ECONOMIA- Pagina 180

Dopo il lockdown: il lascito della pandemia sui bilanci delle imprese

Workshop

Giovedì 10 novembre 2022, ore 10:00 – 12.00

Camera di commercio di Torino, Sala Giunta

Via Carlo Alberto 16 Torino

 

Una crisi che fermasse le imprese non c’era mai stata. Cristallizzare e congelare per mesi le attività come ha influito sulle imprese del Piemonte? Una ricerca del Comitato Torino Finanza ha analizzato l’universo dei bilanci delle società di capitali piemontesi dell’anno della pandemia e di quello precedente.

Programma

Apertura dei lavori

Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino

Presentazione dell’indagine

Giuseppe Russo, Step Ricerche

Tavola rotonda di discussione

Modera: Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico

Partecipano:

Luca Asvisio, Presidente Ordine Commercialisti ed esperti contabili di Torino

Alain Devalle, SAA e School of Management Università degli Studi di Torino

Gianna Pentenero, Assessore alle attività produttive del Comune di Torino

Andrea Tronzano, Assessore allo sviluppo economico Regione Piemonte

Giampaolo Vitali, Istituto per la ricerca sulla crescita economica sostenibile, CNR

 Chiusura dei lavori

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza

Conad Nord Ovest a sostegno degli ospedali

Con la collezione sostenibile GOOFI

 

Nei punti vendita Conad parte la nuova campagna di collezionamento di soggetti natalizi GOOFI per l’addobbo e la decorazione.

 

Per ogni premio distribuito, Conad Nord Ovest devolverà 50 centesimi a sostegno di 6 ospedali pediatrici nei territori in cui la Cooperativa e i Soci operano ogni giorno.

 

Partita il 31 ottobre la nuova iniziativa di collezionamento sostenibile promossa da Conad in partnership con Egan, azienda marchigiana che afferma la sua filosofia armonizzando lo sviluppo produttivo con l’unicità e la peculiarità del prodotto.

Per 6 settimane i clienti Conad potranno collezionare una linea di 12 soggetti natalizi GOOFI by Egan ispirati a personaggi famosi a tema gufo per l’addobbo e la decorazione, tutti realizzati in plastica (ABS) 100% riciclata e confezionati in buste singole realizzate con carta FSC.

Per ogni soggetto natalizio distribuito, Conad Nord Ovest devolverà 50 centesimi a favore dei reparti pediatrici di sei ospedali nelle Regioni in cui opera, dando una mano concreta a chi lavora ogni giorno per rendere la vita di tutti i bambini ricoverati il più normale possibile. I 6 ospedali coinvolti sono anche per quest’anno: l’Istituto Gaslini di Genova, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, l’ARNAS G. Brotzu di Cagliari, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e l’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio di Massa.

Anche quest’anno, quindi, in Piemonte e in Valle D’Aosta, Conad Nord Ovest supporterà FORMA Onlus, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, centro di riferimento per neonati, bambini ed adolescenti affetti dalle patologie più complesse, rare e crocniche. Il ricavato sarà destinato all’acquisto del macchinario Risonanza Magnetica 3 Tesla, che permetterà di valutare con maggior precisione i casi più complessi, ampliare lo studio dei pazienti con malformazioni, anche in epoca prenatale, ed eseguire studi all’avanguardia.

“Anche quest’anno siamo fieri ed orgogliosi di sostenere i reparti pediatrici degli ospedali del nostro territorio con questa importante iniziativa di collezionamento sostenibile” spiega Adamo Ascari, Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest. “Questo progetto è frutto della collaborazione sinergica tra la nostra Cooperativa, i nostri Soci e i nostri Clienti: un ulteriore impegno a supporto del territorio, delle Comunità e del tessuto sociale in cui operiamo. Agire in modo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale è infatti un valore che ci guida da sempre e questa iniziativa conferma ancora una volta la forte vocazione sociale della nostra azienda, un impegno che condividiamo con i nostri Soci, da sempre sensibili alle necessità del territorio e vero motore della nostra Cooperativa e di tutto il Sistema Conad.”

