ECONOMIA- Pagina 202

Un passo avanti verso l’integrazione e il rilancio economico del Triangolo Industriale

L’abbattimento del Diaframma al Terzo Valico e la firma sulla Gronda autostradale 

 
GIACHINO: L’abbattimento del Diaframma al Terzo Valico e la firma del Ministro SALVINI sulla Gronda Autostradale di Genova sono un grande passo avanti verso la integrazione e il rilancio economico e sociale delle tre Regioni del Vecchio Triangolo Industriale.  Ora occorre  integrare nella Cabina di Regia delle tre Regioni anche i Sindaci di Genova, Torino e Milano.
 
Ricordo che senza l’aumento delle esportazioni negli ultimi dieci anni il PIL italiano, al penultimo posto in Europa, sarebbe stato negativo con grandi problemi sul fronte del lavoro.
 
L’import e l’export  fuori Europa utilizzano il trasporto via mare e il porto di Genova, la infrastruttura cui dava molta importanza Cavour che , dal suo ufficio di piazza Castello, vedeva molto più  in la’ di oggi, al punto da dire al Re Vittorio Emanuele II che bisognava governare anche per quelli che non capivano.
 
Il porto di Genova , con la nuova Diga finanziata dal PNRR , il Terzo Valico,la TAV e  la Gronda oltre alla implementazione del Ferrobonus, l’incentivo che varai  e finanziai nel 2009 quando fui al Governo, potranno aumentare la competitività dell’area , la crescita economica e attraverso lo sviluppo della logistica anche l’aumento della occupazione. La Gronda autostradale alleggerirà la congestione per il traffico su strada per le merci in uscita o in arrivo dal primo porto italiano.
 
Torino e il Piemonte, che da anni crescono meno della media nazionale, debbono capire che una logistica regionale efficiente attrae investitori e aziende così come occorre confrontarsi con le aziende che vanno bene , in particolare con quelle che esportano tre quarti della propria produzione, affinché continuino la espansione in loco e non delocalizzino parte delle produzioni .
 
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO 

Indennizzi agli agricoltori per danni causati da lupi

Aperto il bando della Regione Piemonte da 383 mila euro. Scadenza il 31 gennaio 2023

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha aperto il bando n. 3/2022, che conta su una dotazione finanziaria complessiva di 383.632 euro, a favore degli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini, equini o altre specie di interesse zootecnico per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori selvatici al patrimonio zootecnico piemontese nel periodo tra l’ 1/09/2022 ed il 31/12/2022.

Il bando prevede anche aiuti agli apicoltori piemontesi censiti nella Banca dati nazionale e che non si sono avvalsi di copertura assicurativa.

Viene riconosciuto il risarcimento anche per i capi dispersi a seguito dell’evento predatorio se inseriti nel verbale Asl.

Il bando prevede il rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato la predazione, pari al 100% del valore commerciale del capo. Vengono inoltre riconosciuti i danni indiretti da predazione per le spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali feriti; per la rimozione e smaltimento dei capi, per il risarcimento delle perdite di produzione.

“Questo è il terzo bando emesso dalla Regione nel corso dell’anno 2022 a sostegno degli allevatori piemontesi colpiti dalle predazioni del lupo – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – Con 585 mila euro di contributi regionali complessivi abbiamo aperto un primo bando nel mese di maggio per il risarcimento diretto dei danni causati dal lupo, un secondo bando che scadrà a dicembre per i costi sostenuti in difesa del bestiame e questo ultimo bando sempre per indennizzi diretti da predazione da lupi, a chiusura della stagione del pascolo”.

Attraverso la legge regionale 1/2019, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, con Delibera di Giunta 25-4960 del 29 aprile 2022, ha messo a disposizione per il 2022 in totale 585 mila euro di contributi che hanno permesso l’apertura di tre bandi a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori al patrimonio zootecnico piemontese.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/difesa-bestiame-risarcimento-danni-predazioni-grandi-carnivori-bando-32022

Farine troppo care. Anche i panificatori di Torino chiedono aiuto al governo

Il costo delle farine è aumentato del 34%

Con il rincaro dell’energia il prezzo del pane lievita inesorabilmente.

Servono interventi specifici per far fronte ai rincari di farina, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: lo chiedono  al governo i panificatori di Torino e Piemonte aderenti alla Confartigianato.

Con l’aumento fino al 40 per cento delle materie prime molti panifici sono a rischio chiusura.

