ECONOMIA- Pagina 288

Pasqua, attesi in aeroporto centomila passeggeri

In forte ripresa il traffico dell’Aeroporto di Torino, che dal 14 al 20 aprile 2022 stima una crescita dei volumi di passeggeri 

Si tratta di un incremento del +25% rispetto allo stesso periodo 2019, ultimo anno non condizionato dalla pandemia, quando i passeggeri transitati dallo scalo nella settimana di Pasqua furono all’incirca 80mila.

Questo risultato è stato reso possibile anche grazie al fatto che nel 2022 l’aeroporto di Torino offre un’ampia varietà di destinazioni raggiungibili a tariffe davvero low cost, consentendo ai passeggeri la migliore combinazione possibile tra prezzo e orario di volo.

Il vettore che traina questa forte ripresa è Ryanair che nella settimana pasquale trasporterà un numero di passeggeri più che doppio rispetto a quello registrato nello stesso periodo 2019.

Sono appena iniziati i voli per Billund (29 marzo), città danese in cui sono nati i famosi mattoncini Lego, e Agadir (1° aprile), destinazione golfistica marocchina molto rinomata; hanno inoltre trovato continuità i nuovi voli lanciati in occasione dell’apertura della base avvenuta a novembre: Budapest, Copenhagen, Cracovia, Dublino, Edimburgo, Lanzarote, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi Beauvais, Siviglia, Tel Aviv e Trapani. Nelle prossime settimane debutteranno Breslavia (dal 2 maggio), in Polonia, Zara (dal 3 giugno), meta balneare da cui poter raggiungere le isole della Croazia, e Praga (dal 5 giugno), capitale della Repubblica Ceca famosa per il suo patrimonio architettonico e culturale. In totale sono 36 le destinazioni (di cui 27 internazionali) servite dal vettore irlandese.

Anche molte altre compagnie aeree concorrono allo sviluppo del network con ulteriori novità: Wizz Air propone dal 28 marzo Lamezia Terme, e presto si potrà volare anche a Skopje (dal 26 maggio) e a Cluj Napoca (dal 3 agosto); easyJet collega per la prima volta nella stagione estiva Torino con Londra Gatwick, mentre Vueling prosegue dall’inverno il volo per Parigi Orly.

Infine, saranno rafforzati i collegamenti con la Grecia con i nuovi voli di Volotea per Atene (dal 27 maggio), Santorini (dal 4 luglio), su cui opererà anche Blue Air (dal 23 giugno) e di Neos per Rodi (dal 13 luglio).

“Siamo molto soddisfatti che la Pasqua 2022 si presenti nel segno della ripresa del traffico – ha commentato l’Amministratore Delegato di Torino Airport, Andrea Andorno -. Si tratta di un segnale molto positivo per la ripartenza del settore turistico, sia outgoing dopo due anni di rallentamento dovuto alla pandemia, ma soprattutto incoming, con la possibilità per Torino e il Piemonte di attrarre nuovi turisti dall’estero durante tutto l’anno. Grazie a questo network di voli così ricco e in continua espansione l’Aeroporto di Torino si conferma dunque al servizio del territorio e dei grandi eventi in programma per i prossimi mesi”.

Giovani under 31, c’è il bonus affitti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tra le principali novità della legge di Bilancio 2022 riepilogate dal paragrafo 5 della circolare 9/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, c’è la possibilità di usufruire del bonus affitti per under 31 nel caso in cui la locazione riguardi solo una porzione dell’unità immobiliare (ad esempio una stanza).
La circolare illustra le novità per i giovani che prendono in affitto un appartamento. In particolare: viene innalzato da 30 a 31 anni non compiuti il limite di età per beneficiare del bonus; lo sconto fiscale può coprire fino al 20% dell’ammontare del canone, fino a un importo massimo di 2mila euro; viene esteso da tre a quattro anni e spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto una porzione dell’unità immobiliare adibita a residenza (ad esempio, una sola stanza).
Chi ha i requisiti richiesti, dopo aver inoltrato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta. L’agevolazione, non prevede nessuno sconto sull’affitto. L’agevolazione verrà corrisposta sotto forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi.
Grazie alle modifiche, viene riconosciuta dall’anno d’imposta 2022 una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale: ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti; con un reddito non superiore a 15.493,71 euro; che stipulano un contratto di locazione di una unità immobiliare o sua porzione da destinare a propria residenza.
Inoltre, se superiore a 991,60 euro, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, entro il limite massimo di 2.000 euro.
Per poter richiedere il bonus bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate: i dati personali del giovane richiedente; i dati relativi alla tipologia di immobile destinato all’abitazione; il contratto di affitto stipulato con il proprietario di casa; la documentazione che accerta la tipologia dell’immobile secondo i requisiti; la documentazione che riporta il reddito annuo del giovane, secondo le soglie massime previste: si potrà presentare l’Isee oppure la dichiarazione dei redditi.
E’ opportuno sapere che le richieste possono essere processate anche tramite i Caf abilitati.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Pressione fiscale al 49 per cento, la più alta d’Europa

