ECONOMIA- Pagina 244

Il Teatro Carignano punta sul risparmio energetico grazie ai fondi europei

FINANZIATI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON OLTRE 1 MILIONE DI EURO
DI FONDI NEXT GENERATION EU I PROGETTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
DEL TEATRO CARIGNANO, TEATRO GOBETTI E FONDERIE LIMONE

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero della Cultura gli esiti dell’avviso pubblico per interventi di ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali italiane, sostenuto con i fondi europei di Next Generation EU.

Collocandosi per punteggio al 3°, 12° e 13° posto su 348 progetti finanziati, vengono premiati con un contributo a fondo perduto pari complessivamente a 1.014.662 euro tutti e tre gli interventi presentati dal Teatro Stabile di Torino che interesseranno le sale direttamente gestite: Teatro Gobetti, Teatro Carignano e Fonderie Limone di Moncalieri. Tale somma coprirà l’80% dei costi previsti.

I progetti, predisposti e coordinati dal Responsabile dell’Area tecnica dello Stabile, l’ing. Silvano Catufa, prevedono tra l’altro l’istallazione di impianti fotovoltaici per un totale di 90 kW di potenza, la realizzazione di impianti di generazione calore di tipo ibrido, combinando nuove pompe di calore con rinnovate caldaie, l’implementazione e miglioramento dei sistemi di monitoraggio dei consumi e di controllo della climatizzazione, l’esecuzione di interventi di isolamento termico, quale la realizzazione di una bussola all’ingresso del Teatro Carignano, la sostituzione dei sistemi di illuminazione, sia di tipo civile che di scena, con apparati led. Tali interventi porteranno a una riduzione dei consumi di gas naturale pari a circa il 75 %, interventi che associati all’utilizzo di energia elettrica da fonti certificate 100 % rinnovabili consentiranno una netta riduzione dell’impronta di carbonio degli spazi.

Particolare soddisfazione viene espressa dai vertici del Teatro: «In una fase critica nella quale la crisi energetica e l’emergenza climatica impattano pesantemente anche sulla nostra attività, è provvidenziale l’intervento dell’Unione Europea e dello Stato per promuovere la sostenibilità dei luoghi di spettacolo – dichiarano il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il direttore Filippo Fonsatti. Per quanto riguarda i nostri teatri, gli interventi garantiranno un apprezzabile abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, un sensibile risparmio sui costi delle forniture e non ultimo un miglioramento del comfort per i lavoratori e gli spettatori. Inoltre – concludono Vallarino Gancia e Fonsatti – tali azioni ci consentono di accelerare il processo di transizione green, di allinearci con gli SDG’s dell’Agenda Onu 2030 e di essere coerenti con il nostro Codice Etico».

Infine Fonsatti esprime grande soddisfazione personale anche come Presidente del Conservatorio G. Verdi di Torino, che ha presentato un project financing con Iren per l’efficientamento energetico della Sala concerti di piazza Bodoni, collocandosi al 20° posto e aggiudicandosi un contributo di 400 mila euro.

Nasce Iren Vetrina Digitale luce

Iren luce gas e servizi e CairoRCS Media, il grande gruppo energetico e il network di riferimento per l’informazione digitale in Italia, uniti per dare convenienza e visibilità alle Piccole e Medie Imprese.

 Iren Luce Gas e Servizi e CairoRCS Mediastringono una partnership commerciale dedicata a tutte le Piccole e Medie Imprese italiane.

Iren Luce Gas e Servizi è la società del Gruppo Iren attiva nellapprovvigionamento, intermediazione e vendita di energia elettrica, gas e calore, nonché di prodotti e servizi per l’efficientamento energetico e la mobilità elettrica. Iren Luce Gas e Servizi oggi vanta oltre 2 milioni di clienti: allo sviluppo e alla gestione di questa ampia base clienti sono dedicati 6 call center inbound, una capillare rete di account, 75 agenzie di teleseller e canali e servizi digitali evoluti via web e app mobile.

