ECONOMIA- Pagina 241

Il 2021 del Gruppo Iren: un miliardo di euro in investimenti

 1.100 nuovi ingressi e il lancio di un ambizioso Piano Industriale che prevede 12,7 miliardi di investimenti entro il 2030

 

Si è chiuso  un 2021 che ha visto il Gruppo Iren molto attivo sul fronte industriale ed economico-finanziario, grazie a un forte dinamismo e una spiccata resilienza, che hanno permesso all’azienda di rispondere con i propri servizi agli scenari imposti dalla pandemia e di gettare le basi per un ambizioso piano industriale.

 

In particolare, nel corso del 2021 il Gruppo ha investito quasi un 1 miliardo di euro, con dati in crescita in tutte le Business Unit e con prevalenza di iniziative di sostenibilità ambientali coerenti con la strategia ESG.

 

Questo è stato per Iren soprattutto l’anno del nuovo Piano Industriale al 2030, il primo decennale e il più ambizioso nella storia del Gruppo, con 12,7 miliardi di investimenti in arco piano. Un piano presentato a novembre da Gianni Vittorio Armani, da maggio nuovo Amministratore Delegato del Gruppo, e poggiato su tre pilastri fondamentali: la transizione ecologica, attraverso una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; l’attenzione al territorio, con l’ampliamento del portafoglio di servizi offerti e una sempre maggior vicinanza a cittadini e pubbliche amministrazioni per identificare nuove esigenze, soddisfare le necessità e trovare soluzioni innovative; la qualità del servizio attraverso il miglioramento continuo delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.

 

Il 2021 ha confermato il trend positivo di nuovi ingressi in Iren, che si stimano in circa 1.100, comprensivi di oltre 850 nuove assunzioni. Dei nuovi assunti circa il 60% ha meno di 35 anni di età. Fra quest’ultimi il 27% sono donne, a conferma del forte ricambio generazionale avviato all’interno dell’azienda e dell’attenzione alle politiche di genere, con inserimenti di rilievo a livello manageriale e in nuovi ambiti professionali.

 

Nel 2021 l’azienda ha realizzato inoltre significative operazioni di M&A per circa 50 milioni di euro, in particolare per acquisizioni nell’ambito dell’efficientamento energetico e della gestione delle reti di teleriscaldamento.

 

Nel corso dell’anno, Iren ha inoltre concluso con successo, l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario in formato Green Bond di importo pari a 200 milioni di euro, risultando la prima multiutility italiana per numero di strumenti emessi in questo formato (quattro Green Bond benchmark per complessivi 2 miliardi di euro).

La solidità finanziaria dell’azienda è stata inoltre avvalorata da positivi rating confermati  nelle ultime settimane dalle più importanti agenzie di valutazione a livello internazionale.

 

In ambito industriale, l’anno che si sta chiudendo ha visto la messa a terra di investimenti significativi per il potenziamento della rete di teleriscaldamento, con un focus particolare sulla rete di Torino: nel corso dell’anno sono stati realizzati nuovi allacciamenti per una volumetria complessiva di 2,4 milioni di metri cubi, con l’avvio del servizio in nuove aree della città e del perimetro metropolitano, anche attraverso operazioni di M&A e importanti accordi con realtà produttive quali Leonardo e lo Shopville Le Gru.

 

Nell’ambito dell’economia circolare, Iren ha realizzato nel 2021 alcuni importanti interventi sul piano impiantistico: tra i più significativi il revamping della centrale di Turbigo, l’inaugurazione del nuovo depuratore di Rapallo, il revamping del biodigestore di Cairo Montenotte e il potenziamento dell’impianto IBlu di San Giorgio di Nogaro per il riciclo delle plastiche miste e produzione del polimero Bluair®. Partita anche la costruzione di nuovi impianti di economia circolare a Vercelli e a Reggio Emilia.