COMMERCIALISTI 

La categoria in audizione alla Camera sul Def lancia l’allarme sull’incremento del carico fiscale: “Tenere sotto controllo l’aumento del gettito Iva” 

Roma – La pressione fiscale reale italiana, calcolata al netto del sommerso, ha raggiunto ormai il 49%, il livello più alto d’Europa. Nel 2019 era al 48,2%. Il dato è stato fornito dal Consiglio nazionale di commercialisti nel corso di un’audizione sul Def svoltasi presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Stante l’elevata quota di economia sommersa e illegale in Italia – hanno spiegato Tommaso Di Nardo e Pasquale Saggese, ricercatori della Fondazione nazionale della categoria- la pressione fiscale reale, il sacrificio cioè realmente imposto alla collettività che opera nell’economia emersa, è di gran lunga più elevato di quello ufficialmente registrato dall’Istat per tutta l’economia. La contabilizzazione da parte dell’Istat di una consistente quota di economia sommersa ed illegale nel Pil, pari per il 2019 a 203 miliardi di euro, l’11,3% del Pil, determina un livello particolarmente elevato della pressione fiscale reale, pari nel 2019 al 48,2%”.

Pur non essendo ancora disponibili le stime Istat dell’economia sommersa per il 2020 e il 2021, i commercialisti hanno sostenuto che, “alla luce dell’incremento della pressione fiscale ufficiale, è comunque possibile ritenere che la pressione fiscale reale si sia incrementata di pari passo. Mantenendo costante la quota di economia sommersa all’11,3% del Pil nominale, come rilevato dall’Istat per il 2019, la pressione fiscale reale nel 2021 raggiunge il 49% del Pil emerso, portando l’Italia al primo posto in Europa”.

“Per il 2022 e per gli anni successivi – hanno proseguito – il DEF prevede una riduzione della pressione fiscale essenzialmente dovuta alla revisione dell’Irpef operata nella legge di bilancio 2022 e all’abolizione dell’Irap per le attività di impresa e lavoro autonomo svolte in forma individuale”. Per il sostegno alla ripresa economica, sarebbe secondo i commercialisti “fondamentale ridurre la pressione fiscale che grava sulle famiglie che, negli ultimi anni, è sempre aumentata. Nonostante gli interventi volti alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, il livello complessivo del gettito tributario imputabile alle famiglie è quello che ha subito l’effetto maggiore dello shock fiscale 2012-2013 anche per effetto di una tassazione immobiliare particolarmente elevata a cui si aggiunge l’incremento della fiscalità locale che, anche per compensare il venir meno dei trasferimenti statali, è cresciuto progressivamente seppure in maniera ampiamente differenziata sui territori”.

I rappresentanti della categoria hanno poi sottolineato come “l’evidente incremento del gettito delle imposte indirette trainato dall’Iva e generato in larga misura dall’importante crescita dell’inflazione, si abbatte sulle famiglie italiane contribuendo ad appesantire ancora di più il carico fiscale complessivo. Pertanto – hanno concluso – sarebbe auspicabile tenere sotto controllo il gettito Iva che sta alla base della lievitazione della pressione fiscale indiretta dell’ultimo anno, ed eventualmente, laddove le condizioni del quadro macroeconomico e di finanza pubblica lo permettessero, compatibilmente con la normativa europea, adottare opportuni provvedimenti di sterilizzazione dell’aumento del gettito Iva”.

