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L’Ecosistema “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”: dal Pnrr 110 milioni per il territorio

Ricadute su Piemonte, Valle d’Aosta, sulle province di Como, Varese e Pavia e sulle regioni del Sud del Paese. Il piano presentato al castello del Valentino 

Al via i “bandi a cascata” per le aziende a favore della crescita sostenibile e inclusiva dai territori di riferimento

 

Il progetto “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato presentato presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente del consorzio NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, il Direttore Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del MUR Fabrizio Cobis, l’Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese Andrea Tronzano e il Segretario Generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino.

L’ammontare complessivo del finanziamento di NODES è di 110 milioni di euro, che porteranno ricadute sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia); 15 milioni di euro saranno dedicati ad attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese.Si tratta di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazioneche il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).

Il soggetto attuatore – cosiddetto Hub – cui spetta la gestione e il monitoraggio dei risultati e dell’impatto, è la società NODES Scarl, costituita a tale scopo da tutte università pubbliche del territorio: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta.

I soggetti realizzatori sono denominati Spoke e sono coordinati dalle stesse Università che hanno costituito l’Hub, unitamente all’Università di Scienze Gastronomiche. L’iniziativa nel suo complesso vede il coinvolgimento di 24 partner pubblici e privati.

L’obiettivo ambizioso del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del nostro territorio: Industria 4.0 per la mobilità sostenibile e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.

 

Il progetto si propone di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle PMI esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro di favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» negli ambiti individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, PMI, grandi imprese e mondo della ricerca, che siano scalabili e replicabili anche a PNRR concluso.

Il progetto NODES è iniziato il 1° ottobre 2022 con l’avvio delle attività di ricerca e di progettazione delle azioni di trasferimento tecnologico, accelerazione e formazione per le imprese e nuovi talenti.

Da subito sono partiti i lavori di definizione delle traiettorie di sviluppo industriale sui sette ambiti sulle quali l’Ecosistema intende stimolare e supportare percorsi di innovazione in grado di aumentare la competitività del territorio. Un importante contributo nella definizione è già stato raccolto dal coinvolgimento degli stakeholder territoriali rappresentati dell’industria, finanza privata, pubblica amministrazione locale e società civile.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare gli strumenti di finanziamento e lanciare le attività che verranno realizzate per il territorio su ciascuno dei sette ambiti del progetto.

Sono 35.5 milioni di euro i primi fondi dedicati ai bandi a cascata per le imprese per sostenere le loro attività di ricerca e innovazione:

  • 25.3 milioni di euro sono i fondi per progetti di ricerca e sviluppo, presentati dalle imprese – anche in collaborazione – del territorio Nord-Ovest e in parte dalle imprese del Mezzogiorno.
  • 10.2 milioni di euro i fondi per facilitare accesso delle start-up e PMI a servizi di supporto rivolti a promuovere investimenti strategici in attività di innovazione di prodotti, servizi e/o processi e ad accelerare lo sviluppo delle imprese innovative

I bandi a cascata per le imprese saranno emanati dagli Spoke, gli Atenei pubblici del territorio di NODES, con una collaborazione istituzionale con Unioncamere Piemonte rivolta ad aumentare la competitività delle imprese. In virtù della piattaforma a livello nazionale webtelemaco.infocamere.it utilizzata dal mondo delle imprese, Unioncamere Piemonte supporterà la gestione ottimale dei bandi.

A questi fondi si aggiungono 5.8 milioni di euro per sostenere progetti di “Proof of Concept” (PoC) proposti da ricercatori che intendono valorizzare i risultati della propria ricerca verso lo sfruttamento commerciale, favorendone il trasferimento alle imprese e la costituzione di nuove realtà imprenditoriali e più di 2 milioni di euro per formare nuovi talenti attraverso il Dottorato di ricerca in ottica «industriale» con percorsi di inserimento nel mondo produttivo.

La Direttrice Generale di NODES, Chiara L. G. Ferroniha chiarito come questi bandi potranno innescare un effetto leva che sia in grado di ampliare il raggio d’azione del PNRR, generando nuove opportunità di finanziamento e moltiplicando gli investimenti. Il Direttore invita le imprese e il pubblico più ampio a visitare il sito dell’Ecosistema – ecs-nodes.eu – per conoscere la ricca offerta di percorsi di formazione per up-skilling e re-skilling del personale impiegato, l’ampia attività di animazione e dialogo con le imprese, ed i tanti percorsi di open innovation per le imprese che vedranno il coinvolgimento di studenti e start-up.

Saranno molti gli appuntamenti sul territorio per incontrare i partner dell’Ecosistema ed entrare nel vivo delle attività, qui i primi appuntamenti:

  • Martedì 4 aprile a Novara, presso l’Aula Magna del Campus “Perrone” dell’Università Piemonte Orientale, alle ore 10.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Industria della Salute e della silver economy (Spoke 5).
  • Mercoledì 12 aprile a Pollenzo, presso l’Università di Scienze Gastronomiche, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività legate al settore dell’Agroindustria secondaria (Spoke 7).
  • Giovedì 13 aprile a Torino, presso l’Auditorium Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Green Technologies e industria sostenibile (Spoke 2).
  • Lunedì 17 aprile ad Aosta, presso l’Università Della Valle d’Aosta, alle ore 15.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Montagna digitale e sostenibile (Spoke 4).
  • Martedì 18 aprile a Torino, presso l’Auditorium dell’Energy Center del Politecnico di Torino, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nel settore Aerospazio e Mobilità Sostenibile(Spoke 1).
  • Mercoledì 19 aprile a Pavia, presso l’Università degli Studi di Pavia, alle ore 17.00, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito dell’Agroindustria primaria (Spoke 6).
  • Giovedì 20 aprile a Biella, presso la sede di Città Studi, alle ore 14.30, presentazione dei bandi e delle attività nell’ambito Industria del Turismo e Cultura (Spoke 3).

Il Presidente di NODES e Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco commenta: “L’ecosistema NODES ha tutti i presupposti per portare avanti la sua missione di innovazione delle nostre PMI e di nascita di start up nel modo migliore: grazie al grande lavoro in fase di presentazione della proposta, siamo riusciti a farci assegnare un finanziamento molto ingente, che ci permetterà di realizzare iniziative che avranno una ricaduta importante sulla società promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali. Siamo consapevoli che si tratta di un’opportunità unica che non deve essere sprecata, e i nostri sforzi andranno tutti nella direzione di massimizzarne i risultati”.

 

“Siamo felici che le Università e i partner del progetto Nodes abbiano voluto coinvolgere il sistema camerale in questo progetto: l’obiettivo principale dell’iniziativa coincide con un’attività ‘core’ delle Camere di commercio, ovvero potenziare il trasferimento tecnologico verso le imprese, in particolare nei confronti delle MPMI. Tra le attività di particolare interesse per le aziende figurano sicuramente i cosiddetti ‘bandi a cascata’, ossia contributi a fondo perduto tesi allo sviluppo di progetti d’investimento in digitalizzazione e innovazione. Il sistema camerale, anche in questo caso, è pronto a fare la sua parte sia facilitando la promozione verso le imprese sia supportando gli atenei nella gestione della fase di aiuti alle aziende”, aggiunge il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

“Per il Politecnico di Torino l’ecosistema NODES è centrale per le attività di ricerca, trasferimento della conoscenza alle aziende e anche formazione. La space economy e la mobilità sostenibile, tematiche dello Spoke 1 che coordiniamo, sono due degli ambiti che per tradizione industriale e vocazione sono più vicini al tessuto industriale piemontese e alle competenze che già possiede storicamente. Per questo riteniamo che le azioni di trasferimento tecnologico, di riconversione e di sviluppo di nuove competenze e nuove figure professionali altamente specializzate saranno particolarmente efficaci e produrranno rapidamente ricadute importanti in tutto il Paese” – dichiara Giuliana Mattiazzo Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino e Research and Innovation Manager dello Spoke 1.

