ECONOMIA- Pagina 114

Rifacimento del bagno c’è il bonus

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

La possibilità di ottenere una detrazione significativa, compresa tra il 50% e il 75%, per le spese di ristrutturazione effettuate nell’immobile rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, data di scadenza fissata.

Tra le spese che possono beneficiare di questa agevolazione rientrano anche quelle relative ai bagni. Esamineremo insieme le modalità e i requisiti per poter usufruire di questa detrazione.

In particolare, questa agevolazione è inclusa nel bonus per le barriere architettoniche, il quale rimarrà valido fino al 31 dicembre 2025. Tale bonus prevede una detrazione massima del 75% per le spese sostenute al fine di migliorare l’accessibilità degli immobili.

È importante sottolineare che per il bonus barriere architettoniche è stabilito un limite massimo di spesa che può beneficiare dell’agevolazione, nonché un importo massimo che può essere recuperato attraverso la detrazione.

In particolare, il bonus prevede una detrazione del 75% delle spese sostenute, la quale può essere recuperata entro un periodo massimo di 5 anni. Tuttavia, c’è un tetto massimo di spesa ammissibile per l’agevolazione, che è fissato a 50.000 euro.

È importante notare che i lavori rientranti nel bonus possono essere effettuati sia

su villette unifamiliari che su condomini.

Il bonus barriere architettoniche è accessibile a tutti i proprietari di immobili, inclusi coloro che possiedono uffici o studi commerciali. Tuttavia, è importante considerare che il tetto massimo di spesa ammissibile varia in base alla categoria dell’immobile in cui vengono effettuati i lavori.

La richiesta per il bonus può essere presentata da tutti i proprietari di immobili, indipendentemente dall’uso dell’immobile stesso. Tuttavia, è necessario rispettare il limite massimo di spesa consentito per l’agevolazione, che dipende dalla categoria dell’immobile.

Per quanto riguarda specificamente i lavori ai bagni, il bonus ristrutturazione si applica solo alle attività considerate come ristrutturazione. Ciò include la manutenzione straordinaria sia per le singole unità che per le parti comuni dell’edificio. Le stesse operazioni descritte precedentemente per il bonus barriere architettoniche possono rientrare nel bonus ristrutturazione. Tuttavia, i lavori di manutenzione ordinaria, come la sostituzione di un lavandino o un infisso, non sono ammissibili per il rimborso.

Per poter beneficiare del bonus, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, che riporta la partita IVA dell’azienda che svolge i lavori. È inoltre necessario ottenere una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) dal Comune. Inoltre, sarà richiesta la propria dichiarazione dei redditi annuale e i dati catastali dell’immobile oggetto della ristrutturazione.

In sintesi, per ottenere il bonus ristrutturazione per i lavori ai bagni, è necessario assicurarsi di effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante con la partita IVA dell’azienda, ottenere la CILA dal Comune e avere a disposizione la dichiarazione dei redditi annuale e i dati catastali dell’immobile.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

In memoria di Marchionne, “Super Sergio”

 

SERGIO MARCHIONNE – 17 Giugno 1952 – 25 Luglio 2015

Duro, determinato, schivo e, a molti, antipatico.

Sì perché essere simpatico a tutti a Sergio Marchionne poco interessava.

Forse per questo, al di là delle celebrazioni di circostanza, sempre più flebili ad ogni anniversario, il suo ricordo viene lasciato colpevolmente sbiadire.

Sarebbe forse ozioso, ma non certamente inutile, pensare a cosa sarebbe stata la FIAT senza di lui e, ancora di più, a cosa sarebbe ANCORA OGGI, la FIAT con lui alla guida.

Lo so. la FIAT non c’è più e il gruppo che l’ha fagocitata fa utili, tanti, ma non in Italia e tanto meno a Torino.

La nostalgia, qualche volta, è canaglia ma in altri casi ci fa ricordare e, seppure più di rado, imparare dalle esperienze che, sedimentando, rendono più evidenti insegnamenti che subito non avevamo compreso.

Sono passati cinque anni e il ricordo di Super Sergio non è quello di un santo, come spesso diventa, nelle celebrazioni, chi in questa vita è stato baciato dalla stella della celebrità, ma quello di una persona per bene e di un grandissimo manager.

Ah, ancora la nostalgia… e il rammarico che la sua lezione non sia stata d’insegnamento al nostro Paese.

