ECONOMIA- Pagina 254

Ecco quando è possibile fruire due volte del Bonus Casa

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Una sentenza della Cassazione ha stabilito che il bonus sull’acquisto della prima casa si può ottenere due volte.

Ricordiamo che il bonus prima casa è un’agevolazione che spetta a chi compra un immobile nel Comune dove risiede: la condizione è che non si devono possedere altre abitazioni nella stessa città o altre abitazioni per cui si è già percepito il bonus. Ma ci sono alcune eccezioni, vediamo quali.

Bonus prima casa, quando è possibile richiederlo due volte.

È possibile richiedere il bonus prima casa una seconda volta quando il contribuente è costretto a cambiare abitazione perché quest’ultima non è più idonea. L’esempio tipico è quello di una casa ormai inagibile a seguito di una calamità naturale o perché sottoposta a un ordine di ristrutturazione del Comune. Oppure nel caso in cui una coppia ha avuto figli e non può più vivere nell’abitazione perché troppo piccola rispetto alle mutate esigenze del nucleo familiare.

La Suprema corte ha ricordato che in tema di agevolazioni prima casa l’idoneità dell’abitazione va valutata sia sotto il profilo oggettivo (effettiva inabitabilità), che sotto quello soggettivo (fabbricato inadeguato per dimensioni o caratteristiche qualitative), nel senso che il beneficio trova applicazione anche nell‘ipotesi di disponibilità di un alloggio che non sia concretamente idoneo, per dimensioni e caratteristiche complessive, a soddisfare le esigenze abitative dell’interessato.

Si può usufruire una seconda volta del bonus prima casa quando si compra un immobile adiacente al primo per potersi allargare. Per la Cassazione, se un cittadino compra un appartamento confinante al proprio (per il quale ha usato il bonus prima casa) e abbatte le pareti divisorie per crearne uno più grande accatastato come unico, può estendere l’agevolazione anche sull’acquisto dell’immobile.

La condizione è dimostrare di avere ampliato l’abitazione principale perché divenuta inidonea all’uso: il contribuente, in sostanza, deve dimostrare l’effettiva unificazione delle due unità immobiliari finalizzata a realizzare un unico alloggio. Alloggio però che non deve essere di lusso, condizione quest’ultima per poter fruire dell’agevolazione.

La Cassazione aggiunge che, entro tre anni dalla registrazione, deve essere dato “effettivo seguito all’impegno assunto dai contribuenti, in sede di rogito, di procedere all’unificazione dei locali”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.

Pnrr, 162 milioni ai Comuni del Piemonte Ecco gli interventi per ogni Provincia

FINANZIATI 79 INTERVENTI, SUDDIVISI IN TUTTE LE PROVINCE.

Il presidente della Regione Cirio: “Premiata la capacità progettuale dei Comuni. Queste risorse consentiranno di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione”.

Quasi 162 milioni di euro, a valere sui fondi del PNRR, per la regione Piemonte. E’ quanto ha comunicato il Ministero dell’Interno, con una nota del 31 dicembre scorso, riconoscendo la bontà di ben 79 progettualità che i Comuni hanno presentato al bando previsto dalla legge di bilancio 2020, le cui domande scadevano il 4 giugno dello scorso anno, a sostegno di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

“Sono risorse importanti che premiano, ancora una volta, la capacità progettuale dei Comuni piemontesi. Accanto alle risorse del PNRR alcuni interventi verranno cofinanziati dagli Enti locali, consentendo così di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione Piemonte – sottolinea il presidente Alberto Cirio -. Complimenti ai Comuni per questo importante lavoro e perché si tratta di interventi di rilievo dedicati a scuole, edifici a destinazione culturale, impianti sportivi”.

