ECONOMIA- Pagina 254

Foresta Futura semina alberi

TORINO, TALENT GARDEN DELLA FONDAZIONE AGNELLI: la linea verde di Eos Solutions, Gold Partner Microsoft

“FORESTA FUTURA” e giovani talenti per l’ufficio Strategico che semina alberi in tutto il mondo collaborando con Teedom

 

Vogliamo credere in un futuro etico e sostenibile – sostiene Attilio Semenzato, presidente di Eos Solutions- Cerchiamo talenti in Piemonte, ambiente ideale per formare nuove professionalità e credere nel futuro»

Un primo lotto di duecento alberi già piantati in Camerun, Colombia, Kenya, Nepal e Tanzania verrà implementato con una pianta per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente aziendale

Una “Foresta Futura”, così si espanderà proporzionalmente alla crescita dell’azienda, piantando banani in Camerun e Nepal, caffè e guava in Kenya e ancora caffè in Colombia. Si tratta di progetti green e ecosostenibili che nascono a Torino sotto l’egida di Eos Solutions, multinazionale italiana Gold Partner Microsoft, che intende valorizzare e inserire nel mondo del lavoro nuovi giovani talenti informatici, correlandoli da subito a un gesto concreto di responsabilità in favore del pianeta.

L’adesione al Microsoft Partner Pledge caratterizza fortemente il recente insediamento strategico di Eos Solutions presso il Talent Garden della Fondazione Agnelli (via Giacosa 38 a Torino), con la creazione di un laboratorio digitale aperto all’innovazione e alla crescita di nuove professionalità in ambito informatico, ma caratterizzato anche da una forte sensibilità alla sostenibilità ambientale in ogni aspetto della vita aziendale.

E così molto attiva la collaborazione tra Eos Solutions e Treedom, la piattaforma che dal 2010 finanzia direttamente progetti agroforestali diffusi sul territorio e che ha contribuito a far piantare oltre tre milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito.

Dopo il primo lotto da 200 alberi, seminato e curato da Eos in occasione dei suoi 20 anni di vita, l’azienda ha deciso di piantare un albero per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente, incrementando il risparmio e l’assorbimento di anidride carbonica.

«Abbiamo deciso di attivare questa collaborazione con Treedom perchè crediamo in un modo di fare impresa etico e sostenibile, così come stabilisce il Microsoft Partner Pledge a cui abbiamo aderito nel 2021 – afferma Attilio Semenzato, presidente del Gruppo Eos Solutions -. Per la nostra nuova sede abbiamo scelto Torino e il Piemonte perchè crediamo sia un territorio ricco di competenze e dotato di enti formativi e universitari all’avanguardia in ambito tecnologico e scientifico. Da sempre investiamo sui giovani, favorendo la loro integrazione nel mondo del lavoro con un percorso dedicato grazie alla nostra Eos Academy, che permette loro di fare le prime esperienze sul campo. In questo periodo difficile dobbiamo credere nei giovani e nel futuro, anche supportando concretamente la realizzazione di progetti d’innovazione in ogni ambito culturale e produttivo».

L’ufficio strategico di via Giacosa, in stretta sinergia con la sede operativa Eos di S.Albano Stura (Cn), che conta già una cinquantina di addetti tra sviluppatori, tecnici e impiegati, avrà anche il compito di attrarre nuovi talenti, inserendoli in un contesto lavorativo dinamico, multietnico e inclusivo. L’azienda, infatti, ha ottenuto la certificazione di Great Place to Work Italia grazie ad un ambiente di lavoro di qualità, costruendo così un incubatore ideale per far sbocciare e crescere giovani talenti.

EOS Solutions è Gold partner di Microsoft dal 2000, implementa soluzioni ERP e CRM verticali e è il primo sviluppatore mondiale di app basate su Microsoft Dynamics 365. Dal 2017, grazie alla presenza nel gruppo tedesco Kumavision, Eos Solutions si attesta tra i più grandi partner Microsoft Dynamics 365 Business Central a livello mondiale, con oltre 1600 clienti, 50.000 utenti, 750 collaboratori e 25 sedi tra Italia, Germania, Austria e Svizzera.

