ECONOMIA- Pagina 121

Venaria, inaugurato maxi cantiere nel quartiere Fiordaliso


Oltre 30milioni di lavori con gli incentivi del superbonus 110%

10 palazzine, 354 appartamenti, un investimento complessivo da oltre 30milioni di euro. È uno dei più importanti cantieri avviati grazie al superbonus 110% nel patrimonio di edilizia sociale del torinese quello inaugurato questa mattina nel complesso di case Atc del quartiere Fiordaliso in via San Marchese, via Bruno Buozzi a Venaria Reale.
I lavori, affidati dalle assemblee condominiali al gruppo dell’efficienza energetica Renovit e nello specifico a Mieci, la sua società specializzata in soluzioni per il patrimonio pubblico, prevedono la coibentazione di sottotetti e facciate col cappotto termico, l’installazione di una nuova caldaia a condensazione per il riscaldamento centralizzato e l’acqua calda con pompe di calore e pannelli fotovoltaici, la realizzazione di un cappotto sismico e altre opere di consolidamento delle strutture, la sostituzione degli infissi il rifacimento dei frontalini dei balconi. L’intervento ha inoltre in programma la sostituzione dei 23 impianti ascensore già presenti e l’installazione ex novo di altri 4, che renderanno tutte le unità immobiliari completamente accessibili per persone con disabilità. «Si tratta di un intervento globale di riqualificazione profonda sia energetica che sismica – spiega Paolo Fusaro, direttore generale di Mieci gruppo Renovit – che permette non solo una riduzione media dei consumi energetici di oltre il 60% e un salto di almeno 2 classi energetiche per tutte le palazzine, ma anche un miglioramento complessivo delle condizioni abitative, andando ad agire sul comfort termico e acustico, riducendo l’umidità degli ambienti, aumentando le temperature economicamente sostenibili e incrementando la sicurezza e l’accessibilità degli spazi abitati».
All’inaugurazione ufficiale dei lavori hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alle Politiche della Casa Chiara Caucino, il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi oltre naturalmente al consiglio di amministrazione di Atc – il presidente Emilio Bolla, il vicepresidente Fabio Tassone, il consigliere Valentino Magazzù- e ai rappresentanti dell’impresa.

«Sono felice di essere qui oggi a inaugurare questo cantiere perché non c’è modo migliore di spendere risorse pubbliche che investire sulla salute, sulla scuola e sulla casa- dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio- Intervenire sulla casa poi è particolarmente qualificante: questo intervento, che prevede tra l’altro anche la sostituzione dei portoncini d’ingresso di ogni appartamento, permetterà a ciascuna famiglia di vivere in un ambiente più sicuro e confortevole».

«Sono estremamente soddisfatta di questo risultato – spiega l’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino – in quanto l’inaugurazione di questo cantiere rappresenta uno dei più importanti risultati che questa amministrazione ha raggiunto da quando, fin dal primo giorno, mi sono data come obiettivo quello di rendere dignitosi il maggior numero di stabili che sono in carico alle tre Atc piemontesi. I lavori restituiranno abitazioni più confortevoli e dignitose alle 354 famiglie di Venaria. Lavoreremo anche per aumentare il numero di alloggi a disposizione dell’emergenza abitativa, dal momento che la richiesta è in aumento, complici i due “cigni neri”: la pandemia da Covid19 e la guerra in Ucraina, che hanno prodotto effetti deleteri sull’economia facendo emergere in maniera drammatica le nuove povertà. Per quanto mi riguarda posso assicurare che l’impegno prosegue perché, ripeto ancora una volta, sono convinta che sia dovere della politica non lasciare nessuno indietro».

Fabio Giulivi, Sindaco della Città di Venaria Reale, plaude ad «un intervento importante di cui siamo orgogliosi, in perfetta linea con l’azione dell’Amministrazione comunale che punta sulle grandi riqualificazioni urbane per un vero rilancio di Venaria Reale. Il quartiere Fiordaliso è in uno degli ingressi della nostra città e attendeva questi lavori da moltissimo tempo. Un cantiere che renderà più funzionale, moderno, sicuro e green l’intero complesso residenziale sito nel quadrilatero via San Marchese, via Diaz, via Buozzi, via Di Vittorio, migliorandone anche l’estetica oltre che le prestazioni energetiche, per una maggiore qualità della vita di tutti i residenti».

