ECONOMIA- Pagina 244

La Regione promuove in Europa con nuovi fondi i prodotti agroalimentari e vitivinicoli

Aperti i bandi 2022 del PSR a sostegno dei consorzi di tutela e associazioni dei produttori per attività d’informazione e promozione

In arrivo dalla Regione Piemonte nuove risorse per aiutare i Consorzi di tutela e le associazioni di produttori a valorizzare e rafforzare le produzioni agroalimentari e viticole piemontesi di qualità su mercati.

Con una dotazione finanziaria complessiva di circa 7 milioni di euro di risorse aggiuntive l’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo ha attivato il bando sulla misura 3.2.1 del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 a sostegno delle attività d’informazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e viticoli di qualità da realizzarsi sul territorio dell’Unione Europea, tra cui la partecipazione a manifestazioni fieristiche di carattere internazionale, nazionale, regionale o locale ritenute interessanti; degustazioni guidate, educational tour, incontri B2B, realizzazione di convegni e workshop, azioni promozionali rivolte al circuito HORECA o presso punti vendita, nonché la predisposizione di materiale promo-pubblicitario, informativo, divulgativo e di iniziative promo-pubblicitarie con i mezzi di informazione ed azioni di educazione alimentare.

Rientrano le iniziative inerenti la valorizzazione del paesaggio rurale caratterizzato da produzioni di qualità come i paesaggi riconosciuti dall’Unesco oppure a corollario della Global Conference on Wine Tourism, il forum mondiale dedicato al turismo enologico che si terrà in Piemonte nel mese di settembre; oltre ad iniziative che coinvolgeranno le Enoteche regionali e le strade del vino e del cibo riconosciute.

Il bando “Operazione 3.2.1 del PSR 2014/2020 Bando 1/2022_B” è pubblicato sul sito ufficiale della Regione Piemonte al link:

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2020-operazione-321-informazione-promozione-dei-prodotti-agricoli-alimentari-qualita-bando-3

scadenza: domande di preiscrizione 20 maggio 2022, domande di sostegno 20 giugno 2022.

Trasporto merci ferroviario, Piemonte e Liguria puntano sulla Torino-Savona

Le Regioni Piemonte e Liguria coinvolgono gli stakeholder del territorio per approfondire le prospettive di traffico e gli interventi per potenziare la linea

 

Il Piemonte e la Liguria sostengono con forza lo sviluppo di un sistema di trasporto merci ferroviario tra le due regioni come elemento fondamentale per l’economia di tutto il Nord Ovest italiano. Con questo impegno le Regioni Piemonte e Liguria hanno approvato lo schema di Protocollo di Intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ed RFI per la definizione degli scenari di sviluppo dei traffici sulla linea ferroviaria Torino-Savona e la conseguente individuazione di un’ipotesi di intervento di potenziamento tecnologico e infrastrutturale.

 

La Torino-Savona diventa dunque il primo punto nell’agenda del gruppo di lavoro interregionale piemontese e ligure, che vede coinvolti anche gli attori del territorio, primi tra tutti l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure per il Porto di Savona, gli Enti Locali, i rappresentanti del mondo economico-imprenditoriale, camerale e accademico delle due regioni, impegnati negli approfondimenti necessari a RFI per definire modelli di esercizio adeguati in relazione ai potenziali volumi di traffico merci esprimibili dagli ambiti connessi alla direttrice.

 

La centralità di questo passaggio per lo sviluppo della capacità di trasporto merci della Torino-Savona è stata sottolineata dagli Assessori ai Trasporti, alle Infrastrutture e ai Porti e Logistica delle Regioni Piemonte e Liguria, che, oltre ad evidenziare l’unione di intenti delle due Regioni, hanno ricordato come questo Protocollo si inserisca in un percorso avviato nel 2016 con gli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest e costituisca un tassello fondamentale per una programmazione di sviluppo per il territorio in relazione con gli scenari di potenziamento dei porti e delle infrastrutture europee.

 

Nel corso degli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest del 2016 era stato infatti sottoscritto tra le Regioni ed RFI un primo Protocollo di Intesa finalizzato a condividere un pacchetto di interventi infrastrutturali da realizzare sulla rete ferroviaria nazionale ritenuti di importanza fondamentale per lo sviluppo del traffico merci. La strategicità della Torino-Savona in questo scenario è stata promossa anche nelle successive edizioni degli Stati Generali mentre sono proseguiti i lavori del Tavolo tecnico tra le Regioni, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ed RFI, che vede ora un Gruppo di Lavoro specifico concentrato sull’approfondimento dell’evoluzione dei traffici sulla linea e sulla valutazione degli scenari di potenziamento tecnologico e infrastrutturale.

