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Il piano della Regione contro gli attacchi hacker dopo il caso dell’Asl Città di Torino

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Rispondendo a due interrogazioni in Consiglio regionale relative all’attacco informatico subito dall’Asl Città di Torino, l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi ha ribadito che le recenti criticità hanno riguardato l’infrastruttura aziendale, mentre le misure di sicurezza dell’infrastruttura regionale, come da relazione fornita dal Csi il 9 agosto 2021, trovano uno specifico riconoscimento nelle certificazioni ottenute dal CSI Piemonte dai sistemi di gestione ISO 27001 (“Sicurezza dell’informazione”) e sistemi collegati ISO 27017 e ISO 27018 (“Controllo di Sicurezza per i servizi e relativa conformità per la privacy nel Cloud”), nonché nel sistema di gestione ISO 22301 (“Continuità Operativa”).

ASL CITTA’ DI TORINO

Per quanto riguarda l’attacco hacker che ha colpito l’Asl Città di Torino lo scorso 19 agosto, vi è stata una tempestiva reazione del Servizio Informatico e della Task Force aziendale, appositamente costituita, che, insieme ai tecnici dell’Agenzia per la Cybersicurezza del Ministero degli Interni, agli esperti del Csirt Italia e agli agenti della Polizia Postale, hanno adottato tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza il sistema e riavviare gradualmente le attività, garantendo che le indagini investigative procedessero parallelamente.

Sul fronte sanitario, le attività di Pronto Soccorso, i ricoveri, e tutti gli interventi chirurgici, elettivi e urgenti, con le relative prestazioni diagnostiche ad essi correlate (esami di laboratorio, indagini di radiologia e di anatomia patologica), così come le visite ambulatoriali ospedaliere e territoriali, sono stati sempre garantiti, pur col ricorso a procedure manuali, che in qualche caso hanno determinato rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni.

Dalla scorsa settimana sono state ripristinate le attività del Laboratorio Analisi, dei Centri Prelievo e della Radiologia, le pratiche di scelta e revoca dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, il rinnovo e il duplicato delle tessere sanitarie, le pratiche per l’assistenza sanitaria di soggetti comunitari ed extra comunitari, le esenzioni ticket, le prenotazioni presso gli sportelli Cup aziendali, le visite per il rinnovo patente e per le patenti speciali, le visite per il riconoscimento dell’invalidità, i sistemi amministrativi e contabili (ad esempio le procedure dei Magazzini, degli acquisti, della Logistica, dell’Amministrazione del personale, la procedura di emissione ordini farmaci per allineare le scorte di magazzino e garantire la dispensazione delle terapie ai pazienti cronici in carico alle farmacie ospedaliere) e il pagamento del ticket mediante bonifico e sul circuito PagoPA.

Oggi si è partiti con il ripristino dei sistemi operativi informatici presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria.

Il buon esito delle diverse attività di verifica, bonifica, ricostruzione e messa in sicurezza consentiranno il ripristino degli applicativi che permetteranno l’attivazione dei sistemi informatizzati di tutti i Pronto Soccorso aziendali (6 settembre); delle richieste centralizzate degli esami di laboratorio da parte dei reparti (6 settembre) e del pagamento del ticket presso i punti rossi aziendali (7 settembre).

Si è provveduto inoltre a verificare il contratto di Tesoreria, che non prevede costi aggiuntivi in caso di guasto ai riscuotitori automatici. Nel caso in cui il versamento avvenga tramite bonifico bancario o utilizzando altri servizi bancari le commissioni dovute alla Banca dipendono dalle condizioni contrattuali dei singoli Istituti.

REGIONE PIEMONTE

In riferimento, invece, all’infrastruttura regionale, l’assessore alla Sanità ha relazionato su modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter, protezione dati e sicurezza accessi e utenze.

▪ SICUREZZA FISICA (modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter): gli accessi fisici ai locali tecnici del Datacenter del CSI Piemonte sono regolati e controllati con modalità di massima sicurezza che includono la sorveglianza 24×7, la necessità di abilitazioni individuali, registrazione degli accessi autorizzati e sorveglianza con sistema di videocamere sia nel perimetro circostante, sia all’interno dei locali tecnici. Le caratteristiche di sicurezza fisica (incluse le soluzioni anti-intrusione, anti-incendio, anti-allagamento) del datacenter sono certificate secondo lo standard industriale TIA-942b con rating III (su scala massima di IV).