«Dopo quello di corso Racconigi 25 a Torino, questo è uno degli interventi più significativi cui diamo il via grazie agli incentivi per l’efficientamento energetico del superbonus – conclude il presidente di Atc, Emilio Bolla – Al termine del prossimo anno i cantieri saliranno a quota 150, per un investimento complessivo di 500milioni. Si tratta naturalmente di riqualificazioni importantissime, che con le sole risorse normalmente a bilancio per le manutenzioni non sarebbe mai stato possibile avviare e con cui rimetteremo a nuovo interi quartieri restituendo agli abitanti case più decorose e con consumi sostenibili».

Le case ex Gescal del quartiere Fiordaliso vennero costruite a metà degli anni ’70 lungo via San Marchese, in zona Altessano, nell’area precedentemente occupata dalla Cascina Castello, per rispondere all’improvviso boom demografico dettato dall’afflusso di manodopera per le imprese del territorio. Oggi le palazzine sono amministrate in regime condominiale e vedono la presenza sia di appartamenti di proprietà Atc, destinati ad edilizia sociale, che di privati. Una curiosità: l’idea di cambiare nome al quartiere, da Gescal a Fiordaliso, venne negli anni ’90 nel corso di un’assemblea pubblica. A dare lo spunto, il fatto che queste case fossero state costruite sui terreni della Cascina Nuova Castello (all’epoca posta a fianco lo stabilimento della Snia di Altessano ai confini est con Piazza Cavour) colorati dalla presenza, appunto, di numerosi fiordalisi.

Le Ex Officine Grandi Motori ripartono

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Ieri su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, è stata approvata la delibera relativa al Programma Integrato (PR.IN) in variante al PRG, sulla  Zona Urbana di Trasformazione denominata ambito ”9.33 DAMIANO”, meglio conosciuta come area “Ex Officine Grandi Motori”.

 

Il PR.IN è uno strumento urbanistico in variante al PRG attuale, e definisce le destinazioni d’uso che si potranno insediare, ridisegnando l’intera area, estesa per circa 70.000 mq e dismessa da molto tempo, che verrà trasformata con nuovi servizi e funzioni per la città.

 “L’area Ex OGM – sottolinea l’Assessore Mazzoleni – è uno dei  grandi tasselli della dismissione industriale, particolarmente importante data la sua vicinanza con il centro e il suo rapporto col tessuto urbano circostante. Questa riqualificazione segna una svolta nella trasformazione della zona nord di Torino: un’area complessa che da tempo aveva perso la sua originaria funzione produttiva, trova nuove vocazioni con spazi e servizi a disposizione dei cittadini”.

L’area verrà suddivisa in quattro quadranti, così delineati: il primo è a nord, lungo via Damiano e corso Vigevano, e comprende l’edificio noto come “la Basilica”, che verrà recuperata con l’insediamento di attività commerciali non alimentari, dotata di uno spazio adibito a parcheggio pubblico. Il secondo quadrante, che affaccia sui corsi Vigevano e Vercelli, sarà dedicato in gran parte alla residenzialità universitaria e temporanea con la ristrutturazione dell’edificio noto come “Lingottino”, e la realizzazione di una nuova manica lungo corso Vigevano. Sempre in quest’area, verrà realizzata una piattaforma per la logistica e l’e-commerce. Il terzo quadrante, compreso tra le via Damiano e Carmagnola, prevede la possibilità di insediamento di strutture dedicate a servizi e spazi per la residenzialità.

Nel quarto quadrante, a sud e in corrispondenza di via Cuneo e Corso Vercelli, si estende l’area di proprietà della Città di Torino, che si riserva la possibilità di realizzare un mix funzionale di servizi e residenza.

Questa trasformazione doterà, inoltre, la Città di una grande area, di oltre 15 mila metri quadrati , dedicata a giardino pubblico con spazi attrezzati, ridisegnando una porzione importante del territorio cittadino.

La delibera verrà presa in esame dal Consiglio Comunale nelle prossime sedute.

Automotoretrò lascia Torino e si trasferisce alle Fiere di Parma

Dal 3 al 5 marzo 2023

Torino, 20 dicembre 2022

 

La 40esima edizione di Automotoretrò sancisce un nuovo inizio: la storica fiera che riunisce ogni anno collezionisti, professionisti, espositori e appassionati di vetture d’epoca si trasferisce alle Fiere di Parma dal 3 al 5 marzo 2023, in concomitanza con Mercanteinfiera.