Ecco, nel dettaglio, le risorse:

– Provincia di Alessandria € 28.203.500,00 per 11 interventi;

– Provincia di Asti € 9.999.986,00 per 4 interventi;

– Provincia di Biella € 18.424.048,00 per 13 interventi;

– Provincia di Cuneo € 15.779.722,00 per 12 interventi;

– Provincia di Novara € 24.908.187, 00 per 13 interventi;

– Città Metropolitana di Torino € 41.029.101,00 per 14 interventi;

– Provincia del Verbano-Cusio-Ossola € 19.105.933,00 per 8 interventi;

– Provincia di Vercelli € 4.400.000,00 per 4 interventi

Decreto dell’Epifania: la tempesta perfetta

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Il “decreto dell’ Epifania” presenta fortissimi dubbi sotto il profilo giuridico, sociale e della ragionevolezza. Mentre il premier chiede una sorta di carta bianca sui suoi poteri decisionali…

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/01/06/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/decreto-dellepifania-la-tempesta-perfetta-di-marco-corrini.html

Caro tariffe energia elettrica e gas: allarme imprese per il 2022 a Torino e in Piemonte

Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “Le nostre imprese rischiano  di vedere questa voce di spesa aumentare anche del 200%. Bisogna scongiurare la sospensione dell’attività di migliaia di imprese”

 

Il 2021 sarà ricordato come l’anno dei rincari record di gas ed energia elettrica, ma il 2022 parte ancora in salita. Occorre intervenire subito in maniera importante almeno per il 1° trimestre del 2022, per scongiurare la sospensione dell’attività di migliaia di imprese.

 

Siamo preoccupati – dichiara Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – per la sopravvivenza di tante aziende che rischiano, nel 2022, di vedere energia elettrica e gas aumentare anche del 200%.  I nostri laboratori iniziano a rinunciare a prendere nuovi ordini perché gli aumenti  dei costi delle materie prime, tra le quali spiccano l’energia e il gas, sono impossibili da trasferire sulla committenza con una situazione che ci allarma molto in quanto una parte delle imprese rischia addirittura di non riaprire dopo le festività natalizie”.

 

Il caro tariffe di energia elettrica e gas infatti sta incidendo pesantemente su aziende e famiglie.

 

“Aumenti che nell’ultimo trimestre del 2021 hanno messo in seria difficoltà tutte quelle imprese che hanno contrattualizzato tariffe indicizzate per le loro forniture – continua Felici – e che mai avrebbero pensato di trovarsi in una situazione di questo genere. Situazione che non migliorerà sicuramente nel 2022: infatti tutti gli indicatori già oggi dicono che il primo trimestre sarà certamente, in termini di costo dell’energia, ancora più pesante dell’ultimo trimestre 2021. Si spera poi in un calo tariffario nel secondo trimestre 2022 visto che le previsioni indicano per il gas naturale una riduzione dei costi, previsione però tutta da dimostrare e, soprattutto, da quantificare in termini reali”.

 

Gli aumenti delle tariffe dell’energia elettrica e del gas stanno, infatti, mettendo in seria difficoltà molte imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni. In questa fase sottoscrivere nuovi contratti con forniture a tariffa fissa (quindi molto alte) appare non conveniente perché comporterà il mantenimento delle stesse per l’intero periodo contrattuale. Nel contempo, sottoscrivere contratti a tariffa indicizzata comporterà costi molto alti per il primo trimestre, che è il periodo dell’anno con maggiore utilizzo di energia elettrica e gas, sperando poi di poter beneficiare degli eventuali cali dell’andamento della borsa elettrica, di cui però non c’è certezza.

 

“La situazione – continua Felici –  è insostenibile. Le imprese non possono vivere nell’incertezza e nel timore di quel che può accadere da qui alla primavera. Come si può programmare la propria attività?”

 

Secondo le stime e le simulazioni di vari centri studi rispetto al 2021 un’azienda della plastica che utilizza annualmente 2,5 milioni di kWh avrà un aumento della spesa della materia prima del 289%, passando da 186.257 euro a 725.761 euro; un’azienda meccanica con 1,2 milioni di kWh/anno subirà un aumento del 287%, passando da 88.034 euro a 341.320 euro. L’aumento per un’azienda della ceramica con 20.790 kWh annui sarà del 254%, passando da un costo materia prima di 1.798 euro a 6.372 euro, mentre per il gas con 1.921 mc mensili l’aumento sarà del 358%, passando da un costo medio mensile di 436 euro a 2.076 euro. Un caseificio che consuma 594.462 KWh/anno avrà un aumento del 281%, con costi che passeranno da 42.225 euro a 160.864 euro, mentre per il gas a fronte di un consumo mensile di 20.112 mc avrà un aumento del 398%, passando da una spesa media mensile di 4.188 ero a 20.882 euro. Un molino con 1.454.494 kWh annui passerà da un costo del 2021 di euro 99.338 a euro 388.615 con un aumento del 291%.