 

 

Restart Valsusa: l’incubatore e facilitatore presenta i primi progetti e collaborazioni

 AL LAVORO  ISTITUZIONI E SOCIETÀ CIVILE UNISCONO LE FORZE  PER LA RINASCITA DELLA VALLE

Il Presidente Cirio: una grande occasione di rilancio per il territorio

 RESTART Valsusa,  l’hub di conoscenze e competenze sul territorio, ha posato la sua pietra angolare, durante il convegno durante il quale ha presentato i primi progetti pensati in collaborazione con istituzioni del territorio e nazionali. Grande è stata la partecipazione, soprattutto da parte del tessuto imprenditoriale e riconnettere persone ed esperienze, e costruire il futuro della Valsusa. Ha aperto i lavori Alberto Cirio, Presidente della Regione. 

“Ho voluto approfondire la mission di Restart Valsusa: per le ragioni per cui è stata fondata, e per i progetti che vuole mettere a terra, è tra quelle che costruirà il Piemonte di domani. Ripartire insieme, prendendo le mosse dai due anni di pandemia, valorizzando la società, i territori e le nostre montagne, è la strada maestra per lo sviluppo. Il turismo sarà certamente una delle prospettive con maggiore concretezza nei prossimi mesi, se sapremo offrire servizi d’eccellenza. Il tema della città Metropolitana con Restart diventa finalmente centrale per la Valle, per creare la connessione tra centro e periferia, tra città e montagna, necessaria per dare forma a opportunità sostanziose collettive, anche grazie alle grandi infrastrutture in fase di realizzazione”, ha detto il Presidente. “C’è tanta strada da fare insieme, e c’è anche il carburante per percorrerla: oltre al PNRR, sono da considerare anche i fondi TAV, 90 milioni di euro ancora in parte da sbloccare, e i fondi europei destinati alle regioni, che dall’autunno vedranno la Regione impegnata in modo diretto sui territori. I nuovi standard di spesa europei prevedono l’esistenza di zone che hanno interessi comuni, progetti con regie regionali. Sono i territori a conoscere le loro esigenze: non servono  politiche e progetti calati dall’alto, bensì sforzi fatti in sinergia. Questa è la nostra sfida: nell’assegnazione di questi fondi viene data precedenza a chi punta sulla sostenibilità, sulla cultura, sull’innovazione, sull’enogastronomia, sull’ottimizzazione logistica, tutti temi che il Piemonte tutto e la Valsusa padroneggiano da sempre. Le associazioni come Restart possono coordinare gli sforzi collettivi, ognuno con la propria vocazione. Voglio quindi garantire il supporto del governo regionale nel valorizzare i progetti che saprete mettere in campo e le persone che vi lavoreranno: non c’è buon senso se non si valorizzano le persone. Inoltre, vogliamo che la vita in montagna non sia più qualcosa di romantico ma naturalmente difficile: abbiamo lanciato un bando e allocato investimenti per portare in montagna servizi, scuole, trasporti, e quindi ripopolamento. Il nostro Piemonte ha una storia, anzi, la Storia alle spalle, ma anche un futuro straordinario di fronte a sé. Buon lavoro a tutti, buon lavoro a Restart.”

 

Anche Jacopo Suppovicesindaco della Città Metropolitana di Torino, ha sottolineato la bontà dell’iniziativa, con particolare riferimento ai progetti che proprio grazie all’istituzione che rappresenta potranno prendere vita. “Il fatto che oggi io sia qui come vicesindaco della Città Metropolitana è il primo pezzo di una narrazione differente. A fronte di una riforma sbagliata, quella della cancellazione delle province, bisogna trovare dei correttivi locali perlomeno per la rappresentanza dei territori. Grazie a città metropolitana in Valsusa sono già arrivati 14 milioni di euro per la coesione sociale e l’istruzione. È la strada giusta per aggregare le aree interne con le zone urbane e il capoluogo È necessaria una nuova percezione del territorio, sottraendosi alla pigrizia dei media che vede solo il TAV, perché la realtà è ben più articolata. Questo è un territorio che sa concretizzare, l’esempio migliore è quello della ciclo-via Francigena, che ha visto collaborare territori nazionali e internazionali.La Città Metropolitana ricoprirà non solo il ruolo di mediatore politico, ma anche quello di finanziatore. Dobbiamo essere molto rigorosi, ma anche ottimisti, senza dimenticarci l’amore per questo territorio e per quello che rappresenta.” 

