ECONOMIA- Pagina 236

Il complesso di Mirafiori dalla prima 500 all’elettrico

L’automotive a Torino / 1

Mirafiori, il più grande complesso di FCA al mondo, è stata la culla di auto che hanno segnato la storia dell’automobilismo mondiale. La sua inaugurazione risale al 1939 in un’Italia che stava per affrontare l’entrata in guerra, ma il nuovo complesso ha avviato la sua attività di fabbrica di automobili solo dopo la fine del conflitto mondiale.

Mirafiori è stata testimone, alla fine degli anni ‘50, della produzione della prima 500 con cui partì la motorizzazione di massa. Infatti, nonostante all’epoca la Fiat 600 stesse riscuotendo successo, il presidente Vittorio Valletta affidò a Dante Giacosa la realizzazione di una nuova vettura economica partendo dai disegni di Hans Peter Bauhof, impiegato nella sede tedesca della Fiat. Vennero prodotti i primi prototipi solo per quanto riguarda l’estetica della vettura, fino a raggiungere il giusto compromesso tra aerodinamica e spazio interno. La Nuova 500 viene così lanciata nel 1957: inizialmente non convince la l’allestimento spartano e la meccanica rudimentale del motore, ma pochi mesi dopo il tutto viene ottimizzato e l’estetica migliorata di nuovi dettagli.

Nella sua lunga carriera – fino al 1977 – la Nuova 500 viene proposta in numerose varianti, sia a livello di carrozzeria come la Giardiniera, sia a livello di prestazioni come con il modello Sport; l’ultimo modello prodotto è la 500 R 1975 che riprende i canoni delle sue antenate: semplificazione e spartanità. La versione di maggiore successo è stata senza dubbio la 500 F, lanciata nel 1965, premiata per le finiture cromate all’esterno e nell’abitacolo, il motore potenziato e l’aumento di capienza del serbatoio. Ad oggi, Mirafiori è rinata con l’avvio dell’era elettrica: nel 2019 in occasione degli 80 anni del complesso, FCA ha annunciato l’intenzione di fare dello storico stabilimento, la casa della nuova generazione della 500, il primo modello 100% elettrico, investendo una cifra pari a 700 milioni di euro per allestire linee di assemblaggio nuove, altamente automatizzate e creare un Battery Hub, un centro di competenza per le batterie.

Avviata nella seconda metà del 2020, poco prima dell’annuncio della storica fusione con PSA Group – racchiude Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors – che ha dato vita al colosso Stellantis, la produzione della 500 elettrica impiega circa 1200 addetti con una capacità massima di 80.000 unità l’anno ed è stata accompagnata dalla realizzazione, sempre a Mirafiori, dell’ambizioso progetto di applicazione della tecnologia Vehicle to Grid il quale consente, tramite sistemi di carica capaci di far viaggiare l’energia in entrambe le direzioni – dalla rete dell’auto e viceversa -, di utilizzare le auto stesse come riserve da cui l’energia possa essere prelevata per stabilizzare il sistema nei momenti critici. Infine lo scorso ottobre, Stellantis ha annunciato lo spostamento a Mirafiori dell’intera produzione delle Maserati Ghibli e Quattroporte, prima assemblate a Grugliasco, con la creazione de Stellantis Turin Manufacturing District, il quale guiderà Maserati nel passaggio graduale all’elettrico, mantenendo la produzione della 500 elettrica e della prossima generazione.

Giulia De Sanctis

Torino – Lione, incontri sui prossimi cantieri

Regione Piemonte e TELT anticipano le informazioni sulle cantierizzazioni ai 5 Comuni interessati

 

Aggiornare le comunità locali interessate ai prossimi passi sul territorio per la realizzazione del collegamento ferroviario merci e passeggeri Torino-Lione. Si è svolto in questa prospettiva, stamattina a Torino, l’incontro convocato dalla Regione Piemonte,  a cui erano invitati TELT e gli amministratori dei cinque Comuni coinvolti nelle prossime cantierizzazioni in Italia: Chiomonte, Giaglione, Salbertrand, Susa e Torrazza Piemonte.

