ECONOMIA- Pagina 289

Polliotto (Unc): “controversie in bolletta, c’è la conciliazione paritetica”

La Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte illustra uno strumento molto utile.

“Sempre più controversie in bolletta risolte grazie alla conciliazione paritetica. Si tratta di uno strumento per la risoluzione stragiudiziale dei contenziosi decisamente utile per i consumatori”. Lo afferma Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

“I principali player italiani fornitori di energia hanno sottoscritto un protocollo unico di conciliazione paritetica per gestire e risolvere le controversie che potrebbero sorgere tra i consumatori e queste aziende”, approfondisce il noto legale, figura unica in Italia tra consumerismo e poteri forti dell’economia. “Accedere alla conciliazione è semplice ed è sempre consigliabile farlo tramite lo sportello di UNC Piemonte in Via Roma 366 a Torino che provvederà, se non è stato già fatto, a inviare un reclamo formale all’azienda mediante i canali disponibili”.
E, in caso di mancata risposta, entro 40 o 50 giorni al massimo, o in caso di risposta insoddisfacente, attiverà la procedura. La controversia sarà trattata dai conciliatori formati e accreditati di Unione Nazionale Consumatori del Piemonte e funzionari esperiti del gestore interessato. “Una volta discussa e definita una proposta, sarà il consumatore ad accettare se la riterrà soddisfacente e, a quel punto, verrà redatto un verbale di accordo positivo che costituisce titolo esecutivo vincolante tra le parti”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto. “I problemi con cui ci confrontiamo frequentemente ogni giorno riguardano soprattutto il settore energetico e idrico, e constano essenzialmente di fatture con consumi anomali non corrispondenti al consumo effettivo e letture errate, malfunzionamento del contatore o relativi a interventi tecnici, errori nella corretta attribuzione delle caratteristiche della fornitura, contratti non richiesti, ritardi o blocchi nella fatturazione, ritardi nell’attivazione o nella disattivazione della fornitura, errori nelle volture o nei subentri, maxiconguagli e fatture di importo estremamente elevato dovute a perdite occulte di acqua”.
Per tutti i clienti delle altre centinaia di aziende del settore o in caso il cliente non sia un consumatore domestico ma una Piccola e Media Impresa si potrà invece utilizzare, sempre per tramite del nostro sportello, il Servizio Conciliazioni Clienti Energia dell’ARERA, l’autorità di regolazione di settore.
Per qualsivoglia controversia gli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte sono attivi a Torino e Pinerolo dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio. Infoline, 011 5611800 e www.uncpiemonte.it.

Le imprese vogliono vincere la partita della transizione digitale 

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L’ecosistema delle imprese piemontesi lancia la sfida a livello italiano. “Noi siamo pronti come territorio per The Digital Match. Ora la palla passa alle Istituzioni”.

Posizionare Torino e il Piemonte come territorio che nei prossimi anni guiderà la transizione digitale in Italia. È questa la sfida lanciata da “The Digital Match”, il documento strategico – Position Paper – voluto da Camera di commercio di Torino e Unione Industriale di Torino e realizzato da Fondazione Torino Wireless e PWC Italia, che è stato presentato  al Grattacielo Intesa Sanpaolo all’attenzione delle Istituzioni, locali e nazionali e dei rappresentanti degli oltre 100 stakeholder tra enti e imprese piemontesi che hanno contribuito a scriverlo.

Il documento è solo il cosiddetto “calcio di inizio” di una partita che le imprese vogliono assolutamente vincere per assicurare sviluppo, occupazione e attrattività partendo da Torino e dal Piemonte, un territorio che ha per storia e offerta tutti gli asset e le competenze necessarie per affermarsi a livello italiano come laboratorio di eccellenza per la transizione digitale di imprese e persone.

Le parole chiave sono: forti partnership pubblico private tra il mondo delle imprese, l’accademia e le istituzioni, governance chiara e condivisa e, soprattutto, volontà di investire e concentrare le risorse su selezionati “progetti bandiera” attraverso i quali orientare con grande determinazione le risorse europee dei prossimi anni come stanno facendo le città Champion prese ad esempio.

La forza della strategia di gioco sta proprio nella discesa in campo corale e coesa di tutte le associazioni di categoria in rappresentanza di tutti i settori economici, compreso il settore non profit, per affermare la necessità di investire sul digitale e chiedere alle istituzioni investimenti mirati e focalizzati e l’impegno a giocare tutti insieme la stessa partita.