 

“Questa associazione nasce da un gruppo di persone che hanno scelto di non rassegnarsi al declino della valle: siamo un’associazione apartitica, non apolitica, e sappiamo che sono le persone a dare forma e a determinare le politiche. Oggi abbiamo una valle che di fatto è divisa in tre: la parte più bassa, più rivolta verso Torino, la parte centrale, quella ad oggi più in difficoltà, più provata dalla crisi, e l’alta valle, quella che in questo momento è in maggiore vantaggio, ma ha una vita autonoma rispetto alle altre due. La grande diatriba del TAV ha attirato a sé e divorato le energie della Valsusa, dividendo gli animi e bloccando di fatto lo sviluppo”, ha concluso la presidente Lucrezia Eleonora Bono“È arrivato il momento di prendere coscienza e mettersi a disposizione, dal basso, ognuno con le proprie competenze e capacità, mettendo da parte gli elementi che ci hanno divisi sinora. Torino e la Valsusa sono fortemente legate. La nostra città di riferimento rischia di essere fagocitata da Milano, e cerca di tornare protagonista. La Valle ha bisogno di riprendere in mano i progetti che si sono arenati, e deve generarne di nuovi. Per questo Restart ha subito instaurato un rapporto di collaborazione con le Università, che ci aiuterà ad acquisire un metodo di analisi, progettazione e messa in opera delle attività. Abbiamo poi cercato la collaborazione di altre associazioni, e proprio queste saranno le attività che partiranno per prime. La Fondazione Marisa Bellisario, insieme alla Global Thinking Foundation, introdurrà nelle scuole un progetto per l’orientamento delle ragazze nella scelta delle materie STEM. APID invece si occuperà di mentoring per le donne imprenditrici, aiutandole a sviluppare nuove e diverse capacità manageriali.”

 

Il prossimo appuntamento di RESTART Valsusa avrà come tema la logistica dei trasporti nel nord ovest e sarà presentato nelle prossime settimane.

Un piano triennale contro le nuove povertà Dalla Regione 95 milioni

 

Si tratta di un’azione molto importante che prevede l’impiego di risorse, per il triennio, di quasi 95 milioni di euro e di 36.828.000 solo per il 2021. Ecco tutti i dettagli. L’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino ha espresso grande soddisfazione, evidenziando che fin dal primo giorno il contrasto alle nuove povertà – aggravate poi in particolare poi dall’emergenza Covid –  è stato al centro della sua azione politica.

 

La giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alla Famiglia, ha approvato  il  Piano regionale per gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà per il triennio 2021-2023: si tratta dello strumento di programmazione dei servizi necessari a garantire il livello essenziale delle prestazioni per l’attuazione a livello regionale del Reddito di Cittadinanza.

Il Piano esplicita e sintetizza gli obiettivi da perseguire, le azioni da mettere in campo, il modello di governance territoriale da implementare e i risultati attesi da raggiungere per attuare un sistema di contrasto alla povertà, in tutte le sue differenti forme.

Per quanto riguarda le risorse che sono dedicate al Piemonte  e nello specifico a tutti gli  Ambiti territoriali  stiamo parlando per il triennio di quasi 95 milioni di Euro e per il 2021 di 36.828.000 ( per la loro suddivisione si veda l’allegato).

L’articolazione del Piano sociale nazionale e del successivo Piano Povertà riflette le tre funzioni individuate normativamente: attuazione dei livelli essenziali connessi al reddito di cittadinanza (rafforzamento del servizio sociale professionale –  non si possono seguire correttamente le persone in difficoltà se non vi sono gli Operatori); interventi e servizi in favore di persone in povertà estrema e senza dimora (la dignità delle persone in strada va salvaguardata, non solo nelle emergenze, per favorire un loro riaggancio alla società); sperimentazione interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria (careleavers).

Nelle scelte programmatiche che la Regione Piemonte descrive all’interno del Piano si sono sottolineati alcuni concetti fondamentali:

  • INTEGRAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ E DELLE RISORSE: le risorse a disposizione per il contrasto alla povertà provengono da fonti di finanziamento diverse che è necessario riuscire ad integrare per aumentarne l’efficacia
  • COSTRUZIONE DI UN WELFARE PLURALE: che si concentri su processi di innovazione sociale, che favorisca l’integrazione tra le azioni del pubblico e del Terzo settore  e che favorisca la partecipazione al mercato del lavoro riconoscendolo uno dei fattori rilevanti dell’integrazione sociale, insieme alle esigenze, sociali, sanitarie ed abitative
  • APPROCCIO ALLA PERSONA: approccio organizzativo che cerchi di ricondurre al centro la persona, nella sua unità, e i suoi bisogni
  • VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE: è un approccio fondato sull’accesso, la valutazione multidimensionale, la presa in carico e la definizione di un progetto individualizzato che definisce i sostegni necessari alla persona verso una sua autonomia
  • STANDARDIZZAZIONE DEI SERVIZI: potenziamento dei servizi verso la costruzione di minimi comuni denominatori riscontrabili in tutti i punti di accesso del sistema.

