ECONOMIA- Pagina 204

Qualità della vita 2022: Torino perde 12 posizioni. I risultati dell’indagine del Sole 24 Ore

Città Metropolitane in calo: Milano 8°, Roma 31°, Torino 40°

La provincia in cui si vive meglio è Bologna,

Firenze sale sul podio al 3° posto, il Trentino Alto Adige resta saldo al 2° con Bolzano e al 5°posto con Trento.

Alla seconda edizione l’Indice della Qualità della vita delle donne: la provincia di Monza e Brianza è prima

La classifica, nata nel 1990, debutta su TikTok

La 33ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, 12 dicembre, certifica la leadership di Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze.

Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).

Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di lunedì 12 dicembre vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un’indagine del dipartimento di Scienze sociali dell’Università Bicocca su come cambia la percezione della qualità della vita sul territorio.

Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’EmiliaRomagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al posto e Reggio Emilia al 13°.

Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto.

In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto.

Tra le città metropolitane, Milanoche nel 2021 era in seconda posizione resta nella top ten ma scende all’ottavoposto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni);Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni)

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per RICCHEZZA E CONSUMI Belluno, Bologna e Bolzano; per AFFARI E LAVORO Milano, Trieste e Roma; per DEMOGRAFIA SALUTE E SOCIETA’ Bologna, Modena e Roma; per AMBIENTE E SERVIZI Pisa, Siena e Aosta; per GIUSTIZIA E SICUREZZA Oristano, Pordenone e Sondrio; per CULTURA E TEMPO LIBERO Firenze, Trieste e Gorizia.

L’INDICE DELLA QUALITÀ DELLA VITA DELLE DONNE, SECONDA EDIZIONE

Questo 33mo appuntamento della classifica vede anche la nuova edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari.

A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro: Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una medianazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).

L’EVENTO

Lunedì 12 dicembre alle 15:30 si terrà l’evento digitale “Qualità della vita 2022”, dedicato al commento dei risultati dell’indagine annuale del Sole 24 Ore.

All’incontro interverranno tra gli altri la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, il Ministro delle Imprese e del Made in ItalyAdolfo Urso, la vicepresidente Istat Monica Pratesi, il sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle città metropolitane Dario Nardella e gli altri sindaci testimonial delle città che vincono le classifiche delle diverse categorie.

LA QDV SBARCA SUI SOCIAL NETWORK

Tutte le pagelle delle 107 province si possono trovare sul sito del Sole 24 Ore nella sezione del Lab24 dedicata alle classifiche della Qualità della vita: i risultati si possono consultare in modo interattivo provincia per provincia nelle diverse “pagine-città”, con la possibilità di conoscere anche il trend storico dei piazzamenti di ciascuna provincia dal 1990 ad oggi.

Anche quest’anno i risultati della Qualità della vita verranno rilanciati anche dagli account social del Sole 24 Ore: dirette e short video presenteranno i dati e il backstage dell’evento del 12 dicembre. Per la prima volta la Qualità della vita verrà raccontata anche su TikTok in collaborazione con la content creator Emma Galeotti.

Tutte le informazioni disponibili su www.qualitadellavita.ilsole24ore.com.

La provincia in cui si vive meglio è Bologna,

Firenze sale sul podio al 3° posto, il Trentino Alto Adige resta saldo al con Bolzano e al 5°posto con Trento.

Città Metropolitane in calo: Milano 8°, Roma31°, Torino 40°

Alla seconda edizione l’Indice della Qualità della vita delle donne: la provincia di Monza e Brianza è prima

La classifica, nata nel 1990, debutta su TikTok

La 33ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, 12 dicembre, certifica la leadership di Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze.

Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).

Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di lunedì 12 dicembre vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un’indagine del dipartimento di Scienze sociali dell’Università Bicocca su come cambia la percezione della qualità della vita sul territorio.

Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l’EmiliaRomagna mostra un buon posizionamento: accanto al primato di Bologna la classifica vede Parma al posto e Reggio Emilia al 13°.

Le provincie del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto.

In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto.

