ECONOMIA- Pagina 295

Sempre in crescita i dati occupazionali del Poli

ALMALAUREA: Quasi il 90% dei laureati lavora a un anno dal titolo magistrale e con retribuzioni superiori ai laureati degli atenei italiani

È stata pubblicata  l’Indagine AlmaLaurea 2021 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati del Politecnico coinvolti nell’indagine sono 7.570; tra questi, 3.954 di primo livello e 3.610 laureati magistrali.

Appuntamento atteso dagli studenti e dalle loro famiglie, che spesso influenza la scelta del percorso di studi, l’Indagine conferma una tendenza ormai consolidata: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani.

Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte (l’86,4%) continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale e che quindi sono entrati nel mondo del lavoro, il tasso di occupazione risulta comunque del 71,3%, a fronte di un dato nazionale del 69,2%.

Il dato di riferimento più significativo risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea: è occupato l’87,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 68,1%, dato in sensibile calo rispetto allo scorso anno, a causa delle difficoltà del mercato del lavoro legate alla pandemia nell’anno 2020.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 96,5% a fronte dell’87,7% del dato nazionale: un incremento notevole rispetto allo scorso anno, quando gli occupati a cinque anni dal titolo magistrale erano il 92,8%.

Interessante la tipologia di occupazione di questi laureati (il 40,1% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato) e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.523 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.364 euro a un anno dal titolo e 1.758 euro rispetto a 1.665 euro a cinque anni dalla laurea.

L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa il profilo dei laureati. Interessante notare come il rapporto con il mondo del lavoro cominci per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 35% tra i laureati di primo livello e il 47,3% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e la metà degli studenti dei due livelli di studio lavora già durante lo svolgimento del percorso formativo.

Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con un’alta percentuale di studenti stranieri: il 10,6% in media (il 13,7% di quelli magistrali, a fronte del 6% a livello nazionale). Inoltre, quasi un terzo degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero.

Significative le risposte relative alla soddisfazione: in generale, quasi 9 laureati su 10 si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso e l’85,1% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente.

“I dati emersi dall’indagine annuale proposta da Almalaurea rappresentano un riscontro importante per l’attività dei nostri docenti e per lo sforzo che sta compiendo l’Ateneo per migliorare i programmi e la didattica. Mai come nell’ultimo anno accademico i docenti hanno dimostrato la passione e la professionalità che li contraddistingue, così come il coraggio del Politecnico di fare investimenti importanti anche per il futuro, che continueranno a garantire quella qualità della formazione che da sempre contraddistingue i nostri laureati e che permette loro di trovare un lavoro soddisfacente in breve tempo dopo il titolo”, commenta il Vice Rettore alla Didattica del Politecnico Sebastiano Foti.

“Il trend positivo evidenziato dai dati occupazionali è consolidato e riconosciuto per il nostro Ateneo. È anche grazie a questi risultati sull’occupazione che  gli studenti e le loro famiglie scelgono il Politecnico di Torino”, aggiunge la Delegata del Rettore per l’accompagnamento al lavoro Carla Chiasserini, che conclude evidenziando il dato relativo ai tirocini: “Credo che per i nostri studenti affiancare all’attività didattica una formazione sul campo in importanti realtà aziendali come quelle con cui collaboriamo contribuisca in modo significativo non solo ad avvicinarli al mondo del lavoro, ma anche a focalizzare meglio il loro percorso di studi e a trovare la propria strada nella vita”.

Sui mezzi pubblici passeggeri fino all’80% della capacità di carico

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi: «Giusto allentare le restrizioni per i mezzi di trasporto pubblico, ora abbiamo anche l’ok dei Ministeri della Salute e delle Infrastrutture»

 

Già da oggi sabato 19 giugno, i mezzi di trasporto pubblico potranno far salire i passeggeri fino all’80% della capacità di carico. Abbiamo finalmente chiarito in sede di Conferenza delle Regioni un aspetto importante per la mobilità in zona bianca. Ora che tutto riapre è giusto che anche il trasporto pubblico locale abbia la possibilità di avviarsi verso una situazione più vicina alla normalità». È soddisfatto l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi alla conclusione della riunione tra i coordinamenti interregionali in materia di trasporti e prevenzione e i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e del Ministero della Salute dedicata alla valutazione della capacità di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale: ci sono, infatti, tutte le condizioni per passare dal 50% all’80% della capacità di carico, confermando così la corretta interpretazione resa dalla Regioni nei giorni scorsi rispetto a quanto previsto dal DPCM del 2 marzo scorso.

Proposta da alcune regioni tra cui il Piemonte, la misura riflette infatti quanto indicato nel DPCM, secondo il quale nelle zone bianche è prevista la cessazione delle misure restrittive della zona gialla ad eccezione del distanziamento e dell’obbligo di mascherina. «Abbiamo preferito aspettare qualche giorno dall’entrata in zona bianca– spiega l’assessore Gabusi –, per avere una lettura corretta di quanto indicato nel DPCM e ora, grazie al lavoro fatto con gli assessori delle altre Regioni e al confronto diretto con i Ministeri competenti, possiamo dare il via libera a tutte le aziende di trasporto senza ulteriori passaggi, se non la comunicazione da parte dell’Agenzia della mobilità piemontese, che è prontamente avvenuta in pochissime ore».

«Grazie al lavoro corale e congiunto di questi giorni – commenta la presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese Licia Nigrogno –siamo finalmente nelle condizioni di consentire anche al trasporto pubblico di ridare un servizio ai piemontesi, come stanno già facendo molti altri settori».

«Finalmente si riparte, ma il lavoro non finisce qui – evidenzia infine l’assessore Gabusi –. C’è infatti l’impegno ad affrontare il tema anche per i bus turistici, che al momento sono ancora esclusi dalla nuova misura».

 

I magnifici 20 produttori piemontesi di Wine Spectator

 Sono 20 i produttori piemontesi selezionati da Wine Spectator per il decennale di OperaWine, l’edizione antologica e straordinaria dell’evento targato Vinitaly che, per l’occasione, amplia la tradizionale squadra dei top 100 d’Italia a 186 ‘all timer’, produttori scelti una o più volte nel corso dei dieci anni.