“È motivo di grande soddisfazione per l’Università di Torino – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – aver partecipato alla fondazione dell’hub NODES, con il quale contribuiremo alla messa a terra in chiave strategica di importanti quote di finanziamento sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il nostro Ateneo guiderà come capofila dello Spoke 2 le azioni su Tecnologie Green e Industria Sostenibile, a conferma della qualità dell’impegno messo in campo dai nostri dipartimenti sui temi dello sviluppo sostenibile. Lavoreremo su tecnologie e industrie verdi partendo dalla consapevolezza di quanto importante sia una strategia basata sull’economia circolare. Le politiche pubbliche giocano oggi un ruolo cruciale nel promuovere la transizione ecologica: in questo contesto, l’attrazione di giovani ricercatrici e ricercatori e di studenti come protagonisti del trasferimento di conoscenze sarà il miglior investimento per tutto il territorio. Lo Spoke 2, infatti, avrà un impatto trainante anche su tutto l’ecosistema dell’innovazione locale, operando in concreto per la transizione ai modelli industriali dei prossimi anni”.

 

“L’Università dell’Insubria partecipa da protagonista al Progetto NODES mettendo a segno due risultati eccellenti: il riconoscimento della qualità della ricerca condotta in Ateneo, la creazione di una filiera dell’innovazione che esce dalle aule e viene recepita dal territorio.

I bandi a cascata per le imprese offerti dal Progetto Nodes ne sono la dimostrazione. Nell’ambito dello spoke coordinato dal nostro Ateneo le imprese che agiscono nell’industria del turismo e della cultura, avranno la possibilità di candidarsi per il finanziamento di progetti innovativi di ricerca industriale volti ad accelerare la trasformazione digitale dei loro processi produttivi”,aggiunge Angelo Tagliabue, Rettore dell’Università dell’Insubria che coordina lo Spoke 3.

 

“Il progetto NODES costituisce per i territori montani una grande opportunità per far riguadagnare centralità alle imprese e alle comunità” – ha spiegato Mariagrazia Monaci, Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta. “Il cambiamento climatico sta generando importanti trasformazioni in tutti i territori, e in particolare quelli montani, che sono al centro delle attività di ricerca e innovazione condotte dall’Università della Valle d’Aosta principalmente nello Spoke 4 “Montagna digitale e sostenibile”, del quale UNIVDA è capofila, e parimenti partecipando allo Spoke 3 “Industria della cultura e del turismo”, guidato da UNINSUBRIA. Se, da un lato, queste trasformazioni presentano elementi di complessità, dall’altro emergono opportunità che l’ecosistema NODES può contribuire a intercettare. In particolare, lo Spoke 4 vuole sfruttare appieno le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici suggerendo interventi volti a consentire alle aziende di organizzare efficacemente il lavoro ibrido e remoto, con lo scopo di aumentare le prestazioni aziendali e migliorare il benessere dei lavoratori. Allo stesso tempo, è nostra intenzione accompagnare le comunità del territorio verso la gestione delle risorse idriche e della produzione energetica nell’era digitale, mostrando come la smart technology possa potenziarne la gestione integrata. Infine, si affronterà la sfida della rigenerazione e del ripopolamento delle aree montane offrendo un piano strutturato di ricerca e azione che guardi a modelli sensibili al contesto ecologico e capaci di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali. In conclusione, gli atenei e le strutture coinvolti forniscono risorse e strumenti a imprese e comunità per governare il cambiamento e aumentare la competitività attraverso l’innovazione tecnologica e l’attenzione alla sostenibilità”.

“NODES è un’occasione formidabile per il sistema del Nord-Ovest e l’Università del Piemonte Orientale, incrociando il proprio Piano strategico con le linee di sviluppo sostenibile del progetto, sta impegnando il meglio delle proprie risorse umane e tecniche”, afferma il Rettore dell’UPO Gian Carlo Avanzi. “Siamo l’ente capofila dello Spoke 5, dedicato all’industria della salute e della silver economy. Attraverso la ricerca e il trasferimento della nostra ricerca all’industria vogliamo sviluppare un modello sanitario che riconosca l’interdipendenza tra la salute dell’uomo, del mondo animale e vegetale e dell’intero ambiente che ci ospita, responsabilizzando tutti alla cura e alla prevenzione. Così contribuiremo alla realizzazione di nuovi strumenti di cura dei soggetti fragili, come la telemedicina, la digitalizzazione del sistema sanitario e del monitoraggio del paziente, di diagnosi e di terapie con farmaci innovativi e sostenibili, sviluppando così la medicina rigenerativa e nuovi profili di salute. Il tutto, interconnesso con l’ambiente: One Planet, One Health, insomma”.

 

“Il progetto NODES rappresenta una grande opportunità di collaborazione tra l’Università di Pavia e il territorio. In particolare, con lo Spoke 6 “Agroindustria primaria” rivolto al comparto agroindustriale dell’area nord-occidentale, siamo al fianco delle aziende per aiutarle ad affrontare le sfide presentate dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. Il progetto offre un’occasione importante per esprimere il forte potenziale del comparto, grazie all’introduzione di nuove tecnologie, alla digitalizzazione e alla sostenibilità”, dichiara il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto.

 

“Il sistema agroalimentare del Nord Ovest è già molto avanzato, oggi tuttavia dobbiamo lavorare per la sfida ambientale e sociale, in una prospettiva sistemica ed ecologica globale. La sfida dello Spoke 7 è di contribuire all’innovazione di questo sistema, attraverso il miglioramento della sua competitività, per garantire produzioni alimentari salubri, di alta qualità e sostenibili. Saranno finanziate la ricerca sulle filiere di origine animale e vegetale, contestualmente alla formazione e l’innovazione delle imprese. Queste ultime si potranno confrontare e collaborare con i ricercatori per far nascere nuovi progetti di ricerca attraverso un processo di co-creazione”, conclude il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bartolomeo Biolatti.

Il Piemonte protagonista al Vinitaly. Erbaluce vitigno dell’anno 2023

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Erbaluce vitigno dell’anno 2023, il Giro d’Italia per promuovere vino e territori, il premio Angelo Betti a Chiara Soldati.

 

Nella prima giornata della 55a edizione del Vinitaly a Verona il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini nello stand del  Piemonte (Padiglione 10) ha incontrato le aziende e i Consorzi di tutela.

Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Protopapa  si è presentata un’occasione importante per sottolineare al ministro la realtà vitivinicola del Piemonte oggi caratterizzata dai tanti giovani produttori evidenziando quindi il cambio generazionale e per ricordare anche le criticità da risolvere che riguardano il comparto piemontese, sottolineando la necessità di più aiuti e massima attenzione per la gestione irrigua del territorio piemontese e a tutela dei vigneti.

Anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Carosso,  ha sottolineato la soddisfazione per la presenza al Vinitaly di tanti giovani produttori piemontesi E’ quello che si auspicava per il mondo vitivinicolo e per l’agricoltura piemontese, in quanto vedere oggi i giovani che lavorano la terra garantiscono redditività e un nuovo modo di produrre vino, rispettoso dell’ambiente e per questo prosegue l’impegno della Regione nel sostenere la filiera attraverso i fondi europei.