 

Questi sono alcuni esempi – conclude Felici –  se il livello della borsa elettrica si manterrà com’è attualmente anche per il 2022. Ci aspettiamo un intervento legislativo che vada ben oltre i 3,8 miliardi messi a disposizione. Per quanto auspicabili gli interventi del Governo non saranno significativi senza un Piano Energetico Nazionale con scelte strategiche non ideologizzate. Costruiamo centrali nucleari in tutto il mondo. Ne siamo circondati. Come pensiamo quindi di alimentare la mobilità green del futuro? È il momento che tutti i soggetti pubblici, per quanto in loro potere, intervengano per scongiurare la sospensione dell’attività di migliaia di imprese inducendole ad un lockdown forzato”.

Merlo. Turismo e neve, subito ristori per evitare una crisi già scritta

“Disdette per gli alberghi – la percentuale, comunque sia, si aggira attorno al 50% -, prosecuzione dello stato d’emergenza, aumento dei contagi e, soprattutto, la non presenza degli stranieri causa la perdurante pandemia, in particolare dopo le feste natalizie e da fine gennaio in poi, inesorabilmente ripropongono la necessità di avere una adeguata e pertinente ‘politica dei ristori’ per tutta la filiera economica e produttiva legata al ‘sistema neve’.

Non si tratta, come ovvio e scontato, di misure assistenziali ma, al contrario, di una rinnovata sensibilità per un comparto che vive prevalentemente, se non quasi esclusivamente, di un turismo invernale legato all’industria della neve. Un settore che, per evitare di riproporre situazioni che abbiamo già conosciuto all’inizio della pandemia, richiede da subito misure capaci di supplire, almeno in parte, la mancanza di introiti a tutti ben nota.

Ecco perchè si rende necessaria, e al più presto, una ‘politica dei ristori’ che sia in grado di alleviare le difficoltà di un intero settore economico. Misure che devono essere pianificate sin da subito per evitare ulteriori rinvii, disagi e oggettive difficoltà dei vari e molteplici operatori”.

Giorgio Merlo Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Il 2021 del Gruppo Iren: un miliardo di euro in investimenti

 1.100 nuovi ingressi e il lancio di un ambizioso Piano Industriale che prevede 12,7 miliardi di investimenti entro il 2030

 

Si è chiuso  un 2021 che ha visto il Gruppo Iren molto attivo sul fronte industriale ed economico-finanziario, grazie a un forte dinamismo e una spiccata resilienza, che hanno permesso all’azienda di rispondere con i propri servizi agli scenari imposti dalla pandemia e di gettare le basi per un ambizioso piano industriale.

 

In particolare, nel corso del 2021 il Gruppo ha investito quasi un 1 miliardo di euro, con dati in crescita in tutte le Business Unit e con prevalenza di iniziative di sostenibilità ambientali coerenti con la strategia ESG.

 

Questo è stato per Iren soprattutto l’anno del nuovo Piano Industriale al 2030, il primo decennale e il più ambizioso nella storia del Gruppo, con 12,7 miliardi di investimenti in arco piano. Un piano presentato a novembre da Gianni Vittorio Armani, da maggio nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, e poggiato su tre pilastri fondamentali: la transizione ecologica, attraverso una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; l’attenzione al territorio, con l’ampliamento del portafoglio di servizi offerti e una sempre maggior vicinanza a cittadini e pubbliche amministrazioni per identificare nuove esigenze, soddisfare le necessità e trovare soluzioni innovative; la qualità del servizio attraverso il miglioramento continuo delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.

