ECONOMIA- Pagina 164

SMaILE. Bilancio di un percorso durato due anni

Simple Methods of Artificial Intelligence for Learning and Education

Presentazione degli output finali sul progetto di ricerca che insegna alla Generazione Z
l’intelligenza artificiale (IA) attraverso la gamification e l’empowerment.
www.smaile.it

IL PROGETTO
SMAILE – Simple Methods for Artificial Intelligence Learning and Education – è un progetto di ricerca
diretto dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino e la Royal
Holloway University of London che ha iniziato il suo percorso due anni fa.
Risultato vincitore della prima edizione del bando “Intelligenza Artificiale” promosso dalla
Fondazione Compagnia di San Paolo, SMAILE si avvicina alla conclusione e “si racconta”, dopo
due anni di intenso lavoro di ricerca applicata, ma anche con incontri, presentazioni e partecipazioni
attive a convegni, seminari e festival su scala nazionale*.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti di ricerca innovativi e finalizzati
all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale e con una ricaduta
concreta sul territorio in termini economici e sociali. Attraverso il “Bando Intelligenza Artificiale”,
giunto alla seconda edizione con la collaborazione di Fondazione CDP, promuoviamo progetti che
guardano verso il futuro, rivolti a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani” – ha
dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia – “Il progetto SMaILE
rappresenta la concreta dimostrazione dell’importanza di un dialogo costruttivo tra l’intelligenza
artificiale e l’ambito dell’educazione al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei
cittadini di domani”.

Il target primario del progetto è stato la Generazione Z, ovvero i ragazzi nati tra il 1997 ed il 2010,
quelli che porteranno avanti il cambiamento iniziato con il “nuovo mondo” post-pandemia, che non
hanno mai conosciuto il mondo senza internet. Questi giovani, rispetto alle generazioni precedenti,
hanno una maggiore consapevolezza sulle questioni che incidono sul loro futuro come l’inquinamento,
le energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti, ecc. Il sovraccarico di informazioni li porta ad essere
pragmatici e ad identificare immediatamente le risposte, privilegiando la velocità all’analisi
approfondita. Il progetto si è rivolto anche ad altri target, a partire dai docenti delle scuole in cui sono
state realizzate le attività di training e di laboratorio.
GAMES 4 AI – Insegnare l’IA attraverso la Teoria dei Giochi e la Gamification
A cura del Professor Giacomo Como (Politecnico di Torino) e del suo Team
GAMES4AI di SMAILE utilizza concetti di Teoria dei Giochi insieme a tecniche di Gamification con
l’obiettivo di sviluppare una metodologia pedagogica innovativa per insegnare i principi dell’Intelligenza artificiale.

Nel corso dei due anni, tra le attività di GAMES 4AI di SMaILE si evidenzia lo sviluppo di una survey
gamificata (Survey Game). Attraverso un percorso interattivo di 10 domande, questo strumento ha
permesso agli utenti di accostarsi ad alcuni dei temi fondamentali dell’IA e di scoprire il proprio profilo
all’interno di questo ambito, stimolando così la loro curiosità e aumentando la consapevolezza sulle
enormi opportunità e i rischi connessi a questa nuova tecnologia.
Parallelamente, in collaborazione con la Royal Holloway University di Londra, i ricercatori di GAMES4AI
hanno ideato e progettato la SMaILE-App, un’applicazione che è composta da dieci sotto-giochi,
ciascuno dei quali si concentra su un argomento fondante della Teoria dei Giochi e dell’Intelligenza
Artificiale. Ognuno dei temi associati a questi sotto-giochi è stato poi approfondito in brevi video
animati, visibili anche nella SMaILE-App.
Attualmente, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento, i ricercatori di GAMES 4
AI stanno conducendo una valutazione d’impatto della SMaILE-App attraverso uno studio controllato
randomizzato che coinvolge più di 1.000 ragazzi e ragazze di seconda media, 60 classi di 20
scuole distribuite su tutto il territorio piemontese. Al termine della sperimentazione, in accordo con
l’Ufficio Scolastico Regionale, verrà offerta a tutti gli insegnanti coinvolti una formazione specifica
sui temi affrontati nel progetto al fine di promuovere un utilizzo efficace degli strumenti proposti.

SMaILE App
A cura della Professoressa Sara Bernardini dell’Università Royal Holloway di Londra e del suo Team

Nel contesto del progetto SMaILE, questo gruppo di lavoro ha creato un’applicazione per dispositivi
mobili, la SMaILE App, che per permette agli studenti di imparare l’intelligenza artificiale (IA)
giocando. L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, gli enti
territoriali AIACE e il Convitto Nazionale Umberto I e l’azienda MelaZeta, specializzata in grafica di
applicazioni di gioco.

La SMaILE App scompone concetti complessi di IA in nozioni più semplici, rendendoli accessibili ad un
ampio spettro di giovani utenti. L’applicazione si rivolge in particolare agli studenti delle scuole
secondarie inferiori e superiori, ma può essere fruibile anche da ragazzi di età diversa. Attraverso
l’interazione con la SMAILE App, gli studenti possono comprendere i concetti principali dell’IA in modo
approfondito. Questa conoscenza profonda permette loro non solo di diventare utenti responsabili della
tecnologia IA, ma anche e soprattutto di creare strumenti IA ed applicarli per risolvere problemi in
diversi campi.

L’applicazione si presenta come un macro-gioco educativo che contiene micro-giochi, ciascuno dei
quali si incentra su un argomento specifico di IA, per esempio l’apprendimento automatico, la
pianificazione, l’ottimizzazione etc. Nel suo insieme, l’applicazione affronta un ampio spettro di
argomenti di IA e permette agli studenti di comprenderne i concetti fondamentali in modo approfondito
grazie al metodo interattivo e ludico che adotta.