Confesercenti chiede la proroga dei 2000 dehors di Torino

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Mentre si attende la definizione delle nuove regole, gli attuali dehors si potrebbero prorogare anche per il 2023. Questa la proposta di Fiepet-Confesercenti, l’associazione dei pubblici esercizi, rivolta al Comune di Torino. In città i dehors sono 2000 e grazie alla loro presenza il Comune incassa circa sei milioni di euro l’anno: per due terzi grazie all’occupazione del suolo pubblico, la parte restante per la Tari. Si calcola che almeno 4000 camerieri siano operativi proprio per servire i clienti nei dehors. Si attende la risposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino.

Orso Cedo insegna ai bimbi il mondo del lavoro

Insegnare ai bambini le dinamiche quotidiane del mondo del lavoro rappresenta lo scopo di Orso Cedo, il nuovo personaggio creato da Massimiliano Gerardi, consulente del lavoro e fondatore della società tra “Professionisti & Plus”, realtà leader di settore nel panorama piemontese all’interno delle società di consulenza giusvaloristica insieme ai due soci Oriana Lavecchia e Mattia Galli.

L’idea di Gerardi è quella di avvicinare i più piccoli alla comprensione di determinati argomenti che riguardano la quotidianità dei loro genitori, che un giorno coinvolgeranno direttamente anche loro.

“Credo che sia fondamentale trovare un linguaggio per raccontare ai bambini i diritti e doveri dei loro genitori sul posto di lavoro, diffondendo l’importanza del ruolo dei consulenti del lavoro” spiega Massimiliano Gerardi.

“Queste nozioni possono essere interiorizzate nell’ottica di costruire contesti lavorativi più sereni, a tutela del dipendente così come del datore del lavoro. Orso Cedo rappresenta il consulente del lavoro degli animali ed è il protagonista di una storia in cui ogni episodio racconta un argomento tipico del mestiere del consulente del lavoro in chiave formativa e educativa per i bambini, affinché possano comprendere necessità e obblighi dei grandi.

Nel primo volume della collana, con l’aiuto del primo cliente “Lino la Tartaruga”, l’Orso Cedo racconta ai bambini un tema di stringente attualità, lo smartworking. Il progetto dell’Orso Cedo ha anche un importante risvolto sociale, in quanto i proventi derivati dalla vendita di questo volume saranno devoluti da Massimiliano Gerardi all’Associazione “UGI ODV” per i bambini oncoematologici in cura presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Il libro è edito da Buckfast Edizioni.

La crisi del sistema fieristico torinese

In questi giorni, è tornato d’attualità il grave e antico  problema di Lingotto Fiere, il quartiere fieristico di Torino.

Già due anni fa, la società (francese) GL Eventi, proprietaria e gestore della struttura (subentrata nel 2007 alla Promotor International di Alfredo Cazzola), aveva dichiarato che non ce la faceva più a reggere da sola la società, che avevaaccumulato deficit, e aveva chiesto il subentro, l’ingresso e comunque un deciso intervento dei soggetti pubblici di riferimento: Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio, e dei soggetti economici e professionali.Ovviamente, dopo due anni di pandemia e della guerra in corso, la situazione si è aggravata.

E’ una crisi che nasce da lontano, perché Torino è l’unica grande città, con un quartiere fieristico importante e che fa da riferimento per il Piemonte, da sempre gestito da una società privata, a differenza di quasi tutti gli altri importanti quartieri fieristici nazionali, come Milano, Verona, Parma, Bologna, Roma, Bari, ecc. dove c’è una gestione pubblico-privata, ovvero nelle società c’è una compartecipazione degli enti pubblici territoriali: Regione, Province, Comuni, Camere di Commercio, ecc. Una crisi accentuata dal fatto che le due più importanti fiere: il Salone del Libro e il Salone del Gusto- Terra Madre non sono gestite da Lingotto Fiere, ma sono di proprietà pubblica (Regione Piemonte e Città di Torino, assieme a Slow Food per Salone del Gusto-Terra Madre);infatti, per la loro gestione erano state create due fondazioni,con relative dotazioni finanziarie, una per il Salone del libro e una per Terra Madre. E così gli enti pubblici, direttamente o indirettamente, si sono anche improvvisati imprenditori fieristici e la società di Lingotto fiere fa solo da affittuario dell’area espositiva. Quasi una sorta di competizione o addirittura di conflitto. Peraltro, il Salone del Gusto – Terra Madre (che è biennale) nella edizione 2022 si è svolta all’aperto nel Parco Dora e per le vie della città si è svolta l’edizione 2018. Ed è innegabile il fatto che tra la Città di Torino (coi sindaci Castellani, Chiamparino, Fassino e Appendino) e Lingotto Fiere (già dai tempi di Alfredo Cazzola),  non c’è stata mai grande armonia e collaborazione. Un più fattivo e operativo rapporto di collaborazione si era creato con la Regione Piemonte, ai tempi della giunta Ghigo, tanto che nel 2002 era nato anche il Salone del Vino, in tandem tra Regione e Lingotto Fiere con la creazione di una apposita società di gestione, deliberata dalla Regione Piemonte nel 2004, ma che nel 2005, la nuova giunta Bresso aveva subito revocato.