Per vincere a livello italiano ed europeo “The Digital Match”, le imprese di Torino e del Piemonte hanno proposto alle Istituzioni un set di RaccomandAzioni molto operative e pragmatiche, declinate secondo i fattori abilitanti di un ecosistema digitale ovvero: competenze digitali,  infrastrutture abilitanti e strategia sui dati,  servizi digitali e interconnessi,  finanza d’impatto,  cultura diffusa, intrisa di etica e apertura all’internazionalizzazione, capacità di comunicare e creare un brand.

I promotori dell’iniziativa hanno illustrato la strategia, partendo da Dario Gallina, Presidente di Camera di commercio di Torino che ha sottolineato come “Un forte ecosistema digitale, quello che stiamo oggi presentando e che vogliamo rafforzare, è la chiave per garantire crescita e solidità alle imprese di tutti i settori e nuove tecnologie e servizi a favore di aziende, cittadini, turisti, studenti, utenti della PA. Per questo insieme a Unione Industriale abbiamo voluto riunire qui un’ampia comunità di rappresentanti del territorio, per dare impulso e sostegno alla progettualità e per parlare della sfida digitale che si può vincere soltanto insieme. Mi auguro che questo sforzo comune acceleri gli investimenti e le iniziative più urgenti e strategiche, contribuendo a posizionare Torino come un’area in cui già esistono competenze digitali e che per questo può essere attrattiva grazie alla scelta strategica oggi condivisa”.

Giorgio Marsiaj Presidente di Unione Industriale di Torino ha aggiunto: “Accelerare la diffusione delle tecnologie digitali, oggi strumento abilitante e trasversale a tutti i settori, è fondamentale per rilanciare una crescita duratura e sostenibile. Per raggiungere una digitalizzazione diffusa ed efficace occorrono una regia, progettualità condivisa, collegamenti tra i sistemi, le competenze giuste e la volontà di utilizzarle nei posti giusti. Serve una visione d’insieme, che non può prescindere da una partnership virtuosa tra pubblico e privato e già questo documento, promosso insieme dalla Camera di Commercio e dall’Unione Industriale, è un esempio in questo senso. Il nostro obiettivo comune deve essere cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per rafforzare le filiere e aumentarne la produttività, fornire una proposta di valore competitiva per lo sviluppo economico e il progresso sociale del nostro territorio, migliorandone l’attrattività e favorendo gli investimenti dall’estero”.

Massimiliano Cipolletta Presidente di Fondazione Torino Wireless ha dichiarato: “Torino può puntare all’eccellenza nel campo del digitale, creando nuova occupazione, soprattutto femminile, attraendo nuovi talenti e nuove imprese. La ricetta per crescere è fare rete non solo tra le imprese private, ma anche coinvolgendo il mondo accademico e della formazione in generale e gli enti pubblici, con uno sguardo non solo locale,  ma aperto alla realtà nazionale ed europea. In questo scenario, Torino Wireless è in prima linea nel favorire l’accessibilità dei dati, la complementarietà tra i settori e nel proporre nuovi modelli di innovazione”. 

Agricoltura di precisione nella nuova puntata di Parlaconme

 Giovedì 15 luglio alle ore 18

Filippo Gambacorta– Ceo Gambacorta Macchine Agricole

Giorgio Mercuri – Presidente Nazionale di Alleanza Cooperative Agroalimentari

 

Agricoltura di precisione”

 

Nella puntata di #Parlaconme del 15 luglio alle ore 18:00 si parlerà di un tema molto importante e che, soprattutto in un momento come questo dove la tecnologia e l’innovazione sono centrali, merita di essere portato in discussione ai nostri microfoni: parliamo di macchine per l’agricoltura di precisione insieme a Filippo Gambacorta – Amministratore dell’azienda Gambacorta Srl. L’azienda di famiglia che nasce nel 1963, dal nonno di Filippo per poi passare a lui nel 1985 e poi attualmente il figlio di Filippo – Francesco, si occupa della vendita di attrezzature agricole e ricambi, attrezzature zootecniche, attrezzature per l’agricoltura.

Insieme a lui, ai nostri microfoni, Giorgio Mercuri – Presidente Nazionale di Alleanza Cooperative Agroalimentari nonché imprenditore agricolo, ma soprattutto “agricoltore” come si definisce lui.

