Ieri sera sul raccordo Autostradale di Caselle in direzione Torino, all’altezza dello svincolo Madonna di Campagna un’auto si è ribaltata, due i feriti lievi ricoverato al San Giovanni Bosco. Si sono registrati disagi al traffico. Sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia stradale e gli ausiliari del traffico dell’Anas.
Lavori per le nuove “vele” al Filadelfia
Sono in corso i lavori per installare le vele automatizzate allo stadio Filadelfia. Il progetto – come annunciato dal quotidiano Tuttosport – prevede la sostituzione dell’impianto meccanico ormai danneggiato negli anni dalle intemperie. Le nuove vele saranno automatiche e potranno chiudersi o aprirsi in base alle necessità della squadra negli allenamenti.
Il messaggio universale del Papa piemontese
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ero al santuario di Vicoforte a rendere omaggio alla Regina Elena insieme al principe Sergio di Jugoslavia, ma non ho resistito e subito dopo mi sono precipitato a Portocomaro e poi ad Asti per la visita del Papa ai suoi famigliari e alla sua terra di origine. Un grande e semplice fatto: riandare alle sue radici piemontesi da parte del Papa argentino che parla in piemontese con i suoi parenti ed ama mangiare agnolotti e bere il grignolino. E’ arrivato su una 500 bianca usata in altre occasioni. Può sembrare un tocco di demagogia fuori posto, come e’ stato detto, ma non lo è. Il Papa e’ infatti in visita privata e quel tornare a casa in 500 e’ in piena sintonia con una famiglia umile di emigranti. A Portocomaro non c’è il papa gesuita, ma l’uomo anziano che sente la precarietà della vita come qualsiasi altro uomo. Chi scrive ascolto’ il suo grande discorso di Torino in piazza San Carlo e vide il pontefice entrare nella chiesa valdese, un atto che i vertici valdesi non seppero comprendere. Il Papa si umilio’ davanti a loro, ma non venne capito. Allora nel 2015 scrissi un articolo che ho riletto e nel quale non mi ritrovo più se non parzialmente. Il ritorno alla fede della mia giovinezza mi ha trasformato e mi ha consentito di vedere le cose in modo diverso. Questo papa è destinato a passare alla storia per il suo coraggio, per il titanico tentativo di migliorare radicalmente la Chiesa, per la sua profonda umanità. E’ il Papa che ha pregato con noi e per noi durante il Covid in una piazza San Pietro drammaticamente deserta. E’ il Papa che testimonia il valore della pace come valore supremo, condannando la guerra a partire da quella di Putin ,ma denunciando da tempo una terza guerra mondiale strisciante . Ma è anche il Papa che andò al Sacrario di Redipuglia nel 2014 a rendere omaggio ai caduti della I Guerra mondiale, a tutti i caduti, onorandoli. Oggi riprende il colloquio con la sua gente piemontese aperto in piazza Vittorio con i versi di Nino Costa sulla “razza piemontese“ fatta anche di emigranti. L’altro ieri, ricordando Benedetto Croce a Torino, abbiamo riletto, sotto la guida di Luca Badini Confalonieri, il “Perché non possiamo non dirci cristiani “, un piccolo, grande saggio che il filosofo scrisse a Pollone nel 1942. Proprio le parole del laico Croce servono a comprendere il significato davvero ecumenico del Cristianesimo di questo Papa non incentrato sui dogmi e sulle cerimonie religiose, ma sui valori dell’uomo predicati da un Cristo, resosi a sua volta uomo. Questa Humanitas Cristiana e’ il grande messaggio del Papa argentino e piemontese. Nel secolo scorso fui tra i pochissimi intellettuali “laici” ad accogliere all’Universita’ di Torino papa Wojtyla. Rimasi colpito dal suo carisma, presi le distanze vigorosamente da chi non voleva il Papa all’Università ( i vari Firpo e laicisti vari ) ma non condivisi pienamente il suo discorso che proponeva un’idea di Università non compatibile con il pluralismo delle idee. Papa Francesco e’ riuscito davvero ad essere universale, aperto a tutti, nessuno escluso. E questo, a mio parere, resta l’essenza più vera del Cristianesimo.
Papa Francesco è ripartito oggi in elicottero verso il Vaticano, dopo la sua due giorni nell’Astigiano.
“Da qui mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, preziose per i buoni prodotti del suolo e soprattutto per la genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici”. Così il Papa nell’omelia della messa nella Cattedrale di Asti, mentre ieri ha pranzato con agnolotti e bonet a Portacomaro a casa dell’anziana cugina Carla Rabezzana. Poi all’Angelus, il santo Padre ha salutato i fedeli in dialetto piemontese: “a la fame propri piasi’ encuntreve! (mi ha fatto piacere incontrarvi) e augurarvi: ch’a staga bin! (state bene). Il Papa ha parlato del dramma della guerra in Ucraina: “Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace con tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare la martoriata Ucraina. Diamoci da fare, continuiamo a pregare per la pace”
Galleria Frejus: prova tecnica di emergenza
Nella galleria del Frejus, sulla linea Torino-Modane, si è svolta la notte scorsa una prova tecnica per verificare, in caso di emergenza, l’efficacia delle comunicazioni, interne e transfrontaliere, delle procedure e del coordinamento delle strutture di soccorso italiane e francesi nell’ambito del Piano Interno di Emergenza.
