La prima novità riguarda il settore analisi delle bevande (mosti, vini, liquori). Con la firma della convenzione il Laboratorio Chimico “Azienda Speciale” diventa di fatto un “hub” locale Uiv a servizio delle varie cantine della zona, che potranno conferire più comodamente i propri campioni, senza doverli spedire alla sede centrale di Verona. Sarà un servizio che presterà attenzione alla sostenibilità, visto che sarà il laboratorio stesso ad andare nelle aziende per ritirare i prodotti da analizzare.
E non solo. L’accordo con Uiv si inserisce infatti nel piano didattico della Scuola Enologica, che ospita nel laboratorio gli stage e tirocini di moltissimi studenti sia delle scuole superiori che dell’università. Anche durante l’emergenza Covid-19 tutti i ragazzi che frequentano il corso di specializzazione (il sesto anno), hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro diventando protagonisti nel laboratorio e affiancando i tecnici specializzati come analisti.
Con la firma di questa convenzione le possibilità dei giovani aumenteranno ulteriormente, sia a supporto dei lavori sperimentali (tesi e tesine), sia per trasferte presso la sede centrale di Verona, dove gli studenti potranno svolgere tirocini in uno dei centri di analisi più moderni d’Italia.
Ma Scuola Enologica e Uiv collaboreranno anche alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del mondo del vino, organizzando convegni e momenti di incontro per fare luce su normative vigenti (in continua evoluzione), sostenibilità e innovazione.
«Possiamo proprio dire che la “storia incontra il futuro” – ha commentato l’accordo di partnership il presidente di Unione Italiana Vini, Ernesto Abbona – due antiche e nobili istituzioni del vino italiano, con una tradizione ultracentenaria, la scuola enologica di Alba e l’Unione Italiana Vini decidono di intraprendere un percorso comune per sviluppare formazione, cultura, ricerca e servizi in una prospettiva che supera i confini albesi e della regione Piemonte. L’innovazione è il motore principale della storia del vino così come competenza e specializzazione sono le caratteristiche primarie delle nostre imprese e dei nostri collaboratori. Da qui nasce l’attenzione costante che come UIV abbiamo sempre avuto per la ricerca ma anche per la formazione dove nascono i talenti che disegneranno il futuro del vino italiano. Sono queste le considerazioni che hanno motivato unione italiana vini ha siglare l’accordo di partnership con un istituto formativo di eccellenza quale quello di Alba, insieme al quale vorremmo rafforzare il circolo virtuoso scuola-lavoro, in entrambe le direzioni: portare esperienze imprenditoriali per arricchire il percorso formativo della scuola di Alba e, dall’altra, offrire nuove opportunità di crescita professionale per ragazzi e ragazze che escono dalle aule per affrontare l’affascinante avventura del lavoro nel nostro settore. Con un occhio attento anche allo sviluppo di servizi innovativi in grado di supportare la crescita dell’eccellenza delle imprese italiane».
«Siamo molto felici – dichiara il responsabile dell’Azienda Speciale Laboratorio Chimico, Vincenzo Nicolello – e non vediamo l’ora di poter valorizzare appieno questa convenzione, che siamo certi avrà grandi ricadute sul nostro territorio. La Scuola Enologica è storicamente un punto di riferimento per le aziende vinicole, dirette in massima parte da nostri ex allievi. È nostra intenzione ritornare a cementare il grande legame – anche goliardico – tra studenti e scuola. Ma soprattutto vogliamo che il nostro laboratorio diventi una bella e accogliente aula scolastica, dove non ci saranno libri, ma strumentazioni sofisticate. Un trampolino di lancio per i futuri protagonisti del mondo del vino».
Mercoledì 26 maggio alle ore 21, per le conferenze on line del Centro “Pannunzio” si svolgerà sulla piattaforma Zoom un dibattito sul tema: “Denatalità e futuro”.
