ECONOMIA- Pagina 230

Agricoltura: dopo il maltempo la conta dei danni

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Le grandinate hanno colpito violentemente le colture in Piemonte dopo 111 giorni di siccità.  Ed è il momento di fare un bilancio. I tecnici di Coldiretti fanno un quadro delle zone interessate. Ingenti danni per il forte vento a Carignano e Susa. In questa zona la strada provinciale che collega Carmagnola a Poirino è stata colpita  dai chicchi di ghiaccio, grandinate anche nel Chierese. Nella provincia di Cuneo danni nel Braidese, Fossanese, Saviglianese e Saluzzese, dove sono stati colpiti i frutteti in fiore, i campi seminati a cereali, i prati destinati al foraggio.Alberi da frutti danneggiati in Valcerrina tra casalese e Torinese.

Disabili e lavoro: dalla Regione 40 milioni di euro

Quaranta milioni di euro destinati al Fondo regionale per i disabili: è la nuova misura voluta dall’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, annunciata in Terza commissione (presidente Claudio Leone) nell’ambito dell’esame del Bilancio regionale di previsione 2022-2024.

Il Fondo, come è stato spiegato, servirà per agevolare l’accompagnamento all’occupazione di tutti i soggetti con disabilità a partire dalla scuola, nello specifico dalla terza superiore, con una presa in carico dei singoli in termini di orientamento ed inserimento lavorativo anche attraverso i Centri per l’impiego (Cpi).

Nell’illustrazione, l’assessore ha poi confermato l’avvio delle Academy attraverso i due bandi aperti su Torino (automotive) e Biella (tessile e green jobs) con un primo stanziamento di 14 milioni; confermato anche l’avvio di altre Academy sul territorio regionale che saranno definite per distretti e filiere.

È stata poi ribadita la volontà della Giunta di potenziare i cantieri di lavoro, suddivisi tra disoccupati e over 58, vista l’alta partecipazione da parte dei Comuni e degli enti locali in termini di progettualità: saranno previsti interventi economici per la formazione professionale e le politiche attive volte al contrasto alla disoccupazione.

Per delucidazioni sono intervenuti i consiglieri Monica Canalis (Pd) e Marco Grimaldi (Luv).

Ises: giovani e non nel mondo del lavoro

ISES è  l’acronimo di un’associazione di volontariato nata all’inizio degli anni Novanta grazie all’intuizione del dottorGiovanni Rangoni, che ha desiderato creare una struttura simile ad altre associazioni presenti in Europa, in area tedesca, olandese, francese, spagnola, austriaca e svizzera…

La mission di ISES è  quella di svolgere un’attività a livellointernazionale, inviando esperti in zone del mondo che si trovino in uno stato di necessità o in via di sviluppo, quali l’Estremo Oriente, l’America Latina, l’Africa e alcune aree dell’Europa stessa.

“A causa della pandemia – spiega il Presidente di ISES, il dottor Carlo Bagliani – l’attività internazionale è  stata fortemente ridotta negli ultimi due anni. A parte i contatti a distanza con Egitto, Uganda e Angola, e per il problema sanitario con Cina e Mongolia, l’unica missione in trasferta è  stata quella effettuata nella zona di Rosario e Santa Fe’ dal socio volontario Angelo Ferrero. In questi territori è stata avviata un’iniziativa per sopperire alla carenza di cibo e alla salinità dell’acqua, che viene prelevata attraverso i pozzi dal sottosuolo, realizzando orti comunitari con trattamento idroponico.

In ambito europeo abbiamo dato l’appoggio esterno al progetto “EvolYou”, promosso e organizzato dal past president ISES dottor Enrico Gennaro, che ne è stato il “project leader” per il Centro Servizi per il Volontariato Vol.To. L’iniziativa favorisce l’inserimento lavorativo dei giovani e, oltre all’Italia, vede coinvolti la Germania, la Francia, la Spagna, il Belgio e la Finlandia”.

“A  causa della pandemia  – spiega il Presidente dottor ūCarloBagliani – è  anche iniziata la diffusione on-line in ambito nazionale dell’undicesimo corso di formazione per ISES giovani, rivolto a persone che si trovano in disagio socio economico, sui “Sistemi Elettrici e Fotovoltaici”, tenuta dal nostro volontario Maurizio Palladin, oltre a altre lezioni di carattere generale, propedeutiche alle attività lavorative.