 

L’impegno dedicato alle partnership sostenibili e, in particolare, alle iniziative di fidelizzazione a sostegno dell’ambiente e delle persone, rientra nel grande progetto di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il futuro”, basato su tre dimensioni fondamentali dell’agire quotidiano dell’insegna: rispetto dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità, valorizzazione del tessuto imprenditoriale e del territorio italiano.

 

Primark inaugura il nuovo store a Le Gru

È stato inaugurato oggi il nuovo punto vendita Primark presso il centro commerciale Le Gru, che ha creato oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale

• Questo punto vendita rappresenta il primo in assoluto nell’area nord-occidentale e il 12° negozio Primark in Italia

Grugliasco (TO), 8 novembre 2022 – Primark, il rivenditore di moda internazionale, ha
inaugurato oggi il suo nuovo store nella città di Torino, il primo punto vendita in
Piemonte. Il negozio è situtato all’interno del centro commerciale Le Gru nel Comune di
Grugliasco, in provincia di Torino, e rappresenta il 12° punto vendita di Primark in Italia.
Questa apertura creerà oltre 150 nuovi posti di lavoro a livello locale.


Con una superficie commerciale di circa 4.600 metri quadrati su un piano, il nuovo negozio di
Torino offrirà l’esperienza in-store per cui Primark è da sempre famosa. I clienti di Primark Le
Gru potranno così acquistare le ultime tendenze e i capi basic delle collezioni abbigliamento
uomo, donna, bambino, beauty, lifestyle e casa – compresi i prodotti a marchio ‘Primark Cares’
in continua crescita. I clienti troveranno anche un’ampia scelta di prodotti a tema natalizio.
Dall’abbigliamento per le serate con gli amici ai maglioni festivi da abbinare con i propri cari,
passando per i ‘FamJams’ per tutta la famiglia, alle decorazioni natalizie e agli articoli beauty
must-have come il ‘Glow Gift Set’ e le palette di ombretti. I clienti di Le Gru troveranno
sicuramente l’acquisto natalizio perfetto, qualunque sia il loro budget.

L’offerta impareggiabile di Primark, in termini di trend moda e must-have, ha conquistato il
cuore dei clienti italiani sin dal primo negozio che il retailer ha aperto ad Arese, in provincia di
Milano, nel 2016. Questo nuovo punto vendita rappresenta un ulteriore passo in avanti nella
strategia di espansione di Primark nel Bel Paese. Dall’inizio di quest’anno Primark ha, infatti,
inaugurato 4 nuovi store in Italia, tra cui il flagship store e headquarter per l’Italia a Milano in
Via Torino, gli store di Chieti e Bologna durante il periodo estivo, arrivando così fino ad oggi
con l’apertura di Primark Le Gru a Torino. Primark aprirà un nuovo negozio in Italia entro la
fine dell’anno nel centro commerciale ‘Campania’ di Caserta, mentre sono previste due nuove
aperture nelle città di Bari e Venezia nel 2023 – rispettivamente nei centri commerciali
‘Casamassima’ e ‘Nave De Vero’.

All’inizio di questa settimana, Primark ha ospitato un esclusivo evento dedicato agli amici e ai
familiari dei dipendenti, che sono stati invitati a festeggiare tutti insieme l’apertura del negozio
visitandolo in anteprima e scoprendo l’entusiasmante offerta di prodotti disponibile.
Luca Ciuffreda, Head of Sales Italy di Primark, ha dichiarato: “Primark Le Gru rappresenta
un’ulteriore pietra miliare nella strategia di espansione di Primark in Italia, in quanto porta a 12
il totale dei nostri store nel Paese. Siamo felici di inaugurare il nostro nuovo negozio prima
dell’alta stagione festiva, offrendo così ai clienti l’opportunità di acquistare la nostra fantastica
offerta prima di Natale. Che si tratti di prodotti basic per la famiglia o dell’abbigliamento da
party, sappiamo che i nostri clienti adoreranno la nostra offerta. I nostri colleghi hanno, infatti,
lavorato duramente per offrire ai nostri nuovi clienti un’esperienza in-store straordinaria e non
vediamo l’ora di accoglierli nelle prossime settimane”.