Mara Martellotta

 

Approvata la legge sulla semplificazione urbanistica

Il recupero dei fabbricati per evitare l’eccessivo consumo di suolo, le ristrutturazioni edilizie, l’utilizzo dei rustici, dei locali sottotetto e dei seminterrati, la delocalizzazione dei fabbricati costruiti in aree a rischio idrogeologico, le premialità e le agevolazioni per i cittadini, le competenze dei Comuni in rapporto con i Piani regolatori: sono i principali argomenti della nuova legge approvata martedì  a maggioranza dal Consiglio regionale (27 si e 16 no).

La nuova norma sull’urbanistica e le ristrutturazioni edilizie – identificata in questi mesi come Pdl Semplificazione urbanistica – che modifica le leggi regionali 56/1977, 16/2018 e 13/2020 è legge dopo mesi di accesa discussione tra maggioranza e opposizione, prima in Commissione e negli ultimi mesi in Aula.
I consiglieri di maggioranza intervenuti per dichiarazione di voto hanno apprezzato il testo approvato, mettendo in risalto l’importanza di una norma che sostiene il settore edilizio in un periodo difficile per tutta l’economia piemontese e in particolare per l’edilizia.

Il gruppo della Lega, a cui appartiene il firmatario della proposta, ha salutato con soddisfazione l’approvazione della nuova legge sostenendo che si tratta di una norma che va verso la diminuzione del consumo di suolo e che farà scuola anche per la legge nazionale sulla rigenerazione urbana. Questa legge, è il parere espresso, darà la possibilità di recuperare molti dei fabbricati esistenti soprattutto nelle campagne e in montagna, abbandonati ormai da anni.

Il gruppo di Forza Italia si è detto convintamente favorevole a un testo che costituisce una revisione importante delle norme preesistenti su riuso, recupero e rigenerazione urbana. A suo giudizio, le norme precedenti erano di difficile applicazione e, per produrre questa nuova legge, la maggioranza si è messa in ascolto dei tecnici comunali, dei professionisti, degli operatori del settore e dei cittadini per individuare i punti critici da analizzare.

Il gruppo dei consiglieri di Fratelli d’Italia ha sottolineato che l’approvazione di questa legge è importante per le piccole imprese artigiane, soprattutto in questo periodo di difficile situazione geopolitica che vede i costi delle materie prime aumentati sensibilmente.

I gruppi di opposizione invece hanno criticato la nuova legge che a loro parere liberalizza in maniera eccessiva le norme edilizie, in particolare sui limiti delle altezze dei locali abitabili.

I consiglieri del Partito Democratico hanno espresso un convinto voto contrario al provvedimento, anche se si sono detti favorevoli all’impostazione principale della legge sul recupero del costruito, per evitare nuovo consumo di suolo. Hanno però sostenuto che in realtà la norma non va in questa direzione e, anzi, permette di rendere abitabili i seminterrati anche con altezze modificate al ribasso, permettendo forti speculazioni. Critiche anche per l’eccesso di deregolamentazione e per lo svuotamento di contenuti dei piani regolatori comunali.

Il Movimento 4 Ottobre ha ribadito il voto contrario sostenendo che la semplificazione annunciata dalla legge in realtà toglie possibilità di controllo dei Comuni sulle costruzioni.

Il capogruppo di Luv ha sostenuto che questa legge rischia solo di fare danni perché è piena di deroghe e renderà abitabili anche i locali più bassi che saranno soltanto utilizzati dagli speculatori per creare nuovi spazi insalubri da affittare ai più poveri. Ha concluso augurandosi che la Corte Costituzionale cancelli le parti di questa legge che vanno contro l’ambiente e contro i meno abbienti.

Patrizia Polliotto ospite oggi a ‘Radio Radio’ per fare il punto sull’economia italiana

La Presidente degli ospedali milanesi ‘Galeazzi’, ‘San Siro’ e ‘Sant’Ambrogio’ protagonista in Fm e in tv ai microfoni di Francesco Vergovich.