Tra le città metropolitane, Milanoche nel 2021 era in seconda posizione resta nella top ten ma scende all’ottavoposto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni);Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni)

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per RICCHEZZA E CONSUMI Belluno, Bologna e Bolzano; per AFFARI E LAVORO Milano, Trieste e Roma; per DEMOGRAFIA SALUTE E SOCIETA’ Bologna, Modena e Roma; per AMBIENTE E SERVIZI Pisa, Siena e Aosta; per GIUSTIZIA E SICUREZZA Oristano, Pordenone e Sondrio; per CULTURA E TEMPO LIBERO Firenze, Trieste e Gorizia.

L’INDICE DELLA QUALITÀ DELLA VITA DELLE DONNE, SECONDA EDIZIONE

Questo 33mo appuntamento della classifica vede anche la nuova edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari.

A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro: Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una medianazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).

L’EVENTO

Lunedì 12 dicembre alle 15:30 si terrà l’evento digitale “Qualità della vita 2022”, dedicato al commento dei risultati dell’indagine annuale del Sole 24 Ore.

All’incontro interverranno tra gli altri la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, il Ministro delle Imprese e del Made in ItalyAdolfo Urso, la vicepresidente Istat Monica Pratesi, il sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle città metropolitane Dario Nardella e gli altri sindaci testimonial delle città che vincono le classifiche delle diverse categorie.

LA QDV SBARCA SUI SOCIAL NETWORK

Tutte le pagelle delle 107 province si possono trovare sul sito del Sole 24 Ore nella sezione del Lab24 dedicata alle classifiche della Qualità della vita: i risultati si possono consultare in modo interattivo provincia per provincia nelle diverse “pagine-città”, con la possibilità di conoscere anche il trend storico dei piazzamenti di ciascuna provincia dal 1990 ad oggi.

Anche quest’anno i risultati della Qualità della vita verranno rilanciati anche dagli account social del Sole 24 Ore: dirette e short video presenteranno i dati e il backstage dell’evento del 12 dicembre. Per la prima volta la Qualità della vita verrà raccontata anche su TikTok in collaborazione con la content creator Emma Galeotti.

Tutte le informazioni disponibili su www.qualitadellavita.ilsole24ore.com.

Acquisti di Natale con pagamenti elettronici: le cautele da adottare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Acquistare con carta di credito: ecco quali sono i suggerimenti da prendere in considerazione per comprare in sicurezza. 

Natale si avvicina e, con esso, anche l’urgenza di iniziare ai regali. Il tempo si riduce sempre di più, ma allo stesso tempo crescono le opportunità: fare acquisti diventa sempre più immediato, grazie allo shopping online. 

Fare acquisti online corrisponde, solitamente, all’utilizzo di una carta di pagamento, come una carta di credito o una carta prepagata. Per farli in totale sicurezza e non lasciarsi fregare dalla fretta (e dalla frenesia) dei regali di Natale, ecco qualche utile consiglio per le festività in arrivo. 

Quello dei pagamenti online è un mondo che trova sempre più spazio nella vita di ognuno di noi, considerato che, un po’ come conseguenza della modernità, un po’ come effetto diretto della pandemia, è un’opzione sempre più considerata. 

Una volta superato il dilemma del mettere o meno i dati della propria carta in rete, c’è un altro elemento importante, che non sempre viene preso in considerazione: l’affidabilità del sito dove si sta comprando qualcosa. 

Solitamente, quelli sicuri – ovvero che appartengono a brand e siti noti e riconosciuti in tutto il mondo – presentano un lucchetto nella fase in cui avviene la transazione e i contatti ai quali fare riferimento qualora si dovessero avere problemi in fase di acquisto. 

Ipotizziamo, per esempio, il caso di un bug informatico per il quale l’importo della transazione viene scalato dalla propria carta, ma non si riceve alcuna mail di conferma. Cosa occorre fare prima di pagare? 

Si consiglia sempre di: controllare il livello di sicurezza del sito, anche leggendo le recensioni di altri utenti che vi hanno già effettuato un acquisto; non comunicare mai i dati della propria carta in chiaro qualora si stesse chattando con il supporto clienti: potrebbe trattarsi di una truffa; verificare che il sito che si sta utilizzando sia quello reale: oggi le truffe online sono talmente ben articolate che è facile costruire una landing facendola passare per la home di un determinato sito – che si può smascherare facilmente prestando attenzione all’URL. 