Al centro dell’appuntamento due dossier: il Progetto Esecutivo di prima fase (PE1) che descrive le opere di cantierizzazione preliminare dei siti italiani della nuova linea, e il Piano di Utilizzo delle Terre e rocce da scavo (PUT), che presenta il funzionamento della valorizzazione dei materiali scavati del tunnel di base lato Italia.

Nel corso dell’incontro i Comuni sono stati informati preliminarmente dei contenuti di questi documenti che nei prossimi giorni il promotore pubblico invierà formalmente ai Ministeri della Cultura, della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, oltre che alla Regione Piemonte.

La riunione ha permesso di illustrare le attività di cantierizzazione comuni a tutti i cantieri e che anticipano lo scavo del tunnel di base: indagini archeologiche, risoluzione delle interferenze, predisposizione delle aree di lavoro e definizione del piano di sicurezza, realizzazione delle vie di accesso, viabilità perimetrali e recinzioni, impianti d’illuminazione e sorveglianza. Inoltre il Progetto Esecutivo di prima fase affronta in maniera organica tematiche ambientali e operative che saranno poi linee guida vincolanti per le imprese al lavoro. I successivi Progetti Esecutivi saranno redatti direttamente dalle imprese che realizzeranno i lavori, seguendo il medesimo iter di approvazione.

Nel corso dell’incontro è stato anche condiviso il Piano di Utilizzo delle Terre, che abbraccia tutti i cantieri in Italia per l’intera durata dei lavori. L’evoluzione dei cantieri lato Italia apre infatti la fase di gestione dei materiali di scavo che TELT si è data l’obiettivo di riutilizzare per oltre il 50%.

Mercato immobiliare, le previsioni

2022: compravendite tra 710 e 720 mila e prezzi tra +1% e +3%

Alla luce degli ultimi dati, il mercato immobiliare confermerà il trend positivo che lo ha caratterizzato nel corso del 2021. Soprattutto il segmento residenziale – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasaregistrerà transazioni non lontane dai volumi attesi per l’anno appena trascorso e prezzi in aumento grazie alla spinta che arriva, ancora una volta, dal mercato del credito. Quest’ultimo, nonostante il rialzo atteso dei tassi, offrirà ancora prodotti convenienti. Il segmento dell’abitazione principale resta quello più dinamico,ma ci aspettiamo un recupero dell’investimento dopo il rallentamento registrato nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia.

L’attenzione degli investitori sarà indirizzata sia sulle grandi città sia sui piccoli centri, quindi grandi o piccole realtà che hanno un’offerta di servizi, di infrastrutture e di sedi universitarie, perciò in grado di attrarre e di garantire ai potenziali investitori una redditività interessante. Si punterà anche sulle aree dove sono in corso importanti interventi di riqualificazione.

Nel 2021 abbiamo visto un ritorno del turismo estivo (soprattutto nazionale e di prossimità oltre che europeo) e un buon andamento del mercato della casa vacanza. Se queste tendenze siconfermassero anche nel 2022, saranno premiate le località in grado di attirare sia chi è alla ricerca della casa vacanza sia chi desidera investire per mettere a reddito con locazione turistica.

GRANDI CITTA’

PREVISIONI PREZZI 2022

Bari

Da 1% a 3%

Bologna

Da 2% a 4%

Firenze

Da 2% a 4%

Genova

0%

Milano

Da 2% a 4%

Napoli

Da 0% a 2%

Palermo

Da 1% a 3%

Roma

Da 0% a 2%

Torino

Da 0% a 2%

Verona

Da 1% a +3%

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Sembra confermarsi la ricerca di abitazioni più ampie e con spazi esterni riscoperti durante la pandemia. Naturalmente restano sempre in cima alle preferenze le abitazioni situate in quartieri serviti, collegati, meglio se con uno sfogo verde intorno.

Alla luce del rialzo dei prezzi che ha interessato le grandi città si sta verificando uno spostamento migratorio verso l’hinterland dove è anche più facile trovare soluzioni con spazi esterni, oltre che soluzioni indipendenti e di nuova costruzione a prezzi naturalmente più accessibili. Riteniamo quindi che queste realtà avranno buoni risultati anche nel corso del 2022 alla lucedell’atteso rialzo dei prezzi nelle metropoli.

