Pena più pesante di quella richiesta dal pm per Salvatore Gallo, ex politico torinese prima socialista e poi Pd. È rimasto coinvolto nell’inchiesta Echidna ma non per collegamenti con le cosche mafiose. Le accuse: peculato, uso improprio di carte aziendali e corruzione elettorale. La condanna è di 4 anni e 4 mesi di carcere in primo grado nel procedimento con rito abbreviato.
Lunedì 29 settembre la Polizia di Stato celebra l’annuale ricorrenza del suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, proclamato protettore della Polizia, da Papa Pio XII, il 29 settembre 1949 e scelto per la naturale corrispondenza con la missione assolta dai poliziotti, chiamati quotidianamente ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
La solenne festività è stata commemorata a Torino alle ore 10 con una Santa Messa nella Cattedrale cittadina “San Giovanni Battista” di piazza San Giovanni, officiata dal Vescovo Ausiliare Mons. Alessandro GIRAUDO e dal Cappellano della Polizia di Stato Don Cristiano MASSA, alla presenza di Autorità civili, militari e di rappresentanti istituzionali del territorio.
Alla cerimonia sono stati invitati a intervenire gli appartenenti della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, in servizio ed in quiescenza, nonché le Vittime del Dovere ed i loro familiari
“Siamo orgogliosi di accogliervi a Torino, per noi è un’occasione unica per mostrare al mondo il nostro impegno nel promuovere la città non solo dal punto di vista storico e culturale, ma anche come modello di città turistica intelligente e sostenibile – ha commentato l’assessore Carretta -. Il titolo di European Capital of Smart Tourism 2025 è molto più di un attestato, è il riconoscimento del lavoro che stiamo facendo per rendere Torino una destinazione all’avanguardia”.
“Torino nel 2025 è Capitale del turismo smart ma anche capitale dell’innovazione: due riconoscimenti europei importanti, che fanno parte di un approccio condiviso alla sperimentazione all’innovazione – ha aggiunto l’assessora Foglietta -. Come capitale europea dell’innovazione quest’anno lavoreremo molto per attrarre sul nostro territorio startup e imprese giovani, creando le condizioni ottimali con servizi di housing e un portale dove trovare tutte le informazioni dedicate, che siano da volano per la crescita della nostra città”.
Il press tour sarà l’occasione per conoscere da vicino i motivi che hanno portato Torino ad aggiudicarsi nel 2025 il prestigioso titolo di “European Capital of Smart Tourism”, riconoscimento assegnato ogni anno alla città europea che si distingue per l’eccellenza turistica, sulla base di quattro criteri: sostenibilità, accessibilità, digitalizzazione del patrimonio culturale e creatività. L’iniziativa è organizzata da Turismo Torino e Provincia in collaborazione con la Città di Torino e la Commissione Europea.
Durante il soggiorno i giornalisti visiteranno il patrimonio storico e culturale della città, con visite ai Musei Reali e alla GAM, e conosceranno progetti di rigenerazione urbana come le OGR-Officine Grandi Riparazioni e il quartiere Barriera di Milano con il Tour Barriera Design District, esempi concreti di una città capace di fondere storia e innovazione. Il programma prevede anche un focus sulla dimensione naturale, con una visita alla collina torinese riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera Collina Po e inserita nel programma Man and Biosphere (MAB) come prima e unica “Urban MAB” in Italia nel 2016. Non mancheranno infine incontri di gusto con la tradizione enogastronomica piemontese e ai progetti della Camera di commercio di Torino.
TORINO CLICK
La Regione Piemonte, con Azienda Zero e la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, potenzia il progetto Protezione famiglie fragili, che ha come finalità sostenere il malato e la sua famiglia intercettando precocemente i bisogni durante il percorso di cura, offrendo un supporto psico-sociale e spirituale, facilitando l’accesso e la continuità delle cure, offrendo in casi specifici un aiuto pratico con l’assistente tutelare famigliare.