Filippo Mobrici, vice presidente di Piemonte Land of wine, il super consorzio che rappresenta tutti i consorzi della regione, ha voluto sottolineare l’importanza della partecipazione al Vinitaly di un Piemonte vitivinicolo unito, essendo tra le principali regioni che producono vino di qualità nel mondo.

Nell’area istituzionale del Piemonte inoltre la Regione ha presentato ufficialmente l’Erbaluce, vitigno dell’anno 2023 del Piemonte, con la partecipazione del Consorzio Tutela Vini Docg Caluso, Carema e Canavese e di Colline Novaresi – Consorzio di tutela Alto Piemonte. Durante il passaggio di consegne dal Freisa, vitigno dell’anno 2022 al vitigno a bacca bianca, l’assessore regionale all’Agricoltura ha voluto sottolineare l’importanza del progetto e della continuità nel voler valorizzare i vitigni del Piemonte insieme ai territori di produzione. Grande entusiasmo è stato espresso dal presidente del Consorzio di tutela Erbaluce di Caluso, Antonino Iuculano, per l’importante occasione avuta dalla Regione per promuovere sul territorio e con l’intento di portare il vino on le sue diverse declinazioni, bianco, spumante, passito nei ristoranti.

Al Vinitaly protagonista anche lo sport con il Giro d’Italia 2023 in Piemonte. Grandi vini, sport e territori bellissimi, sono queste le parole chiave che ha ricordato l’assessore allo Sport della Regione, Ricca, presentando le tre tappe che attraverseranno la regione: il 17 maggio da Camaiore a Tortona, il 18 maggio da Bra a Rivoli e il 19 maggio da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera. Tortonese, Roero, Canavese le terre delle Docg: Barolo, Barbaresco, Gavi ed Erbaluce di Caluso e di molti vini Doc. L’assessore allosport ha sottolineato come il Giro d’Italia grazie ala collaborazione con RCS Sport sarà occasione di promozione del territorio e dell’enogastronomia piemontese. Operazione questa avviata già da anni con i grandi eventi sportivi che la Regione ha portato in Piemonte, ricordando le Universiadi 2025 e le Atp final tennis.

 

Il premio Angelo Betti, dedicato ai professionisti ed imprenditori del mondo enologico che si sono particolarmente distinti per aver contribuito al progresso qualitativo in ambito produttivo, segnalati dagli Assessorati regionali all’agricoltura, quest’anno è stato assegnato a Chiara Soldati, pioniera dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro alla guida della Tenuta La Scolca, sulle colline del Gavi, in provincia di Alessandria. L’assessore regionale all’Agricoltura ha consegnato il premio sottolineando la storicità dell’azienda e ricordando che il padre Giorgio Soldati ha voluto fortemente la Doc nel 1974 e la Docg nel 1998 e ha fondato il Consorzio del Gavi, e il percorso aziendale sui temi della qualità, della promozione del territorio, dell’internazionalizzazione del brand Gavi.

Si è conclusa la prima edizione di ColtivaTo, il Festival dell’agricoltura di Torino

 

Con i piedi per Terra

 

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile


Tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti

e una rassegna cinematografica

 

 

Torino, 2 aprile 2023. Si è conclusa oggi, domenica 2 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontritra conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricolturain un evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

L’edizione pilota di ColtivaTo, inaugurata venerdì 31 marzo con i saluti delle istituzioni, l’intervento magistrale di Ilaria Capua, gli interventi di Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale, ha contato più di quaranta incontri al Circolo dei lettori, al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, alla Cavallerizza Reale, a Palazzo Civico, al Cinema Massimo e al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, gettando i semi per una riflessione sull’agricoltura da differenti punti di vista.

 

Sono particolarmente soddisfatta di questa prima edizione di ColtivaTo,” ha dichiarato Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore e responsabile scientifico del Festival, “ho visto nelle sale esattamente il pubblico che desideravamo: attento, preparato, curioso. Ho colto nelle persone che ho incontrato la soddisfazione, perché è stato toccato un tema troppo spesso trascurato che riguarda tutti. Molti hanno scoperto il mondo che sta dietro a prodotti che tendiamo a dare per scontati. La città ci ha accolti in tutto il suo splendore e i relatori, efficacissimi, saranno i migliori ambasciatori di Torino e del Piemonte. Questa prima edizione, così densa di contenuti alti e variegati, ci ha permesso di gettare basi solide – direi di mettere le radici! – per crescere in modo sostenibile e ‘sano’, continuando a contare sull’aiuto delle istituzioni e sull’attenzione del pubblico.

 

È stato il Festival della sperimentazione,” ha affermato Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e direttore artistico del Festival, “abbiamo cercato di trattare argomenti importanti che tuttavia hanno difficoltà ad attecchire nel dibattito pubblico. La risposta è stata molto buona. Ora puntiamo per le prossime edizioni a trasformare ColtivaTo nel festival della divulgazione agricola, colturale e culturale.

 

ColtivaTo, nato da un’idea di Antonio Pascale e di Maria Lodovica Gullino, ha voluto infatti parlare della “vera” agricoltura, un settore economico di grande importanza, spesso poco conosciuto e dibattuto e a cui si guarda con occhio nostalgico, affrontandone aspetti troppo spesso trascurati: le opportunità lavorative, la necessità di risorse in termini economici e scientifici, i lunghi tempi della ricerca perché possa approdare a soluzioni innovative che consentano al settore di continuare a nutrire il pianeta nonostante la crisi climatica e la popolazione sempre più numerosa. Il tutto con spirito critico ma aperto, e con la volontà di parlare a un pubblico eterogeneo, facendo di coltura e culturaun binomio inscindibile – da qui il nome scelto per il Festival.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

Per comprare casa a Torino servono 6,2 anni di stipendio

Un’analisi di Assoutenti

Prezzi in calo del 15,6% rispetto al 2010

Per la stessa abitazione da 70 mq servono 10,7 anni a Roma, 16,8 anni a Milano

 

I prezzi delle abitazioni hanno raggiunto a Milano livelli così elevati che oggi per acquistare una casa all’interno del territorio comunale servono in media 16,8 anni di stipendio. Lo afferma Assoutenti, commentando i dati diffusi dall’Istat.

L’associazione ha svolto delle simulazioni sulla base dei dati odierni del mercato immobiliare di Milano, Roma e Torino – città prese in esame dall’istituto di statistica – per capire quale spesa debba affrontare oggi una famiglia che decide di acquistare un immobile.

A Milano per acquistare una casa servono oggi in media 5.199 euro al metro quadro – rileva Assoutenti, che ha preso in considerazione le quotazioni dei siti specializzati in compravendite immobiliari – La zona più costosa è quella del centro, dove i prezzi raggiungono una media di 10.066 per metro quadro; le zone più economiche Bisceglie, Baggio, Olmi con una media di 2.689 euro al metro quadro. A Roma una abitazione costa mediamente 3.318 euro al metro quadro: 7.410 euro nel centro storico, 1.720 euro a Lunghezza e Castelverde. Su Torino servono in media 1.924 euro al metro quadro, 3.482 euro in centro, 1.149 euro nelle zone Aurora, Barriera di Milano, Rebaudengo.

Sulla base di tali dati, a Milano una casa da 70 mq costa in media oggi 363.930 euro. Per la stessa abitazione si spendono a Roma 232.260 euro, a Torino 134.680 euro.

Ciò significa che, ipotizzando uno stipendio netto mensile di 1.800 euro, per acquistare una abitazione a Milano servono oggi 16,8 anni di stipendio, contro i 10,7 anni di Roma e i 6,2 anni di Torino.