CairoRCS Media è la concessionaria di uno dei principali gruppi editoriali multimediali a livello internazionale, che comprende Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, La7, IoDonna e molte altre testate cartacee, tv e digitali: forte di una leadership stabile e indipendente, CairoRCS Media opera da sempre nel rispetto dei principi di libertà, correttezza e pluralismo ed è attiva in tutti i settori dell’editoria, dai quotidiani ai periodici, dal digitale ai libri, dalla tv ai new media.

Grazie alla collaborazione fra i due player Iren lancia Iren vetrina digitale luce, un’offerta riservata alle imprese italiane che unisce la qualità dei servizi di Iren a una tariffa luce a prezzo fisso, trasparente e sicura. Ma non solo, chi aderirà alla proposta commerciale riceverà spazi pubblicitari del valore di 300€ da potere utilizzare su un’apposita piattaforma online per ottenere visibilità sui canali media online di RCS MediaGroup, scegliendo in maniera mirata quando,dove e verso quale target pubblicizzare il proprio business. Il cliente pagherà gli spazi pubblicitari soltanto 150€, che gli saranno comunque restituiti per premiare la sua fedeltà in 3 tranche di uguale valore sulla fattura del primo, del sesto e del dodicesimo mese di contratto. Per le imprese si tratta di un’occasione da non perdere per un salto di qualità nel modo di comunicare il proprio business: il Network Digital di CairoRcs Media rappresenta il punto di riferimento dell’informazione digitale, con portali online come corriere.it, La7 e La Gazzetta dello Sport e offre la possibilità di raggiungere con messaggi pubblicitari 3 utenti su 4 che navigano online in Italia in un contesto Premium&Safe, garantendo massima copertura anche su specifici target. Il Network Digitale di CairoRcs Media consente di raggiungere in totale circa 34 milioni di utenti unici al mese e il 79% della popolazione web. Gli strumenti digitali di configurazione dell’adv online, messi a disposizione dei Clienti, consentiranno comunque di selezionare area geografica e area di interessi del proprio target, in modo da sfruttare al massimo i benefici della campagna di comunicazione.

Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren luce gas e servizi esprime soddisfazione: “in un momento in cui la fornitura di energia può costituire un fattore critico per un cliente con partita Iva, Iren vetrina digitale luce non solo è un offerta competitiva sul prezzo della commodity, ma consente ad ogni imprenditore di avvantaggiarsi della potenza degli strumenti di Cairo Communication per pubblicizzare il proprio business. Quindi li supportiamo due volte: a contenere i costi e ad aumentare il fatturato. La fruibilità, inoltre, della piattaforma digitale rende estremamente facile la parte operativa della costruzione della campagna promozionale, senza costringere ogni imprenditore a diventare un esperto di Digital Communication.

“Vediamo una grande potenzialità in questo accordo con Iren – commenta Uberto Fornara, amministratore delegato di CairoRcs Media – Le PMI, che rappresentano una componente fondamentale della forza economica del nostro Paese, avranno la possibilità di pianificare campagne pubblicitarie digitali, con l’obiettivo di intercettare specifiche audience in contesti autorevoli e affini al target del cliente e creare contenuti per uno storytelling esclusivo.”

L’offerta è disponibile dal 20 giugno 2022, per maggiori informazioni sarà possibile visitare la pagina web irenlucegas.it/vetrinadigitale.

 

 

Accademia Liuteria Piemontese San Filippo: una sfida eccellente come la tradizione del passato

E’ stata quindi una sorpresa davvero piacevole scoprire che tra le innumerevoli eccellenze della nostra città sin dal ‘700 c’è quella della liuteria. Lo scopriamo andando a visitare l’Accademia Liuteria Piemontese San Filippo, scuola privata (unica in Piemonte) che si occupa di insegnare l’arte della costruzione artigianale degli strumenti musicali ad arco e pizzico…

Continua a leggere ⬇️

https://www.fatto-a-mano.it/accademia/

In arrivo dalla Regione i fondi per la montagna

Dieci milioni e settecentomila euro per la montagna: la Giunta regionale, su proposta del Vice Presidente ed assessore alla montagna, ha approvato oggi il riparto del fondo regionale per l’anno 2022.