Intervengono la Presidente del Centro “Pannunzio” Chiara Soldati, il giornalista Edoardo Massimo Fiammotto, lo storico Pier Franco Quaglieni.
Coordina la giornalista Mara Antonaccio, redattore capo di “Pannunzio Magazine”. Per collegarsi: https://us02web.zoom.us/j/5545579464
(nella foto una iniziativa del Centro Pannunzio)
Bella notizia. Il Torino non retrocede in serie B. Non che io sia un tifoso di calcio. Anzi le torme di tifosi mi fanno un po’ impressione. Ma è sempre bello quando un “qualcosa” di Torino ce la fa. Viceversa sulla Juve stendiamo un velo pietoso. Contestatissimo il Presidente Agnelli .Chi lo conosce sostiene che ha una notevole considerazione di se stesso. Adesso comunque decisamente e’ sulla graticola per i milionari debiti della società. Ma la Juve ha sette vite e vince con l’Atalanta, vincendo insieme la Coppa italia. Dopotutto con tutti quei soldi spesi, qualcosa da portare a casa ci vuole.
Ed anche per questo siamo contenti. In fondo, come del resto il Toro, è pur sempre una squadra di Torino. Magari ancora per poco. Gli Agnelli hanno portato via tutto. Imparando la lezione di famiglia: socializzare le perdite e privatizzare gli utili. Mica sono fessi. Torino e Fiat, Fiat e Agnelli. Destini comuni da oltre 120 anni. Nel bene e nel male. Dove il conflitto la faceva da padrone, con le conseguenze generalmente positve.
Il Toro degli operai che lavoravano alla ” Feroce ” (cioe’ alla fiat) e piccina e media borghesia per la Juve. Chi sovverti’ gli equilibri sociali fu l’immigrazione, soprattutto dal Sud. Il Toro è passato alla leggenda ed al mito dopo la tragedia di Superga. La Juve sempre degli Agnelli. Dal lunedì al sabato sapevi di cosa si parlava nei bar a Torino.
Dai caffè, stile fane’, del centro alle bettole delle periferie. Direi quasi un tutt’uno tra sport ed antagonismo di classe. Addirittura c’era Bettino Craxi che era un tifoso sfegatato del Toro. Fino a far diventare Borsano, patron dei granata, parlamentare.
Craxi milanesissimo , diventava ed era un torinese di adozione. E quando ha voluto fare il congresso del cambiamento ed incoronazione della sua leadership ( 1979 ) ha voluto Torino come sede. E noi rimpiangiamo quella Torino perché contava e tutti ci ascoltavano. Torino ed il Piemonte con il più alto tasso di partigiani. Dove Benito Mussolini non amava venirci perché non si sentiva amato. Torino del Teatro Alfieri e Carignano, dove tutte le compagnie teatrali amavano recitare. O la piccola bomboniera dello Stabile ed il Teatro Regio tempio della lirica. O l’arte povera di Mario Merz e la casa Einaudi che editava i migliori scrittori del novecento d’Italia. Dal siciliano Elio Vittorini al langarolo Bepoe Fenoglio, passando per Cesare Pavese ed Italo Calvino. Noi che guardavamo dall alto in basso i Milanesi.
Il nostro Barocco ve lo scordate, siete solo capaci di fare i Bauscia e vi rode che l’Unita d Italia l’abbiamo fatta noi. Sicuramente siamo dei posapiano. Ma non è l’unico nostro difetto. Il principale è che, per l’appunto, ci siamo fidati degli Agnelli e siamo stati traditi avendo fiducia. Poche giustificazioni abbiamo. Diciamocelo fino in fondo: colpa nostra che non siamo stati capaci di reagire. Eppure da 40 anni tutto era scritto. C’era un punto dove si è continuato nel primeggiare: il calcio.
Per quest’anno vince lo scudetto l’Inter. Accidenti dopo 9 anni. Porcaccia la miseria.