Con riferimento alle risorse per gli interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora, per quel che concerne la quota riservata ai comuni capoluogo delle città metropolitane, la Regione conferma la delega al Comune di Torino per la programmazione e l’utilizzo delle risorse destinate al comune capoluogo regionale; per quel che concerne le risorse a favore della Regione, le stesse vengono ripartite in quota uguale tra i sette Ambiti Territoriali della Regione Piemonte su cui insistono le 7 città capoluogo della Regione e gestite direttamente dagli stessi, sulla base dei seguenti criteri.

Per l’assessore regionale alla Famiglia quello di oggi è un passaggio fondamentale in quanto il contrasto alla nuove povertà – acuite in maniera drammatica dall’emergenza Covid19 è – è sempre stato al centro della sua azione politica e di quella di tutta la giunta. Un risultato importante che andrà ulteriormente rafforzato in futuro con politiche in grado di sostenere, sempre con maggiore efficacia, le fragilità.

 

Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto

A Ipack-Ima presentato il white paper che indaga storia e futuro dell’imballaggio 

Grande successo per l’evento di presentazione di “Flowpack: il massimo col minimo. Alta protezione a basso impatto”, pubblicazione tecnico-scientifica a cura delle ricercatrici del Politecnico di Torino, Beatrice Lerma e Doriana Dal Palù, nata da un’intuizione del futuro presidente UCIMA per il periodo 2022/2024 Riccardo Cavanna. L’iniziativa, inserita nel ricco calendario di Ipack-Ima, fiera internazionale specializzata in packaging e processing, ha contato sulla presenza di ospiti di spicco e su oltre 120 partecipanti, registrando il tutto esaurito.

“Questo documento – ha spiegato Cavanna – cerca di rispondere a una domanda fondamentale, ovvero se sia possibile ipotizzare un futuro per il flowpack. L’idea mi è venuta visitando un centro di riciclaggio: mi sono reso conto che partendo dal fondo si poteva pensare al tema della sostenibilità in una maniera diversa, non solo guardando il ciclo di vita del prodotto ma anche ripensandolo da un punto di vista scientifico e storico-culturale. È da qui che ho capito che come industria del packaging dovevamo attraversare la storia di questo meraviglioso pacchetto guardandolo da più punti di vista”.

Alla serata hanno partecipato relatori d’eccezione: dopo l’introduzione delle curatrici, il moderatore Luca Maria De Nardo ha dato il via alla tavola rotonda che ha visto salire sul palco il presidente di CONAI Luca Ruini, la professoressa Paola Scarfato del dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno, Mario Molinaro, Business Director Flexible Packaging EU di Taghleef, il presidente di Giflex Alberto Palaveri e Riccardo Cavanna. A prendere parte al convegno da remoto, invece, sono stati Mario Cerutti , Chief Institutional Relations & Sustainability Officer di Lavazza e Domenico Brisigotti, direttore commerciale food di Coop.

Il white paper si compone di diverse sezioni: pillole temporali, capitoli tematici, storie di aziende, voci di persone e curiosità sull’ecopack.

“Questa pubblicazione – hanno detto le due curatrici – rappresenta il primo risultato di un’attività di ricerca che indaga, in senso ampio, le relazioni tra flowpack e sostenibilità. Il lavoro di ricerca del gruppo del Politecnico di Torino, che ha visto il coinvolgimento anche della dottoressa Ottavia Burello, rappresenta i diversi attori coinvolti in tutta la filiera del flowpack e le diverse funzioni e la complessità di questa tipologia di imballaggio flessibile. L’università è stata quindi un ponte tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca, favorendo il dialogo reciproco e la messa a fuoco di possibili criticità da riportare al mondo dei decisori politici e della filiera complessiva”.

Per rimanere aggiornati sul progetto e scaricare il white paper consultare il sito https://www.flowpack.it/

Bonus teleriscaldamento, partite le domande

Al via a Torino e Grugliasco la presentazione delle domande per il Bonus Teleriscaldamento 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica in corso, per dare un sostegno concreto alle famiglie economicamente svantaggiate a causa dell’eccezionale aumento subito dal costo del gas.

Nei due Comuni la domanda per ottenere il Bonus potrà essere presentata on line a partire fino al 31 maggio 2022. Per procedere sarà sufficiente collegarsi al sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento) e accedere all’area dedicata del Comune autenticandosi con le credenziali SPID.

La misura è già stata avviata nel Comune di Nichelino e prenderà il via nei prossimi giorni anche negli altri Comuni dell’area torinese dove Iren gestisce la rete di teleriscaldamento (Beinasco, Collegno, Moncalieri e Rivoli): per conoscere la data di avvio nel comune di residenza consultare le indicazioni sul sito IREN sopra indicato.

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione, attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.