La modalità principale del gioco è il city building. Lo studente è chiamato a costruire la sua città, di
cui è il sindaco, attraverso un gioco di posizionamento di tessere. Lo scopo è quello di rendere la città il
più sostenibile possibile, costruendo parchi, scuole, ospedali e altre strutture in modo razionale,
gestendo il traffico e così via. Una volta che la città è stata costruita ed è popolata dai cittadini, essa
deve essere manutenuta per garantire un alto livello di sostenibilità. Il sindaco si impegna in questo
istruendo i vari assessori, che sono i motori di IA che lo assistono.

La SMAILE App presenta anche uno spazio di approfondimento in cui gli studenti possono vedere
video che spiegano i vari argomenti in modo dettagliato, sempre nel contesto del gioco in cui sono
stati introdotti, e uno spazio “cinema” in cui gli studenti capiscono come l’IA possa essere sfruttata in
campo artistico come strumento creativo.

La SMAILE App sarà scaricabile da App Store e Google Play per mobile e tablet appena terminata la
fase di sperimentazione.

EmpAI di SMaILE
A cura del Professor Matteo Baldoni e della Professoressa Monica Bucciarelli dell’Università di Torino e del loro Team
I Dipartimenti di Informatica e di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino hanno
sviluppato una piattaforma educativa, con attività ludiche di training, per stimolare nei ragazzi alcune
abilità cognitive “innate” che possano facilitarli nella comprensione dei sistemi di Intelligenza
Artificiale (IA).
L’idea alla base del progetto è stata quella di preparare i giovani a comprendere un mondo sempre più
digitalizzato, potenziando le capacità che già possiedono, fondamentali per lo sviluppo del pensiero e
del ragionamento e per affrontare situazioni complesse della vita quotidiana.
Per fare questo EmpAI ha condotto una sperimentazione biennale che ha coinvolto più di 500
bambini di 5° primaria e di 1° secondaria di primo grado, al fine di valutare l’efficacia di un
programma di intervento volto a potenziare tutte quelle abilità cognitive utili allo sviluppo delle capacità
di programmazione e di IA. I ricercatori hanno erogato a scuola un corso di coding strutturato e di IA
in cui sono state integrate una serie di attività ludico-esperienziali di tipo unplugged, ovvero che non
richiedono l’utilizzo del computer. Attività che hanno allenato in modo giocoso abilità cognitive dei
bambini come la capacità di differenziare la sintassi dalla semantica, di classificare dati, di monitorare
un obiettivo, di pianificare.
EmpAI mira a coinvolgere in modo attivo e proficuo tutto il mondo della scuola: a tal fine è stato creato
il sito web http://empai.di.unito.it/ per guidare insegnanti naïve rispetto ai temi di IA all’utilizzo di
un curriculum educativo di base in IA. Il sito offre la possibilità di prendere visione e scaricare tutto il
materiale utile per erogare le lezioni di coding e le attività di potenziamento delle abilità. Resta incluso
anche uno spazio di discussione e confronto tra insegnanti e ricercatori e lezioni mirate ad una
formazione specifica degli insegnanti.
I Partner territoriali attivi sul progetto SMaILE sono sei:
1. Convitto Nazionale Umberto I con il quale sono stati organizzati vari workshop all’interno
della scuola per facilitare la progettazione dell’applicazione SMaILE App;
2. AIACE che ha organizzato svariati laboratori con le scuole e ha dato ampio spazio al
progetto durante il Festival del cinema Sottodiciotto;3. La fabbrica dei giocattoli Quercetti che ha lavorato concretamente sul gioco Enigma;
4. Pop Ai che si è occupata di organizzare tutto l’evento finale (presentato in data odierna);
5. Ente Valutatore Fondazione Bruno Kessler IRVAPP (Trento) che ha lavorato su vere e
proprie sperimentazioni sul campo;
6. Giffoni Innovation Hub che si è preso cura della divulgazione del progetto anche a livello
nazionale, grazie alla Community di Giffoni e al Giffoni Next Generation.

* Nel corso di questi due anni il progetto SMAILE ha partecipato a diversi eventi di divulgazione su scala
nazionale, tra gli altri si citano:
• una Masterclass e un Workshop al Giffoni Film Festival, edizioni 2021 e 2022;
• numerosi workshop di co-progettazione della SMaILE-App presso il Convitto Nazionale Umberto
I di Torino;
• Vari laboratori didattici al XXXIV Salone Internazionale del Libro di Torino, al convegno “A
scuola di futuro” organizzato da Avanguardie Educative e alla Biennale di Tecnologia 2022;
• Tavole rotonde al Festival delle Scienze di Roma 2022 e al Convegno Internazionale
School4Thinking&Judging;

• Festival Sottodiciotto (AIACE), edizioni 2021 e 2022.
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Slovacchi a Torino per produrre la 500? Lo spauracchio di Stellantis allarma il Comune

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A Palazzo civico, in apertura della riunione della commissione consiliare Lavoro, dedicata all’illustrazione del bilancio 2023 su questa materia, il presidente Pierino Crema ha espresso, a nome della Commissione stessa, preoccupazione per le notizie apparse sugli organi di stampa, secondo le quali Stellantis si starebbe adoperando per trasferire a Torino un gruppo di operai dalla Slovacchia, per la produzione della 500 elettrica.

Crema, evidenziando come questo intendimento sia in contraddizione con la presenza di molti lavoratori in contratto di solidarietà, ha dichiarato che la Commissione non condivide la scelta di Stellantis e ha espresso piena solidarietà alle organizzazioni sindacali che, a loro volta, hanno manifestato preoccupazione.

Analogo sentimento è stato manifestato dall’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero che ha sottolineato la necessità di comprendere perchè il piano di investimento di Stellantis, presentato nei tavoli di concertazione, sia disallineato rispetto alle risorse umane.

