ECONOMIA- Pagina 340

“Lavoro nel gioco legale. Ecco le mie ragioni”

Caro direttore, mi presento, sono un giovane piemontese di trentadue anni e mi chiamo Alessandro Rosso.

Finita la scuola tredici anni fa ho subito iniziato a cercare lavoro l’ho trovato in una azienda che noleggia slot machine e giochi da intrattenimento per bar, la mia mansione è tecnico riparatore.
Piano piano questa ditta è diventata una seconda famiglia per me.

Amo il mio lavoro e vorrei continuare a farlo.
Purtroppo per il nostro settore è entrata in vigore la legge 9/2016 la cui conseguenza è stata una diminuzione drastica del lavoro e molti miei colleghi hanno scelto una strada diversa. Se questa legge non verrà modificata ci saranno moltissimi altri tagli in tutto il settore del gioco legale e dell’indotto.

Queste aziende creano posti di lavoro che vengono annullati con una semplice legge regionale.
Migliaia di persone rischieranno il posto di lavoro.
Il rammarico di noi dipendenti sarà quello di essere licenziati non per causa nostra ma per colpa di una legge che non ci considera.

Non ci lamentiamo inutilmente, non vogliamo il reddito di cittadinanza e sussidi vari, ma vogliamo alzarci ogni mattina, andare a lavorare come qualsiasi altra persona.

Tutti ci considerano cattive persone che approfittano della gente che gioca: ma in realtà siamo LA PRIMA BARRIERA CONTRO IL GIOCO ILLEGALE.

Quindi non siano dei malfattori e neanche dei lavoratori di serie b. Il 20 maggio dopo 3 anni di agonia conosceremo il nostro futuro. Continuiamo a sperare che la regione Piemonte prenda provvedimenti in nostro favore.

Alessandro Rosso

La Tav? Non è un buco inutile nella montagna

Di Carlo Manacorda  LINEAITALIAPIEMONTE.IT

Le riflessioni dell’economista ed esperto di bilanci pubblici Carlo Manacorda sul significato di questa grande opera anche alla luce dei programmi che Draghi sta mettendo a punto nell’ambito del Recovery Plan che dovrà essere presentato all’Europa entro fine aprile per poter ricevere i famosi 209 miliardi…

… Continua a leggere:   https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/03/23/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/la-tav-non-e-un-buco-inutile-nella-montagna-ma-un-aiuto-alleconomia-e-allambiente-di-carlo-m.html

 

Merlo: “Ristori, adesso però si risolva la questione dei fondi”

Caro direttore, sul capitolo ‘ristori’ adesso, però, serve una parola definitiva. Nei giorni scorsi la Regione Piemonte si è mossa con tempismo e con precisione attorno ai criteri che dovranno essere individuati per la redistribuzione delle risorse stanziate dallo Stato.

 

Ma se si vuole procedere con celerità e senza ulteriori rinvii e tentennamenti che rischiano di compromettere sempre di più il futuro e la prospettiva di una intera filiera, queste risorse non possono più tardare.

È evidente a tutti che con la Presidenza Draghi la macchina dello Stato ha avuto una accelerazione accompagnata da una miglior efficacia. Del resto, con un Governo di emergenza che ha tre priorità da risolvere – quella sanitaria, quella economica e quella sociale – non poteva essere altrimenti. Ma quello che conta, in questa stagione, è di accelerare questa decisione per evitare di far pesare sulle spalle degli operatori locali una situazione ormai sempre più compromessa.

In discussione, infatti, c’è il futuro di un intero comparto e la prospettiva di un settore produttivo che conta migliaia di lavoratori e centinaia di piccole e medie aziende.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

McDonald’s: aperto il nuovo ristorante ad Alpignano

Nel locale lavoreranno 38 persone

 Il nuovo ristorante McDonald’s di Alpignano, situato in Via Venaria, ha aperto martedì 30 marzo.

Il nuovo locale, dotato di 194 posti tra interno ed esterno, è completo di corsia McDrive, servizio grazie al quale è possibile ordinare, pagare e ricevere l’ordine direttamente dalla propria auto e McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di soft drink e prodotti da forno.  Nel ristorante sono presenti anche i chioschi digitali per l’ordine self-service.

Il servizio di asporto, disponibile da lunedì a domenica, dalle 9:00 alle 22:00, è disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa.