Gli immobili di nuova costruzione avranno un buon trend: particolarmente apprezzati durante il lockdown, soprattutto perché in grado di garantire risparmio energetico, sono oggi sempre piùappetibili. Anche le tipologie usate, grazie al sostegno dei bonus, avranno un buon riscontro.

Aspettative positive per le locazioni grazie a una buona domandae a un’offerta non sempre sufficiente. Con l’avanzamento della campagna vaccinale e il rientro progressivo di lavoratori e studenti negli uffici e nelle università, i valori stanno già recuperando.Resta comunque il segmento di mercato più sensibile all’andamento della pandemia e alle conseguenti restrizioni.

Sul versante mutui non dovrebbero esserci importanti cambiamenti e, anche se le previsioni sono per tassi in lieve aumento, non riteniamo che ci possano essere impatti importanti sul mercato.  L’economia italiana, inoltre, sta ripartendo bene e questo è un altro elemento che gioca a favore del mercato immobiliare. Il 2022 vedrà compravendite tra 710 e 720 mila così come anche i prezzi che chiuderanno tra +1% e +3%.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Artigianato, il Piemonte crede nella ripartenza ma “servono riforme strutturali”

A dicembre 2021, le imprese artigiane piemontesi attive sono 117.315, secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte nel primo semestre dell’anno 2022 non vi saranno variazioni significative

 

a dicembre 2021 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si colloca sulle 238.298 unità lavorative (130.717 autonomi e 107.581 dipendenti), dal 2007 al 2021 perdita di 75.235 posti di lavoro

 

 apprendisti, rispetto ai 20.116 del 2020, a dicembre 2021 sono 28.118 (+8.002)

 

credito: i prestiti alle imprese di piccole dimensioni è inferiore rispetto a quelle medio grandi

 

Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte):

“L’artigianato piemontese crede nella ripartenza, ma per avviare realmente la ripresa ed utilizzare le risorse del PNRR non solo per fini emergenziali, ma di carattere strutturale, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Per contrastare il rincaro delle tariffe dell’elettricità occorrono, oltre agli interventi del Governo, un Piano Energetico Nazionale con corrette scelte strategiche. La variante Omicron, che rischia di rallentare la ripresa, va contrastata con l’intensificazione delle vaccinazioni estese a tutta la popolazione”.

 

 

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha elaborato il compendio dati del secondo semestre 2021 sulla base degli indicatori più significativi che riguardano l’andamento del comparto artigiano nella nostra regione.

Le indagini congiunturali trimestrali condotte da Confartigianato Imprese Piemonte nel 2021 sono caratterizzate, nei primi tre trimestri, da un certo pessimismo, attenuato dalle previsioni positive nel quarto, sul quale influiscono le prospettive di superamento della crisi pandemica, grazie al buon esito della campagna vaccinale, nonché le opportunità legate alla ripresa del settore delle costruzioni, favorita dal superbonus, ed alle risorse derivanti dal PNRR.

“Gli artigiani piemontesi – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – credono, nel complesso, nella ripartenza, dopo il dramma del lock down ed i precedenti anni di recessione. Per avviare realmente la ripresa e far sì che le risorse del PNRR non vengano utilizzate a fini meramente emergenziali, ma di carattere strutturale, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale”.

Per quanto riguarda il credito, la quantità dei prestiti alle imprese di minori dimensioni continua ad essere inferiore rispetto a quella erogata alle imprese medio-grandi. Inoltre, i tassi d’interesse bancari attivi sui prestiti connessi ad esigenze di liquidità sono, nel periodo dicembre 2019 – giugno 2021, mediamente doppi per le piccole imprese (da 5,82% a 6,08%) rispetto a quelle medio-grandi (da 2,99% a 3,00%).

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio dell’Artigianato della Regione Piemonte, a dicembre 2021, le imprese artigiane piemontesi attive sono 117.315; secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte nel primo semestre dell’anno 2022 non vi saranno variazioni significative, ma si assisterà ad una situazione di stallo, anche alla luce degli ultimi provvedimenti governativi di contrasto e contenimento della pandemia. Conseguentemente, nella prima metà del 2022 si riscontrerà una sostanziale tenuta della consistenza numerica delle imprese con un piccolo incremento pari 79 unità produttive, con le seguenti variazioni per dimensione: da 0 a 1 addetti: + 80; da 2 a 4 addetti 0; da 5 a 10 addetti -1; da 11 a 20 addetti e oltre i 20 addetti 0.