Con il sincero augurio che non sia troppo tardi.

LUCA MARTINA

La Regione: “A Mirafiori serve produrre un nuovo modello per lo sviluppo dello stabilimento”

“A inizio del secolo a Mirafiori si producevano 400 mila auto, lo stesso numero che si raggiunge oggi con l’intera produzione italiana. Per questo nel confronto con il ministro abbiamo detto chiaramente che, all’interno dell’incremento di volumi al centro dell’ipotesi di accordo a cui il ministero sta lavorando con Stellantis, ci sia una valorizzazione dei singoli stabilimenti, alla luce delle attuali e potenziali capacità produttive. Mirafiori oggi ospita la produzione della 500 elettrica, con volumi di circa 100 mila auto all’anno, ma ha capacità produttiva almeno doppia. Serve quindi un nuovo modello da produrre a Mirafiori in grado di garantire lo sviluppo dello stabilimento e la crescita dei posti di lavoro” dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine dell’incontro al ministero delle imprese e del Made in Italy con il ministro Adolfo Urso e le altre Regioni che ospitano stabilimenti Stellantis.

 

L’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano, aggiunge: “Si sta andando nella direzione giusta perché, per la prima volta negli ultimi decenni, grazie al lavoro del ministro Urso si sta affrontando in modo organico la politica sull’auto con idee chiare che tengano conto anche delle richieste che provengono dalla politica e dalle imprese piemontesi”.

 

Durante l’incontro il presidente Cirio e l’assessore Tronzano hanno ricordato l’accordo, siglato con Stellantis e il Comune di Torino, per la realizzazione a Mirafiori dell’hub del riciclo, che consente di mantenere per Torino un ruolo centrale nella filiera della transizione ecologica.

“È importante che nel confronto con Stellantis siano inseriti tutti i livelli: quello produttivo, quello della ricerca e sviluppo, quello ingegneristico e quello della filiera che per il nostro territorio rappresenta una componente strategica irrinunciabile” sottolineano Cirio e Tronzano. Oggi la componentistica legata all’automotive in Piemonte rappresenta oltre 730 imprese, 59 mila occupati e un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 17,6 miliardi di euro. “

 

Per il Piemonte – concludono presidente e assessore- è quindi fondamentale non solo salvaguardare questo comparto ma anche farlo crescere mettendolo nelle condizioni di intercettare la transizione ecologica e le sfide dell’automotive del futuro”.

 

Aruba annuncia la nascita a Torino di ArubaKube, spin-off del Politecnico

Nuovo  polo di eccellenza per lo sviluppo Cloud Native

 

La nuova unit punta a realizzare progetti di ricerca e sviluppo in ambito cloud open source alimentando le community e fornendo supporto di livello enterprise alle aziende

 

 

Aruba S.p.A. (www.aruba.it), il più grande cloud provider italiano e leader nei servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, annuncia la nascita di ArubaKube, spin off del Politecnico di Torino e nuovo centro di eccellenza Aruba per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione in ambito Cloud Native.

 

La sede di ArubaKube si trova a Torino, in un’area che già vede un importante indotto strategico a livello tecnologico, con l’obiettivo di diventare un nuovo polo di innovazione che punta ad attrarre esperti del settore ed essere riconosciuta come un’azienda italiana punto di riferimento per giovani talenti che intendano diventare professionisti e pionieri dell’innovazione. Va ad affiancarsi all’Aruba Software Factory – inaugurata nel 2019 sempre a Torino – dimostrando di fatto il crescente impegno nella ricerca e sviluppo di realtà innovative nel territorio e una sempre maggiore collaborazione con la realtà del Politecnico.

 

ArubaKube mira a costruire e valorizzare progetti di ricerca e sviluppo in ambito cloud open source supportando ed alimentando in modo concreto le diverse community e fornendo, inoltre, un supporto di livello enterprise alle aziende, puntando – ad esempio – all’eliminazione del rischio di vendor lock-in, alla riduzione dei costi e alla creazione di un rapporto bidirezionale tra community ed azienda.

Obiettivo principale di questo nuovo centro di eccellenza sarà la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative che possano semplificare la gestione del Cloud Computing, consentendo di implementare in maniera semplice e dinamica paradigmi di Cloud Continuum ed Edge-to-Cloud Continuum. Grande attenzione sarà dedicata alla promozione, lo sviluppo e il supporto di progetti open source, con focus particolare sulla piattaforma Kubernetes.