 

“Abbiamo provato in tutti i modi a far rimanere la manifestazione a Torino, dove è nata nel 1983, ma non ci sono più le condizioni – spiega l’organizzatore Beppe Gianoglio -. Siamo quindi lieti di annunciare il trasferimento nell’innovativo polo fieristico parmense che, insieme alle istituzioni del territorio ci aiuterà a far crescere ancora di più Automotoretrò. La scelta è ricaduta su Parma anche per il suo valore strategico come snodo tra Centro Italia e Nord-Est: l’obiettivo è di entrare nei cuori di tutti gli appassionati che ancora non ci conoscono”.

La fiera costituisce per migliaia di persone un appuntamento fisso dedicato ai gioielli del passato di ogni tipologia, ai grandi nomi dell’automobilismo e del motociclismo, offrendo uno spazio comune per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia e trovare ricambi rari.

Ricerca, innovazione e tecnologia: alleanza tra Piemonte e Valle d’Aosta

È stato rinnovato l’accordo di collaborazione con la Regione Valle d’Aosta per favorire le imprese del territorio

L’assessore Marnati: «L’unione fa la forza. Stiamo lavorando per rafforzare un’area omogenea come quella del Nord ovest dell’Italia»

Piemonte e Valle d’Aosta insieme per favorire la crescita e la competitività delle rispettive imprese attraverso la ricerca, l’innovazione e la tecnologia.

Sulla scorta dei risultati ottenuti dal precedente e alla luce delle nuove strategie approvate da Regione Piemonte – dalla Strategia di specializzazione intelligente 21-27 a quella regionale per l’idrogeno approvata nel luglio scorso al nuovo programma operativo regionale dei fondi europei per lo sviluppo regionale 21-27 – l’accordo di collaborazione tra le due Regioni è stato rinnovato con durata quinquennale. La finalità è quella di accrescere la conoscenza dei rispettivi tessuti produttivi, non solo alla luce della possibilità di mettere in campo azioni congiunte che possano essere più efficaci ma anche favorire la partecipazione delle rispettive imprese a progetti di ricerca, sviluppo e di trasferimento tecnologico in ambito nazionale, europeo ed internazionale e la possibilità di partecipare a progetti di finanziamento su fondi nazionali e comunitari. Un altro aspetto dell’accordo è quello di favorire la competitività delle imprese facilitando lo scambio di conoscenze e innovazioni tecnologiche con altre imprese e organismi di ricerca che fanno parte dei poli di innovazione. Nei termini dell’accordo anche la possibilità di fornire alle imprese di entrambi i territori, servizi di tutoraggio e assistenza scientifico-tecnologica e personale qualificato.

«Abbiamo una realtà industriale importante – commenta l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – Dobbiamo fare squadra, lavorare in sinergia, puntare sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico, sull’innovazione e sulla sostenibilità delle imprese che sono il motore della ripresa economica legata in modo imprescindibile alla sostenibilità ambientale e sociale». «Dal confronto e dalla collaborazione possono nascere nuove ed importanti idee».

«L’unione – conclude Marnati – fa la forza. Stiamo lavorando per rafforzare un’area omogenea come quella del nord ovest dell’Italia».

Cresce il polo di innovazione delle life sciences

Un bilancio all’insegna della crescita e dello sviluppo per il Polo di Innovazione bioPmed il cluster piemontese di imprese, centri di ricerca e Università specializzato nei campi della Salute umana e delle Scienze della vita, uno dei sette tasselli del Sistema Poli di Innovazione del Piemonte.

E’ quanto emerge dall’assemblea dei Soci bioPmed che si è svolta il 16 dicembre, introdotta dal Presidente Franco Osta, nella sede di Bioindustry Park Silvano Fumero S.p.A. SB, Ente gestore del Polo di Innovazione Piemontese delle Scienze della vita e sede della Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita.

Il Polo di Innovazione guarda al futuro puntando su innovazione, sostenibilità e digitalizzazione del sistema per favorire la competitività delle aziende e far crescere il settore Life Sciences in Piemonte, con alcune importanti novità. L’ampliamento della rete che conta ottantasette cluster member e ha visto l’adesione di cinque nuove realtà negli ultimi mesi; sono le aziende: Value Service S.p.A.(Roma); Myna Project S.r.l. (Valle d’Aosta); Aequip S.r.l. (TO); AGORA’ S.R.L.- Salute 360 (TO) e l’Azienda ospedaliera di Alessandria SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo che si aggiunge alle due aziende ospedaliere e alle quattro ASL piemontesi già parte del Polo. Appena siglato anche il rinnovo dell’accordo quadro tra Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, attivo dal 2015 e che permette alle imprese valdostane di fruire dei servizi e del supporto offerti da Bioindustry Park e bioPmed, favorendo la nascita di iniziative comuni a favore dell’innovazione.