 

Forte di un know how sempre più consolidato, Iren ha saputo infine rafforzare la propria presenza nell’ambito delle Smart Solutions, con un focus sull’efficientamento energetico: grazie all’offerta proposta da Iren Smart Solutions per gli edifici condominiali, il 2021 ha visto il Gruppo chiudere oltre 700 contratti e avviare più di 500 cantieri relativi a lavori di riqualificazione.

 

La presenza sul territorio, da sempre uno dei punti di forza di Iren, si è tradotta nel sostegno da parte del Gruppo a iniziative culturali, sportive e sociali realizzate nelle aree di più storica presenza, anche in occasioni di grandi eventi di richiamo mondiale quali le Nitto ATP Finals di Torino e The Ocean Race Europe a Genova.

Al via i saldi in zona gialla tra caro bollette e variante Omicron

Dal 5 gennaio per otto settimane si svolgono i saldi in Piemonte

La spesa media delle famiglie stimata da Ascom e Confesercenti è al di sotto dei 200 euro.

C’è incertezza per il caro bollette e il diffondersi  della variante Omicron del Covid.
Si prevedono buone vendite nell’abbigliamento in particolare per giacconi, giubbotti e scarpe. Bene anche borse, profumi, accessori, computer e oggetti per la casa.
Gli sconti sono tra il 20 e il 40%, e in molti casi arrivano al 50- 70%. Un torinese su tre acquisterà nel negozio sotto casa.

I dati dei commercianti segnalano ancora un anno parzialmente negativo rispetto al 2019 dovuto ai rincari e all’inflazione, ma è attesa una svolta nei prossimi mesi.

Pnrr, i fondi a Valenza

C’è anche Valenza nei comuni che beneficeranno dei fondi del PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la regione Piemonte, come ha comunicato con una nota il Ministero dell’Interno.

In particolare verranno destinati 4 milioni e 356mila euro per il recupero e la riqualificazione dell’edificio ex Coop destinato a servizi educativi, culturali ed al volontariato nell’ambito della progettazione di rigenerazione urbana.

Per il recupero e la riqualificazione dei Giardini Togliatti di viale Camurati saranno invece destinati 443mila euro, mentre un milione di euro sarà destinato a 4 interventi di efficientamento energetico, con un miglioramento di due classi energetiche, per gli alloggi di edilizia popolare, di proprietà comunale, di via Cunietti, via Comolli, via Carducci e vicolo Vasti.

“Questo risultato premia la concretezza e la progettualità dell’Amministrazione valenzana. Un ringraziamento doveroso va agli uffici che hanno svolto un ottimo lavoro che ha portato a questi risultati”.
Così commenta il Sindaco di Valenza Maurizio Oddone
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Giunta regionale a metà mandato, le sfide per il nuovo anno

Si è svolta in quella che entro il 2022 sarà la sua nuova casa la conferenza stampa di inizio anno della Regione Piemonte.  Al 20° piano del Grattacielo che sorge a pochi passi dal Lingotto, il presidente Alberto Cirio e gli assessori della Giunta hanno tracciato gli obiettivi e le sfide dei prossimi 12 mesi.

“Abbiamo voluto organizzare qui la conferenza stampa di inizio anno – ha spiegato il presidente Cirio – perché, dopo 10 anni di cantiere, questa è la prossima opera che sbloccheremo e completeremo nel 2022, come abbiamo già fatto nei nostri primi due anni alla guida del Piemonte con altre opere rimaste a lungo ferme, l’Ospedale di Verduno, la Tav, l’Asti-Cuneo, la Pedemontana. Mi hanno insegnato fin da piccolo – ha aggiunto il Presidente – che le cose che si cominciano si finiscono. E noi renderemo questo palazzo un simbolo della Regione che vogliamo. Una Regione che non lascia opere incompiute”.

Con i suoi 205 metri di altezza e 44 piani che ospiteranno tutti gli uffici regionali e oltre 2 mila dipendenti, il grattacielo della Regione Piemonte sarà il terzo edificio più alto d’Italia. Il 10 ottobre verranno consegnati i documenti di agibilità, grazie a un lavoro costante e puntuale che la Giunta ha portato avanti in questi due anni dal suo insediamento, e pur nelle difficoltà della pandemia, per sbloccare le lungaggini che avevano causato lo stallo del cantiere.