“Siamo orgogliosi che Primark abbia scelto Grugliasco e Le Gru per aprire un nuovo punto
vendita in un momento così difficile”, ha affermato il Sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito.

“Sono sicuro che questo sia un buon investimento e che tale presenza sia importante per tutta
la nostra economia diventando motore di occupazione sul nostro territorio e variegando, così,
l’offerta commerciale della città. Sui 150 assunti circa 30 sono grugliaschesi e per noi è fonte
di grande gioia. Quello che oggi fa Primark è un atto di fiducia per la nostra città. Li ringraziamo
anche perché Grugliasco si conferma città attrattiva per aziende, multinazionali e grandi
marchi sviluppando tutto il suo potenziale e manifestando la sua piena attrattività economica,
fatta di commercio storico e di presenze nuove, che producono nuova linfa”.

Luis Pires, Head of Country di Klépierre Italia, ha dichiarato: “Il taglio del nastro di Primark
a Le Gru rappresenta un’ulteriore tappa nel percorso di crescita e ammodernamento del nostro
intero portfolio italiano. Da un lato, infatti, consolida il ruolo di leadership del Centro
Commerciale Le Gru situato alle porte di Torino, in un bacino di utenza che abbraccia l’intero
territorio regionale e oltre; dall’altro, dà continuità al piano strategico di sviluppo degli asset di
Klépierre. L’obiettivo, in una logica di costante innovazione e potenziamento, è quello di
intercettare sul mercato le eccellenze in tutti i settori merceologici e di consolidare dunque la
leadership del portfolio di Klépierre in Italia”.

Caro affitti: a Torino si prospetta rinnovo con un potenziale aumento medio del +20,6%

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Per le famiglie in affitto, con contratti ordinari di lungo periodo (4+4), Il canone medio per un bilocale è di €715 al mese.

Firenze prima per aumenti (+35,3%), seguita da Bologna, Genova e Napoli.

 

All’aumento dei canoni bisogna poi aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali, il che porterebbe per molti ad un importo totale insostenibile. Molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.

 Caro energia, crescita dei prezzi del “carrello della spesa” che a settembre 2022 (+10,9% su base annua) hanno raggiunto quelli del mese agosto 1983 e, con molta probabilità, anche caro affitti. È la situazione in cui si potrebbero trovare a breve molti cittadini e famiglie torinesi al termine del loro contratto di affitto a canone di mercato. Considerando il classico contratto di locazione ordinario di lunga durata (4+4) stipulato fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 a Torino e giunto quasi a scadenza, chi volesse rinnovare potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio del +20,6%, con un canone che potrebbe toccare in media €715 al mese per un bilocale di 70 mq. Un valore comunque inferiore alla media delle otto città metropolitane (+25,6%).

A questi dati, che si riferiscono ai canoni di locazione escluse le spese condominiali, bisognerà aggiungere gli eventuali aumenti relativi alle spese per il riscaldamento e la luce, diventando così per tanti un importo insostenibile. Molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.

Sono questi i risultati dell’analisi di Abitare Co., società di intermediazione immobiliare, che ha preso in considerazione quelli che sono i potenziali rinnovi dei contratti ordinari di lunga scadenza che dopo otto anni (4+4) devono essere appunto rivisti. La fotografia scattata fa riferimento alle otto principali città metropolitane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino), calcolando l’impatto che si potrebbe avere sul mercato immobiliare.

Si tratta di un dato sensibile che ha un forte impatto sociale, considerando che nel 2015 sono stati stipulati a Torino 9.351 contratti di affitto di lungo periodo (4+4), con una superficie media di 71,3 metri quadrati (oggi la superficie media è più bassa: 66,3 metri quadrati).

Gli incrementi maggiori sui canoni a Torino, divisi per zone, ovviamente impattano prima di tutto sulle aree di maggior pregio (+30,8%), mentre nelle aree centrali l’incremento è del +19,5%, in quelle semicentrali del +18% e in quelle periferiche del +14,3%.

Sul fronte dei prezzi, ad esempio, per un bilocale di 70 mq. a Torino occorrono in media circa €715 al mese, escluse le spese condominiali, ma con una notevole differenza in base alla zona: si parte da €470 nelle aree periferiche ed €610 in quelle semicentrali, per arrivare fino a €790 in centro e circa €990 per gli immobili di pregio.