A dicembre 2021 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si colloca sulle 238.298 unità lavorative, di cui 130.717 autonomi e 107.581 dipendenti; nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533, con una perdita complessiva, nel periodo considerato, pari a 75.235 posti di lavoro.

In base al monitoraggio dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte, aggiornato al dicembre 2021, si evince che gli apprendisti, rispetto ai 20.116 del 2020, sono 28.118. Sul consistente aumento degli apprendisti in quest’anno dopo la forte riduzione del 2020, ha inciso il miglioramento delle prospettive economiche ed occupazionali a seguito dei provvedimenti del Governo, del positivo andamento della campagna vaccinale e conseguente contenimento della pandemia, nonché delle positive aspettative legate all’attuazione del PNRR.

Secondo le stime della Banca d’Italia il nostro Paese conclude il 2021 con un tasso di crescita del PLI pari al 6,2%, mentre la crescita nel 2022 dovrebbe essere del 4% e nel 2023 del 2,5%. Un sostegno considerevole all’economia proviene dalla legge di bilancio, che in particolare conferma i bonus edilizia, e dagli interventi delineati nel PNRR quale volano per le riforme e gli investimenti pubblici.

Preoccupazione desta però il pesante rialzo dei prezzi, ed in particolare delle materie energetiche, con l’inflazione che, secondo le stime, salirebbe dall’ 1,9% nel 2021 al 2,8% nel 2022, mentre per il 2023 e 2024 è previsto un rallentamento all’1,5% ed all’1,7% rispettivamente.

“E’opportuno che lo Stato si riappropri della titolarità di alcuni asset strategici come l’energia e il credito. Con particolare riferimento al caro tariffe energetiche – conclude Felici – gli interventi del Governo, pur auspicabili, non saranno significativi senza un concreto Piano Energetico Nazionale con scelte strategiche non ideologizzate, in grado di consentire alle imprese di continuare l’attività. Altro ostacolo sulla via della ripresa è dato dalla diffusione della variante Omicron, per contrastare la quale è indispensabile intensificare le azioni volte a far sì che venga vaccinato l’insieme della popolazione”.

L’esperienza di Starbucks in onda a Parlaconme

Giampaolo Grossi – General Manager at Starbucks Italy Srl. Mercoledì 26 gennaio alle ore 18.00 su Radio Vida Network.

“Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non finirai mai la tua strada”

Dopo il grande successo radiofonico e le molte interazioni avvenute sui canali social di Parla Con Me e di Simona Riccio, Founder della trasmissione e SMM del Caat, relativi alla prima parte della puntata dove l’ospite è stato Giampaolo Grossi – General Manager at Starbucks Italy Srl, domani andrà in onda la seconda parte.
Nella prima puntata è emersa l’importanza dell’utilizzo corretto del canale social Linkedin, da dove è nato l’incontro tra Simona e Giampaolo e di quanto è fondamentale l’esempio e l’educazione della Famiglia nella crescita della persona, sia a livello umano che professionale al fine di poter essere il manager pronto all’ascolto e a dare supporto ai suoi collaboratori. Ai giovani ed ai meno giovani Giampaolo ha spiegato la sua vita professionale, da quando è uscito dalla scuola ed è andato a lavorare in America lasciando la sua famiglia fino ai giorni d’oggi, passando per sacrifici enormi e lavori decisamente umili, ma dignitosi e da rispettare. 18 colloqui in giro per il mondo ed arriva a ricoprire il ruolo di General Manager, nessuno regala nulla!
Starbucks lavora sull’uguaglianza razziale e sociale, Giampaolo, che grazie alla sua vita in giro per il mondo promuove l’inclusione di genere, sesso, colore, etnia e religione, ha spiegato come Starbucks affronta questo tema aggiungendo l’impegno costante di fare squadra. Quella squadra di calcio al quale lui ha fatto parte per anni essendo anche stato un calciatore professionista.
Questi solo alcuni motivi per i quali Simona ha voluto fortemente Giampaolo nella sua trasmissione, perché crede che il settore di cui si occupa da molti anni, l’agroalimentare, abbia fortemente bisogno di fare squadra.

