È di oltre 100 milioni di euro lo stanziamento previsto per istruzione e diritto allo studio universitario per il 2023; 68 di questi andranno sui capitoli dedicati a istruzione ed edilizia scolastica.
In Sesta commissione regionale l’assessore Elena Chiorino ha illustrato le principali novità del Ddl “Bilancio di previsione finanziario 2023-2025″ nelle materie di competenza: raddoppiano da 5 a 10 milioni le risorse che saranno trasferite alle Province per l’assistenza agli alunni con disabilità; è incrementato di 770 mila euro, a copertura dei maggiori costi energetici, lo stanziamento per le scuole paritarie dell’infanzia, portando le risorse a circa 8,5 milioni complessivi.
Quanto dell’edilizia scolastica, saranno messi a disposizione ulteriori 500 mila euro per l’affitto di container o altre strutture di appoggio temporanee dove poter collocare gli studenti e far proseguire l’attività didattica in situazioni di chiusura straordinaria degli edifici.
Su richiesta dei consiglieri Silvio Magliano (Moderati) e Silvana Accossato (Luv) l’assessore ha precisato che restano invariate rispetto allo scorso anno le risorse per gli assegni di studio. Federico Perugini è intervenuto per ridabire che il gruppo della Lega farà la propria parte per la copertura totale delle graduatorie.
Presto il bando
Porta Palazzo avrà le nuove bancarelle dell’ortofrutta. “In continuità col percorso intrapreso negli scorsi anni e rallentato dalla crisi economica, abbiamo approvato la sottoscrizione di una nuova convenzione tra la Città e il Comitato ‘Progetto Porta Palazzo – The Gate’ per permettere la realizzazione di un nuovo look espositivo”, spiega l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino.
Le vecchie strutture di vendita in legno e ferro, pesanti e usurate dal tempo, potranno così finalmente andare in pensione, sostituite con allestimenti di maggior decoro, più leggeri, sicuri e che, a fine mercato, ne consentano il ricovero all’interno dei Bastioni.
Per la sostituzione delle attrezzature il Comune di Torino, insieme alla Camera di commercio, aveva deciso di supportare i circa 160 operatori del settore ortofrutta offrendo loro la possibilità, attraverso la partecipazione a un bando, di usufruire di un incentivo finanziario a fondo perduto – pari all’80 per cento della spesa sostenuta e per un ammontare massimo di 2mila euro – per il rinnovo delle proprie bancarelle di vendita.
L’iniziativa aveva ricevuto l’apprezzamento degli operatori che vi avevano aderito in misura consistente – ben 73 le domande presentate – ma la crisi economica conseguente alla pandemia ha finito per incidere pesantemente su tempi di consegna e prezzo dei manufatti, più che raddoppiati, impedendo di fatto l’acquisto dei banchi espositivi a un prezzo adeguato,
Oggi il trend di rincari ha subito un’inversione di tendenza che ha indotto la Città, in accordo con la Camera di Commercio, a proseguire il rapporto di collaborazione con The Gate per la pubblicazione di un nuovo bando accessibile a tutti gli operatori: chi aveva già presentato la propria istanza potrà confermarla con una comunicazione formale, mentre chi non l’aveva fatto potrà aderire ora inviando la propria domanda.
Corso Anpas per formatori autisti mezzi di soccorso
Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte fra febbraio e marzo 2023 ha svolto un corso di guida in sicurezza mezzi di soccorso rivolto a volontari e dipendenti delle associazioni Anpas, finalizzato all’abilitazione di formatori di autisti Anpas.
Il corso, della durata di 30 ore divise in più sessioni teoriche e pratiche di guida, è stato tenuto dai formatori della Scuola guida “Luigi Vigna – Ilario Naretto” di Anpas Piemonte e Croce Verde Torino.
Al percorso di formazione hanno partecipato 22 discenti provenienti dalle seguenti associazioni: Croce Bianca Orbassano (To), Croce Giallo Azzurra di Torino (To), Croce Verde Bricherasio (To), Croce Verde None (To), Croce Verde Porte (To), Croce Verde Rivoli (To), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (To), Croce Verde Torino (To), Croce Verde Verbania (Vco), Gruppo Volontari Soccorso Santhià (Vc), Servizio Radio Emergenza Grignasco (No), Volontari del Soccorso Cusio Sud Ovest (No), Croce Verde Bagnolo (Cn); ai quali si sono aggiunti altri quattro discenti di Anpas Comitato Regionale della Valle d’Aosta Federazione Volontari del Soccorso (Ao).
