Aperture prolungate, al venerdì e al sabato, alla “Reggia”, con eventi e spettacoli a biglietto speciale
Dal 26 luglio al 31 agosto
Venaria Reale (Torino)
E’ una buona consuetudine estiva. Così, come prassi ormai da tempo consolidata, con l’arrivo dell’estate, anche quest’anno la “Reggia di Venaria” – fra le “Residenze Sabaude Patrimonio Unesco” dal ’97 – con i suoi “Giardini” e le “mostre” in corso prolungherà ogni venerdì e sabato (e mercoledì 14 agosto, vigilia di Ferragosto e “Festa di Venaria”), l’orario di apertura al pubblico fino alle 23, con biglietto speciale.
Il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino (progettato, a partire dal 1658, dall’architetto Amedeo di Castellamonte su incarico del duca Carlo Emanuele II come base per le battute di caccia e successivamente ingrandito con numerosi corpi edilizi, alla cui progettazione lavorò anche il più celebre architetto di Casa Savoia, Filippo Juvarra) ospiterà infatti da venerdì 26 luglio a sabato 31 agosto, “Sere d’Estate alla Reggia”, rassegna, organizzata in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, che porta la musica e lo spettacolo dal vivo nei “Giardini” con concerti, serate dedicate al ballo e dj set immersi nella bellezza del luogo.
Se gli spazi di “Cascina Medici del Vascello”propongono tra gli altri “La Paranza del Geco”, “The Sweet Life Society” e “Afrodream” in concerto, la selezione musicale al “Giardino delle Rose” sarà curata da “Jazz Re:Found”.
E non solo musica. Le serate prevedono, infatti, anche spazi ad hoc per gli appassionati di danza, alle prime armi e non. L’appuntamento è alle 18 con lezioni specifiche per imparare i passi più “iconici” del tango, del flamenco, dello swing e non solo.
Il tutto legato alla possibilità di visitare in orario serale la “Galleria Grande”, la “Sala di Diana”, la “Cappella di Sant’Uberto” insieme agli altri magnifici ambienti della “Reggia” e alle grandi mostre attualmente in corso, da “Capodimonte da Reggia a Museo” (nella “Sala delle Arti”) alle installazioni d’arte contemporanea “Venaria Green Art” e “Mainolfi/Sculture. Bestiario” nei “Giardini”. In occasione di “Sere d’Estate alla Reggia”, la programmazione si allunga anche al sabato pomeriggio e alla domenica ancora con spettacoli di danza e, perfino, spettacoli di “circo contemporaneo” diffusi nei “Giardini” della “Reggia” con Compagnie del territorio e ospiti internazionali. Tra gli artisti da non perdere Parini Secondo (con le danzatrici Camilla Neri e Francesca Pizzagalli), la Compagnia francese “Cie Didier Théron”, “EgriBiancoDanza” e “Balletto Teatro di Torino”.
In agenda, anche appuntamenti fissi, quali:
Al calare della sera i “Giardini” si illuminano della magica luce di 5mila candele per creare un’atmosfera davvero unica; dalle 18, in “Cascina Medici del Vascello”, “Musica dal vivo” con Flamenco, Tango, Pizzica, Swing, Afro… per rilassarsi, ballare e gustare un aperitivo al tramonto nel bel mezzo dei “Giardini” della Reggia; dalle 21,30, nel “Giardino delle Rose” le serate proseguono sotto le pergole del roseto dove si può ammirare il “Giardino” illuminato dalle candele sorseggiando un cocktail al “Chiosco delle Rose” con selezione musicale a cura di “Jazz Re:Found Selectors”; alle 23, infine, nella “Corte d’onore”, “Teatro d’Acqua” della “Fontana del Cervo” spettacolo di luci, suoni e movimenti d’acqua. In un intreccio spettacolare di magia e fantastica creatività.
Per info: “Reggia di Venaria”, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300
Programma dettagliato: www.lavenaria.it
g. m.
Non vi è dubbio che uno dei più importanti cantoni della civiltà contadina tra Sesia e Ticino, forse il più celebre, sia stato Dante Graziosi. Nato l’11 gennaio del 1915 a Granozzo , un borgo sull’acqua delle risaie all’estremo sud del novarese e al confine con il pavese lombardo, Graziosi fu medico veterinario, partigiano della divisione Rabellotti con il nome di battaglia di “Granito”, docente universitario di Igiene e Zootecnia all’Università di Torino, parlamentare della Dc per quattro legislature e sottosegretario in altrettanti governi, fondatore della Coldiretti novarese. Prima di dedicarsi alla narrativa fu anche autore di molti saggi scientifici di zootecnia. L’esordio letterario avvenne tardi, nel 1972 quando Graziosi ( all’epoca cinquantasettenne) fece rivivere con i racconti de La terra degli aironi la civiltà contadina che si era sviluppata tra le risaie della bassa novarese, narrando un mondo destinato al tramonto. Alla sua attività di veterinario dedicò nel 1980 il suo libro più famoso, Una Topolino amaranto, da cui venne tratto uno sceneggiato Rai. Nel 1987 pubblicò Nando dell’Andromeda, una saga padana al tempo delle mondine, della vita che si svolgeva sulle aie della bassa agli albori delle prime lotte sociali nelle campagne. Nando, il protagonista, è un camminante, uomo libero con l’animo del poeta. Al centro delle storie del “James Herriot italiano”, validissimo emulo del famoso scrittore e veterinario britannico, c’era il Molino della Baraggia di Granozzo dove l’autore, scomparso improvvisamente il 7 luglio 1992 a Riccione, era vissuto e dove sorge ora il centro sportivo di Novarello. Davide Lajolo ne descrisse il modo di raccontare sostenendo come potesse apparire all’antica, con una scrittura“che mette punti, virgole e sentimenti al posto giusto, che vibra e s’intenerisce nell’amore della sua terra, della gente, delle strade, dell’erba, della vita del suo paese, sia un riscatto dalla noia di certo burocraticismo politico, dalle formule e dalla corsa alle poltrone. È un ritornare a guardarsi allo specchio come uomo per ritrovare le caratteristiche di fondo di chi ha imparato perché si sta al mondo”. I suoi libri sono pubblicati dalla novarese Interlinea, casa editrice diretta da Roberto Cicala, che in occasione del ventesimo anniversario della morte di Graziosi propose Le storie della risaia, un volume che raccoglie i migliori testi dell’aedo della Bassa.