▪ PROTEZIONE DATI (architetture e gestione dei sistemi di backup): il CSI Piemonte adotta a tale scopo un’articolata architettura per il backup dei dati e delle diverse configurazioni dei sistemi – realizzate anche attraverso strumenti e piattaforme (anche differenziate) di recente tecnologia. L’integrità del processo di consolidamento e protezione dati garantita anche da metodologie di segregazione delle reti, di controllo sulla consistenza del backup in fase di completamento, sui test di ripristino. Tale integrità è anche incrementata da specifiche ridondanze dei salvataggi sui siti secondari. Le politiche di attuazione e ritenzione dei dati salvati seguono le best-practice consolidate che prevedono operazioni giornaliere, settimanali e mensili con periodi di ritenzione adeguati agli standard normativi e alle necessità dei servizi. Per le situazioni mission-critical sono anche possibili e disponibili soluzioni di snapshot con diverse modalità di configurazione.

▪ SICUREZZA ACCESSI E UTENZE: l’ambito cui si riferiscono le richieste di informazioni che riguardano tematiche di presidio della sicurezza e controllo accessi è coordinato da una specifica struttura organizzativa dedicata ai temi della cybersecurity e dell’accesso alle risorse variamente intese. Il CSI in particolare dispone di una struttura SOC 24×7 che opera direttamente e tramite specifiche dotazioni strumentali in ottica di prevenzione, monitoraggio e rilevazione delle minacce informatiche. Il CSI inoltre opera come CSIRT a livello regionale ed è riconosciuto come membro della comunità “Trusted Introducer” (https://www.trusted-introducer.org) per il coordinamento anche a livello europeo tra selezionati team di gestione della cybersecurity. Le modalità di accesso da remoto sono gestite tramite soluzioni differenziate che vanno dall’utilizzo di VPN individuali a soluzioni di smart-working vere e proprie il cui accesso avviene tramite canali securizzati e criptati con diverse soluzioni di certificazione dell’utenza multifattore.

Le postazioni fisiche da cui gli operatori accedono sono dotate di strumenti di protezione da software malevolo continuamente aggiornati e controllati centralmente. Viene, inoltre, assicurata la distribuzione sistematica degli aggiornamenti di sicurezza previsti e raccomandati dal produttore.

L’intero processo di definizione delle credenziali di accesso e di gestione dei privilegi di accesso e utilizzo delle risorse è organizzato con modalità che presuppongo esplicite autorizzazioni e controlli anche sui criteri di composizione delle password che devono seguire un format che esclude impostazioni banali o ripetibili. Come da prescrizioni normative è previsto un ciclo di scadenza e rinnovo delle stesse.

Come gestire il sovraffollamento dei pronto soccorso

Per vincolare le Aziende sanitarie regionali al raggiungimento, in tempi brevi, del contenimento dei tempi di permanenza nei Pronto soccorso, il 4 agosto scorso la Regione Piemonte ha definito le “Linee di indirizzo sulla gestione del boarding”, predisposte con il contributo delle Aziende Sanitarie e conformi al contesto normativo nazionale e regionale di riferimento.

Lo ha ricordato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale sulle le condizioni di lavoro nei Pronto Soccorso piemontesi.

Entro oggi  7 settembre, le Aziende sanitarie regionali sono tenute a presentare il Piano di gestione del sovraffollamento, sottoposto al monitoraggio dell’Assessorato secondo gli standard di riferimento previsti dalle linee di indirizzo.

La gestione del sovraffollamento nei Pronto soccorso e la gestione del boarding risultano peraltro tra gli obiettivi specifici assegnati ai direttori generali delle stesse Aziende sanitarie per il 2022.

Riguardo al riconoscimento del lavoro svolto dal personale operante nei servizi di Pronto soccorso, l’assessore ha ricordato che la Legge di Bilancio 2022 prevede una specifica indennità di natura accessoria da riconoscere, in ragione dell’effettiva presenza in servizio, a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Per l’applicazione della norma, occorre attendere di conoscere gli sviluppi della contrattazione nazionale in corso, che presumibilmente si concluderà entro fine anno.