Con quale tema inizia la seconda puntata è identificabile in una citazione di Giampaolo Grossi?
“Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non finirai mai la tua strada”
E in un periodo molto particolare come questo che stiamo percorrendo, dove molte sono le difficoltà imprenditoriali da superare insieme, la troviamo calzante. In un periodo difficile come questo, c’è chi apre, c’è chi chiude, c’è chi non molla e che, amando follemente l’Azienda per la quale lavora, cerca quotidianamente di fare cambiare pelle per rispondere ai continui cambiamenti ai quali ogni azienda, in Italia e nel mondo, deve fare i conti.

?Uno di questi è Giampaolo Grossi.

“La trasmissione continua a stimolare e creare spazi a confronti tra persone che hanno molti valori ed esperienze da raccontare e da trasmettere ai molti giovani che ascoltano l’interessante podcast e che interagiscono sulla rete. Di nota sono le interazioni effettuate direttamente dai relatori con i naviganti, cosa non scontata. Ascoltando la rete ne abbiamo intercettata una che ci è molto piaciuta di Maurizio Fiengo:
Ho ascoltato la prima parte dell’intervista! Riflettevo su due cose:

– perché a scuola (includo anche l’università) non ci vengono trasmessi questi valori attraverso esempi come Giampaolo Grossi? E dire che tra scuola e università ho passato tra i banchi buona parte della mia vita! Fortunatamente la Rete e i Social ci fanno conoscere persone così vere e di ispirazione;

– e i media? Quanto vorrei interviste come queste di Parla con me (vogliamo citare anche Alessandro Ossola?) su radio come RDS Radio Dimensione Suono, Radio 105, Radio Deejay o RTL 102.5 tanto ascoltate dai giovani!”
Trasmettere per educare…”

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi e ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it
–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID
– nei maggiori aggregatori di radio
– su speaker Alexa e Google Home

Dal giorno successivo sarà possibile ascoltare la puntata senza stacchi pubblicitari sul nostro sito www.parlaconmeofficial.it

_______________________________

PARLACONME è il titolo della trasmissione radiofonica ideata da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e LinkedIn Top Voice Italia, in onda da dicembre 2020 su Radio Vida Network (www.vidanetwork.it ) che si pone l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione l’intera filiera agroalimentare, coinvolgendo numerosi ospiti in studio e collegamento telefonico dall’Italia e dal mondo.
Simona Riccio, laureata in Comunicazione Internazionale e Pubblicitaria presso l’Università per Stranieri di Perugia, con un’esperienza ultra-ventennale nel settore del biologico è Social Media Marketing Manager e Ambassador del Caat – Centro Agroalimentare di Torino e svolge altre consulenze nel settore dell’Agrifood & Organic.
Gli obiettivi principali di PARLACONME consistono nel valorizzare, promuovere, tutelare e far conoscere la filiera agroalimentare italiana, creare consapevolezza sul ruolo importante che riveste nel valorizzare l’identità della cultura materiale del nostro Paese e sull’importante ruolo strategico che dovrebbe avere, oltre a creare occasioni di confronto e collaborazione tra i vari attori del sistema.
PARLACONME vuol dare voce a numerosi soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare, dando loro la possibilità di raccontare le proprie storie ed esperienze, le proprie criticità ma, soprattutto, le numerose opportunità che si dimostrano capaci di cogliere, creando quella sinergia in grado di rendere il settore agroalimentare trainante per l’economia italiana e tale da costituire un’eccellenza a livello internazionale. Confronti e opportunità che permettano a molti cittadini di conoscere meglio un universo culturale fatto d’identità e amore per la buona tavola e di un’alimentazione sana e consapevole.