Una anomalia torinese che ha provocato la debolezza strutturale e strategica del sistema fieristico, ovvero quella serie di fiere, mostre, rassegne e grandi eventi che sono un pezzo importante dell’economia per gli effetti positivi sul settore oggetto dell’iniziativa e per le ricadute sul turismo, servizi, insomma su quello che si definisce la capacità attrattiva della città e della regione e la crescita della loro immagine e accoglienza.

Ad accentuare la crisi, in questi ultimi anni, ci sono state tutte le grane e le inchieste giudiziarie (ancora in corso) che hanno riguardato soprattutto il Salone del Libro, investendo la Fondazione e Gl Events, e che sono la diretta conseguenza di quella anomala divisione competizione di ruoli. Una situazione paradossale, Kafkiana, se pensiamo anche al fatto che le inchieste sono scattate perché la Fondazione non faceva il bando per affidare l’evento salone del libro; un bando assurdo e paradossale, poichè potevano partecipare anche altri gestori di fiere, anche non torinesi, anche se l’evento non si poteva fare che a Torino e a Lingotto Fiere: che è l’unico quartiere fieristico di Torino, con adeguate strutture espositive, logistica e servizi; e comunque l’unico in grado di ospitare degnamente i due grandi eventi: Salone del Libro  e Salone del Gusto-Terra Madre, che non a caso, fin dalla prima edizione, si sonosempre svolti a Lingotto Fiere, così come ogni altro grande evento fieristico.

Oggi siamo all’ultimo stadio della crisi; Gl Events ha posto l’aut aut. Le istituzioni torinesi e piemontesi, non devono solo pensare a ulteriori soluzioni tampone per il Salone del Libro e Terra Madre, ma valutare se questo settore fieristico possa e debba continuare a vivere, ad essere rilanciato e potenziato, e su questo mi pare che ci sia condivisione sull’importanza del rilancio fieristico ; e se così è non ci può che essere la soluzione della compartecipazione pubblico-privata, creando una nuova società dove assieme all’attuale società o altri privati, partecipino anche la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Camera di Commercio ed eventuali altri soggetti pubblici, privati e organizzazioni economiche e professionali, ancor più rappresentanti i settori interessati. O comunque un accordo di programma, di sostegno e collaborazione tra tutti questi soggetti.

Salvatore Vullo

Politecnico di Torino, nasce Range Rover Academy

IL NUOVO CAPITOLO DEL PROGETTO “LEADER BY EXAMPLE”

I “LEADER BY EXAMPLE” DI RANGE ROVER INCONTRANO GLI STUDENTI IN UN DIALOGO CONTEMPORANEO CHE PUNTA AD UN FUTURO CARATTERIZZATO DA CREATIVITA’ E SOSTENIBILITA’

 

Dalla prima generazione del 1970, Range Rover ha definito un nuovo segmento, quello del fuoristrada di lusso, di cui è diventata e rimasta leader di riferimento indiscussa: una leadership autentica, che non scaturisce solo dalla qualità ed esclusività del prodotto, ma, soprattutto, dai valori che esprime.

Range Rover è l’auto che ha aperto la strada del cambiamento, ha ispirato e creato seguaci, rimanendo sempre la fuoriclasse, ammirata ed imitata da tutti. Restando fedele alle sue origini, e sempre protagonista di successive evoluzioni e perfezionamenti, esprime al meglio l’essenza del Modern Luxury del brand, guidato da design e sostenibilità.

La declinazione creativa dei valori intrinseci di leadership di Range Rover incontra il  Politecnico di Torino con la sua offerta internazionale di corsi di laurea nell’ambito della sostenibilità, del design e dell’innovazione nel progetto Leader by Example, un percorso narrativo e non solo, in cui cinque leader dei nostri giorni, cinque eccellenze nei loro ambiti professionali, esprimono, in un pentagono valoriale,  l’elemento di affinità con la vettura, che più li rappresenta: Ettore Bocchia, Leader by EmotionCamilla Lunelli, Leader by NetworkingAlberto Galassi, Leader by Attitude, Stefano Seletti, Leader by Vision e Michele Pontecorvo, Leader by Determination, si rivelano attraverso le proprie esperienze.