Costadoro ottiene la certificazione per il caffè “sociale e ambientale”

E’  la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè a
ottenere la Certificazione B Corporation 


 Costadoro è la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè, dopo Illy e
Nespresso, a ottenere l’ambita Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a
osservare i più alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che
operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i
collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

Un’azienda per definirsi eccellente lo deve essere anche a livello sociale ed è per questo che Costadoro ha
deciso di intraprendere questo percorso virtuoso. La Certificazione B Corporation rappresenta per l’Azienda
anche una grande sfida, ovvero dimostrare che si può fare business rispettando società e ambiente: “creare
valore rispettando i valori”. Questo risultato è merito di tutta l’Azienda poiché tutti i reparti e tutte le persone
sono state coinvolte. L’etica e la sostenibilità sono da sempre state rispettate, ma oggi l’impegno è diverso e
ci si misurerà di anno in anno per migliorare. Durante il percorso è stato fondamentale, oltre la competenza
di tutti gli interessati e dei Responsabili del progetto, l’aiuto di Nativa Regenerative Innovation Company
società di consulenza specializzata in questo settore. Il lavoro è stato tanto, e si è formalizzato anche
attraverso l’ottenimento dello status di Società Benefit con la modifica dello Statuto sociale, avvenuto il 14
marzo scorso, dal Notaio Francesca Morotti Astore, dove è stato sancito ufficialmente che l’obiettivo di
Costadoro S.p.A. non è solo economico ma anche sociale.

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle
materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai
l’impatto su ambiente e società. Inoltre, particolare attenzione viene data verso il mondo dei giovani offrendo
loro opportunità di lavoro gratificanti e soprattutto trasferendo loro quelli che sono i valori fondanti di
Costadoro S.p.A.

“Un’azienda buona per fare un caffè sempre più buono” queste sono state le prime parole del CEO Giulio
Trombetta “un grazie particolare a tutte le persone di Costadoro che hanno avuto il coraggio e l’intuizione di
prendere questa direzione”.

Con la Certificazione B Corporation, verranno raggiunti altri mercati e si potranno ispirare molti altri
imprenditori, portando eccellenza e valore italiano nel mondo: questo è motivo di grande orgoglio per il
management e i collaboratori dell’Azienda di Torino, che non a caso appartiene alla rete Exclusive Brands
Torino la quale riunisce il meglio delle aziende del territorio che hanno la stessa filosofia.

Gli appuntamenti del primo aprile a ColtivaTo

 Prosegue il  1 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Si parte alle 9.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande) con La verità vi prego sull’agricoltura di precisione: Roberto Confalonieri, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e fondatore e presidente di Cassandra Tech, parlerà di agricoltura di precisione, sfatando alcuni miti e cercando di identificare soluzioni che permettano di sfruttarne l’enorme potenziale. Sempre alle 9.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), in collaborazione con Biennale Democrazia, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni discuteranno dell’apporto dei migranti al settore agricolo (e della diffusa illegalità con cui si trovano a fare i conti), raccontando in particolare l’esperienza saluzzese. Ancora alle 9.30, alla Cavallerizza Reale, si terrà un momento di confronto e dibattito in cui i giovani incontreranno alcuni imprenditori del settore: interverranno Anna Asseretto (AG Sanremo), Roberto Benadì (Fudex), Guido Cerrato (Laboratorio chimico Camera di commercio di Torino), Federico Concaro (SATA), Gabriella Fantolino (Uova Fantolino), Luigi Gronchi (LGS Droni), Agnese, Chiara e Francesca Rabino (F.lli Rabino), Luca Remmert (La Bellotta), Francesco Villani (Ocmis), Alessandro Zilli (Alternative Fuels New Holland), moderati dal giornalista Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico.

 

Alle 10.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze) avrà inizio Insetti e scarti: nutriamo il futuro, a cura di Laura Gasco, professore ordinario del dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e Debora Fino, professore ordinario di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, le quali parleranno della necessità di diminuire gli sprechi, valorizzando gli scarti delle industrie alimentari, e della possibilità di produrre proteine animali sostenibili. Evento in collaborazione con Biennale Tecnologia.

 

Alle 11.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande) Donatello Sandroni, giornalista e divulgatore scientifico, spiegherà Perché non esistono più i “pesticidi” di una volta, una storia della difesa delle colture mediante l’utilizzo di sostanze chimiche e inorganiche. Sempre alle 11.00 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Paolo Romano, presidente di SMAT – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A, e Vittorio Viora, imprenditore agricolo e vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, saranno protagonisti di Acqua e agricoltura, un focus sulle conseguenze della recente politica agricola comunitaria orientata in senso ambientalista, sul sistema idrico.

 

Alle 11.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Daniele Fortini, già presidente di Federambiente, spiegherà gli scenari della circolarità e il concetto di “rifiuto” nell’incontro La natura non rifiuta: la circolarità spiegata da chi la fa.

 

Alle 14.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), un altro chimico e divulgatore scientifico, Ruggero Rollini, nel corso dell’incontro Smontiamo gli slogan cercherà di sfatare le paure irrazionali legate alle sostanze chimiche. Un altro mito, quello del “Km Zero”, verrà demolito da Alberto Grandi, professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Parma, sempre alle 14.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), nel corso dell’incontro La tradizione inventata: quando il Km Zero era una dura necessità. Ancora alle 14.30, al Circolo dei lettori (Sala Gioco), la prima delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Cattivelli, direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, darà voce al grano.

 

Alle 15.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), la scrittrice e matematica Chiara Valerio farà una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia nel corso dell’incontro Il mio primo computer e io. Sempre alle 15.00, alla Cavallerizza Reale, Stefania De Pascale, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura all’Università di Napoli, e Laura Margheri, del laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), terranno l’incontro Le piante del futuro: dallo spazio alla robotica, in collaborazione con Fondazione Agritech, che spiegherà come i viaggi dell’uomo nello spazio possano generare conoscenze e tecnologie che potranno essere utilizzate per la coltivazione delle piante in ambienti estremi sulla Terra.