Il primo acceleratore di startup dedicato alle Smart cities

Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con Techstars lanciano “Torino Cities of the Future Accelerator”
con OGR Torino come quartier generale

Sarà OGR Torino il quartier generale di Torino Cities of the Future Accelerator, il primo acceleratore italiano di startup dedicato alle Smart Cities.
L’iniziativa, promossa da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con l’acceleratore americano Techstars, rientra nella più ampia partnership avviata nel 2019 con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della città di Torino come ecosistema internazionale per l’innovazione e la sua affermazione come modello di successo in Italia e in Europa.

Torino Cities of the Future Accelerator, evoluzione del Techstars Smart Mobility che ha già accelerato 23 startup internazionali in due anni, offrirà ampie opportunità di crescita alle realtà che sviluppano soluzioni innovative in ambiti strategici per città più efficienti e funzionali, soprattutto in settori quali trasporti, housing, energy, infrastrutture e servizi base come istruzione e assistenza sanitaria.

Il programma prende il via oggi con una classe composta da 12 startup ad alto potenziale di crescita provenienti principalmente da paesi europei. Tre le imprese italiane selezionate, tutte con sede a Torino: Family+Happy, che ha ideato un servizio su misura di selezione di babysitter certificate; Strategic BIM, che propone la gestione digitale e in remoto di grandi edifici e di Gymnasio, che ha sviluppato una tecnologia per il fitness domestico.
Accanto alle imprese italiane parteciperanno la svizzera HivePower e la francese Voltaage, entrambe con team italiano, l’ucraina Inputsoft, le inglesi Lawyerd, Optimiz e X Works, la tedesca Natix, la rumena Nrgi, l’ungherese Volteum, impegnate in settori quali energy, trasporto aereo, mobilità e gestione del copyright.

Torino Cities of the Future Techstars Accelerator intende far leva sul talento imprenditoriale per sviluppare soluzioni di frontiera che rendano le città di domani maggiormente sostenibili, inclusive e resilienti secondo una logica SDG.” – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – “In una prospettiva di ecosistema, il rafforzamento della partnership con Techstars rappresenta un prezioso volano per l’attrazione di startup ad alto potenziale che possano stabilizzarsi e crescere sul nostro territorio. È quindi con entusiasmo” – continua il Presidente Profumo – “che la Compagnia di San Paolo rinnova il proprio sostegno a questo programma, che costituisce un fondamentale tassello della strategia pluriennale messa in campo dalla nostra Fondazione al fine di posizionare Torino sulla mappa europea degli ecosistemi dell’innovazione”.

“Il nostro programma con Techstars si evolve nel segno della Next Generation EU e dell’Agenda 2030 dell’Onu, in linea con la mission di Fondazione CRT e i valori di OGR Torino”, dichiara Massimo Lapucci, Segretario Generale di Fondazione CRT e CEO di OGR Torino. “Il successo delle prime due edizioni dedicate alla Smart Mobility ha aperto la strada per ampliare il focus del progetto alle smart cities. Con Torino Cities of the Future Accelerator, crescita del capitale umano, inclusione sociale, sostenibilità ambientale si confermano temi centrali nella strategia per lo sviluppo dei territori e il miglioramento complessivo della qualità della vita delle persone nella comunità”. 

“Siamo alla terza edizione del programma di accelerazione di Techstars dedicato alle Smart Cities, dopo aver lavorato per due anni sulla Smart Mobility. Abbiamo portato a Torino molte realtà innovative – spiega Maurizio Montagnese, Presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center – alcune delle quali hanno avviato collaborazioni anche con la Municipalità e le imprese del territorio. Uno dei principali obiettivi di Intesa Sanpaolo Innovation Center, insieme con gli altri corporate partner, è sempre stato quello di dare vita a un ecosistema attrattivo per le aziende innovative di tutto il mondo. Un ecosistema che, a sua volta, favorisca la nascita di nuove progettualità e iniziative imprenditoriali. Il fatto che le 3 startup italiane selezionate quest’anno siano torinesi ne è una testimonianza tangibile. Lavoreremo affinché il programma possa continuare a creare nuove opportunità sul territorio, per fare di Torino una città che anticipa i tempi e realizza progetti innovativi concreti”.

