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A Rivoli si formano i super tecnici della logistica

In partenza un corso gratuito di 800 ore per disoccupati

ENAIP RIVOLI 

Nella partnership: EnAIP, UPO, IIS Amaldi-Staffi e le aziende S.I.T.O., Mole Logistica e Pro Design

Per chi è diplomato e vorrebbe specializzarsi nel settore della logistica. Il centro Enaip di Rivoli propone un corso IFTS (Istruzione Formazione Tecnica Superiore) gratuito di TECNICHE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE E LA LOGISTICA.

Ha una durata di 800 ore, di cui 400 saranno svolte in alternanza, al fine di sperimentare sul campo le competenze acquisite durante le lezioni teoriche. È rivolto a persone disoccupate, maggiorenni, in possesso di diploma.

Il Tecnico superiore opera all’interno di imprese di produzione e di servizi nelle attività correlate all’approvvigionamento, alla distribuzione, alla spedizione, adottando le soluzioni e gli strumenti più idonei alla realizzazione del ciclo logistico. Ha una visione sistemica del ciclo logistico e dell’intera fase del trasporto ed è in grado di coordinare come Multimodal Transport Operator le relazioni con gli attori del canale logistico interno ed esterno all’azienda.

Il corso è realizzato da una partnership di soggetti, di cui EnAIP Piemonte è capofila: Università del Piemonte Orientale (UNIPO), IIS Amaldi- Sraffa di Orbassano, S.I.T.O. Società interporto di Torino, Mole Logistica S.c.p.a., Pro design Snc.

Nella rete di imprese interessate al profilo, tra le altre, ci sono: BRT SpA, Carioca SpA, Codé Crai Ovest, Cultraro Automazione Engineering Srl, Facet Srl, Flenco Fluid System Srl, Leroy Merlin, Lidl Italia, MOLE SCPA, MR Transport Srl, Prima industrie SpA, Progefai SC, Torino Terminal Container Srl”.

ISCRIZIONI online: https://enaip.org/7EdD

Per informazioni:

EnAIP Rivoli

011.9591252

csf-rivoli@enaip.piemonte.it

Morta al Cto donna investita da auto

E’ morta in ospedale la 68enne di Verolengo che vicino alla propria abitazione, era stata investita da un’auto mentre era sulla propria bici.

La pensionata era stata portata d’urgenza in elicottero al Cto di Torino.

Era stata investita da  una Fiat 600 guidata da una 74enne. I carabinieri  di Chivasso e la polizia locale stanno svolgendo gli accertamenti.

Ragazzo in monopattino contro il bus finisce in ospedale

Un ragazzo  di 22 anni di Torino è stato portato in ospedale dopo avere causato  un incidente mentre circolava su di un monopattino bimotore, la cui circolazione su strada è vietata, in piazza Marconi a Grugliasco. Dopo aver  perso il controllo per l’eccessiva velocità, è finito  contro un bus Gtt che viaggiava verso Rivoli. Le sue condizioni non sono state giudicate gravi.  Intanto la polizia locale ha sequestrato il monopattino.

Tre auto si scontrano: un morto e tre feriti

Scontro frontale a Mondovì sulla strada provinciale 12, verso lo svincolo della Torino-Savona. La vittima ha 38 anni. Coinvolte tre auto, su una viaggiava la vittima, di 38 anni, di Mondovì. Anche tre persone sono rimaste ferite e soccorse dal 118: non sono in pericolo di vita ma sono state portate in ospedale per controlli. In corso gli accertamenti dei carabinieri.

Cadavere di un uomo trovato sulla collina torinese

Il corpo senza vita di un uomo di nazionalità romena, 40enne, è stato trovato questa mattina in un bosco in collina, a San Mauro Torinese.

La causa della morte potrebbe essere un malore ma il cadavere presenta contusioni da caduta.

Gli investigatori stanno svolgendo un sopralluogo nella zona  e in un cantiere  nelle vicinanze.