In programma sabato 19 giugno alle Gallerie Mercatali di Verona, OperaWine 2021 vedrà quindi le aziende portabandiera del prodotto enologico made in Italy nel mondo selezionate dalla rivista americana di settore più influente sui mercati internazionali incontrare oltre 300 operatori e buyer nazionali ed esteri provenienti da 13 nazioni, per la prima importante campagna di incoming realizzata da Veronafiere e Ice Agenzia dopo il blocco forzato degli ultimi 15 mesi. Tra i protagonisti indiscussi il Barolo, che con 16 etichette in degustazione si posiziona al terzo posto tra le denominazioni di rosso più rappresentate, garantendo al Piemonte la medaglia di bronzo anche nella classifica per regioni dopo Toscana (47 etichette) e Veneto (23), e seguito a distanza da Sicilia e Trentino Alto Adige (13), in quarta posizione a parimerito. Sul fronte delle tipologie, al grand tasting dell’Italia enoica si contano 134 rossi, 32 bianchi 17 bollicine e 3 vini passiti in degustazione.

Da Nord a Sud, passando per le isole e per territori eroici come la Valle d’Aosta o le pendici dell’Etna, l’eccellenza del vigneto italiano torna a OperaWine con un format che garantisce tutti gli standard di sicurezza previsti sia dalla normativa vigente che dal protocollo di Veronafiere. Il layout espositivo, infatti, prevede un percorso predefinito tra le regioni viticole rappresentate in ordine alfabetico e per tipologia di vini: si parte con le bollicine, per passare ai bianchi, poi ai rossi e infine ai passiti. Completano le misure adottate a garanzia della sicurezza di espositori e visitatori, quelle relative alla gestione degli ingressi scaglionati in due turni, con titolo di accesso digitale e preventiva misurazione della temperatura, in base a un contingente massimo consentito sull’area di 7mila mq. Inoltre, ogni accreditato avrà a disposizione un kit personale di degustazione (calice e spittoon); nell’area anche unità e presidi sanitari per tutta la durata dell’evento.

Domenica 20 giugno e sempre alle Gallerie mercatali, OperaWine passerà il testimone a Vinitaly Preview, l’ulteriore evento che vedrà quasi 70 cantine, 5 consorzi (Consorzio di tutela Lambrusco doc, Consorzio tutela vino Lessini Durello doc, Consorzio di tutela del Prosecco doc, Consorzio di tutela vini del Trentino, Consorzio di tutela vini doc Sicilia) e l’associazione Famiglie Storiche impegnati in un due sessioni di walkaround tasting (10.30-14.30 e 14.30-18.00) e incontri con la domanda nazionale ed estera presente a Verona (link aziende Vinitaly Preview: https://bit.ly/3gtFyF2).

Le cantine del Piemonte selezionate da Wine Spectator per Vinitaly OperaWine 2021 (in ordine alfabetico):

Braida di Giacomo Bologna (Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2016); Bruno Giacosa (Barbaresco Asili Riserva 2014); Casa E. di Mirafiore (Barolo Lazzarito 2015); Ceretto (Barolo Brunate 2016); Damilano (Barolo Cannubi Riserva 1752 2013);  Elvio Cogno (Barolo Vigna Elena Riserva 2006); G.B. Burlotto (Barolo Cannubi 2013);  G.D. Vajra (Barolo Bricco delle Viole 2011); Luciano Sandrone (Barolo Le Vigne 2015); Marchesi di Barolo (Barolo Sarmassa 2001); Mascarello Giuseppe & Figlio (Barolo Monprivato 2015); Massolino – Vigna Rionda (Barolo Vigna Rionda Riserva 2011); Michele Chiarlo (Nizza Cipressi 2017); Paolo Scavino (Barolo Bricco Ambrogio 2013); Pecchenino (Barolo Le Coste 2004);  Pio Cesare (Barolo Ornato 2013); Poderi Aldo Conterno (Barolo Romirasco 2011); Prunotto (Barolo Bussia 2016); Roagna (Barbaresco Pajè 2014); Vietti (Barolo Villero Riserva 2012).

 

Cambio al vertice della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Anna Ferrino è la nuova presidente

Dopo dodici anni di Presidenza, Gianaria lascia la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, vero e proprio braccio operativo della Fondazione CRT che l’ha istituita nel Duemila e ne garantisce tuttora il supporto.

Con Anna Ferrino si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, alla presenza del Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e del Segretario Generale Massimo Lapucci, che resterà in carica per i prossimi quattro anni: accanto alla Presidente siedono Caterina Bima in qualità di Vice Presidente, Gianni Arnaudo e Marco Giovannini. Confermato Massimo Broccio, già Segretario del Consiglio nei precedenti mandati.

“Esprimo gratitudine al gruppo di lavoro che ci ha preceduto e all’intera struttura perché, grazie al loro contributo, la Fondazione si qualifica quale punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, sia a livello nazionale che internazionale”, dichiara Anna Ferrino.

La nuova Presidente ha quindi espresso l’intenzione di continuare a “puntare sulla tutela, promozione e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea quale fattore di sviluppo sociale ed economico, da attuarsi in primis attraverso la Collezione, assetto fondamentale per lo sviluppo dei due principali musei di riferimento del nostro territorio, la Galleria d’Arte Moderna di Torino e il Castello di Rivoli”.
“Negli ultimi dodici anni, infatti, la Fondazione ha acquisito oltre 250 importanti opere d’arte dei più rilevanti artisti contemporanei, da Marina Abramovic a William Kentridge, Liam Gillick e Jannis Kounellis, favorendo e indirizzando la programmazione espositiva dei maggiori musei piemontesi”, spiega la Presidente Ferrino, che aggiunge: “La Fondazione intende restare in prima linea per supportare l’intero sistema dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte, attraverso il sostegno ai suoi protagonisti, gli artisti, e ai progetti di residenza loro dedicati, nonché mediante l’erogazione di contributi specifici destinati alle più importanti manifestazioni culturali torinesi, alle fiere e alle gallerie.
“Infine, proseguendo lungo il percorso tracciato nel corso dell’ultimo quadriennio – prosegue Anna Ferrino – ritengo sia fondamentale focalizzarsi sulle progettualità e i servizi di formazione culturale gratuita messi in campo negli spazi OGR, un bacino di indiscussa eccellenza in termini di innovazione culturale che, attraverso programmi come OGR Public Program e OGR You, puntano a coinvolgere ed educare le nuove generazioni, il nostro futuro”.