Come mai abbiamo perso anche questo primato? Alle mie domande ho ricevuto una unanime risposta: questione di classe dirigente che sbaglia le scelte. Purtroppo non solo nel calcio. Mi sa che questo è il punto dolente 40 anni di scelte sbagliate o, più precisamente di non scelte che si sono tradotte in un amorfo essere trainati da altri.
Forse, per l’appunto il calcio ne era una eccezione. Si credeva che i soldi potessero tutto, ma non è cosi. Un esempio per tutti è, in questo caso, il Torino. Fino a trent’anni fa famosissimo anche per , se non soprattutto per il suo vivaio. Vincevano quasi sempre i tornei primavera o lo storico torneo di Viareggio. Quando vinse lo scudetto 7 titolari arrivavano dal vivaio. Ora , se ho capito bene, è retrocesso in serie B primavera. Opposta situazione nell’Atalanta che si è quadagnata, per la prima volta nella sua storia il secondo posto in campionato. Proprio cosi: capacità fa rima con intelligenza. E noi torinesi abbiamo perso una intelligenza collettiva. Si veda, ora, alle elezioni amministrative. Saranno magari più di 10 candidati sindaci. Frammentazione ed inutile dispersione di forze. E questa non è proprio un’altra storia. E’ proprio la stessa storia.
Incapaci di fare sistema diventando massa d’urto per i nostri interessi. Proprio la stessa storia. Purtroppo.
Patrizio Tosetto
In arrivo ben 29 milioni di euro.
Lo ha confermato il Vicepresidente regionale Fabio Carosso, con delega allo Sviluppo della Montagna, martedì 18 maggio, durante un incontro con Assopiemonte Leader, l’associazione che riunisce tutti i 14 Gal piemontesi, svoltosi presso la sede regionale di piazza Castello. Alla riunione sono intervenute anche il direttore di settore Stefania Crotta, la dirigente Chiara Musolino e la funzionaria Veruschka Piras.
L’incontro è stato organizzato per presentare i risultati ottenuti dai Gal piemontesi negli ultimi cinque anni di attività e per confermare l’assegnazione di 29 milioni di euro attraverso i fondi di transizione 2021-2022.
“Con la presentazione del rapporto sull’avanzamento dell’attuazione della Misura 19 da parte di Assopiemonte Leader ho avuto la conferma dell’importante lavoro svolto dai Gal in questi anni – dichiara il Vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso – Ho chiesto ai presidenti un grande impegno per i prossimi 2 anni di transizione tra i 2 programmi di Sviluppo Rurale, dove la capacità di spesa dei Gal attraverso la pubblicazione di bandi rivolti ad enti pubblici, imprese e alle filiere produttive, permetterà di raggiungere gli obiettivi della Strategia di Sviluppo Locale. È stata condivisa anche la necessità di lavorare a progetti che coinvolgano più attori del territorio. Fare squadra e avere obiettivi comuni porterà a grandi risultati e importanti ricadute economiche sul territorio”.
Il presidente di Assopiemonte Leader, Claudio Amateis, ha ringraziato il Vicepresidente Carosso a nome di tutti i presidenti dei Gal piemontesi per aver rinnovato la fiducia nei Gruppi di Azione Locale confermando l’importante sostegno finanziario.
Un premio alle imprese
IR20, LUNEDI’ LA PREMIAZIONE DELLE IMPRESE
La cerimonia di consegna la sera del 24 maggio sarà trasmessa in diretta streaming dalla prestigiosa sede del Museo Egizio. L’assessore regionale all’Innovazione, Marnati: “Un premio a chi innova in Piemonte, un premio al Piemonte che innova”
Valorizzare il sistema regionale dell’innovazione e della ricerca, elementi fondamentali per lo sviluppo del Piemonte: questo l’obiettivo del Premio IR20, Piemonte Innovazione e Ricerca, istituito dalla Regione Piemonte, quest’anno alla sua prima edizione, che avrà il suo momento conclusivo nella serata di lunedì 24 maggio – inizio alle 20 – con la consegna dei premi ai vincitori nella prestigiosa sede del Museo Egizio.