Un terzo degli utenti Voi ha ridotto l’uso dell’automobile grazie ai monopattini

  • Secondo l’indagine realizzata da Voi, il 34% degli utenti torinesi dichiara di aver drasticamente o totalmente ridotto l’uso dell’automobile grazie ai servizi di micromobilità
  • Tutti gli utilizzatori over 45 dichiarano di aver diminuito l’utilizzo dell’auto con la scoperta della micromobilità in sharing
  • Il 62% del campione abbina l’uso dei monopattini elettrici ai mezzi pubblici
  • L’indagine è stata realizzata in occasione del 4° anniversario di Voi Technology

 Per celebrare il suo 4° anniversario, Voi Technology, l’azienda svedese di micromobilità elettrica condivisa, ha realizzato un nuovo sondaggio per capire in che modo i servizi di micromobilità influenzano le abitudini di chi vive in città e il relativo utilizzo dell’auto privata. L’indagine annuale, che conta 10.000 rispondenti in tutta Europa, mostra che il 34% degli utenti torinesi ha ridotto o sostituito completamente l’auto privata grazie ai mezzi di micromobilità, tra cui i monopattini.

Persone di tutte le età scelgono i monopattini al posto dell’automobile

Il metodo tradizionale per misurare in che modo la micromobilità in sharing sostituisce la circolazione in auto – fenomeno chiamato modal shift nel gergo del settore – sarebbe quello di chiedere agli utenti quale mezzo di trasporto avrebbero usato per il loro ultimo spostamento se i monopattini non fossero esistiti. E se invece fosse la combinazione di viaggio in monopattino con altri mezzi a rimpiazzare l’uso dell’auto?

Il 62% degli utenti Voi a Torino afferma, infatti, di combinare le corse in monopattino con i mezzi pubblici, dimostrando che la micromobilità in sharing è complementare al trasporto pubblico e non in competizione con esso. Dall’indagine risulta poi che il 20% degli utenti in Italia (e il 25% in Europa) si sposta esclusivamente in monopattino, a conferma di come la micromobilità stia aiutando a risolvere la sfida del traffico cittadino nelle città europee.

 

Un’alternativa efficiente anche per gli abitanti delle periferie

I monopattini sono adottati in tutta Europa da utenti di qualsiasi età. In particolare, il 100% dei rispondenti torinesi con più di 45 anni dichiara di aver ridotto significativamente l’uso dell’auto da quando ha iniziato a fruire della micromobilità condivisa. Un dato che dimostra quanto la micromobilità sia adatta a tutte le età, poiché in grado di offrire alle persone un’alternativa all’automobile.

E non solo. Dall’indagine emerge la tendenza, in Italia e in Europa, a ridurre l’uso dell’auto, in favore dei monopattini, anche per gli abitanti delle periferie cittadinePiù del 60% di chi vive a 30 minuti di mezzi dal centro città ha ridotto l’impiego dell’auto grazie ai servizi di micromobilità. In media, a Torino, il 14% delle corse Voi sostituisce un viaggio in auto con uno in monopattino. Questo cambiamento sta aiutando a ridurre la congestione del traffico e la produzione di CO2 e PM2.5, contribuendo a realizzare vere Città fatte per essere vissute.

Magdalena Krenek, General Manager di Voi commenta: “Ridurre il livello di congestione del traffico e migliorare la qualità dell’aria sono necessità ormai non più rinviabili. Fin dalla nascita, Voi ha sposato questa visione ed è al fianco delle amministrazioni locali italiane per contribuire a creare “Città fatte per essere vissute”, trasformando il modo in cui i cittadini si spostano e diminuendo la dipendenza dall’auto privata, così da riconquistare spazi pubblici a disposizione della collettività. I risultati della nostra ricerca dimostrano che sempre più persone, di ogni età, si stanno affidando alla micromobilità elettrica in sharing e, in particolare, ai monopattini di Voi Technology. Continueremo quindi a collaborare con il Comune di Torino per offrire, come sempre un servizio di qualità a disposizione di tutti i cittadini, per concretizzare così la nostra mission.

 

Il sondaggio

Il sondaggio è stato mandato via e-mail a un campione casuale di utenti Voi nel mese di luglio. Abbiamo ricevuto 9.898 risposte dagli utenti in tutti gli 11 Paesi in cui Voi opera. L’indagine includeva circa 25 domande, tra cui una domanda di segmentazione per coinvolgere solo rispondenti idonei e una domanda di squalificazione per eliminare risposte non valide.

A proposito di Voi Technology

Fondata nel 2018, Voi è un’azienda svedese che si occupa di mobilità urbana con un servizio di sharing di monopattini elettrici, in collaborazione con città e comunità locali. Crediamo che i monopattini elettrici possano ricoprire un ruolo centrale per cambiare il modo in cui nel prossimo futuro le persone si muoveranno nelle città. E vogliamo essere sicuri che la trasformazione avvenga nel modo giusto, con una tecnologia davvero innovativa e un dialogo aperto e trasparente con pubbliche amministrazioni centrali e locali, per adattare i nostri prodotti alle esigenze di ciascuna di esse. L’Environmental Action Plan di Voi riguarda le emissioni e promuove l’utilizzo di energie rinnovabili e la circolarità lungo la sua supply chain.