“L’investimento complessivo è di 236 milioni di euro e consentirà un risparmio annuo di 18 milioni, grazie al risparmio dei canoni di locazione e delle spese connesse alle sedi attualmente necessarie – ha sottolineato l’assessore al Bilancio e al Patrimonio Andrea Tronzano –. Un introito importante arriverà anche dalla valorizzazione di alcuni degli edifici di proprietà regionale. Quelli di maggior pregio, come il palazzo di Piazza Castello, non saranno venduti: resteranno di proprietà dei cittadini piemontesi e li faremo confluire in un fondo immobiliare che ci consentirà di renderli una fonte di reddito”.

CAMPAGNA VACCINALE

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla campagna vaccinale del Piemonte che, con oltre 8 milioni di dosi complessive somministrate,  ha consentito di mettere in sicurezza con ciclo completo l’80% della popolazione over 5 vaccinabile. Il 60% di coloro che hanno maturato i 150 giorni per il richiamo booster hanno già ricevuto anche la terza dose: 1,5 milioni quelle somministrate finora. Sono invece 637 mila coloro che non hanno ancora scelto di aderire alla vaccinazione: 438 mila over 12 (ma erano 800 mila ad agosto) e 199 mila nella fascia 5-11 anni.

PNRR

Altro focus della conferenza stampa la ripartenza e le risorse in arrivo dal Pnrr: sono circa 2 miliardi di euro i fondi già atterrati in questi mesi in Piemonte attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza: una cifra importante che insieme alla programmazione europea 2021-2027 e ai fondi del Piano di sviluppo rurale, del Fondo sociale europeo e del Fondo per lo sviluppo regionale si stima possano portare nella nostra regione oltre 10 miliardi di euro.

“Sono risorse enormi – ha ricordato il presidente Cirio – e la Regione lavorerà in sinergia e dialogo con tutto il territorio affinché queste risorse vengano spese  bene, velocemente e per quelle che sono le reali esigenze del nostro Piemonte”.

EDILIZIA SANITARIA 

Dal Pnrr arriveranno in particolare alla sanità piemontese circa 535 milioni: quasi 133 milioni per 90 Case della Comunità (8 di queste saranno finanziate con risorse della Regione); 7,4 milioni per 43 Centrali operative territoriali; 66,4 milioni per 27 Ospedali di Comunità; 96,3 milioni per la Digitalizzazione dei Dea, quasi 79 milioni per l’ammodernamento delle grandi apparecchiature e circa 139 milioni per la sicurezza (antisismica e antincendio) degli ospedali.

L’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha sottolineato, inoltre, che prosegue l’iter per la realizzazione di 6 nuovi ospedali finanziati con i fondi Inail per un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro: si tratta degli Ospedali Amedeo di Savoia e Maria Vittoria a Torino e degli ospedali di Ivrea, Vercelli, Cuneo, Savigliano-Saluzzo e Alessandria, oltre ai due nuovi ospedali del VCO e dell’Asl Torino5, già finanziati con un precedente Dpcm.

Il 2022 sarà un anno in cui si procederà con interventi importanti anche su altri ospedali: dagli 8 milioni di euro per l’ospedale infantile di Alessandria, al cantiere per l’Ospedale della Valle Belbo sbloccato con un finanziamento di 14 milioni. A Novara verrà bandita a breve la nuova gara per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, mentre proseguirà a Torino la bonifica del primo lotto del sito in cui sorgerà il nuovo Parco della Salute, insieme alla consegna dei progetti definitivi e dell’aggiudicazione dei lavori in estate. Presso l’aeroporto di Levaldigi verrà inoltre realizzato per la Maxiemergenza un progetto internazionale (EMT2s), con uno stanziamento di 3,5 milioni della Regione e l’operatività finanziata dall’UE.

