ECONOMIA- Pagina 17

Costruire il futuro del Made in Italy con le eccellenze del territorio

Il 26 marzo approda a Torino MICS, il partenariato da 125 milioni di euro 

 

Il 26 marzo prossimo, a Torino, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale, in Sala Piemonte, organizzato da MICS (Made in Italy Circolare Sostenibile), partenariato esteso finanziato dal Ministero dell’Università della Ricerca con 125 milioni di fondi del PNRR, si terrà un evento dal titolo “Il made in Italy tra tecnologie all’avanguardia e nuovi concetti di fabbrica”.

L’evento è realizzato con il supporto organizzativo delle case del Made in Italy e rappresenta la quarta tappa del Road Show di MICS; si tratta di un’importante occasione per capire come le tecnologie di stampa 3D e la produzione avanzata possano rivoluzionare i processi industriali rendendoli più digitalizzati, flessibili e sostenibili. Si susseguiranno panel di discussione in cui si analizzeranno le implicazioni di tali innovazioni in merito alla riduzione degli sprechi, l’efficienza produttiva e all’emergere di nuovi modelli di business.

La giornata si aprirà alle ore 10 con i saluti istituzionali della Vicesindaca di Torino Michela Favaro e del Sottosegretario alla Vicepresidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto. Il primo panel avrà come titolo “La fabbrica del futuro” e vedrà tra i partecipanti l’intervento di Marco Gay, Presidente dell’Unione Industriali di Torino e Presidente esecutivo Zest. Il secondo panel che avrà luogo alle 11.40, sarà guidato da Federica Bondioli, Professore ordinario di Scienze e Tecnologie dei Materiali presso il Politecnico di Torino, nonché referente dello Spok 6 di MICS. Il terzo panel, dalle 12.20 alle 13, sarà su “Mondo, Europa, Territori – le iniziative per la sostenibilità”. Si tratta di un’occasione per comprendere come le aziende del territorio stiano affrontando i temi della sostenibilità e della transizione digitale, e di scoprire come Università, istituzioni e associazioni di categoria stiano lavorando insieme alle imprese per agevolare questo passaggio.

 

Mara Martellotta

Lingotto Fiere, un anno di innovazione e cultura. Ecco tutti gli eventi

Lingotto Fiere razie a nuovi investimenti mirati,  punta a migliorare sicurezza e competitività degli spazi, rafforzando il suo ruolo strategico.

Torino accelera sull’innovazione e Lingotto Fiere ne è protagonista, diventando un hub per lo sviluppo di nuove tendenze e la valorizzazione della cultura a livello internazionale. Sotto la guida di GL events Italia, il centro fieristico fonde tradizione e futuro in un palinsesto di eventi sempre più ricco, abbracciando anche la cinematografia per rendere il territorio sempre più attrattivo per i grandi appuntamenti.

Un 2025 ricco di eventi imperdibili

La programmazione del 2025 conferma Lingotto Fiere come punto di riferimento nel panorama fieristico. Tra gli eventi in arrivo:

  • Abilmente – Il salone delle idee creative (3-6 aprile), un appuntamento dedicato alla creatività e alla manualità.
  • AMTS – Auto Moto Turin Show (4-6 aprile), che esplora la mobilità sostenibile e le tecnologie emergenti con esperienze immersive, test drive e workshop interattivi.
  • Torino Comics (11-13 aprile), organizzato in joint venture con Just for Fun, porta a Torino autori, cosplayer e appassionati di fumetti, manga, cinema e videogames con il tema “Peace, Love and Be Nerd”.
  • Salone Internazionale del Libro (15-19 maggio), evento simbolo della cultura e dell’editoria che guarda al futuro con focus su digitale e intelligenza artificiale.

Lingotto Studios: il polo per il settore cinematografico

Parallelamente agli eventi fieristici, i Lingotto Studios stanno consolidando il polo come punto di riferimento per le produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive. Set e riprese animano gli spazi della struttura, contribuendo a valorizzare il territorio, attrarre investimenti e creare nuove opportunità lavorative.