“I cittadini di Milano sono senza dubbio i più penalizzati d’Italia sul fronte del mercato immobiliare, e riuscire ad acquistare una casa nel territorio comunale è oramai un lusso per pochi fortunati – afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Basti pensare che rispetto al 2010 Milano è l’unica città che registra una crescita dei prezzi delle abitazioni, i cui listini hanno subito una impennata del +17,4% (+12,6% le abitazioni nuove, +18,3% le abitazioni esistenti), mentre nello stesso periodo a Roma i prezzi sono crollati del -23% e a Torino del -15,6%”

www.assoutenti.it

Il Piemonte, Land of Wine, alla 55° edizione del Vinitaly a Verona

Dal 2 al 5 aprile aprile al Vinitaly 2023 a Verona saranno protagonisti i vini e distillati di qualità del Piemonte, un sistema di 59 filiere da cui nascono i 18 Docg e 41 Doc. Al Padiglione 10 di Veronafiere, aziende, cantine cooperative e associazioni di produttori presenteranno le novità vitivinicole all’evento enologico tra i più importanti a livello internazionale.

La Regione Piemonte sarà presente con uno spazio istituzionale allestito all’interno del Padiglione 10, stand G2, in collaborazione con Piemonte Land of wine, l’ente che rappresenta i consorzi di tutela del vino piemontesi.

L’area collettiva si identifica per l’elegante cornice grafica ideata da Wang Yuxiang (1997, Anhui Cina), giovane artista contemporaneo vincitore della nona edizione del progetto d’Artista indetto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura in collaborazione con Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea che si svolge a Torino. Un’immagine immersiva e coinvolgente racconta con semplicità gli elementi geologici legati alle origini del territorio piemontese connessi in particolare al processo di autolisi presente nella vinificazione e nella fermentazione. Nell’area istituzionale si svolgerà il programma giornaliero di eventi per far conoscere le novità, i progetti e le campagne promozionali dei consorzi e dei produttori, e le Masterclass degustazioni organizzate da Piemonte Land of wine (Pad 10, Stand D3).

I visitatori del Vinitaly potranno anche accedere al Ristorante Piemonte (Cittadella della Gastronomia, Area H), Gli chef piemontesi stellati Michelin Walter Ferretto, chef stellato del Ristorante Cascinale Nuovo di Isola d’Asti (AT), e Gian Piero Vivalda, chef 2 stelle del Ristorante Antica Corona Reale di Cervere (CN), supportati dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Maggia” di Stresa, proporranno i piatti della migliore tradizione regionale preparati con le eccellenze agroalimentari del Piemonte, in abbinamento ai vini a denominazione offerti dai Consorzi di tutela e dalle aziende agricole della collettiva Piemonte.

L’edizione 2023 del Vinitaly coincide con l’avvio della nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027. Sono molte le misure a sostegno dei produttori, dei Consorzi di tutela e delle Enoteche regionali, a partire dalle attività di promozione sui mercati internazionali dei vini eccellenti piemontesi a denominazione, al sostegno alle aziende vitivinicole per investimenti nell’innovazione, nella sostenibilità, nell’irriguo – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – La qualità certificata dei vini piemontesi resta un punto di forza del comparto, con ottimi risultati anche nell’export, grazie al lavoro attento dei nostri produttori che la Regione continua a tutelare”.

Dice Filippo Mobrici, vicepresidente di Piemonte Land of Wine il super Consorzio che armonizza le attività promozionali dei Consorzi vinicoli piemontesi: «Il Vinitaly dell’anno scorso, dopo due edizioni di ridimensionamento e restrizioni a causa della pandemia, aveva dimostrato quanta voglia di ripresa ci fosse tra gli operatori. Le aziende che parteciparono nel 2022, e che come Piemonte Land rappresentammo, furono molto soddisfatte di quella edizione per l’alta presenza di importatori e di altre figure professionali del settore. Per questo, come Piemonte Land anche quest’anno sentiamo forte la responsabilità di partecipare a Vinitaly e di essere, in questa occasione così importante, la casa comune e il punto di riferimento per le aziende vinicole piemontesi raccolte attorno a un’unicità d’intenti e rappresentanti tutte le aree vitivinicole piemontesi come le Langhe, il Roero, il Monferrato, il Tortonese e gli altri grandi territori a vocazione vinicola del Piemonte. Del resto la Fiera veronese è diversa da altri appuntamenti più legati a un pubblico professionistico. A Verona, infatti, si creano splendide occasioni d’incontro, per confrontarsi, per lanciare iniziative e progetti, per conoscersi. È questo l’aspetto “pop” del Vinitaly, che non solo lo distingue da altri eventi del vino, ma sottolinea anche la vicinanza della manifestazione della città scaligera alla cultura italiana del vino. Una cultura fatta di convivialità, condivisione e di quel tocco di creatività legata a storia, innovazione e grande conoscenza tecnica, che fanno del comparto vitivinicolo italiano, e segnatamente di quello piemontese, un unicum nel mondo, un caso particolare che si può incontrare, nella sua completezza, solo ed esclusivamente al Vinitaly di Verona”.

I PRINCIPALI EVENTI IN PROGRAMMA Padiglione 10, Stand G2  https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/promozione-qualita-educazione-alimentare/piemonte-alla-55deg-edizione-vinitaly-verona

Domenica 2 aprile, giorno di apertura del Salone, alle ore 13 inaugurazione ufficiale dell’area Piemonte con la presentazione delVitigno dell’anno 2023 e la proiezione del cortometraggio “Coltivare Storie, L’agricoltura piemontese al cinema”, a cura dell’Assessorato Agricoltura e cibo Regione Piemonte. Intervengono l’assessore all’Agricoltura e cibo Regione Piemonte Marco Protopapa, il vice presidente di Piemonte Land of Wine Filippo Mobrici, i rappresentanti dei Consorzi di tutela. Sarà inoltre presente il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso.

Alle ore 15, l’Assessorato al Turismo, cultura e sport della Regione Piemonte presenta “Giro d’Italia nei paesaggi vitivinicoli”, le Tappe Piemontesi del Giro d’Italia. Intervengono l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Davide Ricca e l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Alle ore 17 presentazione del Distretto del cibo e del vino dedicato alla promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, a cura dei Consorzi di tutela dell’Asti Docg e Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Intervengono l’assessore regionale Marco Protopapa, Massimo Fiorio, Giorgio Calabrese, Filippo Mobrici e Stefano Ricagno.

Sempre domenica 2 aprile, alle ore 16, al Palaexpo, verrà assegnato ad un piemontese il premio Angelo Betti, Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana”, dedicato ai professionisti ed imprenditori del mondo enologico che si sono particolarmente distinti per aver contribuito al progresso qualitativo in ambito produttivo, segnalati dagli Assessorati regionali all’agricoltura. Partecipa all’evento l’assessore della Regione Piemonte Marco Protopapa.

Lunedì 3 aprile alle ore 10 presentazione “Citta’ Eu del vino. La candidatura a Città europea del vino di Ovada, Acqui e Casale”, a cura di Enoteca regionale di Ovada. Interviene Marco Protopapa, assessore Agricoltura Regione Piemonte.

Alle ore 13,20 presentazione di VINUM 2023, a cura dell’Ente Fiera Tartufo Alba. Intervengono Liliana Allena, Presidente Ente Fiera di Alba, Emanuele Bolla, assessore al turismo e manifestazioni della città di Alba, Filippo Mobrici, vice presidente Piemonte Land of Wine.