La puntata farà emergere punti importantissimi che in qualche modo romperà gli schemi su come la nostra agricoltura è veramente rispetto a quello che viene raccontato e di come veniamo percepiti sia al consumatore finale che al settore nazionale ed internazionale. Possiamo anticiparvi che la verità è che i nostri agricoltori sono molto più tecnologici di quanto si possa pensare ed immaginare, sono molto più preparati di quanto si possa pensare seppur non manchi la necessità di formazione da parte di aziende come quelle di Filippo che in fase di vendita di attrezzature agricole sono pronte ad insegnare ad utilizzare queste macchine che al primo incontro destano stupore, ma che quando si entra “in confidenza” e si comprende fortemente il grande aiuto che danno in campo, non se ne potrà più fare a meno.

Le macchine agricole sono un investimento in agricoltura e non un costo, aiutano a creare importanti azioni concrete per la sostenibilità, supportano a non sprecare soprattutto quando si parla di sovrapposizione in campagna, consegnano dati importanti e necessari per le analisi delle coltivazioni.

Sono sicuramente un impegno economico per le aziende, ma ci sono importanti contributi da parte delle istituzioni e non in ultimo, soprattutto in Piemonte, sono nate le cooperative di conduzione collettiva. Cosa significa esattamente? Che laddove un’azienda piccola non riesce a sostenere questo costo, vi è la possibilità di fare acquisti collettivi ed essere tecnologicamente pronti.

Forse bisogna iniziare a comunicare in maniera diversa l’agricoltura italiana, più veritiera. Non c’è più l’agricoltore di una volta che ci raccontano e che va in campo con la pala e le forbici, esistono macchine che raccolgono l’uva da sole e senza la mano dell’uomo. Ovviamente non ci riferiamo ad aziende che si trovano in zone dove le macchine e la tecnologia non arrivano per via del territorio decisamente ripido e con forti pendenze, ma comunque, se pensiamo al vino, le forbici per potare l’uva non le dobbiamo più pensare a delle semplici forbici, ma pensate ad agevolare il lavoro dell’uomo.

Quando si dice che la tecnologia molte volte in agricoltura non viene utilizzata, si deve pensare a che non la si conosce abbastanza, la si teme e non la si accetta alcune volte. E’ necessario comunicare di più da parte delle aziende la presenza di questa tecnologia a favore di un’agricoltura che è pronta a crescere e a migliorarsi soprattutto grazie ai giovani che di tecnologia se ne intende. Ma siamo fatti anche di persone meno giovani

che nel momento in cui si rendono conto del supporto importante che ne deriva, e superato lo scoglio, entrano in sintonia. Ne emerge anche quanto è fondamentale che le aziende agricole vengano ricompensate in maniera giusta del prodotto che vendono proprio per poter permettere di investire in innovazione al fine di consegnare un prodotto sempre più di qualità.

Ancora una volta ci lasceremo con delle sfide, dei messaggi importanti per chi ci ascolta e sarà proprio Simona a lanciare anche un appello ai media: comunichiamo di più, meglio ed in maniera veritiera l’agricoltura al fine di essere percepiti in maniera corretta davanti ai consumatori, ma anche alle altre nazioni che invece, così facendo, ci percepiscono come un settore vecchio e non innovativo. Non è così e le aziende, continuerà Simona, investano in comunicazione.

Siamo una squadra di professionisti, facciamolo emergere ed esattamente come agli Europei, la squadra compatta e che “non arretra di un centimetro” cit. Donnarumma, vince anche in questo meraviglioso settore.

>>> Allinterno della puntata, inoltre, verrà ricordato il sito di Parla Con Me www.parlaconmeofficial.it con allinterno tutti i podcast della scorsa stagione, di quella attuale e il salottino di Parla Con Me è ONLINE!

PODCAST DAL GIORNO DOPO SU WWW.PARLACONMEOFFICIAL.IT

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

Torino in un click: museo e hotel insieme

NUOVO ACCORDO TRA FEDERALBERGHI TORINO E FONDAZIONE TORINO MUSEI

Da oggi i turisti che visiteranno il sito della Fondazione Torino Musei https://www.fondazionetorinomusei.it/it/servizi-al-pubblico/organizza-il-tuo-viaggio potranno prenotare direttamente il loro hotel e beneficiare di servizi speciali.

Prosegue così la collaborazione tra l’associazione di categoria e la Fondazione che riunisce i musei civici della Città di Torino, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo d’Arte Antica, grazie alla quale sono attivi da anni sconti dedicati nei tre musei per i turisti che soggiornano nelle strutture associate a Federalberghi.

Utilizzando il widget realizzato da Federalberghi Torino, sarà possibile prenotare un soggiorno in una delle strutture ricettive associate che hanno aderito all’iniziativa e ottenere un upgrade della tipologia di camera e il late checkout alle ore 14.