Voi opera in oltre 100 città di 11 Paesi. La sua sede centrale è a Stoccolma e ha circa 1000 dipendenti. Oggi Voi conta più di 7 milioni di utenti e 125 milioni di corse effettuate.

La Festa dei Vicini arriva al Lombroso 16

FESTA DEI VICINI 2022

Sabato 10 settembre

 

Via Cesare Lombroso 16

Dalle ore 19 in poi

Dopo quasi due anni di assenza a causa del Covid, torna uno degli eventi più amati dalla città di Torino. La Festa dei Vicini, infatti, animerà tutti i quartieri del capoluogo sabaudo nel corso del weekend del 10 e 11 settembre, proponendo attività, incontri e occasioni di dialogo tra i residenti delle diverse zone cittadine.

Una grande celebrazione collettiva cui parteciperà, naturalmente, anche il Polo Culturale Lombroso16 di via Cesare Lombroso 16, mettendo a disposizione dei “vicini” – di San Salvario e non solo – la propria terrazza e i propri servizi.

L’obiettivo è quello di far convogliare presso il Polo, a partire dalle ore 19, i residenti del quartiere e delle vie limitrofe, offrendo loro uno spazio in cui poter condividere la cena “al sacco” e in cui abbiano la possibilità di creare legami e fare conoscenza tra loro.

Dopo la cena – in cui ciascuno sarà libero di portare ciò che desidera, consumando il pasto con gli altri vicini –, i commercianti del quartiere Tauer BakeryOttimo GelateriaLa Piadineria degli Artisti e Bottega Baobab faranno assaggiare i loro prodotti tipici a tutti i presenti, tra cupcakes, cookie, gelati, piadine, torte e dolci peculiari.

La Festa dei Vicini tornerà, così, a celebrare la Giornata europea dei Vicini, nata a Parigi nel 1999. In seguito al successo ottenuto in Francia, a partire da quell’anno l’evento ha assunto una rilevanza europea e, dal 2004, si è tramutata nella Festa Europea del Vicinato (“European Neighbours Day”), registrando una partecipazione sempre più crescente ed entusiasta.

La Città di Torino ha aderito all’iniziativa dal 2006, condividendo la volontà di promuovere rapporti di prossimità e solidarietà per contrastare l’individualismo, l’isolamento e la conflittualità, mediante occasioni di dialogo e convivialità. Con il tempo, poi, si è cercato di estendere il concetto di “vicinato” a quello più ampio di “vicinanza”, non solo fra i condòmini, ma anche, e soprattutto, a livello di tessuto cittadino, per solidificare il senso di comunità tra le persone che vivono a Torino.

L’iniziativa, infatti, invita i vicini di casa e tutti i residenti del capoluogo a organizzare un momento di festa per conoscersi meglio e stare insieme, rafforzando i valori di solidarietàaggregazione e mutuo aiuto e prevedendo incontri nei cortili degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica e privata e nelle piazze e nelle strade della città che hanno assunto il ruolo di luoghi di unione e condivisione.

POLO CULTURALE LOMBROSO16

 

Il Polo Culturale Lombroso16 nasce come luogo di contaminazione di idee, competenze, impegno e professionalità sui temi della letteratura, dell’arte e del design. La collaborazione tra Associazioni culturali del territorio, Biblioteche Civiche e Circoscrizione ha l’ambizione di creare un Polo Culturale che sia di riferimento su questi temi per la Città di Torino.

Gli spazi di via Cesare Lombroso 16 vogliono, dunque, essere luoghi utili alla promozione di attività incentrate sulla creatività e sono, inoltre, destinati a ospitare coworking e ad accogliere eventi, workshop e corsi proposti da associazioni, enti, circoli, organizzazioni pubbliche e private e singoli cittadini.

Lunedì apre l’anno scolastico, Cirio e la Giunta “vanno a scuola”

Per dare il via lunedì prossimo, 12 settembre, al nuovo anno scolastico la Regione Piemonte ha nuovamente scelto una presenza diffusa negli istituti di tutto il territorio come testimonianza diretta dell’importanza che l’istruzione e la formazione rivestono per la crescita umana e sociale.