La simulazione, organizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) è stata effettuata di notte per non impattare sulla circolazione ferroviaria, che oggi si conferma regolare.
La prova tecnica ha permesso di collaudare anche le due sale crisi di Bardonecchia e di Modane, recentemente rinnovate. Con un investimento complessivo di oltre 200mila euro, entrambi i centri crisi sono dotati di avanzate apparecchiature informatiche, in grado di dialogare tra loro con traduzione simultanea in italiano e francese, e acquisire notizie utili per la gestione dell’emergenza.
SCENARIO DELL’ESERCITAZIONE
Lo scenario prospettato è stato di un ipotetico principio d’incendio provocato da un’avaria a bordo di un treno merci con sostanze pericolose.
Secondo le procedure, in questi casi il personale di bordo richiede immediatamente il soccorso tecnico al dirigente movimento della stazione di Bardonecchia.
La simulazione ha poi coinvolto i Vigili del Fuoco francesi (lato Modane) che a bordo di un treno in grado di marciare anche su strada sono intervenuti per domare il simulato incendio (la galleria del Frejus è dotata di un impianto idrico antincendio) e consentire la messa in sicurezza del figurante personale di bordo, del materiale rotabile e dell’infrastruttura ferroviaria.
Sono stati attivati i protocolli di comunicazione previsti per la gestione dell’emergenza e tutto si è svolto secondo procedura.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Al Teatro Colosseo i Calibro 35 presentano “Scacco al maestro” , omaggio dal vivo a Morricone.
Martedì. Al Blah Blah si esibiscono i Be The Wolf. Al Teatro Colosseo l’ex Spandau Ballet Tony Hadley ,festeggia in concerto i 40 anni di carriera. Nel Duomo delle OGR l’ex Ritmo Tribale Edda è di scena affiancato da Gianni Maroccolo preceduto da Niccolo’ Bosio. Al Museo d’Arte Orientale per la mostra “Buddha10”, si esibisce l’artista indiano Tadleeh.
Mercoledì. Al Magazzino sul Po è di scena la cantautrice Giove. Al Blah Blah suona il trio londinese Jo Carley & The Old Dry Skulls.
Giovedì. Al Cafè Neruda suona il trio di Marco Parodi con un tributo a Django Reinhardt. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Maurizio Carucci. Al Blah Blah suonano i Brassvolè. All’Off Topic è di scena il trio femminile Mèlo-Coton. Allo Spazio 211 si esibiscono Immanuel Casto e Romina Falconi. Al Jazz Club il quartetto del chitarrista Max Gallo rende omaggio a WesMontgomery e George Benson. Al Magazzino sul Po suonano i Zagara. Alloo Ziggy è di scena Amaury Cambuzat, impegnato a rielaborare i classici degli Ulan Bator.
Venerdì. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Tons. All’Off Topic suona la Rhabdomantic Orchestra . Allo Spazio 211 è di scena Ibisco.
Sabato. Al Jazz Club si esibisce il crooner Roberto Galanto. Al Teatro Concordia di Venaria è di scena il rapper Capo Plaza. Al Cap 10100 suonano i Melancholia. Al Bunker si esibisce Chris Obey. Al Folk Club è di scena Filippo Graziani (figlio di Ivan). Allo Ziggy suonano gli Axeblade e Hounds.
Domenica. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce il Canzoniere Grecanico Salentino. Al Teatro Regio Claudio Baglioni ripropone il recital “Dodici note”.
Pier Luigi Fuggetta
L’abbraccio del Piemonte a Papa Francesco
Due giorni intensi per Papa Francesco tornato nel suo Piemonte.
Ieri a Porta omari l’abbraccio di tanti bambini che lo hanno aspettato in piazza prima del pranzo del pontefice nella casa dell’anziana cugina. Oggi ad Asti con la “papamobile” Francesco percorrerà un tratto del centro cittadino fino alla cattedrale dove celebrerà la messa.
