ECONOMIA- Pagina 289

Consumatori, Polliotto: “Auto e moto, arriva il nuovo Duc”

Dal 1° Ottobre il Documento unico di circolazione e proprietà sostituisce libretto e CDP digitale.

Il Documento unico di circolazione e proprietà (DUC) segna una svolta nel mondo dei motori. Entrato in vigore il 1° ottobre 2021, sostituisce il libretto di circolazione e il certificato di proprietà.

“Si tratta di un’operazione che aumenta la trasparenza nelle compravendite veicolari, specie per i mezzi usati. Esso conterrà dati tecnici del veicolo, intestazione, situazione giuridico patrimoniale, eventuale cessazione del veicolo, eventuale presenza di privilegi e ipoteche ovvero provvedimenti amministrativi e giudiziari (come, ad esempio, il fermo amministrativo), spiega Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

E’ bene precisare – approfondisce la Presidente di UNC – che il nuovo documento non è obbligatorio per i veicoli acquistati prima del 1° ottobre 2021: per questi, resta valido il vecchio libretto di circolazione. Per i veicoli immatricolati dopo il 1° ottobre 2021 sia nuovi che usati, invece, il nuovo proprietario dovrà richiedere, anche mediante le agenzie competenti, il nuovo documento che sarà rilasciato dal CED, alias (Centro elaborazione dati della Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile)”.

Il DUC digitale può essere stampato per essere esibito in caso di necessità. Se in passato una volta effettuato il passaggio di proprietà, veniva stampata un’etichetta che andava apposta sul vecchio libretto, e contestualmente veniva aggiornato il certificato di proprietà, ma occorrevano alcuni giorni, adesso con il nuovo documento il sistema si aggiorna immediatamente.

Per gli automobilisti, dunque, “In arrivo un maggior grado disemplificazione e anche di contenimento dei costi con un risparmio di circa 40 euro a vettura dovuti perlopiù ad una riduzione dei bolli e un ridimensionamento del costo per la registrazione al PRA”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.

L’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte è disponibile dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio, previo appuntamento, a Torino in Via Roma 366 (e anche a Pinerolo) telefonando allo 011 5611800 o scrivendo all’indirizzo e-mail uncpiemonte@gmail.com.

Borsa di studio “Amazon Women in Innovation” per il Politecnico

Amazon annuncia la nuova edizione 

Per il quarto anno consecutivo, Amazon supporterà il percorso di studio di una nuova studentessa meritevole iscritta al corso di Laurea in Ingegneria Informatica, come parte del programma Amazon nella Comunità a sostegno della formazione in discipline STEM.

La studentessa che si aggiudicherà la borsa di studio di quest’anno si aggiungerà alle giovani donne di talento selezionate nelle precedenti edizioni come destinatarie della borsa di studio grazie ai brillanti risultati raggiunti.

Torino, 17 novembre 2021 – Per il quarto anno consecutivo, Amazon assegnerà ad una studentessa meritevole del Politecnico di Torino la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”, parte del programma Amazon nella Comunità, creata per incentivare e aiutare le giovani donne meritevoli a intraprendere un percorso di studi e a soddisfare la propria ambizione di lavorare nel settore dell’innovazione e della tecnologia.

Da sempre, Amazon si impegna ad avvicinare i giovani alle materie STEM (acronimo inglese di Science, Technology, Engineering, Mathematics) e al Coding, in particolar modo le bambine e le ragazze che, ancora per via di stereotipi sociali e culturali, intraprendono poi altri percorsi. In particolare, Amazon Women in Innovation offrirà un finanziamento di €6.000 all’anno, per tre anni, a una studentessa che intenda conseguire una Laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino. L’Università sceglierà la vincitrice in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nel bando di gara. Oltre a supportare economicamente le studentesse per tre anni, Amazon metterà a disposizione una mentor, una manager di Amazon, per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