Tra le città metropolitane, ai primi posti troviamo Roma con una media dei canoni mensili, sempre per un bilocale di 70 mq., pari a €1.365 e Milano con €1.300Le città meno care, come canone medio mensile, sono Palermo (€625), Torino (€715) e Genova (€750).

“Oltre alla revisione dei contratti in scadenza, con degli inevitabili aumenti, bisogna poi aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali (soprattutto nelle case con riscaldamento centralizzato), che porterebbe il canone totale mensile a un livello non più sostenibile per molte famiglie che, a quel punto,  si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi – ha sottolineato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. – C’è invece chi, spinto dagli aumenti, opta per l’acquisto di una nuova abitazione, anche se le rate di mutuo sono più care causa dell’aumento del costo del denaro. L’acquisto di una nuova abitazione è inoltre sostenuto dalla migliore efficienza energetica dell’immobile che può ridurre in maniera importante le voci di spesa nel budget famigliare. In realtà – continua Crupi – quello che manca oggi sul mercato italiano è un’offerta di qualità legata al mondo degli affitti, con immobili di nuova generazione che offrono case con servizi condominiali di vario genere. Da una nostra recente indagine su un campione di 1.500 famiglie oltre l’80% ha risposto che sarebbe disposto a pagare un affitto più alto del 15%, rispetto a quanto paga oggi, per una casa nuova dotata di servizi comuni.” 

Esempio di affitto mensile per un bilocale di 70 mq.                                                          (2022, in euro, spese escluse)

Pregio

Centro

Semicentro

Periferia

Media

Roma

2.050

1.650

1.050

700

1.365

Milano

1.930

1.500

1.050

720

1.300

Napoli

1.350

1.050

760

530

925

Torino

990

790

610

470

715

Palermo

850

700

530

410

625

Genova

1.030

850

650

470

750

Bologna

1.050

820

700

580

790

Firenze

1.530

1.170

950

760

1.100

Media

1.350

1.070

790

580

945

Centro Studi Abitare Co.

Variazioni % dei canoni dopo 8 anni (2022/2015)

Pregio

Centro

Semicentro

Periferia

Media

Roma

14,4%

7,7%

24,1%

33,3%

19,9%

Milano

24,1%

15,9%

14,6%

15,1%

17,4%

Napoli

18,6%

31,4%

35,4%

26,8%

28,0%

Torino

30,8%

19,5%

18,0%

14,3%

20,6%

Palermo

35,5%

30,4%

23,3%

16,4%

26,4%

Genova

26,8%

28,3%

29,4%

29,0%

28,4%

Bologna

33,3%

22,8%

26,3%

31,6%

28,5%

Firenze

42,9%

32,5%

33,3%

32,7%

35,3%

Media

28,3%

23,6%

25,6%

24,9%

25,6%

Centro Studi Abitare Co.

 

Decolla l’export piemontese in Europa, Nord America e nuovi mercati

Decolla nel primo semestre 2022, secondo il Monitor dei Distretti del Piemonte realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, l’export dei distretti piemontesi: è stato pari a 5,9 miliardi di euro con un aumento del 14,6% rispetto al primo semestre 2021 (753 milioni di euro in più) e del 5,4% rispetto al primo semestre 2019 (più 300 milioni di euro). Positivo l’andamento delle esportazioni piemontesi verso i mercati maturi (+16,4% rispetto al primo semestre 2021), trainati dai Paesi europei tra cui spiccano Francia, Germania e Svizzera e dall’America del Nord (Stati Uniti e Canada), e anche verso i nuovi mercati (+10,9%) con Turchia, Romania e Corea del Sud in testa.