 

“Il Cloud Computing rappresenta sempre di più uno strumento fondamentale per le organizzazioni che, sfruttandone i vantaggi, possono implementare nuovi modelli di business ed aumentare la loro competitività. Le applicazioni devono essere concepite e sviluppate nativamente per poter operare in ambiente cloud e sfruttarne a pieno tutte le caratteristiche distintive. Per questo è essenziale investire nella ricerca continua e nello sviluppo di progetti e soluzioni pensati e nati in cloud. – ha commentato Marco Mangiulli, Amministratore e Chief Technology Officer di ArubaKube – Siamo orgogliosi di presentare la nascita di questo centro d’eccellenza pensato per far incontrare la tecnologia cloud con l’approccio open source, consentendo alla community di sperimentare e creare progetti open e alle aziende di beneficiare dell’open source di livello enterprise.”

 

Tra le prime aree di focalizzazione, è da evidenziare l’impegno nel progetto Liqo, la soluzione open source che consente di costruire e orchestrare servizi multi-cloud, quindi di creare, in maniera trasparente e dinamica, un’infrastruttura virtuale capace di aggregare risorse e servizi appartenenti ad infrastrutture o cloud service provider differenti. In questo contesto, ArubaKube si posiziona come uno dei maggiori contributori del progetto.

 

“Liqo consente a Kubernetes di consumare in modo sicuro risorse e servizi disponibili ovunque, creando dinamicamente cluster virtuali che si estendono su più cluster reali, dando vita a un continuum virtuale, omogeneo e scalabile, con un modello simile a quello dell’internet peer-to-peer. – ha commentato Fulvio Risso, Professore del Politecnico di Torino e Chief Innovation Officer di ArubaKube – Ogni cluster mantiene il pieno controllo della propria infrastruttura, decidendo cosa condividere, quanto e con chi, utilizzando politiche e criteri specifici. Il progetto, inoltre, applica i principi della sharing economy, quindi è più efficiente e risulta ottimale anche in termini di impatto ambientale.”

 

Tra gli ulteriori progetti di ArubaKube che verranno annunciati a breve, si segnala la partecipazione al progetto Myrtus che ha ottenuto finanziamenti per 6 milioni di euro da Horizon Europe e che si concentrerà sull’interconnettività abilitata dall’intelligenza artificiale tra “piattaforme di edge, fog e cloud computing”.

 

Per ulteriori dettagli: https://www.arubakube.cloud/

Israele, Francia, Spagna: i media internazionali lanciano il turismo a Torino

Torino sempre più protagonista del panorama internazionale, anche grazie all’attenzione dei media. A renderlo noto è Turismo Torino e Provincia che registra una sempre maggiore presenza delle mete turistiche torinesi sulle pagine delle riviste e nei servizi di tv di tutto il mondo.

A marzo era stato il celebre quotidiano inglese The Guardian a raccontare la nostra città come una meta imperdibile, partendo dal mercato di Porta Palazzo per poi spingersi a visitare il Museo Egizio, Palazzo Madama e le residenze reali, la Mole Antonelliana, il Teatro Regio, le Ogr e molto altro.

Nei mesi scorsi la città ha poi ospitato le troupe dei programmi “Camper” e “Camper in viaggio” della Rai e, da qui alla fine dell’estate, l’offerta turistica, culturale ed enogastronomica torinese sarà protagonista anche di altri importanti approfondimenti giornalistici.

Da Israele è in visita proprio in questi giorni Metropolis Magazine, la più importante rivista locale, che punterà il focus su storia, cultura, arte e cucina torinesi. Il caporedattore Yadin Roman ha intervistato il Sindaco Stefano Lo Russo, in una chiacchierata che ha spaziato tra le mete da non perdere della città alle sue trasformazioni in atto con le risorse europee, passando per la sua attrattività come città universitaria e nel campo dell’innovazione.

Dalla Spagna nei prossimi giorni arriveranno invece alcune delle più importanti riviste di viaggio, come Qtravel.es, Miradas Viajeros Magazine, Moviestar TV, espirituviajero.com, magazinehorse.com, beandlifemagazine.com e Destinos El Periódico de Cataluña.

Da oltralpe arriverà invece il giornale on line wevamag.com dedicato a turismo, viaggi e tempo libero per dedicare un ampio reportage ai musei e alle tappe culinarie da non perdere sotto la Mole.