 

Le risorse messe a disposizione dei territori montani sono così ripartite tra le Unioni Montane:

  • il 66,06 %, suddiviso in proporzione alla popolazione residente e alla superficie, come contributo alle spese di funzionamento; un terzo di queste risorse sarà destinato all’attuazione del Programma annuale;
  • il 28,60 % come contributo alla spesa per il personale dipendente delle Unioni Montane che svolge le funzioni regionali delegate;
  • il 5,34 % è  destinato al finanziamento di interventi funzionali allo sviluppo ed alla promozione della montagna, attuati dalle Unioni Montane o da altri soggetti e associazioni.

 

Per il Presidente e per il Vice Presidente della Regione il fondo è strategico per valorizzare, grazie all’azione sul territorio delle Unioni Montane, le specificità delle montagne e promuoverne lo sviluppo sociale ed economico.

Le  “terre alte” devono tornare a essere attrattive e, grazie all’impegno condiviso da parte delle istituzioni, essere protagoniste di una nuova fase di rilancio.

 

Le risorse del fondo regionale per la montagna si aggiungono a quelle stanziate con il bando sulla residenzialità (10 milioni di euro) che ha dato l’opportunità a 300 famiglie di trasferirsi nei comuni montani e con il recente bando sulle scuole (500 mila euro).

Il Presidente ed il Vice Presidente sottolineano che si tratta di misure concrete con le quali la Regione Piemonte dimostra la propria attenzione nei confronti della montagna.

Gender Gap, riparte il Premio GammaDonna

/

Per l’imprenditoria femminile innovativa e quest’anno torna in presenza

Tante le novità di questo contest che da 20 anni premia le menti più brillanti dell’imprenditoria femminile e che quest’anno lo farà dal palco dell’Italian Tech Week. Con un nuovo riconoscimento – l’Assist Digital Award – alle imprenditrici che utilizzano il digitale per creare impatto positivo.  Candidature entro lunedì 11 luglio.

L’Italia che fa impresa porta ancora i pantaloni e non celebra le donne che guidano aziende eccezionali, piccoli gioielli del Made in Italy. Se di recente sono stati destinati al Fondo impresa femminile 200 milioni in più per sostenere le imprenditrici, il numero delle imprese guidate da donne è ancora basso: neanche 1,4 milioni in Italia – il 22,1% del totale –, per il 96,8% micro e solo per lo 0,3% imprese medio-grandi. Secondo gli ultimi dati è però in crescita la percentuale delle donne attive in ambito tech, a conferma della validità delle politiche mirate all’aumento della partecipazione delle donne nei settori a maggior contenuto di conoscenza e tecnologia, che rappresentano il futuro del nostro Paese.

Sostenere, dare il giusto peso all’imprenditoria femminile, anche attraverso riconoscimenti pubblici, è una necessità per la nostra economia che non può permettersi di sprecare risorse preziose – spiega Valentina Parenti, Presidente GammaDonna  Che anzi deve imparare a valorizzarle, a fare in modo che diventino un esempio da emulare. Per questa ragione ormai da due decenni lavoriamo per mettere in luce la tenacia di donne che spesso, nell’ombra, fanno cose incredibili”.

Il Premio GammaDonna negli anni ha fatto scouting di storie eccezionali, scommesse vinte, sogni realizzati. E quest’anno le sei storie di innovazione finaliste avranno un nuovo prestigioso palcoscenico: quello delle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino. L’appuntamento è per il 30 settembre 2022 sul main stage dell’Italian Tech Week, il più grande evento italiano sulla tecnologia.