Abbiamo anche avviato la registrazione al dodicesimo corso dal titolo “Dall’agricoltura all’alimentazione”, con referente il socio e volontario dottor Giuseppe Magnaghi. Questi due corsi on-line non sono rivolti soltanto a persone anagraficamente giovani, ma sono aperti a tutti; il numero dei partecipanti per corso è di ventiaspiranti per corso”.

“Il prossimo 27 aprile – aggiunge  il dottor Carlo Bagliani – grazie alla collaborazione con la Fondazione ENGIM (l’ex Collegio degli Artigianelli in corso Palestro 14), è in fase di organizzazione un convegno sul tema dell’importanza del fattore umano nella gestione di una struttura complicata ( il pilota di aereo) e di una struttura complessa ( il chirurgo). Promossa su richiesta del socio Achille Mannini, ingegnere aeronautico, si porrà a confronto  l’influenza del fattore umano nella gestione di un volo aereo con quella presente in un intervento chirurgico. Si tratta di un incontro organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, che darà crediti formativi ai partecipanti”.

“Abbiamo anche in programma – precisa il dottor Bagliani – il supporto per uno spettacolo teatrale che si terrà al teatro dell’istituto San Giuseppe con io filmato dall’opera “Bolero, prigionia di un amore”. Promosso dal Lions Club Solferino e dall’associazione SVS (Soccorso Violenza Sessuale), che opera presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, con la partecipazione dell’etoile Luciana Savignano.

Una sezione di grande interesse è  poi quella di “ISES Cultura”, che ha visto protagonista la lezione magistrale del professor David Bellatalla, tenutasi presso la Biblioteca Civica Centrale di Torino,  grazie alla collaborazione  con l’associazione AmicoLibro, in occasione della presentazione del libro “Il Grande Viaggio”, Premio Chatwin Viaggi di Carta 2020”.

MARA MARTELLOTTA

Guerra in Ucraina e rialzo dei prezzi nei supermercati: la situazione

INTERVISTA CON FIORENZO BORELLO / Lo scenario della guerra in Ucraina e le inevitabili conseguenze sul rialzo dei prezzi di alcuni prodotti, hanno provocato dei timori tra i consumatori , spesso infondati ma comprensibili, di non poter più ritrovare negli scaffali dei supermercati alcuni beni di prima necessità.

E l’aumento dei prezzi , senza dubbio, é un aspetto importante nella evidente ridotta capacità di spesa.  Per dare un’ informazione più chiara al pubblico sulla reale situazione nella grande distribuzione organizzata, abbiamo contattato Fiorenzo Borello (nella foto) amministratore della catena dei supermercati Borello, realtà che negli anni si é radicata con successo sul suolo torinese e che ha focalizzato  la proposta al pubblico con prodotti di prim’ordine nella categoria vini, gastronomia tipica e altri destinati alla cura e al benessere personale.
1. Durante questo tragico periodo di guerra e il  conseguente aumento dei prezzi generalizzato, la gdo come sta reagendo? 
Abbiamo reagito attingendo a quantitativi di scorte ancora presenti,  anche se – purtroppo – abbiamo dovuto aumentare il prezzo di alcuni prodotti a a causa dell’improvviso  ed imprevedibile incremento delle materie prime ( in particolare di grano e mais) e degli idrocarburi.
2. Quali sono i prodotti che hanno subito dei cali di vendita? 
Al momento quelli vinicoli di media – alta qualità,
3. Anche in questo periodo, come durante il lockdown, gli scaffali di farina e lievito sono stati presi d’assalto: cosa ci può dire a riguardo ?
La situazione è tornata alla normalità: fortunatamente il pubblico ha compreso che attualmente il problema maggiore è rappresentato dal caro prezzi. Andiamo incontro alle esigenze del cliente proponendo varie offerte giornaliere, ma ci rendiamo conto che purtroppo il carrello non è più pieno come tempo fa, alla luce anche dei rincari di tutto il resto. E vediamo che attualmente ” tagliare” su determinati prodotti, fa riflettere sulla reale preoccupazione e impossibilitá di fare diversamente
4. In periodo di crisi, in genere, quali sono i generi alimentari più “vendibili” di altri ? 
Farina, pasta, frutta e verdura , olio, alimenti in scatola
5. Come si adeguerà la gdo ai mutati approcci al consumo dei cibi correlato alle difficoltà economiche dei  consumatori? 
Si stanno elaborando nuove strategie di mercato rivolte alle forniture di prodotti succedanei ( per esempio a marchio privato) facendo attenzione alla lavorazione, alla qualità e alla loro provenienza
Chiara vannini

