ECONOMIA- Pagina 217

Torino Digital Days, trovare l’alba dentro l’imbrunire

Nel Medioevo una persona qualunque vedeva, in media, 40 immagini artificiali nel corso della vita intera: quadri, arazzi, affreschi.

Oggi vediamo, in media, 600mila immagini artificiali. In un solo giorno. Diventa dunque automatica una sorta di selezione per fronteggiare questo eccesso di immagini che si aggiunge ad un eccesso di informazioni. Un eccesso che vale, anche, per gli influencer. Mentre folle di giovani, senza arte né parte, sognano di diventare milionari sulla scia dei Ferragnez e pagano a caro prezzo corsi del tutto inutili, nel mondo delle imprese cominciano a serpeggiare dubbi sull’utilità dei nuovi miti della comunicazione.

 

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Unc Piemonte promuove il Progetto “Save & Safe”

 Per sensibilizzare i consumatori al risparmio, ambiente ed economia circolare

La Presidente Patrizia Polliotto: “Ottima sinergia con U.Di.Con e Ministero del Lavoro

Unc Piemonte promuove sul proprio territorio di riferimento, il Nord Ovest d’Italia, il progetto dal titolo “Save & Safe – Save planet, Safe people” nato da una collaborazione tra U.Di.Con.- Unione per la Difesa dei Consumatori e UNC – Unione Nazionale Consumatori, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con Avviso n.2/2020 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117 e s.m.l.- anno 2020.
Il progetto avrà una durata di 18 mesi e tra gli obiettivi generali del progetto rientrano principalmente quello di ridurre le ineguaglianze e di garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo tramite sviluppo di azioni che facilitino l’accesso alle misure di sostegno e i servizi del sistema pubblico e privato.
L’emergenza sanitaria, che il nostro paese sta attraversando da un anno e mezzo, ha provocato un’emergenza sociale e, purtroppo, gli esperti concordano nel dire che la pandemia aggraverà ulteriormente la situazione economica di moltissime famiglie.
Il Progetto “Save & Safe – Save planet, Safe people” si propone di mettere il consumatore al centro, con particolare riferimento ai giovani consumatori, approfondendo tematiche come l’educazione alimentare, l’economica circolare, lo spreco alimentare, il sovraindebitamento, stimolando la proposta di soluzioni innovative e creative ed efficaci. Il progetto coinvolgerà giovani, famiglie, anziani e stakeholders vari con attività che sono state pensate proprio con un approccio trasversale.
Saranno realizzati strumenti informativi per specifici target di soggetti come il videogioco sul sovraindebitamento pensato per i più giovani, webinar/incontri con i cittadini, sarà realizzato un call-center e due sportelli presso le sedi nazionali U.Di.Con. e UNC presso i quali opereranno esperti che forniranno consulenza ai cittadini e realizzeranno dei percorsi “tailor-made” per prevenire o ridurre il rischio di sovraindebitamento o di povertà delle famiglie.
Verrà inoltre realizzato un sito web con due landing page sui siti delle associazioni proponenti, nelle quali sarà possibile consultare informazioni e i servizi realizzati con il progetto.
“Unc Piemonte persegue con vigore crescente l’azione di promozione penetrativa degli strumenti messi a disposizione da Unione Nazionale Consumatori per gli abitanti del Nord-Ovest, nostra area di riferimento. Si accentua così il dialogo istituzionale con i principali partners con cui la nostra storica Associazione consumeristica, prima in Italia dal 1955, approfondisce e risolve, in un’ottica di efficace problem-solving, le questioni di maggior rilievo in termini di impatto numerico e attualità legate al mondo del consumerismo”, chiosa l’Avvocato Patrizia Polliotto, coordinatrice regionale Unione Nazionale Consumatori Comitato Regionale Piemonte.

La gentrificazione elimina il ceto medio dalle grandi città. Anche a Torino

Tu chiamala, se vuoi, gentrificazione.