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La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Ente strumentale della Fondazione CRT, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea arricchisce e valorizza da oltre 20 anni il patrimonio culturale e artistico torinese e piemontese, sia con l’acquisizione di nuove opere, sia con azioni e progetti per lo sviluppo, il rafforzamento e l’efficienza dell’intero sistema.
La Fondazione ha acquisito complessivamente più di 870 opere di 300 artisti, per un investimento complessivo superiore ai 40 milioni di euro: una delle più importanti collezioni private a livello internazionale, al servizio della collettività. Inoltre, per avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più vasto e diffuso, la Fondazione agisce su molteplici fronti: la promozione (con il sostegno al programma Contemporary Art), la fruizione (con il contributo alle più rilevanti manifestazioni del circuito culturale piemontese), la formazione e l’educazione (con i progetti OGR Public Program, OGR YOU e ZonArte).
www.fondazioneartecrt.it

Logistica, il Piemonte alla ricerca di nuove alleanze con i porti liguri

Le inchieste del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore 

 

Il nuovo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore distribuito con il quotidiano in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta venerdì 18 giugno dedica l’ampio focus di apertura a un’inchiesta sul settore della logistica.

Una variabile economica, la logistica, che conta tra lavoratori diretti e indotto 138mila addetti ed è destinata a pesare sempre di più. Il Piemonte guarda al settore considerando da un lato gli sviluppi potenziali dei due Corridoi, il Reno-Alpi e il Mediterraneo, destinati a incrociarsi sul territorio, dall’altro le potenzialità delle attività di retroporto. Ma lo sviluppo delle ambizioni da retroporto del Piemonte necessitano di nuove alleanze con i porti liguri per realizzare un nuovo modello di business che preveda la veloce movimentazione delle merci verso le aree retroportuali, con un potenziamento della capacità stesse degli scali. Tre i siti logistici attivi in Piemonte: OrbassanoRivalta Scrivia e Novara. Ma nuove opportunità potrebbero aprirsi grazie alle risorse messe in campo dal Decreto Morandi che ha introdotto la ZLS, Zona Logistica semplificata, che individua diverse aree, tra Piemonte, Lombardia e Piacentino, destinate a trasformarsi in zone buffer attrezzate per ospitare attività logistiche da retroporto in vista di un potenziamento del sistema porti-interporti tra Piemonte e Liguria. Un passaggio che ha riaperto la “corsa” alla logistica retroportuale per aree come Alessandria.

In Liguria, la Val Polcevera, cioè l’area di Genova che è stata teatro del crollo del viadotto Morandi potrebbe ospitare una Green logistic valley. Il progetto è stato messo in pista da Spediporto, l’associazione degli spedizionieri di Genova, con il supporto delle istituzioni cittadine, in particolare Autorità di sistema portuale e Comune di Genova, ed è condiviso da molte categorie economiche e sociali della città. L’obiettivo è creare un’area che, dotata anche di un regime doganale e amministrativo semplificato e agevolato, consenta di favorire l’insediamento in zona di attività smart, relative, ad esempio, ad automazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Attività, insomma, in armonia con le linee guida del piano Next generation Ue e del nostro Pnrr.

La Spezia, invece, il gruppo Laghezza ha inaugurato il suo terzo polo logistico e punta a espandere le proprie attività in altri porti del Tirreno (Genova e Livorno) e dell’Adriatico (Venezia e Trieste), mentre ha allo studio due operazioni di acquisizioni societarie.

La Regione vuole rilanciare la vita della montagna per evitare lo spopolamento e la perdita di servizi

Sostegno alla montagna all’esame della Terza commissione del Consiglio regionale (presidente Claudio Leone), chiamata ad esprimere i pareri preventivi sulle proposte della Giunta regionale.

Come ha spiegato l’assessore allo Sviluppo della Montagna Fabio Carosso, nell’intento di rilanciare la vita in montagna evitando il rischio di costante spopolamento e nell’intento di garantire i servizi essenziali, per il 2021 sono stati stanziati 10milioni e 700mila euro, così ripartiti: 6milioni e 700mila euro per le spese di funzionamento (da questa somma 2milioni e 200mila sono destinati all’attuazione del programma annuale), 2milioni e 800mila per il personale operante nelle Unioni montane, e poco più di un milione per le iniziative per lo sviluppo. Per delucidazioni è intervenuta Monica Canalis (Pd). La proposta di atto deliberativo ha ottenuto a maggioranza parere preventivo favorevole.

Flor21 primavera, Torino si colora di felicità

Venerdì 18, sabato 19, domenica 20 giugno 2021

Da Via Carlo Alberto a Via Principe Amedeo, da Via Roma a Piazza San Carlo, il centro città si immerge in un tripudio di colori e profumi per festeggiare il lento ritorno alla normalità. Spazio anche agli appuntamenti culturali dedicati al progetto Forestopia e a “Flor educational” per i più piccoli

Dopo l’edizione di Flor Autunno dello scorso ottobre, Torino torna ad essere il giardino d’Italia con l’edizione primaverile di FLOR, che accoglierà nel centro città oltre 150 vivaisti provenienti da tutto lo Stivale.

Venerdì 18 (a partire dalle ore 14), sabato 19 e domenica 20 giugno (per tutto il giorno), Via Carlo Alberto, Via Principe Amedeo, Via Roma e Piazza San Carlo saranno il festoso palcoscenico su cui si esibirà la Natura in tutte le sue forme, nel pieno rispetto delle restrizioni imposte per contrastare COVID19La mostra – mercato, infatti, si svolgerà all’aperto e sarà garantito un ampio distanziamento tra un banco e l’altro per evitare assembramenti.