Un primo trimestre all’insegna dell’innovazione e dello spettacolo

Il 2024 ha già visto Lingotto Fiere ospitare eventi di grande rilievo, tra cui:

  • Hyrox (1-2 febbraio), la competizione di fitness a partecipazione di massa con 9.000 atleti da tutto il mondo.
  • A&T – Automation and Testing (6-8 febbraio), appuntamento chiave per la tecnologia e l’industria 4.0 e 5.0.
  • Festival dell’Oriente (1-9 marzo), un crocevia di culture e tradizioni.
  • Reload Music Festival (15 marzo), il più grande evento italiano di musica elettronica.
  • Horeca Expoforum (16-18 marzo), con oltre 200 brand e 13.000 visitatori, arricchito dalla selezione italiana per il Bocuse d’Or, vinta dalla squadra dello chef Matteo Terranova.

GL events Italia: impulso per turismo ed eventi

Torino si afferma sempre più come destinazione turistica d’eccellenza, sancita dal titolo di “European Capital of Smart Tourism 2025” assegnato dalla Commissione Europea. GL events Italia contribuisce a questa crescita investendo nel turismo MICE (Meetings, Incentives, Conferences, and Exhibitions), settore che genera significative ricadute economiche.

Per sostenere questa evoluzione, l’azienda ha incrementato del 64% il personale dal 2022 al 2024, rafforzando il know-how interno e migliorando la qualità dei servizi. Inoltre, ha avviato un piano di interventi strutturali e di sicurezza, segnando l’inizio di una riqualificazione mirata a rendere Lingotto Fiere ancora più efficiente e competitivo.

“Lingotto Fiere è un luogo con un’identità unica, dove ogni evento crea valore per il territorio”, afferma Gábor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia. “Gli investimenti in corso dimostrano il nostro impegno a lungo termine per rendere il polo fieristico un motore di innovazione e un catalizzatore di opportunità. Invitiamo le istituzioni e il sistema Torino-Piemonte a unirsi a noi in un progetto di crescita condivisa”.

 

Oneri finanziari, fondi regionali per aiutare gli operatori della cultura

Tronzano e Chiarelli: «Abbiamo mantenuto una promessa con una risposta concreta a chi tiene viva la cultura nei territori, con contributi aggiuntivi e rendicontazione semplificata»

Contributi maggiorati per coprire i costi bancari e procedure di rendicontazione più snelle: sono due dei pilastri della misura approvata oggi dalla Giunta regionale del Piemonte, che stanzia 400mila euro per sostenere i soggetti culturali privati beneficiari di contributi regionali in spesa corrente, selezionati tramite bandi pubblici.

La delibera, proposta dagli assessori Marina Chiarelli (Cultura) e Andrea Tronzano (Bilancio), risponde alle criticità segnalate dal mondo culturale in sede di Tavolo della Cultura: difficoltà di accesso al credito, oneri finanziari insostenibili per le piccole realtà e carichi amministrativi sproporzionati che rallentano l’operatività.

Per affrontare questi problemi, la Regione ha previsto un incremento automatico fino al 2% del contributo assegnato, destinato a compensare i costi finanziari legati all’anticipo delle spese da parte degli enti culturali. La misura sarà attiva per gli anni 2025 e 2026, con una dotazione di 200mila euro per ciascuna annualità.

«In pratica – spiegano gli assessori Tronzano a Chiarelliun’associazione culturale che riceve un contributo regionale di 20.000 euro per realizzare un festival o una rassegna sarà riconosciuta, a titolo di compensazione per gli oneri finanziari sostenuti ad esempio interessi bancari per l’anticipo delle spese, una quota aggiuntiva fino a 400 euro. Un aiuto che punta a garantire maggiore liquidità nella fase di avvio dei progetti».

Allo stesso tempo, il provvedimento avvia una riforma delle modalità di rendicontazione, introducendo per il triennio 2025-2027 nuove formule semplificate per documentare le spese sostenute. L’obiettivo è alleggerire il carico burocratico che grava soprattutto sugli enti più piccoli e accelerare i tempi di verifica e liquidazione dei contributi, pur mantenendo pieno il controllo sull’uso corretto delle risorse pubbliche.