Christian Ruggeri

Iren Ambiente perfeziona l’acquisizione del 36,56% di Sistema Ambiente

Iren Ambiente perfeziona l’acquisizione del 36,56% di Sistema Ambiente

 

In data odierna Iren Ambiente SpA, controllata interamente da Iren SpA, ha perfezionato l’acquisto del 36,56% del capitale sociale della società Sistema Ambiente SpA. Le quote restanti sono detenute dal Comune di Lucca, tramite la società Lucca Holding SpA.

L’acquisto della partecipazione è avvenuto attraverso una gara pubblica indetta dalla curatela fallimentare della società Daneco Impianti SpA che precedentemente deteneva la quota oggetto dell’operazione.

Sistema Ambiente gestisce il servizio di raccolta e di igiene urbana nel territorio del comune di Lucca, che fa parte dell’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa, che comprende le province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e, in parte, Livorno. La società serve circa 90.000 abitanti e raccoglie 58.000 tonnellate all’anno di rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata pari all’81%, il valore più alto tra tutti i capoluoghi di provincia della Regione Toscana (dati 2021).

Il mantenimento della presenza di un socio privato in Sistema Ambiente permette la prosecuzione della concessione in essere fino alla scadenza del 2029.

L’operazione consolida la presenza del Gruppo Iren in Toscana, dove l’azienda è già impegnata, attraverso partecipazioni dirette e indirette, nei settori dell’igiene ambientale, della depurazione e distribuzione delle acque, della gestione reti gas e della vendita di servizi. Dopo i comuni di Arezzo, Grosseto e Siena, parte dei 104 comuni dell’ATO Toscana Sud e il comune di Livorno, serviti dal Gruppo Iren, si aggiunge quindi il comune di Lucca, capoluogo di provincia che in Toscana ha le migliori prestazioni sulle raccolte differenziate.

“Questa operazione – dichiara il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro – contribuisce ad accrescere ulteriormente l’operatività del Gruppo in Toscana, una delle regioni italiane in cui la presenza Iren è più significativa sia in termini di servizi erogati che di attività industriali avviate. Anche a Lucca, come in tutte le città italiane in cui Iren opera, lavoreremo in sinergia e sintonia con gli enti locali e gli stakeholder territoriali con l’obiettivo di portare un significativo contributo allo sviluppo e alla crescita della comunità locale”.

“L’ingresso di Iren in un territorio e in una città in cui l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità sono sempre stati obiettivi prioritari – afferma il Vice Presidente di Iren Moris Ferretti – consentirà di avviare da subito azioni finalizzate al raggiungimento di importanti target di servizio, in modo da rafforzare e migliorare le performance ambientali e generando nello stesso tempo positive ricadute economiche territoriali”.

Per il rilancio del territorio la Regione punta sui Distretti del commercio

Sportello aperto fino al 2 ottobre 2023 per i progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente

 

L’assessore Vittoria Poggio: «Mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessun comune e di coinvolgere altri territori»

Da oggi fino al 2 ottobre 2023 sono aperte le iscrizioni dei nuovi progetti dei Distretti del Commercio, il principale strumento di politica regionale per la valorizzazione dei territori per i quali nel triennio 2023-2025 è previsto uno stanziamento di 8.794.500 euro. Potranno partecipare al bando i Distretti del Commercio inseriti nell’elenco regionale del Piemonte che non erano stati ammessi al contributo nella precedente programmazione 2022-2024.

«Abbiamo mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessuno e di coinvolgere altri territori per estendere ulteriormente la rete dei distretti. I progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggiosaranno infatti recuperati sapendo che la pianificazione regionale proseguirà nel prossimo triennio con una dotazione finanziaria di 8.794.500 euro».

Sono ammesse nell’ambito del progetto strategico candidato a contributo regionale, a titolo di esempio, le spese relative a progetti di qualificazione urbana, interventi inerenti il design urbano e gli spazi pubblici, progetti di sistemazione delle aree mercatali, iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana, politiche attive sul riuso degli spazi sfitti, interventi per il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, progetti di consegna delle merci a domicilio e creazione di un sistema organizzato e agile per la distribuzione delle merci, formazione, informazione e servizi di accompagnamento degli imprenditori e degli addetti del settore della distribuzione, interventi volti all’ammodernamento e al miglioramento dell’esteriorità delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, banchi mercati, illuminazione esterna).