La guerra del gas

A cura di lineaitaliapiemonte.it

La scelta di spostare i nostri approvvigionamenti di gas dalla Russia agli Stati Uniti non sarà a costo zero sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Facciamo due conti e chiediamoci se dell’ ambiente importa ancora a qualcuno
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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/03/30/mobile/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/la-guerra-del-gas-di-marco-corrini.html

Casale al centro della Strada del Vino più lunga d’Italia

DI AUGUSTO GRANDI

Una nuova “Strada del vino”, la più lunga d’Italia (611 km), con il maggior numero di vitigni (23) e con il coinvolgimento di 102 comuni.

Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato (Alessandria), spiega che il riconoscimento è arrivato da un mese e che nell’arco di 3 mesi saranno pronti tutti i cartelli stradali. Ma già adesso funziona la mappa sul Gps. “Una strada da percorrere non solo in auto – aggiunge Riboldi – ma anche in bici, in carrozza, in moto, con auto d’epoca”.

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Casale Monferrato al centro della Strada del Vino più lunga d’Italia

Nuovi fondi in arrivo per acquisire le attività in crisi

DALLA REGIONE

Venticinque milioni e 700mila euro per le attività produttive, compreso l’artigianato, nel 2022, a cui va aggiunto il miliardo e mezzo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): è quanto ha annunciato in Terza commissione l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano in occasione dell’esame – per l’espressione del parere consultivo – del Bilancio di previsione 2022-2024.

Lo stesso Tronzano ha poi anticipato lo stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per le imprese che vogliono acquisire le aziende in crisi, in maniera tale che si possano finanziare le domande che sinora erano state escluse per mancanza di fondi.

“Manteniamo tutti gli stanziamenti destinati agli artigiani rispetto al 2021, così come per l’editoria locale e per quanto riguarda i voucher per la partecipazione a eventi come ‘Restructura’ e  ‘Artigiano in Fiera’. Seppur in un bilancio difficile, pertanto, non abbiamo apportato tagli” ha spiegato l’assessore.

Per delucidazioni sono intervenuti Raffaele Gallo (Pd), Sean Sacco (M5s) e Marco Grimaldi (Luv).

La commissione, presieduta da Claudio Leone, esaurito l’esame degli assessori per quanto riguarda le varie materie di competenza, ha espresso a maggioranza parere consultivo favorevole al Bilancio.

“Green communities”, c’è anche il Piemonte

Le Terre del Monviso, con altre due aree in Emilia Romagna e Abruzzo, saranno uno dei progetti pilota

Il presidente Cirio e il vicepresidente Carosso: “Un risultato importante che premia la nostra capacità progettuale,

ma è solo l’inizio. Con il bando di settembre e le nuove aree interne daremo supporto,

risorse e futuro a tutte le vallate della montagna piemontese”

Il Piemonte è una delle tre regioni italiane scelte dal Governo per lanciare il progetto sperimentale delle “Green communities”, ovvero comunità locali costituite da territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato tutte le risorse principali di cui dispongono. Previste dalla legge di stabilità del 2016, potranno ora contare su risorse importanti in arrivo grazie al Pnrr che stanzia in particolare 135 milioni di euro per la creazione in Italia di 33 “comunità verdi”.

Le prime tre a partire in modo sperimentale, con uno stanziamento di 6 milioni di euro, saranno le “Terre del Monviso” in Piemonte, “La montagna del latte” dell’Unione montana dell’Appennino Reggiano in Emilia-Romagna e il “Parco Regionale Sirente Velino” in Abruzzo. I tre progetti pilota sono stati annunciati questo pomeriggio dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, nel corso di una conferenza stampa a Roma a cui ha preso parte il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme al collega dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.