Che è, in pratica, il processo con cui i palazzinari delle grandi città individuano i quartieri degradati dove gli immobili costano poco, intervengono sulle autorità locali affinché vengano eliminati spacciatori e delinquenti vari, iniziano la riqualificazione delle abitazioni, cacciano gli inquilini poveri e mettono in vendita i nuovi appartamenti a prezzi elevati. Non è il caso di approfondire le modalità attraverso le quali un quartiere venga liberato dalla delinquenza mentre altri quartieri, poco interessanti per i palazzinari, restino ostaggio della malavita multicolore. Tanto è chiaro a tutti.

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La gentrificazione elimina il ceto medio dalle grandi città

 

Parlami di spreco, stop foodwaste

 #Parlamidispreco. Stop food waste. One Health. One Earth

LIVE DEL 26 MAGGIO 2022 ORE 18.00

La puntata del 26 maggio prossimo alle ore 18 della trasmissione “Parla con me”  sulla radio web Radiovidanetwork sarà  incentrata sul tema dello spreco alimentare e il titolo sarà “Parlamidispreco. Stop foodwaste“, condotta da Simona Riccio, founder della trasmissione Parla con Me e Social Media Manager del Caat. Si ritiene inoltre molto soddisfatta della live andata in onda sulla pagina Linkedin di Parla Con Me del 12 maggio scorso, in cui erano presenti la testimonial Onorevole Maria Chiara Gadda – Deputata di Italia Viva, nonché prima firmataria e promotrice della legge contro lo spreco alimentare insieme ad altre quattro realtà che concretamente e da anni si impegnano per combattere lospreco alimentare.

Le realtà che sono intervenute sono state:

Andrea Albert Maria Gasco  iThanks il primo assistente digitale contro lo spreco del cibo, grazie a loro le date di scadenza degli alimenti non saranno più un problema.

Marco Raspati  Regusto Società Benefit una piattaforma che collega imprese ed enti no profit per gestire le rimanenze di prodotto, attraverso la tecnologia

Julien Fanara  Phenix Italia grazie alla loro app si può acquistare cibo invenduto dai negozi a basso costo, permettendo ad ognuno di noi di fare qualcosa di concreto contro lo spreco di cibo.

Franco Dipietro  Biova Project il loro slogan: “Noi lo spreco ce lo beviamo” raccolgono il pane invenduto e lo trasformano in birra e anche in buonissimi snack.

Prima di comunicarvi chi saranno gli ospiti della puntata del 26 maggio, sempre sulla pagina Linkedin di Parla Con Me alle ore 18.00, vogliamo condividere con voi i feed-back dei i relatori intervenuti nella precedente puntata:

On.le Maria Chiara Gadda: Fiera di fare parte di una generazione che sta contribuendo a un cambio di passo sostanziale nelle parole dordine e nelle azioni concrete sul fronte della sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Andrea Albert Maria Gasco: L’evento è stato molto bello, soprattutto per il confronto e l’argomento. Per fare un qualcosa di fisico molto ben volentieri! Noi ci siamo!.

Marco Raspati: “Dal 2016 a oggi abbiamo affrontato un percorso evolutivo arrivando a consolidare una piattaforma con tecnologia blockchain totalmente a impatto zero. Stiamo costruendo uneconomia intorno alla gestione dello spreco, che diventa risorsa ridistribuita creando valore positivo per la comunità e lambiente. Regusto gestisce i prodotti a rischio spreco generando soluzioni a problematiche sociali, economiche, ambientali, convertendo i prodotti in pasti equivalenti distribuiti, in costi recuperati e in benefici ambientali.

Julien Fanara: “Oggi le opportunità di confronto sul tema dello spreco alimentare non sono mai abbastanza. Il format curato da “Parla con Me” su questo tema è stata un’ottima occasione per potermi confrontare e scambiare idee eopinioni con grandi professionisti che hanno fatto della lotta allo spreco, la propria mission. È stato per me un onore potervi prendere parte, raccontando dell’impegno di Phenixin Italia!”.