Il vicepresidente Fabio Carosso ha dichiarato che “daremo al Piemonte una nuova legge urbanistica che rilancerà il ruolo di Città metropolitane e Province, darà sostegno tecnico e finanziario ai piccoli Comuni e garantirà tempi certi e procedure più snelle senza duplicazioni burocratiche” e che “la montagna sarà protagonista, in quanto vogliamo dotarla delle infrastrutture e dei servizi necessari per favorire chi vorrà andare a viverci, come le persone che hanno risposto al bando sulla residenzialità montana dimostrando che credono nel futuro di queste zone”.

L’assessore Marco Gabusi ha parlato del “rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, sul quale la Regione interverrà mettendo a bilancio 150 milioni di euro, che consentirà di stabilizzare i servizi e migliorare le situazioni di criticità” e della continuazione del “finanziamento dei progetti per infrastrutture che i territori aspettano e che sono strategiche per lo sviluppo”.

L’assessore Elena Chiorino ha posto l’accento sull’edilizia scolastica, sulla necessità di offrire alle famiglie servizi per contrastare la denatalità, come l’ampliamento degli orari degli asili nido mantenendo le tariffe invariate a carico delle famiglie, e sulle novità legate alla formazione professionale: “Con l’ambizione di diventare propulsori delle professioni che servono davvero alle imprese, si avvierà una vera e propria rivoluzione della formazione professionale, indispensabile per investire sulle persone, aumentare l’occupazione con particolare riguardo a quella giovanile e femminile; inoltre, verranno estese le Academy, organizzate per filiere produttive con un’attenzione alle vocazioni dei territori e con un alto contenuto di innovazione tecnologica”.

L’assessore Vittoria Poggio si è soffermata sulle realizzazione delle attività previste con i Distretti urbani del commercio, sull’approvazione del piano triennale della cultura dopo il confronto e la concertazione con i vari attori del comparto, sul rifinanziamento del voucher vacanze e sulla promozione del Piemonte all’Expo Dubai.

L’assessore Marco Protopapa ha anticipato “l’attivazione di tutti i bandi previsti dal Programma di sviluppo rurale a completamento di quelli già emessi nel 2021 e avvio entro fine anno di tutte le istruttorie per l’erogazione dei contributi, unitamente alla promozione dei prodotti enogastromici e allo stanziamento di risorse per le infrastrutture irrigue”.

L’assessore Matteo Marnati ha aperto l’intervento con la novità che “i dati di Arpa hanno rilevato che nel 2021 la qualità dell’aria in Piemonte è migliorata, così come il numero di giornate che hanno sforato i limiti di legge è il più basso in assoluto” e si è soffermato sulle iniziative “per trasformare il Piemonte in uno dei territori dove sviluppare un percorso completo che va dalla ricerca alla produzione e al consumo di idrogeno, da utilizzare nei trasporti e nei processi produttivi secondo una strategia che verrà presentata in primavera a Bruxelles” ed ha ricordato che “il Piemonte entrerà a far parte del board europeo della Hydrogen Europe insieme ai più grandi player industriali del continente”.

L’assessore Maurizio Marrone ha evidenziato “l’impegno per rafforzare la capacità amministrativa dei piccoli Comuni per sostenere le sfide del Pnrr” e “la candidatura degli interporti di Orbassano e Novara come zone logistiche semplificate per ottenere agevolazioni sugli investimenti ed accorciare i tempi delle burocrazia”.

L’assessore Chiara Caucino ha comunque voluto comunicare “la revisione della legge n.3/2010 sull’edilizia sociale, con nuove regole e nuovi criteri di premialità per chi risiede da più tempo in Piemonte e per le famiglie con un solo genitore che vive con figli minori”.

Per quanto riguarda lo sport sono stati segnalati la predisposizione del calendario di “Piemonte Regione Europea dello Sport 2022”, dopo il via libera alla candidatura presentata lo scorso anno dall’assessore Fabrizio Ricca, e il sostegno a numerosi grandi eventi.