Federalberghi Torino continua così il proprio impegno, attraverso la sinergia e il dialogo con enti che si occupano a vario titolo di cultura, arte, spettacolo al fine di rilanciare Torino come destinazione turistica dopo i difficili mesi segnati dalla pandemia, offrendo nuovi servizi ai turisti che verranno a visitare la città.

Grazie alla collaborazione che ormai da qualche anno abbiamo stretto con Fondazione Torino Musei possiamo oggi ampliare la gamma dei servizi messi a disposizione dei nostri clienti offrendo inoltre dei benefit come l’upgrade gratuito della camera e il late checkout – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – chiunque visiterà il sito di Fondazione Torino Musei per reperire informazioni sulle collezioni presenti alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama o sulle mostre temporanee avrà, senza bisogno di condurre lunghe ricerche, la possibilità di scegliere direttamente il proprio hotel in pochi semplici clic. Prosegue così il nostro impegno per il rilancio della nostra destinazione e per la modernizzazione dei servizi offerti.

 

Elisabetta Rattalino, Segretario Generale Fondazione Torino Musei dichiara – È sempre più importante la collaborazione tra le istituzioni che ogni giorno lavorano per la promozione e la valorizzazione della nostra Città. In quest’ottica nasce il progetto “Torino in un click”, in collaborazione con Federalberghi Torino. Sempre attenti alle necessità dei nostri visitatori, aggiungiamo oggi un servizio importante per l’accoglienza dei turisti.

Il futuro di Torino: questione di sopravvivenza

Magari , veramente e   concretamente ci pensa Mario Draghi.  Ad oggi è positiva la lettera del Governatore Cirio. Se son rose fioriranno. Francamente siamo stanchi ed un pochino spossati nell’urlare   che Torino sta morendo.  Come qualità di vita e come possibilità di vita. In particolare nelle periferie, i residenti vivono male, molto male. 

La paura fa novanta.  Così l’ iniziativa di Cirio di “convocare” i vecchi Presidenti regionali fa buon brodo. 30 anni di non politiche industriali in Piemonte.  Tanto ci pensava Fiat, il resto sarebb dovuto venir da sé.  Come si può facilmente constatare non è arrivato un bel niente. Parlo con cognizione di causa diretta.  15 anni fa sono stato amministratore delegato di Soprin.  Gruppo FinPiemonte.  Società operativa per  riattare le ex aree industriali in altre attività. Società di servizi per Tne, per capirci la società proprietaria di una parte di  Mirafiori. Qui la montagna ha partorito il topolino e dopo 20 anni dalla sua costituzione, a Mirafiori continua a farla da padrone.  Che qualcosa non funzionasse era chiaro fin da allora.  Il respirabile dell’ufficio ricerche dell’unione industriali di Torino,   Mauro  Zangola divenne amministratore delegato di Tne: persona degnissima che ho avuto modo di conoscere. Ma per trent’anni ha fatto solo ricerca.  Degnissimo intellettuale ma con scarse attitudini alla operatività. Era chiaro il disimpegno di Fiat,  come era altrettanto chiaro che la politica e i  politici si voltarono da un’ altra parte. Non è stato il destino cinico e baro che si è abbattuto sulla nostra città.  Sono state , anche queste, non scelte che hanno determinato il tutto. Altra esperienza diretta a Euro Fidi. Precisamente ero membro del cda di EuroGrup, società che controllava EuroFidi.  Lo scopo di EuroFidi: garanzie bancarie per finanziamenti a piccole e medie imprese.  In realtà il padre padrone era Giotti. EuroFidi Piemonte ebbe uno sviluppo nazionale.  Da Milano a Pescara.  Un gigante dai piedi d’argilla. Conclusione: fallimento. Oltre 400 persone lasciate a casa e molte piccole imprese in ginocchio. E la politica? Da Ghigo a Bresso si è risvegliata nel momento, ogni tre anni, delle nomine, per poi inabissarsi. Non voglio essere, poi,  capzioso.  Con elementi di continuità. Ad esempio le nomine in FinPiemonte.  Cota nominò  Massimo Feria Presidente e Vicepresidente Fabrizio Gatti in quota PD.  Massimo Feria dovette dimettersi per suoi guai giudiziari e divenne reggente Fabrizio Gatti confermato da Sergio Chiamparino. Fabrizio Gatti ora processato e secondo alcuni si profilerebbe una pesante e prossima condanna. Alle 15 di martedì si è tenuto il summit tra i Presidenti del Piemonte. Sintesi: centrale deve tornare il motor life,  ergo: se non auto la sua componentistica. Ma va? Amata ironia su qualcosa che si ripete da 40 anni.  Avrebbero dovuto dire come deve ritornare ad essere centrale.  Meglio non compromettersi.  Fa fine e non impegna.  Tanto l’ andazzo è sempre andazzo.  Dunque speriamo in Mario Draghi,  non ci resta altro se non nella speranza di Super Mario. Garantirà soldi ed iniziative.  Ma non basta,  purtroppo.  Bisogna , anche,  saperli spendere e saperli gestire. E non mi sembra che il nostro passato prossimo dia delle risposte adeguate per il futuro. La  politica si è infognata  a Torino come Roma. Dunque. Unica soluzione un commissario che agendo di testa sua non pensa e non deve pensare alla politica,  che del resto,  come si è  ampiamente visto ha toppato. È una questione di moda ? No mi sembra una questione di sopravvivenza. Viceversa se saranno i soliti nel gestire, il mio oramai atavico pessimismo verrà confermato.  Poi, sia ben chiaro, il primo nell’ essermi sbagliato,  sarò io. Pronto nel cospargermi il capo di cenere. Vincendo Torino ho vinto anche io. Perdendo Torino ho perso anch’io.
Spero di sbagliarmi.  Torino è troppo importante.
Patrizio Tosetto