«L’adesione al cluster bioPmed rende più concreto l’impegno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione (DAIRI), diretto dal dott.Antonio Maconi, per l’innovazione del settore –afferma la dott.ssa Marta Betti Referente Clinical Trial Center – Grant Office (DAIRI) dell’Azienda ospedaliera di Alessandria SS – offrendoci l’opportunità di essere a contatto con la filiera e di metterci a disposizione per supportare le aziende nello sviluppo di innovazioni che potranno impattare favorevolmente per la cura e il benessere delle persone e per l’obiettivo comune di migliorare la qualità dei servizi sanitari nella nostra regione».

Tre le nuove progettualità: il Sistema Poli d’Innovazione finanziato dalla Regione Piemonte, il progetto NODES Ecosistemi dell’Innovazione – PNRR impegnato nello sviluppo della sostenibilità e della digitalizzazione del Nord-ovest e InnoFacilitator, avviato nell’ambito del programma Horizon Europe, che mira a creare competenze in materia di public procurement innovativo nel settore sanitario attraverso formazione, mentoring e coaching.

 

L’incontro è stato occasione di confronto sui bisogni e sulle prospettive per la crescita del sistema imprenditoriale e la competitività dei soci bioPmed, in vista dell’attuazione della Strategia regionale S3 a sostegno della ricerca e innovazione, in particolare dei bandi della nuova programmazione regionale POR FESR 2021-27, di cui la filiera locale delle Scienze della vita potrà beneficiare.

«Il cluster  bioPmed è da sempre strategico per orientare le politiche regionali di sostegno a ricerca e innovazione nelle Scienze della Vita – spiega Giuliana Fenu Direttore Competitività del Sistema regionale del Piemonte – in quest’ottica la Regione Piemonte ha previsto l’istituzione di tavoli tematici per la governante della Strategia regionale S3 che verranno attivati dal prossimo anno».

«Colgo l’entusiasmo e la numerosa partecipazione dei soci all’assemblea quale segnali di dinamicità e “buona salute” del Polo di Innovazione bioPmed – ha commentato Fiorella Altruda Presidente di Bioindustry Park – un patrimonio che ci permette, come Parco scientifico e tecnologico, di sedere al tavolo insieme a importanti interlocutori internazionali, e che con il supporto di Bioindustry Park, insieme alle risorse che il Sistema Regionale potrà mettere a disposizione, sarà d’impulso per rendere il Piemonte HUB di riferimento per il settore Life Sciences».

Per quanto riguarda le attività promozionali sono stati presentati il nuovo sito del Polo bioPmed e l’edizione del Catalogo 2023 che raccoglie e presenta prodotti e servizi innovativi del sistema piemontese delle Scienze della vita. Introdotte, infine, le novità che riguarderanno le attività formative per il nuovo anno.
La giornata ha previsto anche un’intensa attività di networking con incontri b2b volti a favorire la conoscenza reciproca tra i soci e gli operatori del settore, per creare collaborazioni progettuali e di business, e per incontrare il team bioPmed a disposizione degli associati per la raccolta di bisogni e il supporto delle iniziative di R&I.

I mercati chiedono aiuto

Mercati e fiere chiedono sostegno pubblico. Lo ha detto nell’audizione di Terza commissione in Consiglio regionale (presidente Claudio Leone) il presidente nazionale dell’Associazione “GOIA Fenapi Giancarlo Nardozzi.

L’assessore al Commercio Vittoria Poggio ha garantito il sostegno della Regione, soprattutto per la questione dei mezzi di trasporto, visto che la categoria risulta caratterizzata dalla presenza di un parco mezzi nel complesso datato.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Sarah Disabato (M5s), Giorgio Bertola (Europa Verde), Valter Marin (Lega), Alberto Avetta (Pd), lo stesso Leone e Silvana Accossato (Luv).