“Le borse di studio Amazon Women in Innovation supporteranno giovani ragazze meritevoli a sviluppare le proprie competenze in ambito tecnologico e digitale. Tali competenze sono sempre più richieste nel mondo del lavoro e sono fondamentali per il futuro del Paese”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, Vice Presidente e Country Manager di Amazon Italia e Spagna. “Siamo da sempre convinti che l’innovazione passi attraverso la diversità di prospettive e per questo siamo costantemente impegnati a costruire un ambiente sempre più inclusivo, non solo nella nostra azienda, ma anche nelle comunità in cui operiamo. Un passo fondamentale è quindi supportare l’accesso all’istruzione e, in particolare, a quei percorsi accademici più tecnici in cui c’è ancora grande disparità di genere”.

“Il Politecnico di Torino accoglie con favore anche quest’anno l’iniziativa Amazon Women in Innovation perché è coerente con le politiche di Pari Opportunità che l’Ateneo promuove da diversi anni per valorizzare le differenze, promuovere l’inclusione e incrementare l’iscrizione delle studentesse alle discipline STEM attraverso azioni positive che realizzino in ambito lavorativo e studentesco l’uguaglianza sostanziale di ogni persona, in particolare quella fra uomini e donne. È ormai condiviso che la qualità della didattica e della ricerca aumentano se accompagnate da politiche di gender equality, diversity e inclusione che valorizzino i diversi talenti”, ha commentato Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino.

Il progetto di borse di studio Amazon Women in Innovation si estende anche al Politecnico di Milano, all’Università di Roma ‘Tor Vergata’ e all’Università degli Studi di Cagliari, università situate nelle città in cui si trovano rispettivamente la sede corporate, diversi Centri di Distribuzione, oltre che la sede del Customer Service. Tutte le borse di studio saranno offerte per l’anno accademico 2021/2022.

Amazon a Torino 
A Torino ha sede il Centro di Sviluppo italiano di Amazon, dedicato alla ricerca applicata alle capacità dell’intelligenza artificiale che consentono un’interazione naturale e accurata con Alexa, focalizzandosi su aree come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e il text-to-speech per fornire ai clienti la migliore esperienza d’uso possibile. Alle porte di Torino si trovano anche il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte e il deposito di smistamento di Brandizzo. In città è stato inoltre recentemente annunciato il centro di distribuzione urbano Fresh. A Vercelli sorge invece l’Innovation Lab europeo, che lavora all’implementazione dei processi tecnologici all’interno dei centri logistici di Amazon. Inoltre, in Piemonte quest’anno hanno aperto anche un nuovo centro di distribuzione a Novara e un deposito di smistamento a Grugliasco.

L’impegno di Amazon per la comunità a livello globale
Amazon è costantemente impegnata a supportare donne, giovani, studenti e comunità meno avvantaggiate in tutto il mondo. Nell’ambito di un impegno più ampio verso l’istruzione, Amazon si sta adoperando per agevolare la formazione di bambini, giovani e adulti, avvicinandoli alle materie STEM attraverso programmi come Amazon Future Engineer e il supporto a organizzazioni come Code.org o Techonovation.org. Da diversi anni, Amazon è al fianco di Technovation Girls, il più grande programma imprenditoriale tech rivolto alle studentesse dai 10 ai 18 anni per conoscere le materie STEM e renderle consapevoli delle loro potenzialità come innovatrici del futuro. Viene inoltre posta una grande attenzione sui “Right Now Needs”, con particolare focus sulla lotta contro la fame infantile e sulle famiglie senza tetto, e sul sostegno alle comunità colpite da catastrofi naturali attraverso il programma “Disaster Relief”, che offre un servizio rapido ed efficace a diverse associazioni no profit impegnate a fronteggiare disastri naturali su larga scala.