Artigianato: allarme per occupazione e produzione

122^ INDAGINE CONGIUNTURALE

(2° TRIMESTRE 2022)

 

Dalla seconda indagine trimestrale congiunturale del 2022 elaborata da Confartigianato Imprese Piemonte emerge un’accentuazione del pessimismo, confermando le preoccupazioni rilevate nella precedente indagine.

 

Esaminando l’andamento occupazionale, la negatività del saldo si accentua, passando dal – 5,08% al – 6,72%.

Con riferimento alle ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo è ancora più negativo, scendendo dal – 19,58% al – 20,16%.

Per quanto riguarda le previsioni della produzione totale, la negatività del saldo diventa più marcata: dal – 7,18% al – 10,62%.

Analogamente, il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini peggiora, passando dal   – 6,32% al – 10,78%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese salgono dal 37,42% al 38,13%; quelle di carnet da uno a tre mesi scendono dal 45,11% al 39,38%; quelle di carnet superiore ai tre mesi aumentano dal 17,47% al 22,50%, valore in controtendenza rispetto al peggioramento complessivo delle previsioni.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti crescono dal 8,80% al 9,38%, quelle per sostituzioni si riducono dal 18,71% al 15,47%. Infine, gli intervistati che non hanno programmato investimenti aumentano dal 72,49% al 75,15%.

In riferimento alle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, la negatività del saldo si rafforza, passando dal – 32,84 % al – 34,37%.

Le previsioni di regolarità negli incassi si riducono lievemente, passando dal 65,55% al 65,31%; le stime di ritardi salgono dal 33,71 % al 34,38%.

 

“Le aspettative degli artigiani – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono improntate ad un accentuato pessimismo rispetto al trimestre precedente. Le cause principali sono da ricercare nel peso eccessivo dei costi delle materie prime, in particolare dell’energia, su cui ha ulteriormente inciso la situazione geopolitica che apre scenari di estrema incertezza e di grande preoccupazione, sia dal punto di vista politico che economico.

Quindi, riteniamo indispensabile un confronto permanente tra le Parti sociali e le Istituzioni, per condividere rapidamente soluzioni utili a fronteggiare le conseguenze della guerra in Ucraina. Il sostegno a famiglie e imprese passa necessariamente anche attraverso una ridiscussione del Patto di stabilità. Non è il momento di pensare a politiche fiscali restrittive. Deve essere mantenuto il sostegno della BCE, garantendo liquidità ai Paesi dell’Unione europea”.

“Per la nostra regione – conclude Felici – lo stanziamento di quattro miliardi di euro promesso dal Governo per la città di Torino costituisce un’imperdibile occasione da cogliere per produrre un effetto leva anche per il Piemonte. Tale opportunità, con il coinvolgimento delle Parti sociali, tra cui il mondo delle piccole imprese, potrà consentire al nostro territorio di superare le profonde crisi innescate dalla pandemia ed acuite dalla crisi ucraina”.

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la seconda indagine trimestrale 2022 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

Torino, Ordine commercialisti incontra il candidato Presidente nazionale

Sono partite anche a Torino e in Pimonte le grandi manovre in vista del rinnovo delle cariche nazionali dell’ordine de commercialisti. Un ordine che vuole contare sempre di più anche nelle decisioni delle politiche economiche e fiscali del governo. E proprio su questi temi si stanno confrontando le varie candidature.

I Presidenti di Piemonte e Valle d’Aosta hanno incontrato nella sede torinese di via Carlo Alberto uno dei due candidati alla presidenze nazionale, Elbano De Nuccio e il torinese Salvatore Regalbuto candidato al Consiglio nazionale . Le elezioni si svolgeranno il prossimo 29 aprile. De Nuccio, già Presidente dell’Ordine di Bari, e Regalbuto hanno sottolineato la volontà di dare vita ad un progetto capace di coinvolgere Ordini e colleghi che, con rinnovata energia, perseguano il comune obiettivo di sostenere un percorso di rilancio che conduca, nei fatti e non solo a parole, ad affermare il ruolo essenziale svolto dalla categoria nel tessuto economico-sociale. Gli intervenuti hanno ampiamente condiviso il progetto e il sostegno alla lista n. 1 “Dialogo, ascolto e concretezza”, riconoscendo nel programma importanti obiettivi da perseguire nell’interesse della categoria. Un particolare ringraziamento è stato indirizzato a Mauro Nicola, past president dell’Ordine di Novara, nella certezza che, in futuro, la sua competenza sarà adeguatamente valorizzata.