Come sottolineato da Nardozzi, questo tipo di commercio è aiuta a contenere i prezzi, inoltre è fonte di sostentamento per centinaia di famiglie italiane, di cui quasi 15 mila nel solo Piemonte:  “Il nostro territorio regionale – come spiegato – vanta la presenza di 53 mercati sopra i 150 banchi di cui 27 sopra i 200, con il primato europeo del mercato di Porta Palazzo a Torino, costituendo quindi un importante asset strategico in tema di promozione turistica del territorio, purtroppo ad oggi mal sfruttato”.

“GOIA Fenapi – ha affermato ritiene necessario che, considerata l’importanza storica, sociale ed economica che il sistema dei mercati e delle fiere comporta per il territorio regionale, la Regione Piemonte debba intervenire con provvedimenti a tutela della categoria”.

Dalla Fondazione Sanpaolo 16 milioni per progetti regionali di Cultura e Ambiente

Fondazione Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte hanno siglato, inoltre, il Memorandum of Understanding (MoU) per la progettazione

e lo sviluppo di tre macro-interventi rivolti a bambini, bambine e giovani nella fascia 0-6, 6-16 e 16-29 anni per “le Città dell’Educazione”

È stato siglato oggi da Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e da Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Protocollo Quadro per la realizzazione di progetti condivisi nei settori della Cultura, delle Persone e del Pianeta per il quadriennio 2023/2026 come individuati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024 della Compagnia, alla luce dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite mediante i relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con particolare riferimento al campo sanitario, comprensivo del tema del wellbeing e al campo culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale.

Compagnia di San Paolo è una realtà preziosa per il Piemonte e per noi questo è un momento innanzitutto per ringraziare la Fondazione di essere costantemente al nostro fianco, così come lo è Intesa Sanpaolo – ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio -. Questa convenzione fa parte di una tradizione che si rinnova, ma che oltre a stanziare più risorse sui prossimi quattro anni, per la prima volta consentirà di destinare questi fondi ad ambiti progettuali nuovi e importanti, a cominciare dalla salute collegata allo sport, oltre a iniziative culturali e sociali soprattutto per i nostri giovani verso i quali, dopo questi anni di pandemia, abbiamo un debito formativo che desideriamo recuperare e oggi, con queste risorse e l’accordo che si aggiunge su tre macro progetti per le Città dell’Educazione, iniziamo a farlo. I fondi messi in campo grazie a Compagnia saranno fondamentali anche per aiutarci ad amplificare la ricaduta dei fondi del Pnrr, sostenendo i nostri enti locali su progetti di sviluppo per i nostri territori”.

La Compagnia di San Paolo mette a disposizione del quadro strategico oggetto del Protocollo, risorse derivanti dalla propria programmazione annuale fino a complessivi 16 milioni per il quadriennio 2023/2026, ripartiti in quattro quote annuali di importo massimo di 4 milioni di euro secondo il seguente schema: interventi in ambito culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale, fino a € 1,5 milioni e interventi in ambito salute, benessere, comprensivo del tema della pratica sportiva e sistema sanitario, fino a 2,5 milioni.

La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora come agente di sviluppo sostenibile nella logica di rafforzare e accompagnare gli enti con cui collabora a migliorare il proprio ruolo di gestori nelle strategie del cambiamento, in coerenza con il PNRR – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente dell’ente torinese – Il Protocollo Quadro rappresenta per noi un grande salto di qualità: la componente strategica delle progettualità diventa centrale per moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari in una logica di visione non solo emergenziale ma di lungo periodo nella convinzione che solo con l’azione congiunta gli sforzi che facciamo possano moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune. Confermiamo dunque i macro-ambiti prioritari di intervento della cultura, dell’attrattività territoriale e della salute, con particolare riferimento ai temi della prevenzione, della cronicità e dei corretti stili di vita e del comune interesse a condividere informazioni e coordinare azioni e programmazioni negli ambiti educativi e sociali. La firma di oggi ha altresì come presupposto l’analisi e la gestione dei dati e l’attivazione di adeguati strumenti e modalità di impostazione, monitoraggio e valutazione – in itinere ed ex post – elementi fondamentali delle rispettive strategie per quanto riguarda l’individuazione dei progetti e delle iniziative sostenute nell’ambito del Protocollo.”.

La Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo fanno squadra definendo, sperimentando e sostenendo modalità di intervento capaci di determinare sostenibilità e/o efficienze di lungo periodo, oltre a studiare, sperimentare e modellizzare pratiche e operative che rendano più efficiente e incisiva la capacità di impiego delle risorse.

