Formazione e assistenza per mille lavoratori che saranno impegnati nei cantieri Tav

Si è riunito ieri nella sala del Consiglio della Città Metropolitana di Torino il tavolo dell’Osservatorio della Torino-Lione dedicato ai cantieri della tratta transfrontaliera.

Alla prima riunione dell’organismo istituito a luglio dal Presidente Calogero Mauceri, erano presenti Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, le Unioni Montane, il Prefetto di Torino, i sindaci dei Comuni interessati dai lavori (Bruzolo, Bussoleno, Chiomonte, Giaglione, Salbertrand, San Didero, Susa, Torrazza Piemonte) e TELT, promotore pubblico incaricato della sezione internazionale.

Al centro dell’incontro c’è l’evoluzione dei lavori nei prossimi mesi: alla luce di tutte le approvazioni ministeriali previste per i lavori definitivi, entra nel vivo la nuova fase dell’opera.

La riunione è stata aperta dal Presidente Mauceri che ha ricordato lo spirito dei tavoli: “Creare momenti istituzionali di aggiornamento e confronto di tutti gli attori interessati, in uno spirito partecipativo e collaborativo tra tutti gli attori”. TELT ha aggiornato i sindaci sulle lavorazioni in corso in Italia (3 cantieri attivi a Chiomonte/Giaglione, San Didero e Salbertrand); inoltre ha confermato che nei primi mesi del 2023 si concluderà la gara per lo scavo del tunnel su territorio italiano, che significherà una svolta per la cantierizzazione italiana dell’opera transfrontaliera.

Il promotore pubblico ha presentato dettaglio, collocazione e timing dei lavori per i prossimi anni: 4 siti per altrettante lavorazioni nel 2023 tra Chiomonte/Giaglione, San Didero e Salbertrand (autoporto, svincolo, Maddalena e sito di valorizzazione), incluso l’avvio dei lavori per il tunnel in cui passeranno i treni; a partire dal 2024, si aggiungeranno i lavori alla Colombera a Chiomonte e quelli a Susa e Torrazza; nel 2025 i cantieri saranno a regime, con i siti di Maddalena e Colombera a Chiomonte, e poi Susa, Salbertrand e Torrazza.

Ai sindaci sono stati illustrati obiettivi e modalità operative di ciascun sito, il recepimento delle prescrizioni ministeriali, le attività di monitoraggio ambientale e sulla salute dei cittadini che accompagnano i lavori sul territorio; per i cantieri maggiori, sono state presentate le soluzioni di viabilità progettate ad hoc al servizio dei lavori, con l’obiettivo di non interferire con la mobilità locale ordinaria.

Formazione e assistenza verrà fornita nella selezione dei lavoratori impegnati nei cantieri della Tav Torino-Lione, che sta per entrare nella fase più importante dell’opera.

Un accordo è stato siglato infatti da Regione Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro con Telt (Tunnel Euroalpin Lyon Turin), soggetto pubblico che realizza la tratta transnazionale della nuova linea  ad alta velocità.

È previsto che a inizio del 2023 siano avviati due tavoli  con le parti sociali e gli enti di formazione, per decidere i protocolli attuativi e le scuole e gli enti nei quali verrà attivato il programma. Percorsi che integrano e non sostituiscono la formazione obbligatoria per l’accesso ai cantieri. Si stima che per i cantieri della Torino-Lione dal 2023 a fine lavori (nel 2032 con l’entrata in servizio della linea) saranno necessari circa mille lavoratori: il 60% manodopera per lo scavo meccanizzato e la logistica interna, 20% la logistica esterna, e un altro 20%  quadri, impiegati e personale tecnico.

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