 

Alle 16.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande), il ricercatore del CNR di Napoli Roberto Defez racconterà il mondo dei microrganismi e il loro effetto sulla salute e sul comportamento umano nel corso dell’incontro Dal letame alle stelle: come i batteri cambiano noi stessi, l’agricoltura e il mondo. Sempre alle 16.00, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, e Matteo Garbelotto, patologo e micologo forestale presso l’Università della California, illustreranno gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste durante l’appuntamento Cambiamenti climatici: dall’abc alle foreste. Sempre alle 16.00, al Circolo dei lettori (Sala Gioco) la seconda delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Frusciante, professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, darà voce al pomodoro.

 

Alle 16.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze) si terrà Globalizzazione: un incontro durante il quale Davide Viaggi, docente di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, e Maria Lodovica Gullino parleranno di globalizzazione, del rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia e del modo in cui i parassiti si spostano da un continente all’altro, introducendo nuove malattie; allo stesso orario, alla Cavallerizza Reale, con l’astronomo e astrofisico Amedeo Balbi partiremo all’esplorazione dello spazio e dell’universo per comprendere che il nostro pianeta è insostituibile, nell’incontro Abiteremo altri pianeti?.

 

Alle 17.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), Mario De Caro, professore di Filosofia morale all’Università Roma Tre e presidente della Società Italiana di Filosofia Morale, parlerà della relazione tra naturale e artificiale nell’appuntamento Natura e intelligenza artificiale: un dialogo; allo stesso orario, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Gilberto Corbellini, professore di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza Università di Roma, racconterà i rapporti tra Malaria e agricoltura: storie naturali e sanitarie di una evoluzione darwiniana.

 

Chiude la seconda giornata del Festival, alle ore 18.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, che parlerà delle tecnologie genetiche che ci permettono di agire direttamente sul DNA delle piante, migliorandole, e in particolare della tecnologia CRISPR, nel corso dell’incontro Piante più forti e cibo più buono.

 

Ma il sabato di ColtivaTo non finisce qui: nel corso della giornata si terranno numerosi appuntamenti “extra”: proiezioni cinematografiche, concerti, laboratori e visite guidate.

 

Al Museo Egizio, alle 11.00 e alle 16.00, sarà possibile visitare un giardino di ispirazione egizia, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori. Si tratta di un progetto a cavallo tra archeologia e botanica, che sarà il punto di partenza per una breve visita tematica al Museo, dal titolo Flora dell’antico Egitto, dal giardino alla tavola, guidata dall’egittologa Divina Centore, una delle curatrici del giardino egizio.

 

Al Circolo dei lettori, i più piccoli potranno partecipare al laboratorio Un compleanno esplosivo con Wangari Maathai a cura di Fablab for Kids alle 16.00, e all’exhibit interattivo e multimediale Soilab realizzato dalla Re Soil Foundation dedicato al tema del suolo, che rimarrà allestito anche domenica 2 aprile.

 

Al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 18.00 sarà possibile assistere al corto L’altra terra, prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Bayer Italia e con la regia di Daniele Pignatelli, cui seguirà una discussione con il regista, Fabio Minoli e Antonio Pascale. Alle 18.45 ci sarà la proiezione de L’albero degli zoccoli, film di Ermanno Olmi girato in lingua lombarda nelle sue varianti bergamasca e milanese, con i sottotitoli italiani.

 

Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, infine, alle 21.00 si terrà Lucrezia, uno spettacolo teatrale a cura di Tangram Teatro dedicato a Lucrezia Borgia, un’imprenditrice in campo agricolo sorprendente e modernissima, emblema di un riscatto femminile che parla al nostro presente.

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival – ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

Dalla Regione 80 milioni per digitalizzare le imprese

Digitalizzazione ed efficientamento sostenibile

Gli assessori Marnati e Tronzano: «Obiettivo, accompagnare le imprese alla transizione ecologica, renderle autonome e competitive abbattendo costi energetici e produttivi»

 

Dopo il bando da 92 milioni di euro per l’efficientamento energetico, via libera dalla Giunta a un’altra misura dedicata alle imprese per la digitalizzazione e l’efficientamento produttivo che guardi con attenzione alla sostenibilità.

Il bando, del valore di 80 milioni di euro, è dedicato non solo alle piccole e medie imprese piemontesi, ma potranno parteciparvi anche le grandi imprese, quelle che dispongono fino a 3mila dipendenti, con progetti volti alla riduzione della CO2, all’efficienza energetica e all’utilizzo produttivo delle risorse.

Duplice l’obiettivo di questa misura che, da una parte cercherà di favorire la digitalizzazione per rendere le aziende più competitive cogliendo le opportunità e i vantaggi che arrivano dall’utilizzo di nuove tecnologie e della digitalizzazione, con un occhio di riguardo all’occupazione incentivata grazie agli investimenti; dall’altro a promuovere i processi produttivi sostenibili, più efficienti, sia sotto il profilo energetico che ambientale, realizzando di fatto una vera e propria economia circolare.

Si tratta di un intervento che può contare su una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (Fesr) 21-27 e che sarà articolato su due linee: una, con 50 milioni di euro, destinati alla digitalizzazione, l’altra, con ulteriori 30 milioni di euro, per l’efficientamento sostenibile della produzione.

Dopo il bando da 92 milioni di euro per l’efficientamento energetico, il cui sportello aprirà il prossimo 30 marzo, e che è stato presentato recentemente nel roadshow organizzato con la collaborazione di Unioncamere Piemonte, si tratta della seconda misura attivata sulla programmazione 21-27 dei fondi europei, dedicata al mondo delle imprese.

«Un’altra fondamentale misura per supportare le nostre imprese in un periodo storico particolare – commenta l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati – Un sostegno, quello di Regione Piemonte, che va nel solco tracciato dagli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Dopo il primo bando da 92 milioni di euro prosegue dunque la nostra strategia di mettere in salvaguardia le nostre imprese dai rischi che il mercato globale potrebbe riservare. L’obiettivo è quello di accompagnare le imprese alla transizione ecologica con intelligenza e con metodo e di renderle autonome e competitive abbattendo costi energetici e produttivi».