Disparità di carriera e lavorative tra i sessi, se ne parla al Fico Eataly

Al FICO  Eataly World Simona Riccio, torinese, Digital Strategist e Social Media Marketing Manager del CAAT, terrà un intervento sulle disparità di carriera e lavorative tra i sessi, nell’ ambito dell’Empowering Women Worldwide”

‘Empowering Women Wolrdwide’ rappresenta il claim dell’evento WomenX Impact creato e condotto da Eleonora Rocca, che vuole portare in Italia un messaggio di WomenEmpowerment e Futuro, in programma  a Bologna e in modalità  online al FICO Eataly World, nei giorni del 18, 19 e 20 novembre prossimi. Si tratta di una full immersion per dar voce alle donne che sono riuscite a distinguersi nei loro rispettivi percorsi di carriera e alle persone che desiderano aggiungere nuove competenze  al proprio bagaglio professionale. Venerdì 19 novembre, alle 12.40, interverrà sul palco Simona Riccio, Digital Strategist  e Social MediaMarketing Manager del CAAT, Centro agroalimentare di Torino,  e fondatrice  della trasmissione radiofonica “PARLACONME”, in onda lo scorso anno sulla Radio web Radiovidanetwork.

              Simona Riccio  terrà  un intervento dal titolo “Riparto da me. Come superare (con successo) il licenziamento”.

              Il suo speech ha lo scopo di far emergere come la differenza tra i sessi non consista soltanto in una differenziazione di stipendi, ma  anche e soprattutto di opportunità che alle donne vengono sottratte proprio in quanto  donne.  Da sempre Simona Riccio fa presente questa diseguaglianza sui suoi canali social e soprattutto sul suo Canale Linkedin , in  cui è  stata riconosciuta  quale LinkedinTop Voice Italia. Il tema da lei trattato ha poi ottenuto un enorme riscontro, prendendo spunto dal focus redatto da Paola Piovesana su Largo Consumo, in cui emergono i dati raccolti dal “Global gender Cap report 2021”.

             Insieme a Maurizio Fiengo, Tutor e  Orientatore delle Politiche Attive del lavoro  e creatore del “Kit del lavoro”, ha creato un Carosello Digitale, attraverso il quale entrambi parleranno del tema “7 motivi perché… siamo Donne oltre le gambe c’è  di più “.

             Si tratta di sette  claim che vogliono dimostrare quanto la differenza  e le opportunità  di lavoro debbano essere eguali per tutti i generi, facendo emergere quanto una donna possieda anche quella marcia in più,  data anche  dal peso e dal carico creato da questa situazione. Simona invita tutti a parlarne , dai docenti ai media, agli esponenti politici, in modo tale che in tempi brevissimi venga colmato questo Cap di fronte a una Carta Costituzionale vigente che vieta espressamente  la disparità di trattamento discriminata dai generi.

             Molti saranno i temi che Simona Riccio affronterà  nel corso del suo speech, tra cui il ruolo della donna durante la pandemia da Covid 19 e come siano state le più  penalizzate, essendosi dovute occupare maggiormente della famiglia e il fatto che risulti inaccettabile che il reddito delle donne italiane sia in media pari  al 57,2% di quello degli uomini , a fronte di molte più  ore lavorate. Verrà  inoltre evidenziato come, secondo Eurostat, una donna italiana guadagni 25 mila euro annui contro i 44 mila degli uomini, a fronte di molte più  ore lavorate. La differenza  non consiste tanto nel grado di istruzione, che spesso le donne presentano anche più  degli uomini, quanto nella maternità,  che viene spesso considerata un problema.  Simona Riccio evidenzierà anche come di questa problematica della disparità tra uomo e donna si stanno prendendo cura il Comitato Nazionale,  la Consigliera Nazionale  e la Rete delle Consigliere di Parità, per elaborare dei progetti a livello parlamentare, in grado di eliminare le disparità di genere.

Mara Martellotta

Consulta europea: al lavoro per la programmazione 2022

La Consulta regionale europea si è riunita  in videoconferenza per il resoconto dell’attività 2021 e per la definizione della programmazione 2022.

