Giachino scrive a Cirio: “Come andrà il Pil piemontese?”

Caro Presidente Cirio,

Ho letto la Tua bella intervista a MF, l’importante quotidiano finanziario. Mi auguro di tutto cuore che si avveri la Tua previsione di una crescita del PIL piemontese del 3% anche se ho dei dubbi perché proprio per usare il metodo che dici Tu, il bottom up, dal 1996 al 2019 il Piemonte ha perso 18 punti rispetto alla Lombardia e ben  8 rispetto alla media nazionale e questo significa che oramai la nostra Regione si colloca dopo il decimo posto tra le 20 regioni italiane.

Anche quest’anno cresceremo meno della media nazionale ( 6,1 rispetto a 6,3 ) perché Torino negli anni 90 ha dato troppo presto per esaurita la fase industriale e il sistema piemontese non ha saputo difendere il settore Automotive col Governo e col Parlamento perché siamo in ritardo nella costruzione della TAV e della linea 2 della Metro e perche’ non abbiamo fatto ancora le cose che servono per prenderci le ricadute logistiche del porto di Genova-Savona. La logistica che vale il 9% del PIL nazionale da noi in Piemonte vale appena il 6%

Meno male che grazie al Commissario MAUCERI i lavori del Terzo Valico hanno accelerato e in quei cantieri lavorano 5.000 persone.
Ecco perché dopo aver messo la faccia per salvare la TAV insieme alle madamin e alle imprese ora sono molto amareggiato che siano stati persi 2 anni nei lavori della TAV. Se anche in Val di Susa avessimo 5.000 in più a lavorare la economia della Valle e del PIEMONTE sarebbe diversa.
Ecco perché sarebbe stato importante organizzare anche a Torino un Maxi Convegno come ha fatto il nostro comune amico Giovanni TOTI allargato a tanti esperti nei vari settori per il PNRR. Se Torino e il PIEMONTE sono in declino, salvo la nostra Granda, ne hanno responsabilità anche le istituzioni locali.

Giunti a metà della legislatura regionale avendoTi sostenuto convintamente con la Lista “SITAVSILAVORO per il PIEMONTE” Ti scrivo perché “conto molto” sulla Tua esperienza Europa e sulla determinazione, tipica della nostra terra,  a generare un forte cambio di passo nella economia regionale usando al meglio i fondi PNRR e i fondi europei perché non mi pare che la nuova Amministrazione cittadina abbia le Idee forti e le competenze per il rilancio della economia e del lavoro.  Quando Lo Russo  dice che Torino ha grandi problemi ma anche grandi eccellenze ( Politecnico ,Università , Centri di ricerche e alcune belle aziende nel settore ICT, del settore aerospazio ) non capisce che le eccellenze che ci sono rimaste non riescono a rimpiazzare tutto ciò che abbiamo perso negli anni scorsi e ciò che perderemo se non riusciremo a difendere le fabbriche FIAT e dell’indotto .

Per rilanciare Torino e il PIEMONTE ci va di più. Ecco perché Ti propongo di lavorare a mettere insieme le Regioni PIEMONTE, Liguria, Lombardia e Rhone-Alpe per dar vita alla “TAV VALLEY” , una Macro Regione europea con quasi 900 miliardi di PIL  , un macroarea in cui si potranno mettere in moto grandi  sinergie tra i Centri di Ricerca , le Università, i Politecnici e le grandi aziende che Vi operano e le quattro Regioni avrebbero granì possibilità di mobilitare fondi europei straordinari. Questo discorso sta nelle corde del recente Patto ITALIA FRANCIA firmato dai Capi di Stato e di Governo . Nella TAVVALLEY Torino e il PIEMONTE ritornerebbero ad essere centrali come voleva CAVOUR quando diceva che senza il collegamento ferroviario Internazionale noi eravamo una periferia relativa.

Ti ringrazio molto della attenzione a Ti auguro un Buon Natale è un 2022 di rilancio.

Mino Giachino
SILAVORO SITAV

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