Il protocollo Quadro che sigliamo oggi – ha aggiunto Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – ha permesso dal 2016 a oggi di procedere in modo ordinato e programmatico nell’interlocuzione con la Regione Piemonte, abilitando progettualità sperimentali di particolare interesse e rispondendo in modo rapido ed efficace alle urgenze conseguenti alla crisi pandemica del 2020-2021, favorendo altresì l’interazione con le primarie istituzioni culturali di cui entrambe le Istituzioni sono socie. Alla luce di tale positiva esperienza, rinnoviamo l’impegno avendo come Obiettivo di fondo il favorire progettualitàstrategiche per la Regione Piemonte, capaci (ancorché in ambiti circoscritti) di avere effetti positivi di lungo periodo. Anche in quest’ottica, oltre che per garantire una maggiore stabilità allo strumento la durata diventa quadriennale. Dal punto di vista non-monetario, ci impegniamo a mettere a disposizione il nostro sistema integrato di competenze interne al ‘Gruppo Compagnia’, e l’affiancamento nel dialogo su veicoli e strumenti di investimento propri o in società di cui la Compagnia è azionista in ambito infrastrutturale, immobiliare, di innovazione e di gestione patrimoniale”.

Il Protocollo Quadro intende, infine, rappresentare la cornice di riferimento, in particolare a livello strategico di governance e di allocazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle del Protocollo anche per il programma pluriennale “Le città dell’educazione”, che vedrà la luce nel 2023.

Il grande programma ‘Le Città dell’educazione’ – ha dichiarato Francesco Profumo prevede nei prossimi cinque anni lo sviluppo di tre macro-interventi nel campo del contrasto al fenomeno della denatalità, della promozioni di azioni integrate di cura e educazione di bambini e bambine da 0 a 6 anni; della promozione di opportunità educative e formative per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni; e del contrasto al fenomeno dei NEET. La dimensione dell’impegno e delle risorse che mettiamo a disposizione – ha concluso Profumo ha la potenzialità di imprimere importanti cambiamenti e un forte impatto sul territorio piemontese delle città interessate, soprattutto per bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani, con l’obiettivo finale di costruire una vera e propria Città educante, con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.

Contributo gasolio trasporti, artigiani soddisfatti

Confartigianato Trasporti Piemonte esprime la propria soddisfazione per la Manovra di Bilancio che prevede all’articolo 85 “il riconoscimento di un contributo volto a mitigare gli effetti degli incrementi di costo per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli di categoria euro 5 e superiore”.

Criticità per il settore autotrasporto: il 40% delle offerte di lavoro rimane inevasa, nonostante l’aumento della domanda di servizi di spedizione.

Negli ultimi 5 anni l’età media dei lavoratori è innalzata e la quota media dei dipendenti over 50 delle imprese di trasporto e logistica è aumentato di 8,4 punti, salendo a 33,3%. Oltre un operatore su 3 ha più di 50 anni

 

 

 

Confartigianato Trasporti Piemonte esprime la propria soddisfazione per la Manovra di Bilancio che prevede all’articolo 85 “il riconoscimento di un contributo volto a mitigare gli effetti degli incrementi di costo per l’acquisto del gasolio impiegato in veicoli di categoria euro 5 e superiore”.

 Si tratta di 200 milioni di euro che in aggiunta ai 85 milioni comparsi nel decreto Aiuti Ter, viene riconosciuto alle imprese di autotrasporto per gli extra costi sostenuti per i rifornimenti di gasolio.

 

Durante l’incontro del Direttivo regionale del Gruppo Trasporti di Confartigianato Imprese Piemonte, aperto alle imprese del territorio, è intervenuto il Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte che ha illustrato la recente circolare dell’Agenzia delle Dogane che prevede, in seguito alla variazione delle riduzioni delle aliquote accisa sulla benzina e sul gasolio che passano da 0,25 euro a 0,15 euro per litro, la possibilità di richiedere il rimborso accise tradizionale per le impresse di autotrasporto (dal 1° dicembre 2022 fino al 31 dicembre 2022).

Le imprese di autotrasporto di merci in conto terzi ed in conto proprio con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate equipaggiati con motore Euro 5 o superiore potranno presentare la dichiarazione di rimborso accise per un importo di 6,41 centesimi di €/litro circa, che corrisponde alla differenza tra l’accisa sul gasolio comprensiva dello sconto (467,40 € per mille litri di prodotto) e quella sul gasolio commerciale (403,22 € per mille litri di prodotto).