Torna protagonista ai microfoni della seguitissima ‘Radio Radio’ l’Avvocato Patrizia Polliotto. Il noto legale torinese, autrice anche del fortunato libro ‘La Sola dei Famosi’ con doppia prefazione di Enrico Ruggeri e Simona Tagli, sarà infatti ospite oggi in diretta dalle 13.35 alle 14.00 ai microfoni di ‘Un giorno speciale’, lo storico contenitore del mattino guidato dal giornalista Francesco Vergovich. Con lui anche il saggista cattolico Maurizio Scandurra.
Al centro della puntata odierna, uno sguardo in dettaglio all’attualità delle cronache italiane e internazionali, con particolare riferimento agli effetti che la geopolitica contingente sta determinando per gli italiani in termini di caro prezzi e cambiamento delle abitudini di consumo.
Patrizia Polliotto, spesso voce autorevole per importanti agenzie di stampa italiane tra cui anche l’Ansa, è Presidente dei rinomati ospedali milanesi ‘Galeazzi’, ‘San Siro’ e ‘Sant’Ambrogio’, tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, azienda leader in Italia nel delicato e strategico ramo della sanità privata.
Annovera in curriculum importanti e prestigiosi incarichi al vertice in primarie realtà pubbliche e private italiane tra cui ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Reply’, ‘NB Aurora’, ‘Juventus’, ‘Zucchi e molte altre, ricoprendo spesso anche il ruolo di Consigliere Indipendente, particolare figura professionale cui ha dedicato ampi studi mutuando un background e una competenza autorevole e unica nel settore.
Dal 2010 è Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana fondata nel 1955 dal giornalista Vincenzo Dona.
“Ringrazio ‘Radio Radio’ per quest’opportunità, ormai divenuta un appuntamento fisso che vivo sempre condividendo un punto di vista oggettivo in equilibrio fra poteri forti e consumerismo, cercando di favorire in maniera agevole e funzionale il più possibile il dialogo fra questi due mondi così apparentemente distanti, eppure così realmente e intimamente vicini”, chiosa Patrizia Polliotto, divenuta in breve tempo una dei voci e dei volti più stimati nel grande parterre di opinionisti che si muovono sulle frequenze nazionali di ‘Radio Radio’ e di ‘Canale Italia’.
E’ possibile seguire la puntata in FM, in diretta streaming sul sito www.radioradio.it oppure in tv in tutta Italia sul canale 253 del digitale terrestre.

In Piemonte l’occupazione recupera il gap del 2020, ma il divario sul 2019 è profondo

E impensieriscono disoccupati e inoccupati.

 Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Sul trend del mercato del lavoro è pesante la difficoltà di reperimento figure professionali specializzate”.

Lo dicono i numeri dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, che ha analizzato i dati Istat: in Piemonte nel 2021 i lavoratori occupati sono un milione e 767 mila, nel 2020 sono un milione e 748 mila (-19mila unità rispetto al 2021).  Rispetto al 2019 (un milione e 813mila) però, l’andamento risulta in calo, segnando un gap di 46mila posti.

In relazione al numero degli occupati, a livello nazionale la crescita sul 2020 è dello 0,8%, mentre dal confronto sul 2019 emerge un gap del 2,4%: crescono solo le costruzioni (+8,4%), sulla spinta dei bonus fiscali, mentre il manifatturiero esteso è in calo dell’1,7% e i servizi del 3,7%.

 

“Il prolungamento della guerra in Ucraina, l’amplificazione della crisi energetica e il persistere delle criticità nel reperimento e nei prezzi delle materie prime – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – potrebbero interrompere il percorso di recupero del mercato del lavoro dopo la recessione causata dalla pandemia”.

Osservando i dati relativi al tasso occupazionale (dipendenti e indipendenti tra i 15-64 anni), in Italia il dato peggiora rispetto al livello del 2019, diminuendo dello 0,8%.

In Piemonte il confronto tra i 3 anni (2019-2020-2021) è negativo. Infatti, i dati occupazionali del 2021 (65,0% di occupati) sul 2020 (64,1% di occupati) dicono di un + 0,9%, mentre quelli del 2021 sul 2019 (66,0% di occupati) vedono ancora un gap di 1,0%.

Ancora preoccupante (anche se stabile) è la situazione della disoccupazione: nel 2019 era del 7,6%, come nel 2020, per scendere nel 2021 al 7,3%. A questi dati bisogna aggiungere quelli dell’inoccupazione, che nel 2019 era del 28,4%, cresciuta al 30,4% nel 2020 e calata al 29,7% nel 2021.