«La venuta del Santo Padre è un evento straordinario che ha messo in campo tantissime energie e ha coinvolto moltissimi volontari – sottolinea Marco Gabusi, assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte -. Solo ad Asti domenica mattina saranno in servizio oltre 300 volontari della Protezione civile e un grazie particolare va anche a loro, che insieme a tutte le associazioni e alla pubblica sicurezza hanno dato un supporto fondamentale per rendere possibile questo momento e donarci una grande emozione
(foto: il Valcerrinese)
Tanto ubriaco da cadere in un fossato
Sono dovuti intervenire i vigili urbani per recuperare un uomo caduto in un fossato alla periferia di Novara. Ubriaco, ha perso l’equilibrio, o forse si è addormentato, finendo in un fosso abbastanza profondo. È stato portato in ospedale e non gli sono state riscontrate ferite gravi.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
(Foto archivio)
A Moncalieri hanno rubato l’auto a un uomo che 24 ore dopo l’ha vista in doppia fila in piazza Bengasi e ha chiamato i carabinieri. Il furto era avvenuto mentre il proprietario era in banca. I carabinieri hanno identificato l’uomo davanti al veicolo rubato e lo hanno denunciato. La vettura è stata restituita al legittimo proprietario.
Coldiretti organizza una raccolta firme contro il cibo sintetico e propone un ordine del giorno in tutti i Consigli comunali. A Torino è possibile firmare domenica 20 novembre, dalle 9 alle 18, al punto informativo del mercato di Campagna Amica in piazza Vittorio Veneto.
L’obiettivo di Coldiretti, Fondazione Campagna Amica insieme a Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del “cibo sintetico in Italia. Per tutti i territori provinciali è possibile firmare presso gli Uffici di Zona Coldiretti.
Il cibo sintetico è cosa diversa dal cibo ultraprocessato di origine vegetale: burger a base di legumi, bevande a base di soia e cereali, preparati a base di glutine sono già da tempo in commercio. Ma nel caso del cibo sintetico si tratta di alimenti che non hanno nessun ingrediente naturale fabbricati con tecnologie di riproduzione cellulare o di sintesi proteica. Nel caso dell’imitazione della carne questo alimento viene prodotto all’interno di bioreattori a partire da cellule staminali moltiplicate fino a realizzare surrogati di fasci muscolari animali. Le staminali vengono prelevate da feti bovini. Le frazioni di aggregati cellulari possono poi essere compattate per simulare la fetta di carne oppure assemblate per imitare un hamburger. Continuando con gli esempi, per l’imitazione del latte vengono invece avviati processi di fermentazione che creano proteine per un liquido del tutto nuovo che non ha nulla a che fare con la complessità nutritiva, inimitabile, del latte. In alcune nazioni come gli USA, Israele e Singapore è già pronta la commercializzazione. L’Europa si appresta finanziare con soldi pubblici la produzione di questo cibo inquietante su cui non ci sono nemmeno sufficienti studi sugli effetti a medio e lungo termine per la nostra salute. E nemmeno è provato che un cibo sintetico sia davvero una soluzione accettabile dal punto di vista ambientale, visto che per produrlo si consumano molta energia e molta acqua.
Su questi progetti stanno investendo le multinazionali che hanno già in mano i nostri dati personali e la nostra vita nel web con i nomi noti che vanno da Bill Gates (fondatore di Microsoft) a Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems).
Coldiretti denuncia che queste tecnologie saranno in grado di esautorare completamente gli agricoltori dalla produzione di cibo. Oggi tutte le persone possono scegliere di diventare contadini e allevatori: serve una formazione e servono investimenti ma si tratta di scelte di vita alla portata di tutti. Se passa il disegno che sta dietro al cibo sintetico il cibo sarà prodotto solo da aziende con grandi investimenti tecnologici concessionarie dei brevetti. Una prospettiva pericolosissima e inaccettabile che non solo ucciderebbe l’agricoltura e la storia millenaria del rapporto Uomo-Terra, ma renderebbe dipendenti tutti noi dalle imposizioni di mercato dettate da pochi signori del cibo.
«Il mercato di Campagna Amica – osserva il presidente di Coldiretti Torino e di Agrimercato, Bruno Mecca Cici – è il luogo migliore per informare i cittadini sul cibo sintetico e per illustrare la nostra petizione contro questa aberrazione che le multinazionali hi-tech vorrebbero subdolamente introdurre nella nostra alimentazione con il falso scopo di volere salvare il Pianeta. I mercati di Campagna Amica sono fatti da agricoltori che vendono direttamente i loro prodotti in un rapporto di fiducia con i consumatori. I mercati di Campagna Amica rispettano tutte le scelte alimentari senza preconcetti. Da noi si trovano prodotti, a Km Zero, sia per chi segue una dieta onnivora con carni fresche, formaggi, yogurt e miele, sia per chi sceglie diete esclusivamente vegetali. Ma con tutti i consumatori, qualunque siano le loro scelte alimentari ed etiche, abbiamo un patto non scritto: il cibo deve provenire dalla natura e insieme dobbiamo migliorare l’impronta ecologica e sociale della produzione del nostro cibo che è un bene comune stagionale, garantito dalla sapienza e professionalità dei nostri contadini e che non deve essere proprietà tecnologica di pochi».