E se gli appuntamenti mensili di AgriFlor hanno ospitato (e continueranno ad ospitare) il meglio del florovivaismo piemontese, la mostra – mercato di FLOR, come da tradizione, allarga i propri confini, accogliendo eccellenze provenienti da altre regioni d’Italia: dagli agrumi siciliani alle rose di Firenze, grazie all’amicizia nata con Società Toscana di orticultura, dai kokedama realizzati in Toscana ai cactus di Bologna, dalle orchidee del Lago di Como alle piante grasse e aromatiche della Liguria.

Tra i banchi di FLOR si potrà andare alla scoperta della nuova tendenza della Urban Jungle”, molto in voga negli anni ’70 e tornata prepotentemente di moda nell’ultimo anno, anche a causa dell’emergenza sanitaria che ci ha costretti all’interno dell’ambiente domestico: l’idea cioè di ricreare una “giungla” urbana nel proprio appartamento riscoprendo piante quasi dimenticate come la Monstera, il Philodendron, il Photos, la Musa e la Strelitzia.

Spazio, poi, a piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno le infinite varietà di rose, ortensie, arbusti da fiore, piante aromatiche e da frutto. Un insieme di proposte affascinanti per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

Oltre le piante, anche idee di oggettistica per il giardinaggio e per l’arredamento degli spazi esterni, libri, sementi e prodotti naturali, prodotti agricoli, decorazioni per la casa e il giardino, e spezie di ogni tipo.

Accanto alla mostra -mercato florovivaistica, come sempre FLOR proporrà un calendario culturale, che troverà sede presso lo Spazio Lux di Fiorfood Coop in Galleria San Federico.

Un insieme di appuntamenti per raccontare l’importanza del verde in città, non solo dal punto di vista decorativo ma anche sociale e per la salute, e presentare alcuni esempi virtuosi di riforestazione urbana che anche Torino è pronta ad affrontare con Forestopia: il progetto di riforestazione diffusa ideato dall’Associazione Società Orticola del Piemonte che punta, attraverso un insieme di circoscritti e diffusi interventi, a trasformare in meglio Torino, donarle nuovi spazi profumati e colorati e renderla un modello virtuoso, replicabile in altri contesti.

PROGRAMMA CULTURALE

“SPAZIO LUX” di Fiorfood Coop – Galleria San Federico 26

  • “Riforestare la città” (sabato 19 giugno – dalle 11 alle 12.30)

Come possono le città affrontare le conseguenze del cambiamento climatico? La forestazione urbana sembra una strada praticabile: ne discutono paesaggisti, esperti del settore e istituzioni.

 

Intervengono Alberto Unia, Assessore ambiente e verde pubblico della Città di Torino, l’architetta Paesaggista Elisa Campra, Maria Chiara Pastore, Direttrice Scientifico Forestami, Sara Leporati, Obiettivo Pianeta Compagnia di San Paolo, il Presidente dell’Associazione Società Orticola del Piemonte Giustino Ballato, Alessandra Aires dell’AIAPP;

  • “Esempi e pratiche di riforestazione urbana” (domenica 20 giugno – dalle 11 alle 12.30)

Alla scoperta di progetti di riforestazione già in atto o in procinto di essere realizzati nel tessuto urbano. Tra questi l’esperienza Forestami di Milano che punta, come Torino, ad aumentare il proprio patrimonio di alberi.

 

Intervengono il Presidente dell’Associazione Società Orticola del Piemonte Giustino Ballato, Elisa Campra, architetta paesaggista, Fabio Petrella, Agronomo pedologo responsabile del progetto Urban Forestry, Gian Michele Cerulli, coordinatore Unità Operativa Alberate Città di Torino, Roberto Bosco, Comitato Commercianti Via S. Francesco da Paola di Torino.

 

  • “Il suolo, una risorsa non rinnovabile” (domenica 20 giugno dalle 16 alle 17.30)

Unico caso nel mercato italiano in grado di coprire l’intera filiera del bambù gigante, la holding Alma Italia si posiziona in linea con le sfide della green economy attraverso un modello di economia circolare composto da tre componenti: la coltura e la gestione dei bambuseti di Alma Italia, l’attività di lombricoltura e la produzione di vermicompost di Con.It.alo per ridurre l’uso di agenti chimici sui campi, fino al consumatore finale con gli oltre 1500 usi del bambù, grazie al braccio commerciale Bambùbio.

 

Intervengono il Presidente di Alma Italia Spa Antonio Villani, Fabio Barone, Presidente di Con.It.alo Srl, Alessandra Ferro, Presidente di Bambubio srl.

Anche i più piccoli saranno protagonisti alla festa di FLOR grazie a “Flor Educational”. Laboratori ludico – didattici gratuiti di educazione al verde rivolti ai bambini, per far capire alle nuove generazioni l’importanza di rispettare la natura e di costruire, grazie ad essa, un mondo più pulito e sostenibile per tutti.

 

“FLOR EDUCATIONAL”

Piazza San Carlo, presso lo stand “Flor Educational”

  • “Pianeta Cacao” (venerdì 18 a partire dal pomeriggio, sabato 19 e domenica 20 per tutto il giorno)

Con Davide Appendino, artigiano del cioccolato torinese, un goloso laboratorio per raccontare ai più piccoli tutti i segreti del cacao. Tra gioco e didattica, un vero e proprio viaggio esperienziale alla scoperta di uno degli alimenti più amati dai bambini di tutto il mondo, un modo per imparare divertendosi e mettere le mani in pasta.

Laboratorio per bambini dai 4 ai 13 anni

  • “Alla scoperta del lombrico rosso della California (sabato 19 e domenica 20)

Con quattro cuori e cinque reni, il lombrico è l’animale deputato a trasformare ogni scarto organico in puro vermicompost, prezioso concime organico biologico, altamente fertile. Coinvolgere le nuove generazioni significa far comprendere loro l’importanza del riuso e dello scarto in modo consapevole. Bucce, fondi di caffè, fogliame possono servire per alimentare un organismo importante per l’ambiente, capace di restituire sostanza organica alla terra e riacquisire la qualità persa in anni d’uso indiscriminato di fertilizzanti chimici. Un mondo tutto da scoprire per i più piccoli, guidati da Fabio Barone, Presidente di Con.It.alo Srl,

 

(ATTENZIONE: gli appuntamenti culturali così come i laboratori di Flor Educational potrebbero subire variazioni e aggiunte nel programma prima dell’inizio di FLOR)

Dopo questa edizione primaverile, FLOR tornerà ad ottobre con un nuovo nome, “Flor Real” e una nuova location, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, per un’edizione ricca di sorprese e di nuove occasioni di felicità

Organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte(www.orticolapiemonte.it), FLOR è un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra tra le principali manifestazioni florovivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori.