Il calendario prevede che:

– il Presidente della Regione Alberto Cirio sarà alle ore 9 a Pagno (Cuneo) per l’inaugurazione della nuova scuola della Valle Bronda (via Comba, San Grato 1/D), quindi a Torino, con Sindaco e Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, alle ore 11.30 nell’Istituto Leonardo Da Vinci (via Abeti 13) e alle 12.30 nel Liceo Giordano Bruno (via Marinuzzi Musicista);

– l’Assessore all’Istruzione e al Lavoro sarà a Torino alle ore 10 nell’IIS Enzo Ferrari (via Gaidano 126) e alle ore 15 nel Liceo salesiano Valsalice (viale Thovez 37);

– il Vicepresidente e Assessore alla Montagna e all’Urbanistica sarà alle ore 8.30 a Calliano (Asti) nella scuola primaria;

– l’Assessore all’Infanzia e alla Famiglia sarà alle ore 9 a Biella nella scuola primaria Gromo Cridis (via Marucca 2);

– l’Assessore alla Sanità sarà alle ore 8.45 ad Alba nell’Istituto Enologico Agrario Umberto I;

– l’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti sarà alle ore 8 a Canelli (Asti) nell’Istituto comprensivo Gancia, in piazza della Repubblica 3;

– l’Assessore all’Ambiente e Innovazione sarà a Novara alle ore 8.30 nella scuola secondaria di primo grado Pier Lombardo (via Magalotti 13), alle ore 9 nella scuola primaria Fratelli di Dio (via Cagliari 5) e alle ore 9.30 nell’Ipsia Bellini (via Liguria 5);

– l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio sarà alle ore 9 a Valenza Po (Alessandria) nella scuola primaria 7 Fratelli Cervi (via Demichelis 2);

Inoltre, venerdì 16 settembre l’Assessore alle Attività produttive sarà alle ore 9.30 all’Ipsia Birago di Torino (corso Novara 65).

Per il Presidente della Regione la scelta di inaugurare nuovamente l’anno scolastico dopo le restrizioni dovute alla pandemia con una presenza diffusa sul territorio vuole testimoniare un giorno molto importante per migliaia di studenti piemontesi, che torneranno sui banchi di scuola o che, per la prima volta, faranno il loro ingresso nel percorso scolastico che li accompagnerà nella crescita culturale, ma anche sociale e personale. Pertanto, un sincero augurio a tutti loro, ma anche agli insegnanti, che hanno la grande responsabilità della formazione degli studenti, a tutto il personale ausiliario e alle famiglie, che insieme alla scuola rappresentano l’altro pilastro fondamentale per l’educazione e la crescita dei ragazzi.

Da lunedì le nuove vaccinazioni anti – Covid

Al via anche la 4^ dose per il personale sanitario, gli operatori delle Rsa e le donne in gravidanza

Sono già arrivate in Piemonte le prime 336 mila dosi dei nuovi vaccini bivalenti contro il Covid e da lunedì 12 settembre inizieranno sul territorio le somministrazioni alle platee autorizzate dalla Circolare ministeriale (saranno usati per tutte le terze e quarte dosi).

Le disposizioni prevedono in particolare il via libera alla 4^ dose con il nuovo vaccino, oltre che per le categorie per cui era già autorizzata, anche per il personale sanitario, gli operatori delle Rsa e le donne in gravidanza, a condizione che siano trascorsi almeno 120 giorni dall’ultima somministrazione.
In particolare sono oltre 132 mila gli operatori sanitari che hanno già maturato i requisiti per la quarta dose e oltre 27 mila gli operatori delle Rsa.

Coloro che operano nel sistema sanitario pubblico saranno presi in carico direttamente dalle strutture in cui lavorano, mentre chi opera nel sistema privato verrà convocato presso uno degli hub attraverso la preadesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it a partire dal 19 settembre.

Sempre da lunedì 19 settembre le donne in gravidanza che desiderano ricevere la quarta dose potranno recarsi ad accesso diretto presso uno degli hub vaccinali del territorio, dopo aver scaricato dal portale regionale la documentazione per l’autocertificazione (sarà online dal 19 settembre).

Il Piemonte con oltre 425 mila quarte dosi già somministrate è al primo posto in Italia per la copertura con il secondo booster delle platee autorizzate fino ad oggi (immunodepressi, over80, ospiti delle Rsa, fragili over 60 con specifiche patologie, over60 e fragili over12).