Franco Dipietro: Generare nuovo valore da quello che oggi è considerato uno scarto, ecco una missione imprenditoriale degna di essere vissuta.

Per riascoltare la puntata, cliccate qui: https://bit.ly/39ezHDG

Parlami di Spreco è l’iniziativa che pone al centro del dibattito l’ampio tema dello spreco alimentare sia per umani sia per animali, che affligge il nostro Paese ed il nostro pianeta sotto molti punti di vista. Parlami di Sprecovuole offrire una tavola rotonda dove gli ospiti quali aziende e personalità di spicco discutono il loro impegno nella lotta contro lo spreco alimentare, mettendo al centro le soluzioni innovative per contrastarlo con lauspicio di sensibilizzare e rendere consapevoli la maggior parte delle persone al fine di contrastare lo spreco alimentare.

Gli ospiti della puntata del 26 maggio saranno:

Gabriella Stailova – Responsabile di produzione Azienda Agr. Venditti Fabio

Claudio MenconiChef decoratore TV

Francesco Colicci – Co-Founder e Presidente EquoeventoOnlus

Luigi Vendola – Giornalista ambientale e Responsabile progetti – Eco Dalle Città

Per seguire la puntata, seguite il link:  https://

Effetto Ucraina, Pil +2,2 per cento nel primo trimestre, +1 all’inizia del secondo

L’andamento del ciclo economico regionale stimato in anteprima dal Comitato
Torino Finanza. Si sente l’effetto Ucraina, ma non solo. La regione cresce meno della
media nazionale. L’anno scorso l’incremento era stato del 6,1%.

Come era prevedibile, la guerra in Ucraina frena il Pil del Piemonte, che però nel primo scorcio di quest’anno
aveva già rallentato. Lo mettono in evidenza i dati raccolti dal Comitato Torino Finanza della Camera di
Commercio di Torino, che è in grado di misurare l’attività economico-produttiva regionale in tempo quasi
reale (e con largo anticipo sui dati Istat) attraverso un modello statistico definito “PilNow Piemonte”, ad alto
grado di affidabilità.

Nei primi 40 giorni del II trimestre si è registrato un contributo positivo alla variazione trimestrale del Pil di
appena l’1%. Una frenata economico/produttiva che già si era registrata nei primi tre mesi dell’anno: la
variazione del Pil regionale è stata stimata del +2,2%, rispetto allo stesso trimestre del 2021, sensibilmente
inferiore alla variazione italiana dello stesso periodo, che è stata del 5,75%. Gli indici presi in considerazione
dal PilNow dimostrano che in Piemonte la guerra sta frenando nuovamente i consumi.

Allungando lo sguardo retrospettivamente all’intero 2021, PilNow evidenzia una ripresa piemontese del
6,1%, lievemente inferiore a quella nazionale (6,6%). I ricercatori del Comitato Torino Finanza fanno però
notare che se in Piemonte il ciclo economico delude, è anche vero che non si sono ancora sentiti gli effetti
del PNRR, poiché il grosso degli investimenti deve ancora essere realizzato.

Dunque, dopo il rimbalzo del 2021 rispetto a un 2020 pesantemente condizionato dalla pandemia,
l’economia piemontese fa registrare un rallentamento di passo, pur se si è giunti al 4° trimestre consecutivo
di espansione. Una ripresa che però non ha ancora ripristinato i livelli precedenti di produzione e di reddito.
Sono stati recuperati 18 miliardi di Pil dal minimo pandemico, ma ne mancano 7 per tornare a prima della
pandemia e 14 per raggiungere il precedente massimo del 2008.

Tornando ai dati del I trimestre di quest’anno, la riduzione di crescita non è stata determinata solo dalla
guerra, che ha pesato per un solo mese; hanno inciso la difficoltà del settore europeo dell’auto, avvolto di
incertezze sia dal lato dell’offerta che della domanda, e in attesa degli incentivi, che tardano sempre gli
acquisti. Così come non è trascurabile l’effetto dell’inflazione da materie prime, per i ritardi prodotti e forse
anche per la riduzione di investimenti.