Fondazione CRT premia le idee innovative e sostenibili

Dalla TEDXTorino Conference al monitoraggio del territorio con i droni, dal recupero degli oggetti con la tecnica giapponese del kintsugi alla redistribuzione delle eccedenze alimentari nei mercati: 265 idee innovative nel segno della sostenibilità sociale e ambientale potranno essere realizzate con 3,57 milioni di euro di contributi della Fondazione CRT assegnati a istituzioni ed enti non profit con il bando “Ordinarie”.

 

Economia circolare, riduzione degli sprechi, valorizzazione delle risorse del territorio connotano le progettualità sostenute dalla Fondazione CRT per migliorare il benessere delle persone nel rispetto dell’ambiente e del tessuto sociale”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

Le idee sono il motore del cambiamento e Fondazione CRT aiuta a rendere concreti progetti per l’innovazione culturale e sociale coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”, afferma il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Welfare e Territorio
122 contributi, per complessivi 1,34 milioni di euro della Fondazione CRT, sono destinati all’area Welfare e Territorio
In particolare, la Fondazione CRT sostiene il progetto “Kintsugi, una nuova sfida per il saluzzese” della Società cooperativa Armonia Impresa onlus di Revello (Cuneo) che coinvolge la comunità educante locale (insegnanti, allenatori sportivi, volontari, animatori) nell’antica arte giapponese del riparare e riunire i cocci creando “cicatrici d’oro”; “Fili di cotone: percorsi di sartoria ed empowerment femminile” del Vaso di Sarepta, organizzazione di volontariato di Torino, che propone gratuitamente a donne in situazione di vulnerabilità sociale 225 ore di laboratorio presso la sartoria sociale diecicentoLAB nel quartiere cittadino di San Donato. E ancora: “Banda Biscotti: ampliamento e riqualificazione verso una maggiore sostenibilità” della Cooperativa sociale “Il sogno” di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola), per un “upgrade” in chiave più sostenibile – attraverso la riduzione degli sprechi, l’uso di ricette a tutela degli animali, l’efficientamento del processo produttivo – del laboratorio di produzione dolciaria della Casa Circondariale e dell’Istituto di Istruzione di Polizia Penitenziaria “Salvatore Rap” di Verbania; la “Cucina Ecomora”, dell’Associazione Eco dalle città di Torino, per il recupero, la trasformazione e la redistribuzione delle eccedenze alimentari nei mercati urbani di Porta Palazzo, via Porpora, piazza Foroni, corso Cincinnato e Borgo Vittoria, con il coinvolgimento di richiedenti asilo stipendiati.
In ottica sviluppo del territorio, la Fondazione CRT sostiene l’indagine sui sistemi irrigui del Piemonte dell’Associazione d’irrigazione ovest Sesia di Vercelli. Inoltre, ha assegnato contributi per l’allestimento del Museo del Fungo nell’ex convento dei Frati Cappuccini di Ceva e per il ripristino e la valorizzazione della miniera di Nucetto, entrambi nel Cuneese.
Stanziate risorse anche per il progetto “Protezione Civile e Anagrafe Itinerante” a Torino, l’acquisto di un sistema UAS (drone) per il monitoraggio del territorio a Briga Alta (Cuneo), il miglioramento della Colonna Mobile del Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione Civile di Cuneo.

 