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi  sottolineano come questo risultato sia merito dello sforzo di chi opera nel nostro sistema sanitario e di tutta la macchina vaccinale che ancora una volta si è riorganizzata con rapidità e tempestività per rispondere a questa nuova fase della campagna vaccinale.

“La carenza di farmacisti frutto di politiche sbagliate”

Caro direttore,

la carenza di farmacisti e la crisi nelle immatricolazioni alla facoltà di farmacia sono un fenomeno presente su tutto il territorio nazionale e il Piemonte non ne è esente. Esso è’ il frutto di politiche errate, ma non solo.

Questo fatto non deve soprendere, sono stati commessi molti errori, solo tre anni or sono abbiamo dovuto ingaggiare una dura battaglia, anche in Parlamento, per scongiurare l’idea del Presidente Nazionale della FOFI (Federazione che rappresenta tutti gli Ordini dei Farmacisti) e del Presidente dei titolari di farmacia (Federfarma) che volevano a tutti i costi l’introduzione del numero chiuso a livello nazionale e non solo sulla base delle esigenze di ogni singola facoltà.

Nonostante l’istruzione e formazione fossero al centro della strategia Europea per il 2020 e fossero considerati fattori chiave per la crescita e l’occupazione (e dunque per la competitività di un Paese). L’Italia già arrancava nei bassifondi delle classifiche europee: secondo i dati Eurostat, nel nostro Paese meno di una persona su sei, tra coloro che sono in età da lavoro, ha la laurea, il secondo dato peggiore in Europa dopo la Romania.

Scelte sbagliate che in molti fanno fatica a ricordare, ma che non sono il solo motivo della perdita di “appeal” di una professione che sulla carta sarebbe bellissima se le condizioni fossero diverse.

Dopo 8 anni che era scaduto, il nuovo CCNL firmato nel 2021 prevede  un aumento di soli 80 euro quando già lo stipendio del farmacista italiano è tra i più bassi in Europa. Se a questo si aggiunge una vita sociale ridotta al “lumicino” per mancanza fisica di tempo e a permessi e ferie elargite non come un diritto ma come un “favore”, si ha un quadro preciso della situazione.

Non molti sanno o si sono resi conto che a reggere “l’urto” delle vaccinazioni e dei tamponi effettuati in farmacia sono stati proprio i dipendenti che forse riceveranno per queste operazioni a rischio solo “briciole”.

Elettrocardiogrammi, holter pressori e cardiaci, prenotazioni CUP, tutti servizi che richiedono competenze e che hanno aumentato il carico di lavoro nelle farmacie con personale sempre ridotto.

Ma il problema principale che determina una disaffezione alla professione di farmacista non è l’aumento del carico di lavoro, a cui del resto i dipendenti sono abituati, ma il clima che si vive in farmacia.

Il vassallaggio di medioevale memoria dovrebbe essere abolito, ma in questa professione sottilmente si ripropone con un rapporto continuamente conflittuale, ove pochi diritti sono riconosciuti e l’imposizione, anche nello svolgimento della professione, è la regola: si veda a tale proposito la consegna di farmaci senza la dovuta presentazione di ricetta medica.

Insomma manca il rispetto, i turni di lavoro sono massacranti e le gratificazioni completamente assenti. Inoltre, la maternità dalle colleghe è vissuta come una “colpa” per le reazioni che spesso generano nei titolari di farmacia. Certo non è giusto generalizzare, ma il fenomeno è a noi segnalato frequentemente. Per non parlare degli escamotage contrattuali utilizzati: stage su tutti.

E’ chiaro che queste situazioni prima o poi diventano di dominio pubblico e i candidati all’università ci pensano due volte ad iscriversi ad una facoltà che non da niente ne in termini economici ne di carriera. Poche le alternative e sempre sotto attacco, a tale proposito si veda la battaglia pluriennale di Federfarma per cancellare l’esperienza delle parafarmacie.

No, purtroppo non sarà il potenziamento delle azioni d’orientamento degli studenti delle scuole superiori a ribaltare la situazione, ci vuole un cambiamento più profondo, più moderno e meno “paternalistico”, a partire dalla considerazione che i titolari di farmacia hanno nei confronti dei propri dipendenti laureati: essi non sono i nuovi “schiavi” degli anni 2000, ma più semplicemente dei colleghi.

MOVIMENTO NAZIONALE LIBERI FARMACISTI