L’obiettivo è di formare i protagonisti chiave del domani, supportando lo sviluppo di figure capaci di affrontare la complessità degli scenari globali. Nel percorso formativo saranno coinvolti studenti del Politecnico iscritti ai corsi di laurea in Design e comunicazione visiva Design sistemico. Attraverso workshop e attività di team, in cui il tema della cultura sostenibile sarà sempre presente, gli studenti avranno l’opportunità di dialogare con i cinque Leader, aperti al confronto su come la visione della leadership contemporanea possa cambiare la prospettiva e ricondurre ad un recupero di valori etici ed estetici nelle proprie esperienze professionali.

I cinque Leader hanno accolto con slancio la sfida, e già dalla prima fase del progetto, hanno accettato con entusiasmo di mettersi in gioco, raccontando, con naturalezza ed autenticità, come la leadership sia stata determinante nella realizzazione dei loro obiettivi, nella capacità di superare con coraggio limiti e barriere, nel saper essere precursori.

Ed oggi, la fase culminante di questo ambizioso progetto visionario, prende finalmente forma dando vita alla Range Rover Academy, il punto di arrivo e, certamente, l’elemento di maggior valore del progetto Leader by Example.

Inizia infatti un percorso didattico in cui i cinque leader si apriranno al dialogo e al confronto con le nuove generazioni, con studenti universitari, che potranno essere i leader di domani, capaci di contribuire ad un futuro migliore.

Leader, infatti, è chi attraverso comportamenti unici, distintivi crea seguaci nel tempo e genera i presupposti per scrivere le pagine del futuro rispettando la tradizione e facendo vivere con passione il presente. Significa avere il coraggio di osare, di accogliere le sfide senza timore, riflettendo un approccio mentale che non cavalca i cambiamenti, bensì li genera.

In questo percorso, gli studenti sono l’elemento focale, il potenziale da sviluppare, le beautiful mind del futuro, capaci di influenzare i cambiamenti positivi, attraverso l’esempio del proprio modello di comportamento, nella vita professionale e personale.

L’obiettivo di Jaguar Land Rover Italia è quello di riconoscerle e supportarle, portando gli studenti più meritevoli a bordo di un progetto formativo-lavorativo in cui avranno la possibilità di fare sia un’esperienza nazionale che internazionale, per contribuire a delineare il volto futuro dell’azienda, declinando i valori etici della leadership, all’interno di un avanzato modello di business.

La convinta attenzione di Jaguar Land Rover Italia al mondo dei giovani, già espressa attraverso precedenti iniziative a loro rivolte, trova nella Range Rover Academy la più concreta realizzazione di un obiettivo di grande rilevanza all’interno dei propri programmi.

Marco Santucci, CEO Jaguar Land Rover Italia, ha dichiarato“Sono davvero molto soddisfatto  della collaborazione con il Politecnico di Torino, nostro partner in questo progetto valoriale a cui, personalmente,  tengo molto. Il nostro desiderio è quello di delineare, insieme agli  studenti coinvolti, i tratti del leader di domani, di chi saprà affrontare le nuove sfide con un approccio nuovo, che definirei gentile, distinto da una forte connotazione  etica e sostenibile, qualunque sia il campo professionale di appartenenza.

 

Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, ha aggiunto: “Sono certo che questa iniziativa aprirà la strada a nuove e interessanti collaborazioni con Jaguar Land Rover Italia, soprattutto nell’ambito della didattica innovativa su cui l’Ateneo sta investendo molto. Possiamo vantare un know how unico in Italia nei settori dell’automotive e del design, e ciò ci permetterà di raggiungere insieme importanti risultati ed offrire ai nostri studenti nuove ed interessanti opportunità professionali” 

 

Il turismo a Torino e in Piemonte parla straniero. Più 84% di presenze dall’estero

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Il turismo a Torino in Piemonte, dopo il periodo della pandemia Covid, è in netta ripresa: le presenze di turisti sono aumentate del 45% rispetto al 2021, in particolare c’è stato un incremento dell’84% degli stranieri. Con questi dati l’assessore al Turismo della Regione Vittoria Poggio ha iniziato in Terza Commissione (presidente Claudio Leone) l’illustrazione del Documento di economia e finanza regionale 2023-2025, nelle materie di sua competenza. Si tratta di dati positivi che sono anche frutto dei grandi eventi come le Atp di Tennis ed Eurovision. Sul tema Commercio l’Assessore ha parlato del sostegno ai centri commerciali naturali.

Primo anniversario della base Ryanair a Torino: parte l’operativo invernale più grande di sempre

34 ROTTE TOTALI, 6 NUOVE

Ryanair, la compagnia aerea No.1 in Italia, oggi (01 Dicembre) ha celebrato il primo anniversario della base a Torino e il lancio del suo più grande operativo per l’inverno 2022/2023, che includerà 34 rotte invernali, tra cui 6 nuove destinazioni da non perdere per i city-break, come Stoccolma e Praga. Dall’apertura della base, un anno fa, Ryanair ha investito $200 milioni (2 aeromobili basati) creando più di 60 posti di lavoro diretti e contribuendo all’incremento del traffico con 2 milioni di passeggeri nei primi 12 mesi.