«Con questo provvedimento – concludono Tronzano e Chiarelli – manteniamo la parola data e diamo un segnale a un comparto che consideriamo strategico per lo sviluppo del territorio. Siamo intervenuti su due leve decisive: da un lato, un contributo integrativo per ridurre gli effetti degli oneri finanziari; dall’altro, una semplificazione vera delle pratiche, che libera tempo e risorse per la progettazione culturale. Sostenere la cultura significa anche renderla sostenibile»

La misura rientra nel solco tracciato dalla Legge regionale 11/2018 e anticipa l’impostazione del Programma Triennale della Cultura 2025-2027, in corso di approvazione, che conferma l’impegno della Regione per una cultura diffusa, inclusiva e radicata nei territori.

Guendalina Bombassei nuova HR Director di Paglieri

 Paglieri, azienda piemontese leader di mercato nella produzione di prodotti per la cura del corpo, del bucato e della casa, annuncia la nomina di Guendalina Bombassei come nuova HR Director. Con una solida carriera in ambito Human Resources e un’esperienza pluriennale nella gestione e valorizzazione delle persone, Bombassei assume un ruolo chiave per supportare la crescita e l’evoluzione del Gruppo.

Debora Paglieri, Fabio Rossello e Lodovico Paglieri, Amministratori Delegati di Paglieri S.p.A., e tutto il management aziendale, hanno accolto con entusiasmo la nuova nomina evidenziando il valore aggiunto che Bombassei porterà all’azienda.

L’ingresso di Guendalina Bombassei rappresenta un passo strategico per il futuro della nostra azienda. La sua consolidata esperienza e il suo approccio alla gestione del capitale umano ci aiuteranno a sviluppare una cultura aziendale sempre più orientata alla valorizzazione e alla crescita delle persone, vero cuore pulsante di Paglieri” – ha dichiarato Debora Paglieri.

Siamo certi che il contributo di Bombassei sarà determinante per accompagnare il nostro Gruppo in un percorso di trasformazione importante. La sua visione e la sua esperienza rappresentano un pilastro fondamentale per il presente e il futuro del Gruppo” – ha aggiunto Fabio Rossello.

Guendalina Bombassei ha conseguito una laurea in Scienze Politiche e una specializzazione in Diritto ed Economia e ha maturato un’esperienza consolidata in HR, Talent Management e Change Management. Ha ricoperto ruoli di grande responsabilità in aziende di rilievo, sviluppando competenze manageriali e una profonda conoscenza in ambito HR. Il suo obiettivo in Paglieri è favorire una cultura aziendale aperta all’innovazione e focalizzata sullo sviluppo e sulla valorizzazione delle competenze interne, per accompagnare l’azienda nel suo percorso di evoluzione.

Ho deciso di entrare in Paglieri per accompagnare una realtà storica italiana in un percorso di evoluzione e crescita. Credo fortemente nell’importanza di un’attività di HR strategica, capace di valorizzare il talento interno, integrare nuove tecnologie, senza perdere il valore delle relazioni umane e formare le persone affinché affrontino il cambiamento con resilienza e competenza. Lavorerò per assicurare che questo processo avvenga in modo sostenibile, inclusivo e nel rispetto della Future Vision del Gruppo” – ha dichiarato Guendalina Bombassei, nuova HR Director di Paglieri S.p.A.

Finpiemonte, le precisazioni di Vontobel

In merito al comunicato stampa di Finpiemonte pubblicato ieri Vontobel precisa quanto segue:

“Non si è affatto trattato di un indennizzo, ma di un accordo transattivo, nel quale Vontobel e Finpiemonte hanno escluso reciprocamente qualsiasi riconoscimento di responsabilità. L’accordo ha previsto la corresponsione di un importo, ma non a titolo di indennizzo (non essendo stato riconosciuto alcun danno), bensì per definire, con reciproche concessioni, le vicende processuali presso il Tribunale di Torino, soddisfacendo le esigenze di entrambe le parti”.

Finpiemonte: un anno di crescita per la società e per il territorio

Il Consiglio di Amministrazione di Finpiemonte S.p.A. ha approvato oggi il Bilancio 2024, evidenziando un anno di grande crescita e solidità finanziaria.