I mezzi storici di Marazzato raccontati su YouTube

E’ la più grande raccolta europea di camion d’epoca del Novecento restaurati con oltre 250 esemplari.

La ‘Collezione Mezzi Storici Marazzato’, la più grande, ampia e curata raccolta in Europa di autocarri del Novecento completamente restaurati, approda sul web.

E lo fa con un video intenso ed emozionante insieme, visibile all’indirizzo https://youtu.be/Z1YzAgAimbo, che ne racconta l’origine, lo sviluppo e i punti di forza.

Un progetto unico e straordinario nato poco dopo il 2010 per volere di Carlo Marazzato, industriale, Presidente della Holdingdel ‘Gruppo Marazzato’ (dal 1952 azienda italiana leader in bonifiche ambientali e soluzioni per il pianeta) in memoria del papà Lucillo, fondatore dell’impresa di famiglia, che quasi settant’anni fa, grazie a un camion e una tenace e ferrea volontà, pose le basi per un’azienda perfetta sintesi di lavoro, coraggio e successo tutt’oggi in crescente espansione.

Oltre 250 esemplari tutti riportati fedelmente alle condizioni di origine come appena usciti di fabbrica e prevalentemente a marchio italiano – ‘Fiat’, ‘Bianchi’, ‘Alfa Romeo’, ‘Lancia’, ‘Spa’, ‘Om’, ‘Isotta Fraschini’ e gli stranieri ‘Saurer’ e ‘Volvo’ – raccontano e testimoniano l’evoluzione del trasporto merci su gomma in oltre un secolo di sviluppo di design e tecnologia legata a quei gloriosi giganti della strada che hanno motorizzato e ricostruito l’Italia fra le due guerre.

Una collezione affascinante, costantemente aggiornata e innovata mediante l’acquisto e il meticoloso restauro di nuovi pezzi unici, visibile su appuntamento nello showroom privato con sede a Stroppiana, nel Vercellese, in occasione delle manifestazioni denominate ‘Porte Aperte’.

Come la prossima di sabato 17 Luglio promossadall’Associazione Veicoli Storici ‘Quattro Assi Più’ nata dalla volontà di Carlo Marazzato, suo instancabile ed eclettico presidente, per diffondere e promuovere in Italia e all’estero la cultura e la memoria del trasporto pesante di ieri e di oggi, grazie anche a un archivio di materiale documentale che annovera decine di migliaia di reperti provenienti dalle principali case automobilistiche e dalla stampa specializzata dell’epoca.

Negli ampi padiglioni, oggetto di una partnership con il Politecnico di Torino per trasformare l’intero sito in un polo museale moderno e interattivo, oltre ai camion storici che vanno dai cosiddetti ‘musoni’ nati prima del Secondo Conflitto Mondiale agli esemplari postbellici caratterizzati dalla cabina avanzata e dai grandi fregi decorativi, trovano posto anche un centinaio fra autovetture e motocicli di grande pregio, a completamento e corredo di una passione autentica e inesauribile verso i motori classici di ogni tipo.