L’edizione Flor21 Primavera è stata organizzata grazie alla sponsorizzazione di Spazio 5, Alma Italia Spa e Novacoop, che partecipa per il secondo anno alla manifestazione attraverso il flagship store Fiorfood Coop di galleria San Federico con allestimento, talk e un menu dedicato, e per la prima volta nella piazza commerciale botticelli con un piccolo allestimento florovivaistico.

 

 

Flor21 Primavera

18-19-20 giugno 2021

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

Vetro, 8 bottiglie su 10 tornano a nuova vita

Rapporto 2021 su raccolta e riciclo del vetro

IN 5 ANNI BENEFICI EXTRA PER 160 MILIONI DI EURO

Rispetto al 2016 gli italiani hanno avviato a riciclo 570mila tonnellate di vetro in più: un risparmio di 127 milioni di euro e un ulteriore contributo di 33 milioni per i Comuni. Una performance migliore rispetto a quanto fatto nei 12 anni precedenti. Il presidente di CoReVe, Scotti: “Bisogna accelerare sulla qualità”

 

  • Nel 2020 gli italiani hanno differenziato 2.396.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente.

 

  • La resa pro capite aumenta ancora: nel 2019 si raccoglievano in media 38,7 kg per abitante, un anno più tardi siamo arrivati a 40,4 kg.

 

Milano, 11 giugno 2021 – Negli ultimi 5 anni la sensibilità degli italiani per l’ambiente si è tradotta in un balzo in avanti nella raccolta differenziata del vetro, superiore a quello che si era registrato nei 12 anni precedenti. E i benefici di questo cambio di passo sono trasversali e innegabili.

Le oltre 570mila tonnellate di rifiuti di imballaggi in vetro in più sottratte alle discariche e riciclate in nuove bottiglie e vasetti dal 2016 ad oggi, grazie alla raccolta differenziata e all’impegno dei cittadini, hanno determinato un incremento dei benefici economici per i Comuni italiani che, solo negli ultimi cinque anni, è pari a circa 160 milioni di euro. Una cifra che tiene conto dei maggiori corrispettivi riconosciuti da CoReVe (+33 mln €) per la raccolta differenziata del vetro alle amministrazioni locali e ai gestori del servizio, cui si aggiungono i risparmi per i mancati oneri di smaltimento in discarica (127 mln €), legati alla crescita dei volumi. Non solo.


L’anno della pandemia

Il risultato sul medio periodo non sarebbe stato possibile se il sistema non avesse retto nell’anno della pandemia, come conferma ufficialmente il rapporto annuale sulla raccolta e il riciclo del vetro in Italia, Il Piano Specifico di Prevenzione, curato dal consorzio CoReVe, che testimonia l’impegno garantito dalle famiglie italiane anche in tema di circolarità e sostenibilità.

 

Il primo dato significativo è quello sui consumi. In piena pandemia, gli italiani hanno incrementato l’utilizzo di vasetti e bottiglie di vetro, compensando in ambito domestico il calo registrato (stimato oltre il 30%) in hotel, bar e ristoranti, la cui attività è stata sospesa per una buona parte del 2020 per le misure di contrasto alla diffusione del Covid19.

 

Il saldo, infatti, è positivo: lo scorso anno si sono registrate 2.725.268 di tonnellate di imballaggi di vetro immessi al consumo, +1,8% rispetto al 2019. 

Ciò che più conta, però, sono i risultati della raccolta differenziata e del riciclo, ed è qui che si registrano gli incrementi più significativi, legati soprattutto all’incremento complessivo dei consumi, più che alla rincorsa delle aree più in ritardo nella raccolta.

Nel 2020 gli italiani hanno separato 2.396.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Complessivamente, la raccolta pro capite è passata dai 38,7 kg del 2019 ai 40,4 kg del 2020.

 

Va ancora meglio per quanto riguarda l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio.

Nel 2020 il tasso di riciclo degli imballaggi di vetro ha raggiunto il 78,6%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto al già lusinghiero 77,3% dell’anno precedente. Le quantità riciclate, 2.143.221 tonnellate, registrano infatti un 3,6% in più rispetto al 2019, un tasso di crescita più alto sia delle quantità raccolte che degli imballaggi in vetro immessi al consumo.

 

“Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro e i dati contenuti nel nostro rapporto annuale lo confermano – afferma Gianni Scotti, presidente di CoReVe –. Basti pensare l’unione europea ha fissato come obiettivo di riciclo per il 2030 il 75%. Noi abbiamo superato quel traguardo già due anni fa, grazie all’attenzione crescente degli italiani nei confronti dell’ambiente, ma anche per merito degli sforzi compiuti da una filiera industriale che ha puntato con decisione sull’innovazione e la modernizzazione degli impianti di trattamento. In Italia siamo in grado di produrre e utilizzare persino la “sabbia di vetro” derivante dal recupero secondario degli scarti di processo degli impianti di trattamenti (“frazione fine” e scarti della selezione ottica degli inquinanti presenti nella raccolta, come la ceramica). Nel 2020 abbiamo recuperato 389 mila tonnellate di questo materiale che, negli altri Paesi, sebbene grazie ad una qualità della raccolta molto più alta sia molto inferiore ai ns. volumi, è normalmente smaltito in discarica con costi enormi”.

 Principali benefici ambientali ed economici nel 2020

Ricavi per Comuni: CoReVe nel 2020 ha versato ai 7.414 Comuni convenzionati, direttamente o tramite i gestori delegati del servizio, oltre 86 milioni di euro di corrispettivi economici per la raccolta differenziata del vetro.

 

Minori oneri di smaltimento: la raccolta differenziata del vetro ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica per circa 320 milioni di euro;

 

Minor consumo di materie prime: grazie all’incremento delle quantità totali riciclate in vetreria, è stato possibile risparmiare 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuovi imballaggi di vetro (pari a circa 2,2 milioni di m3: più del volume della piramide di Cheope, o circa 2 volte quello del Colosseo).