Produzioni cinematografiche e hotel, binomio vincente per l’economia torinese

Torino città del cinema, con ricadute positive sull’economia. Sono state più di trenta le produzioni  da inizio anno a Torino: 18 film  e 13 serie tv. Tanti gli attori, registi e professionisti che hanno soggiornato in per oltre 100 settimane di riprese e altrettante di preparazione. La spesa per i pernottamenti a fine anno supererà i tre milioni di euro. Si pensi che solo la produzione di Fast X, decimo episodio della serie Fast & Furious, ha garantito agli hotel piemontesi spese alberghiere pari a 1.109.000 euro. Soddisfazione da Film Commission Torino Piemonte e Federalberghi Torino che hanno in programma di potenziare la collaborazione avviata nel 2021 con la sigla di un protocollo di intesa per promuovere Torino come location ideale per le produzioni cinematografiche.

Torino Capitale del Social business per un’economia “pulita”

Inizia lunedì 7 novembre a Torino il Global Social Business Summit

Protagonista dell’evento è Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006 e inventore del microcredito. Yunus incontrerà già oggi al Sermig Ernesto Olivero, ma il Summit si terrà nella  Centrale della Nuvola Lavazza, dove lunedì si riunirà la comunità mondiale del social business per l’annuale evento da lui fondato nel 2009. È la prima volta in Italia. Presenti 500 persone provenienti da 45 paesi del mondo, tra le quali oltre 300 imprenditori sociali ed esponenti della politica e dell’economia globale, manager e studiosi, in rappresentanza di numerose organizzazioni. Questa edizione punta a un’economia a tre zeri: zero disoccupazione, zero povertà e zero emissioni CO2.

Carcere e impresa. Quando la «pena» è strumento di formazione e cambiamento

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Dibattito il 7 novembre a Torino

 

COME IL LAVORO E LA FORMAZIONE CONTRIBUISCONO A COSTRUIRE IL FUTURO DI PERSONE DETENUTE? I RISULTATI DEL PROGETTO L.E.I nel carcere di Torino

Il 7 novembre dalle 18,30 si svolgerà nella sede di Torino di Fondazione Casa di Carità (via Orvieto 38) un seminario che permetterà di approfondire e discutere sui risultati del Progetto L.E.I, acronimo di Lavoro, inclusione ed emancipazione, svolto da diversi anni nel carcere Lorusso e Cutugno e sostenuto dalla compagnia di San Paolo.

COME IL LAVORO E LA FORMAZIONE CONTRIBUISCONO A COSTRUIRE IL FUTURO DI PERSONE DETENUTE? Il dibattito si svilupperà attorno ai risultati di questo progetto che prevede differenti azioni sia all’interno del carcere (corsi di formazione e laboratori professionalizzanti di sartoria e cucina, corsi di educazione finanziaria e alfabetizzazione informatica), che fuori dal carcere (accompagnamento socio-educativo, ricerca di un’abitazione ove necessario, supporto all’inserimento lavorativo, sostegno psicologico, mediazione familiare e voucher formativi spendibili per frequentare percorsi professionalizzanti anche alternativi ad attività di cucito/sartoria e cucina), e include iniziative mirate alla cura della persona.

Si confronteranno: la direttrice del carcere di Torino, Cosima Buccolieri, e alcune associazioni del privato sociale e imprenditori che intervengono a vario titolo per trasformare la pena in occasione di riscatto sociale e di ritorno alla legalità: Relazioni introduttive di Damaris Paolone (Ente Esseri Umani), Claudio Amisano (Cooperativa Impatto Zero), Claudia Ducange (Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri. Modera, Cinzia Pecchio, di Aidda.

Il seminario è promosso da Ucid Torino e da Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, con l’adesione di Aidda (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda).

Per informazioni: segreteria.fondazione@casadicarita.org

Il Piemonte del turismo si presenta in Sicilia

Focus sulle rotte aeree da Palermo al Piemonte: dalla scoperta dei paesaggi e della stagione invernale, alle opportunità professionali e formative nelle imprese piemontesi

 

Il Piemonte del turismo si presenta in Sicilia con l’evento “La Sicilia atterra in Piemonte – Territori lontani mai così vicini”, con l’obiettivo di promuovere – insieme ai voli che collegano gli aeroporti delle due regioni – i territori in vista della stagione invernale e contestualmente proporre opportunità lavorative ai professionisti siciliani della filiera ricettiva. Un’esigenza, quest’ultima, fortemente evidenziata dagli imprenditori piemontesi del turismo e sostenuta dagli studi di settore dell’Osservatorio Turistico Nazionale. Il tutto con due incontri ospitati ieri a Mondello, la frazione marinara di Palermo.