A condurre la serata, che sarà trasmessa in diretta streaming sul sito regionale e sulla pagina Facebook della Regione (https://www.regione.piemonte.it/web/consegna-premi-ir20), sarà Marco Berry, attore e conduttore televisivo torinese.
Nel corso della serata verrà trasmesso un contributo video di Alberto Angela a colloquio con il direttore del Museo Egizio, Christian Greco.
Un premio fortemente voluto dall’assessore regionale all’Innovazione, Matteo Marnati, che fin dai primi giorni del suo insediamento ha visitato molte imprese del territorio. “Molti dei traguardi innovativi raggiunti dagli imprenditori piemontesi – spiega Marnati – erano per lo più sconosciuti ai nostri cittadini”. Per questo è nato il Premio IR20: “un premio che vuole celebrare il Piemonte che innova, un premio a chi innova in Piemonte. Vogliamo far conoscere a tutti i piemontesi, e non solo, i successi quotidiani del sistema dell’innovazione regionale, vogliamo promuovere le imprese che ogni giorno credono e investono nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, fattori che hanno un ruolo sempre più importante per la nostra ripresa economica”.
Due le sezioni del premio: green economy – per favorire sviluppo sostenibile e economie circolari – ed health economy – per promuovere soluzioni innovative in campo sanitario anche per far fronte all’emergenza pandemica. Tre le categorie di imprese: start up, imprese senior e partnership pubblico-privato.
97 le candidature pervenute ed esaminate da una qualificata giuria di esperti composta, tra gli altri, dai tre rettori di Politecnico, Università di Torino e Università del Piemonte Orientale, personalità del mondo scientifico e della divulgazione scientifica come Mario Rasetti e Piero Bianucci; 19 i finalisti, tra i quali verranno individuati i vincitori delle singole categorie.
La lista dei finalisti e tutte le informazioni relative al premio sono consultabili sul sito istituzionale della Regione Piemonte all’indirizzo:
Sarà inoltre conferito un premio speciale al miglior progetto in assoluto.
FINCANTIERI E COMAU PER INNOVARE I PROCESSI PRODUTTIVI GRAZIE ALLA ROBOTICA
Le società realizzeranno un nuovo e avanzato robot-veicolo di saldatura da destinare ai cantieri navali
Trieste/Grugliasco (Torino), Fincantieri e Comau, due eccellenze italiane leader globali nei rispettivi settori di riferimento, hanno sottoscritto una lettera di intenti per lo sviluppo di soluzioni robotizzate prototipali per la saldatura dell’acciaio, e successivamente per la realizzazione delle relative serie di macchine, da destinare inizialmente agli stabilimenti di Fincantieri. L’accordo è stato firmato da Paolo Carmassi, CEO di Comau, e Fabio Gallia, Direttore generale di Fincantieri.
Il primo progetto congiunto, per il quale i dettagli operativi sono in via di perfezionamento e i test presso i siti di Fincantieri sono previsti nella prima metà del 2022, riguarderà un robot-veicolo di saldatura, composto da un robot antropomorfo e da un veicolo cingolato, che sarà guidato per mezzo di un sistema a controllo remoto.
Fincantieri e Comau saranno comproprietarie del know-how e della proprietà intellettuale generati durante lo sviluppo del progetto di nuova concezione, e successivamente esploreranno la possibilità di commercializzare questi robot per la saldatura non solo nell’ambito dell’industria cantieristica, bensì anche in segmenti attigui, come quello della realizzazione di grandi manufatti in acciaio per opere infrastrutturali e speciali, ovvero di strutture continue per ponti sospesi e strutture per sistemi di sollevamento di grosse dimensioni.
Le società hanno inoltre stabilito di proseguire la valutazione e lo studio di ulteriori opportunità per la creazione di soluzioni e contenuti altamente innovativi all’interno del più ampio ambito di Digital Factory.