 

Riduzione emissioni: attraverso il riciclo totale del vetro nella produzione di nuovi imballaggi è stato possibile ridurre le emissioni di co2 in atmosfera di 2,2 milioni di tonnellate (equivalenti alle emissioni di circa 1,5 milioni di utilitarie Euro 6 circolanti per un anno, con percorrenza media di 15.000 km).

 

Risparmi di energia: l’impiego di materiale riciclato al posto delle materie prime all’interno dell’industria vetraria ha consentito di risparmiare energia equivalente a 2,5 milioni di barili di petrolio (pari a circa 385 milioni di m3 di gas metano, quanto consumano le famiglie di una città da 1,5 milioni di abitanti).

 

Troppi sacchetti e impurità nella raccolta

Grazie agli investimenti in innovazione tecnologica e al conseguente miglioramento dell’efficienza degli impianti di trattamento il sistema è riuscito a ridurre lo scarto finale, tra il vetro raccolto e quello effettivamente riciclato, ovvero trasformato in nuovi imballaggi, dal 11,4% del 2019 siamo passati al 10,6%. Purtroppo però la qualità media della raccolta è ancora in calo: troppi gli oggetti di ceramica, pyrex e cristallo, ma soprattutto sacchetti, finiscono nella campana del vetro.

 

“La qualità della raccolta può e deve migliorare – aggiunge Scotti -. Di fatto, con il livello attuale di scarti, dovuti alla alta presenza di inquinanti nel vetro raccolto, è come se Valle d’Aosta, Trentino (o Friuli), Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, rinunciassero tutte insieme ad effettuare la raccolta differenziata. Questo si traduce in un costo per la collettività, non solo ambientale, che si stima per difetto pari ad almeno a 48 milioni di euro. Noi proseguiremo con la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza di non commettere errori nel conferimento, separando correttamente il vetro da imballaggio da altri materiali, ma anche le Amministrazioni locali e i Gestori delle raccolte devono aiutarci facendo la loro parte, cioè scegliendo sistemi di raccolta efficienti, efficaci ed economici, che massimizzino il riciclo”.

Alle Ogr nuove visioni e strumenti di innovazione

 

«Humanizing technology through design»

Da giovedì 17 a sabato 19 giugno 2021

OGR – Corso Castelfidardo 22 – Torino

 

Tre giorni di talk e seminari articolati in 6 sessioni tematiche, con 34 ospiti internazionali per fornire nuove visioni e strumenti di innovazione. L’obiettivo della conferenza promossa dal Circolo del Design di Torino è, infatti, fare il punto sulle migliori pratiche internazionali contemporanee sui temi dell’umanizzazione della tecnologia attraverso le voci di designer, aziende del settore, ricercatori e istituzioni. La conferenza è curata da Jan-Christoph Zoels e Sara Fortunati.

 

Per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti COVID-19,

vi preghiamo di confermare in anticipo la vostra partecipazione. 

CONSULTA QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

PROGRAMMA

 

GIOVEDÌ 17 GIUGNO

Ethic and technology

10.30 — Ethics – or something else? | Molly Wright Steenson, Senior Associate Dean for Research, College of Fine Arts and Carnegie Mellon University

11.10 — Ethics, caught between two worlds | Marco Steinberg, Founder & CEO of Snowcone & Haystack

11.50 — The Face of Technology | Don Luca Peyron, Director of Apostolato Digitale

12.30 — Digital Revolution and Humanism | Christian Greco, Director at Museo Egizio

RSVP ETHIC AND TECHNOLOGY

Humanizing Public Services through Design

14.00 — The City as Home of emerging technologies | Marco Pironti, Assessor for Innovation and Smart city

14.20 — Humanizing Public Services Through Design | Sabine Junginger, Head of Competence Center Design & Management, University of Applied Sciences and Arts Lucerne

15.10 — The digital transformations of Italian citizens | Roberta Tassi, Head of Service Design, Digital Transformation Team – Italian Government, Milan

15.40 — Accessibility of Public Digital Services | Claudio Celeghin, Head of the “Web Development and Communities” Service of the Agency for Digital Italy (AGID)

16.30 — SEMINARIO | Interaction Design at the service of culture w/TODO

RSVP HUMANIZING PUBLIC SERVICES THROUGH DESIGN

VENERDÌ 18 GIUGNO

Humanizing Healthcare through Design

10.00 — Humanization and Digitalization: the cornerstones of contemporary pediatric oncology after the pandemic | Franca Fagioli, Head of Pediatric Oncology and Director of Child Care and Pathology Dept. at Ospedale Infantile “Regina Margherita”, Turin

10.20 — Humanising healthcare by Design | Marta Lago, EU lead for Patient Experience & Solution Design at Amgen

11.10 — Co-design and Technology to improve Healthcare | Enrico Bassi, Director at OpenDot, Milan

11.40 — Focus on the word: humanizing Healthcare through the dialogue | Andrea Bolioli, Research & Innovation Manager, CELI – H-FARM Innovation

14.00 — SEMINARIO | Accessibility as relational: the importance of co-design when introducing technology into a context of care w/Experientia

RSVP HUMANIZING HEALTHCARE THROUGH DESIGN

Humanizing AI through Design

14.00 — Artificial Intelligence in the museum environment | Giovanni Squillero per Compagnia di San Paolo, Associate Professor at Politecnico di Torino – “Artificial Intelligence in support of Museums”

14.20 — Behind every great AI there’s a great Human | Ruth Kikin Gil, Responsible AI strategist. Senior Designer at Microsoft

15.40 — Senseable Cities | Carlo Ratti, Director at MIT Senseable City Lab, Co-founder of CRA

16.00 — SEMINARIO | Following Humans w/Enhancers

RSVP HUMANIZING AI THROUGH DESIGN

SABATO 18 GIUGNO

Humanizing Mobility through Design

10.00 — OGR Tech – a mix of skills to support the growth of companies and innovation | Matteo Pessione, Fondazione CRT and OGR Tech Coordinator. Professor of Management and Marketing, University of Turin