“Dopo il successo dei programmi Smart Mobility nel 2020 e nel 2021, nonostante le difficili condizioni di mercato degli ultimi anni – sostiene Martin Olczyk, Managing Director di Techstars –  sono più che entusiasta di lavorare con la classe inaugurale del Torino Cities of the Future Accelerator. Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center e di avere una rete di alumni di successo oltre ad un ecosistema unico come quello offerto dalla città di Torino composto da mentori esperti, aziende innovative e startup-friendly e iniziative cittadine strategiche per l’innovazione tecnologica. Siamo entusiasti di accogliere startup provenienti da tutto il mondo, in quella che nelle prossime 13 settimane, e speriamo anche oltre, sarà la loro casa, OGR”.

Piemonte-Blonde d’Aquitaine, un matrimonio gastronomico che funziona

In attesa che le istituzioni piemontesi e torinesi inizino, con l’immancabile calma, a comprendere le opportunità per il territorio subalpino legate al teorico nuovo patto italo francese, i privati non rimangono fermi ad aspettare.

Anche perché, in molti casi, i rapporti transfrontalieri sono millenari, in altri plurisecolari, altri ancora più recenti ma consolidati. Come nel caso della Blonde d’Aquitaine, che non è una ragazza occitana ma la razza di una vacca originaria del Sud Ovest della Francia che ha cominciato ad essere allevata in Piemonte a partire dalla seconda metà del 900.

Continua a leggere:

Piemonte-Blonde d’Aquitaine, un matrimonio gastronomico che funziona

Giachino: “Il settore auto ha bisogno di politica industriale”

“E’ molto positiva l’apertura del governo a stanziamenti per incentivi al rinnovo di auto e mezzi di trasporto inquinanti, che rappresentano il 30% del parco circolante italiano e che contribuiscono non poco all’inquinamento.

Ma il settore auto ha bisogno di una politica industriale che accompagni la ristrutturazione delle aziende dell’indotto, che occupano centinaia di migliaia di addetti e che il nostro Paese non può assolutamente permettere di perdere”. Così, in una nota, Mino Giachino, leader dell’associazione Si Tav Si Lavoro.

“E’ bene che i parlamentari delle sette Regioni interessate – aggiunge il sottosegretario ai Trasporti dell’ultimo governo Berlusconi – facciano sentire la loro voce e diano il loro contributo a partire dalla discussione della mozione Molinari”.

Dalla Regione le tolleranze edilizie per abbattere la burocrazia

Snellire la burocrazia e semplificare le procedure, definendo con precisione le “tolleranze edilizie”, ovvero quelle piccole difformità riscontrate fra quanto eseguito in cantiere e il progetto approvato, che non si configurino come violazioni di legge.

 

È questo l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta regionale del Piemonte, che ha fornito le prime indicazioni applicative sulle tolleranze edilizie.

La modifica riguarda la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19 “Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 sulla tutela ed uso del suolo”. La tolleranza è un concetto che è stato introdotto dal legislatore, sia piemontese che nazionale, per rendere più efficienti le procedure in ambito edilizio. Spesso nella realtà del cantiere le opere autorizzate sono realizzate con piccole modifiche, che però non costituiscono difformità tali da essere considerate violazioni edilizie. Si tratta di piccole variazioni quali ad esempio una diversa partizione interna delle camere di una abitazione o lo spostamento di un muro ad una breve distanza rispetto a quanto previsto nel progetto.

«Era necessario – ha commentato l’assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, Fabio Carossofornire un primo strumento semplice e chiaro agli operatori del settore per poter distinguere proprio questo tipo di opere. Il risultato è un importante contributo per la semplificazione in ambito edilizio, soprattutto nel quadro dei finanziamenti nazionali, ed è il frutto della collaborazione fra tutti i soggetti che partecipano al processo: ordini, collegi professionali, costruttori, autonomie locali».

Le Olimpiadi di Pechino parlano anche piemontese

/

Il Politecnico di Torino è l’unica realtà straniera che ha collaborato alla progettazione degli spazi per i Giochi Olimpici di Pechino.

Il coordinatore del progetto, Michele Bonino, professore del Politecnico e delegato del Rettore alle Relazioni internazionali con la Cina e i Paesi Asiatici, spiega che “Il governo cinese ha puntato sull’identità nazionale reclutando soltanto progettisti locali.

Continua a leggere:

Le Olimpiadi di Pechino parlano anche piemontese