Gusti e sapori del Piemonte all’aeroporto

PRESENTATO IL NUOVO ASSORTIMENTO REGIONALE NEL DUTY FREE HEINEMANN ALL’AEROPORTO DI TORINO

Si è svolta  presso il Duty Free shop Heinemann di Torino Airport, la presentazione del nuovo assortimento merceologico che arricchisce l’offerta di prodotti regionali all’interno dell’Aeroporto. La nuova offerta, che si estende su circa 200 mq e comprende 23 fornitori con oltre 300 nuovi prodotti selezionati, intende rappresentare al meglio le eccellenze enogastronomiche del Piemonte. Gebr. Heinemann, gruppo attivo a livello mondiale nel settore del Travel Retail, gestisce dal 2015 con la sussidiaria Heinemann Italia circa 1000 mq di spazio commerciale “walk-through” situati nell’area partenze dell’Aeroporto di Torino, subito dopo i controlli di sicurezza, e rafforza così la partnership con Torino Airport e con il territorio.

 

“All’interno degli aeroporti l’esperienza, il ruolo e la responsabilità degli operatori commerciali internazionali come Heinemann – dichiara Fulvio Fassone Amministratore Delegato di Heinemann Italia – deve essere anche quello di supportare la diffusione del Made in Italy nel mondo e in particolare di agire da motore di export delle produzioni di qualità del territorio di appartenenza. Per questo negli ultimi mesi, per dare ancora più spinta al rilancio economico anche dei piccoli produttori regionali piemontesi, Heinemann Italia in partnership con SAGAT, società di gestione dello scalo torinese, si è attivata per selezionare e inserire nel suo assortimento alcune tra le eccellenze del territorio nella produzione vinicola, gastronomica e dolciaria che rispecchino la tradizione e che diano nel contempo la possibilità anche a piccole aziende di essere presenti su un palcoscenico internazionale come solo un aeroporto può essere. L’obiettivo è quello di creare una “passenger experience” di alto livello che permetta ai viaggiatori di conoscere anche realtà non sempre presenti nel panorama internazionale e di portare a casa con sé un piccolo ma gustoso assaggio del Piemonte”.

 

“Siamo felici di poter offrire ai nostri passeggeri un ventaglio di proposte enogastronomiche del Piemonte anche presso il Duty Free shop Heinemann dell’Aeroporto – commenta Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -. Siamo convinti che il nuovo assortimento di eccellenze regionali porti un valore aggiunto alla nostra ampia offerta commerciale legata al territorio: sempre più in coerenza con un ruolo dell’aeroporto quale ‘biglietto da visita’ del proprio territorio, in vista dei crescenti flussi di turisti internazionali che ci attendiamo nei prossimi mesi e che contraddistingueranno questa nuova fase dello scalo, ci rende davvero orgogliosi poter offrire a molte eccellenze regionali la possibilità di essere conosciute all’estero”.

 

L’evento è poi proseguito nella Sala VIP Piemonte Lounge dell’Aeroporto dove gli ospiti intervenuti hanno potuto degustare i prodotti in una cornice suggestiva che si affaccia sulla pista con le Alpi a fare da sfondo.

