E’ stato messo ai domiciliari, Nicolò Mirandola, l’attivista del centro sociale Askatasuna che fu arrestato per gli scontri del 22 febbraio a margine del corteo contro un comizio di CasaPound. L’11 giugno gli erano già stati concessi gli arresti domiciliari, ma è stato in cella fino ad oggi perché prima non era disponibile un braccialetto elettronico. La madre del detenuto aveva annunciato lo sciopero della fame e domenica 8 luglio, alle 18, gli attivisti di Askatasuna hanno in programma un presidio alle Vallette in segno di solidarietà ai detenuti per cui non è ancora disponibile il braccialetto elettronico.