Per il ristorante di Alpignano sarà inoltre attivo il servizio McDrive, operativo 7 giorni su 7, dalle 9:00 alle 22:00. La presa dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite interfono, mentre la consegna del pasto attraverso il finestrino della propria auto, senza contatto diretto tra personale e clienti.

È anche disponibile anche il servizio McDelivery, per cui è prevista la consegna dell’ordine a domicilio senza contatto, in totale sicurezza. Il servizio è disponibile 7 giorni su 7, dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

In base alle disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza Covid, orari e servizi del ristorante potrebbero subire variazioni: saranno comunque sempre disponibili i canali di asporto, McDrive e Delivery.

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha affrontato la situazione con la massima attenzione e responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi affezionati clienti.

Allasia: “Necessario tutelare gli ambulanti non alimentari”

Questa mattina il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha incontrato, con l’assessore Maurizio Marrone, una rappresentanza degli ambulanti appartenenti alle sigle GOIA, UBAT e APICAST, scese in piazza per protestare contro le chiusure dei mercati agli operatori non alimentari.

“A nome dell’Assemblea legislativa – sottolinea il presidente Allasia – esprimiamo vicinanza e supporto ai commercianti ambulanti che hanno manifestato per poter tornare a lavorare in sicurezza. Come Consiglio Regionale invitiamo la Giunta ad intervenire nei confronti del governo nazionale affinché la categoria, ormai allo stremo, possa tornare in attività dopo le feste pasquali. La chiusura dei mercati agli operatori extra alimentari è un provvedimento discriminatorio che mette in difficoltà economiche migliaia di famiglie piemontesi”.

La protesta degli ambulanti

Questa mattina a Torino si è tenuta  una nuova manifestazione degli ambulanti, con decine di furgoni e auto che si sono dati appuntamento in piazza Vittorio.

La partenza del corteo dall’Allianz Stadium e poi in corso Grosseto e corso Giulio Cesare.

I mercatali chiedono di riaprire il settore extra alimentare “ormai al collasso”.

(Foto archivio)

Il comandante del Nas intervistato a Parlaconme

I carabinieri del NAS e le loro attività nel settore agroalimentare saranno il focus della trasmissione PARLACONME di giovedì 1 aprile, condotta da Simona Riccio

 

I carabinieri del NAS e le loro attività nel settore agroalimentare costituiranno il tema della puntata del primo aprile prossimo della trasmissione PARLACONME,  in onda sulla Radio web Radiovidanetwork e condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.

A intervenire sarà  il Maggiore Francesco Giangreco, Comandante del NAS Carabinieri di Torino, che spiegherà in maniera chiara e semplice le attività  di questo Corpo dei Carabinieri nei vari settori. Nel corso degli anni, la competenza del NAS, oltre alla storica missione di controllo sulla salubrità degli alimenti, si è  decisamente ampliata, venendo a comprendere tutti i settori riguardanti la tutela della salute pubblica. I Carabinieri del NAS sono diventati paladini della salute dei cittadini; il Corpo, istituito il 15 ottobre 1962, rappresenta la risposta dell’Arma dei Carabinieri alla minaccia rappresentata dai reati contro la salute pubblica. Dapprima costituito da un Ufficiale Superiore distaccato  presso il Gabinetto del Ministero della Sanità e da quaranta sottufficiali, il Corpo dei Carabinieri del NAS si è andatoampliando nella sua presenza sul territorio, fino al momento nel quale ha acquisito la denominazione di Comando dei Carabinieri per la tutela della Salute.

Con il Comandante del NAS Maggiore Francesco Giangreco, Simona Riccio affronterà, oltre alla spiegazione sul ruolo del NASe sulle modalità attraverso cui questo nucleo dei Carabinieri si attiva, anche l’illustrazione del modo in cui questi vengono percepiti dagli imprenditori e il rapporto tra i Carabinieri del NAS e i cittadini. Infine la trasmissione concentrerà il suo focus sul settore ortofrutticolo.

La trasmissione è  ascoltabile in diretta radio web su Radio Vidanetwork,  collegandosi al sito www.vidanetwork.it, o attraverso la app ufficiale scaricabile per Ios e Android o su speaker Alexa e Google Home.