Perché “Il senso è nel viaggio: sempre, comunque”. Parola di Lucillo Marazzato.

Venaria, 800 mila euro per i lavori pubblici

Il 28 giugno ultimo scorso, la Giunta comunale, su proposta dell’Assessore Di Bella, ha approvato un  piano di manutenzione urbana che si propone  di risolvere molte delle criticità storiche della Città di Venaria Reale. Lavori che i cittadini aspettavano da tempo, finanziati con una cifra importante che sfiora gli 800 mila euro.

Dichiara il sindaco Fabio Giulivi «Con questo importante piano non risolviamo tutti i problemi della Città, ma sicuramente continuiamo a dare risposte concrete alle segnalazioni dei cittadini. Gli altri interventi saranno oggetto di un nuovo piano di lavori che stiamo completando. Infine, dopo la riqualificazione della Passerella Mazzini, riconsegnata alla Città circa una settimana fa, comunico che è imminente l’apertura della passerella di via Filzi, che collega, con sovrappasso sulla ferrovia Torino-Ceres, corso Garibaldi. Per una Venaria Reale più bella, più vivibile e più sicura». Il progetto prevede sostanziali interventi di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale sia veicolare sia pedonale, che interesseranno gran parte del territorio comunale, abbinati ad interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione di attraversamenti pedonali protetti e quant’altro necessario al fine di agevolare l’uso in sicurezza delle strade da parte di pedoni, ciclisti, autoveicoli e mezzi pesanti. Giuseppe Di Bella, assessore ai Lavori Pubblici «Un impegno sulla nostra città che non si vedeva da tempo. Come promesso in campagna elettorale, stiamo passando alla fase operativa. E per questo voglio ringraziare anche gli Uffici comunali, dalla dirigenza ai funzionari, alle squadre sul campo, che hanno saputo rispondere celermente alla richieste dell’Amministrazione. Inoltre, questa prima fase di lavori, sarà seguita da un altro progetto di interventi, della portata di circa 500mila euro. Tanti sono i tasselli che stiamo andando a mettere nei tanti luoghi della Città, una Venaria che sta cambiando».

Un ampio progetto di riqualificazione del territorio cittadino, quindi, che prevede opere di diversa dimensione. «Anche le piccole manutenzioni possono contribuire a migliorare la qualità della vita del cittadino e dei turisti che sempre più frequentano la nostra Città» – afferma l’assessore alle Manutenzioni, Quartieri e Recupero periferie, Marco Scavone.

Di seguito se ne riportano brevemente i contenuti:

  • realizzazione nuova caditoia in via Sauro angolo via Zanellato;
  • ripristino pavimentazione a servizio del parcheggio in via Rossini/via Zanellato e il parcheggio in via Silva/via Zanellato;
  • ripristino in via San Marchese, delle pavimentazioni in porfido ammalorate sia degli attraversamenti pedonali e sia delle aree spartitraffico;
  • ripristino porzione di muratura lesionata del ponte Castellamonte, (intervento da realizzarsi in un secondo momento secondo l’art. 106 del D. Lgs 50/16 s.m.i. in quanto finanziato con il ribasso d’asta);
  • ripristino percorsi pedonali in via G. Leopardi;