“I dati che stiamo vedendo – afferma Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza –
mostrano che la ripresa del 2021, pur buona (+6,1%), è tuttavia da considerarsi, per ora, un puro rimbalzo,
dato che le due percentuali successive, trimestrali, sono molto scese, anche se gli ultimissimi dati sono parziali.
Pesa la guerra, di sicuro, ma non deve essere un alibi. La crescita si ottiene solo con gli investimenti e se la
vogliamo davvero gli investitori pubblici devono impegnarsi nella realizzazione del Pnrr, e aggiungerei nella
attuazione del POR Fesr e del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), senza i ritardi che in passato abbiamo avuto
nella programmazione e nella sua attuazione. Gli investitori privati per parte loro hanno ancora condizioni di
facilità dei finanziamenti e non devono perdere l’occasione di investire in un contesto di costo del denaro che
non si è mai avuto dall’unità d’Italia ad oggi e che l’inflazione minaccia di interrompere. Il tempo di impegnarsi
è dunque questo. Tra l’altro, come dimostra il tasso di disoccupazione, le risorse umane non mancherebbero,
ovviamente investendo nella loro formazione”.

“L’elaborazione del Comitato Torino Finanza ci mostra un Piemonte che resiste alle conseguenze della
pandemia e della guerra in Ucraina, ma con trend inferiori sia alla media nazionale e che al primo trimestre
dell’anno. Il rallentamento economico e produttivo, dovuto anche alla difficoltà nel reperimento di materie
prime e all’incertezza rispetto all’evoluzione della situazione geo-politica dei prossimi mesi, ha un impatto
negativo sulle nostre imprese e sui nostri imprenditori, oltre che sulle famiglie. Adottare politiche energetiche
più sostenibili a livello nazionale, cercando di contenere l’inflazione e la disoccupazione, ci consentirà di
riprendere quel cammino di crescita a cui tutti quanti guardiamo” commenta Gian Paolo Coscia, presidente
Unioncamere Piemonte.

Dal 2008 Intanto l’indice PilNow si arricchisce di nuovi indicatori e ora ne include due sul mercato del lavoro,
come la disoccupazione e la Cig. Il tasso di disoccupazione, considerando anche coloro che non cercano lavoro
ma lavorerebbero e coloro che non sarebbero disponibili, pur formalmente cercandolo, è pari al 12,3%. E
dalla prossima pubblicazione, attesa per la prima metà di agosto, il PilNow sarà arricchito da ulteriori
indicatori, compresi anche dati di origine finanziaria, che contribuiranno a diminuire il margine di errore
dell’indice.

PILNOW
È un indice che fornisce un giudizio sintetico, tempestivo, istantaneo, dell’andamento economico del
Piemonte. Include variabili dell’economia reale tempestivamente rilasciate e che sono correlate alla
congiuntura economica generale. Alcune tengono conto dell’andamento economico dal lato dell’offerta,
ossia dal lato della produzione (ad esempio consumi di energia elettrica sulla rete e passaggi di veicoli pesanti
sulle autostrade che attraversano il Piemonte a al traforo del Frejus). Altre variabili sono incluse in quanto
collegate prevalentemente alle attività di consumo.

Asti – Chivasso: servono almeno 45 milioni

Una stima dei costi di riattivazione al servizio viaggiatori dell’intera linea Asti-Chivasso – effettuata nel 2021 da Rfi – ammonta a circa 45 milioni di euro; una cifra che, alla luce degli incrementi del costo materiali dell’ultimo periodo, potrebbe non essere sufficiente.

Questa la risposta fornita dall’assessore regionale all’Agricoltura per conto di quello ai Trasporti all’interrogazione formulata dal Partito Democratico sugli intendimenti e azioni che la Giunta intende mettere in atto per la riattivazione del servizio e per lo studio dei costi.

La consigliera nonchè vice presidente della Terza Commissione si è resa promotrice della richiesta a Trenitalia, per ciascuna delle linee sospese del territorio piemontese, di un allegato che riporti, a mo’ di “catalogo”, una stima dei corrispettivi necessari per la riattivazione del servizio”.