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO

Il Premio è destinato a imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno due bilanci alle spalle.

CHE COSA SI VINCE

Le candidature che entreranno nella “short-list Fab50” – ovvero le 50 imprenditrici che supereranno la prima selezione – avranno uno spazio dedicato sulla piattaforma GammaDonna (www.gammadonna.it) e sul suo canale YouTube che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione. Saranno inoltre invitate a partecipare all’esclusivo evento di business matching con i Partner del Premio che si terrà la sera della Finale.

Le 6 finaliste  selezionate da una Giuria di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori – saranno protagoniste il 30 settembre 2022 sul palco dell’Italian Tech Week, in presenza alle OGR Torino e trasmesso in live streaming. IN PALIO, inoltre, un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale; interviste e uscite sui principali media nazionali; un Master della 24Ore Business School; un percorso di formazione sul mondo del Venture Capital e dell’innovazione grazie a Italian Tech Alliance “Venture Academy”; l’opportunità di essere selezionata per un training per partecipare al processo di screening del Comitato Angels4Women per accedere a un investimento tra i 100 e i 500K; l’accesso alle Business Class Finance is Cool di GammaDonna.

GLI AWARD

Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati i seguenti Award:

*  Il Women Startup Award assegnerà un riconoscimento alla startupper più innovativa in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. La startup dovrà aver completato almeno un seed round. L’adozione di principi di economia circolare e/o ESG rappresenterà un plus nella valutazione finale.

*   l’Assist Digital Award, riconoscimento all’imprenditrice che ha investito nella trasformazione digitale con lo scopo di avere un impatto positivo su persone, comunità, territori, società e ambiente. In palio, l’accesso al programma di formazione internazionale di Assist Digital sulla User Experience per i prodotti e i servizi digitali, con 3 livelli di certificazione UX PM (User Experience Project Management).

* All’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione on e offline è invece destinato il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication, istituito in memoria della sua fondatrice. In premio: interviste e uscite sui principali media nazionali, un Master della 24Ore Business School, l’opportunità di essere selezionata per un training per partecipare al processo di screening del Comitato Angels4Women per accedere a un investimento tra i 100 e i 500K.

Candidature entro l’11 luglio 2022.

Info e regolamento sul sito https://www.gammadonna.it/premio

Il futuro del Piemonte passerà da start up e accordi di innovazione

L’assessore regionale all’Innovazione  Matteo Marnati a Rimini a “We Make Future”, il più grande festival dell’innovazione

L’assessore all’Innovazione di Regione Piemonte a “We Make Future”, il più grande Festival dell’Innovazione digitale svoltosi  nello spazio della Fiera di Rimini, per parlare dell’esperienza piemontese e delle azioni messe in campo dalla Regione per avviare e sostenere processi di sostenibilità nell’ottica di supporto al mondo imprenditoriale.

Sostenibilità e digitalizzazione, ha esordito l’assessore, sono i due perni sui quali si deve costruire il futuro. Si deve lavorare non solo per costruire ma anche per sviluppare tecnologie che possano permetterci di raggiungere, il più possibile, l’autonomia, soprattutto in campo energetico ma anche in altri campi. E gli accordi di innovazione vanno in questa direzione.  Oggi, grazie a un cambio di passo culturale e alle risorse a disposizione, possiamo raggiungere gli obiettivi.  Negli ultimi anni Regione Piemonte, ha fortemente puntato sulle start up per uscire dalla crisi socioeconomica che ha interessato, e fortemente segnato, un territorio regionale a vocazione essenzialmente manifatturiera, mettendo a punto, negli ultimi due anni, il bando “SC-UP”, una misura sperimentale dedicata proprio alle start up innovative, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) nella consapevolezza e convinzione che, nel sostegno all’innovazione, l’aiuto pubblico si debba innestare nel sistema di supporto degli investitori privati.