In qualità di delegati della Consulta sono intervenuti il vicepresidente Francesco Graglia e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Michele Mosca.

Graglia ha evidenziato che – nonostante il periodo pandemico – la Consulta ha vinto la difficile sfida di portare a compimento tutte le progettualità previste per la programmazione 2021 ma si guarda già al futuro con l’aggiunta di nuove iniziative.

Mosca ha spiegato l’importanza che rivestono progetti già strutturati quali ad esempio “Diventiamo cittadini europei”, giunto alla 37a edizione, ma anche nuovi come Europa Piemonte Sviluppo, rivolto agli Enti locali soprattutto di piccole dimensioni, per informarli sulle possibilità di accesso ai finanziamenti europei 2021-2027. Il consigliere Mosca ha già presentato il progetto nelle province di  Biella, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola, mentre il vicepresidente Graglia lo presenterà nei prossimi giorni nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Infine, per quella di Torino, se ne farà promotore il presidente del Consiglio regionale e della Consulta, Stefano Allasia.

Sono invece state 21 le scuole coinvolte nel corso dell’ultima edizione di “Diventiamo cittadini europei” con 154 studenti premiati. La maggior parte degli istituti che hanno aderito all’iniziativa provengono dalle province di Torino, Asti, Alessandria, Novara e  Cuneo.

Rivolta al mondo della scuola – per formare i giovani in una prospettiva sopranazionale e prepararli a essere cittadini di un’Europa unita e interdipendente – l’iniziativa nasce nel 1983 e permette agli studenti di compiere un’esperienza concreta dell’Europa, anche attraverso le visite alle principali istituzioni.

La Consulta ha poi rinnovato sia la convenzione triennale con l’Istituto Universitario di Studi Europei (IUSE) sia il protocollo d’intesa quinquennale con il Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino, Distretto sistemico che si occupa dei siti Unesco.

Tra i progetti illustrati, oltre a quelli già confermati, in vista della programmazione 2022 figurano: il seminario di formazione alla cittadinanza europea a Bardonecchia (To), nell’ambito dei premi per il concorso “Diventiamo cittadini europei”, l’assemblea regionale per le richieste di riforma dell’Ue a cura del Movimento Federalista Europeo e l’organizzazione di un workshop congiunto sugli strumenti dell’Ue per la partecipazione al policy making comunitario a cura di Confindustria Piemonte.

Uncem e le “Olimpiadi delle Alpi”

“Quando Uncem due anni fa proposte le Olimpiadi delle Alpi, aveva visto giusto. Nessun territorio e nessuna Città possono star da soli oggi nell’ospitare i Giochi.

Non a caso, per Mondiali di Calcio e Olimpiadi si mettono insieme interi Paesi come Giappone e Cina. E le Alpi insieme, solo insieme, sono vincenti, possono risparmiare sui costi delle opere, avere una efficace organizzazione congiunta, dire con forza cosa sia questa regione unica al centro dell’Europa, cerniera che unisce. Siamo vincenti se siamo insieme. Bene hanno fatto il Presidente Cirio e il Sindaco Lo Russo a proporre l’uso di impianti delle Olimpiadi del 2006, a Torino e nelle Valli, già realizzati. Bene hanno fatto chiedendo di potersi confrontare con il Presidente Cio Malagò. Le Alpi sono insieme e sono in relazione con le grandi città come Milano, Venezia, Verona, Brescia e il Lago di Garda, Trento, Torino. Insieme siamo forti. Da sole le valli alpine, nonostante le Olimpiadi, rischiano di essere più sole, con forti e crescenti sperequazioni tra l’una e l’altra, tra territori, che dobbiamo evitare. Il percorso vincente è alpino insieme, unito”.

