e a una solida cultura di Information Management, supportiamo istituti finanziari, confidi, assicurazioni, telco e media, utilities e società energetiche, imprese e consumatori in oltre 50 paesi. Inoltre, nell’ambito delle soluzioni end-to-end, CRIF ha realizzato una linea di servizi per privati cittadini e PMI dedicata al benessere finanziario e alla prevenzione e protezione da frodi e rischi cyber mentre CRIF Ratings, agenzia di rating del credito autorizzata da ESMA e riconosciuta come ECAI, fornisce valutazioni su imprese non finanziarie residenti in UE.
Oggi, oltre 10.500 banche e società finanziarie, più di 1.000 assicurazioni, 80.000 imprese e 1.000.000 di consumatori utilizzano i servizi CRIF in 4 continenti. Inoltre, CRIF è inclusa nella prestigiosa IDC FinTech Rankings Top 100, la classifica dei principali fornitori di soluzioni tecnologiche globali per il settore dei servizi finanziari, e nel 2019 ha completato la sua copertura come AISP in 31 paesi europei dove è applicabile la direttiva PSD2 per l’open banking.
Per maggiori informazioni: www.crif.it
E’ dedicata al tema del lavoro, tra WelfareState e Welfare Community
Al via la terza sessione della IV edizione dell’Accademia di Alta Formazione Polis Policy, dedicata in questo anno di pandemia al tema più che mai attuale di “Ripartire dalla persona: solo il lavoro salverà l’Italia “.
La terza sessione si terrà sabato 20 marzo prossimo e sarà incentrata sulla tematica “Il lavoro tra Welfare State e Welfare Community”. Come sempre l’appuntamento si articolerà in una parte dal titolo ‘Vision’, che costituisce il dibattito vero e proprio,in cui interverranno Tito Boeri, Professore Ordinario di Economia all’Università Bocconi di Milano, e Anna Maria Poggi, Professoressa presso l’Università degli Studi di Torino e componente del Comitato Scientifico di Polis Policy. Dopo questa prima sezione, che si svilupperà dalle 11.15 alle 12.40, la seconda parte, denominata ‘Another Vision’, si protrarrà dalle 14.30 alle 16, e sarà come sempre contraddistinta da un nuovo intervento/dibattito, questa volta tenuto dall’economista Stefano Zamagni, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. In conclusione la sezione intitolata “Another vision”, cui prenderà parte don Andrea Bonsignori, educatore e autore del libro “Il coraggio di essere uguali”.
Polis Policy è un’Accademia di Alta Formazione, una scuola dedicata ai cittadini che desiderino impegnarsi nella “cosa pubblica”, fondata sull’assunto che, soltanto attraverso i valori dell’approfondimento e dell’analisi, si possa supportare la persona nello sviluppo di una consapevolezza, anche critica, oggi più che mai indispensabile, come parte della collettività e della società.
Mara Martellotta
Informazioni
Per mitigare i danni al settore primario
Venerdì 26 febbraio la Giunta regionale del Piemonte ha adottato una delibera che introduce
disposizioni straordinarie per la tutela della qualità dell’aria. “Per il settore primario – evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – sono previste forti limitazioni: le responsabilità politiche di questa situazione, che si sono accumulate nel corso degli anni, sono enormi. Oggi le misure, purtroppo, non sono rinviabili: il nostro Paese, per troppo tempo, non ha tenuto conto in modo adeguato delle disposizioni dell’Unione europea e ora, se non vogliamo pagare il conto della procedura d’infrazione, non abbiamo alternative”.
Confagricoltura Piemonte ricorda che nel novembre scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea per il superamento dei limiti di PM10 ed è in procinto di essere nuovamente condannata anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto.
È per evitare le sanzioni – spiega Confagricoltura – che il nostro Paese è costretto a presentare a Bruxelles un piano urgente comprendente tutte le azioni da attuare per il rientro nei limiti: è questo il motivo per cui la Regione Piemonte ha adottato, insieme alle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel Bacino Padano.
“L’esecuzione del piano – evidenzia Allasia – verrà monitorata e l’Unione europea, in caso di inadempienza o di inefficacia dei provvedimenti individuati, comminerà le sanzioni previste dalla sentenza sotto forma di tagli ai fondi POR e PSR”.