Guardando alle province, in valori assoluti, nel 2021Torino si contano 899mila occupati, di cui 398mila donne, 80mila disoccupati e 412mila inattivi. Ad Alessandria gli occupati sono 172mila, di cui 77mila donne, con 13mila disoccupati e 71mila inattivi. A Cuneo sono 261mila gli occupati, di cui 113mila donne, con 13mila disoccupati e 97mila inattivi. A Novara gli occupati sono 150mila, di cui 66mila donne, con 12mila disoccupati e 69mila inattivi. Ad Asti si contano 88 mila occupati, di cui 40mila donne, con 7mila disoccupati e 35mila inattivi.  A Biella gli occupati sono 69mila, di cui 31mila donne, con 4mila disoccupati e 31mila inattivi. A Vercelli gli occupati sono 65mila, di cui 29mila donne, con 6mila disoccupati e 33mila inattivi. Nel Verbano gli occupati sono 63mila, di cui 29mila donne, con 4mila disoccupati e 31mila inattivi.

Si segnala, inoltre, una crescita del tasso di inattività in alcune delle province piemontesi. Nel 2021, infatti, a Biella si è registrato un aumento dell’1,3% rispetto al 2020, mentre nelle province di Novara e Vercelli la crescita si attesta, rispettivamente, a + 0,3% ed a +0,9%. Nel confronto con il dato del 2019, invece, il divario è ancora più significativo: Biella (+1,9%), Cuneo (+0,1%), Novara (+2,9%), Torino (+1,7%) e Vercelli (+3,7%).

“In questo momento sono tanti i fattori che rendono difficile prevedere quali contraccolpi e ricadute potranno esserci sul mercato del lavoro – continua Felici – ma oltre a guardare agli avvenimenti esterni, dovremmo concentrarci sul contesto lavorativo delle nostre aziende; oggi, agli occhi dei giovani, queste sono quasi esclusivamente fonti di reddito, mentre dovrebbero essere anche luoghi attrattivi, di formazione e di condivisione. Basti pensare al fenomeno dei cosiddetti neet, i giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano”.

Sul trend del mercato del lavoro influisce anche un’altra variabile, quella della difficoltà di reperimento di alcune figure: “Per la maggior parte – precisa Felici – si tratta di figure specializzate che troverebbero impiego nel settore manifatturiero, ma anche nell’edilizia, nella manutenzione degli edifici e nell’autotrasporto”.

Infatti i dati di dettaglio professionale evidenziano che sono difficili da reperire 6 lavoratori su 10 nel caso di operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, con una quota che raggiunge il 60,1% e cresce di 14,7 punti percentuali rispetto ad aprile 2019, e di conduttori di mezzi di trasporto, con una quota del 58,5% che cresce di 24,6 punti; in particolare la crescita più intensa della quota di difficoltà di reperimento rispetto al pre-crisi è pari a ben 28,5 punti percentuali per gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici per cui la quota raddoppia passando da 26,1% a 54,6%, il terzo valore più alto ad aprile 2022.

“Il vero problema è che le occasioni di lavoro ci sarebbero, ma a mancare è la materia prima, cioè una platea sufficientemente nutrita di ragazzi adeguatamente formati nei mestieri più richiesti – conclude Felici – Il mercato occupazionale non è morto, ma bisogna essere qualificati per le mansioni oggi più richieste, serve quindi puntare sulla formazione. Ci sono fondi europei dedicati a questo, ma occorrerebbe che la Politica dialogasse di più con chi ha esperienza di mercato come le imprese”.

Il Mondo che verrà: Lucio Caracciolo al Sermig

L’obbiettivo comune di tutti gli organizzatori del convegno è quello di lavorare convintamente e instancabilmente per la Pace e Giustizia (che per noi sono realmente inscindibili). Quindi cercare di salvare ogni vita umana, ma anche il diritto delle persone di vivere nella dignità e nella libertà.