La Regione, inoltre, partecipa con un proprio delegato al Tavolo tecnico interregionale che affronta anche le criticità legate alla situazione dei Pronto soccorso.

Al via i progetti del Pnrr sociale per i disabili

La Giunta comunale ha approvato la convenzione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’avvio dei 5 progetti, articolati in 10 piani operativi, rivolti alle persone con disabilità rientranti nel PNRR sociale di cui è la Città è titolare.

I progetti accoglieranno 60 persone con disabilità attraverso percorsi individualizzati, di abilitazione, autonomia e formazione-lavoro, riqualificando, al tempo stesso, spazi comunali e del privato sociale. Gli interventi, che si concluderanno entro marzo 2026, hanno ottenuto un finanziamento PNRR di 3.575.000 euro, ai quali si aggiungono 546mila euro di risorse comunali necessarie per riqualificare immobili comunali particolarmente degradati.

Gli immobili pubblici interessati dalla convenzione odierna, nell’ambito dell’investimento ‘Percorsi di autonomia per persone con disabilità’, sono: corso Sicilia 53, l’ex Mulino Cavoretto di corso Moncalieri 266, via Onorato Vigliani 104, via Rubino 82, via Sordevolo 1 angolo via Bologna 90, via Roccavione 11, via degli Abeti 12 e piazza Astengo 10, corso Casale 85, via Ghedini 2. Gli immobili degli enti del terzo settore sono una porzione del convitto Alfieri Carrù di via Accademia Albertina 14 e una unità abitativa in via Monte Albergian 23 bis. Gli edifici pubblici saranno assegnati in concessione agli enti del privato sociale, mentre su quelli privati sarà apposto un vincolo di destinazione d’uso.

Nell’ambito del PNRR sociale, la Città ha candidato 19 progettualità rivolte, oltre che alla disabilità, a persone anziane, minori e in condizioni di marginalità e fragilità, con un finanziamento potenziale di oltre 15 milioni di euro nel prossimo triennio.

Tutti gli interventi sono stati ideati dalla Città insieme agli organismi del Terzo settore attraverso un’ampia procedura partecipativa, che ha coinvolto circa 150 enti del privato sociale, con il costante accompagnamento del Forum del terzo settore, delle organizzazioni sindacali, dell’ASL Città di Torino, dell’Università, del Politecnico e delle rappresentanze di secondo livello.

Secondo l’assessore al Welfare e la vicesindaca con questi progetti si ottiene un doppio risultato: da un lato sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie, e dall’altro riqualificare edifici pubblici oggi degradati, a beneficio del territorio e della comunità.

Ragazzo arrestato per rapina a un minore

Gli interventi eseguiti dalla Polizia di Stato

 

Nel pomeriggio di mercoledì 31 agosto, gli agenti del Commissariato Centro durante il servizio di controllo del territorio hanno arrestato un diciottenne gravemente indiziato di aver commesso una rapina aggravata in concorso ai danni di un minore.

Mentre la volante transitava in via Cavour, gli agenti hanno risposto alla richiesta d’aiuto di un ragazzo che lamentava di esser stato vittima di una rapina mentre era in giro con degli amici.

Nello specifico, il ragazzo raccontava agli agenti che, poco prima, era stato avvicinato da un gruppo di circa dieci ragazzi che, dopo aver chiesto una piccola somma di denaro, avrebbero accerchiato il quindicenne mentre uno di loro gli avrebbe tolto il portafogli dalle mani per poi restituirlo una volta svuotato dei contanti presenti all’interno ed ha accompagnato il gesto con uno schiaffo. Mentre il gruppo si sarebbe diretto in via Giolitti, il ragazzo e i suoi amici hanno incontrato una volante della Polizia di Stato all’incrocio tra via Cavour e Via San Francesco Da Paola alla quale si sono rivolti per chiedere aiuto.

Dopo aver invitato i ragazzi a sporgere denuncia, gli agenti iniziavano le ricerche nella zona e giunti in Via San Francesco Da Paola hanno notato un gruppo di ragazzi che, alla vista dei poliziotti, si sono allontanati velocemente in direzione di via Carlo Alberto.