Per l’agricoltura il piano prevede il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Inoltre vige il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina dal 15 settembre al 15 aprile.
Il provvedimento, seppur necessario e indifferibile, secondo Confagricoltura non tiene conto in modo adeguato di alcuni dati fondamentali: per esempio la concimazione con letame dei prati in primavera è una pratica agronomica non solo consigliata, ma raccomandata per quanto riguarda le coltivazioni biologiche, mentre un altro elemento basilare – evidenziano i tecnici di Confagricoltura Piemonte – è che questo è il periodo migliore per effettuare le concimazioni azotate con concimi minerali che non possono essere interrati sui seminativi condotti a orzo e grano. In base ai modelli previsionali in ambito meteorologico elaborati tra l’altro da Arpa Piemonte – sottolineano ancora i tecnici di Confagricoltura – è possibile individuare con buona attendibilità quale sarà l’evoluzione del tempo e, di conseguenza potrebbe essere possibile consentire, in prossimità di eventi piovosi, la distribuzione controllata di concimi minerali che verrebbero immediatamente assorbiti dal terreno, senza arrecare danno all’ambiente. “I nostri collaboratori – dichiara Enrico Allasia – in questi giorni hanno lavorato per mettere a punto una serie di argomentazioni tecniche per la Regione Piemonte affinché l’ente, se lo riterrà opportuno
come auspichiamo, possa chiarire in modo preciso tutte le operazioni che gli agricoltori potranno effettuare rispettando la filosofia di fondo e la sostanza del provvedimento, senza arrecare danno all’ambiente e al tempo stesso senza mettere a repentaglio la possibilità di produrre. Siamo impegnati quotidianamente in prima linea per la sostenibilità ambientale – conclude Allasia – ma si deve tenere conto che senza la pratica dell’agricoltura il nostro ambiente non può sopravvivere e le imprese non possono continuare a operare”.
“L’obiettivo è il progresso e lo sviluppo del territorio canavesano”
Il Comune di Volpiano ha rinnovato l’adesione all’associazione «Agenzia per lo Sviluppo del Canavese», che si pone la finalità di promuovere «il progresso e lo sviluppo del territorio canavesano, favorendo l’attività di ricerca e di studio delle problematiche, delle criticità e delle relative soluzioni, nonché delle potenzialità del territorio canavesano al fine di favorire il miglioramento e la crescita di tutte le sue componenti, siano esse culturali, sociali od economiche». Il Comune di Volpiano ha aderito all’agenzia sin dalla sua fondazione, nel 2019, e il sindaco Emanuele De Zuanne è componente del Consiglio direttivo.
«Questa importante associazione – commenta De Zuanne – riunisce realtà imprenditoriali, sindacali e istituzioni pubbliche, con l’obiettivo di intercettare sia finanziamenti che progetti di sviluppo per il Canavese, e di mantenere sul territorio le realtà economiche; inoltre consente di costruire relazioni utili per favorire l’insediamento di attività produttive all’interno della nostra area, come è anche accaduto recentemente a Volpiano».
L’Agenzia per lo sviluppo del Canavese sta lavorando a vari progetti, tra i quali: la mappatura e geolocalizzazione delle attività produttive, il marchio «Prodotto in Canavese», nuovi collegamenti viari, infrastrutture digitali, la «Zona Burocrazia Zero» e il «Polo di Eccellenza Digitale».
Covid, rivoluzione negli affitti a Torino
Fiaip: Il 10% va in vendita. Il 50% delle case per studenti e lavoratori fuori sede resta sfitto
Con la pandemia il mercato degli affitti subisce un profondo cambiamento. Non solo c’è un maggior numero di abitazioni in offerta con un calo dei canoni, ma anche la tipologia dei contratti è stravolta. Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) evidenzia una cruciale trasformazione del mondo locativo in città e registra una particolare conversione dell’uso a cui sono destinati gli immobili in affitto. Con il turismo messo al palo dal Covid, lo smart working e le lezioni on line, la locazione breve e quella transitoria hanno subito le trasformazioni maggiori.
“In generale il 10% di chi traeva un reddito da un’abitazione ha deciso di vendere, perché in difficoltà nel fronteggiare le spese”, precisa Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip Torino. “Nello specifico – prosegue – almeno il 60% dei proprietari di abitazioni affittate a turisti (contratto breve ndr.), studenti o lavoratori fuori sede (transitorio ndr.), ha cambiato tipo di affitto”.