L’iniziativa, voluta dalla Regione Piemonte, è stata realizzata con il supporto di Visit Piemontela società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio – con la collaborazione di ACA, l’Associazione Commercianti Albesi, Confcommercio Palermo, Cuneo Airport, le ATL Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e Visit Cuneese e i consorzi turistici Conitours e Langhe Experience.

I due momenti distinti dell’intensa giornata sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio e del Presidente di Visit Piemonte Giuseppe Carlevaris. All’incontro del mattino, dal titolo “Alla scoperta dei paesaggi, dalle Langhe alle Alpi Cuneesi” dedicato ai tour operator e alle agenzie di viaggio, hanno inoltre partecipato, Giuseppe Cimminisi, Presidente FIAVET Sicilia; Fabrizio Pace, Direttore Associazione Commercianti Albesi; Mariano Rabino, Presidente ATL Langhe Monferrato Roero; Chiara Bergadano del Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero; Gabriella Giordano del Cda ATL Cuneese; Michele Pianetta, Vice Presidente Conitours e Anna Milanese, Direttore Aeroporto Cuneo Levaldigi.

Nel pomeriggio, il focus su “Le opportunità professionali e formative nelle imprese piemontesi”, rivolto ai rappresentanti degli istituti superiori e di formazione siciliani a indirizzo turistico-alberghiero, ha visto gli interventi di Patrizia Di Dio, Vice Presidente Nazionale Confcommercio; Gianluca Manenti, Presidente Confcommercio Sicilia; Fabrizio Pace, Direttore Associazione Commercianti Albesi; Mario Deltetto, Responsabile Alba Accademia Alberghiera; Anna Milanese, Direttore Aeroporto Cuneo Levaldigi; Giovanni Battista Scalia, Direttore Aeroporto Palermo; Mariano Rabino, Presidente ATL Langhe Monferrato Roero e Gabriella Giordano del Cda ATL Cuneese.

Entrambi gli incontri sono stati moderati dal Direttore di Visit Piemonte Alessandro Zanon.

«Questa iniziativa rappresenta un importante ed innovativo esperimento con il quale, grazie alla forza attrattiva degli sport invernali e dell’enogastronomia, protagonisti dell’autunno e dell’inverno piemontesi – la Regione Piemonte incontra ed asseconda le richieste delle imprese per sostenerle in questa fase storica

complessa – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio Gli appuntamenti di oggi hanno unito due aspetti cruciali per l’economia del Piemonte e della Sicilia: da un lato, una vicendevole promozione turistica, volta a intensificare gli arrivi e le presenze nelle rispettive destinazioni, dall’altro la presentazione di opportunità lavorative nelle strutture della ricettività e della ristorazione del Piemonte».

Realizzando le necessarie indagini sul mercato del lavoro nel comparto turistico e basandosi anche sui collegamenti aerei diretti da e per il Piemonte, peraltro sostenuti dalla stessa Regione Piemonte, nasce l’idea di imprimere un ulteriore significato ai voli Ryanair tra gli aeroporti piemontesi e quello di Palermo.

Anche Beppe Carlevaris, Presidente di Visit Piemonte, sottolinea questo “caso pilota” che vuole integrare l’attività di supporto agli aeroporti, la promozione turistica del Piemonte e l’offerta di professionalità del mondo alberghiero. Parole d’ordine: interscambio, destagionalizzazione, sinergie fra territori. «In Sicilia la stagione turistica balneare si chiude a ottobre per riaprire nel mese di aprile: molti professionisti possono dunque essere interessati a trovare opportunità di impiego stagionale in quel periodo. Da parte nostra, in Piemonte, alla vigilia della stagione invernale, registriamo invece carenza di personale qualificato e l’alto livello professionale degli operatori siciliani è di nostro grande interesse. Per questo ci rivolgiamo da un lato ai professionisti e dall’altro alle scuole per un discorso di prospettiva». «In pratica – conclude Carlevaris – il nostro obiettivo è quello di “istituzionalizzare” una prassi di collocamento lavorativo finora lasciato alle iniziative individuali e spontanee, con modalità che diano garanzie sia ai lavoratori che alle strutture alberghiere e di ristorazione».