Sotto la guida del Presidente Michele Vietti e del Direttore Generale Mario Alparone, la società ha registrato un utile netto di 5.232.778 euro, in forte miglioramento rispetto ai 904.936 euro dell’anno precedente. Questo risultato beneficia di una componente straordinaria di 3,6 milioni di euro, derivante dall’indennizzo transattivo ottenuto da Banca Vontobel, che ha posto fine alla controversia relativa alla distrazione di somme subita in passato dalla Società.

Anche la gestione operativa ha mostrato un netto progresso, con un risultato più che raddoppiato: da 908.488 euro del 2023 a 1.949.045 euro nel 2024. Questo miglioramento è stato possibile grazie a interventi di efficientamento organizzativo, che hanno portato a un incremento del fatturato del 20% rispetto al 2022, e a un aumento del margine di interesse, ottenuto attraverso una rinegoziazione mirata delle condizioni economiche.

Il volume di risorse gestite per conto della Regione è cresciuto di 70 milioni di euro, in linea con la programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 e del PNRR. Nel corso dell’anno sono state approvate oltre 8.000 domande di contributo e finanziamento, con un incremento del 18% rispetto al 2023.

Anche la gestione finanziaria ha registrato un significativo miglioramento, con un incremento del margine del 26%, grazie a una strategia attenta che ha saputo sfruttare le condizioni favorevoli del mercato nella prima parte dell’anno e stabilizzare i rendimenti rispetto alle incertezze del contesto macroeconomico.

A supporto delle imprese del territorio, Finpiemonte ha destinato 31 milioni di euro a investimenti in venture capital, private equity e turnaround, con interventi in 20 aziende piemontesi.

Il Presidente del Collegio Sindacale, Marco Zacchera, ha evidenziato come i risultati raggiunti confermino la stabilità della società, ponendo basi solide anche per i prossimi esercizi.

“Sono orgoglioso” – ha dichiarato il Presidente Vietti – “di presentare questi brillanti risultati alla prossima Assemblea, insieme ai colleghi del Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale e al Direttore Generale. La nostra Regione, in qualità di socio, avrà modo di valutarli “.

SOS Giovani imprenditori: in 10 anni in Piemonte 8.775 attività in meno (-19,4%)

Nella regione l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)”.

  

 

SOS giovani imprenditori. È l’allarme lanciato dal Movimento Giovani imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte rispetto alla contrazione del numero delle imprese guidate da under 35 nella nostra regione.

Il bilancio dell’ultimo decennio ha visto sparire in Piemonte, tra chiusure e superamento della soglia di età degli amministratori, 8.775 attività guidate da under 35, portando il numero complessivo delle imprese giovanili da 45.305 del 2014 alle 36.530 di dicembre 2024.

Il peso in percentuale sul totale delle imprese in regione negli anni 2014 e 2024 è di 10,1% e 8,7% con una variazione di -1,4%.

 

Il calo ha colpito in modo particolare il mondo artigiano che in Italia, nel decennio, ha perso oltre 47mila imprese giovanili (-28,1).

È quanto emerge dall’analisi Unioncamere-InfoCamere sulla nati-mortalità delle imprese giovanili che fotografa la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano, spinta anche dall’inverno demografico in cui è entrata la nostra società. Se il calo ha interessato quasi tutti i settori economici, emergono però significative differenze con una forte accelerazione nel segno dell’innovazione e della sostenibilità.

La forte riduzione del perimetro ha innescato una sensibile ricomposizione settoriale dell’imprenditoria giovanile. In termini di composizione percentuale, se nel 2014 commercio e costruzioni rappresentavano insieme quasi il 45% di tutte le imprese under 35, oggi il loro peso è sceso al 37%. Cresce invece l’incidenza dei servizi alle imprese (dall’8,7% all’11,8%) e dell’ICT (dal 6,4% all’8%). Un chiaro segnale di come le nuove generazioni si stiano orientando verso settori a maggior contenuto tecnologico e di servizi avanzati.

“Questo dato – commenta Francesca Nota, Presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Piemonte – va letto in un contesto economico generalizzato e va inserito anche all’interno di uno scenario sociale di invecchiamento della popolazione. In Italia e in Piemonte il numero dei giovani è crollato. Voglio ricordare che in Piemonte l’andamento della popolazione tra i 15 e i 34 anni negli ultimi 10 anni è diminuita di 11.863 unità (-1,4%)“.