Oltre ai pagamenti online con carta di credito o con carta ricaricabile – che molti preferiscono usare per il timore che qualcuno possa sottrarre in modo indebito i soldi presenti sul proprio conto corrente – ci sono i pagamenti con carta dal vivo. 

In questo caso, è bene stare ben attenti a non mostrare troppo la carta, perché il malintenzionato di turno potrebbe sempre essere dietro l’angolo. Allo stesso modo, si consiglia di non scrivere mai il PIN della carta su un foglietto conservato nel portafogli. 

Nella malaugurata ipotesi in cui qualcuno dovesse rubarlo, infatti, avrebbe a sua completa disposizione non solo una carta per pagare con i vostri soldi, ma anche il PIN che gli permette di utilizzarla. 

Lo stesso potrebbe anche accadere se si annotasse il PIN sul blocco note dello smartphone, dentro una nota rinominata in modo inequivocabile PIN carta di credito + il nome della banca. 

Un’altra cosa da considerare, poi, è l’utilizzo della carta per prelevare contanti presso uno sportello ATM, in quanto potrebbero essere state piazzate delle telecamere e dei dispositivi attraverso il quale rubare i dati della carta al fine di poterla clonare. 

Nel caso in cui si dovesse perdere una carta di pagamento elettronico, il primo passo da seguire consiste nello sporgere denuncia alla Autorità competenti. 

Qualora non si avesse ancora una carta per effettuare acquisti da utilizzare al posto del contante, in particolare in vista dei regali di Natale, si potrebbero prendere in considerazione diverse alternative. 

I conti correnti online, per esempio, che si possono attivare in pochi minuti direttamente dalla propria abitazione, sono in genere accompagnati da carte di credito a basso costo, con esito immediato e plafond di base da 1.500 euro (che potrà eventualmente essere aumentato, previo soddisfacimento di determinate condizioni reddituali). 

Si tratta di carte collegate direttamente al conto corrente (un po’ come le carte di debito), con la differenza che l’importo speso non viene scalato subito, ma in un momento successivo all’acquisto. 

Al contempo, potranno anche essere utilizzate nella modalità a rate – ovvero come carte di tipo revolving – ma in questo caso saranno applicati dei tassi di interesse fissi su ogni singola rata. 

Un’alternativa alla carta di credito è rappresentata, come anticipato in diverse righe, dalle carte prepagate o ricaricabili, che non sono collegate a un conto, prevedono solitamente costi più bassi e possono essere ricaricate dell’importo desiderato in qualsiasi momento, tramite le differenti modalità di ricarica disponibili per ogni singola carta. 

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Premio Uncem per le tesi di laurea sulla montagna

IN MEMORIA DI SINDACI E AMMINISTRATORI. ULTIMO MESE PER PARTECIPARE
Ultimo mese per partecipare. Uncem Piemonte, in memoria di Sindaci e Amministratori locali che hanno lavorato per lo sviluppo dei territori montani, per gli Enti locali, per i Comuni montani e per lAssociazione, promuove un Premio per le migliori tesi di laurea sui temi collegati allo sviluppo delle aree montane, con particolare riferimento alle declinazioni smart e green a vantaggio dei territori alpini e appenninici. Otto i premi per le tesi, in memoria di Ugo Boccacci (già Presidente della Comunità Montana Valli Gesso e Vermenagna e membro di Giunta Uncem), Pierangelo Carrara (già Sindaco di Boccioleto e Presidente della Comunità Montana Valsesia, membro di Giunta Uncem), Mauro Berretta (già Sindaco di Cremolino), Giuseppe Panaro (già Sindaco di Castelletto DErro), Mario Malan (già Sindaco di Angrogna), Luciano Abate (già Sindaco di Vigone). Premio speciale in memoria di Edoardo Martinengo (Presidente Uncem nazionale dal 1977 al 1991, Vicepresidente dal 1972], a ventanni dalla morte, per volontà della famiglia Martinengo dintesa con Uncem. Altro premio speciale in occasione dei 70 anni Uncem.
Il premio si rivolge a studenti residenti in Piemonte e studenti residenti in Italia che abbiano frequentato Corsi di Laurea presso uno degli Atenei con sede in Piemonte. Gli studenti devono aver discusso la tesi di laurea a conclusione del corso di studi triennale, specialistico o magistrale nel periodo compreso tra il 1 aprile 2021 e il 25 dicembre 2022.
Il Premio è finalizzato a riconoscere limportante attività di studio, analisi, approfondimento, dialogo, ricerca svoltasi per lelaborazione della tesi e a incoraggiare linteresse per la ricerca e lapprofondimento del neo-laureato sui temi relativi allo sviluppo sociale ed economico delle aree montane. Molti gli ambiti di studio contemplati: dalla green economy al turismo, dai modelli di sviluppo locale all’organizzazione dei servizi e degli Enti locali. Passando per urbanistica, rigenerazione dei paesi, gestione forestale e dei pascoli.