 

Il 2021 ha confermato il trend positivo di nuovi ingressi in Iren, che si stimano in circa 1.100, comprensivi di oltre 850 nuove assunzioni. Dei nuovi assunti circa il 60% ha meno di 35 anni di età. Fra quest’ultimi il 27% sono donne, a conferma del forte ricambio generazionale avviato all’interno dell’azienda e dell’attenzione alle politiche di genere, con inserimenti di rilievo a livello manageriale e in nuovi ambiti professionali.

 

Nel 2021 l’azienda ha realizzato inoltre significative operazioni di M&A per circa 50 milioni di euro, in particolare per acquisizioni nell’ambito dell’efficientamento energetico e della gestione delle reti di teleriscaldamento.

 

Nel corso dell’anno, Iren ha inoltre concluso con successo, l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario in formato Green Bond di importo pari a 200 milioni di euro, risultando la prima multiutility italiana per numero di strumenti emessi in questo formato (quattro Green Bond benchmark per complessivi 2 miliardi di euro).

La solidità finanziaria dell’azienda è stata inoltre avvalorata da positivi rating confermati  nelle ultime settimane dalle più importanti agenzie di valutazione a livello internazionale.

 

In ambito industriale, l’anno che si sta chiudendo ha visto la messa a terra di investimenti significativi per il potenziamento della rete di teleriscaldamento, con un focus particolare sulla rete di Torino: nel corso dell’anno sono stati realizzati nuovi allacciamenti per una volumetria complessiva di 2,4 milioni di metri cubi, con l’avvio del servizio in nuove aree della città e del perimetro metropolitano, anche attraverso operazioni di M&A e importanti accordi con realtà produttive quali Leonardo e lo Shopville Le Gru.

 

Nell’ambito dell’economia circolare, Iren ha realizzato nel 2021 alcuni importanti interventi sul piano impiantistico: tra i più significativi il revamping della centrale di Turbigo, l’inaugurazione del nuovo depuratore di Rapallo, il revamping del biodigestore di Cairo Montenotte e il potenziamento dell’impianto IBlu di San Giorgio di Nogaro per il riciclo delle plastiche miste e produzione del polimero Bluair®. Partita anche la costruzione di nuovi impianti di economia circolare a Vercelli e a Reggio Emilia.

 

Forte di un know how sempre più consolidato, Iren ha saputo infine rafforzare la propria presenza nell’ambito delle Smart Solutions, con un focus sull’efficientamento energetico: grazie all’offerta proposta da Iren Smart Solutions per gli edifici condominiali, il 2021 ha visto il Gruppo chiudere oltre 700 contratti e avviare più di 500 cantieri relativi a lavori di riqualificazione.

 

La presenza sul territorio, da sempre uno dei punti di forza di Iren, si è tradotta nel sostegno da parte del Gruppo a iniziative culturali, sportive e sociali realizzate nelle aree di più storica presenza, anche in occasioni di grandi eventi di richiamo mondiale quali le Nitto ATP Finals di Torino e The Ocean Race Europe a Genova.

Al via i saldi in zona gialla tra caro bollette e variante Omicron

Dal 5 gennaio per otto settimane si svolgono i saldi in Piemonte

La spesa media delle famiglie stimata da Ascom e Confesercenti è al di sotto dei 200 euro.

C’è incertezza per il caro bollette e il diffondersi  della variante Omicron del Covid.
Si prevedono buone vendite nell’abbigliamento in particolare per giacconi, giubbotti e scarpe. Bene anche borse, profumi, accessori, computer e oggetti per la casa.
Gli sconti sono tra il 20 e il 40%, e in molti casi arrivano al 50- 70%. Un torinese su tre acquisterà nel negozio sotto casa.

I dati dei commercianti segnalano ancora un anno parzialmente negativo rispetto al 2019 dovuto ai rincari e all’inflazione, ma è attesa una svolta nei prossimi mesi.

Pnrr, i fondi a Valenza

C’è anche Valenza nei comuni che beneficeranno dei fondi del PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la regione Piemonte, come ha comunicato con una nota il Ministero dell’Interno.