 

Il Poli migliore in Italia per ricaduta della ricerca nell’imprenditoria

Ottimi risultati sui casi studio di terza missione e conferma della qualità complessiva della ricerca: questi gli elementi chiave della valutazione positiva dell’ANVUR

La presentazione di oggi del Rapporto VQR 2015 – 2019 dell’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ha evidenziato una valutazione estremamente positiva per la qualità dei risultati dell’attività di ricerca del Politecnico di Torino e in particolare dell’impatto che essa ha sul tessuto industriale, economico e culturale italiano e internazionale. Infatti, per la prima volta nelle tre edizioni dell’esercizio di valutazione VQR, e in linea con le migliori pratiche internazionali, ANVUR ha valutato l’impatto della ricerca attraverso i casi studio sulle attività di Terza missione svolte dalle Istituzioni e dai Dipartimenti, che per il Politecnico di Torino hanno riguardato: l’imprenditorialità accademica, le strutture di intermediazione e trasferimento tecnologico, il public engagement, i beni pubblici e le attività collegate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). In quest’ambito, il Politecnico di Torino eccelle quale migliore Università in Italia.

Inoltre, tra i dati resi pubblici oggi da ANVUR, di sintesi per tutto l’Ateneo, si consolida il buon livello di qualità della ricerca a conferma delle politiche messe in atto per una ricerca di qualità.

“Il giudizio complessivo sulla ricerca di Ateneo è sicuramente di grande soddisfazione”, commenta il Rettore Guido Saracco, che prosegue: “per la prima volta viene riconosciuto all’Ateneo il ruolo importante  nel generare impatto sotto il profilo socio-economico non solo attraverso la creazione di nuova occupazione in settori ad alta intensità tecnologica, ma anche mediante azioni che coinvolgono la totalità delle declinazioni della sostenibilità nell’Agenda ONU 2030, azioni di divulgazione scientifica e di promozione dello sviluppo urbano. Il successo dell’Ateneo in tali ambiti è il risultato della applicazione puntuale del Piano Strategico PoliTO4Impact (https://www.pianostrategico.polito.it/documenti) che mira a dare un significativo impulso allo sviluppo del territorio nelle sue diverse articolazioni (imprese, Pubbliche Amministrazioni, intese sia come stakeholder che come policy maker), consolidando la filiera dell’innovazione che fa capo al Politecnico e mettendo in atto azioni di promozione culturale, comunicazione e public engagement. Esprimo con piacere piena soddisfazione anche per il consolidamento, in termini di qualità e competitività, della ricerca di Ateneo a conferma dei positivi risultati delle politiche adottate dall’Ateneo in questi anni a favore di una ricerca di qualità”.

 

A.N.C.A.I. interviene sulla proposta di abolire l’addizionale comunale

Ci scrive l’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani

Caro direttore,

Abbiamo appreso da fonti giornalistiche di un incontro tra il Presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio ed i vertici italiani di Ryanair.

Durante l’incontro, Ryanair avrebbe chiesto il supporto della Regione Piemonte per l’abolizione in
tutti gli aeroporti italiani dell’addizionale comunale che deve versare ogni passeggero in partenza e che
il Presidente Cirio si sarebbe reso disponibile a “far da portavoce a Roma” di questa istanza.

Vorremmo ricordare al presidente Cirio che l’Addizionale Comunale, istituita con l’articolo 2,
comma 11, della Legge 24 dicembre 2003, n. 350, è nata come un parziale “risarcimento” nei confronti
dei Comuni limitrofi agli aeroporti per le molte problematiche che subiscono in conseguenza
dell’operatività aeroportuale. Si pensi tra l’altro all’inquinamento acustico ed all’inquinamento
atmosferico (con conseguenti problemi sanitari sulla popolazione), ai vincoli sull’uso del territorio per
l’attuazione dei “Piani di rischio aeroportuale” o della gestione del “rischio wildlife strike”, all’onere di
sostenere ingenti costi per garantire la continuità dei servizi locali necessari per il funzionamento delle
infrastrutture aeroportuali (raccolta rifiuti, trasporto pubblico, gestione traffico, …).

Attualmente i 6,50 € di addizionale vengono ripartiti tra INPS, Comparto Antincendio e Comparto
Sicurezza ed ENAV. Dei 6,5 € di Addizionale Comunale ai Comuni arrivano meno di 10 centesimi a
biglietto. Ma questi fondi sono fondamentali per poter, almeno in parte, fare fronte ai costi dovuti ai
molteplici servizi che i Comuni limitrofi agli aeroporti devono offrire in conseguenza dell’operatività
aeroportuale, senza trarne alcun guadagno.