«Siamo grati al Governo e al ministro Gelmini di aver scelto il Piemonte – sottolineano il presidente Cirio e il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso –, perché questo premia la nostra capacità di progettare e ottenere le risorse europee, ma premia anche le politiche di sviluppo sostenibile che stanno animando in ogni ambito le azioni della nostra Regione. Questa scelta è il primo atto concreto di un percorso che è solo all’inizio e che ci permetterà, attraverso le green communities e le nuove aree interne, di dare una risposta economica per il futuro delle nostre montagne. A settembre il Governo lancerà il bando nazionale su cui candideremo le altre aree piemontesi idonee a ottenere il riconoscimento, che in base ai criteri del Pnrr devono avere almeno l’80% dei comuni montani. Attualmente quelle adatte in Piemonte, non ancora inserite in filoni di finanziamento dedicati, sono cinque: Pinerolese e Alto Canavese in provincia di Torino, Alta Val Tanaro nel Cuneese, Terre del Giarolo nell’Alessandrino e la Valsesia in provincia di Vercelli. Confidiamo di poter avere il via libera a tre di queste aree, che si aggiungeranno a quella sperimentale delle Terre del Monivso. Le due restanti le candideremo come nuove aree interne, accanto alle quattro già confermate delle Valli di Lanzo, Valli dell’Ossola, Valle Bormida e Valli Maria e Grana. In questo modo daremo vita a una programmazione che coinvolge tutte le aree delle nostre vette alpine, nessuna esclusa. Perché, per una terra che si chiama “Piemonte”, la centralità e il benessere della montagna sono elementi imprescindibili e fondamentali per ogni strategia che guarda al futuro».

Ai 135 milioni del Pnrr per le green communities si affiancheranno altri 100 milioni per il 2022 e 200 milioni di euro strutturali a partire dal 2023, che il Governo ha già previsto per la montagna con l’ultima legge di bilancio.

«I tre progetti pilota rappresentano best practices a livello nazionale, fortemente rappresentative della volontà del governo di valorizzare i territori, montani e appartenenti alle aree interne, che possano fungere da volano di sviluppo per l’intero Paese – ha affermato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini –. Sia per questi che per i successivi 30 progetti, verranno coinvolti Regioni, Province, Comuni, associazioni, cittadini e imprese. La collaborazione interistituzionale è il pilastro sul quale edificare l’impianto dell’intero investimento previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intervento delle ‘Green Communities’ si inserisce nel più ampio quadro strategico e normativo che si sta delineando con il disegno di legge sulla montagna, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, che vede le montagne italiane protagoniste anche nel Pnrr».

Il progetto Green community “Terre del Monviso” prevede il coinvolgimento di un’area vasta comprensiva del 75% di Comuni montani e caratterizzata dalla presenza di aree protette. Tra le principali attività ci sono: la creazione di un progetto di housing sociale, coniugando la natura turistica della montagna con un nuovo approccio di abitabilità permanente ovvero destagionalizzata; la riqualificazione edilizio-energetica di edifici pubblici; l’implementazione di una comunità energetica locale pubblico-privata e lo sviluppo di turismo sostenibile che coinvolga tutti i territori rurali della community.

Il progetto si è classificato tra i primi in Italia per la completezza della proposta, con riferimento in particolare:

-all’ambito territoriale considerato (29 comuni ricompresi nell’ambito territoriale integrato di Saluzzo, con superficie pari a 903 kmq di cui 675 ricompresi in comuni montani);

⁃ la presenza di risorse ambientali qualificanti (il Monviso e l’asta del fiume Po);

⁃ la presenza di una rete ecologica locale costituita da 1 parco naturale, 8 riserve naturali, 7 Zone speciali di conservazione e 1 SIC;

⁃ la presenza della prima riserva trasfrontaliera italiana MaB Monviso, in cui sono attivati laboratori collettivi nei quali attuare politiche di sostenibilità;

⁃ la presenza di forme di aggregazione consolidata: 2 Unioni montane (Val Varaita e Alta Valle Monviso), 1 GAL (Tradizione delle terre Occitane), un contratto di Fiume (Alto Po), il consorzio BIM del Po;

⁃ un approccio integrato alla progettazione (Monviso Smart e Green Community, una Montagna di futuro, distretto del commercio);

⁃ presenza di sistemi di impresa (contratto di rete del Polo del Legno del Monviso);

⁃ esperienze progettuali trasfrontaliere (Pit Monviso L’uomo e le Territoire, Piter Terres Monviso).

Accanto a tutto questo, un ruolo determinante è stato giocato anche dalla presenza di un piano strategico sostenibile, promosso dai Comuni durante il tour che la Regione Piemonte ha lanciato lo scorso anno per raccogliere le progettualità e priorità dei diversi territori durante la stesura del Documento Strategico Unitario, ovvero il documento per definire e pianificare l’uso delle risorse ingenti che, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza e i fondi strutturali della programmazione 2021-2027, arriveranno dall’Europa da qui ai prossimi 7 anni.