Ogni Distretto potrà presentare e candidare un unico progetto strategico ricevendo agevolazioni corrisposte in conto capitale (fondo perduto) in misura dell’80% della spesa progettuale ammessa per un importo massimo di euro 250.000 euro fino ad esaurimento delle risorse disponibili e tramite contributi di parte corrente nell’entità dell’80% della spesa nel tetto massimo di euro 36.300 euro per ciascuna istanza comunale.

Il caso “Mondo Convenienza” finisce in Regione

Lo Sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici di “Mondo Convenienza” è stato l’oggetto del question time che la consigliera del M5S, Sarah Disabato ha rivolto all’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, a cui è stato chiesto se la Regione intenda o meno prendere parte al tavolo in Prefettura a Torino, insieme alle altre istituzioni, per avviare un’interlocuzione con l’azienda e i sindacati.

“Confermo che, alla data di ieri, lunedì 24 luglio – ha esordito in aula l’assessore Elena Chiorino – gli uffici dell’assessorato non hanno ricevuto alcuna convocazione. Ci tengo comunque a precisare che siamo stati e saremo sempre al fianco dei lavoratori per garantire loro la tutela della dignità del lavoro, anche in questa occasione, ma sempre nel rispetto del ruolo e delle procedure. Dunque, solo per fare chiarezza, la Regione non era seduta a quei tavoli non perché non volesse ma perché al momento la procedura non lo prevede. Ciò non toglie che la situazione non sia stata monitorata informalmente”.

Da inizio luglio un centinaio di autotrasportatori, magazzinieri e montatori di “Veneta Logistic”, società che ha in appalto la gestione del magazzino di “Mondo Convenienza” a Settimo Torinese sta scioperando. Lo stabilimento è bloccato e i mezzi non possono entrare né uscire. Gli scioperanti sono tutti aderenti al sindacato “SI Cobas Torino” e chiedono miglioramenti immediati e concreti delle loro condizioni, un aumento di salari e riconoscimento degli straordinari lavorati.

“È necessario sostenere la lotta di chi sciopera per rivendicare condizioni di lavoro più sicure e dignitose – ha dichiarato la consigliera Disabato – Fondamentale è quindi passare dall’aumento dei salari al riconoscimento di straordinari e indennità di trasferta, dalla tutela della sicurezza ad orari più equi e giusti”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Diego Sarno su ATC. Istituzione di una specifica Commissione per prevenire le decadenze. Qual è la posizione della Giunta regionale?; di Monica Canalis su Bando di “esperto ufficio stampa e relazioni esterne” aperto a NON giornalisti?; di Daniele Valle su ASO CITTA DELLA SALUTE E STUDIO KPMG; di Silvana Accossato, Luv  su privatizzazione degli ospedali di Cuorgnè e di Lanzo; di Sean Sacco  M5S su Popillia Japonica, quante trappole sono state installate fino ad ora? di Francesca Frediani M4O-UP su declassamento del Centro Grandi Ustionati, qual è la posizione della Giunta rispetto al futuro di questa eccellenza della Sanità piemontese?; di Silvio Magliano Moderati su Metro di Torino: scale mobili esterne fuori uso. Cosa intende fare la Giunta, tramite l’Agenzia della Mobilità Piemontese, per risolvere le problematiche legate alla Metro di Torino?;

 

Ecco il nuovo regolamento degli agriturismi in Piemonte

Gli agriturismi possono svolgere il servizio di asporto anche con consegna a domicilio dei piatti preparati in azienda. È la novità del nuovo Regolamento approvato oggi dalla Giunta regionale, risultato di un approfondito confronto dell’amministrazione regionale con tutte le associazioni di categoria che hanno contribuito a formulare un testo condiviso che rispondesse alle esigenze del settore agricolo.

«Con questo nuovo regolamento – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggioabbiamo ascoltato le istanze delle imprese che chiedevano di rendere più flessibile la normativa sulle loro attività che non comprendeva quella dell’asporto delle specialità fatte in casa, prodotti di punta della enogastronomia piemontese».