Paolo Desana: la storia di due vite

Il Salone Marescalchi al castello del Monferrato era gremito lo scorso 7 dicembre in occasione della presentazione del libro 

“Paolo Desana: la storia di due vite”

scritto dal figlio Andrea che ha colloquiato con il Direttore del Monferrato Pierluigi Buscaiolo e l’editore Pier Augusto Mesturini. Andrea Desana ha ripercorso la vita del padre Paolo, meglio conosciuto come il “Padre delle Doc vinicole italiane” avendo fatto approvare la specifica legge nel 1963, ma soprattutto sono state approfondire nel libro le vicende della seconda Guerra Mondiale e dell’Internamento nei campi di concentramento nazisti dopo il nefasto armistizio dell’8 settembre del 1943.

Su questo tema importante è stata la recentissima realizzazione di un Famedio IMI, ovvero Internati Militari Italiani, di origine monferrina al cimitero di Casale Monferrato, unico caso a livello nazionale con il rimpatrio collettivo dei resti mortali di 7 giovani soldati italiani dai Cimiteri della Germania.

Il Piemonte è sostenibile? Ricerca e tecnologia al top, male la povertà e le carceri

Il Piemonte è ancora lontano dal raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, seppur abbia compiuto passi in avanti. 

La situazione non è rosea per quanto riguarda povertà, acqua e servizi igienico sanitari, biodiversità e giustizia. Dal 2020 vanno però meglio  salute, istruzione, energie rinnovabili, innovazione e infrastrutture,

Bisogna riflettere su quanto  emerge dal terzo Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile” dell’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. È una regione a due facce: tra le regioni con più alta intensità di ricerca (2,3% del Pil nel 2020) e specializzazione nei settori ad alta tecnologia. Bene anche l’energia da fonti rinnovabili (+4,7%) e l’efficienza energetica (+6,5%). Inoltre nel  2021 la speranza di vita alla nascita migliora, dopo il calo del 2020, ma è ancora inferiore al 2019 (-0,5 anni). Ma non mancano le ombre, come il sovraffollamento degli istituti di pena. Tra il 2019 e il 2021 aumenta la durata media dei procedimenti civili (da 195 giorni a 213), comunque migliore del dato Italia (416 giorni). Crescono le truffe e frodi informatiche (nel 2020 5,3 per 1.000 abitanti, triplicate dal 2010). Aumenta la povertà relativa familiare (+2,2%) e, tra il 2019 e il 2021, sono più che raddoppiate le persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali.

Il primo incontro post Covid di Amici ed Alumni dell’Università

Nei giorni scorsi  si è tenuto presso la School of Business & Economics dell’ Università di Torino il primo incontro post Covid promosso dall’Associazione Amici ed Alumni dell’Università di Torino, che ha ribadito il ruolo di collegamento tra alumni unito, mondo universitario torinese, istituzioni ed imprese.

Il ruolo è stato peraltro ben rappresentato dal panel dei relatori del convegno intitolato “L’intelligenza  artificiale, il mercato e le imprese: nuove occasioni per produrre valore oggi”.

Dopo i saluti del Presidente Domenico Arcidiacono è stata la volta di Antonio De Carolis, Vice Presidente di Amici UNITO che nel suo intervento ha indicato gli obiettivi 2023 dell’associazione, promuovendo altresì l’adesione di alumni ed amici a questo nuovo corso che ha come principale obiettivo quello di rafforzare le relazioni tra tutti gli iscritti e rendere sempre più percepibile ed evidente i valori di Torino come città universitaria, della cultura e dell’innovazione.