segue

  • realizzazione nuove caditoie presso rotatoria di via Druento/via Petrarca, ripristino caditoia presso parcheggio Beleno;
  • ripristino attraversamento pedonale in via XX Settembre e ripristino pavimentazioni in porfido in piazza Cavour;
  • ripristino/asfaltatura pavimentazioni bituminose in c.so Garibaldi;
  • asfaltatura via Carducci;
  • ripristino pavimentazione lignea nei pressi di via Mazzini e ripristino passerelle in legno ammalorate in Corona Verde;
  • ripristino/asfaltatura pavimentazioni bituminose in via Druento (tratto iniziale oltre il parcheggio);
  • ripristino marciapiedi pedonali in via Mosele e realizzazione nuovo percorso pedonale in via Druento al fine di agevolare anche la raccolta dei rifiuti soldi urbani;
  • ripristino/asfaltatura pavimentazione bituminosa in via Grassi (intervento da realizzarsi in un secondo momento secondo l’art. 106 del D. Lgs 50/16 s.m.e i. in quanto finanziato con il ribasso d’asta);
  • ripristino/asfaltatura pavimentazione bituminosa in viale Buridani tratto da c.so Matteotti a via L. da Vinci;
  • ripristino marciapiedi pedonali nelle vie Marconi e Medici del Vascello;
  • lavori di allacciamento fontanelle esistenti, site nei parchi Raffaello Sanzio e Magellano;
  • ripristino/asfaltatura pavimentazione bituminosa in via Boglione;
  • completamento asfaltatura in c.so Machiavelli, sino alla rotatoria con Via Guarini;
  • ripristino pavimentazione bituminosa con posa di telo strutturale nel tratto di c.so Garibaldi prospicente il Cimitero di Altessano;
  • realizzazione nuovo attraversamento pedonale rialzato in c.so Puccini;
  • ripristino/potenziamento rete smaltimento acque meteoriche in via Scodeggio;
  • realizzazione nuova rotatoria in c.so Machiavelli, all’intersezione con svincolo della Tangenziale Nord, (intervento da realizzarsi in un secondo momento secondo l’art. 106 del D. Lgs 50/16 s.m.i. in quanto finanziato con il ribasso d’asta );
  • ricostruzione ponticello in legno nel percorso di accesso al Centro Polivalente Iqbal Masih di via Amati;
  • ripristino soletta a protezione canale demaniale in via Mascia Quirino;
  • realizzazione nuovo attraversamento pedonale rialzato in via L. da Vinci;
  • ripristino marciapiedi pedonali in via Paganini;
  • ripristino pensilina del percorso pedonale a servizio del sottopasso Motrassino;
  • ripristino passerella in legno insistente nel percorso ciclo pedonale adiacente il torrente Ceronda.

Ufficio Stampa
Vittorio Billera

L’allarme degli artigiani: “Rischio di gelata sulla fragile ripresa” Escalation dei costi delle materie prime

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Escalation costi materie prime (ai massimi degli ultimi 20 anni) mette sotto pressione in particolare 8 settori: Costruzioni, Metallurgia, Legno, Gomma e materie plastiche, Mobili, Autoveicoli, Prodotti in metallo e Apparecchiature elettriche ed elettroniche. Chiediamo pertanto un intervento urgente e risolutivo da parte del Governo a tutela delle imprese coinvolte dal vistoso rincaro delle materie prime.”

Enzo Tanino (Presidente Confartigianato Edilizia Piemonte): “L’aumento senza precedenti dei costi delle materie per l’edilizia con la conseguente difficoltà di approvvigionamento, rischia di bloccare tanti cantieri con gravi ripercussioni economiche, sociali e sull’attuazione del Pnrr, mettendo a rischio gli interventi riguardanti il 110%.”

Allarme rosso sul rincaro delle materie prime, i cui costi sono andati alle stelle. Anche le imprese artigiane del Piemonte ne stanno subendo le durissime conseguenze che mettono a rischio la competitività e la definitiva ripartenza in questa fase ancora complessa di convivenza con la pandemia.

 “Sulle speranze di ripresa economica delle piccole imprese -denuncia il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici– incombe il continuo rialzo dei prezzi delle materie prime, ai massimi degli ultimi 20 anni. Il nostro ufficio studi ha rilevato che ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle commodities non energetiche sono stati del +33,4% rispetto ad un anno prima, con un’accelerazione dei rincari che a marzo di quest’anno si attestavano al +24% rispetto allo stesso mese del 2020. Un’impennata che può provocare un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere piemontesi per l’acquisto di beni necessari alla produzione.”

Nel dettaglio, l’aumento dei prezzi delle materie prime sta colpendo il comparto delle costruzioni e i settori manifatturieri di metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche ed elettroniche. I rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. Particolari tensioni per minerale di ferro con rincari annui del +88,1%, seguito da stagno (+77%), rame (+73,4%) e cobalto (+68,4%). E ancora zinco (+46,7%), nickel (+38,5%), alluminio (+36,0%), molibdeno (+32,4%).

Allarme anche sul fronte delle materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 aumentano addirittura del 93,6% su base annua.

Numerosi fattori stanno sostenendo la fiammata dei prezzi delle commodities, in primis la ripresa della produzione mondiale. In parallelo, le catene produttive globali non sono riuscite a riorganizzarsi dopo lo shock Covid-19: l’offerta rarefatta per alcuni produttori si intreccia con difficoltà nella logistica delle merci (il blocco del Canale di Suez di fine marzo ed oggi la variante Delta del Covid che blocca tre porti cinesi con migliaia di container che non possono partire) allungando i tempi consegna. Scarseggiano materie prime necessarie per la produzione di beni che è cresciuta a seguito dell’emergenza sanitaria.