«Prosegue l’attivazione della Legge regionale 1 del 2019, testo unico dell’agricoltura, insieme all’approvazione del regolamento delle fattorie didattiche e delle fattorie sociali. Abbiamo dato agli agriturismi la possibilità di svolgere anche il servizio di asporto, riconoscendo ancora di più il valore dei prodotti locali e della nostra gastronomia. Offriamo così un servizio a tutti coloro che vogliono apprezzare i prodotti di qualità a chilometro zero», ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Altro punto del nuovo regolamento è la possibilità per l’imprenditore agricolo che non ha spazi in azienda per l’apertura di un agriturismo, di aprirlo presso la propria abitazione, anche fuori dal comune in cui ha sede l’azienda, ma solo in comuni montani o in comuni di pianura che non superano gli 8.000 abitanti.

L’offerta ricettività negli agriturismi continua la sua crescita in Piemonte: nel 2022 ha fatto registrare +7 per cento di strutture e posti letto rispetto al 2019 concentrate prevalentemente sul territorio delle colline del Piemonte nell’area sud est della regione. Il 45 per cento nella zona delle Langhe Monferrato Roero e circa il 19% nell’Alessandrino.


I movimenti turistici negli agriturismi hanno registrato oltre 220.000 arrivi nel 2022 e quasi 500.000 pernottamenti con un tempo medio di permanenza di 2,2 notti che risulta maggiore per le provenienze straniere: 2,8. Oltre il 54% dei movimenti turistici negli agriturismi si concentra nelle Langhe Monferrato Roero.

Donazioni in denaro fra parenti, come comportarsi

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Una donazione è un’operazione che, in molti casi, può essere effettuata tramite bonifico o una qualsiasi altra transazione bancaria. Chi riceve queste somme deve provvedere a dichiararle al fisco? Quando possono essere effettuate in contanti? Cerchiamo di comprendere come debbano essere gestite queste operazioni in modo da non incorrere in sanzioni o in spiacevoli controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. A definire nello specifico in cosa consiste una donazione ci ha pensato l’articolo 769 del Codice Civile, il quale ha espressamente previsto che: “La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione”.

Sicuramente una delle forme più comuni di donazione è quella costituita da del denaro: per spirito di liberalità viene trasferito del denaro da un soggetto all’altro. Uno dei casi più frequenti è quello di vedere dei genitori regalare del denaro ai propri figli.

La donazione, però, può avere come destinatari anche soggetti terzi, che possono essere delle associazioni o degli enti. Quando si vengono a creare queste ultime situazioni è sempre obbligatorio recarsi da un notaio, che provveda a certificare l’effettiva donazione.

Nel caso in cui ciò dovesse essere fatto, si tratta di un semplice passaggio di denaro, che non viene regolamento in alcun modo e per il quale non può essere richiesta la restituzione.

L’articolo 782 del Codice Civile prevede che la donazione debba essere fatta attraverso un atto pubblico. È quindi obbligatorio recarsi da un notaio ed è necessario che siano presenti due testimoni.

Questi devono essere capaci di agire e non devono trarre alcun interesse o vantaggio dalla donazione. Nel caso in cui la donazione sia di modico valore, l’articolo 783 del Codice Civile prevede che non sia necessario un atto pubblico.

Qui le imposte da pagare: quando i soggetti coinvolti sono i coniugi o dei parenti in linea diretta, come genitori, figli, i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta, anche quando sono stati adottati, la legge prevede una franchigia di 1.000.000 euro e un’aliquota del 4%; tra fratelli e sorelle la franchigia è di 100.000 euro e l’aliquota è al 6%; gli altri parenti fino al quarto grado in linea retta e gli affini in linea collaterale fino al terzo grado: non c’è alcuna franchigia e l’aliquota è pari al 6%; per gli altri soggetti non c’è franchigia e l’aliquota è all’8%; per le persone portatrici di handicap la franchigia è pari a 1.500.000 euro mentre l’aliquota è al 4%, 6% o 8% in base al grado di parentela.

In alcuni casi le donazioni non sono sottoposte ad alcun obbligo fiscale e non è necessario pagare alcuna tassa. In questa categoria rientrano: le donazioni di modico valore, che possono coinvolgere i passaggi di denaro o di altri beni mobili.

Il modico valore viene determinato direttamente dalle condizioni economiche del donante; eventuali spese di mantenimentoabbigliamentoeducazione o matrimonio; eventuali donazioni di aziende o rami di aziende, quote sociali o azioni, nel momento in cui vengono effettuate a favore dei figli, del coniuge o dei genitori; veicoli iscritti al PRA.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.