L’affitto transitorio è quello che più di tutti subisce il calo di domanda. “Nel 50% dei casi gli alloggi locati a studenti e trasfertisti – spiega Portinaro – sono rimasti vuoti, come congelati in attesa di tempi migliori. L’altra metà invece è confluita nel residenziale a lungo termine. Si ricerca quindi un conduttore che non sia più un universitario o un lavoratore fuori sede, bensì qualcuno che viva la casa più stabilmente. Una locazione di lungo periodo con un canone più basso”. L’affitto può essere di tipo concordato, il classico 4+4 o 3+2 e riguarda soprattutto i trilocali o gli alloggi dalla metratura medio-ampia.
Mentre la locazione transitoria si converte a residenziale, quella breve rivolta ai turisti slitta nel transitorio. “Circa due terzi degli alloggi affittati come casa vacanze sono confluiti nel mercato transitorio”, sottolinea il delegato Fiaip. “Chi dispone di un bilocale, che prima della pandemia destinava al turismo, per recuperare parte delle spese e non lasciare l’immobile inutilizzato, è passato al contratto transitorio. Si tratta di alloggi di alto livello, ben arredati, accessoriati, in zone centrali o semi centrali, comunque ben servite. Entrando nella fascia della media durata – aggiunge Portinaro – questi immobili tendono a conquistare le preferenze in un mercato già ridotto all’osso. Per competere in questo comparto, i proprietari o investono sulla qualità del loro immobile o ne restano fuori”.
Quindi oggi negli affitti, oltre esserci una maggiore scelta, l’offerta è qualitativamente più alta. Nel nuovo scenario, complessivamente i canoni calano e chi cerca una casa in affitto o pensa di cambiare quella in cui abita, può trovare interessanti soluzioni a prezzi convenienti.
Importanti programmi di tutela e promozione previsti dal Consorzio.
Il 2021 si apre con interessanti novità per il Consorzio del Vermouth di Torino.
IL MARCHIO
È stato definito il logo ufficiale del Consorzio, caratterizzato dall’elemento distintivo della “V” di Vermouth di Torino e dalla foglia di Artemisia. Vengono riportate le due denominazioni usate nella storia e previste dalla legge: sia il più francese “Vermouth”, sia il piemontesizzato “Vermut”, diventato celebre in tutto il mondo, a partire dalle sue origini piemontesi.
Il Consorzio ha fatto un primo grande passo con il deposito del marchio Vermouth di Torino/Vermut di Torino in Italia, Unione Europea, Regno Unito e USA, attività coerente con l’impegno di promuovere e difendere il nome dell’Indicazione Geografica non solo nella UE, ma in tutto il mondo.
La “V” di Vermouth di Torino con il simbolo dell’Artemisia sarà pertanto destinata a contraddistinguere la conformità dei prodotti a un disciplinare regolato dalla legge europea per i produttori iscritti al Consorzio.
Il percorso condurrà ora a nuovi programmi di promozione e tutela dell’IG in uno sforzo collettivo dei produttori storici e nuovi che stanno lavorando ad un importante programma per i prossimi anni.
L’INCERTEZZA DI UNA PANDEMIA GLOBALE
Il Vermouth di Torino ha registrato un previsto rallentamento nel suo processo di crescita causato dalla diffusione della pandemia globale che ha comportato a fine 2020 una flessione del 17% dei volumi di produzione rispetto al 2019. Lo scorso anno si è concluso infatti con una produzione al di sotto dei 4 milioni di bottiglie, rispetto agli oltre 4.5 milioni prodotti nel 2019.
Questa flessione è dovuta al fatto che il Vermouth di Torino, una tipologia premium rispetto ai vermouth senza IG, vede soprattutto nel settore Ho.Re.Ca il suo canale di elezione, con barman e bartender i principali partner e ambasciatori del prodotto, pesantemente colpiti da un anno a questa parte.
I soci produttori del Consorzio del Vermouth hanno espresso con più azioni la solidarietà ai professionisti del settore, anch’essi colpiti dagli effetti umanamente ed economicamente pesanti della pandemia.