 “Quello che ci preoccupa di più di una fase di super inflazione -afferma Felici– è l’impatto ‘negativo’ che può avere sulla positività di alcuni segnali congiunturali che stavano contraddistinguendo la fase economica dei primi mesi del 2021.”

“Quanto dureranno queste fiammate di prezzi e quanto incideranno sull’aumento dell’inflazione non è prevedibile oggi -sostiene Enzo Tanino, Presidente Confartigianato edilizia Piemonte– ma è invece facile prevedere un aumento per il consumatore dei prezzi dei beni di più largo consumo a partire dal prossimo autunno. Inoltre c’è un ‘problema edilizia’ che Confartigianato Imprese ha sottoposto al Governo: l’aumento senza precedenti dei costi delle materie per il settore con la conseguente difficoltà di approvvigionamento, rischia di bloccare tanti cantieri, compresi quelli del 110%, con gravi ripercussioni economiche, sociali e sull’attuazione del Pnrr.”

“Chiediamo pertanto -conclude Felici– un intervento urgente e risolutivo da parte del Governo a tutela delle imprese coinvolte dal vistoso rincaro delle materie prime. Leggiamo a mezzo stampa che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile sta preparando un testo che dovrebbe prevedere una compensazione in caso di incrementi attorno al 10% degli approvvigionamenti. Chiediamo quindi che queste misure siano immediate per non vanificare i primi segnali di ripresa.”

Start up innovative, il report

PRESENTAZIONE DEL REPORT SULLE STARTUP INNOVATIVE A SIGNIFICATIVO IMPATTO SOCIALE IN ITALIA

 

Mercoledì 14 luglio ore 17:30 sulla piattaforma Zoom

 

Il team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM), con base al Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino, presenterà gli aspetti principali della ricerca condotta sulle Startup Innovative a significativo impatto sociale in Italia.

 

L’evento si terrà su Zoom, mercoledì 14 luglio alle ore 17.30.

Il Report approfondisce aspetti quali il quadro giuridico aggiornato sulle Startup Innovative a significativo impatto sociale (SIaVS, Società Benefit, B Corp e Imprese sociali), la loro crescita negli ultimi due anni, la distribuzione territoriale, i ricavi e il numero di dipendenti di queste e gli esempi di maggior successo di Startup Innovative a significativo impatto sociale in Italia.

Sarà il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ad aprire l’evento di presentazione del Report. Nella prima parte dell’evento il Professor Paolo Landoni, Direttore della Ricerca e docente di innovazione e imprenditorialità del Politecnico di Torino insieme ai vicedirettori Davide Vigliarolo e Alessandro Laspia analizzeranno gli aspetti più significativi della ricerca.

A seguire, i dati verranno discussi con un panel di esperti: Marielda Caiazzo – Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE); Luca Carabetta – Deputato della Repubblica italiana; Paolo Di Cesare – Nativa & Country partner B-lab Europe; Francesco Mondora – Assobenefit.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi qui

Il Report pubblico sarà disponibile a partire dal giorno successivo all’evento e scaricabile gratuitamente a questo link

La ricerca è stata condotta dal team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM) e grazie al supporto, tra gli altri, di Assobenefit, Ashoka, InnovUp, Instilla, Molten Rock e Social Innovation Teams (SIT).

Per maggiori informazioni è possibile mandare un’e-mail a sim@polito.it

Un’ottima annata: le aziende vinicole si affidano al web e superano la crisi Covid

Grazie ai canali digitali di vendita, al  lancio di nuovi prodotti, e degustazioni on line  le aziende vinicole  piemontesi e italiane e i consorzi di tutela hanno fronteggiato con successo  la crisi provocata dalla pandemia di Covid

E i risultati sono soddisfacenti, confermano enti e cantine. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Il vino 2021. One year after’, commissionata dal piemontese Consorzio Tutela Gavi docg, e condotta dallo Iulm Wine Institute (Iwi) n collaborazione con l’Unione Italiana Vini (Uiv), Il Corriere Vinicolo e Wine News, a cura del  Prof. Massimiliano Bruni. Circa  94% delle cantine ha giudicato positivamente le iniziative  durante il periodo Covid, che hanno aumentato la notorietà dei prodotti e dei marchi (82,9%), consentendo di esplorare nuove forme di comunicazione (80,0%), nuove forme di vendita (54,3%) e inoltre hanno assicurato volumi aggiuntivi (25,7%).  51% è la quota  delle aziende vinicole che ha reagito alle difficoltà con nuovi prodotti e ha seguito la via delle degustazioni on line, dell’apertura di un negozio web, dei tour virtuali.