Tutto, prosegue l’assessore, è nato dalla constatazione che buona parte delle start up che nascono sul territorio, pur con un grande potenziale, rimangono di piccole dimensioni. E il fatto di non riuscire a compiere quel salto che potrebbe accelerare la loro crescita e il loro consolidamento, comporta il rischio di dispersione di vere e proprie eccellenze innovative.

Nel corso dei due anni segnati dalla pandemia la risposta delle start up è stata significativa: alcune aziende hanno mostrato prontezza nell’adeguarsi ai nuovi scenari e alle nuove richieste, di materiali e strumenti, imposte dalla crisi sanitaria come, ad esempio, la produzione di ventilatori polmonari. Altre start up finanziate dalla Regione Piemonte operano nel campo delle tecnologie digitali avanzate applicate al campo della mobilità, del tracciamento delle merci, del marketing, della cybersecurity e della gestione aziendale. Il bando ha visto la partecipazione di 87 start up innovative, 43 sono state ammesse al finanziamento per uno stanziamento complessivo di oltre 14 milioni di euro da parte di Regione Piemonte.

Un futuro più etico con Confimi Industria Piemonte e Wurth

 

Martedì 21 Giugno, si è siglato un accordo importante tra Confimi Industria Piemonte e Wurth, presso il Palazzo dei Conti di Bricherasio in provincia di Torino. “Il progetto presentato ed approvato, avrà lo scopo di creare e mantenere corsi professionalizzati in materia di artigianato per soggetti sottoposti al regime carcerario”. Un passo importante per Confimi Industria Piemonte che continua nel suo percorso di ascesa etico e produttivo. Il Presidente Confimi Industria Piemonte, Hella Soraya Zanetti Colleoni dichiara: “Portare cultura ed istruzione, all’interno degli istituti penitenziari tra le donne e i giovani che devono riabilitarsi, rappresenta un piccolo e grande strumento per dare attuazione alla Costituzione e al principio di rieducazione a cui essa si ispira”. Un programma che sottolinea l’opportunità, per i detenuti il lavoro fa la differenza, rende tutto più vitale, soprattutto se gestito da soggetti imprenditoriali capaci di proporre lavoro vero. Anche I rappresentanti di Wurth Loris Carbonetti National Key Account e il Sales manager Capone Giuseppe hanno sottolineato l’importanza di tale iniziativa e di quanto sia in linea con la loro filosofia aziendale. Lo stesso Carbonetti afferma “Siamo felici di questo progetto, in Würth, ci impegniamo da sempre per favorire la valorizzazione dei percorsi formativi per i giovani e dei soggetti fragili”. Un progetto che conferma un mutamento positivo per le realtà future, considerando che, un tempo le aziende e le grandi corporation puntavano solo ed esclusivamente a vendere il loro prodotto, al cosiddetto “posizionamento”. Il marketing e la comunicazione, attraverso le campagne pubblicitarie, erano malleabili al solo scopo di parlare di un prodotto, del suo valore e dei suoi benefici. La reputation dei brand era misurabile in termini di relazione diretta con i loro prodotti, la loro efficacia nel cuore dei consumatori. Un regime a sistema fino a qualche tempo fa, mentre oggi parliamo di cambiamento. Le aziende si mostrano molto più sensibili ed attente nello sposare un progetto che sia in linea con un obiettivo sociale ed etico.

Il Mediterraneo, una casa comune

Gli squilibri ambientali, non che quelli sociali aggravatisi a causa dell’epidemia e delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, richiedono una risposta collettiva.

Pensato per far crescere il benessere e salvare l’ambiente del nostro pianeta, è stato firmato nella Cittadella delle Imprese di Taranto, sede della Camera di Commercio, il Manifesto per l’ecologia integrale – Carta di Taranto, al culmine di un lungo ed intenso lavoro partenariale avviato nel 2018, stilato per definire un nuovo paradigma di sviluppo.