Il Bonus, che integra le misure già avviate dal Gruppo Iren a fronte degli aumenti delle bollette di luce e gas a supporto dei propri clienti, è stato messo in campo per sopperire all’esclusione del teleriscaldamento dalle agevolazioni governative, rivolte in modo esclusivo ai rincari dei costi di energia elettrica e gas naturale, nonostante i significativi benefici ambientali che il teleriscaldamento genera in termini di riduzione delle emissioni rispetto alle caldaie tradizionali.

Mercato immobiliare al top Compravendite in aumento del 30 per cento, prezzi stabili

Report semestrale a cura dell’Ufficio Studi Gabetti su dati Gabetti,
Professionecasa e Grimaldi

TORINO MERCATO IMMOBILIARE 2021:

IN CRESCITA IL NUMERO DI COMPRAVENDITE DI ABITAZIONI (+28%), CON PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI

La domanda è sostenuta anche dalle opportunità offerte dai bonus edilizi
e dai bassi tassi d’interesse per i mutui prima casa

Nel 2021, Torino registra una crescita delle compravendite residenziali: secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel periodo di rifermento si sono realizzate 15.224 transazioni residenziali nel capoluogo, +28% rispetto al 2020.

Per quanto riguarda i prezzi, nel secondo semestre del 2021, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, presso le agenzie Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, il capoluogo piemontese ha mostrato un lieve calo delle quotazioni che, rispetto al primo semestre del 2021, registrano un -0,7%.

I tempi medi di vendita si sono attestati sui 3 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono mediamente intorno al 11-12%, con forte variabilità a seconda del rapporto qualità/prezzo delle specifiche soluzioni immobiliari.

Transazioni residenziali a Torino per trimestre

Elaborazione Ufficio Studi Gabetti su dati Agenzia del Territorio

Nell’ambito del mercato degli immobili di pregio, nel secondo semestre del 2021, tra le zone più richieste si ritrovano il Quadrilatero, l’area di Via Roma, Piazza della Gran Madre e le vie circostanti in cui le soluzioni più richieste sono state quelle intorno ai 150 mq con tre camere da letto. Di maggiore appeal gli immobili dotati di terrazza e posto auto, così come i piani alti.

Nella macroarea del centro l’offerta è tuttavia polarizzata tra soluzioni all’interno di immobili ristrutturati, con particolare interesse per le soluzioni ubicate nelle zone limitrofe alle vie di pregio e nel Quadrilatero, e soluzioni medie in vie meno prestigiose, oltre a un’offerta all’interno di stabili che presentano uno stato manutentivo non ottimale.

Nella “Torino Storica”, le quotazioni in centro per il signorile usato in condizioni medie siamo a 3.400 euro al mq e a 2.700 euro al mq quando sono necessari maggiori interventi di ristrutturazione. Per le soluzioni di tipologia media siamo invece a 3.000 euro al mq per l’usato in buono stato. L’ottimo stato signorile mantiene i prezzi più elevati, intorno ai 4.500 euro al mq. In queste zone i prezzi richiesti per particolari soluzioni di pregio possono distanziarsi rispetto alle medie evidenziate.

In San Secondo, quotazioni in lieve flessione rispetto allo scorso semestre, siamo intorno ai 1.700 euro al mq per soluzioni medie in buone condizioni.

Nella “Vecchia Torino”, in Vanchiglia, per le soluzioni medie i prezzi variano dai 2.200 euro al mq ai 1.250 euro al mq in funzione dello stato. Quotazioni leggermente inferiori in Vanchiglietta: qui siamo tra i 1.150 euro al mq e i 2.000 euro al mq.

In zona Aurora – Borgo Dora i valori per soluzioni medie in buono stato sono intorno ai 1.300 euro al mq che scendono leggermente quando ci si sposta in Barriera di Milano attestandosi intorno ai 1.200 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

In zona San Donato siamo intorno ai 1.400 euro al mq per il medio usato in buono stato e ai 1.900 euro per soluzioni signorili. In zona Borgo Campidoglio si registrano quotazioni intorno ai 1.700 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni e ai 2.000 euro al mq per il signorile in buono stato.

Nella “Nuova Torino”, in zona Cit Turin, siamo sui 2.100 euro al mq per il medio usato in buono stato e sui 2.550 euro al mq per soluzioni signorili. L’ottimo stato signorile è su una media di 3.150 euro al mq, ma si riscontrano quotazioni più elevate per soluzioni di pregio, con valori fino a 3.500 euro al mq. Per San Paolo e Cenisia, siamo su una media di 2.000 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni.