I poliziotti sono riusciti a fermare uno dei sospettati, un diciottenne poi riconosciuto dalle vittime come uno dei partecipanti alla rapina che si era appena perpetrata, e lo hanno arrestato.

Poco distante, anche in linea temporale, nei pressi del Piazzale Valdo Fusi, altri due ragazzini hanno raccontato ad una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale intervenuta di esser stati anch’essi avvicinati da un gruppo di una decina di giovani. Uno di questi avrebbe colpito al volto una delle vittime per poi sottrargli una piccola somma di denaro e la collana d’oro che indossava. All’arrivo degli agenti però, il gruppo si era già dileguato in direzione Corso Vittorio Emanuele II.

Se la “C” di un imbecille stroppia il nome di una via e di un paese

Diario minimo urbano…vedere e ascoltare per credere

D’accordo. Qualcuno di voi potrà anche dirmi, alla maniera del grande Proietti, ma sì, ma so’ rragazzi! Perché tanto rumore per nulla?. E va bene. Certo non è un gesto terroristico (ci mancherebbe!) con quello che si sente e si vede oggi in giro per il mondo! Ma un gesto da imbecilli, sì. Consentitemelo. Epperbacco! Quando ci vuole ci vuole. Me lo conferma anche Dario, che mi passa vicino, mentre occhi in su osservo il “vil gesto”: Certo che la madre degli imbecilli è sempre incinta, mi sorride e rassicura citando il celebre detto latino Stultorum mater semper gravida. Ma veniamo ai fatti. Ore 9,30 di ieri mattina, solita strada per andare al solito amico bar, a bermi il solito amico caffè. Via Nicola Fabrizi a Torino, attraverso gli assolati (troppo assolati) giardini di piazza Risorgimento dedicati a Francesco Lomonaco (il “Plutarco italiano”), scrittore, filosofo e patriota da Montalbano Jonico precursore dell’Unità d’Italia, imbocco la via Rosta che in un centinaio di metri porta al trafficato corso Francia per lasciarmi all’angolo con via Giacomo Medici, dove appunto mi attende il piacevole dehor, con tanto di simpatiche amicizie acquisite nel tempo, del “mio” caffè. Via Rosta è una bella via, tenuta bene (come suol dirsi), belle e appena appena attempate case e palazzi, gente per bene dal sorriso e dal saluto facile. Mi piace percorrerla. Con calma e attenta curiosità. Mi infilo la FFP2. Alzo gli occhi all’insù e (che é?) resto per un attimo basito. Non può essere! Avrò sbagliato strada? Ma no. Mi guardo intorno con aria perfino un po’ rincoglionita (più del solito) e mi accorgo che tutto è al solito posto. Che io sono anche oggi al solito posto. In via Rosta. Ma, signori miei, via Rosta ha da oggi cambiato nome. Possibile? Via Rosta è diventata, all’angolo con via Vincenzo Nazzaro, via “Crosta”. Proprio così! L’imbecille o gli imbecilli di zona sono tornati a colpire, penso, dopo aver recuperato lo smarrimento. Non di rado capita. Di trovare qualche loro estemporanea esibizione di “street art” per strade e vie di Campidoglio. Dario conferma e alza le braccia al cielo. Imbecilli”! Sì, sì. Però che pena! Possibile che apporre con una pennellata una “C” davanti a Rosta, possa dare tanta soddisfazione e divertimento! Da applausi. Magari il coglione se li aspetta, pure: mi dico. L’avrà fatto nottetempo? O nelle vuote giornate del recente mese vacanziero? Certo non da solo. La targa viaria è almeno a tre metri s. l. m., sul livello del marciapiede. Qualche altro geniale “compagno di merenda” gli avrà fatto scaletta o l’avrà aiutato nell’eroica impresa sorreggendolo su palestrate spalle. Chissà? Ma, intanto, penso qualcuno adesso dovrà provvedere a eliminare quell’obbrobrio. Che magari è lì chissà da quando e non me n’ero mai accorto. Già qualcuno. Chi? Il Comune? Il Quartiere? La Circoscrizione? Saranno già stati interpellati? Magari hanno rimosso. Capita nelle migliori famiglie. Quasi quasi – penso – raccatto uno spazzolone dal lungo manico e ci penso io. Mi prenderebbero per matto. Certo se io abitassi in via Crosta, pardon via Rosta, o fossi un rostese doc, un po’ m’incazzerei a veder trattato così il mio bel paesino, fra i più suggestivi del Torinese, a un tiro di schioppo dalla “Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso” (voluta nel XII secolo dal conte Umberto III di Savoia) e ai piedi del Musiné. Ma tant’é. Chissà per quanto ancora resterà quell’ingombrante “C”?. Sarebbe bello – penso ancora – che sopraffatti da un improbabile rigurgito di vergogna, provvedessero a cancellare il misfatto proprio loro: gli esecutori imbecilloidi compagni di merenda. Magari nottetempo come fatto nella messa in atto dello strategico piano”. Il che mi pare assai utopico. Vedremo. Per intanto mi dirigo, bofonchiando qualche insulto, al bar.