«Sostenere il sistema delle imprese piemontesi con misure efficaci che prendano in considerazione aspetti importanti come la digitalizzazione e l’efficientamento energetico significa programmare e rendere competitivo il futuro del sistema piemontese – aggiunge l’assessore regionale allo Sviluppo e Attività produttive Andrea Tronzano – L’attenzione che da sempre questa Regione manifesta per il sistema produttivo si traduce con questi fondi in un’occasione fondamentale per farlo crescere»

L’apertura dello sportello è prevista a metà maggio.

ColtivaTo: Con i piedi per Terra. A Torino il Festival Internazionale dell’Agricoltura

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Venerdì 31 marzo, a Torino alla Cavallerizza Reale, inaugura con Ilaria Capua e Antonio Pascale la prima edizione di

 

ColtivaTo
Con i piedi per Terra

 

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile

 

Il programma completo del Festival su www.coltivato.com

La cartella stampa completa a questo link 

 

 

Torino, 27 marzo 2023. Inaugura venerdì 31 marzo 2023, a Torino alla Cavallerizza Reale, con Ilaria Capua e Antonio Pascale, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Alle ore 16.00, dopo la presentazione a cura di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo, imprenditore e responsabile scientifico del Festival, che condurrà l’evento, e i saluti istituzionali di Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), che interverrà con un videomessaggio, Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte), Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio e ai Mercati della Città di Torino), Stefano Geuna (Rettore dell’Università degli Studi di Torino) e Fabrizio Galliati (Membro della Giunta della Camera di commercio di Torino), Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health presso la sede europea della Johns Hopkins University SAIS interverrà sul tema Salute Circolare, la salute del futuro; seguirà l’intervento Il grano e la pietra diAntonio Pascale, direttore artistico del Festival, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

 

Ilaria Capua ci spiegherà perché la salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente. La pandemia, l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che la salute va affrontata come un sistema integrato: per sviluppare tale prospettiva è necessario un approccio allo studio della salute che sia più ampio e che includa le scienze sociali e le discipline umanistiche. A seguire, Antonio Pascaleracconterà una entusiasmante, divertente storia della natura umana attraverso il grano, che in qualche modo ha formato la civiltà, ed è simbolo di vita e protezione dalla morte.

 

ColtivaTo proseguirà nel corso della giornata con una proiezione cinematografica e un concerto: al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 20.45 si terrà la proiezione del film  Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio, un collage di vari filmati, spesso accelerati o rallentati, che vogliono principalmente raffigurare lo sviluppo della civiltà attuale così come la conosciamo noi. Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, alle 20.30, sarà possibile assistere a Elfi, Acqua e Giardini, il concerto dei migliori diplomati della Scuola, con brani di David Friedman, Casey Cangelosi, Carlo Boccadoro, Gioacchino Rossini, Pietro Mascagni, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehár, Claude Debussy.

 

Il Festival sarà anticipato da un evento ospitato al Circolo dei lettori, il 29 marzo alle ore 10.00: i LIII Incontri Fitoiatrici, intitolati Cambiamenti climatici e malattie delle piante, con Elisa Palazzi (Università di Torino), Federico Spanna (Regione Piemonte), Massimo Pugliese, Giovanna Gilardi, Maria Lodovica Gullino, Angelo Garibaldi (tutti Università di Torino) e Lorenzo Marini (Università di Padova).

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare ilcambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival –ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

PH MANUELA GOMEZ

 

 

Dichiarazione dei redditi e cripto valute: quale rapporto?

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Le rappresentazioni virtuali di valore, conosciute anche come valute virtuali, possono essere definite, nella prassi quotidiana, come criptovalute.

Gli users hanno la possibilità di acquistare le criptovalute o scambiarle, anche con dei soggetti non professionali.

Sicuramente in questo contesto, il capitolo più importante è quello costituito dalla dichiarazione de redditi. Di particolare importanza sono le novità introdotte recentemente dalla Legge di Bilancio 2023.

Di particolare importanza, in questo senso, è l’articolo 1, comma 126, della Legge n. 197/2022 – anche conosciuta come Legge di Bilancio 2023 – che è andata a ridefinire la normativa fiscale relativa alle valute virtuali, che sono detenute da soggetti fiscalmente residenti in Italia.

La nuova norma, in estrema sintesi, ha fatto rientrare nei redditi diversi di natura virtuale le eventuali plusvalenze e tutti gli altri proventi, che possono derivare dal rimborso o dalla cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di una qualsiasi cripto-attività, indipendentemente dalla loro denominazione.

A disciplinare i criteri, che devono essere adottati in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, sono stati definiti dalla Legge n. 197/22. In questo caso il legislatore ha fornito precise indicazioni per i contribuenti che hanno effettuato degli investimenti speculativi nelle criptovalute. Sicuramente la novità più importante rispetto al passato, riguarda il fatto che i proventi, che vengono realizzati tramite il rimborso, la cessione, la permuta o la detenzione delle criptovalute, debbano rientrare direttamente nella categoria dei redditi diversi ex articolo 67, comma 1, lettera c-sexies del TUIR.

Il successivo articolo 68, comma 10 del TUIR prevede che queste plusvalenze siano costituite, in estrema sintesi, dalla differenza tra il corrispettivo che è stato percepito l’eventuale valore nominale delle criptovalute permutate e il costo o valore iniziale di acquisto. Le plusvalenze, che si determinano in questo modo, devono essere sommate alle minusvalenze.

Nel caso in cui le minusvalenze dovessero risultare superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, il contribuente ha la facoltà di portare in deduzione integrale all’ammontare delle plusvalenze, nel corso dei successivi periodi fiscali.