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9

E il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30

Mara Martellotta 

Siglato accordo tra CAAT e Associazione Provinciale Cuochi della Mole

Una sinergia forte per la ripresa del settore

Il CAAT (Centro Agroalimentare di Torino) e l’Associazione Provinciale dei Cuochi della Mole siglano un accordo di collaborazione martedì 30 marzo 2021, per rispondere alla crisi del settore, provocata dal contesto storico della pandemia, attraverso una serie di azioni mirate, volte a promuovere un’auspicata ripresa nei comparti della ristorazione e del catering. La collaborazione, suggellata con la sigla dell’accordo, muove dall’esigenza, da un lato, di manifestare l’attenzione da parte del CAAT verso la categoria dei Cuochi e, dall’altro, di offrire opportunità concrete per una più solida sinergia tra le Parti.

Fanno da cornice dell’accordo alcune progettualità comuni sia al CAAT sia all’Associazione dei Cuochi della Mole, volte alla valorizzazione di temi centrali per la cultura gastronomica, quali la stagionalità dei prodotti, la territorialità e la sostenibilità alimentare.
Per gli Associati ai Cuochi della Mole saranno immediatamente disponibili condizioni particolari di accesso al Centro Agroalimentare di Torino e agevolazioni nella fruizione dei servizi offerti.
Inoltre l’accordo prevede l’apertura all’interno del CAAT di un’ulteriore sede dell’Associazione Cuochi della Mole, dopo quella dell’I.I.S. Bobbio di Carignano, che diventerà un nuovo punto di riferimento per gli associati per l’assolvimento di pratiche amministrative, nonché un luogo fisico volto a promuovere l’incontro tra le Parti, per la condivisione di azioni comuni rivolte al territorio.
“La promozione del settore agroalimentare piemontese – spiega il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – costituisce una mission fondante del CAAT; questo accordo di collaborazione con l’Associazione Provinciale dei Cuochi della Mole rappresenta un ulteriore importante tassello nel quadro generale delle azioni e dei progetti che stiamo mettendo in atto sul territorio. In questo periodo di estrema difficoltà per il settore della ristorazione, sono a maggior ragione felice del fatto che il CAAT instauri una collaborazione con un’associazione che rappresenta l’eccellenza culinaria piemontese, contribuendo così a lanciare un concreto segnale di ottimismo e speranza per il futuro di questo settore”.
“Con questo accordo – afferma il Direttore generale del CAAT- Gianluca Cornelio Meglio – si consolidano le condizioni per promuovere una sinergia tra l’Associazione Provinciale dei Cuochi della Mole (APCM) e il Centro Agroalimentare di Torino, volta ad esprimere le enormi potenzialità di un territorio in materia agroalimentare che dovranno, oggi più di ieri, concorrere a trainare la ripresa in un settore strategico qual è quello della cucina italiana, sia nella sua espressione territoriale sia in quella nazionale “.

“A due anni dalla costituzione dell’Associazione Cuochi della Mole – spiega il suo Presidente Raffaele Trovato- e a metà del mio mandato, considero questo accordo un pilastro portante del programma di crescita e sviluppo che APCM si è data per il suo primo quadriennio. L’anno scorso l’APCM è stata premiata dalla Federazione Italiana Cuochi come Associazione che ha fatto registrare il maggior incremento e sviluppo associativo sul territorio. E quest’anno, nonostante la situazione che il settore sta vivendo, ci stiamo apprestando a rinnovare questo primato”.
“Questo accordo – conclude Raffaele Trovato – oltre a porre le basi per importanti iniziative future, ci offre la possibilità oggi di fornire ai nostri Associati aiuti concreti, ripagandoli del sostegno che continuano ad accordarci”.

Autotorino, un’ottantina di posizioni di lavoro aperte

Il Gruppo chiude il 2020 contenendo l’impatto della pandemia (-10% fatturato, 45.383 vetture vendute tra nuove ed usate) e apre in tutte le sedi la ricerca di figure professionali e specializzate come project managers, laureati in economia e ingegneria. Circa 80 le posizioni aperte

 IL 2021 ANNO DI CONSOLIDAMENTO A PARTIRE DA UN IMPORTANTE INVESTIMENTO IN CAPITALE UMANO

Nel 2020, in uno scenario segnato alla pandemia, Gruppo Autotorino – principale dealer automotive italiano – ha continuato a garantire i propri servizi di mobilità attivandosi per salvaguardare la salute di collaboratori e clienti nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sanitarie. Il Gruppo ha assorbito l’impatto della pandemia garantendo i livelli occupazionali e utilizzando le restrizioni imposte per innovazioni di processo. In un 2021, il cui inizio è ancora segnato dalla pandemia, il Gruppo investe nella ricerca di nuove professionalità per essere in linea con le domande e tendenze del mercato, oltre a mantenere l’impegno nella formazione del personale attivo.