“Riteniamo fondamentale arginate la contrazione del numero di imprese guidate da under 35, – continua Nota – attraverso misure concrete che favoriscano l’accesso al credito, la semplificazione burocratica e il supporto alla formazione e all’innovazione. Se da un lato settori tradizionali soffrono maggiormente, dall’altro la crescita dei servizi alle imprese e la stabilità dell’agricoltura dimostrano che, con le giuste competenze e opportunità, i giovani possono ancora costruire il proprio futuro da protagonisti”.

“L’Italia ha bisogno di nuove generazioni di imprenditori – conclude Nota – capaci di portare innovazione e valore aggiunto nei settori ad alta intensità di conoscenza. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con politiche mirate, investendo nelle competenze e nella digitalizzazione per rendere più attrattiva e sostenibile la scelta imprenditoriale per i giovani. Non possiamo permetterci di perdere altre imprese giovanili: il futuro dell’artigianato e dell’economia del nostro Paese dipende dalla capacità di sostenere chi ha il coraggio di mettersi in gioco”.

Ingegneri nello spazio con il master promosso da Regione, Politecnico e Leonardo

Il Master in Operational Excellence Management, nato dalla sinergia tra il Politecnico di Torino e Leonardo S.p.A. e sostenuto  dalla Regione Piemonte, prosegue con successo. Giunto alla sua terza edizione, il programma ha già ottenuto riscontri positivi nelle precedenti edizioni del 2019 e 2022.

L’obiettivo del Master è formare ingegneri altamente specializzati, in grado di gestire e ottimizzare l’intero ciclo produttivo di un velivolo, dalla fase di progettazione alla gestione operativa, con un focus specifico su manutenzione e sicurezza. Pur essendo fortemente orientato al settore aerospaziale, il percorso formativo fornisce competenze trasversali applicabili anche in altri ambiti industriali.

Questo progetto si conferma un punto di riferimento nella formazione avanzata per l’industria aerospaziale, offrendo ai partecipanti un percorso altamente qualificante per acquisire competenze tecniche e gestionali in linea con i principi dell’Industria 4.0. La Regione Piemonte ha destinato a suo supporto 123.500 euro provenienti dal Fondo sociale europeo, nell’ambito del bando Apprendistato di Alta Formazione e di Ricerca. Questo finanziamento copre le 400 ore di formazione esterna previste dal Master, garantendo così l’accesso gratuito agli studenti selezionati. Fin dall’inizio del percorso, gli allievi vengono assunti come apprendisti presso la Divisione Velivoli di Leonardo S.p.A., con la possibilità di trasformare il contratto in un impiego stabile al termine del programma.

“La Regione Piemonte continua così a investire nella formazione di alto livello e nell’inserimento professionale dei giovani, perché crediamo fermamente che il futuro della nostra Nazione passi attraverso il talento e la preparazione delle nuove generazioni – commenta Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione professionale e al Lavoro – Il Master in Operational Excellence Management è un esempio concreto di come pubblico e privato possano collaborare per creare opportunità di crescita professionale e occupazionale. Il nostro impegno è chiaro: vogliamo valorizzare le competenze, creare occupazione stabile e rafforzare il sistema produttivo italiano. L’aerospazio, come testimonia il ddl Spazio approvato alla Camera, è un settore centrale in cui Torino deve ambire a svolgere un ruolo da protagonista”.

Il Politecnico entra in Environment Park

Il Politecnico di Torino, dopo aver risposto alla manifestazione di interesse indetta nel novembre scorso da Finpiemonte, è entrato nella compagine sociale di Environment Park a seguito del trasferimento della partecipazione pari all’1% del capitale sociale, per un valore di 170.186 euro.