Ma non deve andare oltre il quarto. Per poter ottenere questa deduzione, è necessario che le minusvalenze vengano dichiarate all’interno della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale si sono realizzate.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Il bilancio Sagat: Turin airport, nel 2022 record di traffico e ritorno all’utile d’esercizio

IL BILANCIO DI SAGAT

 

  • Traffico Passeggeri: 4,19 milioni di passeggeri, +103% sul 2021
  • Ricavi della gestione: 86,1 milioni di euro, +131 % sul 2021
  • EBITDA: 17,4 milioni di euro, +22,5 milioni di euro sul 2021
  • Risultato Netto: 11,9 milioni di euro, +20,3 milioni di euro sul 2021
  • Posizione Finanziaria Netta: 2,5 milioni di euro, – 14,3 milioni di euro sul 2021
  • Investimenti: 7 milioni di euro

 

Nel 2022 l’Aeroporto di Torino ha registrato il suo record di traffico con 4.193.881 passeggeri trasportati, più che raddoppiati rispetto al 2021 e in crescita del + 6% rispetto all’ultimo anno pre-Covid 2019. Il Gruppo SAGAT ha registrato un netto miglioramento dei risultati economico-finanziari, con ritorno all’utile d’esercizio.

 

 

Caselle Torinese, 29 marzo 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di SAGAT S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Elisabetta Oliveri, ha approvato il Progetto di Bilancio 2022 della Capogruppo e il Bilancio Consolidato 2022 del Gruppo SAGAT.

Andamento del traffico

Nel 2022 l’Aeroporto di Torino ha trasportato 4.193.881 passeggeri, registrando un aumento del traffico di 2.127.755 passeggeri, pari al +103% sui dati del 2021 e al +6,1% sui dati del 2019, anno pre-pandemico. Si tratta del miglior anno di sempre; il precedente record di traffico risaliva al 2017, quando i passeggeri erano stati 4.176.556.

Tale risultato è stato reso possibile grazie all’accordo commerciale con la compagnia Ryanair che, a partire da novembre 2021, ha basato due aeromobili sul nostro scalo. Il 2022 è stato quindi il primo anno completo di operatività della nuova base che ha pienamente confermato le attese in termini di nuove destinazioni collegate e passeggeri trasportati, nonostante l’impatto negativo della variante Omicron sulla propensione al viaggio nel primo trimestre dell’anno.

Il segmento di linea nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il sud Italia e le isole, ha dimostrato particolare vivacità, consolidando la ripresa già in atto nel 2021. Con un volume pari a 2,2 milioni di passeggeri, la crescita sull’anno precedente si è attestata a +49% e a +16,3% rispetto al 2019, superando dunque il periodo pre-pandemico.

Il segmento di linea internazionale nel 2022 ha fatto registrare 1,8 milioni di passeggeri, in crescita del 235,6% sul 2021, anno in cui le restrizioni pandemiche avevano imposto ancora un deciso rallentamento rispetto al periodo per-Covid 19. Il divario sul 2019, seppur fortemente ridotto, non è stato ancora colmato del tutto, con un traffico che si è attestato -1,8% complessivo rispetto all’epoca pre-pandemica. È mancata, infatti, la parte del traffico internazionale legata ai primi mesi del 2022, a causa del brusco arresto dei collegamenti internazionali, dovuto al dilagare della variante Omicron. Nonostante questo, il traffico internazionale ha registrato un incremento superiore al 200% rispetto al 2021, recuperando quasi totalmente il 2019, in virtù del network più ampio di sempre.

Nel 2022 tra le dieci direttrici più trafficate tornano tre destinazioni internazionali: Londra, Parigi e Barcellona. Pur continuando le destinazioni domestiche a movimentare il maggior numero di passeggeri, le rotte internazionali tornano a coprire una quota consistente del traffico: il 47% complessivo rispetto al 28% del 2021.

 

 

Andamento economico-finanziario consolidato

I Ricavi totali del Gruppo SAGAT ammontano nel 2022 a 86,06 milioni di euro, con un aumento del +131,3% rispetto all’esercizio 2021.

L’EBITDA (Earning Before Interest Taxes Depreciation & Amortization) del Gruppo relativo al 2022 è tornato positivo a 17,4 milioni di euro, migliorato di 22,5 milioni di euro rispetto all’EBITDA del 2021 (pari a -5,1 milioni di euro), anche grazie ai fondi di ristoro nazionali e regionali (di importo pari a 13,3 milioni di euro).

L’esercizio 2022 si è chiuso con un Risultato Netto del Gruppo positivo pari a 11,9 milioni di euro, in crescita di 20,3 milioni di euro rispetto al 2021.

Nel 2022 gli Investimenti del Gruppo SAGAT sono stati pari a 7 milioni di euro, finalizzati principalmente al mantenimento ed adeguamento infrastrutturale e all’avvio di interventi in materia di sostenibilità energetica, oltre a quelli volti a migliorare l’esperienza del passeggero.

Nel corso dell’esercizio la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è migliorata di 14,3 milioni di euro, passando da 16,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ad un saldo, al 31 dicembre 2022, di 2,5 milioni di euro.

Elementi distintivi dell’esercizio 2022

L’impegno per lo sviluppo del traffico è stato riconosciuto anche da Aci Europe che ha premiato l’Aeroporto di Torino come Best European Airport nella propria categoria (fino a 5 milioni di passeggeri) proprio per la significativa capacità di ripresa messa in atto nonostante la pandemia, ampliando come mai prima il proprio network voli e contribuendo così alla connettività del territorio. Particolare rilevanza è stata inoltre attribuita all’intenso lavoro dedicato all’innovazione e allasostenibilità, mantenendo l’impegno assunto verso l’ambiente e la comunità per ridurre a zero, entro il 2050, le emissioni di anidride carbonica provenienti da operazioni sotto il proprio controllo.

Nel 2022 è stato infatti conseguito il Livello 3-Optimisationdel programma di sostenibilità ambientale ACA-Airport Carbon Accreditation promosso da ACI-Airports Council International. Il Livello 3-Optimisation è caratterizzato dal piano di coinvolgimento degli stakeholder nel processo di riduzione delle emissioni da estendere ai diversi attori che operano in aeroporto.