Paolo Carmassi, CEO di Comau, ha rilevato: “Comau è da sempre impegnata nella progettazione e nello sviluppo di processi e tecnologie all’avanguardia, per poter fornire ai propri clienti e partner soluzioni uniche e rispondere alle sfide di un mercato in continua trasformazione. La collaborazione con Fincantieri ci offre l’opportunità di unire le forze con quelle di un’altra azienda leader per un progetto innovativo, con l’obiettivo di estendere i benefici dell’automazione e della robotica a settori sempre nuovi”.
Fabio Gallia, Direttore generale di Fincantieri, ha dichiarato: “Questa collaborazione rappresenta un’importante novità per l’industria navale. Oltre che a beneficio della tutela della sicurezza dei lavoratori e al miglioramento delle condizioni ergonomiche in cui operano, queste soluzioni garantiranno un decisivo passo in avanti nella ricerca della competitività del nostro sistema produttivo. La possibilità di sviluppare i progetti insieme a Comau, inoltre, in prospettiva ci offre una grande opportunità per ampliare ulteriormente le competenze tecnologiche del nostro Gruppo”.
Da sabato 22 maggio iniziano le prime riaperture.
Aprono i negozi nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali che erano chiusi ormai da mesi nei fine settimana. Da lunedì 24 maggio sarà consentita la riapertura delle palestre. A Torino e provincia nel week-end, negozi aperti nel Centro Commerciale Lingotto, nel Centro Porte di Moncalieri e Le Fornaci.
A Viali Shopping Park aperti tutti i negozi tutti i giorni dalle 9 alle 20 e il Carrefour aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 21 e domenica dalle 8 alle 20.
Settimo Cielo Retail Park apre ora anche il sabato, la domenica e giorni festivi con orario 9.30 – 21. Food Court dalle 10 fino alle 23 dal lunedì alla domenica e Festivi. Il Retail park sarà aperto anche il 2 giugno 2021.
Mondojuve apre i suoi 100 negozi, 7 megastore, 1 iper e 1 area food. Nei bar e nei ristoranti sprovvisti di posti a sedere all’esterno è attivo esclusivamente il servizio d’asporto e delivery.
Fino alla fine di maggio l’ipermercato Bennet seguirà i consueti orari: lunedì – sabato dalle 8.30 alle 21, domenica dalle 8.30 alle 20.
La sindaca Appendino in visita al Caat
La Sindaca di Torino Chiara Appendino in visita al CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, ha espresso viva soddisfazione per i risultati raggiunti
La Sindaca Chiara Appendino, accompagnata dall’Assessore al Commercio Alberto Sacco, ha fatto visita nella mattinata di venerdì 21 maggio al Centro Agroalimentare di Torino (CAAT), di cui il Comune di Torino è il principale azionista.
Ad accoglierli ed accompagnarli nella visita di quello che è il più importante polo logistico agroalimentare del Nordovest d’Italia, sono stati il Presidente Marco Lazzarino, il Direttore Generale Gianluca Cornelio Meglio, la Consigliera d’Amministrazione Ornella Cravero (espressione di Coldiretti) e il Presidente di APGO (Associazione dei Grossisti) nonché membro del CDA di CAAT, Stefano Cavaglia’.
“La visita della Sindaca – spiega il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – si è protratta per quasi due ore, durante le quali ha avuto l’opportunità di visitare tutta la struttura e di soffermarsi a parlare e confrontarsi con numerosi operatori e con le decine di volontari dell’associazione “Solidarietà Alimentare”, che ogni venerdì mattina recuperano e selezionano tonnellate di prodotti agroalimentari da destinare alle fasce più svantaggiate della popolazione torinese.
Insieme al Direttore generale Gianluca Cornelio Meglio hoillustrato alla Sindaca il lavoro svolto dal nostro Ente in questi anni relativamente ai temi della sostenibilità ambientale, della differenziazione dei rifiuti e del contrasto allo spreco alimentare, e ho inoltre aggiornato la Sindaca circa la soluzione dell’annoso contenzioso con gli operatori, la stipula dei nuovi contratti di locazione e circa i piani di investimento e di sviluppo del CAAT”.