Come commenta Alessandro Striano, titolare dell’agenzia Professionecasa di Torino Cit Turin:

“Nel secondo semestre del 2021, il mercato delle compravendite ha seguito la scia positiva del primo semestre del 2021, grazie anche a una domanda in aumento sostenuta dalla presenza dei bonus edilizi e dei bassi tassi d’interesse per i mutui prima casa. In incremento anche l’offerta di immobili, mentre rimangono tendenzialmente stabili i prezzi. Il taglio più richiesto, da dopo il lockdown a oggi, è il tre-quattro locali con una metratura che oscilla tra gli 80 e i 130 mq, prevalentemente da ristrutturare, dotato di spazio esterno (balconi o terrazzi con vista aperta) e di un vano da adibire a studiolo. Sempre presente, ma stabile rispetto al primo semestre del 2021, la richiesta per i due locali, soprattutto da parte di giovanni coppie senza figli. Il budget medio di spesa è di 230-250 mila euro per il trilocale e di 100-130 mila euro per i bilocali. Preferiti, per la loro vicinanza al centro e per essere serviti dalla metropolitana, i quartieri San Salvario, Cit Turin e Crocetta”.

In zona Crocetta le quotazioni per l’usato in buono stato in stabili di tipologia media si attestano intorno ai 1.900 euro al mq, mentre nel caso in cui siano necessari alcuni interventi di ristrutturazione si scende a 1.600 euro al mq. La forbice, per le stesse tipologie, si attesta a 2.200 euro al mq nel caso di immobili signorili in buono stato, fino a 3.600 euro al mq per i signorili in ottimo stato. Da questa media si discostano gli immobili di pregio, soprattutto nell’isola pedonale, che possono raggiungere valori più elevati.

In zona San Salvario siamo intorno ai 1.900 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.400 euro al mq per soluzioni signorili. Valori simili in zona San Salvario – Dante, 1.800 euro al mq per l’usato medio in buone condizioni che salgono a 2.400 euro al mq per soluzioni signorili in buone condizioni. In zona San Salvario – Nizza, quotazioni inferiori per l’usato medio in buono stato con valori che si attestano intorno ai 1.500 euro al mq e per il signorile in buono stato, con valori sui 2.200 euro al mq.

La zona Parco del Valentino – Torino Esposizioni presenta prezzi intorno ai 2.200 euro al mq per l’usato medio in buono stato e ai 2.600 euro al mq in caso di immobili signorili, che presentano quotazioni intorno ai 3.500 euro al mq se in ottimo stato.

Nella Periferia nord, a Madonna di Campagna e Borgo Vittoria per soluzioni medie in ottimo stato si hanno prezzi di 1.550 e 1.700 euro al mq, mentre per soluzioni medie in buone condizioni si registrano rispettivamente valori di 1.150 euro e 1.300 euro al mq.

In zona Rebaudengo, Continassa, Falchera e le Vallette per immobili medi in buono stato, si hanno valori di 950-1.000 euro al mq.

Nella periferia sud-ovest, per la zona Parella, si registrano valori stabili: per il medio in buono stato intorno ai 1.300 euro al mq, mentre siamo a 1.800 euro al mq in caso di immobili signorili. Le soluzioni economiche in buono stato sono invece intorno ai 800 euro al mq. Le zone più richieste sono via Valgioie, corso Telesio, piazza del Monastero e tutto l’asse di corso Francia a ridosso delle stazioni della metropolitana.

Come commenta Giuseppe Saggio, titolare dell’agenzia Gabetti di Torino Parella:

“Il secondo semestre del 2021 ha visto un aumento del volume delle compravendite e della domanda a fronte di un’offerta stabile. Nella zona di Parella è stato molto richiesto il bilocale a scopo di investimento e immobili di tagli superiori, dagli 80 ai 130 mq per sostituzione, prevalentemente già in buono stato. Il budget di spesa medio si è aggirato intorno agli 80-90 mila euro per il bilocale, fino a 140 mila euro per trilocali in stabili degli anni settanta. Le zone più ricercate si confermano corso Telesio, corso Montegrappa e corso Francia sia perché molto servite sia, nel caso di corso Francia, per la vicinanza alla metropolitana. Molto ricercate soluzioni dotate di uno spazio esterno come terrazzo o giardino, sebbene l’offerta di questi immobili sia abbastanza scarsa. Mediamente l’immobile è stato venduto in 4-6 mesi, con una scontistica in fase di chiusura della trattativa scesa notevolmente rispetto al passato”.

In zona Pozzo Strada i prezzi si sono attestati su una media di 1.650 euro al mq per il medio usato in buono stato e di 1.400 euro al mq in caso di immobili economici in buono stato.

In zona Santa Rita si registrano quotazioni tra i 1.300 euro al mq e i 1.800 euro al mq per la categoria media, e tra i 1.550 euro al mq e i 2.100 euro al mq per soluzioni signorili, in base allo stato manutentivo.