L’operativo di Ryanair per l’inverno 2022/2023 a Torino prevede:

  • Due aeromobili basati
  • $200M di investimenti a Torino
  • 34 rotte, tra cui 6 nuove verso Stoccolma, Vilnius, Manchester, Billund, Praga e Breslavia
  • Più di 230 voli settimanali
  • 60 posti di lavoro diretti (più di 2.000 totali)

Per consentire ai clienti di Torino di prenotare un meritato city-break verso una delle 34 destinazioni invernali, Ryanair ha lanciato una promozione con tariffe a partire da soli €19,99 a tratta per viaggi fino alla fine di marzo 2023, che dovranno essere prenotati su www.Ryanair.com entro la mezzanotte di sabato 3 dicembre.

Mauro Bolla, Country Manager di Ryanair per l’Italia ha dichiarato:

“Siamo lieti di celebrare il primo anniversario della base a Torino con l’annuncio del nostro operativo invernale, che prevede 6 nuove rotte verso fantastiche destinazioni come Billund, Manchester, Praga, Stoccolma, Vilnius e Breslavia, offrendo ai nostri clienti tariffe più convenienti per i loro viaggi invernali.

Dopo aver trasportato 2 milioni di passeggeri dall’apertura della base un anno fa e quasi 13 milioni dal primo volo a Torino nel 1999, Ryanair continua a crescere e a offrire più scelta e maggior affidabilità ai suoi clienti italiani.

Per celebrare il primo anniversario della base, abbiamo lanciato una promozione con tariffe a partire da €19,99 a tratta per viaggi fino alla fine di marzo 2023, che dovranno essere prenotati su www.Ryanair.com entro la mezzanotte di sabato 3 dicembre.”

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport ha commentato: “Siamo molto soddisfatti del primo anno di operatività della base Ryanair, che ha portato importanti risultati in termini di crescita di traffico sul nostro scalo, mantenendo la promessa di raddoppiare i volumi di passeggeri pur in un anno che nel primo trimestre ha ancora subito gli impatti pandemici. Grazie agli investimenti di Ryanair, l’aeroporto di Torino è ripartito con un numero di destinazioni mai così ampio, che hanno aperto nuove occasioni di mobilità per il territorio e per i flussi di turismo incoming in Piemonte, permettendo allo scalo di registrare il suo record di traffico nel mese di agosto. Per festeggiare il primo anno della base Ryanair l’Aeroporto di Torino ha lanciato una promozione parcheggi, valida soltanto per la giornata odierna, che consente di acquistare soste nei nostri parcheggi ufficiali con uno sconto del 50% da sfruttare tra il 2 gennaio e il 31 marzo 2023”.

NUOVE ROTTE W22 TORINO
Stoccolma bisettimanale Mercoledì e sabato
Vilnius bisettimanale Giovedì e domenica
Manchester settimanale Sabato
Billund bisettimanale Mercoledì e sabato
Praga bisettimanale Mercoledì e sabato
Breslavia bisettimanale Lunedì e venerdì
ALTRE ROTTE W22 TORINO
Barcellona 4/settimana Martedì giovedì venerdì e domenica
Bari giornaliero Da lunedì a domenica
Birmingham settimanale Sabato
Brindisi    
Bristol settimanale Sabato
Bruxelles Charleroi 6/settimana Da martedì a domenica
Cagliari 3/settimana Lunedì mercoledì e venerdì
Catania giornaliero Da lunedì a domenica
Copenhagen bisettimanale Lunedì venerdì
Cracovia bisettimanale Martedì sabato
Dublino 3/settimana Lunedì giovedì sabato
Edimburgo settimanale Sabato
Lamezia giornaliero Da lunedì a domenica
Lanzarote bisettimanale Mercoledì domenica
Londra Luton settimanale Sabato
Londra Stansted giornaliero Da lunedì a domenica
Madrid bisettimanale Giovedì domenica
Malaga bisettimanale Martedì sabato
Malta bisettimanale Giovedì domenica
Marrakech bisettimanale Mercoledì domenica
Napoli giornaliero Da lunedì a domenica
Palermo 6/settimana Eccetto il martedì
Parigi Beauvais bisettimanale Lunedì venerdì
Pescara bisettimanale Giovedì domenica
Shannon settimanale Sabato
Siviglia bisettimanale Lunedì venerdì
Trapani bisettimanale Lunedì venerdì
Valencia bisettimanale Martedì sabato

Casa, a Torino non si ferma la crescita dei prezzi: +1,3%

MERCATO IMMOBILIARE I SEMESTRE 2022

I dati di Tecnocasa.