“La partecipazione del Politecnico in Environment Park è un importante segnale che va a sottolineare il carattere strategico di questa collaborazione che, sul piano operativo, ha solide basi pluriennali – commenta il Rettore Stefano CorgnatiEntrare nella compagine sociale rafforza oggi questa partnership. L’impegno congiunto sarà sempre più rivolto verso la condivisione della ricerca e delle opportunità di sviluppo reciproche in un ambito determinante per il nostro Ateneo quali sono quelli delle transizioni ecologica ed energetica. EnviPark per il Politecnico rappresenta un primo esempio di quelle infrastrutture condivise tra un player privato che gestisce l’hardware e il Politecnico che gestisce il contenuto scientifico, e che nei prossimi anni l’Ateneo svilupperà in collaborazione con enti di ricerca e imprese del territorio”.

“Per la nostra azienda l’ingresso del Politecnico tra i Soci rappresenta una conferma del contributo strategico che Envipark apporta al territorio. – afferma il Presidente di Environment Park, Giacomo PortasLa collaborazione finora condotta con il Politecnico ha portato una forte attenzione sul Parco Tecnologico come Polo di riferimento per l’innovazione nella transizione ecologica. Stiamo assistendo allo sviluppo di nuove progettualità, all’insediamento di nuove realtà di alto livello di competenza e tecnologia e all’avvio di nuove collaborazioni nelle quali ciascuno gioca il suo ruolo, con l’obiettivo comune di rendere Torino un punto di riferimento per chi vuole fare innovazione con vocazione sostenibile”.

La collaborazione tra Politecnico di Torino ed Environment Park ha infatti radici lontane, e si può configurare in due linee operative. EnviPark, da un lato, mette a disposizione del Politecnico spazi per la ricerca applicata di eccellenza. Si tratta di infrastrutture non generiche, ma attrezzate con un’impiantistica speciale e di alto livello professionale, definita attraverso il confronto continuo con i ricercatori, per venire incontro alle esigenze di una ricerca dinamica e competitiva a livello internazionale. Dall’altro lato, essendo una delle funzioni principali del Parco Tecnologico quella di cercare continuamente opportunità che avvicinino la ricerca e il mondo industriale, l’accento viene posto sulle azioni di facilitazione messe in atto per trasferire competenze accademiche a favore delle imprese.

I settori in cui trova applicazione la collaborazione tra le due istituzioni riguardano nello specifico soprattutto l’idrogeno (produzione, utilizzo e stoccaggio), le attività sul ciclo della CO2 (cattura, stoccaggio e conversione) e lo sviluppo di tecnologie per le conversioni elettrochimichecome batterie, celle a combustibile e supercapacitori. Negli spazi di EnviPark è inoltre presente una galleria del vento del Politecnico, utilizzata per studi ambientali e dedicati alla sicurezza.

Oggi la parte di EnviPark utilizzata in collaborazione con il Politecnico occupa 2mila mq (sui 30mila totali del Parco) ma è in corso un’operazione, che vede la partecipazione anche dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che porterà entro l’anno ad un ampliamento, arrivando a raddoppiare la superficie attuale coinvolta. A livello logistico Politecnico e EnviPark si trovano agli estremi del nuovo progetto Innovation Mile, che prenderà forma nei prossimi anni.

In questi giorni è inoltre stato costituito un Comitato di Coordinamento Scientifico congiunto, presieduto da Francesca Verga (Professoressa Ordinaria del Politecnico, componente Centro Interdipartimentale Ec-L – Energy Center Lab e responsabile scientifica del centro di competenza SEASTAR per il Politecnico): un organo di supporto scientifico che darà impulso a nuove attività di ricerca e trasferimento tecnologico, occupandosi di monitorare l’evoluzione scientifica e tecnologica e di individuare aree di ricerca innovative. I suoi membri, esperti con competenze multidisciplinari e una profonda conoscenza sia del mondo accademico che dell’industria, sono Fabrizio Pirri (Professore Ordinario e Vice Rettore per lo Sviluppo del modello e delle infrastrutture di ricerca del Politecnico, componente Centro Interdipartimentale Ec-L – Energy Center Lab e responsabile della infrastruttura PNRR di ricerca iEntrance per il Politecnico); Massimo Santarelli (Professore Ordinario del Politecnico, coordinatore Collegio di Dottorato Energetica, componente Centro Interdipartimentale Ec-L – Energy Center Lab e responsabile dell’Infrastruttura di Ricerca CO2 Circle Lab (CCL) per il Politecnico); Giacomo Portas (Presidente di Environment Park S.p.A); Matteo Beccuti (Amministratore Delegato di Environment Park S.p.A) e Davide Damosso (Direttore Operativo e Procuratore Speciale di Environment Park S.p.A).