Questa stima aggiornata sarebbe quanto mai opportuna, essendo necessario potenziare il trasporto ferroviario in un momento di caro energia, caro carburanti e crisi climatica.

La linea ferroviaria venne chiusa per cedimenti infrastrutturali delle gallerie Brozolo e Cortanze, dopo aver riscontrato problemi legati alla tenuta chimico-fisica del rivestimento delle gallerie, ha proseguito l’assessore. Sono diversi i lavori necessari, come il livellamento dei binari, la messa in sicurezza delle gallerie (costo stimato circa 17 milioni di euro), la sostituzione di cavi e apparecchiature danneggiate o non più efficienti.

La riapertura della sola tratta Chivasso-Brozolo comporterebbe una spesa di circa 12,7 milioni di euro e a tale scopo è stata inoltrata richiesta a Rfi di quantificare gli interventi necessari per una riapertura a fini esclusivamente turistici.

L’assessorato intende tener conto di quanto emergerà in Commissione Trasporti e delle risorse aggiuntive che il Consiglio regionale metterà a disposizione, tenuto conto che l’ammontare complessivo per il servizio ferroviario è di 200 milioni di euro.

La linea Asti-Chivasso è ricompresa nel decreto interministeriale sulla classificazione a uso turistico delle tratte ferroviarie dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico condiviso in Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

Nel corso della seduta è stata fornita risposta anche all’interrogazione del gruppo del Partito Democratico su: “Licenze software antivirus dei dispositivi in uso in Regione”.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

Bollo auto 2022, ecco le esenzioni

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Maggio ricco di appuntamenti e scadenze quello del 2022 per i contribuenti italiani, a partire dal bollo auto, che non tutti sono però tenuti a pagare quest’anno. Tra esenzioni regionali, sconti e sospensione dei pagamenti, è previsto anche il taglio a tempo indeterminato della tassa automobilista.
Sono esclusi dal versamento dell’imposta i residenti nelle regioni: Abruzzo; Campania; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Sardegna; Sicilia; Umbria; Valle d’Aosta.
L’esonero del pagamento della tassa, valido anche per la Provincia Autonoma di Bolzano, è previsto solo in caso di: veicoli storici; veicoli destinati ai disabili; veicoli elettrici o con alimentazione esclusiva a GPL o gas Metano o ibrida; veicoli consegnati ai concessionari per la rivendita; esenzione per esportazione temporanea extra-comunitaria.
Per le stesse condizioni i benefici fiscali previsti in materia di bollo auto sono validi anche in Puglia, dove è prevista l’esenzione anche per i veicoli interessati da furto o demolizione (condizione che si aggiunge a quelle sopra indicate). Lo stesso vale in Toscana, dove non sono tenuti a pagare il bollo anche i possessori di veicoli destinati al soccorso sanitario, veicoli delle organizzazioni di volontariato e delle organizzazioni non governative (O.N.G.). L’esenzione per le Onlus (in aggiunta ai casi sopra indicati, ad eccezione di furto e demolizione) vale anche nella Provincia Autonoma di Trento e nelle seguenti regioni: Basilicata; Emilia Romagna; Lombardia.
Alle agevolazioni regionali riconosciute per il bollo auto, si aggiunge l’esenzione permanente prevista dall’Agenzia delle Entrate a livello nazionale.
Nello specifico, è possibile essere esentati dal pagamento del bollo auto, nel rispetto dei limiti di cilindrata previsti per l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata (2.000 centimetri cubici per le auto con motore a benzina e 2.800 centimetri cubici per quelle diesel o ibrido, e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico), quando: l’auto è intestata alla persona con disabilità; l’intestatario è un familiare del quale il disabile è fiscalmente a carico.
Se la persona con disabilità possiede più veicoli, l’esenzione spetta solo per uno di essi. Restano esclusi gli autoveicoli intestati ad altri soggetti, pubblici o privati (enti locali, cooperative, società di trasporto, taxi polifunzionali etc.).
Per fruire dell’esenzione la persona con disabilità deve, solo per il primo anno, presentare all’ufficio competente (o spedire per raccomandata A/R) la documentazione prevista (solo alcune Regioni si avvalgono dell’ACI). I documenti vanno presentati entro 90 giorni dalla scadenza del termine entro cui andrebbe effettuato il pagamento. Una volta riconosciuta, l’esenzione è valida anche per gli anni successivi, senza che l’interessato ripresenti l’istanza e invii nuovamente la documentazione.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