Domanda vivace da parte di famiglie e investitori

Quotazioni in crescita a Torino nella prima parte del 2022 (+1,3%, rispetto al II semestre 2021). Il capoluogo piemontese già a partire dal 2021 aveva evidenziato prezzi in ripresa, tendenza che prosegue anche nel nuovo anno. Questi i risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sulla città di Torino.

VARIAZIONE DEI PREZZI (I SEMESTRE 2022 rispetto al II SEMESTRE 2021)

TORINO – MACROAREE

I sem2022

Centro – San Salvario

+1,4%

Borgo Vittoria-Barriera di Milano

+0,4%

Collina

+2,1%

Francia – San Paolo

+1,8%

Nizza – Lingotto – Mirafiori Sud

+0,8%

Santa Rita – Mirafiori Nord

+2,0%

Valori in salita nella macroarea Centro-San Salvario (+1,4%).

L’area di via Lagrange evidenzia un mercato molto attivo, il numero di richieste è in crescita, anche da parte di investitori, e i tempi medi di vendita sono in contrazione. In particolare, l’attuale congiuntura economica, con l’inflazione in aumento, sta spingendo molte persone a investire i capitali sul mattone per proteggere i propri risparmi. Per questo motivo nei prossimi mesi i valori delle abitazioni potrebbero evidenziare un trend in lieve crescita. Chi compra per investimento si focalizza prevalentemente su monolocali e bilocali da mettere a reddito e i capitali investiti oscillano mediamente tra 60 e 250 mila €. In questa area della città la domanda di abitazioni in affitto è buona, soprattutto da parte di lavoratori trasfertisti e professionisti, non mancano comunque gli studenti universitari. Il canone di un bilocale ben arredato si attesta mediamente tra 700 e 900 € al mese. Il ritorno dei turisti inoltre ha determinato la ripartenza delle attività di B&B e affittacamere che, negli ultimi due anni, erano state sospese a favore di affitti a lungo termine; si segnalano anche richieste di acquisto per l’avviamento di nuove attività. In generale le vie più ambite di questa area della città sono via Lagrange, via Carlo Alberto e via Roma, dove si possono acquistare abitazioni signorili a valori medi compresi tra 4500 e 5000 € al mq, ma in via Lagrange si può arrivare anche a 6000 € al mq per tipologie ristrutturate a nuovo. Interessante anche l’area di via della Rocca, caratterizzata da immobili d’epoca che ristrutturati si vendono tra 5000 e 5500 € al mq. Da segnalare in via Lagrange la dismissione degli uffici della ex Generali e la riconversione dell’intero edificio in abitazioni residenziali. Lo stesso discorso vale per il vecchio Comando dei Vigili del Fuoco di via Giolitti, anche in questo caso l’edificio diventa residenziale. Buona la domanda di box auto, in particolare per le tipologie situate nello stesso edificio dell’abitazione, in questo caso un box singolo si vende anche a 60-80 mila €. Se il box invece si trova al di fuori del proprio contesto condominiale la disponibilità di spesa scende al di sotto dei 60 mila €.  

Prezzi in lieve aumento nella macroarea Borgo Vittoria-Barriera di Milano nella prima parte dell’anno (+0,4%).

Nell’area di Borgo Vittoria, via Breglio e via Casteldelfino il semestre ha evidenziato un mercato dinamico, con un buon numero di richieste soprattutto da parte di famiglie in cerca dell’abitazione principale. Da segnalare anche qualche acquisto per investimento, il quartiere infatti è stato da poco interessato da importanti interventi come l’interramento della ferrovia e la realizzazione di nuove strade. La zona inoltre è ben servita grazie alla vicinanza con la stazione di Rebaudengo, a un buon collegamento con la tangenziale e alla prossima realizzazione di una nuova fermata per i pullman. Chi compra per investimento si orienta mediamente su bilocali dal valore di 40-50 mila € che poi affittano a circa 400 € al mese. A cercare casa in affitto sono coppie, famiglie, lavoratori trasfertisti e anche qualche studente universitario. Tra le vie più importanti del quartiere da segnalare via Breglio e via Casteldelfino, caratterizzate da palazzine sorte a partire dagli anni ’40 in poi, ma in via Breglio si trovano anche costruzioni del 2008. In queste vie per l’acquisto di un buon usato si spendono mediamente 1000-1100 € al mq. Quotazioni più contenute si registrano nell’area di piazzale Vittoria, in direzione del Mercato, dove l’usato (abitazioni costruite a partire dagli anni ’20) si valuta 600-700 € al mq. Da segnalare infine numerosi interventi di ristrutturazione legati al superbonus 110%, interventi che una volta completati riqualificheranno ulteriormente questa area della città.