E’ proseguito inoltre il piano d’azione Torino Green Airport,volto a gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse. È stata infatti completata la progettazione di un nuovo impianto fotovoltaico che a regime garantirà la produzione in assetto di autoconsumo del 12% del fabbisogno di energia elettrica dello scalo. È iniziato inoltre lo sviluppo di un impianto pilota per testare l’idrogeno come sistema di accumulo dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, così da utilizzarlo come combustibile green per alimentare una fuel cell. Tale sviluppo è incluso nelle attività del consorzio europeo H2020 TULIPSdi cui l’aeroporto di Torino è partner.

Attraverso la messa in esercizio di una flotta di mezzi ad alimentazione elettrica e a procedure aeroportuali definite in ottica sostenibile, dal 2022 si realizzano nello scalo ancheturnaround 100% green (insieme di operazioni per l’assistenza a terra di un aeromobile necessarie tra un volo e
l’altro), con riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni di assistenza a terra degli aerei.

Pur in un contesto di traffico crescente, con conseguente impatto sull’utilizzo dell’infrastruttura e sul lavoro dello staff aeroportuale, l’attenzione al passeggero è stata massima, come confermato dall’andamento dell’overall satisfactionrilavata nell’ambito dell’adesione al benchmark internazionale ASQ-Airport Service Quality, che ha segnato un miglioramento rispetto allo scorso anno, raggiungendo 4,07 in una scala da 1 a 5. Il miglioramento dell’esperienza del passeggero è stata resa possibile anche grazie all’installazione di un apparato CBC3 per il controllo dei bagagli a mano dotato di tecnologia tomografica che consente il controllo dei bagagli a mano senza separare liquidi e apparati elettronici, presso il varco Fast Track

Lo sviluppo del traffico si è riverberato positivamente anche sulle attività commerciali, portando alla piena occupazione delle superfici con l’apertura di nuove unità, oltre che allo sviluppo del canale e-commerce per la vendita dei servizi aeroportuali.

Evoluzione prevedibile della gestione

 

Nei primi due mesi del 2023 il Gruppo SAGAT ha evidenziato una crescita significativa rispetto al medesimo periodo del 2022, registrando un totale di 697.826 passeggeri, pari a +48,5%, e 6.912 movimenti, pari a +22,01%.

Il mese di gennaio 2023 ha inoltre registrato 361.168 passeggeri, risultando così il miglior gennaio di sempre per passeggeri trasportati superando il record precedente registrato a gennaio 2019, quando i passeggeri erano stati 339.432.

La forte crescita nei primi due mesi ha permesso di registrare un incremento pari al +3% anche rispetto allo stesso periodo pre-Covid dell’anno 2019.

Nonostante ACI Europe stimi per il 2023 una riduzione rispetto al 2019 che varia dal -10% al -8% dei volumi annuali di traffico pre-Covid19, sullo scalo di Torino è possibile prevedere nel corso del 2023 un consolidamento dei volumi di traffico raggiunti nel 2022, supportato dall’apertura di nuove rotte e dalla fine dell’emergenza sanitaria che aveva impattato negativamente sul primo trimestre del 2022. In particolare Ryanair per l’estate prevede l’apertura di 4 nuove rotte per Alicante, Stoccolma, Porto e Vilnius e l’aumento delle frequenze su 5 destinazioni già esistenti come Bruxelles, Cagliari, Valencia e Pescara. Inoltre la programmazione operativa di Volotea prevede dal 26 maggio un nuovo collegamento su Parigi – Orly con 2 frequenze settimanali.

Tuttavia queste prospettive di crescita potrebbero essere influenzate negativamente dal conflitto in corso in Ucraina, la cui evoluzione al momento attuale presenta un elevatissimo grado di incertezza sia per durata che per conseguenze sul piano sociale ed economico.

Un’escalation della guerra rimane una delle principali fonti di vulnerabilità, in particolare per l’Europa. Il prezzo delle fonti energetiche resta condizionato dalle tensioni geo-politiche, i ritardi nelle catene di fornitura potrebbero nuovamente intensificarsi e non si possono escludere impatti  sulla mobilità dei passeggeri ad esempio per motivi di sicurezza nonché per la possibile riduzione di domanda verso destinazioni in aree limitrofe allo scenario bellico. La riduzione della domanda potrebbe altresì avere cause indirette, in seguito alla volatilità dei mercati dovuta all’applicazione delle sanzioni nei confronti della Russia e alla conseguente alterazione dei rapporti commerciali tra gli Stati.

Pur in un contesto che permane incerto, il Gruppo continuerà a investire per migliorare la connettività del territorio, la qualità dei servizi erogati ricercando al contempo il miglioramento della propria sostenibilità economica e sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti il 28 aprile e il 9 maggio 2023, rispettivamente in prima convocazione e seconda convocazione, per deliberare l’approvazione del Bilancio di esercizio 2022.

Il cibo è territorio. Verso politiche del cibo partecipate

La Regione incontra le comunità locali

Lunedì 3 aprile 2023 alle ore 17, a Pinerolo presso la sede del Circolo Sociale, Via Duomo 1 (fronte Municipio), la Regione Piemonte incontrerà, nell’ambito del ciclo “Il cibo è territorio. Verso politiche del cibo participate”, le comunità locali per discutere e condividere con i partecipanti i contenuti delle politiche alimentari territoriali .

La Regione Piemonte, da sempre particolarmente attenta ai temi connessi al cibo, ha fatto proprie le istanze internazionali che pongono il cibo al centro di un complesso sistema di relazioni e sinergie, sociali, ambientali ed economiche. Infatti sia il Green Deal Europeo, con la strategia “Farm to fork” in particolare, sia naturalmente la nuova Politica Agricola Comune, sottolineano l’importanza di avvicinare l’offerta alimentare alle esigenze reali delle comunità e delle persone in materia di alimentazione e salute. Rendere disponibili ai consumatori alimenti sani, nutrienti e sostenibili, agire per ridurre gli sprechi alimentari, migliorare il benessere degli animali sono ritenuti obiettivi imprescindibili per la transizione verso un sistema agroalimentare meno impattante.