In particolare verranno destinati 4 milioni e 356mila euro per il recupero e la riqualificazione dell’edificio ex Coop destinato a servizi educativi, culturali ed al volontariato nell’ambito della progettazione di rigenerazione urbana.

Per il recupero e la riqualificazione dei Giardini Togliatti di viale Camurati saranno invece destinati 443mila euro, mentre un milione di euro sarà destinato a 4 interventi di efficientamento energetico, con un miglioramento di due classi energetiche, per gli alloggi di edilizia popolare, di proprietà comunale, di via Cunietti, via Comolli, via Carducci e vicolo Vasti.

“Questo risultato premia la concretezza e la progettualità dell’Amministrazione valenzana. Un ringraziamento doveroso va agli uffici che hanno svolto un ottimo lavoro che ha portato a questi risultati”.
Così commenta il Sindaco di Valenza Maurizio Oddone
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Giunta regionale a metà mandato, le sfide per il nuovo anno

Si è svolta in quella che entro il 2022 sarà la sua nuova casa la conferenza stampa di inizio anno della Regione Piemonte.  Al 20° piano del Grattacielo che sorge a pochi passi dal Lingotto, il presidente Alberto Cirio e gli assessori della Giunta hanno tracciato gli obiettivi e le sfide dei prossimi 12 mesi.

“Abbiamo voluto organizzare qui la conferenza stampa di inizio anno – ha spiegato il presidente Cirio – perché, dopo 10 anni di cantiere, questa è la prossima opera che sbloccheremo e completeremo nel 2022, come abbiamo già fatto nei nostri primi due anni alla guida del Piemonte con altre opere rimaste a lungo ferme, l’Ospedale di Verduno, la Tav, l’Asti-Cuneo, la Pedemontana. Mi hanno insegnato fin da piccolo – ha aggiunto il Presidente – che le cose che si cominciano si finiscono. E noi renderemo questo palazzo un simbolo della Regione che vogliamo. Una Regione che non lascia opere incompiute”.

Con i suoi 205 metri di altezza e 44 piani che ospiteranno tutti gli uffici regionali e oltre 2 mila dipendenti, il grattacielo della Regione Piemonte sarà il terzo edificio più alto d’Italia. Il 10 ottobre verranno consegnati i documenti di agibilità, grazie a un lavoro costante e puntuale che la Giunta ha portato avanti in questi due anni dal suo insediamento, e pur nelle difficoltà della pandemia, per sbloccare le lungaggini che avevano causato lo stallo del cantiere.

“L’investimento complessivo è di 236 milioni di euro e consentirà un risparmio annuo di 18 milioni, grazie al risparmio dei canoni di locazione e delle spese connesse alle sedi attualmente necessarie – ha sottolineato l’assessore al Bilancio e al Patrimonio Andrea Tronzano –. Un introito importante arriverà anche dalla valorizzazione di alcuni degli edifici di proprietà regionale. Quelli di maggior pregio, come il palazzo di Piazza Castello, non saranno venduti: resteranno di proprietà dei cittadini piemontesi e li faremo confluire in un fondo immobiliare che ci consentirà di renderli una fonte di reddito”.

CAMPAGNA VACCINALE

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla campagna vaccinale del Piemonte che, con oltre 8 milioni di dosi complessive somministrate,  ha consentito di mettere in sicurezza con ciclo completo l’80% della popolazione over 5 vaccinabile. Il 60% di coloro che hanno maturato i 150 giorni per il richiamo booster hanno già ricevuto anche la terza dose: 1,5 milioni quelle somministrate finora. Sono invece 637 mila coloro che non hanno ancora scelto di aderire alla vaccinazione: 438 mila over 12 (ma erano 800 mila ad agosto) e 199 mila nella fascia 5-11 anni.

PNRR

Altro focus della conferenza stampa la ripartenza e le risorse in arrivo dal Pnrr: sono circa 2 miliardi di euro i fondi già atterrati in questi mesi in Piemonte attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza: una cifra importante che insieme alla programmazione europea 2021-2027 e ai fondi del Piano di sviluppo rurale, del Fondo sociale europeo e del Fondo per lo sviluppo regionale si stima possano portare nella nostra regione oltre 10 miliardi di euro.