“Sono stato felice nel constatare – ha aggiunto il Presidente Marco Lazzarino – che la Sindaca ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti dalla presente gestione, sia in termini economici, con il raggiungimento di un equilibrio e di una solidità finanziaria, sia in termini qualitativi, riferendosi al ritrovato clima di fiducia e di collaborazione con i Grossisti.
A mia volta ho espresso la mia gratitudine nei confronti dell’Amministrazione Comunale e, in particolare, nei confronti della Sindaca e dell’Assessore, i quali hanno sempre dimostrato nei fatti una particolare attenzione nei confronti del mondo del commercio e di quello dei mercati in particolare.
Questa visita, che segue quella del 2017, rappresenta, infatti, un segno tangibile e concreto dell’attenzione che viene riservata a questo settore”.
“Ho inoltre sottolineato durante la visita della Sindaca – ha affermato il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – come un lavoro costante e attento alle esigenze dei diversi stakeholders abbia permesso di ovviare a molteplici storture ereditate dalla precedente gestione e mi ho espresso l’augurio inoltre che anche la prossima amministrazione Comunale possa riconoscerel’importanza di questa struttura per l’economia della Città,continuando a prestare attenzione a questo settore, che genera lavoro per migliaia di persone e sostiene altrettante migliaia di famiglie”.
Infine, tutto il team del CAAT ha voluto ringraziare la Sindaca per questa gradita visita, cogliendo l’occasione per farLe i migliori auguri per la gioiosa attesa di un nuovo membro che andrà ad accrescere la sua bella famiglia.
Mara Martellotta
Moncalieri Comune amico delle api
Moncalieri ha aderito all’iniziativa CooBEEration Campaign per la tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare, diventando – ed è il primo in Piemonte – “Comune amico delle api”.
Un’amicizia sancita con una delibera dell’assessore alla Cultura e al Turismo Laura Pompeo, condivisa con il collega alle Attività Produttive Angelo Ferrero, che pone la Città in prima linea nella difesa e nella tutela di ambiente, biodiversità, sicurezza alimentare. E che verrà ufficializzata in un convegno nazionale che si terrà giovedì 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api.
La Campagna CooBEEration prevede un impegno da parte dell’amministrazione nel sostenere lo sviluppo delle attività apistiche sul territorio, incrementando nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di piante e fiori graditi alle api. Verrà inoltre posta molta attenzione all’utilizzo di erbicidi e ai trattamenti sulle alberate cittadine, eliminando trattamenti con fitofarmaci ed erbicidi alle piante legnose, ornamentali e spontanee che possono risultare dannosi alle api durante il periodo della fioritura. E infine, l’obiettivo forse più strategico: promuovere iniziative ed eventi a sostegno dell’apicoltura, anche come forma di economia sostenibile, coinvolgendo le scuole presenti sul territorio. Finora, con Moncalieri, sono 80 i comuni italiani che hanno aderito alla rete nata nel 2015.
“L’apicoltura rappresenta una risorsa irrinunciabile per l’ambiente – commenta soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – La difesa della biodiversità è un problema che interessa tutti, e tra i compiti di un ente locale come il nostro rientra anche la tutela e lo sviluppo delle api e della loro presenza sul territorio come Bene Comune Globale. Uno sviluppo coerente, per la nostra città, di contenuti e strategie elencati nel nostro progetto ‘Moncalieri Città nel Verde’. E condiviso con partner del calibro del dipartimento Disafa dell’Università di Torino, con cui è in essere un accordo quadro per la valorizzazione del Parco Storico del Castello. Un ringraziamento particolare al professor Marco Devecchi per averci coinvolto in questo percorso, che vedrà proprio nel Parco una location privilegiata”.