Lo afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Ricerca e innovazione, l’impegno della Regione Piemonte

L’assessore Marnati: “Obiettivo finale avere un’Europa più intelligente e noi vogliamo essere presenti come regione virtuosa”

Risorse, obiettivi e risultati attesi: su queste tre direttrici si è articolato l’intervento dell’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati in VI Commissione nell’illustrare il Documento di Economia e Finanza Regionale (Defr) 2022-2024.

Quattro i capitoli principali sui quali si articoleranno gli interventi in capo all’assessorato: il finanziamento del raddoppio del centro di biologia molecolare di Torino, al quale sono destinati, per il 2022, 7 milioni di euro “mai come in questi momenti è importante avere a disposizione competenze nel campo della biologia molecolare e personale preparato e qualificato” commenta Marnati.

Il secondo grande capitolo riguarda tutta la partita della digitalizzazione della pubblica amministrazione con la finalità di supportare il miglioramento dell’organizzazione, la semplificazione amministrativa ma anche realizzare sistemi integrati che garantiscano servizi completamente digitalizzati sull’intera filiera, con particolare riferimento alle priorità dettate dall’emergenza Covid-19; o ancora e mettere a disposizione le piattaforme a sostegno dell’inclusione territoriale con particolare riferimento al cloud e ai pagamenti elettronici.

Terzo obiettivo, supportare le start up nei settori tecnologicamente più avanzati, in particolare sostenendo – attraverso un cofinanziamento complessivo di 625mila euro, l’Esa Bic recentemente assegnato dall’Agenzia Spaziale Europea a Torino per stimolare la nascita delle startup italiane nel settore della Space Economy.

Per quanto riguarda il quarto “capitolo” “È stata poi rivista le neo-strategia della specializzazione intelligente, sono passati 7 anni dall’ultima programmazione – aggiunge Marnati – e in questo lasso di tempo sono cambiate molte cose. La nuova specializzazione è stata rivisitata con gli assetti tecnologici, sui quali noi puntiamo. Entro fine anno verrà approvata dalla Giunta e potremo contare sui fondi”. “Obiettivo finale – conclude – avere un’Europa più intelligente e noi vogliamo essere presenti come regione virtuosa. Abbiamo molto lavoro da fare insieme”.

Il programma regionale Fesr 21-27 vede un aumento delle risorse di oltre 500 milioni di euro rispetto alla dotazione 14-20, che ammontava a quasi 966 milioni di euro, e rispetto al tema della ricerca e innovazione, l’obiettivo sul quale interviene il programma –  “Eu competitiva e intelligente” – si stanzieranno circa 807 milioni di euro da declinare sulle misure riguardanti Ricerca e innovazione, Digitalizzazione, Crescita sostenibile e competitività,  Competenze per la specializzazione intelligente e Connettività digitale.

Nuove risorse per asili nido, borse di studio e residenze universitarie

Dalla Regione

Sostenere gli asili nido, consentendo di ampliare gli orari di apertura e contingentare o diminuire le tariffe, per supportare l’occupazione femminile e ridurre la partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento. È una delle misure contenute nel Defr 2022-24 in materia di Istruzione, illustrate in sesta Commissione dall’assessore Elena Chiorino, che ha annunciato uno stanziamento di 37,4 milioni di euro nel 2022 per il diritto allo studio.
Nel post pandemia, centralità sarà data alla qualità dell’istruzione e all’ampliamento dell’offerta formativa per le scuole secondarie di secondo grado attraverso bandi dedicati, all’adeguamento del patrimonio edilizio scolastico (8,4 milioni di euro) anche nell’ottica di una nuova concezione di fruizione degli spazi, al mantenimento delle scuole nelle aree marginali e montane.
Ai servizi per il diritto allo studio universitario saranno invece destinati 26,8 milioni di euro, che dovranno servire a coprire le borse di studio per gli studenti idonei, aumentare la disponibilità di posti letto, modernizzare le residenze universitarie e implementare gli spazi di studio e di aggregazione.