Ricerca e Istruzione
Per l’Area Ricerca e Istruzione sono stati approvati 106 contributi per complessivi 1,8 milioni di euro, di cui 800 mila euro per gli Atenei.
Per promuovere la divulgazione scientifica la Fondazione CRT sostiene la TEDXTorino Conference, che a febbraio 2023 porterà in città il format di talk internazionale sul tema “Un incondizionato amore per l’essere umano” e la 37a edizione dei GiovedìScienza organizzati dall’Associazione CentroScienza.
In ambito formativo viene rinnovato il sostegno al Master biennale in giornalismo “Giorgio Bocca” e a Master Mësté, il progetto della Fondazione Cecilia Gilardi Onlus per giovani interessati alle professioni artigiane di eccellenza.
La Fondazione CRT continua a investire anche nel sistema degli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta e nelle attività di ricerca degli enti del territorio. Particolare attenzione è dedicata alle progettualità sul disagio mentale sviluppate dall’Università degli Studi di Torino per un maggior benessere psicofisico delle persone: gli studi sulla gestione e il trattamento della depressione resistente alle cure e il supporto neuropsichiatrico online per adolescenti con anoressia nervosa, entrambi a cura del Dipartimento di Neuroscienze, e il progetto del Dipartimento di Giurisprudenza sull’effetto della pandemia da COVID-19 sul benessere dell’infanzia e dell’adolescenza in Piemonte.

 

Arte e Cultura
La Fondazione CRT ha assegnato 37 contributi per 431 mila euro a sostegno di festival letterari, cinematografici e progetti di videomapping come “Città dinamica” in piazza San Carlo a Torino; il Glocal Film Festival per promuovere la cinematografia piemontese; la kermesse “Librinfesta” ad Alessandria, mix di incontri con celebri autori italiani di libri per bambini e ragazzi, laboratori e workshop per scuole e insegnanti, dirette ed eventi con grandi ospiti. Assegnati contributi anche per il Festival dell’Illustrazione Di-Se di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola), grande festa dedicata al disegno e al mondo dell’illustrazione con incontri, mostre, laboratori, workshop, talk, performance, street sketch e disegni dal vivo; il progetto “PIO V – 450” ad Alessandria per celebrare i 450 anni dalla morte di San Pio V, Papa domenicano di origine piemontese, attraverso la valorizzazione dei luoghi legati alla sua vita. E ancora: “Contemporanea Film Festival. Sguardi di donne verso nuove prospettive”, manifestazione internazionale di cinema e arti visive curata da Distretto Cinema e concentrata sulle nuove prospettive femminili; “Raccolti Festival”, ideato e curato dalla Bottega Miller di Vercelli, che prevede incontri con protagonisti del panorama culturale italiano, eventi, laboratori creativi e proposte musicali.

Start up e innovazione a “Parlaconme”

Sono stati i temi centrali della puntata di fine anno condotta da Simona Riccio, founder e Social Media Manager del CAAT

 

Start up e innovazione nel settore agroalimentare rappresentano i temi centrali della puntata di PARLACONME, andata in onda mercoledì 22 dicembre scorso, dalle 18 alle 19, sulla Radio web Radiovidanetwork, condotta da Simona Riccio, Founder e Social Media Manager del CAAT.
Questa tematica era stata già affrontata nell’edizione di PARLACONME dello Speciale di Carmagnola, proprio con lo stesso relatore Giorgio De Ponti, Product Strategy Manager di EPTA Group. Insieme a lui, in questa seconda puntata di PARLACONME, è intervenuta Emanuela Di Costa, Sales & Marketing di EPTA Group.
Nel corso della puntata sono state spiegate le necessità avvertite dalle start up, i preziosi contributi che possono apportare le giovani generazioni nel settore dell’agricoltura e il ruolo importante assunto dal marketing e dalla comunicazione, oltre che le modalità che la grande distribuzione deve seguire per adattarsi ad accogliere questa nuova generazione.
“Le start up – ha spiegato Giorgio De Ponti – saranno in grado di adattarsi alle nuove generazioni soltanto nel momento in cui sapranno cogliere i cambiamenti che esse richiedono. Si tratta, sicuramente, di rivisitare le superfici dei punti vendita e proporre sempre più prodotti di qualità a scaffale, con meno assortimento, ma maggior qualità, e con un prezzo accessibile a tutti, tenendo fermi il riconoscimento e il rispetto della filiera agroalimentare. Sarà anche necessario saper intrattenere il cliente in store con esperti del settore, valorizzando le informazioni sul prodotto e comunicandole attraverso i canali fisico e digitale. Soltanto in questo modo si riusciranno a fidelizzare le generazioni Zeta e Alfa”.
“La digital transformation – aggiunge Giorgio De Ponti – risulta fondamentale, ma è altrettanto indispensabile attuarla in modo corretto e coinvolgente. È necessario comprendere che chi è nato con uno smartphone in mano vuole ed esige questo tipo di servizio. Ci aspettiamo che nel futuro il prodotto fresco venga sempre più venduto nello store fisico, mentre quello secco sarà prettamente venduto online. Di certo bisogna essere in grado di creare e gestire sito, e commerce e canali social, mantenendo una filiera la più corretta possibile”.
“Non si può dimenticare neanche – sottolinea Giorgio De Ponti – il packaging, rivolgendo moltissima attenzione al pack sempre più sostenibile, identificabile a scaffale, utilizzato quale mezzo di comunicazione del brand, facendo emergere, soprattutto, l’importanza della qualità dello stesso pack e la sua utilità nel diminuire lo spreco alimentare spesso presente nelle mura domestiche. Per poter avere un prodotto a scaffale di un certo livello è necessario che sia affiancato da una comunicazione capace di non svalutare assolutamente il prodotto e di non svenderlo”.
La prossima puntata di PARLACONME, in onda mercoledì 5 gennaio prossimo, dalle 18 alle 19 su Radiovidanetwork, avrà come ospite Alessandro Ossola, Presidente di Bionic People e atleta Paraolimpico.