Per dare concreta attuazione a quanto previsto in ambito europeo, la Direzione Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte – in coordinamento con le altre Direzioni coinvolte nelle politiche del cibo, oltre che con il supporto di numerosi soggetti pubblici e privati del territorio piemontese e nazionale – si è dotata delle Linee Guida regionali “Educazione al cibo e orientamento ai consumi”. Le Linee guida sono il frutto di un’approfondita ricognizione sul territorio regionale ed extra regionale che ha voluto non solo “fotografare” la realtà esistente, ma anche intercettare le esigenze e le problematiche delle comunità locali, oltre che le buone pratiche già in essere.

Il Documento, approvato dalla Giunta lo scorso settembre 2022 è stato individuato come punto di partenza per la definizione di un Piano operativo triennale di interventisul tema delle Politiche alimentari locali, che è stato approvato presso la Giunta regionale lo scorso febbraio 2023.

Con il piano operativo triennale – sottolinea l’Assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa – la Regione pone le basi per lo sviluppo di politiche del cibo partecipate e rispondenti alle esigenze delle comunità locali, che coinvolgeranno i diversi soggetti della filiera agroalimentare, dal produttore, al trasformatore, al consumatore”.

Per presentare, discutere e condividere con le realtà locali i contenuti del Piano operativo triennale, la Direzione Agricoltura e Cibo ha pianificato una serie di incontri sul territorio che, nei prossimi mesi, porteranno ad un confronto diretto con tutti gli interessati.

L’appuntamento di Pinerolo, che segue quelli di Cisterna d’Asti (novembre 2022) e di Ivrea (febbraio 2023), fa parte delle attività di Animazione territoriale previste dal Piano operativo triennale: si tratta di un passaggio fondamentale per avviare la costruzione di un progetto partecipato, che porti non solo alla condivisione di strategie per la conoscenza, la valorizzazione e l’utilizzazione dei prodotti locali, delle filiere agricole corte, delle produzioni a qualità certificata, ma dia anche stimolo alla valorizzazione dell’agricoltura come generatrice di cultura, saperi, tradizioni, al rapporto tra turismo, territorio e cibo e via via, fino alla conoscenza delle implicazioni ambientali, etiche e sociali legate alla filiera del consumo alimentare.

Obiettivo finale è la creazione di vere e proprie Comunità del cibo a livello locale, con il contributo di tutti i diversi soggetti del territorio: agricoltori, trasformatori, distributori, ristoratori, istituti scolastici, enti di ricerca, enti locali, soggetti del terzo settore e forme organizzate di consumatori al fine di fare scelte consapevoli e condivise.

L’ingresso è gratuito, l’iscrizione obbligatoria. Maggiori informazioni e modalità di iscrizione nel volantino allegato. Referente: tiziana.pia@regione.piemonte.it011/4322085

Accesso al credito: per le imprese 60 milioni

L’assessore Andrea Tronzano: «Un’operazione che va a supporto dell’accesso ai finanziamenti da parte del sistema delle imprese»

 

Attenzione al mondo delle imprese attraverso un’azione che sostiene il miglioramento dell’accesso al credito con l’ausilio di uno strumento finanziario di garanzia calibrati sulla base delle peculiarità del tessuto produttivo e delle caratteristiche dimensionali delle imprese.

 

La misura che dispone di 60 milioni di euro favorisce l’accesso al credito per le imprese piemontesi mediante l’attivazione di una sezione regionale presso il Fondo di garanzia, operativa su due linee di intervento: a) integrazione alla garanzia diretta fornita dal Fondo di garanzia relativamente a finanziamenti concessi alle imprese piemontesi; b) integrazione alla riassicurazione/controgaranzia a favore di finanziamenti concessi alle imprese piemontesi coperti da garanzia da parte dei Confidi.

 

Sono ammissibili le garanzie volte a sostenere imprese che hanno attivato operazioni finanziarie, di importo non inferiore a 75.000,00 in garanzia diretta e non inferiore ad euro 25.000,00 in riassicurazione e controgaranzia, finalizzate al finanziamento di investimenti in beni materiali e immateriali ovvero delle esigenze di capitale circolante dei soggetti beneficiari che si prevede siano finanziariamente sostenibili e che non reperiscono finanziamenti sufficienti da fonti di mercato.

 

L’intervento della Sezione speciale Regione Piemonte presso il Fondo di garanzia, rispettivamente per la linea a) e la linea b), in relazione alle tipologie di operazioni selezionate al sostegno incrementale, innalza la percentuale di copertura sulle garanzie fornite sino a: – un massimo del 80% (in caso di garanzia diretta); – un massimo del 90% (in caso di riassicurazione/controgaranzia); ovvero fino alla misura massima prevista dalla specifica normativa vigente. Le operazioni finanziarie devono essere riferite ad investimenti o progetti attivati nel territorio regionale, presso la sede principale o l’unità locale dell’impresa beneficiaria

 

Quindi facendo un esempio concreto se un’impresa chiede un finanziamento di 100 mila euro, la banca deve accantonare una quota del suo capitale legato al rischio di mancate restituzioni; l’intervento del fondo di garanzia regionale riduce la quota di accantonamento da parte della banca rendendo più agevole l’erogazione del finanziamento e l’accesso al credito per l’impresa.

  

Un’operazione che va a supporto dell’accesso ai finanziamenti da parte del sistema delle imprese – commenta l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Tronzano – dedicata alle PMI incluse le microimprese fornendo loro le garanzie necessarie al sistema creditizio. Una misura che dimostra come, a volte, serva un aiuto per intraprendere un’attività e per rilanciarsi sul mondo del mercato. Da sempre la Regione è al fianco del sistema produttivo basti vedere anche l’ultima misura dedicata alla digitalizzazione e all’efficientamento produttivo il tutto per aumentarne la competitività.”