Un impegno ambizioso ed epocale che intende condurre all’applicazione dei principi dell’ecologia integrale nel governo delle città e nel modello di economia e d’impresa, con un respiro mediterraneo di rilievo storico, è stato sottoscritto dalla Pontificia Università Antonianum, Grande Moschea di Roma, Camera di commercio di Taranto, Ufficio GPIC dei Frati Minori dItalia e Albania, Costellazione Apulia, Askesis, Happy Network e Centro di cultura Lazzati.

Un Manifesto del confronto e dell’operatività, un Oikos (famiglia o casa) del Mediterraneo, già attivato per diversi segmenti progettuali, che ha messo in rete le istituzioni, l’università, la società civile, le imprese.

Un sogno di dialogo e connessione che, a Taranto, è diventatorealtà.

È il Mediterraneo, il cuore dell’incontro fra i popoli che vi si affacciano, fra le diverse religioni, le culture, le prospettive e le concrete progettualità finalizzate al bene comune.

All’incontro, oltre all’Ente camerale di Taranto, ha partecipato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma, il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Roma, insieme a S.e. dr. Abdellah Redouane, Segretario Generale Centro Islamico Culturale d’Italia  –  Grande Moschea di Roma, Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, il  prof. Wissam Abou Nasser, Presidente del Centro Mariano per il Dialogo Interreligioso del Libano, il prof. Salah Ramadan Elsayed Università Al-Azhar dell’Egitto, prof. Stefano Vinci, Dipartimento Jonico – Università di Bari ed il prof. Josep Cañabate Pérez, Università Autonoma di Barcellona.

“L’impegno della Camera di Commercio di Taranto su questi temi parte da lontano. Lavoriamo da molti anni sullo sviluppo sostenibile, sulleconomia civile. Oggi è un momento davvero storico per la Camera di Commercio di Taranto, per la Cittadella delle Imprese, la casa delleconomia, la casa delle imprese, la casa delleconomia civile, allinterno della quale si incontrano oggi paesi del Mediterraneo per firmare questo manifesto per l’ecologia integrale che è una vera e propria carta di Taranto, che parte da qui per mettere insieme le diplomazie, le università, le città, le camere di commercio di tutto il Mediterraneo” ha riferito Francesca Sanesi della Camera di Commercio.

“E si parte delle relazioni umane – ha aggiunto il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Romaper questo viene rilanciato il dialogo con la rete francescana per il Mediterraneo che diventa una rete musulmana francescana del Mediterraneo. Ecco che il dialogo fra le sponde, al sud e al nord, cresce e cresce in modo molto proficuo”.

“È un manifesto interessante fatto di parole soprattutto perché le parole pensiamo che generino una sorta di dinamica, le parole non bloccano non fanno sistema, il sistema in genere blocca la realtà. Quindi una serie di parole per descrivere che cosè l’ecologia integrale a partire proprio dalle parole come integrità, onestà,giustizia e poi soprattutto cura, la cura è quella che fa da collante”ha sottolineato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma.

E Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, ha così concluso: Il manifesto è stato firmato da tutti i partner che hanno collaborato per lelaborazione, Camera di Commercio, Pontificia Università Antonianum, Ufficio Giustizia Pace e Integrità del Creato dei Frati Minori dItalia e Albania, Askesis, Costellazione Apuliae, Happy Network. Nella seconda parte ho presentato il progetto Oikos, il Centro per lecologia integrale del Mediterraneo. Partiamo da Taranto per immaginare e sognare un nuovo futuro del Mediterraneo.

Il partenariato sarà impegnato nelle prossime settimane sul doppio livello delle relazioni istituzionali/diplomatiche e della strutturazione dei processi attuativi.

È indispensabile indirizzare l’agire imprenditoriale, quello di governo, nella direzione della sostenibilità e del benessere integrale, questo il messaggio che parte dalla carta di Taranto al Mediterraneo e al pianeta.