Se da un lato gli autotrasportatori tirano un sospiro di sollievo per il sostegno che il Governo gli ha riconosciuto, dall’altro lamentano la difficoltà di trovare autisti professionali.

 

Secondo Confartigianato Trasporti il 40% delle offerte di lavoro rimane inevasa, nonostante l’aumento della domanda di servizi di spedizione.

“A livello regionale sono 6.259 le imprese artigiane di trasporti e logistica che danno lavoro a 4.531 dipendenti assunti e 12mila addetti -commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Trasporti Piemonte. – Tra le criticità riscontrate nel settore c’è anche quella del ricambio generazionale. Negli ultimi 5 anni l’età media dei lavoratori si è innalzata e la quota media dei dipendenti over 50 delle imprese di trasporto e logistica è aumentato di 8,4 punti, salendo a 33,3%. Cioè oltre un operatore su 3 ha più di 50 anni e molti sono vicini alla pensione. Per questo è fondamentale la formazione, valorizzando una professione non solo indispensabile ma anche molto richiesta grazie anche al boom dell’e- commerce.”

 

Bonus 200 euro, come ottenerlo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Sono partite le richieste di riesame del bonus 200 euro. Le categorie di lavoratori che hanno presentato domanda per accedere all’indennità una tantum prevista dal decreto Aiuti, possono presentare una richiesta di riesame se la domanda per il bonus 200 euro è stata respinta.

Al termine di una prima fase di controlli, l’Inps riepiloga nel messaggio numero 4314 del 30 novembre 2022 le motivazioni che hanno portato al rifiuto di alcune domande presentate dagli aspiranti beneficiari.

La procedura utilizzata per verificare le domande è stata realizzata per consentire una centralizzazione delle istruttorie mediante controlli automatici sui requisiti, sulle incompatibilità e incumulabilità normativamente previste. L’esito della domanda e le relative motivazioni sono consultabili sul sito dell’Inps tramite il servizio “Indennità una tantum 200 euro”, alla voce “Esiti”, sia da parte del Patronato sia da parte del cittadino accedendo con le proprie credenziali.

Le indicazioni dell’Inps sulla domanda di riesame riguardano tutti coloro che hanno richiesto il bonus 200 euro direttamente all’Istituto, ma non hanno ottenuto il pagamento: lavoratrici e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca; lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo; lavoratrici e lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA; lavoratrici e lavoratori incaricati alle vendite a domicilio.

I lavoratori hanno 90 giorni di tempo per procedere e inviare la documentazione necessaria a partire: dal 30 novembre, e quindi entro il 28 febbraio 2023; dalla data in cui si viene a conoscenza del rifiuto, se successiva.

Chi ha avuto un esito negativo può fare richiesta di riesame nella stessa sezione del portale INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità una tantum 200 euro”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Prestazioni artigiani, ecco l’accordo

Le Parti Sociali dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, Confartigianato Piemonte,
CNA Piemonte, Casartigiani e CGIL CISL UIL Piemonte, hanno sottoscritto in data 28
novembre 2022 l’Accordo relativo al Regolamento delle prestazioni dell’EBAP 2023.
L’ammontare complessivo degli stanziamenti è pari ad oltre 6.500.000 euro.
L’Accordo, oltre a confermare sostanzialmente le prestazioni del 2022, è stato integrato
con importanti nuove prestazioni di Sostegno a lavoratori e imprese, tenendo conto delle
tante emergenze e delle loro ricadute negative sul tessuto sociale di riferimento e non
solo.
In tal senso intervengono le prestazioni a favore dei lavoratori che sono coinvolti nella
cassa integrazione, un bonus energia fino a 250 euro per affrontare la crisi energetica, un
contributo fino a 2.300 euro nel caso in cui vengano stabilizzati i lavoratori in tirocinio,
oltre ad un contributo fino a 600 euro per le imprese in crisi.
L’obiettivo è quello di contribuire al sostegno ed alla difesa occupazionale di una realtà,
quella delle imprese artigiane manifatturiere e dei servizi con dipendenti che in Piemonte
rappresenta 23.000 imprese e 85.000 lavoratori, dove la bilateralità svolge un ruolo attivo
e di primo piano da 30 ann