La volontà di promuovere attività di diffusione della cultura scientifica e tecnologica relativa alle tematiche della transizione ecologica sul territorio avrà un momento di visibilità pubblica durante il prossimo Salone del Libro, dove Politecnico ed EnviPark condivideranno lo stand.

Crediti: Politecnico di Torino

Ultimo giorno per Coltivato

Domenica 23 marzo, la seconda edizione di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura diretto da Maria Lodovica Gullino Antonio Pascaleincontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, interviste e spettacoli teatrali, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Alle 10.15 in Sala Grande, l’incontro Perché gli agrofarmaci non sono veleni, un dialogo tra Maria Lodovica Gullino, professore ordinario di patologia vegetale, nonché responsabile scientifico di Coltivato, e Massimo Scaglia, vice Presidente di Federchimica Agrofarma, dissiperà alcuni dubbi e preconcetti su quelli che vengono erroneamente chiamati “pesticidi” e che invece sono semplicemente le medicine delle piante, tanto spesso demonizzate, eppure fondamentali per la salute delle colture e, tra le altre cose, dell’alimentazione umana.

 

Sempre alle 10.15 in Sala Musica un nuovo appuntamento con l’Arrotino delle piante, per scoprire insieme agli esperti come aggiustare le piante e i fiori che allietano le nostre case: Massimo Pugliese, professore associato di Patologia vegetale all’Università di Torino e CEO di AgriNewTech, coordinerà un team di fitopatologi a disposizione di chiunque voglia portare con sé le proprie piante e ricevere buoni consigli su come prendersene cura. In collaborazione con AgriNewTech.

 

Alle 10.30 in Sala Gioco l’ultima delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: l’olio, che prende in prestito la voce dell’esperto Luigi Caricato, direttore dell’Olio Officina Festival e della rivista dei condimenti OOF Magazine, e risponde alle domande con grande consapevolezza, alla ricerca di soluzioni.

 

Coltivato si concluderà alle 11.30 in Sala Grande con Torino città dei fiumi: l’architetto, paesaggista e urbanista Andreas Kipar racconterà il progetto di ampio respiro per la rinascita urbana di Torino, che ruota intorno alla riscoperta del Po e dei suoi affluenti: le città europee rivedono nei fiumi il loro Capitale Naturale, da valorizzare per un futuro economico urbano sostenibile; così anche il parco fluviale torinese, che si estende per 75 km connettendo Po, Dora Riparia, Stura di Lanzo e Sangone, porta la natura in città promuovendo biodiversità, benessere e socialità nella vita quotidiana dei cittadini; un’infrastruttura ecologica che comprende anche aree verdi iconiche come il Parco del Valentino, su cui investire economicamente per offrire servizi innovativi e rendere Torino un modello di resilienza climatica replicabile su scala internazionale.

 

A seguire Il mondo che verrà (compresi i sentimenti): la Terra sta entrando nell’epoca dello spopolamento, più che nell’era dell’Acquario, con i tassi di fertilità in crollo in tutto il mondo. In un mondo di grigi, come si trasformeranno le usuali strutture sociali, famiglia, comunità, stato? Antonio Pascale, scrittore, ispettore agrario e direttore artistico di Coltivato, propone un racconto divertente, più di scienza che di fantascienza, dove, dati alla mano, si racconterà  il mondo che sta per arrivare, per prendere le misure e prepararci a un cambio di rotta che è fondamentale intraprendere.

 

 

Il Festival Coltivato è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino. È sostenuto dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Agritech, Federchimica Agrofarma, SMAT, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro NazionaleBiennale DemocraziaBiennale Tecnologia, Giornale della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi, SaluTO, Rai Teche, IED Torino, ReSoil Foundation, AgriNewTech, weTree, Acquerello, Fantolino, Guido Gobino, Osteria Rabezzana. Media partner del Festival è Rai Radio 3. Si ringrazia Fondazione Circolo dei lettori.

 

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato; il programma completo è disponibile su www.coltivato.com