“Sono risorse enormi – ha ricordato il presidente Cirio – e la Regione lavorerà in sinergia e dialogo con tutto il territorio affinché queste risorse vengano spese  bene, velocemente e per quelle che sono le reali esigenze del nostro Piemonte”.

EDILIZIA SANITARIA 

Dal Pnrr arriveranno in particolare alla sanità piemontese circa 535 milioni: quasi 133 milioni per 90 Case della Comunità (8 di queste saranno finanziate con risorse della Regione); 7,4 milioni per 43 Centrali operative territoriali; 66,4 milioni per 27 Ospedali di Comunità; 96,3 milioni per la Digitalizzazione dei Dea, quasi 79 milioni per l’ammodernamento delle grandi apparecchiature e circa 139 milioni per la sicurezza (antisismica e antincendio) degli ospedali.

L’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha sottolineato, inoltre, che prosegue l’iter per la realizzazione di 6 nuovi ospedali finanziati con i fondi Inail per un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro: si tratta degli Ospedali Amedeo di Savoia e Maria Vittoria a Torino e degli ospedali di Ivrea, Vercelli, Cuneo, Savigliano-Saluzzo e Alessandria, oltre ai due nuovi ospedali del VCO e dell’Asl Torino5, già finanziati con un precedente Dpcm.

Il 2022 sarà un anno in cui si procederà con interventi importanti anche su altri ospedali: dagli 8 milioni di euro per l’ospedale infantile di Alessandria, al cantiere per l’Ospedale della Valle Belbo sbloccato con un finanziamento di 14 milioni. A Novara verrà bandita a breve la nuova gara per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, mentre proseguirà a Torino la bonifica del primo lotto del sito in cui sorgerà il nuovo Parco della Salute, insieme alla consegna dei progetti definitivi e dell’aggiudicazione dei lavori in estate. Presso l’aeroporto di Levaldigi verrà inoltre realizzato per la Maxiemergenza un progetto internazionale (EMT2s), con uno stanziamento di 3,5 milioni della Regione e l’operatività finanziata dall’UE.

Il vicepresidente Fabio Carosso ha dichiarato che “daremo al Piemonte una nuova legge urbanistica che rilancerà il ruolo di Città metropolitane e Province, darà sostegno tecnico e finanziario ai piccoli Comuni e garantirà tempi certi e procedure più snelle senza duplicazioni burocratiche” e che “la montagna sarà protagonista, in quanto vogliamo dotarla delle infrastrutture e dei servizi necessari per favorire chi vorrà andare a viverci, come le persone che hanno risposto al bando sulla residenzialità montana dimostrando che credono nel futuro di queste zone”.

L’assessore Marco Gabusi ha parlato del “rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, sul quale la Regione interverrà mettendo a bilancio 150 milioni di euro, che consentirà di stabilizzare i servizi e migliorare le situazioni di criticità” e della continuazione del “finanziamento dei progetti per infrastrutture che i territori aspettano e che sono strategiche per lo sviluppo”.

L’assessore Elena Chiorino ha posto l’accento sull’edilizia scolastica, sulla necessità di offrire alle famiglie servizi per contrastare la denatalità, come l’ampliamento degli orari degli asili nido mantenendo le tariffe invariate a carico delle famiglie, e sulle novità legate alla formazione professionale: “Con l’ambizione di diventare propulsori delle professioni che servono davvero alle imprese, si avvierà una vera e propria rivoluzione della formazione professionale, indispensabile per investire sulle persone, aumentare l’occupazione con particolare riguardo a quella giovanile e femminile; inoltre, verranno estese le Academy, organizzate per filiere produttive con un’attenzione alle vocazioni dei territori e con un alto contenuto di innovazione tecnologica”.

L’assessore Vittoria Poggio si è soffermata sulle realizzazione delle attività previste con i Distretti urbani del commercio, sull’approvazione del piano triennale della cultura dopo il confronto e la concertazione con i vari attori del comparto, sul rifinanziamento del voucher vacanze e sulla promozione del Piemonte all’Expo Dubai.