Nella guerra decisa unilateralmente da Putin contro l’Ucraina e nella speranza che ci si sieda presto intorno a un tavolo per negoziare, è tempo di riflettere sulla nuova geopolitica che ne scaturirà. Niente sarà più come prima, schieramenti e alleanze subiranno profonde mutazioni, avremo blocchi di nazioni ancora più contrapposti mentre incomincia ad incombere per i paesi più poveri lo spettro della carestia per la crisi del grano. E proprio su questo “Mondo che Verrà” cercheranno di dare risposte Lucio Caracciolo, direttore di Limes, e Francesco Marino responsabile del TG RAI Piemonte, martedì 17 maggio alle ore 20,00, nel luogo simbolo dell’Arsenale della Pace di piazza Borgo Dora 61 a Torino. L’incontro è stato organizzato dal Comitato dei Diritti Umani della Regione Piemonte e dal Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con Voi” per ribadire, oggi più che mai, che solo chi semina pace raccoglie giustizia.
Il convegno ha avuto il sostegno della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte e il patrocinio della Città di Torino e del “Comitato Interfedi”.
Alla serata è prevista la presenza di diverse personalità, fra cui – particolarmente significativa – quella dei presidenti di “Senzatomica” e di “Rete Italiana disarmo” e del Console di Ucraina. Sarà possibile seguire i lavori oltre che in presenza (la sala sarà alle h 19.15, fino ad esaurimento dei posti) anche in diretta streaming: live.sermig.org/17maggio.

Giampiero Leo (portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”), a nome di tutti gli organizzatori.

Ecco i palazzi “autoconsumatori” per rispettare l’ambiente e ridurre le bollette

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20 NUOVI CONDOMINI  A TORINO, PINEROLO, RACCONIGI, MORETTA E CAVOUR: PILATRI PER UNIRE I VARI PUNTI E DARE COMPIMENTO ALLE COMUNITA’ ENERGETICHE TERRITORIALI RINNOVABILI DEL FUTURO

A un anno esatto dal debutto sulla scena nazionale del primo Condominio Autoconsumatore Collettivo d’Italia a Pinerolo, l’azienda pubblica pinerolese, Acea Energie Nuove, ha festeggiato oggi, il “compleanno delle comunità energetiche condominiali”.

Sono stati presentati, nel corso della conferenza, tenutasi presso il Campus ONU di Torino, i 20 nuovi condomìni, realizzati nell’ambito del Progetto Energheia, vere e proprie Comunità Energetiche su scala condominiale, dove i singoli condòmini possono autoconsumare la quasi totalità della produzione fotovoltaica, abbattendo in modo considerevole la quantità di energia elettrica prelevata dalla rete, riducendo quindi il costo della bolletta.

Una sede significativa quella del Campus delle Nazioni Unite e, non a caso, scelta per la stretta correlazione tra le tematiche delle Comunità Energetiche con i punti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Il traguardo raggiunto con questi 20 nuovi condomini illustrati questa mattina – afferma Francesco CARCIOFFO AMMINISTRATORE UNICO di Acea Energie Nuove– ci dà la misura della concretezza e della attuabilità di una progressiva autonomia energetica che parte dai singoli utenti e offre una risposta concreta al bisogno di smarcarsi dalle fonti fossili tradizionali e dalle dipendenze energetiche. Prepara inoltre il territorio a unire i vari punti di produzione e consumo di rinnovabili che saranno la base per le Comunità Energetiche territoriali su vasta scala del futuro dove condomini, aziende, privati, enti pubblici, a distanze notevoli, condivideranno le energie messe in comune e autoprodotte”

Un esempio delle 20 Comunità energetiche condominiali: il condominio Pinerolo Alliaudi

L’idea del Progetto Energheia, joint venture nata dalla collaborazione delle due ESCo, ACEA Pinerolese Energia e Tecnozenith, è quello di sfruttare l’energia rinnovabile ottenuta tramite produzione fotovoltaica per il riscaldamento dell’edificio e per il fabbisogno elettrico.

L’obiettivo è quello sia di ridurre il consumo energetico dell’edificio, grazie alla realizzazione di cappotti, pareti ventilate o insuflaggio, l’utilizzo di infissi a doppio vetro, ma anche quello di sfruttare l’energia fotovoltaica; tale energia viene infatti utilizzata per alimentare una pompa di calore ad alta efficienza ed abbattere l’utilizzo del gas naturale attualmente largamente usato, oltre che a livello industriale, anche per il riscaldamento residenziale.