“Il nostro spirito aziendale – commenta Luca Genini, (nella foto) Responsabile HR del Gruppo Autotorino –   messo alla prova lo scorso anno è rimasto molto forte e coeso, confortato da risultati che ci fanno traguardare con serenità i prossimi mesi. Le sfide ci spronano a fare sempre meglio: continueremo ad aumentare gli investimenti tanto nella rete di prossimità, quanto nell’ecosistema digitale, ed in particolare in nuove figure professionali per sostenere le sfide dell’evoluzione del mercato e delle modalità di fruizione della mobilità, sviluppando servizi che soddisfino le aspettative dei clienti in termini di soluzioni e di qualità. In questo percorso, le persone e le loro professionalità sono al centro della nostra attenzione: sono il motore della nostra squadra e ci impegniamo perché possano realizzarsi nel lavoro che svolgono. La prospettiva che adottiamo è quella del cambiamento continuo, infatti l’innovazione è ciò che ci rende competitivi. Per questo lo sviluppo di nuovi processi e canali di contatto, la formazione dei collaboratori e la ricerca di professionalità ben specifiche vanno di pari passo: digitale sì, ma con un pervasivo tocco umano” – conclude Luca Genini.

Autotorino, attraverso circa 80 posizioni attualmente aperte, punta così al consolidamento dell’organico, che oggi conta 1.670 collaboratori, le cui professionalità rappresentano l’asse strategico del Gruppo, tramite ricerca di nuove figure professionali sia negli ambiti dell’area tecnica e del post-vendita, che della consulenza globale alla vendita, con specializzazioni in servizi finanziari e assicurativi. Nel quadro della gestione globale del Gruppo, invece, le figure ricercate riguardano il digital marketing e il project management con opportunità anche per neolaureati in ingegneria gestionale, per sviluppatori di business intelligence e per esperti in data governance.

I nuovi consulenti commerciali beneficeranno dell’inserimento nell’Autotorino Sales Academy, dove potranno maturare esperienza nel settore automotive e conseguire diversi livelli di certificazione aziendale immergendosi nella consulenza alla mobilità. Un percorso che nel 2020, nell’intero Gruppo, ha sviluppato 1.047 ore di formazione, di cui il 45% come attività di tutoraggio, e certificato 7.128 moduli formativi conclusi con successo nella piattaforma di e-learning.

In un 2020 in cui il mercato italiano chiude a -22% le immatricolazioni ai privati, Gruppo Autotorino ha contenuto l’impatto della pandemia sul fatturato (-10%) chiudendo l’anno con 45.383 vetture vendute tra nuove ed usate per un giro d’affari di 1,1 miliardi di euro.  Nel post lock down Autotorino ha saputo fornire ai clienti nuove esperienze relazionali orientate alla semplificazione e flessibilità dei servizi offerti. Il Gruppo ha anche realizzato il portale Ecoincentivi, che in sei mesi ha contato oltre 250.000 pagine viste dai consumatori in cerca di informazioni, aiutandoli ad orientarsi nella tematica dei nuovi ecobonus con cui accedere a modelli sempre più efficienti e sostenibili, nonché alla crescente offerta elettrificata.

Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla forte capillarità della rete di Autotorino che può contare su 4 sedi in Piemonte30 in Lombardia7 in Emilia-Romagna7 in Friuli-Venezia Giulia, e 4 in Venetoa cui si sono aggiunte 2 nuove sedi a Verona ad inizio 2021; aspetti che ne fanno il primo dealer automotive italiano, a partire dalla presenza territoriale e dalla dimensione occupazionale.