Gli interventi si sono succeduti non solo sulle potenzialità dell’applicazione delle nuove tecniche di intelligenza artificiale ma anche su esempi concreti di servizi oggi attivi ed in via di veloce sviluppo nei mercati della comunicazione e del marketing ( Andrea Bosso AD di Domino); nel miglioramento nella gestione delle interfacce virtuali ( Davide Borra AD di No Real Interactive); nel miglioramento della comunicazione tra la domanda di prodotti e servizi ed un’offerta sempre più personalizzata, grazie a sistemi evoluti di customer experience (Andrea Peron – Regional Sales Manager Adobe).

Il giro degli interventi, coordinati da Bruno Ruffilli, Innovation Editor de La Stampa, è quindi terminato con l’intervento della d.ssa Paola Pisano ex Ministro e Professore di Gestione dell’Innovazione dell’ Università di Torino che ha sottolineato l’importanza del contributo universitario nel processo di ricerca ed innovazione, esponendo esempi pratici di applicazioni a supporto dell’attività istituzionale e governativa.

Il percorso di introduzione dei servizi basati su intelligenza artificiale è già iniziato e spesso non ancora percepito. La gran quantità di dati disponibili, la contemporanea crescita di basi di conoscenza sempre più vaste non solo circoscritte a specifici ambiti applicativi, l’evoluzione nei programmi e sistemi di interfaccia uomo – macchina porterà cambiamenti nel modo di lavorare, di informarci e di prendere decisioni. Nuovi lavori emergeranno altri forse scompariranno; certamente nuove competenze saranno richieste in primis in campo informatico ma anche in campo umanistico in grado di riflettere e dibattere sulle tematiche di carattere etico dell’impatto che lo sviluppi delle nuove tecnologie potrà avere nella vita e nei rapporti tra le persone. Ci saranno nuove opportunità ed Amici UNITO vuole essere pronta ad accoglierli ed a metterli in evidenza ai propri soci.

Nel nuovo sito internet all’indirizzo: www.amiciunito.itsaranno presto disponibili contenuti e video degli interventi; informazioni sulle attività degli Amici ed Alumni dell’Università di Torino e su come aderire all’Associazione per partecipare a tutte le prossime attività.

La Regione insieme alle Pmi: solide basi per affacciarsi sui mercati internazionali

La giunta regionale ha approvato una misura che intende consolidare la presenza a livello competitivo delle piccole e medie imprese piemontesi, favorendone la penetrazione nei mercati esteri.

È stata presentata alle pmi e prevede l’avvio di una procedura ad evidenza pubblica, finalizzata alla partecipazione di progetti integrati di filiera, attivati per i comparti dell’Automotive, Transportation,  Aerospazio, Cleantech, Green Building, Tessile, Abbigliamento alta gamma, design, agroalimentare, meccatronica e Salute Benessere.

Il bando  a cui le Pmi potranno presentare domanda, sino alle ore 12 del 15 dicembre prossimo, permette alle imprese di accedere alle attività  promosse e realizzate dalla Regione Piemonte, attraverso il soggetto CeiPiemonte s.c.p.a.

Oggi è  una giornata importante perché  presentiamo alle imprese un nuovo bando per la partecipazione ai Pif, Progetti Integrati di filiera. Sono progetti ponte che traghetteranno verso i nuovi fondi europei del periodo 2021-27, che vedranno destinati all’internazionalizzazione 45 milioni di euro – ha affermato l’assessore all’Internazionalizzazione  della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca. Oltre 3 milioni di fondi FSC saranno destinati al finanziamento di questo bando per i PIF, tanto da assicurare alle circa 800 PMI piemontesi già partecipanti alla precedente edizione la partecipazione ai principali eventi del primo semestre 2023, oltre che consentire a sempre nuove imprese di aggiungersi.

“I progetti Integrati di Filiera sono pensati e ideati  a misura delle pmi piemontesi che vogliono affacciarsi nel mondo del lavoro –ha dichiarato Dario Peirone, presidente di CEI Piemonte.  Sono strumenti concreti che, grazie al supporto della Regione Piemonte, offrono alle imprese del territorio un insieme strutturato di attività  per supportare la crescita sui mercati esteri del Made in Piemonte.

Nell’ultima annualità che si è appena conclusa sono state oltre 150le iniziative organizzate da Ceipiemonte, tra cui fiere internazionali, business convention e workshop con buyer in Piemonte, incontri b2b con la committenza internazionale,  assistenza continuativa e percorsi individuali. Si riparte con una nuova edizione, con slancio rinnovato e energia, in sinergia con le imprese e forti delle eccellenze produttive del territorio, con l’obiettivo di supportarle efficacemente sui mercati internazionali.

Fondi per l’agricoltura dalla Regione

Fino al 2024 le risorse per l’agricoltura si attestano intorno ai 145 milioni di euro l’anno. È quanto ha annunciato l’assessore regionale Marco Protopapa in Terza commissione (presieduta da Sara Zambaia) che si è riunita per l’espressione del parere consultivo sul Documento di economia e finanza 2023-2025 (Defr).

Tra gli obiettivi da raggiungere figurano in primo luogo il reddito agricolo (come peraltro previsto anche dall’Ue); il miglioramento economico e ambientale; la trasformazione e commercializzazione dei prodotti; lo sviluppo, ammodernamento e adeguamento in agricoltura e silvicoltura; il sostegno all’agroambiente e all’agricoltura biologica; il cibo di qualità come strumento per tutelare la salute; il contrasto allo spreco alimentare.

L’assessore, alla luce dei cambiamenti climatici, ha poi ribadito la necessità di gestire sempre più in modo sostenibile anche l’agricoltura, uno dei comparti più importanti per l’intera economia piemontese.

Per delucidazioni sono intervenuti Valter Marin e Paolo Demarchi (Lega), Sean Sacco (M5s) e Mauro Fava (Fi).

Formazione professionale e lavoro

Per quanto riguarda Documento di economia e finanza 2023-2025 (Defr) relativamente alla formazione professionale e al lavoro l’assessore Elena Chiorino ha conferma che non sono state apportate variazioni rispetto a quanto approvato a giugno.

Istruzione e diritto allo studio

L’assessore Chiorino ha riferito, in Sesta, che in materia di istruzione si mantengono gli investimenti dello scorso anno; sul diritto allo studio universitario, alle risorse previste a bilancio, vanno aggiunte quelle del Fondo sociale europeo: circa 10 milioni per ciascuna annualità.

Ricerca e innovazione
Tra i risultati attesi, sempre in Sesta, l’assessore Matteo Marnati ha indicato l’avanzamento nei percorsi di transizione digitale e transizione ecologica del sistema produttivo regionale. Si promuoverà anche la collaborazione tra imprese, in particolare in termini di progetti di filiera e forme di rete organizzativa. Le risorse stanziate sono pari a 1,24 milioni per il 2023, e circa 1,17 per i successivi due anni; saranno integrate con quelle destinate alla ricerca nell’ambito del Por 2021-2027.
Oltre 44 milioni, in prevalenza di fondi regionali, sono invece destinati allo sviluppo dei sistemi informativi della Pa, con l’obiettivo di una sempre maggiore semplificazione delle procedure e servizi completamente digitalizzati.

Stellantis prima in Italia per veicoli a basse emissioni

Stellantis si conferma in Italia al primo posto nei primi 11 mesi dell’anno nelle vendite dei veicoli Lev, a basse emissioni con la spina. L’azienda che nasce dall’evoluzione di Fiat e Fca consolida così  la sua supremazia nei più rilevanti segmenti di mercato. Stellantis conquista  nel mercato delle auto una quota del 32,6%, in crescita a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno di 1,8 punti nel contesto del mercato italiano che sul fronte dei Lev è pari all’8,8%.

Start up in Piemonte: crescono ma sono fragili

Di Paolo Girola


Lo startup system piemontese cresce, ma con un “tallone di Achille”: Negli ultimi 4 anni l’indice di “sopravvivenza garantita” delle startup piemontesi passa da 4,3 anni (pari alla media di sistema) ad appena 1,9 anni, che indica l’esistenza di imprese che si trovano in area di pericolo.