Per la zona Mirafiori, i valori si attestano intorno ai 1.150 euro al mq per le soluzioni medie in buono stato e ai 850 euro al mq nel caso di immobili economici. Simili in zona Lingotto, dove i prezzi sono intorno ai 1.000 euro al mq per le soluzioni economiche usate in buone condizioni e ai 1.500 euro al mq nel caso di immobili medi.

Infine, il collinare Oltrepo mantiene una buona domanda di soluzioni di alto livello, con valori superiori in zona Gran Madre – Monte dei Cappuccini, dove siamo sui 2.400 euro al mq per l’usato medio in buono stato e sui 3.300 euro al mq in caso di soluzioni signorili, che salgono a 4.200 euro al mq per l’ottimo stato. Quotazioni simili in zona Crimea: siamo a 2.680 euro al mq per soluzioni medie in buono stato e a 3.500 euro per immobili signorili, che arrivano a 4.430 euro al mq per l’ottimo stato.

Come commenta Andrea Bianco, titolare dell’agenzia Professionecasa di Torino Cit Turin:

“Gli acquirenti, nel secondo semestre del 2021, si sono orientati principalmente verso soluzioni da ristrutturare in trilocale (70-80 mq) e quadrilocale (100-120 mq), con un budget di spesa medio intorno ai 130-150 mila euro per i primi e 220-250 per i secondi. Le zone preferite sono le vie in prossimità di Porta Susa e della linea metropolitana, mentre una delle caratteristiche più richieste è la luminosità. Per immobili a prezzo, i tempi medi di vendita si attestano intorno ai 90 giorni, con sconti in fase di chiusura delle trattative intorno al 5-8%”.

Prezzi stabili in zona Cavoretto, con soluzioni in buono stato sui 2.000 euro al mq e 2.300 euro al mq per immobili signorili.

Le quotazioni per la zona Eremo sono tra i 1.750 euro al mq e i 2.150 euro al mq per la categoria media, e da 1.950 euro al mq fino a 2.350 euro al mq per soluzioni signorili.

 

Restart Valsusa, un progetto per far ripartire la valle

Venerdì 13 maggio, ore 17:30 Castello di Adelaide, Via al Castello 14 – Susa

 UN NUOVO PROGETTO SUL TERRITORIO: “LA MONTAGNA DELLA CITTÀ”

Nasce un incubatore e facilitatore di sviluppo e rapporti tra valle e città. Il progetto prende il via con un convegno, venerdì 13 maggio, al Castello di Adelaide: territorio, società civile e istituzioni insieme per il rilancio

Nasce RESTART Valsusa, l’hub di conoscenze e competenze sul territorio, in una piattaforma di co-progettazione per riconnettere persone ed esperienze, e costruire il futuro della Valsusa. A dare il via al progetto, un convegno per dare nuovo impulso allo sviluppo locale con nuovi obiettivi e progetti di medio e lungo periodo, che coinvolge i principali stakeholders del territorio, con la partecipazione della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Il valore aggiunto di RESTART è il suo approccio trasversale, che coinvolge ugualmente il settore pubblico e privato nell’elaborazione di nuove linee di progetto, nell’aggregazione di nuovi network e nel potenziamento delle reti già attive sul territorio. Non solo un programma di intenti, che dà vita a nuove relazioni tra valle e città, ma un’operazione collettiva, che concerta le attività e le forze. Nasce da qui la collaborazione con le competenze universitarie, nel ruolo di fucina per la pianificazione di nuove attività e per il recupero di quelle già avviate, ma cadute nel dimenticatoio. Vogliamo lasciarci così alle spalle l’impasse socio-economica degli ultimi anni, che ha visto chiudere troppe aziende e ha indotto lo spopolamento della valle, con la fuga di tanti giovani. Vogliamo dare vita a forme nuove di residenzialità, a partire dal ripopolamento dei borghi e dei piccoli comuni” dichiara la presidente di RESTART, Lucrezia Eleonora Bono.
Il futuro che RESTART immagina per la valle è fondato su una visione da realizzare con concretezza e sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile e sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In primo piano ci sono progetti per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura, il turismo, la transizione ecologica, le infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’istruzione e la ricerca, l’inclusione sociale e la coesione del territorio. Una piattaforma di co-progettazione complessa e ambiziosa, che può generare opportunità, nuovi spazi di riflessione e formazione, con opportunità di crescita che presuppongano il miglioramento della qualità della vita di chi abita e vive la valle. Torino e Lione evolvono verso la condizione di città-piattaforma , un concetto che trasforma gli spazi urbani da poli centralizzati, erogatori e dispensatori di prestazioni, in sistemi abilitanti alla generazione pubblica e privata di servizi. La Valsusa si trova proprio tra le due città, in una posizione geografica strategica, per risultare attrattiva in entrambi i contesti urbani. Saranno questi i principali temi di confronto, sui quali si confronteranno i protagonisti presenti all’appuntamento d’esordio di RESTART di venerdì 13 maggio, con un convegno al Castello di Adelaide, a partire dalle 17:30.
L’incontro, presentato dalla presidente di RESTART Lucrezia Eleonora Bono, prenderà il via con i saluti del sindaco di Susa Pier Giuseppe Genovese . Il vicepresidente Stefano Rigon introdurrà gli interventi di Cristopher Cepernich , sociologo dei media e della politica e Direttore dell’Osservatorio Comunicazione Politica dell’ Università di Torino , della responsabile della Fondazione Bellisario per il Piemonte Valeria Ferrero e di Brigitte Sardo, presidente di APID. Interverranno inoltre Sergio Barone , vicepresidente Coldiretti Torino, Maria Luisa Coppa , presidente di ASCOM Confcommercio Torino e provincia , Giuseppe Sciarrino, presidente CNA Valsusa, Roberto Cotterchio , vicepresidente API Torino e  Luca Furfaro , membro del tavolo associativo YES4TO. Saranno presentati inoltre i contributi delle Unioni Montane , in particolare quelle dei Comuni Olimpici della Via Lattea con Maurizio Beria D’Argentina , dell’ Alta Valle Susa con Mario Carena e della Valle Susa con Pacifico Banchieri . Concluderanno i lavori il vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Suppo e il presidente della Regione PiemonteAlberto Cirio.
Il numero di istituzioni e associazioni che prenderanno parte al convegno è la testimonianza della vocazione multidisciplinare e inclusiva di RESTART Valsusa, il suo primo passo come collettore e propulsore di iniziative tra istituzioni, stakeholder e cittadinanza.
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Photo MenatWorkStudio – C. Allais M.Cicchelli 