Il Presidente Cirio dovrebbe spiegare come finanziare in maniera alternativa i Comuni Aeroportuali
prima di farsi portavoce di certe iniziative. Sarebbe interessante sapere dal Presidente Cirio quali
iniziative e quali fondi sono stati previsti dalla Regione Piemonte a supporto delle popolazioni dei
Comuni Aeroportuali, anche a fronte della notizia che la sua Regione ha stanziato quasi 2,8 milioni a
sostegno degli aeroporti di Torino e Cuneo. Da ricordare che la Regione Piemonte ha sospeso l’IRESA,
ovvero “Imposta Regionale Emissioni Sonore Aeromobili”, imposta di scopo destinata alla lotta
all’inquinamento acustico ed a supporto della popolazione residente nell’intorno aeroportuale senza
intraprendere iniziative alternative.

Infine, vorremmo sottolineare e ricordare al Presidente della Regione Piemonte, che la Società
Ryanair ha da tempo promesso il rinnovo della propria flotta con aerei a minor impatto nell’acustico (i
noti B737-800max), come ad esempio nel caso del piano di risanamento dell’aeroporto di Ciampino e il
Piano di Sviluppo dell’Aeroporto di Orio al Serio, e che purtroppo tale rinnovo è rimasto poco più di una
promessa.

Pertanto, anche con riferimento alla sensibilità governativa e ai recenti molteplici provvedimenti
europei volti alla tutela dell’ambiente e dei territori impattati dalla presenza degli aeroporti, invitiamo il
Presidente Cirio a riconsiderare la poco edificante proposta di annullare, o anche solo sospendere
l’addizionale comunale e volgere invece il proprio sostegno con altrettanto interesse ed intensità verso i
Comuni Aeroportuali, a tutela dei territori e della salute delle popolazioni residenti.

Il Presidente ANCAI
Mauro Cerutti

Turismo accessibile: la Regione candida il progetto «La Via Francigena FOR ALL»

Sui fondi ministeriali per la disabilità

Illustrato al Ministro per la Disabilità, Erika Stefani, il piano che prevede l’ammodernamento di strutture e itinerari in 47 Comuni distribuiti su 250 chilometri

L’assessore Poggio: «Lavoriamo per intercettare fondi dello Stato e dell’Europa per incrementare l’offerta turistica rendendola accessibile a tutti»

 

Il Piemonte candiderà la «Via Francigena FOR ALL» al bando dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per «l’accessibilità dei percorsi turistici». Il piano prevede l’adeguamento di strutture e percorsi distribuiti in 250 chilometri in 47 Comuni sui 650 chilometri complessivi dell’itinerario che attraversa 4 parchi naturali, collegando 107 Comuni di cinque province: Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria. A questa direttrice si affianca la variante della Valle di Susa che con due rami provenienti dal Colle del Monginevro e dal Colle del Moncenisio, passando per Torino, raggiunge Vercelli per congiungersi infine all’itinerario principale.

Il progetto è stato illustrato  dall’assessore alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio al ministero per la Disabilità Erika Stefani in tour in provincia di Alessandria.

«Lavoriamo in sinergia per attrarre tutti i fondi messi a disposizione dall’Europa e dal ministero per incrementare l’offerta turistica rendendola accessibile a tutti – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio – Soltanto in Piemonte le persone disabili sono 217.820 ovvero il 5,1% della popolazione, un dato che ricalca il 5% a livello nazionale. Abbiamo le competenze ma soprattutto la volontà di proseguire il lavoro di abbattimento delle barriere per dare a tutti la possibilità di visitare i nostri paesaggi, i nostri musei, i nostri patrimoni culturali».

Il progetto ha un valore di 1,7 milioni, prevede interventi come la mappatura dell’itinerario nei due tratti Canavesano e Valsusino per rendere fruibili 20 luoghi culturali (in via di definizione) 365 giorni l’anno migliorandone l’accessibilità. «Si tratta in particolare di replicare l’esperienza e le conoscenze acquisite attraverso l’iniziativa “Chiese a porte aperte” – ha aggiunto l’assessore Poggio – un sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata, tramite smartphone del patrimonio culturale ecclesiastico, che può essere esteso ad altri beni culturali presenti lungo il tracciato della Via Francigena».