Stellantis e Torino, dibattito in Regione

L’incontro del 28 marzo tra i vertici di Stellantis e quelli di Regione Piemonte e Comune di Torino è stato al centro dei lavori della terza Commissione regionale , presieduta da Claudio Leone.

L’assessore Andrea Tronzano che ha partecipato all’incontro – giudicato molto positivamente per le prospettive che apre per l’automotive in Piemonte – ha riepilogato i lavori preparatori, tenutisi nel mese di marzo con gli enti e le associazioni di settore, e il vertice finale con il Ceo di Stellantis Carlos Tavares e il presidente John Elkann, che hanno incontrato il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, con le loro delegazioni.

“Il presidente Cirio ha sottolineato come il Piemonte, con la Tav e il terzo valico, diventerà il cuore integrato dell’Europa. Sappiamo spendere bene e rapidamente le risorse che ci arriveranno dall’Europa e dal governo. A Stellantis conviene investire in Piemonte, una regione che storicamente è stata protagonista dell’automotive”, ha ricordato Tronzano.

Lo sforzo comune di Regione e Comune, nel quadro di un patto tra istituzioni per lo sviluppo del territorio, è stato apprezzato in tutti gli interventi.

Federico Perugini (Lega), ha citato un’azienda nel settore dei semiconduttori: “Memc, per nuovi investimenti, diventerà il maggiore impianto europeo per la fabbricazione dei wafer di silicio iperpuro, che sono impiegati anche nelle centraline di controllo di auto e linee di produzione. Avendo sede a Novara, crocevia strategico d’Europa, tra le altre può rappresentare una leva importante nell’automotive piemontese”.

Per Marco Grimaldi (Luv): “Torino e Stellantis inscindibili? Per ora di indissolubile c’è stata solo la cassa integrazione, ma il Sindaco Lo Russo e il Presidente Cirio hanno agito bene nel chiedere a Stellantis un patto per il futuro dell’automotive torinese e piemontese. Negli ultimi anni pesa però sul tema l’assenza del governo, un vuoto politico e istituzionale che va colmato”.

Monica Canalis (Pd), ha ripreso il tema dell’indotto auto, così centrale in Piemonte: “La notizia che la Germania vorrebbe riportare nel paese la produzione di componenti, danneggiando pesantemente le nostre aziende che lavorano con le case tedesche, richiede un urgente approfondimento. E’ da porre in agenda anche il peso che l’indotto avrà nel futuro di Stellantis”.

Valter Marin (Lega) ha sottolineato la necessità che la Regione “assecondi le trasformazioni rapide in corso nell’automotive. Occorre avviare immediatamente una politica energetica regionale che affronti le nuove necessità espresse dalla transizione del settore. Una politica capace di semplificare drasticamente le norme sulla realizzazione di fonti rinnovabili”.

Alberto Avetta (Pd), ha parlato dell’area di Mirafiori, 2,2 milioni di mq in attesa di collocazione industriale: “E’ uno dei siti più grandi d’Europa. E’ sufficiente inserire attività sull’economia circolare per ridarle un ruolo importante, quando Stellantis ha scelto Termoli per la Gigafactory? Che progetti abbiamo sull’area con Stellantis, anche in relazione al progetto di Gigafactory Italvolt a Scarmagno?”

Sean Sacco (M5s) è intervenuto sulla difficile prospettiva del mercato dell’auto e del settore: “La concorrenza asiatica sarà molto forte, i margini di guadagno sul prodotto sono molto bassi. Questo dovrebbe metterci nelle condizioni di prepararci a diversi scenari per i prossimi anni, mettendo così al riparo l’economia piemontese da possibili crisi future attraverso una maggiore diversificazione”.

Gianluca Gavazza (Lega) ha voluto rappresentare l’importanza del settore automotive in Piemonte e la necessità di un suo sviluppo futuro, anche per i riflessi nell’occupazione.

A Torino il futuro dell’auto alla convention Vtm

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Presente in videoconferenza anche il ministro Giorgetti alle Ogr in occasione dell’apertura di VTM, convention internazionale sull’automotive: ” Sugli incentivi necessario l’accordo dei ministeri dell’Economia e della Mobilità sostenibile”.

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