Manovra Governo, gli artigiani: costo del credito PMI + 210 milioni di euro

 

“Ricadute negative  anche sull’occupazione per la preoccupazione sull’evoluzione dei costi energetici, anche se in Piemonte rimane diffusa la difficoltà di reperimento del personale, che ad ottobre arriva al 47,8% delle assunzioni previste” 

 

 Stiamo vivendo settimane cruciali per le politiche economiche europee e nazionali. Qualche giorno fa la Banca centrale europea, di fronte ad una inflazione in Eurozona che si avvicina alla doppia cifra (9,9%, mentre era 9,1% ad agosto) – e nel nostro Paese ha appena raggiunto il +11,9% (record dal 1984) – ha definito un terzo rialzo di 75 punti base dei tassi di interesse ufficiali (dopo  un primo incremento di 50 punti base in luglio e con un secondo di 75 punti base in settembre) ed inoltre prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine.

“Siamo molto preoccupati -afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– La salita del costo del credito amplifica la compressione della redditività determinata dalla straordinaria pressione dei costi dell’energia e delle materie prime, mentre riduce la domanda per investimenti: un combinato che amplia la quota di imprese con una più elevata probabilità di insolvenza. La stretta rallenterà il settore immobiliare e quello delle costruzioni, i comparti che hanno sostenuto la ripresa post-Covid-19”.

La Banca centrale europea potrebbe infatti generare un eccessivo impulso recessivo sull’economia italiana. Le ricadute sulle imprese della stretta monetaria sono pesanti. Per le micro e piccole imprese (MPI) fino a 20 addetti, al 30 giugno 2022 lo stock prestiti ammonta a 128.135 milioni di euro; nell’ipotesi controfattuale di un costo del credito che rifletta l’andamento dei tassi ufficiali – con una evoluzione simile a quella osservata nei rialzi adottati dalla BCE tra il 2006 e il 2007 – il ribaltamento degli ultimi tre aumenti dei tassi di riferimento avrebbe un impatto sul costo del credito per le MPI di 2.563 milioni di euro su base annua. Gli effetti si potrebbero ampliare con gli ulteriori rialzi previsti dal Consiglio direttivo della BCE.

Tutto questo -sottolinea Felici- significa per le imprese del Piemonte 210 milioni di euro di maggiori costi! Siamo la quarta regione più penalizzata dopo la Lombardia (491 milioni di euro), il Veneto (267 milioni) e l’Emilia-Romagna (262 milioni). E non è tutto – prosegue Felici – È attesa a breve anche la proposta di riforma delle regole europee di bilancio da parte della Commissione europea e a novembre, infine, sarà varata la manovra di bilancio dal nuovo Governo Meloni, che dovrà tenere conto di questo rincaro dei tassi di interesse che ha rilevanti effetti sui conti pubblici”.

Per fortuna -afferma Felici- abbiamo il Governo nel pieno dei poteri e ci attendiamo subito provvedimenti che mantengano il credito d’imposta sui costi di elettricità e gas anche per dicembre e l’azzeramento degli oneri generali di sistema in bolletta anche per il primo semestre 2023, per arrivare ad un intervento strutturale che elimini definitivamente gli oneri generali di sistema dalle bollette delle piccole imprese. In ambito europeo auspichiamo interventi contro la speculazione sul prezzo dell’energia.”

 Dal confronto su dati Eurostat emerge infatti che a settembre i prezzi dell’energia elettrica in Italia salgono del 103,4% rispetto a dodici mesi prima, a fronte del +20,9% della Germania e del +10,6% della Francia; l’aumento in Italia è di 63,8 punti superiore alla media dell’Eurozona.

“Tutto ciò-conclude Felici-ricade anche sull’occupazione per la preoccupazione sull’evoluzione dei costi energetici, anche se in Piemonte, in particolare, rimane diffusa la difficoltà di reperimento del personale, che ad ottobre arriva al 47,8% delle assunzioni previste”.