730 precompilato, tutto quello che occorre sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, che presenta diversi vantaggi. Tra questi in primis, il fatto che il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga a partire dal mese di luglio, o nella rata della propria pensione partire dal mese di agosto o di settembre.
Se, invece, il contribuente deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione a partire dal mese di luglio, o dalla pensione a partire dal mese di agosto o settembre, direttamente in busta paga.
L’altro grande vantaggio del modello 730 per la Dichiarazione dei redditi è che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il 730 già precompilato. Si tratta, come dice la parola stessa, di una dichiarazione dei redditi precompilata con diversi dati già inseriti.
Dalle spese sanitarie a quelle universitarie, dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, e altro ancora, il contribuente che scelga questa opzione si trova già tutto fatto.
Chi accetta online il 730 precompilato predisposto dall’Agenzia delle Entrate senza apportare modifiche non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili e non sarà sottoposto a controlli documentali. Un bel vantaggio, insomma, per fare la dichiarazione dei redditi in fretta, in tutta sicurezza e senza necessità di controlli.
Oltre al 730 è disponibile anche il modello Redditi persone fisiche precompilato.
Il Modello 730 precompilato non viene spedito a casa per posta cartacea né per e-mail al contribuente. Si può trovare solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate o su quello dell’INPS. Usarlo o meno è una scelta a disposizione, senza alcun obbligo.
Per accedere è necessario essere in possesso di: credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), Carta d’identità elettronica (CIE) Carta nazionale dei servizi (CNS).
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Confindustria e Finpiemonte insieme a sostegno delle imprese del territorio

NUOVA CONVENZIONE TRAMITE FINANZA, CREDITO E FONDI PUBBLICI

Vietti: “Si attiva un’efficace sinergia pubblico-privato per lo sviluppo economico”

Gay: “Il protocollo rappresenta un’opportunità concreta per le imprese piemontesi”

A dodici anni dalla prima convenzione, Finpiemonte e Confindustria Piemonte hanno siglato oggi a Torino un nuovo accordo triennale. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo delle imprese sul territorio piemontese. Tre gli ambiti individuati: misure regionali; strumenti nazionali e comunitari; progetti e attività di animazione economica.

“Nel contesto attuale in cui ci sono molte risorse a disposizione, dal Pnrr e dai fondi strutturali, il confronto tra le istituzioni e gli operatori economici è fondamentale per garantire che tali risorse siano ben indirizzate e che rispondano ad una strategia unitaria di sviluppo di medio-lungo periodo” dichiara Michele Vietti, presidente di Finpiemonte. “Il protocollo con Confindustria va esattamente in questa direzione e consentirà di attivare un’efficace sinergia tra il pubblico e il privato per promuovere, nel rispetto dei ruoli e delle reciproche prerogative, lo sviluppo di progetti e iniziative sostenibili, in grado di assicurare il futuro del territorio” aggiunge.

“Il rinnovo e l’aggiornamento del protocollo con Finpiemonte rappresenta una opportunità concreta per le imprese piemontesi, che in questi anni difficili anche per l’economia hanno continuato a garantire sviluppo e occupazione. Le sfide che ci aspettano sono molte e complesse in un momento di grande incertezza e la sinergia pubblico-privato che garantisce questo protocollo rappresenta un concreto valore aggiunto” dichiara Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte. “Abbiamo condiviso l’opportunità che strumenti finanziari alternativi possono offrire come sostegno ai piani di crescita delle imprese.  In questa direzione va anche il lavoro congiunto che potremmo fornire al ‘team attrazione’ della Regione Piemonte per l’attrazione e l’accompagnamento di nuovi insediamenti produttivi ed il reshoring industriale” aggiunge.