La produzione fotovoltaica viene infatti utilizzata per alimentare una pompa di calore aria-acqua, con conseguente sfruttamento dell’energia aerotermica, a servizio dell’intero condominio. L’impianto è inoltre dotato di un sistema di accumulo, con capacità di 22,08 kWh al fine di aumentare l’autoconsumo della produzione fotovoltaica. Tale produzione verrà altresì utilizzata per alimentare i servizi ausiliari nella centrale termica, nonché i servizi comuni del condominio (ascensore e luci scale). Ci si aspetta una riduzione del fabbisogno energetico da fonte fossile almeno dell’81% ed una percentuale di consumo della produzione fotovoltaica da parte della pompa di calore di almeno 37%.

I condomini potranno quindi condividere l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, minimizzando i prelievi dalla rete e massimizzando l’autoconsumo in loco.

La forza del Progetto Energheia è, anche, quella di essere facilmente replicabile in qualsiasi contesto urbano e residenziale.

Non a caso le 20 realizzazioni si inseriscono a Torino nel quartiere Mirafiori con numerosi condomìni (e il coinvolgimento di circa 240 famiglie), a Pinerolo, a Moretta (CN), a Racconigi, a Cavour. Tempo medio di realizzazione degli interventi: 4 mesi

I condomini di queste 20 Comunità Energetiche Condominiali utilizzeranno le fonti energetiche tradizionali, quali gas metano ed energia elettrica solo per sopperire ai picchi di richiesta energetica, che si verrebbero a determinare nelle stagioni più fredde e non particolarmente soleggiate. Gli edifici così realizzati avranno un’autonomia energetica che si attesta mediamente tra il 70% e il 90%, in funzione del tipo di tecnologia adottata.

Triplice il beneficio. Ambientale, economico e sociale:

1)    si favorisce l’uso di fonti rinnovabili, quella solare, per produrre energia elettrica con cui alimentare una pompa di calore per il riscaldamento degli ambienti;

2)    si abbattono i consumi, grazie all’efficientamento energetico di vecchi edifici;

3)    si abbattono significativamente i costi delle bollette dei cittadini, grazie all’autoconsumo.

Ed ecco alcuni numeri di questo anno trascorso:

  • 20 Comunità energetiche condominiali o Gruppi di autoconsumatori collettivi realizzati tra Pinerolo, Torino, Cavour, Moretta e Racconigi. I Condomini a Torino si trovano nel quartiere Mirafiori Sud
  • 55% di risparmio di energia termica dopo l’efficientamento, grazie all’isolamento effettuato sull’involucro
  • Riduzione dell’88% dell’uso di fonti fossili, rispetto alla condizione ante intervento, con conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera (e circa 460 t di COevitate).
  • Mediamente il 75% dell’energia ancora necessaria al riscaldamento dell’edificio efficientatoproviene da fonti rinnovabili, tramite l’alimentazione di pompe di calore con energia elettrica fotovoltaica.
  • Coinvolte oltre 700 famiglie

L’appuntamento di oggi si è inserito negli eventi di avvicinamento al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2022 che si terrà a Firenze dal 16 al 18 settembre 2022, nel corso del quale, nel 2021, Acea Energie Nuove era stata scelta come azienda Ambasciatrice dell’Economia Civile 2021.

Leonardo Becchetti Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile è proprio intervenuto sulle ricadute sociali, economiche e imprenditoriali delle comunità energetiche come strumento per accelerare la transizione energetica in seguito alla guerra.

Tante le personalità di spicco che hanno partecipato a questo “compleanno” delle Comunità Energetiche Condominiali promosso da Acea Energie Nuove: Antonio Giangregorio (Facility Manager del Campus ONU), Gianni Pietro Girotto (Presidente X Commissione Industria Commercio Turismo del Senato),  Leonardo Becchetti (Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e Co-Fondatore di Next Nuova Economia per Tutti), Ezio Chiaramello  (Direttore Operativo Acea Energie Nuove) Katiuscia Eroe (Responsabile Energia di Legambiente), Romano Borchiellini (Referente del Rettore presso l’Energy Center del Politecnico di Torino), Sergio Olivero (Responsabile Business&Finance Innovation dell’Energy Center del Politecnico di Torino).