Alle ore 14,30 l’Assessorato al Turismo, cultura e sport Regione Piemonte presenta  WTE – World Tourism Event Salone Mondiale del Turismo 2023 for World Heritage Sites che si svolgerà a Torino dal 21 al 23 settembre. Intervengono: assessore al Turismo e alla cultura Regione Piemonte Vittoria Poggio; assessore Agricoltura e cibo Regione Piemonte Marco Protopapa; Direttore Turimo e Sport della Regione Piemonte Paola Casagrande, Amministratore MC Marketing Consulting Marco Citerbo.

Alle ore 16 presentazione di ACQUI WINE DAYS IV^ EDIZIONE – Acqui Terme Capitale degli Aromatici. Intervengono Marco Protopapa assessore Agricoltura Regione Piemonte, Paolo Ricagno Presidente Corsorzio Tutela vini d’Acqui, Giacomo Pondini Dir. Consorzio Asti, Annalisa Vittore Presidente Enoteca Regionale Acqui “Terme e Vino” e Edy Perissinotto Delegato AIS Alessandria. A cura di Comune di Acqui Terme, Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Asti, Enoteca Regionale di Acqui Terme e AIS Piemonte delegazione di Alessandria – Acqui.

Alle ore 17 presentazione del libro “Paolo Desana. La storia di due vite tra lager e vini Doc”, a cura di Andrea Desana. Interviene l’assessore Agricoltura e cibo Regione Piemonte Marco Protopapa.

Martedì 4 aprile sarà presente al Salone il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Nello spazio Piemonte alle ore 10 in programma la presentazione del volume “Langa in conversazioni”, a cura dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langa Roero e Monferrato. Interviene: Assessore Agricoltura e cibo Regione Piemonte Marco Protopapa.

Alle ore 11 Pier Ottavio Daniele, giornalista e autore presenta l’Osservatorio vino biologico del Piemonte in collaborazione con Fondazione Agrion e l’esperienza del Caveau dell’Albarossa a Cavatore a cura dell’Associazione Produttori Albarossa. Intervengono: Marco Protopapa, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Enrico Rovero, Associazione Produttori del Vino Biologico, Simone Bussotti di Fondazione Agrion, Andrea Costa dell’Associazione Produttori Albarossa, Gaia Ivaldi Comune di Cavatore.

Alle ore 12 conferenza stampa MONFERRATO IDENTITY, a cura di Consorzio Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Intervengono Filippo Mobrici presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato , Marco Protopapa assessore Agricoltura e cibo Regione Piemonte, Helmuth Kocher presidente fondatore del Merano Wine Festival.

Alle ore 14 presentazione del PROGETTO RADICI a cura di Consorzio Tutela Asti Docg. Alle ore 15,30 L’ELEGANZA NELLA GRAPPA: SENSAZIONI AL FEMMINILE a cura di ANAG Passaggio del testimone da una Associazione “Donne della Grappa” ad una associazione, ANAG, che da 40 anni insegna a degustare ed il cui Presidente è una donna.

Mercoledì 5 aprile alle ore 11 presentazione GEMINI PROJECT, Il sole alimenta le cantine a energie rinnovabili, rendendole green e competitive nel mondo, a cura del Consorzio Tutela Barbera d’Asti e vini del Monferrato.

Alle ore 14 presentazione di ROSSO BARBERA, a cura di Comune di Costigliole d’Asti, Consorzio Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

Alle ore 12 presentazione “La formazione superiore alberghiera. ll Maggia: 85 anni di Istituto alberghiero a Stresa. La formazione delle nuove leve”, con Fiorenzo Ferrari, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore “Erminio Maggia” di Stresa.

Gli ultimi appuntamenti di ColtivaTo, festival dell’agricoltura

Si conclude domenica 2 aprile, la prima edizione di ColtivaTo

Con i piedi per Terra

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile

 

Gli ospiti della terza giornata:
Enrico Allasia, Giuseppe Barbera, Maria Caramelli, Gabriele Carenini,
Luca Simone Cocolin, Laura de Donato, Elsa Fornero, Ilaria Gaspari,
Paolo Inglese, Stefano Jossa, Bruno Mecca Cici, Tito Menzani,
Roberto Moncalvo, Guido Montanari, Antonio Pascale, Sergio Saia.

 

Il programma completo del Festival su www.coltivato.com

La cartella stampa completa a questo link 

 

 

Torino, 1 aprile 2023. Si conclude domani, domenica 2 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Si parte alle ore 10.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande) con La sostenibilità dal seme alla forchetta: Sergio Saia, professore associato di Agronomia e coltivazioni erbacee presso l’Università di Pisa, esplorerà le componenti della sostenibilità nella filiera degli alimenti, dalla produzione dei mezzi tecnici alla coltivazione, al trasporto, alla trasformazione, all’uso e allo smaltimento dei rifiuti e alle implicazioni sociali di determinate scelte; stesso orario, in Sala Gioco, un nuovo appuntamento del ciclo Leinterviste impossibili di Antonio Pascale: Giuseppe Barbera, già professore di Colture arboree all’Università di Palermo, darà voce agli agrumi; ancora alle 10.00, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Elsa Fornero, professore onorario di Economia all’Università di Torino e membro dell’Academia Europaea, e Roberto Moncalvo, imprenditore agricolo e presidente di Coldiretti Piemonte, analizzeranno i Cambiamenti nel mondo del lavoro.

 

Alle 10.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze) Stefano Jossa, professore di Letteratura italiana all’Università di Palermo, ci regalerà un’inedita lettura del Pinocchio ne Gli alberi di Pinocchio: dal legno della vita ai cinque zecchini. Stessa ora, al Circolo dei lettori, spazio anche alle organizzazioni professionali che avranno modo di confrontarsi in una tavola rotonda dal titolo Il ponte: l’alimentazione di domani tra dieta mediterranea e cibo sintetico. Interverranno Enrico Allasia (Confagricoltura Piemonte), Gabriele Carenini (Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte e della Valle d’Aosta), Bruno Mecca Cici (Coldiretti Torino), con la moderazione di Laura de Donato, giornalista di Tgr Leonardo (Rai 3).

 

Alle 11.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari proverà a indagare il concetto di natura nelle sue molte declinazioni nel corso dell’incontro Natura è cultura: viaggio nella costruzione di un’immagine. Stessa ora, in Sala Gioco, l’ultima delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Paolo Inglese, professore di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Palermo, darà voce al fico d’India e ad altre piante tropicali. Sempre alle 11.30, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), La storia in campo, come è cambiata l’agricoltura: il docente di Storia economica dell’Università di Bologna Tito Menzani smonterà gli stereotipi che riguardano l’agricoltura di una volta.

 

Alle 12.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Maria Caramelli, dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e Luca Simone Cocolin, professore ordinario di Microbiologia Agraria presso l’Università di Torino, parleranno dei moderni concetti di dieta personalizzata per la prevenzione di malattie non comunicabili e di come gli alimenti possono essere considerati un importante strumento per favorire il raggiungimento degli obiettivi insiti nel concetto di salute circolare, nel corso dell’incontro Animale, vegetale o… il cibo di domani.

 

Chiuderanno il Festival alle 13.15 in Sala Colonne, a Palazzo Civico, introdotti da Maria Lodovica Gullino, Guido Montanari, professore di Storia dell’architettura contemporanea e della città presso il Politecnico di Torino, che nell’incontro Per non mangiare cemento in futuro spiegherà al pubblico l’urgenza di avviare pratiche immediate di tutela del suolo, di deimpermeabilizzazione e ripristino della naturalità, per non rischiare di perdere una risorsa fondamentale, e Antonio Pascale con Il mondo raccontato attraverso le piante, un racconto delle piante nella storia, per analizzare il rapporto culturale, antropologico e storico che lega la natura umana a quella vegetale.