Maggior collaborazione tra imprese con progetti di filiera, aumento delle tecnologie e delle innovazioni introdotte sul mercato e avanzamento dei percorsi in termini di trasformazione digitale sono invece alcuni degli obiettivi previsti dal Defr in materia di ricerca e innovazione, su cui ha svolto la sua relazione l’assessore Matteo Marnati.
Dei 20 milioni di euro previsti per il 2022, 7 milioni sono destinati al raddoppio del Centro di biotecnologie molecolari di Torino, e una parte agli accordi di innovazione per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti d’investimento in ricerca industriale cofinanziati dal Ministero per lo sviluppo economico.
Nell’ambito del supporto alle start up innovative, tra i progetti più significativi Esa Bic, incubatore di imprese nel settore aerospaziale, assegnato dall’Agenzia spaziale europea all’incubatore I3P del Politecnico di Torino, a seguito della partecipazione a un bando europeo che prevede l’assegnazione di 625mila euro da parte dell’Unione e il cofinanziamento della stessa somma da parte della Regione.
2,2 milioni andranno infine al completamento del cofinanziamento regionale per la banda ultralarga. Tra gli obiettivi anche l’ammodernamento della rete Wi-pie per le strutture pubbliche servite dalla Rupar regionale.

La crescita economica in Piemonte meglio che in Italia e in Europa

Continua il recupero dell’economia piemontese dopo la forte caduta causata dai condizionamenti del Covid-19.

Nel III trimestre di quest’anno il Pil piemontese è salito del 4,1% rispetto all’analogo periodo del 2020, una crescita superiore sia a quella italiana (+3.8%) sia a quella europea (+3,9%). Migliore anche di quelle dei due più importanti mercati di esportazione: Francia (+3,3%) e Germania (+2,5%).

Il dato è stato rilevato dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino, che valuta l’andamento dell’economia della regione quasi in tempo reale attraverso un modello statistico-economico innovativo denominato Nowcasting. Tramite questo strumento si possono avere indicazioni estremamente affidabili in tempi molto rapidi, al contrario delle statistiche ufficiali che calcolano le variazioni regionali del Pil solo annualmente e “oltre un anno dopo”.

Nei primi tre trimestri del 2021 la variazione del Pil in Piemonte ha fatto registrare i valori di -0,2%, +15,6% e +4,1%, sempre rispetto al trimestre di riferimento dell’anno precedente. La pari variazione del Pil italiano nei primi tre trimestri è stata nell’ordine -0,8%, +17,3%, +3,8%. L’andamento del Pil piemontese è dunque lievemente superiore a quello italiano nell’ultimo trimestre, dopo essere stato nel trimestre precedente lievemente inferiore. Pesa nell’industria, in particolare in quella dell’auto, il rallentamento indotto dalla difficoltà di approvvigionamento di prodotti e materie intermedie critiche, quali sono i chip.

Gli indicatori di interesse che entrano nel calcolo del PILNOW evidenziano che 5 dei 7 ambiti scelti sono in ripresa. Aumenta molto l’interesse per la cultura e lo shopping, mentre appare ancora incerta la dinamica del turismo.

L’indice annualizzato del Pil piemontese vale 132 miliardi (a prezzi 2015). Grazie allo sprint del III trimestre, il Pil annualizzato ha superato il minimo della crisi del 2015 (130 miliardi), nonché il minimo della crisi del 2009 (129 miliardi). Mancano ancora 12 miliardi, ossia l’8%, perché il livello dell’attività economica ritorni almeno a quello di prima della prima crisi del 2008-9.

Con il modello di previsione PILNOW, il Comitato Torino Finanza è in grado di stimare anche la variazione tendenziale mensile del Pil del Piemonte. Nel primo mese del IV trimestre (ottobre 2021) c’è stata una crescita dell’1,4%. Se si confermasse per gli ultimi due mesi dell’anno, il IV trimestre potrebbe chiudere in crescita rispetto al III. Il rimbalzo quindi sta continuando.