 

Piano industriale, le Ferrovie investono sul Piemonte

Il Gruppo FS si struttura in 4 poli strategici

  • investimenti per oltre 9 mld in infrastrutture ferroviarie e stradali;

  • potenziamento e ampliamento per 5 terminal logistici

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il Piano Industriale 2022-2031 che prevede oltre 190 miliardi di investimenti con un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di PIL. Ne hanno illustrato i contenuti, a Roma, in una conferenza aperta a colleghi e giornalisti, la Presidente, Nicoletta Giadrossi, e l’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris.

Il Piano prevede una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da FS in quattro poli di business: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”. La visione strategica e industriale di lungo periodo ha, tra i suoi principali obiettivi, dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti; favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato; incrementare fino a raddoppiare rispetto al 2019 il trasporto merci su ferro; rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese; aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica del Paese.

Fattori abilitanti del Piano, che ne dovranno sostenere l’attuazione, sono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la connettività e la valorizzazione delle persone del Gruppo alle quali, chiudendo il suo intervento, l’amministratore delegato Luigi Ferraris ha affidato questa sfida, nella convinzione che, così com’è già accaduto in passato, saranno in grado di vincerla.

Polo infrastrutture

Oltre 8 miliardi di euro per gli investimenti in opere infrastrutturali ferroviarie in Piemonte. Tra le principali, la conclusione del Terzo valico dei Giovi, ma anche la realizzazione della tratta italiana della linea Torino-Lione (fase 1), delle nuove fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano (S. Luigi – Orbassano, Torino San Paolo, Borgata Quaglia, Ferriera, Dora e Zappata), la nuova linea diretta Torino Porta Nuova – Torino Porta Susa e il potenziamento delle stazioni merci di Orbassano e Novara Boschetto.

Alle infrastrutture stradali sono destinati 1,65 miliardi di euro per la realizzazione del collegamento A4-A26 Masserano-Ghemme, la tangenziale di Mondovì, il nuovo tunnel del Tenda e la SS337 Adeguamento Comune di Re-Ponte della Ribellesca.

Polo Logistica

Di fondamentale importanza per lo sviluppo del Paese e per il territorio piemontese, il Polo prevede un investimento di circa 19 milioni di euro. L’obiettivo, entro il 2031, è realizzare l’ampliamento di Alessandria smistamento e il potenziamento dei terminal di Novara Boschetto, Novi San Bovo, Torino Orbassano e Moncalieri.

In questo modo, sarà possibile registrare un sensibile incremento di fatturato. Nel 2031, infatti, si prevede un aumento del 55% di fatturato sia per i servizi intermodali che per i convenzionali.

Il Gruppo FS punta inoltre a rafforzare la propria posizione nel settore logistico attraverso un’importante partnership con un player della filiera automotive piemontese.

 

Polo Passeggeri

Nel prossimo decennio per il trasporto ferroviario piemontese si prevede il potenziamento dell’offerta per il nodo di Torino con il completamento delle opere infrastrutturali in programma e nuovi servizi per il capoluogo piemontese. Si punta inoltre al rinnovo della flotta regionale con l’arrivo di treni moderni ed ecosostenibili.

Polo Urbano

Valorizzare 2,6 milioni di mq di patrimonio. È l’impegno previsto per il polo urbano con un investimento di quasi 3 milioni di euro dedicati a progetti su Torino, Acqui Terme, Collegno e Limone Piemonte.

 

Al via gli incentivi per auto e moto non inquinanti

Lunedì 16 maggio: entrano in vigore gli incentivi per le auto e le moto non inquinanti con sconti fino a 5.000 euro.

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è subito operativo.

Sulla specifica piattaforma l’operatività partirà il 25 maggio, i contratti di vendita saranno però validi dal 16 maggio. Il provvedimento, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e caldeggiato dal ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, prevede  650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024,  per un totale di quasi due miliardi in tre anni

La Regione promuove in Europa con nuovi fondi i prodotti agroalimentari e vitivinicoli

Aperti i bandi 2022 del PSR a sostegno dei consorzi di tutela e associazioni dei produttori per attività d’informazione e promozione

In arrivo dalla Regione Piemonte nuove risorse per aiutare i Consorzi di tutela e le associazioni di produttori a valorizzare e rafforzare le produzioni agroalimentari e viticole piemontesi di qualità su mercati.