Mara Martellotta

Dal Pnrr 41 milioni per sei Comuni della Città Metropolitana

Il presidente della Regione Cirio: “Premiata la capacità progettuale dei Comuni.

Queste risorse consentiranno di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione”.

 

Oltre 41 milioni di euro, a valere sui fondi del PNRR, per la città metropolitana di Torino. E’ quanto ha comunicato il Ministero dell’Interno, con una nota del 31 dicembre scorso, riconoscendo la bontà di ben 14 progettualità che i Comuni hanno presentato al bando previsto dalla legge di bilancio 2020, le cui domande scadevano il 4 giugno dello scorso anno, a sostegno di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

“Sono risorse importanti che premiano, ancora una volta, la capacità progettuale dei Comuni piemontesi. Accanto alle risorse del PNRR alcuni interventi verranno cofinanziati dagli Enti locali, consentendo così di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione Piemonte – sottolinea il presidente Alberto Cirio -. Complimenti ai Comuni per questo importante lavoro”.

Ecco, nel dettaglio, le risorse:

– Carmagnola € 5.000.000,00 per 1 intervento;

– Chieri € 5.000.000,00 per 1 intervento;

– Giaveno € 1.412.381,70 per 2 interventi;

– Ivrea € 4.999.361,00 per 6 interventi;

– Pinerolo € 4.617.358,00 per 2 interventi;

– Torino € 20.000.000,00 per 2 interventi.

Per gli hotel di Torino è stato un anno difficile

Abbastanza positivo il trend delle prenotazioni negli alberghi in montagna, ma non è la stessa cosa a Torino.

Federalberghi traccia un bilancio del 2021 ed emerge che gli ultimi mesi non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente penalizzato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Rispetto al 2019 si evidenzia un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse e  dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati peggio del 2020. I fatturati del 2020 e del 2021 assommati non si avvicinano neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, poi, il settore turistico-ricettivo della provincia ha perso il 23,8% dei dipendenti. Gli eventi di nuovo in presenza negli ultimi mesi dell’anno, come Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff hanno determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi del 2019).

Limite al contante. Gli artigiani: “Servono incentivi “

“Con il nuovo anno riprende la danza del limite al contante. Dal 1 gennaio la soglia viene dimezzata e scende a 999 euro, la stessa di undici anni fa.