Prezzi in crescita nella macroarea Francia-San Paolo, +1,8% rispetto al semestre precedente.

Quotazioni in lieve rialzo nell’area di Pozzo StradaMassauanella prima parte del 2022. Il mercato è vivace e il numero di richieste è elevato. Chi cerca l’abitazione principale si focalizza principalmente nell’area di corso Brunelleschi e in zona Venchi Unica, aree residenziali caratterizzate da una bassa offerta. La zona di corso Brunelleschi è sorta a partire dagli anni ’70 e le quotazioni di un buon usato si attestano attualmente intorno a 1800-2000 € al mq. Più recente zona Venchi Unica, che si è sviluppata a partire dagli anni 2000, dove per un buon usato si spendono mediamente 2100 € al mq. Prezzi più contenuti si registrano nell’area di via De Santis, caratterizzata da abitazioni costruite tra gli anni ’40 e ’70 e valutate mediamente 1400 € al mq. Si tratta di un’area particolarmente apprezzata dagli investitori che acquistano in genere abitazioni da ristrutturare e rivendere oppure da mettere a reddito. Le tipologie più richieste per investimento sono bilocali e trilocali e i capitali investiti oscillano mediamente tra 60 e 100 mila €. La domanda di appartamenti in affitto è molto alta e proviene soprattutto da coppie, famiglie e in parte minore da studenti universitari. Il canone di un bilocale si attesta su 400 € al mese, mentre per i trilocali la spesa sale a 450-500 € al mese. Da segnalare qualche richiesta di box auto a causa delle difficoltà di parcheggio che si riscontrano in alcune zone, i valori di un box singolo si attestano tra 10 e 12 mila €.

Altro quartiere interessante di Torino è Cit Turin che, negli ultimi anni, ha vissuto importanti migliorie che l’hanno reso interessante anche agli occhi degli investitori. Gode della presenza della stazione di Porta Susa, ormai un importante snodo ferroviario della città, del grattacielo San Paolo e del Tribunale. Questo comporta una buona domanda di immobili in affitto da parte di professionisti. Per un bilocale si segnalano canoni medi di 550-600 € al mese. Presente anche il mercato di piazza Benefica e diverse attività commerciali. Non lontano c’è anche il Politecnico. Altro aspetto rilevante è l’attraversamento dell’asse di corso Francia che collega questa zona di Torino con il primo hinterland della città. Tra gli acquirenti si segnalano anche persone che arrivano da Milano che qui trovano prezzi più bassi, per poi lavorare a Milano in cui arrivano tramite Alta Velocità. L’offerta immobiliare spazia dalle soluzioni di prestigio a quelle degli anni ’50-’70. Numerosi gli immobili in stile liberty, spesso firmati da architetti, caratterizzati da affreschi, bow window, parquet in stato originario, vetri cattedrali. Per queste soluzioni si toccano punte di 4000 € al mq. I prezzi medi per le tipologie signorili in buono stato si aggirano intorno a 3000-3500 € al mq. Verso via Racconigi i valori sono più contenuti, 1800-2000 € al mq per le soluzioni da ristrutturare degli anni ’50-’70, ricercate per lo più da investitori che acquistano, ristrutturano e poi rivendono. 

I valori della macroarea Santa Rita-Mirafiori Nord sono cresciuti del 2% nella prima parte del 2022.

Quotazioni sostanzialmente stabili nell’area di Mirafiori Norddove la domanda di acquisto è buona e i tempi medi di vendita si attestano intorno ai 6 mesi. Le richieste arrivano soprattutto da famiglie in cerca della prima casa e le tipologie più richieste sono i trilocali e, in seconda battuta, i quattro locali. Da segnalare anche qualche acquisto per investimento grazie alla presenza degli stabilimenti della Fiat e alla vicinanza con le facoltà universitarie. Chi compra per investimento si focalizza su bilocali e trilocali già a posto e l’investimento medio oscilla tra 60 e 100 mila €. La domanda di appartamenti in affitto proviene soprattutto da lavoratori trasfertisti e da studenti universitari, il canone di un bilocale si attesta su 380-400 € al mese, mentre per i trilocali si arriva a 450 € al mese. L’area di via Siracusa e di via Induno è caratterizzata da palazzine costruite negli anni ’60 e ’70, in questa zona è possibile trovare tipologie signorili: ad esempio un quattro locali già ristrutturato si può comprare con una spesa di 200-220 mila €. Quotazioni leggermente inferiori si registrano nell’area di corso Orbassano, dove con la stessa cifra è possibile acquistare un cinque locali. Si tratta comunque di un’area molto richiesta perché ben servita da strade e mezzi pubblici ed è caratterizzata dalla presenza di molto verde. Da segnalare che numerose palazzine del quartiere negli ultimi semestri sono state interessate, e in alcuni casi lo sono ancora, dai lavori per l’efficientamento energetico grazie al bonus 110%. Infine, si registra un aumento di compravendite da parte di giovani che, temendo l’abolizione degli incentivi statali sui mutui agli under 36, stanno cercando di acquistare entro dicembre 2022.