 

Al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 10.30 sarà possibile assistere al film Captain Fantastic di Matt Ross. Al Circolo dei lettori, i più piccoli potranno partecipare all’exhibit interattivo e multimediale Soilabrealizzato dalla Re Soil Foundation dedicato al tema del suolo. Infine, ad Anteprima FLOReal, nella cornice monumentale del cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, sarà possibile seguire una serie di stage e workshop pratici sulle piante da orto. Un altro modo di parlare di agricoltura ma questa volta con le mani nella terra.

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival – ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

 

SMaILE. Bilancio di un percorso durato due anni

Simple Methods of Artificial Intelligence for Learning and Education

Presentazione degli output finali sul progetto di ricerca che insegna alla Generazione Z
l’intelligenza artificiale (IA) attraverso la gamification e l’empowerment.
www.smaile.it

IL PROGETTO
SMAILE – Simple Methods for Artificial Intelligence Learning and Education – è un progetto di ricerca
diretto dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino e la Royal
Holloway University of London che ha iniziato il suo percorso due anni fa.
Risultato vincitore della prima edizione del bando “Intelligenza Artificiale” promosso dalla
Fondazione Compagnia di San Paolo, SMAILE si avvicina alla conclusione e “si racconta”, dopo
due anni di intenso lavoro di ricerca applicata, ma anche con incontri, presentazioni e partecipazioni
attive a convegni, seminari e festival su scala nazionale*.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti di ricerca innovativi e finalizzati
all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale e con una ricaduta
concreta sul territorio in termini economici e sociali. Attraverso il “Bando Intelligenza Artificiale”,
giunto alla seconda edizione con la collaborazione di Fondazione CDP, promuoviamo progetti che
guardano verso il futuro, rivolti a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani” – ha
dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia – “Il progetto SMaILE
rappresenta la concreta dimostrazione dell’importanza di un dialogo costruttivo tra l’intelligenza
artificiale e l’ambito dell’educazione al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei
cittadini di domani”.

Il target primario del progetto è stato la Generazione Z, ovvero i ragazzi nati tra il 1997 ed il 2010,
quelli che porteranno avanti il cambiamento iniziato con il “nuovo mondo” post-pandemia, che non
hanno mai conosciuto il mondo senza internet. Questi giovani, rispetto alle generazioni precedenti,
hanno una maggiore consapevolezza sulle questioni che incidono sul loro futuro come l’inquinamento,
le energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti, ecc. Il sovraccarico di informazioni li porta ad essere
pragmatici e ad identificare immediatamente le risposte, privilegiando la velocità all’analisi
approfondita. Il progetto si è rivolto anche ad altri target, a partire dai docenti delle scuole in cui sono
state realizzate le attività di training e di laboratorio.
GAMES 4 AI – Insegnare l’IA attraverso la Teoria dei Giochi e la Gamification
A cura del Professor Giacomo Como (Politecnico di Torino) e del suo Team
GAMES4AI di SMAILE utilizza concetti di Teoria dei Giochi insieme a tecniche di Gamification con
l’obiettivo di sviluppare una metodologia pedagogica innovativa per insegnare i principi dell’Intelligenza artificiale.

Nel corso dei due anni, tra le attività di GAMES 4AI di SMaILE si evidenzia lo sviluppo di una survey
gamificata (Survey Game). Attraverso un percorso interattivo di 10 domande, questo strumento ha
permesso agli utenti di accostarsi ad alcuni dei temi fondamentali dell’IA e di scoprire il proprio profilo
all’interno di questo ambito, stimolando così la loro curiosità e aumentando la consapevolezza sulle
enormi opportunità e i rischi connessi a questa nuova tecnologia.
Parallelamente, in collaborazione con la Royal Holloway University di Londra, i ricercatori di GAMES4AI
hanno ideato e progettato la SMaILE-App, un’applicazione che è composta da dieci sotto-giochi,
ciascuno dei quali si concentra su un argomento fondante della Teoria dei Giochi e dell’Intelligenza
Artificiale. Ognuno dei temi associati a questi sotto-giochi è stato poi approfondito in brevi video
animati, visibili anche nella SMaILE-App.
Attualmente, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento, i ricercatori di GAMES 4
AI stanno conducendo una valutazione d’impatto della SMaILE-App attraverso uno studio controllato
randomizzato che coinvolge più di 1.000 ragazzi e ragazze di seconda media, 60 classi di 20
scuole distribuite su tutto il territorio piemontese. Al termine della sperimentazione, in accordo con
l’Ufficio Scolastico Regionale, verrà offerta a tutti gli insegnanti coinvolti una formazione specifica
sui temi affrontati nel progetto al fine di promuovere un utilizzo efficace degli strumenti proposti.

SMaILE App
A cura della Professoressa Sara Bernardini dell’Università Royal Holloway di Londra e del suo Team

Nel contesto del progetto SMaILE, questo gruppo di lavoro ha creato un’applicazione per dispositivi
mobili, la SMaILE App, che per permette agli studenti di imparare l’intelligenza artificiale (IA)
giocando. L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, gli enti
territoriali AIACE e il Convitto Nazionale Umberto I e l’azienda MelaZeta, specializzata in grafica di
applicazioni di gioco.

La SMaILE App scompone concetti complessi di IA in nozioni più semplici, rendendoli accessibili ad un
ampio spettro di giovani utenti. L’applicazione si rivolge in particolare agli studenti delle scuole
secondarie inferiori e superiori, ma può essere fruibile anche da ragazzi di età diversa. Attraverso
l’interazione con la SMAILE App, gli studenti possono comprendere i concetti principali dell’IA in modo
approfondito. Questa conoscenza profonda permette loro non solo di diventare utenti responsabili della
tecnologia IA, ma anche e soprattutto di creare strumenti IA ed applicarli per risolvere problemi in
diversi campi.

L’applicazione si presenta come un macro-gioco educativo che contiene micro-giochi, ciascuno dei
quali si incentra su un argomento specifico di IA, per esempio l’apprendimento automatico, la
pianificazione, l’ottimizzazione etc. Nel suo insieme, l’applicazione affronta un ampio spettro di
argomenti di IA e permette agli studenti di comprenderne i concetti fondamentali in modo approfondito
grazie al metodo interattivo e ludico che adotta.

La modalità principale del gioco è il city building. Lo studente è chiamato a costruire la sua città, di
cui è il sindaco, attraverso un gioco di posizionamento di tessere. Lo scopo è quello di rendere la città il
più sostenibile possibile, costruendo parchi, scuole, ospedali e altre strutture in modo razionale,
gestendo il traffico e così via. Una volta che la città è stata costruita ed è popolata dai cittadini, essa
deve essere manutenuta per garantire un alto livello di sostenibilità. Il sindaco si impegna in questo
istruendo i vari assessori, che sono i motori di IA che lo assistono.

La SMAILE App presenta anche uno spazio di approfondimento in cui gli studenti possono vedere
video che spiegano i vari argomenti in modo dettagliato, sempre nel contesto del gioco in cui sono
stati introdotti, e uno spazio “cinema” in cui gli studenti capiscono come l’IA possa essere sfruttata in
campo artistico come strumento creativo.

La SMAILE App sarà scaricabile da App Store e Google Play per mobile e tablet appena terminata la
fase di sperimentazione.