10.30 — Thomas J. Stovicek, Head of User Experience at Volvo Cars

10.50 — Humanizing Innovation Beyond America’s Best Selling Vehicle | Sandy Fershee

Global Innovation and Design Executive Director D-Ford Detroit Lab Ford Motor Company

11.10 — Mobility, body and time | Federico Parolotto, Partner and owner MIC Mobility In Chain, Milan

11.40 — Reframing Mobility Design | Lowie Vermeersch, CEO & Creative Director at Granstudio

14.00 — SEMINARIO | When Technology permeates the very fabric of the car w/Pininfarina

RSVP HUMANIZING MOBILITY THROUGH DESIGN

Humanizing Learning through Design

14.00 — Juan Carlos De Martin, Vice Dean for Culture and Communication at Politecnico, Turin

14.20 — Humanising Education through Design. Embracing nonlinear and iterative Learning Paths by Design | Jan Eckert, Head of the Design Unit at Gothenburg University

14.50 — Making Space for Grace in Technology. Empathy > Efficiency | Hector Ouilhet, Head of Human Centered Innovation & Strategy at Google, USA

15.20 — Zero + | The prototype of a new school | Stefano Mirti, Designer and teacher

15.50 — Design strategies for social-ecological transformation | Kris Krois, Head of MA in Eco-Social Design and Associate Professor at Free University of Bozen – Bolzano

16.30 — SEMINARIO | Hic sunt learners w/Fightbean

RSVP HUMANIZING LEARNING THROUGH DESIGN

ABOUT CIRCOLO DEL DESIGN

Il Circolo del Design è uno spazio aperto, inclusivo e partecipato. Il Circolo del Design alimenta e promuove la cultura del progetto realizzando progetti d’impatto sul territorio e un programma di attività culturali e di formazione. Con la sua attività il Circolo favorisce le connessioni e l’incontro tra designer, aziende, mondo culturale, pubblica amministrazione e istituzioni. Online e offline, ogni giorno progetta contenuti che sappiano ispirare e lo fa collaborando con professionisti, studenti e visionari appassionati e curiosi.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa Circolo del Design
Spin-To – Move on together. Spin-To the future.
Alessandro Bertin / Gabriella Bruzzone
Mob +39 338 8291494 / +39 333 9049439
bertin@spin-to.it / bruzzone@spin-to.it
www.spin-to.it

 

Disiscriviti

contemporanee sui temi dell’umanizzazione della tecnologia attraverso le voci di designer, aziende del settore, ricercatori e istituzioni. La conferenza è curata da Jan-Christoph Zoels e Sara Fortunati.

 

Per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti COVID-19 confermare in anticipo la vostra partecipazione. 

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PROGRAMMA

 

GIOVEDÌ 17 GIUGNO

Ethic and technology

10.30 — Ethics – or something else? | Molly Wright Steenson, Senior Associate Dean for Research, College of Fine Arts and Carnegie Mellon University

11.10 — Ethics, caught between two worlds | Marco Steinberg, Founder & CEO of Snowcone & Haystack

11.50 — The Face of Technology | Don Luca Peyron, Director of Apostolato Digitale

12.30 — Digital Revolution and Humanism | Christian Greco, Director at Museo Egizio

RSVP ETHIC AND TECHNOLOGY

Humanizing Public Services through Design

14.00 — The City as Home of emerging technologies | Marco Pironti, Assessor for Innovation and Smart city

14.20 — Humanizing Public Services Through Design | Sabine Junginger, Head of Competence Center Design & Management, University of Applied Sciences and Arts Lucerne

15.10 — The digital transformations of Italian citizens | Roberta Tassi, Head of Service Design, Digital Transformation Team – Italian Government, Milan

15.40 — Accessibility of Public Digital Services | Claudio Celeghin, Head of the “Web Development and Communities” Service of the Agency for Digital Italy (AGID)

16.30 — SEMINARIO | Interaction Design at the service of culture w/TODO

RSVP HUMANIZING PUBLIC SERVICES THROUGH DESIGN

VENERDÌ 18 GIUGNO

Humanizing Healthcare through Design

10.00 — Humanization and Digitalization: the cornerstones of contemporary pediatric oncology after the pandemic | Franca Fagioli, Head of Pediatric Oncology and Director of Child Care and Pathology Dept. at Ospedale Infantile “Regina Margherita”, Turin

10.20 — Humanising healthcare by Design | Marta Lago, EU lead for Patient Experience & Solution Design at Amgen

11.10 — Co-design and Technology to improve Healthcare | Enrico Bassi, Director at OpenDot, Milan

11.40 — Focus on the word: humanizing Healthcare through the dialogue | Andrea Bolioli, Research & Innovation Manager, CELI – H-FARM Innovation

14.00 — SEMINARIO | Accessibility as relational: the importance of co-design when introducing technology into a context of care w/Experientia

RSVP HUMANIZING HEALTHCARE THROUGH DESIGN

Humanizing AI through Design

14.00 — Artificial Intelligence in the museum environment | Giovanni Squillero per Compagnia di San Paolo, Associate Professor at Politecnico di Torino – “Artificial Intelligence in support of Museums”

14.20 — Behind every great AI there’s a great Human | Ruth Kikin Gil, Responsible AI strategist. Senior Designer at Microsoft

15.40 — Senseable Cities | Carlo Ratti, Director at MIT Senseable City Lab, Co-founder of CRA

16.00 — SEMINARIO | Following Humans w/Enhancers

RSVP HUMANIZING AI THROUGH DESIGN

SABATO 18 GIUGNO

Humanizing Mobility through Design

10.00 — OGR Tech – a mix of skills to support the growth of companies and innovation | Matteo Pessione, Fondazione CRT and OGR Tech Coordinator. Professor of Management and Marketing, University of Turin

10.30 — Thomas J. Stovicek, Head of User Experience at Volvo Cars

10.50 — Humanizing Innovation Beyond America’s Best Selling Vehicle | Sandy Fershee

Global Innovation and Design Executive Director D-Ford Detroit Lab Ford Motor Company

11.10 — Mobility, body and time | Federico Parolotto, Partner and owner MIC Mobility In Chain, Milan