Gianni Milani   

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 192.2 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 29 agosto – 4 settembre) a fronte del valore nazionale di 219.4si conferma tra i più bassi in Italia.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 5 settembre si attesta al 4,1(il valore nazionale è 7,1%) e quella delle terapie intensive all’1,3% (il valore nazionale è 1,9%), mentre la positività dei tamponi è al 5,2%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 29 agosto nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.

Per quanto riguarda la sottovariante Omicron4 si continuano a rilevare alcune mutazioni specifiche, che non si osservano per le sottovarianti Omicron BA.2.12.1, BA.2.75 (Clade 22D) e BA.3.

VACCINAZIONI

Il Piemonte continua ad essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi (fonte: Covid-19 vaccini open data / lab24 il sole24ore) con oltre 410.000 dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari per la quarta dose (immunocompromessi, over80, ospiti Rsa, fragili over60 con specifiche patologie, over60 e fragili over12).

Nelle farmacie dal 26 aprile sono state somministrate circa 16.700 quarte dosi e le prenotazioni sono quasi 1.600.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 29 agosto al 4 settembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.173. Suddivisi per province: Alessandria 112, Asti 54, Biella 38, Cuneo 173, Novara 99, Vercelli 34, VCO 30, Torino città 207, Torino area metropolitana 393.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 8.214 (-823-9.1% rispetto alla settimana precedente). Questa la suddivisione per province: Alessandria 782 (-195), Asti 381 (-19), Biella 265 (-81), Cuneo 1.213 (-24), Novara 695 (-4), Vercelli 240 (-74), VCO 211 (-33), Torino città 1.448 (-52), Torino area metropolitana 2.753 (-245).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 29 agosto al 4 settembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 192.2, in diminuzione (17,4%) rispetto ai 211.5 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 127.2 (-28,3%).

Nella fascia 25-44 anni è 201.3 (-11,9%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 228.5 (-5,1%).

Nella fascia 60-69 anni è 215.2 (-9,1%).

Tra i 70-79 anni è 232.3 (-7,3%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 179.2 (-5%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 29 agosto al 4 settembre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento nelle fasce da 0 a 10 anni e in diminuzione in quelle tra 11 e 18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 134.5 (+1,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 105.5 (+18.8%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 111.1 (+4,7%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 105.5 (-29,3%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 90.1 (-24,5%).

A Palazzo Lascaris i Piemontesi nel mondo

L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e l’assessore regionale alla Famiglia hanno incontrato in Sala Viglione alcune delegazioni di associazioni di Piemontesi nel mondo.
La delegazione della Federazione delle associazioni piemontesi d’Argentina (Fapa), composta da una trentina di associati, era guidata dal presidente Edelvio Sandrone. All’incontro hanno partecipato una delegazione dell’Associazione piemontesi nel mondo e amici del Piemonte della Cina, con il presidente Adriano Zublena e la vicepresidente della Associazione piemontesi del Messico, Anna Coggiola.
Il gruppo della Fapa è presente nella nostra regione dal 3 settembre per visitare diverse località del territorio piemontese. Nella delegazione è presente il sindaco di La Puerta (Cordoba) anche allo scopo di recarsi al Comune di Porte (To) con il quale è in programma un gemellaggio.
Sandrone ha ricordato il presidente storico della Fapa, Michele Colombino, che da sempre ha promosso i gemellaggi con i comuni piemontesi. Colombino è stato insignito nel 2020 del Sigillo della Regione Piemonte.
Sono intervenuti anche il presidente Zublena e la vicepresidente Coggiola, per ricordare l’importanza della collaborazione con il Consiglio regionale e la Regione Piemonte che sono da sempre un riferimento molto importante per i piemontesi e le loro associazioni sparse per il mondo.