Con il coinvolgimento degli enti territoriali, comunità locali e associazione europea delle Vie Francigene, saranno attivati tirocini lavorativi rivolti ai soggetti portatori di disabilità da effettuarsi presso le strutture di accoglienza (ricettive, della ristorazione etc) e presso gli uffici d’informazione presenti lungo l’itinerario della Via Francigena per offrire un’opportunità di inserimento lavorativo nel contesto turistico territoriale. Una linea d’intervento che si pensa possa coinvolgere almeno 30 persone.

Le azioni verso il pubblico (B2C) comprenderanno: campagne stampa e digital e social media marketing, creazione di pagine web dedicate al progetto e alle esperienze costruite sul tema, inserimento nelle campagne di co-marketing, promozione dedicata in occasione di fiere, eventi speciali, presentazioni e campagne tv.

Le attività rivolte al lato «commerciale» (B2B) si svilupperanno con l’inserimento del tema nei workshop tematici dedicati ai prodotti Cultura, Outdoor, Enogastronomia; in educational tour dedicati a tour operator, in roadshow di presentazione e infine in viaggi stampa specifici.

I Comuni coinvolti nel progetto «Via Francigena FOR ALL» – 250 KM

Via Francigena Val di Susa

  1. ALMESE
  2. AVIGLIANA
  3. BARDONECCHIA
  4. BORGONE SUSA
  5. BRUZOLO
  6. BUSSOLENO
  7. CAPRIE
  8. CASELETTE
  9. CHIANOCCO
  10. CHIOMONTE
  11. CHIUSA DI SAN MICHELE
  12. CONDOVE
  13. EXILLES
  14. GIAGLIONE
  15. GRAVERE
  16. MEANA DI SUSA
  17. MOMPANTERO
  18. MONCENISIO
  19. NOVALESA
  20. OULX
  21. RIVOLI
  22. ROSTA
  23. SALBERTRAND
  24. SAN DIDERO
  25. SAN GIORIO DI SUSA
  26. SANT’AMBROGIO DI TORINO
  27. SANT’ANTONINO DI SUSA
  28. SUSA
  29. VAIE
  30. VENAUS
  31. VILLAR DORA
  32. VILLAR FOCCHIARDO

Via Francigena Canavesana

  1. BUROLO
  2. BOLLENGO
  3. BORGOFRANCO D’IVREA
  4. CAREMA
  5. CASCINETTE D’IVREA
  6. CAVAGLIA’ (BI)
  7. CHIAVERANO
  8. IVREA
  9. MONTALTO DORA
  10. PALAZZO CANAVESE
  11. PIVERONE
  12. SETTIMO VITTONE
  13. ROPPOLO (BI)
  14. SANTHIA’ (BI)
  15. VIVERONE (BI)

Biraghi presidente di Piccola Industria

Nel corso del Comitato Regionale di Piccola Industria di Confindustria Piemonte del 12 aprile 2022, Alberto Biraghi è stato eletto Presidente per il biennio 2022-2024.

 

Biraghi, 52 anni, cuneese, amministratore delegato della Valgrana S.p.a., con sede a Scarnafigi (CN), azienda agroalimentare di prodotti caseari, subentra alla Presidente uscente Gabriella Marchioni Bocca. Alla riunione elettiva hanno partecipato il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, e il Presidente di Piccola Industria di Confindustria, Giovanni Baroni.

 

Biraghi è attualmente Presidente di Piccola Industria di Confindustria Cuneo e Delegato per la Logistica e Trasporti nel Consiglio di Presidenza di Piccola Industria nazionale. E’ membro anche del consiglio Generale di Confindustria. Ringraziando per i consensi ricevuti, al termine della riunione, Biraghi ha confermato che nel corso del suo incarico perseguirà un programma fondato sui pilastri del merito, della competenza e della responsabilità. Il Presidente ha concluso il suo intervento ricordando che nel corso del proprio mandato svilupperà e concretizzerà temi e progetti di fondamentale importanza per la crescita economica delle Piccole e Medie Imprese piemontesi.