La presentazione nel Grattacielo Piemonte di Torino, alla presenza degli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche sociali Maurizio Marrone, del direttore di Azienda Zero Adriano Leli. dei coordinatori della Rete, Massimo Aglietta e Alessandro Comandone (referente del progetto) e del responsabile del Settore Programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della Regione Franco Ripa.
Dopo il video saluto del presidente Alberto Cirio, si è spiegato come il progetto sia nato a Torino nel 2001 all’interno della Rete oncologica per offrire una tutela ulteriore ai malati oncologContinua ici durante il loro percorso di malattia e come sia tuttora un unicum in Italia. L’attore principale non è solo il malato, ma il suo nucleo famigliare, colpito dalla malattia insieme ad altre fragilità preesistenti o affiorate durante il decorso delle cure oncologiche.
Sono ritenute fragili le famiglie con figli minori, figli disabili, storie di separazione o rottura del legame, disagio psichico, soggetti con dipendenze, assenza di caregiver in nuclei famigliari ristretti, recente esperienza gravemente traumatica (lutto, violenza, perdita del lavoro,stato di povertà), nuclei costituiti da anziani o grandi anziani con altre malattie (oltre al tumore), barriere all’integrazione sociale, linguistica e culturale.
«La Regione sostiene concretamente il progetto – ha dichiarato l’assessore Riboldi – per favorirne la diffusione capillare su tutto il territorio per mezzo delle mini-équipe che lavorano in tutte le aziende sanitarie. In questo progetto è fondamentale la presenza delle organizzazioni di volontariato».
«Questo importante progetto – ha ricordato l’assessore Marrone – rispecchia il percorso di integrazione tra aspetto sanitario e sociale che abbiamo inserito nel nuovo Piano socio-sanitario».
Incendia la casa della fidanzata: arrestato 25enne
Un ragazzo di 25 anni, guineiano, è stato arrestato accusato di incendio e di tentato omicidio della fidanzata per aver dato fuoco a un appartamento di una casa popolare a Torino tra il 25 e il 26 settembre, come scrive il Corriere nelle pagine di Torino. Pareva che l’incendio fosse accidentale, ma poi sono state trovate tracce di liquido infiammabile e alcuni testimoni hanno notato un uomo incappucciato in fuga, con in mano un cannello bruciatore. Il giovane aveva abitato in quell’edificio insieme con la propria fidanzata. Ma martedì era stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti e resistenza dopo una lite con lei. Poi era stato rimesso in libertà con l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Sarebbe tornato a casa e avrebbe appiccato l’incendio. Sono rimaste intossicate alcune persone.
Biciclettata Future Parade contro il Salone dell’Auto
Ieri pomeriggio in centro si è svolta la biciclettata Future Parade che ha sfilato per le vie di Torino: una nuova protesta per il Salone dell’Auto, dopo l’annullamento della sfilata delle Super Car per timore delle contestazioni. Commentano i promotori di Extinction Rebellion: “Un corteo colorato e festoso di biciclette, cargo bike, monopattini e roller blade ha chiuso la settimana del Fuori(il)Salone, una settimana di dibattiti, cortei e flashmob che ha portato nelle piazze di Torino una visione diversa di città e una critica puntuale a un modello di sviluppo industriale vecchio e ideologico”.
Tumore alla prostata, se ne parla in un convegno
Negli ultimi anni, la lotta contro il tumore della prostata sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Dalla Raccomandazione europea sugli screening oncologici del 2022 alle nuove frontiere diagnostiche e terapeutiche, si aprono oggi scenari concreti per migliorare prevenzione, diagnosi precoce e qualità di vita dei pazienti.
Per promuovere un confronto costruttivo tra Istituzioni, pazienti e comunità scientifica, nasce un ciclo di dibattiti pubblici regionali, frutto della collaborazione tra Europa Uomo Italia – l’associazione dei pazienti impegnata nella tutela della salute maschile – e Novartis, tra le aziende leader nell’innovazione terapeutica.