La macroarea Nizza-Lingotto-Mirafiori Sud ha evidenziato, rispetto al semestre precedente, un aumento delle quotazioni pari al +0,8%.

Prezzi in lieve aumento in zona Borgo Filadelfia nella prima parte del 2022. Il mercato è vivace, le richieste di acquisto sono in aumento e sono tornati anche gli investitori. La vicinanza con la facoltà di economia e commercio, infatti, attira investitori privati in cerca di trilocali da acquistare ed affittare a studenti. Il capitale investito oscilla mediamente tra 90 e 120 mila € con cui si può acquistare un trilocale da ristrutturare per poi affittarlo a 300 € al mese a stanza, con un canone medio complessivo che si attesta sui 600 € al mese. Anche per quanto riguarda l’abitazione il taglio più compravenduto è il trilocale, con metrature comprese tra 75 e 90 mq, mentre è bassa l’offerta di tagli ampi in genere compresi tra 120 e 130 mq. A cercare casa in questa area della città sono spesso anche finanzieri, militari e carabinieri grazie alla presenza di numerose caserme. Da segnalare che l’aumento dei tassi di interesse sui mutui stia determinando un ribasso della quota mutuo per l’acquisto della prima casa, che fino all’anno scorso in alcuni casi si avvicinava anche al 100%, mentre adesso si prova a contenere la quota e a non superare il 70-80% del valore dell’immobile, in questo modo si cerca di minimizzare gli interessi da pagare. L’area più datata del Borgo Filadelfia è quella che si sviluppa intorno a corso Unione Sovietica, zona sorta intorno agli anni ’40: qui un appartamento da ristrutturare si vende a circa 1250 € al mq, mentre tipologie ristrutturate arrivano a 1600-1800 € al mq. Più recente l’area che sorge a ridosso dello Stadio Comunale, realizzata tra gli anni ’60 e ’70, dove un immobile da ristrutturare si vende mediamente a 1450 € al mq, mentre per abitazioni ristrutturate i valori arrivano anche a 2000 € al mq. Da segnalare che in via Poirino si possono acquistare anche appartamenti nuovi costruiti nel 2018, in questo caso la spesa sale a 2500-2600 € al mq. Il quartiere negli ultimi semestri è stato interessato da numerosi interventi di riqualificazione grazie al bonus 110% e al bonus facciate, che hanno permesso a molti immobili di acquisire valore.  

I valori immobiliari della macroarea della Collina sono aumentati del 2,1% nella prima parte dell’anno.

Quotazioni in leggera crescita nei quartieri di Crimea, Gran Madre, Val Salice e Borgo Po nella zona precollinare di Torino. Si registra un mercato molto dinamico, le richieste sono numerose e i tempi medi di vendita sono in contrazione e attualmente si attestano su 3-4 mesi. Molto alta la domanda di soluzioni indipendenti, ma l’offerta è bassa. In generale piacciono le tipologie dotate di ampi spazi esterni come terrazzi e giardini. Da segnalare anche un aumento di richieste di 5 locali, ma la domanda è alta per tutte le tipologie abitative. Si registra anche un ritorno importante degli investitori che, in questo momento, preferiscono spostare i propri capitali sul mercato immobiliare. Chi compra per mettere a reddito sceglie in genere bilocali e trilocali dal valore compreso tra 80 e 100 mila €. La domanda di affitti è alta, il canone di un bilocale è di 500-550 € al mese, quello di un trilocale è di 700-750 € al mese e il contratto più utilizzato è quello a canone concordato. Crimea, Gran Madre, Val Salice e Borgo Po sono zone residenziali, apprezzate da professionisti ed in generale da acquirenti con una buona disponibilità di spesa. In generale piace l’area compresa tra via Crimea, piazza della Gran Madre di Dio e piazza Hermadadove ci sono piccoli condomini, palazzine e case indipendenti quasi tutte d’epoca, i prezzi medi oscillano tra 3500 e 4000 € al mq, arrivano 4500 € al mq per le abitazioni particolarmente prestigiose e raggiungono top prices di almeno 5000 € al mq nelle vie Crimea, Moncalvo e Bezzeca. Punte di 6000 € al mq si toccano per le soluzioni nuove sorte in luogo di un ex convento.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa