ECONOMIA- Pagina 202

Biancone: “Impatto sociale fondamentale per Pnrr”

Per accedere ai fondi del Pnrr e a quelli relativi alla programmazione Eu 21-27 la valutazione dell’impatto sociale è indispensabile.

Solo per il Terzo Settore non è obbligatorio. Invece imprese, pubblica amministrazione, professionisti devono definire le regole in fase progettuale.Il Dipartimento di Management dell’Università di Torino fin dal 2019 propone un corso per valutatori di impatto sociale e in tre edizioni ha formato 210 persone. Il 13 gennaio scadono le iscrizioni per la quarta edizione del corso. Misurare e valutare l’impatto sociale vuol dire “esaminare i cambiamenti sociali prodotti dalla propria azienda o progetto attraverso parametri misurabili, rilevanti e coerenti con gli obiettivi prefissati, secondo il principio di trasparenza” osserva il prof. Paolo Biancone, direttore del corso. “Oggi misurare le performance sociali non è più un’opzione, ma sta diventando indispensabile per gestire responsabilmente un’organizzazione sia essa  privata o pubblica. La misurazione del cambiamento prodotto  è la premessa per la corretta gestione e il miglioramento continuo”. La priorità è l’utilizzo dei fondi del Pnrr, che prevedono, per regolamento, già in fase progettuale, la definizione di obiettivi e modalità di misurazione dell’impatto sociale.

L’ultima puntata del 2022 di “Parlami di Spreco”

È dedicata all’azienda SIPO e al new packaging contro lo spreco alimentare.

 

Dopo il successo della puntata del 18 novembre scorso, andrà in onda il 22 dicembre prossimo alle 18:00, sulla pagina Linkedin di “Parla con me”, una puntata speciale di “Parlami di Spreco”, rubrica di “Parla con me” condotta e ideata da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel settore agroalimentare. Sarà testimonial della trasmissione l’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera.

Protagonista della puntata del 18 novembre scorso è stata l’azienda agricola SIPO Italia, nata negli anni Cinquanta a Bellaria Igea Marina, a conduzione familiare. L’azienda SIPO ha deciso di aggiornare l’offerta della linea di funghi freschi “Sapori del mio Orto”, con un packaging più sostenibile a maggior contenuto diservizio per i consumatori e il mercato. I relatori della terza puntata saranno il Ceo di SIPO, Massimiliano Ceccarini, l’Expert Retailer Giampaolo Ferri e il Professore di Integrated Design al Politecnico di Milano Giorgio De Ponti.

Il rinnovo del packaging rappresenta per questa azienda un ulteriore tassello della sua dinamicità e dei suoi continui sforzi volti a porre al centro il prodotto e la sua freschezza, al fine di soddisfare al meglio il consumatore e ridurre lo spreco alimentare.

Il packaging è una componente molto importante, all’interno della quale deve comunque esservi un prodotto fresco. Durante la puntata, che andrà in onda sulla pagina Linkedin e sul canale YouTube di “Parla con me”, verranno esaminate tutte le varie scelte aziendali effettuate da SIPO.

Per riascoltare tutte le edizioni precedenti, potete visitare il sito www.parlaconmeofficial.it

MARA MARTELLOTTA

A Natale meno regali L’inflazione spegne le spese dei torinesi

Torinesi e piemontesi spenderanno meno per i regali: 197 euro contro i 238 dello scorso anno, il 18% in meno. Se un 39%del campione intervistato   ha intenzione di mantenere stabile la spesa, il 47% ridurrà il budget rispetto allo scorso anno.

Il 14% prevede di spendere di più ed è in aumento del 10% la spesa alimentare. Le stime sono state elaborate da  Confesercenti. L’online è  il canale d’acquisto preferito per il 63% degli intervistati. Invece i negozi di quartiere o di vicinato sono scelti dal 22%, i centri commerciali vengono preferiti dal 46% e i negozi monomarca delle catene retail dal 29%.  I maggiori acquisti nei seguenti settori:  capi d’abbigliamento (44%), libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici (21%). Soltanto il 7%, regalerà un viaggio o una vacanza.

Giachino: “Torino perde tutto!” Non ci rimane che la Sindone

La prossima volta a chi tocca ? Meno male che la SINDONE è di proprietà della Chiesa!!

Ora  è ufficiale, dopo 39 anni Automotoretrò abbandona Torino: l’edizione numero 40 si farà a Parma 
 
Automotoretrò una bella manifestazione nata a Torino perché tutte le manifestazioni legate all’auto nascevano qui, abbandona Torino e l’edizione numero 40 si farà a Parma. I torinesi dovrebbero chiedere i danni alle ultime Amministrazioni per le tantissime iniziative che hanno abbandonato la Città per scegliere altre Città. E poi ci si stupisce perché tutte le ricerche denunciano il Declino economico e sociale della Città, di cui parlo da anni e che tra ieri e oggi ha trovato la conferma nella FIOM e in Boglione, neo Vicepresidente dell’Unione Industriali. Sono sbalordito di fronte a tanta impotenza amministrativa. Di questo passo dove finiremo? LORUSSO si faccia aiutare perché altrimenti qui si potrebbero chiedere i danni a chi ha fatto perdere iniziative economiche importanti che hanno grandi ricadute sul commercio, sugli alberghi e ristoranti .
 
Mino GIACHINO 
SITAVSILAVORO 

Un nuovo evento a Torino, prima edizione di ColtivaTO. Il Festival dell’Agricoltura

Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, spettacoli e concerti


Torino, 31 marzo – 2 aprile 2023

Nascerà a Torino nella primavera del prossimo anno ColtivaTo, il Festival dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, spettacoli e concerti per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo che prenderà l’avvio, con cadenza biennale, sotto l’egida della Regione Piemonte, del Comune di Torino e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’Agricoltura, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne saranno rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, in un’ottica di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori.

Promotore e organizzatore del festival è la neonata Associazione Festival Internazionale dell’Agricoltura presieduta da Maria Lodovica Gullino e il cui consiglio direttivo è costituito da Maria Grazia Pellerino e Luca Remmert.

ColtivaTo si terrà dal 31 marzo al 2 aprile 2023 e sarà un festival diffuso in numerose sedi nella città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, da un punto di vista produttivo e scientifico.

Torino, oltre a essere città industriale e notoriamente legata a settori manifatturieri, è anche un’area agricola che, includendo l’area metropolitana, rappresenta una delle più grandi e varie di tutta l’Europa” dichiara Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino. “Il settore dell’agricoltura, infatti, oltre a essere estremamente produttivo, sostiene la biodiversità e l’economia stessa di Torino, con i mercati di quartiere, ad esempio, che sono diventati luoghi in cui si promuovono i banchi di produzione locale. Siamo abituati a vedere Torino esclusivamente come città urbana, eppure è anche il comune con maggiori zone verdi grazie alle sue aree naturali. Per tutti questi motivi l’idea di un Festival dell’agricoltura a Torino è stata subito accolta dalla Città, in quanto sarà utile occasione per cogliere aspetti della biodiversità meno noti ma molto importanti per l’intero ecosistema torinese.

L’agricoltura rappresenta storia, presente e futuro del nostro Paese e del Piemonte in particolare” sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa. “Parliamo di uno dei comparti più importanti per l’economia del nostro territorio, una eccellenza che contraddistingue l’identità dell’Italia in ogni parte del mondo. Per questo un festival che parla di agricoltura non poteva che nascere in Piemonte. Le sfide da affrontare sono molte, a cominciare da quella della sostenibilità e della tutela ambientale. E nessuno può essere testimone di questo impegno più di chi dedica la propria vita alla terra, ogni giorno.”

La pandemia da Covid-19 prima e la guerra in Ucraina poi hanno acceso i riflettori sull’agricoltura e sull’importanza di questo comparto economico di fondamentale importanza, troppo spesso considerato, invece, secondario ad altri” afferma Maria Lodovica Gullino. “Insieme con Antonio Pascale, con cui condivido una visione laica dell’agricoltura produttiva e innovativa, necessaria per sfamare noi e i paesi terzi, abbiamo pensato che fosse il momento giusto per parlare al grande pubblico dell’agricoltura, quella vera. Lo faremo a Torino, città da sempre aperta all’innovazione, con un festival che, partendo da numeri, dati, fatti, racconterà tutta la ricerca e innovazione che stanno dietro all’agricoltura.”

L’Agricoltura: il regno delle contraddizioni” sostiene Antonio Pascale. “Vogliamo esportare i nostri prodotti ma non vogliamo importarli. Vogliamo il chilometro zero ma a patto che sia il consumatore che prenda la macchina e vado fino all’azienda: i km sempre quelli sono, ma facciamo finta di niente. No alle culture intensive, ma il monito vale per quelle degli altri, le mele Val di Non, invece devono essere secolari e tradizionali. Vogliamo i prodotti senza pesticidi e poi quando abbiamo i gerani investiti da un lepidottero chiediamo se c’è in vendita un prodotto stermina insetti, anche il Napalm va bene. Desideriamo innovazione quando si parla di cellulari e strutture mediche, parliamo con orgoglio di femminismo ed emancipazione ma il contadino deve essere quello di una volta e la cucina ovviamente quella della nonna che si sa, come cucinava lei nessuno al mondo: è certo, le donne al tempo quello dovevamo fare, faccende domestiche e cucinare a go go. Insomma, l’agricoltura è il regno delle contraddizioni perché in pochi conoscono la sua grammatica e dunque ci sono parole in libertà e in pochi conoscono i reali strumenti usati in agricoltura, Proprio perché tanta è la confusione in cielo figuratevi in terra, con questo festival cercheremo di costruire un abbecedario minimo utile per parlare di agricoltura: hai visto mai che un politico ne faccia buon uso.

Venaria, inaugurato maxi cantiere nel quartiere Fiordaliso


Oltre 30milioni di lavori con gli incentivi del superbonus 110%

10 palazzine, 354 appartamenti, un investimento complessivo da oltre 30milioni di euro. È uno dei più importanti cantieri avviati grazie al superbonus 110% nel patrimonio di edilizia sociale del torinese quello inaugurato questa mattina nel complesso di case Atc del quartiere Fiordaliso in via San Marchese, via Bruno Buozzi a Venaria Reale.
I lavori, affidati dalle assemblee condominiali al gruppo dell’efficienza energetica Renovit e nello specifico a Mieci, la sua società specializzata in soluzioni per il patrimonio pubblico, prevedono la coibentazione di sottotetti e facciate col cappotto termico, l’installazione di una nuova caldaia a condensazione per il riscaldamento centralizzato e l’acqua calda con pompe di calore e pannelli fotovoltaici, la realizzazione di un cappotto sismico e altre opere di consolidamento delle strutture, la sostituzione degli infissi il rifacimento dei frontalini dei balconi. L’intervento ha inoltre in programma la sostituzione dei 23 impianti ascensore già presenti e l’installazione ex novo di altri 4, che renderanno tutte le unità immobiliari completamente accessibili per persone con disabilità. «Si tratta di un intervento globale di riqualificazione profonda sia energetica che sismica – spiega Paolo Fusaro, direttore generale di Mieci gruppo Renovit – che permette non solo una riduzione media dei consumi energetici di oltre il 60% e un salto di almeno 2 classi energetiche per tutte le palazzine, ma anche un miglioramento complessivo delle condizioni abitative, andando ad agire sul comfort termico e acustico, riducendo l’umidità degli ambienti, aumentando le temperature economicamente sostenibili e incrementando la sicurezza e l’accessibilità degli spazi abitati».
All’inaugurazione ufficiale dei lavori hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alle Politiche della Casa Chiara Caucino, il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi oltre naturalmente al consiglio di amministrazione di Atc – il presidente Emilio Bolla, il vicepresidente Fabio Tassone, il consigliere Valentino Magazzù- e ai rappresentanti dell’impresa.

«Sono felice di essere qui oggi a inaugurare questo cantiere perché non c’è modo migliore di spendere risorse pubbliche che investire sulla salute, sulla scuola e sulla casa- dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio- Intervenire sulla casa poi è particolarmente qualificante: questo intervento, che prevede tra l’altro anche la sostituzione dei portoncini d’ingresso di ogni appartamento, permetterà a ciascuna famiglia di vivere in un ambiente più sicuro e confortevole».

«Sono estremamente soddisfatta di questo risultato – spiega l’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino – in quanto l’inaugurazione di questo cantiere rappresenta uno dei più importanti risultati che questa amministrazione ha raggiunto da quando, fin dal primo giorno, mi sono data come obiettivo quello di rendere dignitosi il maggior numero di stabili che sono in carico alle tre Atc piemontesi. I lavori restituiranno abitazioni più confortevoli e dignitose alle 354 famiglie di Venaria. Lavoreremo anche per aumentare il numero di alloggi a disposizione dell’emergenza abitativa, dal momento che la richiesta è in aumento, complici i due “cigni neri”: la pandemia da Covid19 e la guerra in Ucraina, che hanno prodotto effetti deleteri sull’economia facendo emergere in maniera drammatica le nuove povertà. Per quanto mi riguarda posso assicurare che l’impegno prosegue perché, ripeto ancora una volta, sono convinta che sia dovere della politica non lasciare nessuno indietro».

Fabio Giulivi, Sindaco della Città di Venaria Reale, plaude ad «un intervento importante di cui siamo orgogliosi, in perfetta linea con l’azione dell’Amministrazione comunale che punta sulle grandi riqualificazioni urbane per un vero rilancio di Venaria Reale. Il quartiere Fiordaliso è in uno degli ingressi della nostra città e attendeva questi lavori da moltissimo tempo. Un cantiere che renderà più funzionale, moderno, sicuro e green l’intero complesso residenziale sito nel quadrilatero via San Marchese, via Diaz, via Buozzi, via Di Vittorio, migliorandone anche l’estetica oltre che le prestazioni energetiche, per una maggiore qualità della vita di tutti i residenti».

«Dopo quello di corso Racconigi 25 a Torino, questo è uno degli interventi più significativi cui diamo il via grazie agli incentivi per l’efficientamento energetico del superbonus – conclude il presidente di Atc, Emilio Bolla – Al termine del prossimo anno i cantieri saliranno a quota 150, per un investimento complessivo di 500milioni. Si tratta naturalmente di riqualificazioni importantissime, che con le sole risorse normalmente a bilancio per le manutenzioni non sarebbe mai stato possibile avviare e con cui rimetteremo a nuovo interi quartieri restituendo agli abitanti case più decorose e con consumi sostenibili».

Le case ex Gescal del quartiere Fiordaliso vennero costruite a metà degli anni ’70 lungo via San Marchese, in zona Altessano, nell’area precedentemente occupata dalla Cascina Castello, per rispondere all’improvviso boom demografico dettato dall’afflusso di manodopera per le imprese del territorio. Oggi le palazzine sono amministrate in regime condominiale e vedono la presenza sia di appartamenti di proprietà Atc, destinati ad edilizia sociale, che di privati. Una curiosità: l’idea di cambiare nome al quartiere, da Gescal a Fiordaliso, venne negli anni ’90 nel corso di un’assemblea pubblica. A dare lo spunto, il fatto che queste case fossero state costruite sui terreni della Cascina Nuova Castello (all’epoca posta a fianco lo stabilimento della Snia di Altessano ai confini est con Piazza Cavour) colorati dalla presenza, appunto, di numerosi fiordalisi.

Le Ex Officine Grandi Motori ripartono

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Ieri su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, è stata approvata la delibera relativa al Programma Integrato (PR.IN) in variante al PRG, sulla  Zona Urbana di Trasformazione denominata ambito ”9.33 DAMIANO”, meglio conosciuta come area “Ex Officine Grandi Motori”.

 

Il PR.IN è uno strumento urbanistico in variante al PRG attuale, e definisce le destinazioni d’uso che si potranno insediare, ridisegnando l’intera area, estesa per circa 70.000 mq e dismessa da molto tempo, che verrà trasformata con nuovi servizi e funzioni per la città.

 “L’area Ex OGM – sottolinea l’Assessore Mazzoleni – è uno dei  grandi tasselli della dismissione industriale, particolarmente importante data la sua vicinanza con il centro e il suo rapporto col tessuto urbano circostante. Questa riqualificazione segna una svolta nella trasformazione della zona nord di Torino: un’area complessa che da tempo aveva perso la sua originaria funzione produttiva, trova nuove vocazioni con spazi e servizi a disposizione dei cittadini”.

L’area verrà suddivisa in quattro quadranti, così delineati: il primo è a nord, lungo via Damiano e corso Vigevano, e comprende l’edificio noto come “la Basilica”, che verrà recuperata con l’insediamento di attività commerciali non alimentari, dotata di uno spazio adibito a parcheggio pubblico. Il secondo quadrante, che affaccia sui corsi Vigevano e Vercelli, sarà dedicato in gran parte alla residenzialità universitaria e temporanea con la ristrutturazione dell’edificio noto come “Lingottino”, e la realizzazione di una nuova manica lungo corso Vigevano. Sempre in quest’area, verrà realizzata una piattaforma per la logistica e l’e-commerce. Il terzo quadrante, compreso tra le via Damiano e Carmagnola, prevede la possibilità di insediamento di strutture dedicate a servizi e spazi per la residenzialità.

Nel quarto quadrante, a sud e in corrispondenza di via Cuneo e Corso Vercelli, si estende l’area di proprietà della Città di Torino, che si riserva la possibilità di realizzare un mix funzionale di servizi e residenza.

Questa trasformazione doterà, inoltre, la Città di una grande area, di oltre 15 mila metri quadrati , dedicata a giardino pubblico con spazi attrezzati, ridisegnando una porzione importante del territorio cittadino.

La delibera verrà presa in esame dal Consiglio Comunale nelle prossime sedute.

Automotoretrò lascia Torino e si trasferisce alle Fiere di Parma

Dal 3 al 5 marzo 2023

Torino, 20 dicembre 2022

 

La 40esima edizione di Automotoretrò sancisce un nuovo inizio: la storica fiera che riunisce ogni anno collezionisti, professionisti, espositori e appassionati di vetture d’epoca si trasferisce alle Fiere di Parma dal 3 al 5 marzo 2023, in concomitanza con Mercanteinfiera.

 

“Abbiamo provato in tutti i modi a far rimanere la manifestazione a Torino, dove è nata nel 1983, ma non ci sono più le condizioni – spiega l’organizzatore Beppe Gianoglio -. Siamo quindi lieti di annunciare il trasferimento nell’innovativo polo fieristico parmense che, insieme alle istituzioni del territorio ci aiuterà a far crescere ancora di più Automotoretrò. La scelta è ricaduta su Parma anche per il suo valore strategico come snodo tra Centro Italia e Nord-Est: l’obiettivo è di entrare nei cuori di tutti gli appassionati che ancora non ci conoscono”.

La fiera costituisce per migliaia di persone un appuntamento fisso dedicato ai gioielli del passato di ogni tipologia, ai grandi nomi dell’automobilismo e del motociclismo, offrendo uno spazio comune per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia e trovare ricambi rari.

Ricerca, innovazione e tecnologia: alleanza tra Piemonte e Valle d’Aosta

È stato rinnovato l’accordo di collaborazione con la Regione Valle d’Aosta per favorire le imprese del territorio

L’assessore Marnati: «L’unione fa la forza. Stiamo lavorando per rafforzare un’area omogenea come quella del Nord ovest dell’Italia»

Piemonte e Valle d’Aosta insieme per favorire la crescita e la competitività delle rispettive imprese attraverso la ricerca, l’innovazione e la tecnologia.

Sulla scorta dei risultati ottenuti dal precedente e alla luce delle nuove strategie approvate da Regione Piemonte – dalla Strategia di specializzazione intelligente 21-27 a quella regionale per l’idrogeno approvata nel luglio scorso al nuovo programma operativo regionale dei fondi europei per lo sviluppo regionale 21-27 – l’accordo di collaborazione tra le due Regioni è stato rinnovato con durata quinquennale. La finalità è quella di accrescere la conoscenza dei rispettivi tessuti produttivi, non solo alla luce della possibilità di mettere in campo azioni congiunte che possano essere più efficaci ma anche favorire la partecipazione delle rispettive imprese a progetti di ricerca, sviluppo e di trasferimento tecnologico in ambito nazionale, europeo ed internazionale e la possibilità di partecipare a progetti di finanziamento su fondi nazionali e comunitari. Un altro aspetto dell’accordo è quello di favorire la competitività delle imprese facilitando lo scambio di conoscenze e innovazioni tecnologiche con altre imprese e organismi di ricerca che fanno parte dei poli di innovazione. Nei termini dell’accordo anche la possibilità di fornire alle imprese di entrambi i territori, servizi di tutoraggio e assistenza scientifico-tecnologica e personale qualificato.

«Abbiamo una realtà industriale importante – commenta l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – Dobbiamo fare squadra, lavorare in sinergia, puntare sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico, sull’innovazione e sulla sostenibilità delle imprese che sono il motore della ripresa economica legata in modo imprescindibile alla sostenibilità ambientale e sociale». «Dal confronto e dalla collaborazione possono nascere nuove ed importanti idee».

«L’unione – conclude Marnati – fa la forza. Stiamo lavorando per rafforzare un’area omogenea come quella del nord ovest dell’Italia».

Cresce il polo di innovazione delle life sciences

Un bilancio all’insegna della crescita e dello sviluppo per il Polo di Innovazione bioPmed il cluster piemontese di imprese, centri di ricerca e Università specializzato nei campi della Salute umana e delle Scienze della vita, uno dei sette tasselli del Sistema Poli di Innovazione del Piemonte.

E’ quanto emerge dall’assemblea dei Soci bioPmed che si è svolta il 16 dicembre, introdotta dal Presidente Franco Osta, nella sede di Bioindustry Park Silvano Fumero S.p.A. SB, Ente gestore del Polo di Innovazione Piemontese delle Scienze della vita e sede della Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita.

Il Polo di Innovazione guarda al futuro puntando su innovazione, sostenibilità e digitalizzazione del sistema per favorire la competitività delle aziende e far crescere il settore Life Sciences in Piemonte, con alcune importanti novità. L’ampliamento della rete che conta ottantasette cluster member e ha visto l’adesione di cinque nuove realtà negli ultimi mesi; sono le aziende: Value Service S.p.A.(Roma); Myna Project S.r.l. (Valle d’Aosta); Aequip S.r.l. (TO); AGORA’ S.R.L.- Salute 360 (TO) e l’Azienda ospedaliera di Alessandria SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo che si aggiunge alle due aziende ospedaliere e alle quattro ASL piemontesi già parte del Polo. Appena siglato anche il rinnovo dell’accordo quadro tra Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, attivo dal 2015 e che permette alle imprese valdostane di fruire dei servizi e del supporto offerti da Bioindustry Park e bioPmed, favorendo la nascita di iniziative comuni a favore dell’innovazione.

«L’adesione al cluster bioPmed rende più concreto l’impegno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione (DAIRI), diretto dal dott.Antonio Maconi, per l’innovazione del settore –afferma la dott.ssa Marta Betti Referente Clinical Trial Center – Grant Office (DAIRI) dell’Azienda ospedaliera di Alessandria SS – offrendoci l’opportunità di essere a contatto con la filiera e di metterci a disposizione per supportare le aziende nello sviluppo di innovazioni che potranno impattare favorevolmente per la cura e il benessere delle persone e per l’obiettivo comune di migliorare la qualità dei servizi sanitari nella nostra regione».

Tre le nuove progettualità: il Sistema Poli d’Innovazione finanziato dalla Regione Piemonte, il progetto NODES Ecosistemi dell’Innovazione – PNRR impegnato nello sviluppo della sostenibilità e della digitalizzazione del Nord-ovest e InnoFacilitator, avviato nell’ambito del programma Horizon Europe, che mira a creare competenze in materia di public procurement innovativo nel settore sanitario attraverso formazione, mentoring e coaching.

 

L’incontro è stato occasione di confronto sui bisogni e sulle prospettive per la crescita del sistema imprenditoriale e la competitività dei soci bioPmed, in vista dell’attuazione della Strategia regionale S3 a sostegno della ricerca e innovazione, in particolare dei bandi della nuova programmazione regionale POR FESR 2021-27, di cui la filiera locale delle Scienze della vita potrà beneficiare.

«Il cluster  bioPmed è da sempre strategico per orientare le politiche regionali di sostegno a ricerca e innovazione nelle Scienze della Vita – spiega Giuliana Fenu Direttore Competitività del Sistema regionale del Piemonte – in quest’ottica la Regione Piemonte ha previsto l’istituzione di tavoli tematici per la governante della Strategia regionale S3 che verranno attivati dal prossimo anno».

«Colgo l’entusiasmo e la numerosa partecipazione dei soci all’assemblea quale segnali di dinamicità e “buona salute” del Polo di Innovazione bioPmed – ha commentato Fiorella Altruda Presidente di Bioindustry Park – un patrimonio che ci permette, come Parco scientifico e tecnologico, di sedere al tavolo insieme a importanti interlocutori internazionali, e che con il supporto di Bioindustry Park, insieme alle risorse che il Sistema Regionale potrà mettere a disposizione, sarà d’impulso per rendere il Piemonte HUB di riferimento per il settore Life Sciences».

Per quanto riguarda le attività promozionali sono stati presentati il nuovo sito del Polo bioPmed e l’edizione del Catalogo 2023 che raccoglie e presenta prodotti e servizi innovativi del sistema piemontese delle Scienze della vita. Introdotte, infine, le novità che riguarderanno le attività formative per il nuovo anno.
La giornata ha previsto anche un’intensa attività di networking con incontri b2b volti a favorire la conoscenza reciproca tra i soci e gli operatori del settore, per creare collaborazioni progettuali e di business, e per incontrare il team bioPmed a disposizione degli associati per la raccolta di bisogni e il supporto delle iniziative di R&I.