Hanno cioè meno di due anni per dimostrare di produrre beni e servizi appetibili per il mercato dei clienti o per gli investitori, oppure devono realizzare nuovi round di finanziamento a breve termine.

Il problema è che  le start up hanno una dotazione di capitale troppo bassa che dà un tempo ristretto agli imprenditori e ai loro collaboratori per dimostrare la validità della loro idea. È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Osservatorio sulle startup innovative del Piemonte, del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino, che dopo la pandemia serve anche per valutare la resilienza del settore.

Le startup innovative del Piemonte sono (al 30/6/2022) 790. Rappresentano il 5,4% del totale nazionale, una quota che non riflette a pieno l’importanza economica della regione, che esprime l’8% del Pil nazionale. Il sottodimensionamento è il frutto della dinamica di concentrazione delle startup su Milano (al primo posto in Italia) e Roma (al secondo posto), una città che ne accoglie molte per ragioni amministrative e anche perché l’accesso ai capitali pubblici è fondamentalmente ritenuto più semplice.

Il 42% delle startup create sei anni fa in Piemonte non esiste più. È un dato normale (media nazionale 41%), perché queste aziende corrono il rischio d’impresa più il rischio di lancio sul mercato di prodotti e servizi che spesso non hanno mai incontrato una domanda effettiva.

Sotto il profilo dei dati economici e finanziari, il cluster delle startup piemontesi è stato confrontato con quelle del Nord Italia, ad esclusione del capoluogo milanese, eterogeneo. Innanzi tutto emerge che in Piemonte il volume della produzione del sistema delle startup innovative passa in 4 anni da 6 a 46 milioni di euro, la crescita annuale è del 66%, il che significa che il sistema raddoppia ogni 22 mesi. Ma la strada per l’indipendenza finanziaria è in salita, come dimostra l’indice di sopravvivenza in calo.

Le startup, in ogni caso, non si dovrebbero contare, ma pesare. Per questo la quinta edizione dell’Osservatorio ha provato a mettere sulla bilancia 10 “casi esemplari”, scelti in tutte le province e in diversi campi dell’innovazione: Novotir di Novara, che studia molecole antivirali innovative; le torinesi Atelier Riforma, che ha l’obiettivo di ridurre il negativo impatto ambientale della moda, attraverso l’economia circolare; Oceanhis, che ha messo a punto un sistema integrato per

l’analisi di dati oceanici e marini; Tompoma, creata da un disabile che ha brevettato una stampella innovativa nel design, ergonomica, leggera e comoda; Ecoplasteam, che produce un polimero derivante dal riciclo dei rifiuti poliaccoppiati (come cartoni per bevande tipo tetrapak), trasformandoli in un nuovo materiale plastico ecologico con una ampia varietà di usi; Homes4all, che riduce l’emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana grazie alla sua rete di investitori a impatto sociale. E ancora Robota di Borgosesia (Vercelli), che ha messo a punto un sistema di sterilizzazione automatizzato per gli studi dentistici; Ri.ciclo di Asti, che ha brevettato una “greenway” modulare, realizzata con pneumatici fuori uso per l’installazione rapida sopra linee ferroviarie dismesse e non solo; le cuneesi Vortex, che ha sviluppato una linea di cura della pelle utilizzando gli scarti delle mele, ed Elemento (azienda informatica che ha sviluppato un sistema operativo in grado di rivendere la potenza di calcolo in eccesso, mettendola a disposizione in rete in modo sicuro).

Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino: “Dal rapporto emerge un sistema regionale che cresce, ma con una dotazione di capitale, combinata con i cash flow operativi, che danno un tempo ristretto agli imprenditori e ai loro collaboratori per dimostrare la correttezza del concetto alla base della proposta di innovazione. In generale le strategie di incentivazione e di finanziamento (agevolato) dovrebbero essere selettive, per fornire non già una dotazione parzialmente sufficiente a molti, ma una dotazione decisamente sufficiente alle startup più meritevoli, in quanto il rischio di liquidazione precoce per mancanza di tempo riguarda tutte queste imprese