L’assessore Marco Protopapa ha anticipato “l’attivazione di tutti i bandi previsti dal Programma di sviluppo rurale a completamento di quelli già emessi nel 2021 e avvio entro fine anno di tutte le istruttorie per l’erogazione dei contributi, unitamente alla promozione dei prodotti enogastromici e allo stanziamento di risorse per le infrastrutture irrigue”.

L’assessore Matteo Marnati ha aperto l’intervento con la novità che “i dati di Arpa hanno rilevato che nel 2021 la qualità dell’aria in Piemonte è migliorata, così come il numero di giornate che hanno sforato i limiti di legge è il più basso in assoluto” e si è soffermato sulle iniziative “per trasformare il Piemonte in uno dei territori dove sviluppare un percorso completo che va dalla ricerca alla produzione e al consumo di idrogeno, da utilizzare nei trasporti e nei processi produttivi secondo una strategia che verrà presentata in primavera a Bruxelles” ed ha ricordato che “il Piemonte entrerà a far parte del board europeo della Hydrogen Europe insieme ai più grandi player industriali del continente”.

L’assessore Maurizio Marrone ha evidenziato “l’impegno per rafforzare la capacità amministrativa dei piccoli Comuni per sostenere le sfide del Pnrr” e “la candidatura degli interporti di Orbassano e Novara come zone logistiche semplificate per ottenere agevolazioni sugli investimenti ed accorciare i tempi delle burocrazia”.

L’assessore Chiara Caucino ha comunque voluto comunicare “la revisione della legge n.3/2010 sull’edilizia sociale, con nuove regole e nuovi criteri di premialità per chi risiede da più tempo in Piemonte e per le famiglie con un solo genitore che vive con figli minori”.

Per quanto riguarda lo sport sono stati segnalati la predisposizione del calendario di “Piemonte Regione Europea dello Sport 2022”, dopo il via libera alla candidatura presentata lo scorso anno dall’assessore Fabrizio Ricca, e il sostegno a numerosi grandi eventi.

Fondazione CRT premia le idee innovative e sostenibili

Dalla TEDXTorino Conference al monitoraggio del territorio con i droni, dal recupero degli oggetti con la tecnica giapponese del kintsugi alla redistribuzione delle eccedenze alimentari nei mercati: 265 idee innovative nel segno della sostenibilità sociale e ambientale potranno essere realizzate con 3,57 milioni di euro di contributi della Fondazione CRT assegnati a istituzioni ed enti non profit con il bando “Ordinarie”.

 

Economia circolare, riduzione degli sprechi, valorizzazione delle risorse del territorio connotano le progettualità sostenute dalla Fondazione CRT per migliorare il benessere delle persone nel rispetto dell’ambiente e del tessuto sociale”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