Nuovo corso per il servizio monopattini in sharing a Torino. Massimo 4 operatori e lotta alla malasosta

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La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità, ha approvato una delibera che stabilisce ulteriori indirizzi per l’esercizio del servizio di micromobilità con monopattini elettrici condivisi.

Innanzitutto diminuirà il numero degli operatori, quattro al massimo, che potranno dispiegare sul territorio cittadino una flotta tra i 250 e i 750 mezzi per un totale complessivo che non potrà superare i 3mila monopattini. Dai risultati della sperimentazione partita nel 2019 è emerso come questo numero sia sufficiente a garantire un servizio adeguato senza generare intralcio agli altri utenti dello spazio pubblico.

Con l’obiettivo di porre un freno alla malasosta e al loro abbandono su marciapiedi e in zone non consone – confermato il divieto di parcheggio nelle piazze auliche, tra le quali piazza Castello e San Carlo – è previsto inoltre che il sistema di gestione dei monopattini in sharing debba consentirne lo sblocco a inizio noleggio e il rilascio al termine dell’utilizzo solo se si trovano all’interno delle aree in cui è consentita la sosta. Nei casi di ritrovamento di mezzi del servizio in luoghi pubblici non utilizzabili a questo scopo, anche dovuti ad atti vandalici, gli operatori dovranno provvedere al recupero a loro spese e in un ragionevole lasso di tempo.

Per favorire il corretto utilizzo dei mezzi  gli operatori  dovranno altresì  obbligatoriamente attivarsi predisponendo una adeguata informazione e azioni di sensibilizzazione con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza dei conducenti dei monopattini e degli altri utenti della strada, facendo il possibile quindi per ridurre i rischi e la possibilità di incappare in infrazioni limitandone l’abuso e garantendo comportamenti corretti sia nella velocità sia nelle possibilità di parcheggio.

L’utilizzo esclusivo di energia Green per la ricarica delle batterie e l’obbligo per il servizio di interfacciarsi alle piattaforme MaaS che verranno attivate da Comune, Città Metropolitana e Regione sono altri due impegni richiesti agli operatori che dovranno anche garantire un’area di copertura del servizio pari almeno a 40 km quadrati nel territorio cittadino, il 30 per cento circa della superficie comunale. Il prolungato o il reiterato mancato rispetto degli standard minimi di qualità porterà alla risoluzione della convenzione.

Gli operatori interessati allo svolgimento del servizio di noleggio di monopattini nel territorio comunale torinese dovranno presentare istanza alla Città Metropolitana nel rispetto dei requisiti e delle condizioni dell’Avviso pubblicato a ottobre del 2020 e delle ulteriori condizioni e requisiti del Disciplinare tecnico della Divisione Mobilità che verrà approvato nelle prossime settimane.

Per individuare i futuri gestori dello sharing con monopattini elettrici si terrà anche conto, in particolare, della presenza degli stessi sui comuni confinanti, della diffusione del servizio sul territorio, di eventuali proposte aggiuntive e innovative relativamente ai servizi offerti, nonché della condivisione dei dati utili per il monitoraggio.

Bici e monopattini selvaggi

A volte basterebbe un po’ di senso civico (e di buona educazione) nel parcheggiare per evitare di assistere a scene come quella ritratta in questa foto. Purtroppo sui marciapiedi di Torino questo scenario è all’ordine del giorno.

Ombrellone vola per il vento, donna ferita ai Murazzi dovrà essere operata

Dovrà essere operata dopo le ferite riportate l’avvocata torinese colpita da un ombrellone che si è staccato dal dehors  di un ristorante nella zona dei Murazzi di Torino. La donna stava cenando con  amici sabato 27 agosto. La notizia è stata diffusa oggi.  I soccorsi l’hanno portata all’ospedale Gradenigo e poi al Giovanni Bosco. Serie le ferite:  un trauma cranico, una frattura alla mascella, al serto nasale e altre lesioni guaribili in 40 giorni e con interventi chirurgici.