“La crisi del 2020 – sottolinea Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza – è stata la più grave dalla degli ultimi settant’anni, ma potrebbe essere più breve di durata e migliore per capacità di reazione del sistema economico. Per il futuro, inoltre, ci attendono sfide epocali, come quella di contemperare gli obiettivi di profitto e reddito con gli obiettivi di crescita sostenibile sia dal punto finanziario, ossia senza debiti eccessivi, sia dal punto di vista sociale, senza troppe diseguaglianze, sia sotto il profilo ambientale”.

ll Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta:  siamo sulla strada giusta: quella della ripresa, visti anche i buoni risultati per i settori della cultura e dello shopping. Il nostro impegno però deve essere costante con l’obiettivo di impostare una crescita economica strutturata per la nostra regione, in grado di guardare oltre le emergenze contingenti. Dobbiamo lavorare ancora molto, come istituzioni, nei comparti del turismo e in alcuni settori tradizionali della nostra economia: credere con fiducia nei processi di digitalizzazione e internazionalizzazione delle nostre imprese ci permetterà di avere leve straordinarie su cui puntare per un Pil in crescita”.

“Elemento” vince la Start Cup

“ELEMENTO” VINCE L’EDIZIONE 2021

DELLA START CUP PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

 

La startup torinese nata nell’Incubatore d’Impresa dell’Università di Torino 2i3T si aggiudica il primo posto

nella competizione che premia le migliori idee innovative per aver realizzato un nuovo modello di cloud, più etico e accessibile

 

Sale sul podio al terzo posto anche un altro progetto di 2i3T “Fidelio Medical”, che intende portare sul mercato nuove soluzioni diagnostiche digitali per lo screening della carenza di ferro sulle donne e che insieme ad Elemento parteciperà il 3 dicembre prossimo a Roma al Premio Nazionale dell’Innovazione, la “coppa dei campioni” tra i progetti di impresa vincitori delle Start Cup Regionali

 

Torino, 5 novembre 2021. 120 business plan presentati (+8% rispetto al 2020) da 395 proponenti (+14% rispetto al 2020): sono i numeri rappresentavi del successo della XVII edizione di “Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2021”, la più grande e importante sfida a livello regionale che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura dell’innovazione e sostenere la nascita di startup innovative e ad alto contenuto di conoscenza per promuovere lo sviluppo economico del territorio piemontese e valdostano.

 

Organizzata e promossa nell’ambito del PNI, Premio Nazionale per l’Innovazione, da I3P – Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore di Imprese dell’Università degli Studi di Torino ed Enne3 – Incubatore di Impresa del Piemonte Orientale, la business plan competition regionale .- svoltasi quest’anno nuovamente in presenza – ha visto aggiudicare la vittoria e il primo premio da 10.000 Euro a una startup dell’Incubatore dell’Università di Torino 2i3T: si tratta della startup Elemento che con il suo progetto Elemento Modular Cloud propone un nuovo modo di fare cloud, più etico e accessibile, in cui gli utenti cooperano dando vita ad una piattaforma di condivisione di risorse neutrale e distribuita.

 

In pratica – spiega il CEO Gabriele Gaetano FronzéElemento sta al cloud come i pannelli fotovoltaici stanno alla produzione di energia elettrica: ogni cliente ospita in casa propria la potenza usata abitualmente, ma al bisogno può rivendere l’eccesso o acquistare il deficit”. E aggiunge: “Questo è l’ennesimo e più importante riconoscimento al nostro progetto che stiamo sviluppando e implementando da oltre due anni e che consideriamo un valido passo in avanti nel mondo del cloud”.