Marazzato illustra il ‘Formulario Vidimato Elettronicamente’

AMBIENTE, UN WEBINAR SPIEGA CHE COS’È E COME FUNZIONA IL NUOVO ‘VI.VI.FIR’
Il 29 Marzo l’iniziativa on line di ‘Confindustria Novara Vercelli Valsesia’ e ‘Gruppo Marazzato’ racconta il nuovo ‘Formulario Vidimato Elettronicamente’ che semplificherà le operazioni di monitoraggio e tracciamento dei rifiuti.

Ambiente, settore in costante evoluzione anche sotto il profilo legislativo. Tra le novità utili e rivoluzionarie introdotte dagli effetti della pandemia da Covid-19 al via dal 1° Marzo il ViViFir, il Formulario Vidimato Elettronicamente. Un tema di massima attualità al centro del Webinar di Lunedì 29 Marzo 2021 promosso da ‘Confindustria Novara Vercelli Valsesia’ in collaborazione con il ‘Gruppo Marazzato’, dal 1952 leader nel settore delle bonifiche ambientali e del ciclo completo di raccolta e smaltimento rifiuti industriali solidi e liquidi.
L’evento on line, aperto agli associati, si svolgerà fra le 14.30 e le 15.30. Tra gli argomenti affrontati, verranno illustrate la fasi salienti dell’applicativo telematico, tra cui registrazione al portale ‘Ecocamere’, delega a una o più persone per l’accesso al portale e la procedura per la richiesta e la stampa del ‘Vi.Vi.Fir’.
A presentarlo in qualità di docente a distanza, sintetizzandone gli aspetti fondamentali, è Jacopo Giustina, Chimico nonché Consigliere Delegato all’Ambiente del Board di ‘Marazzato Soluzioni Ambientali Srl a Socio Unico’: “In concreto, per il corretto adempimento e svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti sono necessari due tipi di documenti che l’azienda ha l’obbligo di compilare nei tempi e nei modi previsti dalla normativa, funzionali entrambi al tracciamento dell’attività di gestione dei rifiuti medesimi: essi sono il Formulario che accompagna il rifiuto nei suoi spostamenti, e il Registro di Carico e Scarico, che l’impresa custodisce all’interno della propria sede e accompagna le movimentazioni interne del rifiuto stesso negli impianti”, spiega il Professionista.
Che riprende: “Oggi sono ancora tutti e due cartacei. Affinché abbiano valore effettivo è necessario che vengano però vidimati da parte delle Camere di Commercio mediante l’apposizione di specifici timbri, ad attestarne così unicità e validità”.
L’emergenza sanitaria scoppiata nel 2020 ha fatto sì che “questa tipologia di attività prettamente riassumibile nelle mansioni ricorrenti di segreteria abbia necessariamente richiesto e comportato il superamento dell’esecuzione fisica della stessa in nome di una sua snella digitalizzazione. Poiché in Italia si producono e circolano milioni di formulari, ognuno dei quali richiede autenticazione a mezzo vidimazione in ciascuna delle quattro copie in originale componenti il modulo, con l’avvento del mese dedicato all’avvio della primavera si eviteranno lunghe code e assembramenti facilitando e semplificando notevolmente una fra le operation più essenziali, consuetudinali e ricorrenti nella gestione amministrativa della filiera dei rifiuti”, rileva Jacopo Giustina.
Una trasformazione radicale, per intenderci, simile a quella “che ha mediato e siglato il passaggio dal fax alle e-mail”, come sottolinea l’esperto.
Per poi concludere: “Il ViViFir offre quindi l’opportunità, mediante un servizio messo a disposizione da ‘Ecocamere’, la sezione interna alle Camere di Commercio italiane proposta alla digitalizzazione, di autenticare documenti via digitale. Nei giorni precedenti l’entrata in vigore della nuova procedura è stato possibile effettuare dei check-test preventivi al fine di prendere confidenza con il nuovo sistema e verificarne la praticità d’impiego. A mio modesto avviso, ho constato con piacere che esso appare ben strutturato, e consente di operare in due modalità: la prima direttamente dal portale per generare direttamente i formulari elettronici, utile a chi magari ne produce un numero ridotto. La seconda, invece, prevede uno strumento di interoperabilità che permette di programmare durante il collegamento i software propri dell’IT delle aziende che gestiscono i formulari. Con il nostro servizio informatico interno abbiamo avuto modo di sperimentare questo dialogo interconnesso tra i due sistemi operativi, e l’operatività è risultata performante”, conclude soddisfatto Jacopo Giustina.