Le idee sono il motore del cambiamento e Fondazione CRT aiuta a rendere concreti progetti per l’innovazione culturale e sociale coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”, afferma il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Welfare e Territorio
122 contributi, per complessivi 1,34 milioni di euro della Fondazione CRT, sono destinati all’area Welfare e Territorio
In particolare, la Fondazione CRT sostiene il progetto “Kintsugi, una nuova sfida per il saluzzese” della Società cooperativa Armonia Impresa onlus di Revello (Cuneo) che coinvolge la comunità educante locale (insegnanti, allenatori sportivi, volontari, animatori) nell’antica arte giapponese del riparare e riunire i cocci creando “cicatrici d’oro”; “Fili di cotone: percorsi di sartoria ed empowerment femminile” del Vaso di Sarepta, organizzazione di volontariato di Torino, che propone gratuitamente a donne in situazione di vulnerabilità sociale 225 ore di laboratorio presso la sartoria sociale diecicentoLAB nel quartiere cittadino di San Donato. E ancora: “Banda Biscotti: ampliamento e riqualificazione verso una maggiore sostenibilità” della Cooperativa sociale “Il sogno” di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola), per un “upgrade” in chiave più sostenibile – attraverso la riduzione degli sprechi, l’uso di ricette a tutela degli animali, l’efficientamento del processo produttivo – del laboratorio di produzione dolciaria della Casa Circondariale e dell’Istituto di Istruzione di Polizia Penitenziaria “Salvatore Rap” di Verbania; la “Cucina Ecomora”, dell’Associazione Eco dalle città di Torino, per il recupero, la trasformazione e la redistribuzione delle eccedenze alimentari nei mercati urbani di Porta Palazzo, via Porpora, piazza Foroni, corso Cincinnato e Borgo Vittoria, con il coinvolgimento di richiedenti asilo stipendiati.
In ottica sviluppo del territorio, la Fondazione CRT sostiene l’indagine sui sistemi irrigui del Piemonte dell’Associazione d’irrigazione ovest Sesia di Vercelli. Inoltre, ha assegnato contributi per l’allestimento del Museo del Fungo nell’ex convento dei Frati Cappuccini di Ceva e per il ripristino e la valorizzazione della miniera di Nucetto, entrambi nel Cuneese.
Stanziate risorse anche per il progetto “Protezione Civile e Anagrafe Itinerante” a Torino, l’acquisto di un sistema UAS (drone) per il monitoraggio del territorio a Briga Alta (Cuneo), il miglioramento della Colonna Mobile del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione Civile di Cuneo.

 

Ricerca e Istruzione
Per l’Area Ricerca e Istruzione sono stati approvati 106 contributi per complessivi 1,8 milioni di euro, di cui 800 mila euro per gli Atenei.
Per promuovere la divulgazione scientifica la Fondazione CRT sostiene la TEDXTorino Conference, che a febbraio 2023 porterà in città il format di talk internazionale sul tema “Un incondizionato amore per l’essere umano” e la 37a edizione dei GiovedìScienza organizzati dall’Associazione CentroScienza.
In ambito formativo viene rinnovato il sostegno al Master biennale in giornalismo “Giorgio Bocca” e a Master Mësté, il progetto della Fondazione Cecilia Gilardi Onlus per giovani interessati alle professioni artigiane di eccellenza.
La Fondazione CRT continua a investire anche nel sistema degli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta e nelle attività di ricerca degli enti del territorio. Particolare attenzione è dedicata alle progettualità sul disagio mentale sviluppate dall’Università degli Studi di Torino per un maggior benessere psicofisico delle persone: gli studi sulla gestione e il trattamento della depressione resistente alle cure e il supporto neuropsichiatrico online per adolescenti con anoressia nervosa, entrambi a cura del Dipartimento di Neuroscienze, e il progetto del Dipartimento di Giurisprudenza sull’effetto della pandemia da COVID-19 sul benessere dell’infanzia e dell’adolescenza in Piemonte.

 

Arte e Cultura
La Fondazione CRT ha assegnato 37 contributi per 431 mila euro a sostegno di festival letterari, cinematografici e progetti di videomapping come “Città dinamica” in piazza San Carlo a Torino; il Glocal Film Festival per promuovere la cinematografia piemontese; la kermesse “Librinfesta” ad Alessandria, mix di incontri con celebri autori italiani di libri per bambini e ragazzi, laboratori e workshop per scuole e insegnanti, dirette ed eventi con grandi ospiti. Assegnati contributi anche per il Festival dell’Illustrazione Di-Se di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola), grande festa dedicata al disegno e al mondo dell’illustrazione con incontri, mostre, laboratori, workshop, talk, performance, street sketch e disegni dal vivo; il progetto “PIO V – 450” ad Alessandria per celebrare i 450 anni dalla morte di San Pio V, Papa domenicano di origine piemontese, attraverso la valorizzazione dei luoghi legati alla sua vita. E ancora: “Contemporanea Film Festival. Sguardi di donne verso nuove prospettive”, manifestazione internazionale di cinema e arti visive curata da Distretto Cinema e concentrata sulle nuove prospettive femminili; “Raccolti Festival”, ideato e curato dalla Bottega Miller di Vercelli, che prevede incontri con protagonisti del panorama culturale italiano, eventi, laboratori creativi e proposte musicali.