11.40 — Reframing Mobility Design | Lowie Vermeersch, CEO & Creative Director at Granstudio

14.00 — SEMINARIO | When Technology permeates the very fabric of the car w/Pininfarina

RSVP HUMANIZING MOBILITY THROUGH DESIGN

Humanizing Learning through Design

14.00 — Juan Carlos De Martin, Vice Dean for Culture and Communication at Politecnico, Turin

14.20 — Humanising Education through Design. Embracing nonlinear and iterative Learning Paths by Design | Jan Eckert, Head of the Design Unit at Gothenburg University

14.50 — Making Space for Grace in Technology. Empathy > Efficiency | Hector Ouilhet, Head of Human Centered Innovation & Strategy at Google, USA

15.20 — Zero + | The prototype of a new school | Stefano Mirti, Designer and teacher

15.50 — Design strategies for social-ecological transformation | Kris Krois, Head of MA in Eco-Social Design and Associate Professor at Free University of Bozen – Bolzano

16.30 — SEMINARIO | Hic sunt learners w/Fightbean

RSVP HUMANIZING LEARNING THROUGH DESIGN

ABOUT CIRCOLO DEL DESIGN

Il Circolo del Design è uno spazio aperto, inclusivo e partecipato. Il Circolo del Design alimenta e promuove la cultura del progetto realizzando progetti d’impatto sul territorio e un programma di attività culturali e di formazione. Con la sua attività il Circolo favorisce le connessioni e l’incontro tra designer, aziende, mondo culturale, pubblica amministrazione e istituzioni. Online e offline, ogni giorno progetta contenuti che sappiano ispirare e lo fa collaborando con professionisti, studenti e visionari appassionati e curiosi.

Nuova base Ryanair a Torino- Caselle: investimento di 200 milioni di dollari, 32 rotte

Ryanair ha aperto oggi 16 giugno la sua 16a base italiana a Torino con due aerei basati – un investimento di  200 milioni di dollari- e 32 rotte che collegano Torino, sia a livello nazionale che internazionale, a 13 paesi in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.

La nuova base Ryanair di Torino includerà:

  • Due aerei basati (investimento di $ 200 milioni), 60 posti di lavoro diretti
  • 18 nuove rotte (16 internazionali / due nazionali) nella stagione Winter*
  • 32 rotte in totale (23 internazionali / nove nazionali)*
  • Collegamenti con destinazioni perfette per le vacanze invernali come Lanzarote, Malta, Maiorca e Marrakech, per city break come Copenaghen, Budapest, Londra, Parigi, nonché collegamenti nazionali per Palermo, Napoli e Bari
  • Oltre 123 voli in partenza a settimana

Per festeggiare l’annuncio della nuova base, i passeggeri possono prenotare volando con le tariffe più basse e con la possibilità di usufruire dell’offerta “Zero Supplemento Cambio Volo” nel caso in cui i loro piani dovessero subire modifiche. Per festeggiare l’apertura della sua nuova base torinese, Ryanair ha lanciato una promozione con tariffe disponibili a partire da soli € 19,99, per viaggi fino a Marzo 2022, da prenotare entro la mezzanotte di venerdi (18 giugno) solo sul sito Ryanair.com.

L’Amministratore Delegato di Ryanair, Eddie Wilson, ha dichiarato:

“Siamo lieti di aprire la nostra sedicesima base italiana che rappresenta un investimento di 200 milioni di dollari all’aeroporto di Torino, con oltre 30 destinazioni tra cui scegliere questo inverno, inclusi 18 nuovi collegamenti. Abbiamo stabilito un’ottima partnership con questo aeroporto sin dal nostro primo volo in assoluto da Londra Stansted a Torino nel 1999 e siamo molto lieti di continuare a crescere nella regione dopo 22 anni di successi.

Mentre i programmi di implementazione delle vaccinazioni continueranno nei prossimi mesi, vogliamo continuare a sostenere la ripresa economica e la connettività regionale e internazionale in tutto il Paese e posizionare Torino come una delle principali destinazioni invernali, sia per un’affascinante vacanza in città sia come porta d’accesso ad alcune delle migliori località sciistiche italiane.

Per l’occasione, abbiamo lanciato un’offerta speciale con tariffe a partire da soli € 19.99 per viaggi fino a marzo 2022, disponibili fino alla mezzanotte di venerdì 18 giugno. Con la consapevolezza che le restrizioni legate al Covid cambiano regolarmente, i clienti Ryanair possono ora prenotare la loro meritata pausa estiva con la certezza che se i loro piani dovessero cambiare, possono spostare le date di viaggio due volte senza pagare il supplemento di cambio volo fino alla fine di dicembre 2021, e pagando solo l’eventuale differenza di prezzo tra il volo originale ed il nuovo volo. Per una vacanza tanto meritata basta un clic. Poiché queste incredibili offerte andranno a ruba rapidamente, invitiamo i clienti a collegarsi al sito www.ryanair.com per non perdere l’occasione”.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato:

“Dopo mesi difficili oggi è davvero una giornata speciale per l’aeroporto di Torino e tutto il Piemonte. È una grande soddisfazione annunciare l’apertura della base Ryanair dal prossimo 1 novembre 2021.Un passaggio fondamentale della nostra collaborazione con la compagnia irlandese che storicamente è sempre stata proficua sia per l’aeroporto che per il territorio.

Con questi primi due aeromobili basati lo scalo potrà ampliare da subito e in maniera significativa la propria offerta di collegamenti generando così il network da/per Torino con il più alto numero di sempre di destinazioni servite.

Si tratta di un’opportunità strategica fortemente voluta per poter superare quanto prima la crisi contingente legata alla pandemia e guardare ad un futuro sempre più internazionale per Torino e il Piemonte.

Proprio per questo ci aspettiamo che i piemontesi riscoprano la bellezza di viaggiare utilizzando l’Aeroporto di Torino, potendo sfruttare i numerosi voli diretti per capitali europee e tante altre nuove destinazioni come Lanzarote, Tel Aviv e Siviglia. Al tempo stesso auspichiamo che tutto il territorio sappia concentrare risorse ed azioni per aumentare l’attrattività del patrimonio turistico della città e dell’intera regione”.