Obiettivi dell’iniziativa:
- Informare pazienti e cittadini sul percorso di diagnosi, cura e riabilitazione del tumore della prostata;
- Sensibilizzare le Istituzioni per attivare screening organizzati e garantire accesso equo all’innovazione;
- Valorizzare le best practices regionali attraverso il coinvolgimento della comunità scientifica locale.
Lunedì 29 settembre, a Torino, presso NH Hotel Torino Santo Stefano, Via Porta Palatina, 19, dalle 9,30 alle 13,15 è un’occasione per affrontare insieme una sfida di salute pubblica che riguarda milioni di uomini in Italia, con uno sguardo concreto alle soluzioni già oggi disponibili.
La vicenda dei quadri di grande valore legati all’eredità della famiglia Agnelli si inserisce in un contesto già segnato da anni di controversie giudiziarie e dispute patrimoniali che vedono protagonisti gli eredi di una delle dinastie più influenti d’Italia.
Sarebbero scomparse dalla collezione attribuita a Gianni Agnelli tele di altissimo valore tra cui opere di De Chirico, Monet, Picasso, Balla e Bacon.
Alla morte dei principali membri della famiglia, il passaggio dei beni, tra partecipazioni industriali, immobili e collezioni d’arte, ha generato una fitta rete di contenziosi, richieste di rendicontazione e sospetti di irregolarità che hanno spesso alimentato l’attenzione dei media e della magistratura. In questo scenario si colloca il mistero di alcune opere pittoriche di altissimo pregio, scomparse dai registri patrimoniali e ora oggetto di indagini da parte delle autorità. Secondo le prime ricostruzioni, i quadri sarebbero stati sottratti o spostati senza adeguata documentazione e le verifiche in corso puntano a stabilire quando e come sia avvenuta la loro movimentazione, chi ne abbia autorizzato l’uscita e se siano stati rispettati i vincoli di legge che tutelano i beni culturali. La posta in gioco è enorme perché ogni opera d’arte non rappresenta soltanto un bene di valore economico milionario, ma anche un simbolo del prestigio e della storia della famiglia, e la loro scomparsa non è vista solo come un danno patrimoniale, ma come un segnale di possibile mala gestione o addirittura di condotte dolose. La complessità di questa indagine risiede anche nei rapporti già tesi tra gli eredi, che da tempo si fronteggiano su testamenti, quote e diritti di proprietà, spesso chiedendo bilanci dettagliati per evitare che qualcuno possa avvantaggiarsi sottraendo o occultando beni di particolare pregio. La mancanza di quadri così importanti può infatti alterare il computo del patrimonio ereditario e incidere sui calcoli fiscali, attirando l’attenzione non solo della magistratura ordinaria ma anche delle autorità competenti in materia di beni culturali. Si ipotizza che, se dovessero emergere responsabilità dirette nella sparizione, possano configurarsi reati che vanno dall’appropriazione indebita alla sottrazione di beni tutelati, fino a possibili frodi documentali. Al di là dell’aspetto giudiziario, la scomparsa di queste opere mette in luce il nodo irrisolto che accompagna da anni la successione Agnelli, in cui l’intreccio tra interessi privati, obblighi fiscali e vincoli di tutela del patrimonio artistico continua a generare tensioni e sospetti, trasformando ogni passaggio della vicenda in un caso di forte rilevanza pubblica.
“Se vuoi se la pace, prepara la pace”
“Se vuoi se la pace, prepara la pace”. Con questo invito alla riflessione in questo tempo tragico di guerre si è tenuto a Crescentino un interessante incontro al Teatro Mimmo Candito promosso da Anpi Crescentino, in collaborazione con il Comune il Pd. Due i relatori di livello, introdotti dal presidente Anpi, Marilena Vittone: Enzo Ferrara del Centro Sereno Regis di Torino ha parlato di non violenza come modo di affrontare il conflitto e di giungere a un cessate il fuoco, nella prospettiva di un futuro di convivenza. Michele Gaietta, professore di economia politica e relazioni i internazionali all’università della Valle d’Aosta, ha illustrato le dinamiche contemporanee tra gli stati e il ruolo dell’Europa, facendo riferimento alla storia e alla politica.