EmpAI di SMaILE
A cura del Professor Matteo Baldoni e della Professoressa Monica Bucciarelli dell’Università di Torino e del loro Team
I Dipartimenti di Informatica e di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino hanno
sviluppato una piattaforma educativa, con attività ludiche di training, per stimolare nei ragazzi alcune
abilità cognitive “innate” che possano facilitarli nella comprensione dei sistemi di Intelligenza
Artificiale (IA).
L’idea alla base del progetto è stata quella di preparare i giovani a comprendere un mondo sempre più
digitalizzato, potenziando le capacità che già possiedono, fondamentali per lo sviluppo del pensiero e
del ragionamento e per affrontare situazioni complesse della vita quotidiana.
Per fare questo EmpAI ha condotto una sperimentazione biennale che ha coinvolto più di 500
bambini di 5° primaria e di 1° secondaria di primo grado, al fine di valutare l’efficacia di un
programma di intervento volto a potenziare tutte quelle abilità cognitive utili allo sviluppo delle capacità
di programmazione e di IA. I ricercatori hanno erogato a scuola un corso di coding strutturato e di IA
in cui sono state integrate una serie di attività ludico-esperienziali di tipo unplugged, ovvero che non
richiedono l’utilizzo del computer. Attività che hanno allenato in modo giocoso abilità cognitive dei
bambini come la capacità di differenziare la sintassi dalla semantica, di classificare dati, di monitorare
un obiettivo, di pianificare.
EmpAI mira a coinvolgere in modo attivo e proficuo tutto il mondo della scuola: a tal fine è stato creato
il sito web http://empai.di.unito.it/ per guidare insegnanti naïve rispetto ai temi di IA all’utilizzo di
un curriculum educativo di base in IA. Il sito offre la possibilità di prendere visione e scaricare tutto il
materiale utile per erogare le lezioni di coding e le attività di potenziamento delle abilità. Resta incluso
anche uno spazio di discussione e confronto tra insegnanti e ricercatori e lezioni mirate ad una
formazione specifica degli insegnanti.
I Partner territoriali attivi sul progetto SMaILE sono sei:
1. Convitto Nazionale Umberto I con il quale sono stati organizzati vari workshop all’interno
della scuola per facilitare la progettazione dell’applicazione SMaILE App;
2. AIACE che ha organizzato svariati laboratori con le scuole e ha dato ampio spazio al
progetto durante il Festival del cinema Sottodiciotto;3. La fabbrica dei giocattoli Quercetti che ha lavorato concretamente sul gioco Enigma;
4. Pop Ai che si è occupata di organizzare tutto l’evento finale (presentato in data odierna);
5. Ente Valutatore Fondazione Bruno Kessler IRVAPP (Trento) che ha lavorato su vere e
proprie sperimentazioni sul campo;
6. Giffoni Innovation Hub che si è preso cura della divulgazione del progetto anche a livello
nazionale, grazie alla Community di Giffoni e al Giffoni Next Generation.

* Nel corso di questi due anni il progetto SMAILE ha partecipato a diversi eventi di divulgazione su scala
nazionale, tra gli altri si citano:
• una Masterclass e un Workshop al Giffoni Film Festival, edizioni 2021 e 2022;
• numerosi workshop di co-progettazione della SMaILE-App presso il Convitto Nazionale Umberto
I di Torino;
• Vari laboratori didattici al XXXIV Salone Internazionale del Libro di Torino, al convegno “A
scuola di futuro” organizzato da Avanguardie Educative e alla Biennale di Tecnologia 2022;
• Tavole rotonde al Festival delle Scienze di Roma 2022 e al Convegno Internazionale
School4Thinking&Judging;

• Festival Sottodiciotto (AIACE), edizioni 2021 e 2022.
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Slovacchi a Torino per produrre la 500? Lo spauracchio di Stellantis allarma il Comune

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A Palazzo civico, in apertura della riunione della commissione consiliare Lavoro, dedicata all’illustrazione del bilancio 2023 su questa materia, il presidente Pierino Crema ha espresso, a nome della Commissione stessa, preoccupazione per le notizie apparse sugli organi di stampa, secondo le quali Stellantis si starebbe adoperando per trasferire a Torino un gruppo di operai dalla Slovacchia, per la produzione della 500 elettrica.

Crema, evidenziando come questo intendimento sia in contraddizione con la presenza di molti lavoratori in contratto di solidarietà, ha dichiarato che la Commissione non condivide la scelta di Stellantis e ha espresso piena solidarietà alle organizzazioni sindacali che, a loro volta, hanno manifestato preoccupazione.

Analogo sentimento è stato manifestato dall’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero che ha sottolineato la necessità di comprendere perchè il piano di investimento di Stellantis, presentato nei tavoli di concertazione, sia disallineato rispetto alle risorse umane.

Costadoro ottiene la certificazione per il caffè “sociale e ambientale”

E’  la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè a
ottenere la Certificazione B Corporation 


 Costadoro è la terza azienda in Italia specializzata nel settore del caffè, dopo Illy e
Nespresso, a ottenere l’ambita Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a
osservare i più alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che
operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i
collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

Un’azienda per definirsi eccellente lo deve essere anche a livello sociale ed è per questo che Costadoro ha
deciso di intraprendere questo percorso virtuoso. La Certificazione B Corporation rappresenta per l’Azienda
anche una grande sfida, ovvero dimostrare che si può fare business rispettando società e ambiente: “creare
valore rispettando i valori”. Questo risultato è merito di tutta l’Azienda poiché tutti i reparti e tutte le persone
sono state coinvolte. L’etica e la sostenibilità sono da sempre state rispettate, ma oggi l’impegno è diverso e
ci si misurerà di anno in anno per migliorare. Durante il percorso è stato fondamentale, oltre la competenza
di tutti gli interessati e dei Responsabili del progetto, l’aiuto di Nativa Regenerative Innovation Company
società di consulenza specializzata in questo settore. Il lavoro è stato tanto, e si è formalizzato anche
attraverso l’ottenimento dello status di Società Benefit con la modifica dello Statuto sociale, avvenuto il 14
marzo scorso, dal Notaio Francesca Morotti Astore, dove è stato sancito ufficialmente che l’obiettivo di
Costadoro S.p.A. non è solo economico ma anche sociale.

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle
materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai
l’impatto su ambiente e società. Inoltre, particolare attenzione viene data verso il mondo dei giovani offrendo
loro opportunità di lavoro gratificanti e soprattutto trasferendo loro quelli che sono i valori fondanti di
Costadoro S.p.A.

“Un’azienda buona per fare un caffè sempre più buono” queste sono state le prime parole del CEO Giulio
Trombetta “un grazie particolare a tutte le persone di Costadoro che hanno avuto il coraggio e l’intuizione di
prendere questa direzione”.

Con la Certificazione B Corporation, verranno raggiunti altri mercati e si potranno ispirare molti altri
imprenditori, portando eccellenza e valore italiano nel mondo: questo è motivo di grande orgoglio per il
management e i collaboratori dell’Azienda di Torino, che non a caso appartiene alla rete Exclusive Brands
Torino la quale riunisce il meglio delle aziende del territorio che hanno la stessa filosofia.