Vito Piepoli

Segue il testo della Carta di Taranto

 

IL TESTO DEL MANIFESTO PER L’ECOLOGIA INTEGRALE – CARTA DI TARANTO

 

Convocati dallo stupore per la Bellezza della Casa comune, Terra, Madre che nutre e governa la fraternità umana.

 

Inquieti per il suo grido che si fonde con il gemito delle Vittime di ogni discriminazione, della nostra e della Futura generazione.

 

Pronti a denunciare il dramma degli sconvolgimenti climatici, della riduzione della biodiversità, dell’emergenza rifiuti, del degrado.

 

Abitiamo, custodendo con responsabilità creativa, una consegna da restituire arricchita alle Generazioni future.

 

E riconoscenti verso la Bellezza del Vero e del Bene, avvertiamo il limite delle nostre professionalità e competenze e l’impellenza di un impegno per la cura della vita, vero traguardo dell’esercizio transdisciplinare della conoscenza e dell’azione.

 

Vediamo l’intelligenza della correlazione insieme alla ricerca dei perché, convinti che non esiste verità senza condivisione, né “unità del sapere”, senza la giusta autonomia epistemologica di ciascuna disciplina, né l’inclusività senza l’integrazione di prospettive scomode o non organiche con la propria visione, preferendo ciò che conferma e rassicura, né l’interconnessione senza l’individuazione di forme di comunicazione che consentano lo scambio, il confronto, fino alla realizzazione della fraternità universale.

 

Curiamo la visione di una nuova società civile, vocata a edificare la fraternità, cantata da Francesco di Assisi patrono dei cultori della casa comune.

 

Curiamo la difesa del diritto di ciascuno di essere fratello di tutti, rispettato nella propria ricerca della verità, secondo i principi della propria fede, fondamento della speranza di un oltre che sarà vera comunione.

 

Curiamo la fraternità tra le genti del Mediterraneo chiamate a edificare la casa della pace, mediante un nuovo paradigma del mercato e del lavoro, applicato da una impresa a servizio dell’essere umano, custode del giardino.

 

Edisu Piemonte al Vertice globale sugli affari e i servizi per gli studenti

Il presidente Sciretti: “Confronto con i colleghi per innovare il settore”

Il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il direttore Donatella D’Amico hanno partecipato al sesto Vertice globale sugli affari e i servizi per gli studenti ospitato da Student Affairs Ireland e University College Cork nei giorni scorsi.

Un appuntamento di approfondimento e discussione in cui i principali attori del diritto allo studio universitario si confrontano su quali azioni mettere in pratica per rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze degli studenti e offrire servizi di qualità che nel contempo rispettino i 17 goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Nella tre giorni all’University College di Cork, attraverso gruppi di lavoro e momenti di networking gli Stati partecipanti si sono dati come obiettivo quello di un programma strategico comune per mettere in campo una serie di azioni su ciascuno dei 17 goal, con particolare attenzione ai temi dell’uguaglianza e giustizia sociale nell’istruzione superiore, sostenibilità delle sedi del diritto allo studio, e ai programmi di Life Long Learning.

“Il costante confronto con i colleghi del resto d’Europa e di tutto il mondo è fondamentale per innovare un settore, quello dei servizi agli studenti universitari, che è rimasto statico per troppi anni. Orientamento universitario, internazionalizzazione, sostenibilità e molti altri temi necessitano dello scambio di buone pratiche per guardare al futuro” ha dichiarato il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, delegato da Andisu, l’associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, per partecipare all’Ecsta, European Council for Student Affair.

“Dialogare con le altre esperienze di diritto allo studio è il modo migliore per elaborare delle strategie globali che possano avere ricadute positive sui singoli territori delineando un modello di servizi per gli studenti universitari che sia sempre più in linea con quei principi delineati dall’Agenda 2030 che proprio in un sistema di istruzione di qualità e accessibile individua uno dei perni per uno sviluppo sostenibile per le prossime generazioni” ha dichiarato il direttore generale di Edisu Piemonte Donatella D’Amico.