Ci si aspetta, tuttavia, che il buon slancio di crescita che il Vermouth di Torino ha visto negli ultimi anni, possa riprendersi e continuare al più presto, in presenza di una generale ripartenza economica con la riapertura completa delle attività.
NUOVI SOCI
L’ingresso di nuovi soci e le frequenti richieste di partecipazione delineano un desiderio sempre più chiaro di proteggere una denominazione caratterizzata da una lunga storia e un forte legame con il Piemonte.
Da gennaio, sono cinque le nuove aziende associate: Antica Torino SRL, Arudi Vermouth & Bitters, Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo, Vico Luigi e la Cooperativa Erbe Aromatiche di Pancalieri. L’ingresso in particolare di quest’ultima, che privilegia tra le sue coltivazioni quella dell’Artemisia, denota la vocazione di filiera del Consorzio del Vermouth di Torino, il quale, nel disciplinare di produzione, prescrive l’obbligo di utilizzare esclusivamente Artemisia coltivata nel territorio della Regione.
I nuovi soci vanno così ad aggiungersi ai precedenti 17 iscritti: Amarot, Cav. Pietro Bordiga, Fratelli Branca Distillerie/Carpano, Davide Campari/Cinzano, La Canellese, Giulio Cocchi, Compagnia dei Caraibi, F.lli Gancia & C., Gruppo Italiano Vini, Martini & Rossi, Valsa Nuova Perlino, Del Professore, Antica Distilleria Quaglia, Giacomo Sperone, Torino Distillati, Tosti1820, Turin Vermouth.
EVENTI E PROSSIME ATTIVITÀ E GLI ANNIVERSARI DA FESTEGGIARE
Il panorama di incertezza di oggi non permette di programmare con sicurezza i grandi eventi nazionali ed internazionali del settore, tuttavia il Consorzio sta lavorando all’organizzazione di programmi culturali e didattici che avranno luogo nel 2021.
In modo particolare, quest’anno si festeggerà il trentennale della creazione dell’Indicazione Geografica. È infatti il 14 giugno 1991 la data storica di pubblicazione del Regolamento che designò il riconoscimento ufficiale del “Vermouth di Torino” come denominazione geografica protetta dall’Unione Europea.
Per riconoscere l’importanza di questo momento, il 14 giugno 2021 il Vermouth di Torino presenterà un importante evento mediatico: La Grande Conferenza Stampa del Vermouth di Torino, una conferenza con degustazione dedicata alla stampa specializzata, che avrà luogo a Milano.
Buon compleanno, allora, Vermouth di Torino, per i trent’anni della denominazione, i 10 anni dalla rinascita e i 300 anni di storia moderna.
È sempre l’ora del Vermouth di Torino.
Link di approfondimento
Link alla Clip “Come si fa il Vermouth”
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=zW3q2A9QYXw
Link al Press Kit con immagini e logo del Consorzio
https://drive.google.com/drive/folders/1Oy4mmQviP3wr6PKARaW4tW4RY1SblvlS?usp=sharing
Link alla mappa della diffusione nel mondo del Vermouth di Torino
https://drive.google.com/file/d/1NhIIUCA-7Ew6lZ7c0qGkOeSmwdlXrZ1D/view?usp=sharing
Link Web e Social
www.vermouthditorino.org
FB | tag @VermouthTorino | link https://www.facebook.com/VermouthTorino
IG | tag @vermouthditorino | link: https://www.instagram.com/vermouthditorino/
Youtube | Vermouth di Torino | link https://www.youtube.com/channel/UCRXocb5qLdYZS3axQWgfCsA
Il nuovo piano di Stellantis sarà presentato nel Capital Markets Day in programma alla fine del 2021 o all’inizio del 2022. E’ stato reso noto alla presentazione dei conti 2020 di Fca e Psa.