Finanza pubblica alla canna del gas. E allora si pappa almeno i conti dormienti…

A cura di lineaitaliapiemonte.it

La finanza pubblica è sempre più a rischio tracollo ma invece di intervenire sulla riduzione di sprechi o liberalizzazioni, che porterebbero maggiori entrate per lo Stato, si continua a fare debito. E si “gratta” tutto il possibile. Persino i cosiddetti conti dormienti, operazione che Poste Italiane ha già iniziato.

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Torino torna protagonista alla 23esima edizione dell’Interactive Key Award

Vince  Instant love con  la campagna “Le sfide” di Elkron

 

Lunedì  2 maggio scorso il capoluogo subalpino è  stato protagonista della 23esima dell’Interactive Key Award, premio nazionale per la migliore campagna di comunicazione via web.

L’agenzia torinese Instant Love si è aggiudicata l’ambito riconoscimento nella categoria “Display”, grazie alle Sfide di Elkron, un brand subalpino che risulta tra i leader nel mercato della sicurezza.

La miniserie in stile ‘Netflix’ ha convinto la giuria composta da esperti del settore comunicazione e giornalisti, premiando il progetto che è  nato sotto la Mole, nel corso di un galà che si è tenuto presso la Santeria  a Milano. È  stato condotto da Giorgia Surina, attrice, conduttrice tv e speaker radiofonica di RTL 102.5

L’evento è  stato organizzato dal gruppo editoriale Media Key, patrocinato da Lab Italia, associazione dedicata all’advertising digitale e sponsorizzato da Teads, primo advertising Marketplace al mondo, che ha celebrato la creatività  digital andata on air a partire dal gennaio 2021 in poi.

“Sono felice e orgogliosa di questo riconoscimento – perché  è  il frutto di un grande lavoro di squadra, di feeling tra agenzia e cliente, che si è  fidato di Instant Love. Il risultato è  stato quello di una corporate innovativa, trasparente e entusiasmante, capace di raccontare il brand con una narrazione ampia, tale da coinvolgere tutto il management aziendale. Questo dimostra come la comunicazione bella e efficace nasca dal mestiere, ma anche dall’empatia e dalle emozioni che si creano tra le parti”.

Questo progetto di comunicazione vuole sottolineare il coraggio di Elkron che lancia la sua sfida ad un mercato della sicurezza che risulta sempre più evoluto e competitivo. Questo l’annuncio che è giunto attraverso una miniserie web in stile “Netflix”, intitolata “Elkron-Le sfide”. Si tratta di cinque puntate girate con il management del brand torinese che, nel corso del 2021, hanno presentato storia, strategie, futuro, evoluzione e innovazione tecnologica del marchio attraverso il https://sfide.elkron.it e i canali social aziendali Facebook e Linkedin. Direttore del Business Unit Elkron è Enrico Porcellana, che si è dichiarato molto soddisfatto, considerando che le sfide sono nel DNA dell’azienda e che questa campagna rappresenta pienamente lo spirito aziendale.

MARA MARTELLOTTA