La santa crociata contro il contante, che secondo chi ci governa dovrebbe spezzare le reni agli evasori, è contraddistinta da un continuo e disorientante sali-e-scendi dell’asticella: dai 12.500 euro del 2002 agli attuali 999, passando per 4.999, poi 2.499, quindi 2.999, e poi 1.999…un’odissea, non nello spazio ma nei portafogli dei cittadini, che sicuramente sarà frutto di ineccepibili erudizioni degli esperti delle cose fiscali, eppure a distanza di vent’anni resta ancora da dimostrare l’efficacia di questa ballerina misura nel contrasto all’evasione. Sia chiaro: l’evasione va combattuta, l’uso dei pagamenti digitali va incentivato. Ma sulle modalità, riteniamo di dissentire. Ancora una volta si penalizzano artigiani e commercianti, prevedendo multe che variano in base al valore del prodotto acquistato. Ma, vi ricordate quando gli esattori facevano la posta ai clienti all’uscita dai negozi, per controllare gli scontrini? Una misura poliziesca, così efficace che poi è stata eliminata. E le costose assurdità come le lotterie degli scontrini o il cashback di Stato? Diciamocelo, questa altalena del limite al contante è la foglia di fico della politica, dell’incapacità di colpire i grandi evasori e della non volontà di pensare vere ed efficaci politiche di incentivo per i negozianti e cittadini. Alla base di tutto c’è la perenne presunzione che l’artigiano e il commerciante sia un ‘evasore in sonno’, da tartassare e controllare. È stato evidente in questa pandemia, che ci ha visti colpiti da chiusure e restrizioni di ogni tipo, trasformati prima in sanificatori poi in controllori di green pass, insomma in butta-fuori sia dei no vax sia della vecchietta con i contanti nella borsetta.

Ci compiacciamo del fatto che, se non altro, le banche avranno un ritorno, grazie al quale confidiamo che rallenteranno la chiusura degli sportelli, conserveranno l’occupazione e avranno più risorse da investire nell’economia reale piuttosto che nella finanza.”

 

Distretti urbani per rilanciare il commercio In arrivo i fondi regionali

Con l’ultima tranche di 282.906 euro assegnati  a 15 Comuni, la Regione ha finanziato tutte le 77 comunità che avevano chiesto un sostegno per istituire i «distretti urbani del commercio». L’operazione, promossa dall’esecutivo di piazza Castello ha lo scopo di favorire lo sviluppo del commercio di vicinato e la rigenerazione urbana per stare al passo con la concorrenza delle grandi catene commerciali.

La Regione ha previsto di investire 5.402.796 euro, tra spese di istituzione e spese in conto capitale, di cui 2.771.806 euro già assegnati (1.506.904 per l’istituzione e 1.264.900 per le attività dei primi 25 distretti). Entro la prima metà del 2022 sarà finanziata la parte rimanente di 2.771.806 euro.

«Abbiamo anticipato i tempi per dare ai comuni la possibilità di organizzarsi meglio sia per quanto riguarda l’istituzione dei distretti sia per formare il personale che dovrà poi gestirli – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio –. Mantenendo l’impegno di finanziare tutte le comunità, sarà ampliata l’offerta commerciale delle nostre città e i cittadini ne avranno un beneficio quando potranno usufruire di spazi urbani rigenerati e dunque più vivibili. Si apriranno prospettive nuove per il commercio di prossimità in un momento in cui serve vivacità e spirito di iniziativa».

I 77 comuni potranno investire le risorse per abbellire aree dismesse, riqualificare il verde pubblico, migliorare l’accessibilità e la sistemazione della viabilità, recuperare immobili commerciali dismessi o sfitti, un ventaglio di opportunità che promettono di diversificare l’offerta commerciale e rigenerare intere porzioni di territorio urbano.

L’ultima tranche riguarda sette comunità della provincia di Torino (GrugliascoSusaPiossasco, l’Unione Montana Alta Valle di Susa, l’Unione Montana Alpi GraieNichelino, Almese) quattro della provincia di Alessandria (OvadaPozzolo Formigaro, l’Unione Montana Valli Borbera e Spinti, Gavi) due di Verbania (Omegna e Ornavasso), uno di Cuneo (Scarfinigi) e uno di Vercelli (Santhià).