L’ad del gruppo Carlos Tavares, ha detto durante la conference call con gli analisti finanziari: “Si lavora duramente al nuovo piano industriale con il contributo di tutti, giovani ed esperti. Non si tratterà di un piano difensivo, bensì di un business plan all’avanguardia e disruptive per il mercato”
Presso il Dipartimento di Management, la Scuola di Scienze Umanistiche e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Randstad, offrirà a tutti gli studenti e le studentesse una formazione completa in ambito digitale e la possibilità di cogliere nuove opportunità professionali
In totale dal 2017 sono 30.000 gli studenti e le studentesse che hanno partecipato all’iniziativa provenienti da 20 atenei in tutta Italia
Samsung Electronics Italia annuncia l’avvio della nuova edizione di Samsung Innovation Camp presso il Dipartimento di Management, la Scuola di Scienze Umanistiche e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Randstad, agenzia internazionale specializzata in servizi HR, nasce con l’obiettivo di accompagnare gli studenti e le studentesse delle università italiane in un percorso formativo dedicato all’innovazione digitale, volto a offrire quelle competenze sempre più richieste dal mercato del lavoro e prepararli a costruire profili professionali del futuro.
Il programma, nato nel 2017 e giunto alla seconda edizione nel capoluogo piemontese, ha formato fino ad ora 30.000 studenti e studentesse provenienti da 20 atenei in tutta Italia. Quest’anno sarà incentrato non solo su nuove tecnologie e uso dei dati, ma avrà anche un focus sulla sostenibilità ambientale e in particolare sull’impatto positivo del digitale in percorsi di sviluppo sostenibile.
Innovation Camp è un vero e proprio corso di formazione che si integra con i percorsi universitari già avviati e che consentirà agli universitari partecipanti di sviluppare nuove competenze digitali ma anche manageriali e di marketing, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale. Organizzato in più fasi, il corso prevede un primo modulo di 25 ore di formazione online aperto a tutti in Data Analysis, Sicurezza, Marketing e Comunicazione digitali, a cui seguiranno un webinar con esperti Samsung e Randstad, per conoscere più a fondo le nuove sfide affrontate dalle aziende attraverso casi studio reali.
Gli studenti e le studentesse che avranno conseguito i punteggi più alti al test avranno poi accesso alla seconda fase di formazione: una serie di workshop con professionisti di Samsung e Randstad, per scoprire come applicare con successo l’innovazione digitale ai modelli di business e conoscere i nuovi scenari del mercato e, infine, l’assegnazione di un project work, a cui gli studenti e le studentesse lavoreranno suddivisi in team di lavoro multidisciplinari, con l’obiettivo di avere un primo confronto diretto con il mondo dell’impresa. Il project work sarà assegnato con la collaborazione di due aziende del territorio, partner dell’iniziativa: Italdesign Giugiaro Spa, azienda torinese specializzata da oltre 50 anni nel design e progettazione automobilistica e di prodotti industriali, e L.M.A. s.r.l., che da più di 50 anni opera nell’ambito dell’aeronautica, civile e militare, e dell’aerospazio, fornendo a big player nazionali ed internazionali lavorazioni meccaniche di altissima precisione.
“Con Innovation Camp vogliamo contribuire a ridurre il cosiddetto skill mismatch ovvero il divario sempre più ampio tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili. Il digitale infatti sta creando nuove professioni e nuovi profili che le aziende faticano a trovare sul mercato perché mancano le competenze adeguate. Fenomeno questo sempre più frequente nel nostro paese che sfavorisce l’occupazione e rallenta la crescita, quanto mai cruciale in questo momento storico” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.
“Siamo ben lieti di supportare e promuovere tra i nostri studenti e le nostre studentesse il progetto Innovation Camp, il quale mira a stimolare capacità creative ed imprenditoriali inespresse. Un progetto che punta alla formazione di nuovi talenti attraverso attività di gruppo e, soprattutto, multidisciplinari. Innovation Camp offre “una cassetta degli attrezzi” per confrontarsi, in modo concreto, con i temi del cambiamento e dell’innovazione legati allo sviluppo del digitale. La sfida sarà ambiziosa e permetterà ad ogni studente e ad ogni studentessa di testare le proprie competenze e di allenare le proprie capacità imprenditoriali e manageriali attraverso una contaminazione incrociata tra il Dipartimento di Management, la Scuola di Scienze Umanistiche ed il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino” ha commentato Veronica Scuotto, Senior Researcher (RtD B), qualified as a Full Professor in Business Enterprise and Management; Fellow of the Higher Education Academy (FHEA) qualification, referente del progetto per il Dipartimento di Management, la Scuola di Scienze Umanistiche ed il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino.
Per partecipare, è possibile iscriversi direttamente sul sito Samsung: https://www.innovationcamp.it/iscriviti