Sul podio dei vincitori, al terzo posto c’è un altro progetto di 2i3T, dedicato all’universo femminile: è Fidelio Medical, che  intende portare sul mercato nuove soluzioni diagnostiche digitali per lo screening della carenza di ferro nelle donne, e che riceve anche la menzione “Pari Opportunitàin quanto miglior progetto finalizzato a promuovere il principio delle pari opportunità e dell’imprenditorialità femminile.

Infine, l’Incubatore 2i3T segna anche un altro punto importante  con la  menzione “Open innovation/Spin Off Industriali” ottenuta da Demetra, il miglior progetto riguardante prodotti e servizi innovativi scaturiti da un’attività di ricerca condotta in collaborazione tra un’impresa e un Ateneo piemontese. Demetra ha sviluppato infatti un sistema di viticoltura di precisione che utilizza droni, satelliti, sensori e tecnologie all’avanguardia per sostenere le aziende agricole nel decision making quotidiano adottando un approccio in perfetta linea con il tema della sostenibilità ambientale.

La Start Cup rappresenta un momento di verifica fondamentale per l’attività dell’Incubatore e l’ottimo risultato di questa edizione ci conferma che impegno, metodo e azione di sistema coordinata e supportata dalla Regione Piemonte sono centrali per lo sviluppo di un’economia di innovazione sul territorio” –  ha commentato Fiorella Altruda Presidente dell’Incubatore dell’Università di Torino 2i3T. “Ci siamo posti l’obiettivo di dare continuità alle nostre azioni anche nel difficile periodo della pandemia ma sicuramente questa occasione in presenza rappresenta un momento formale di ripresa e preannuncia nuovi sviluppi per l’Incubatore, tra cui l’ampliamento degli spazi utilizzabili presso il Campus Luigi Einaudi e del Molecular Biotechnology Center, lo sviluppo del trasferimento tecnologico per le imprese culturali e creative e l’integrazione di 2i3T nel progetto Butterfly Area della Città della Scienza di Grugliasco. Ci auguriamo che i  progetti di 2i3T che sono stati premiati possano essere apprezzati anche alla finale del Premio Nazionale dell’Innovazione e che i nuovi imprenditori della nostra Regione ottengano visibilità e opportunità di finanziamenti che ne consentano lo sviluppo sul mercato”.

 

Elemento e Fidelio, rispettivamente prima e terza classificata, potranno partecipare il 3 dicembre prossimo a Roma al Premio Nazionale dell’Innovazione, la “coppa dei campioni” tra i progetti di impresa vincitori delle Start Cup regionali.

 

Automotive in sofferenza Ecco come la nuova mobilità salverà il distretto

Soffre il settore industriale dell’automotive in Piemonte più che negli altri distretti italiani.

La regione subalpina resta il cuore dell’automotive Made in Italy, ma la fotografia dell’indotto piemontese fatta dall’Osservatorio della componentistica auto di Camera di commercio di Torino, Anfia e Università Ca’ Foscari restituisce l’immagine di un comparto in decelerazione, che ha perso il doppio degli occupati rispetto alla media italiana e che guarda con maggiore pessimismo al futuro. Il prossimo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore in edicola venerdì 12 novembre in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta dedica il focus di apertura al settore: il saldo tra chi dichiara un aumento e una diminuzione del fatturato si attesta al  -75% (-58% nel resto d’Italia), in peggioramento sul biennio precedente, mentre un’azienda su tre dichiara una diminuzione del fatturato superiore al 20%, il triplo rispetto al passato, in compenso c’è da registrare la crescita esponenziale del numero di imprese che ha dichiarato di aver partecipato ad almeno un progetto di sviluppo prodotto che utilizza una o più tecnologie legate alla nuova mobilità: tra 2018 e 2020 la percentuale è salita al 62%, venti punti in più  rispetto al triennio precedente. La transizione verso la mobilità elettrica e la specializzazione delle produzioni sembra dunque avviata come dimostrano le storie d’impresa raccontate nel numero.