Con una dotazione finanziaria complessiva di circa 7 milioni di euro di risorse aggiuntive l’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo ha attivato il bando sulla misura 3.2.1 del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 a sostegno delle attività d’informazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e viticoli di qualità da realizzarsi sul territorio dell’Unione Europea, tra cui la partecipazione a manifestazioni fieristiche di carattere internazionale, nazionale, regionale o locale ritenute interessanti; degustazioni guidate, educational tour, incontri B2B, realizzazione di convegni e workshop, azioni promozionali rivolte al circuito HORECA o presso punti vendita, nonché la predisposizione di materiale promo-pubblicitario, informativo, divulgativo e di iniziative promo-pubblicitarie con i mezzi di informazione ed azioni di educazione alimentare.

Rientrano le iniziative inerenti la valorizzazione del paesaggio rurale caratterizzato da produzioni di qualità come i paesaggi riconosciuti dall’Unesco oppure a corollario della Global Conference on Wine Tourism, il forum mondiale dedicato al turismo enologico che si terrà in Piemonte nel mese di settembre; oltre ad iniziative che coinvolgeranno le Enoteche regionali e le strade del vino e del cibo riconosciute.

Il bando “Operazione 3.2.1 del PSR 2014/2020 Bando 1/2022_B” è pubblicato sul sito ufficiale della Regione Piemonte al link:

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2020-operazione-321-informazione-promozione-dei-prodotti-agricoli-alimentari-qualita-bando-3

scadenza: domande di preiscrizione 20 maggio 2022, domande di sostegno 20 giugno 2022.

Trasporto merci ferroviario, Piemonte e Liguria puntano sulla Torino-Savona

Le Regioni Piemonte e Liguria coinvolgono gli stakeholder del territorio per approfondire le prospettive di traffico e gli interventi per potenziare la linea

 

Il Piemonte e la Liguria sostengono con forza lo sviluppo di un sistema di trasporto merci ferroviario tra le due regioni come elemento fondamentale per l’economia di tutto il Nord Ovest italiano. Con questo impegno le Regioni Piemonte e Liguria hanno approvato lo schema di Protocollo di Intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ed RFI per la definizione degli scenari di sviluppo dei traffici sulla linea ferroviaria Torino-Savona e la conseguente individuazione di un’ipotesi di intervento di potenziamento tecnologico e infrastrutturale.

 

La Torino-Savona diventa dunque il primo punto nell’agenda del gruppo di lavoro interregionale piemontese e ligure, che vede coinvolti anche gli attori del territorio, primi tra tutti l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure per il Porto di Savona, gli Enti Locali, i rappresentanti del mondo economico-imprenditoriale, camerale e accademico delle due regioni, impegnati negli approfondimenti necessari a RFI per definire modelli di esercizio adeguati in relazione ai potenziali volumi di traffico merci esprimibili dagli ambiti connessi alla direttrice.

 

La centralità di questo passaggio per lo sviluppo della capacità di trasporto merci della Torino-Savona è stata sottolineata dagli Assessori ai Trasporti, alle Infrastrutture e ai Porti e Logistica delle Regioni Piemonte e Liguria, che, oltre ad evidenziare l’unione di intenti delle due Regioni, hanno ricordato come questo Protocollo si inserisca in un percorso avviato nel 2016 con gli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest e costituisca un tassello fondamentale per una programmazione di sviluppo per il territorio in relazione con gli scenari di potenziamento dei porti e delle infrastrutture europee.

 

Nel corso degli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest del 2016 era stato infatti sottoscritto tra le Regioni ed RFI un primo Protocollo di Intesa finalizzato a condividere un pacchetto di interventi infrastrutturali da realizzare sulla rete ferroviaria nazionale ritenuti di importanza fondamentale per lo sviluppo del traffico merci. La strategicità della Torino-Savona in questo scenario è stata promossa anche nelle successive edizioni degli Stati Generali mentre sono proseguiti i lavori del Tavolo tecnico tra le Regioni, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ed RFI, che vede ora un Gruppo di Lavoro specifico concentrato sull’approfondimento dell’evoluzione dei traffici sulla linea e sulla valutazione degli scenari di potenziamento tecnologico e infrastrutturale.