Gli appuntamenti del primo aprile a ColtivaTo

 Prosegue il  1 aprile 2023, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Si parte alle 9.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande) con La verità vi prego sull’agricoltura di precisione: Roberto Confalonieri, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e fondatore e presidente di Cassandra Tech, parlerà di agricoltura di precisione, sfatando alcuni miti e cercando di identificare soluzioni che permettano di sfruttarne l’enorme potenziale. Sempre alle 9.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), in collaborazione con Biennale Democrazia, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni discuteranno dell’apporto dei migranti al settore agricolo (e della diffusa illegalità con cui si trovano a fare i conti), raccontando in particolare l’esperienza saluzzese. Ancora alle 9.30, alla Cavallerizza Reale, si terrà un momento di confronto e dibattito in cui i giovani incontreranno alcuni imprenditori del settore: interverranno Anna Asseretto (AG Sanremo), Roberto Benadì (Fudex), Guido Cerrato (Laboratorio chimico Camera di commercio di Torino), Federico Concaro (SATA), Gabriella Fantolino (Uova Fantolino), Luigi Gronchi (LGS Droni), Agnese, Chiara e Francesca Rabino (F.lli Rabino), Luca Remmert (La Bellotta), Francesco Villani (Ocmis), Alessandro Zilli (Alternative Fuels New Holland), moderati dal giornalista Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico.

 

Alle 10.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze) avrà inizio Insetti e scarti: nutriamo il futuro, a cura di Laura Gasco, professore ordinario del dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e Debora Fino, professore ordinario di Impianti Chimici presso il Politecnico di Torino e presidente della Fondazione Re Soil, le quali parleranno della necessità di diminuire gli sprechi, valorizzando gli scarti delle industrie alimentari, e della possibilità di produrre proteine animali sostenibili. Evento in collaborazione con Biennale Tecnologia.

 

Alle 11.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande) Donatello Sandroni, giornalista e divulgatore scientifico, spiegherà Perché non esistono più i “pesticidi” di una volta, una storia della difesa delle colture mediante l’utilizzo di sostanze chimiche e inorganiche. Sempre alle 11.00 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Paolo Romano, presidente di SMAT – Società Metropolitana Acque Torino S.p.A, e Vittorio Viora, imprenditore agricolo e vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, saranno protagonisti di Acqua e agricoltura, un focus sulle conseguenze della recente politica agricola comunitaria orientata in senso ambientalista, sul sistema idrico.

 

Alle 11.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Daniele Fortini, già presidente di Federambiente, spiegherà gli scenari della circolarità e il concetto di “rifiuto” nell’incontro La natura non rifiuta: la circolarità spiegata da chi la fa.

 

Alle 14.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), un altro chimico e divulgatore scientifico, Ruggero Rollini, nel corso dell’incontro Smontiamo gli slogan cercherà di sfatare le paure irrazionali legate alle sostanze chimiche. Un altro mito, quello del “Km Zero”, verrà demolito da Alberto Grandi, professore di Storia dell’alimentazione all’Università di Parma, sempre alle 14.30 al Museo del Risorgimento (Sala Codici), nel corso dell’incontro La tradizione inventata: quando il Km Zero era una dura necessità. Ancora alle 14.30, al Circolo dei lettori (Sala Gioco), la prima delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Cattivelli, direttore del Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, darà voce al grano.

 

Alle 15.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), la scrittrice e matematica Chiara Valerio farà una breve e faziosa ricostruzione della nostra storia d’amore e dipendenza dalla tecnologia nel corso dell’incontro Il mio primo computer e io. Sempre alle 15.00, alla Cavallerizza Reale, Stefania De Pascale, professore ordinario di Orticoltura e Floricoltura all’Università di Napoli, e Laura Margheri, del laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), terranno l’incontro Le piante del futuro: dallo spazio alla robotica, in collaborazione con Fondazione Agritech, che spiegherà come i viaggi dell’uomo nello spazio possano generare conoscenze e tecnologie che potranno essere utilizzate per la coltivazione delle piante in ambienti estremi sulla Terra.

 

Alle 16.00 al Circolo dei lettori (Sala Grande), il ricercatore del CNR di Napoli Roberto Defez racconterà il mondo dei microrganismi e il loro effetto sulla salute e sul comportamento umano nel corso dell’incontro Dal letame alle stelle: come i batteri cambiano noi stessi, l’agricoltura e il mondo. Sempre alle 16.00, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima presso l’Università degli studi di Torino, e Matteo Garbelotto, patologo e micologo forestale presso l’Università della California, illustreranno gli effetti del cambiamento climatico sulle foreste durante l’appuntamento Cambiamenti climatici: dall’abc alle foreste. Sempre alle 16.00, al Circolo dei lettori (Sala Gioco) la seconda delle Interviste impossibili di Antonio Pascale: Luigi Frusciante, professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, darà voce al pomodoro.

 

Alle 16.30 al Museo Egizio (Sala Conferenze) si terrà Globalizzazione: un incontro durante il quale Davide Viaggi, docente di Economia ed estimo rurale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, e Maria Lodovica Gullino parleranno di globalizzazione, del rapporto tra globale e locale nell’agricoltura e nella produzione di alimenti nel contesto della bioeconomia e del modo in cui i parassiti si spostano da un continente all’altro, introducendo nuove malattie; allo stesso orario, alla Cavallerizza Reale, con l’astronomo e astrofisico Amedeo Balbi partiremo all’esplorazione dello spazio e dell’universo per comprendere che il nostro pianeta è insostituibile, nell’incontro Abiteremo altri pianeti?.

 

Alle 17.30 al Circolo dei lettori (Sala Grande), Mario De Caro, professore di Filosofia morale all’Università Roma Tre e presidente della Società Italiana di Filosofia Morale, parlerà della relazione tra naturale e artificiale nell’appuntamento Natura e intelligenza artificiale: un dialogo; allo stesso orario, al Museo del Risorgimento (Sala Codici), Gilberto Corbellini, professore di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza Università di Roma, racconterà i rapporti tra Malaria e agricoltura: storie naturali e sanitarie di una evoluzione darwiniana.

 

Chiude la seconda giornata del Festival, alle ore 18.00 al Museo Egizio (Sala Conferenze), Vittoria Brambilla, biologa molecolare e genetista delle piante, che parlerà delle tecnologie genetiche che ci permettono di agire direttamente sul DNA delle piante, migliorandole, e in particolare della tecnologia CRISPR, nel corso dell’incontro Piante più forti e cibo più buono.

 

Ma il sabato di ColtivaTo non finisce qui: nel corso della giornata si terranno numerosi appuntamenti “extra”: proiezioni cinematografiche, concerti, laboratori e visite guidate.

 

Al Museo Egizio, alle 11.00 e alle 16.00, sarà possibile visitare un giardino di ispirazione egizia, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori. Si tratta di un progetto a cavallo tra archeologia e botanica, che sarà il punto di partenza per una breve visita tematica al Museo, dal titolo Flora dell’antico Egitto, dal giardino alla tavola, guidata dall’egittologa Divina Centore, una delle curatrici del giardino egizio.

 

Al Circolo dei lettori, i più piccoli potranno partecipare al laboratorio Un compleanno esplosivo con Wangari Maathai a cura di Fablab for Kids alle 16.00, e all’exhibit interattivo e multimediale Soilab realizzato dalla Re Soil Foundation dedicato al tema del suolo, che rimarrà allestito anche domenica 2 aprile.

 

Al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 18.00 sarà possibile assistere al corto L’altra terra, prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Bayer Italia e con la regia di Daniele Pignatelli, cui seguirà una discussione con il regista, Fabio Minoli e Antonio Pascale. Alle 18.45 ci sarà la proiezione de L’albero degli zoccoli, film di Ermanno Olmi girato in lingua lombarda nelle sue varianti bergamasca e milanese, con i sottotitoli italiani.

 

Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, infine, alle 21.00 si terrà Lucrezia, uno spettacolo teatrale a cura di Tangram Teatro dedicato a Lucrezia Borgia, un’imprenditrice in campo agricolo sorprendente e modernissima, emblema di un riscatto femminile che parla al nostro presente.

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival – ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.