“Finpiemonte ha un ruolo strategico e deve continuare ad averlo molto più di quanto non avvenuto in passato – sottolinea il presidente della Regione Piemonte – perché ciò sia possibile è fondamentale che non stia chiusa in un palazzo, ma vada sul campo a fianco delle imprese. Per questo il documento siglato oggi, la codificazione di questo impegno reciproco a lavorare insieme, è un passaggio importante. Siamo in un periodo che porterà molte risorse sul territorio, dai fondi nazionali a quelli del Pnrr ed europei. Proprio per questo serve oggi più che mai muoversi con ordine per non disperdere questa grande opportunità.” aggiunge.

Nel primo ambito ricadono le misure affidate a Finpiemonte, a valere su fondi regionali, nazionali e comunitari. I due enti si impegnano a promuovere ulteriormente tali strumenti mediante tavoli tecnici, seminari, eventi pubblici dedicati alle imprese interessate. Sul fronte della formazione e orientamento sarà organizzato un percorso ad hoc, con cadenza periodica, rivolto alle associazioni territoriali di Confindustria in Piemonte, per migliorare le competenze degli operatori che forniranno assistenza ai potenziali beneficiari.

Per quanto attiene le misure emanate a livello nazionale e comunitario, Finpiemonte e Confindustria Piemonte si impegnano a collaborare per aumentare la consapevolezza sul panorama delle opportunità rivolte alle imprese. Anche su questo fronte, l’obiettivo è trasferire le conoscenze ai potenziali beneficiari, tramite attività di promozione congiunta.

Infine, Finpiemonte e Confindustria Piemonte si prefiggono di collaborare nell’ideazione di strumenti di sostegno alternativi, quali piattaforme fintech, fondi di equity/quasi-equity, strumenti di private debt. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del tessuto imprenditoriale anche tramite fondi privati e pubblici di cui sosterranno l’attività di fund raising. Si vuole così anche estendere la collaborazione con il sistema bancario per stimolare lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’offerta di credito, anche nell’ottica di sviluppo di progetti di partenariato territoriale pubblico-privato per infrastrutture sociali, assistenza sociosanitaria, educazione/formazione e turismo. L’accordo triennale si rinnoverà tacitamente di anno in anno e costituisce base per intese più ampie, alla luce delle esigenze e delle opportunità che potrebbero maturare in futuro.

McDonald’s cerca 15 persone per il suo ristorante di Pavone Canavese

C’è tempo fino al 17 giugno per partecipare alle selezioni online per entrare a far parte del team McDonald’s

 

McDonald’s cerca 15 nuovi candidati per rafforzare lo staff del suo ristorante di Pavone Canavese; c’è tempo fino al 17 giugno per presentare la propria candidatura.

Voglia di mettersi in gioco, capacità di lavorare in squadra e a contatto con i clienti, rappresentano alcune delle principali caratteristiche che l’azienda ricerca nelle persone che lavorano nei suoi ristoranti. McDonald’s offre un’opportunità di lavoro concreta, grazie a contratti stabili (che rappresentano il 92% del totale) e possibilità di crescita professionale rapida. Entrare in McDonald’s significa lavorare in un contesto dalla forte identità di gruppo, giovane, inclusivo e meritocratico, capace di garantire a tutti i dipendenti le medesime opportunità.

È possibile inviare la propria candidatura direttamente sul sito (McDonald’s.it), attraverso la compilazione di un questionario circa diverse tematiche, tra cui la disponibilità oraria e il tipo di mansioni a cui si è interessati e il caricamento del CV. I candidati ritenuti idonei verranno contattati da McDonald’s e invitati a un colloquio individuale, che sarà anche l’occasione per ottenere tutte le informazioni sull’azienda e sul lavoro in McDonald’s.