«Si tratta di un percorso formativo molto impegnativo e selettivo – spiega Massimiliano Manzini, direttore Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso di Anpas Piemonte Croce Verde Torino – in quanto, oltre a buone capacità di comunicazione e relazione, è indispensabile avere un’ottima predisposizione a variare le abitudini di guida adottate e divenute ormai automatiche. La conduzione di un’ambulanza richiede attenzione, concentrazione e autocontrollo. Con il corso si intende aggiungere all’esperienza di ognuno, la conoscenza tecnica del veicolo che si utilizza e delle sue reali possibilità, insieme alle corrette tecniche di guida. Una guida fluida, il giusto utilizzo di acceleratore, sterzo e freno, può influire positivamente sugli occupanti del veicolo.
Il corso provvede a istruire i formatori autisti per l’abilitazione alla guida dei mezzi di soccorso delle Pubbliche Assistenze piemontesi, ai quali sarà chiesto di trasferire le nozioni acquisite al personale volontario e non delle proprie associazioni di appartenenza.
Questo corso cade nel decimo anno di attività della nostra Scuola guida mezzi di soccorso, in dieci anni abbiamo formato circa 1.600 autisti di tutte le associazioni Anpas del Piemonte e numerosi autisti delle associazioni di Anpas Comitato Regionale della Sardegna e di Anpas Comitato Regionale della Valle d’Aosta. Ringraziamo Gtt Gruppo Torinese Trasporti e Cnh Industrial Village di Torino per aver concesso gratuitamente i loro ampi spazi per la predisposizione dei circuiti di prova del corso di guida».
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.
Grazie alla cooperazione tra la Città di Torino, il CCR Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’ e l’Università degli Studi di Torino, dal 28 febbraio al 31 marzo cinque studentesse del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (settore manufatti lapidei e derivati, dipinti murali e superfici decorate dell’architettura), coordinate dal docente restauratore Francesco Brigadeci, partecipano al cantiere di manutenzione straordinaria del Sacrario di Pian del Lot in strada Revigliasco.
Realizzato sul luogo dell’eccidio del 2 aprile 1944, dove 27 giovani vennero fucilati dai nazisti per rappresaglia e gettati in una fossa comune, il Sacrario giungerà quest’anno nel modo migliore all’evento di commemorazione del 2 aprile (che sarà eccezionalmente celebrato il 3 aprile).
Il monumento è ormai circondato da una fitta vegetazione e presenta patine biologiche estese su tutta la superficie, compresa la grande lapide in granito sormontata dalla lastra con l’epigrafe commemorativa.
L’intervento ha lo scopo di rimuovere la patina verde e di effettuare una pulitura puntuale dei materiali lapidei e metallici di cui è composto. I piccoli frammenti instabili verranno consolidati e in corrispondenza dei giunti degli elementi lapidei saranno revisionate le stuccature per evitare infiltrazioni di acqua e depositi di materiale organico che potrebbero favorire nuovamente la crescita di vegetazione.
“Quando quest’estate ho visitato il Sacrario con il Presidente della Circoscrizione 8 mi sono resa conto che mancava la segnaletica e serviva un intervento di manutenzione speciale, in supporto al grande lavoro svolto dall’ANPI – dichiara l’assessora alla Cultura della Città, Rosanna Purchia -. Grazie alla mobilitazione dei nostri uffici e alla generosa disponibilità del Centro di Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’ e dell’Università di Torino, siamo riusciti a ottemperare al dovere di cura della memoria e delle sue tracce materiali, affinché siano davvero accessibili e in grado di guidare il nostro presente”.
“Salviamo la Pellerina”
Pubblichiamo l’intervento di Giorgio Zimbaro, a nome del “COMITATO SALVIAMO LA PELLERINA”, in II Commissione consiliare della Città di Torino, in seduta congiunta con la IV e la VI, in data 15.03.2023 (Sala Carpanini)
Siamo qui oggi perché crediamo nella buona fede degli amministratori…
Personalmente, non voglio pensare che ci siano interessi immobiliari dietro l’attuale mancata bonifica e il futuro recupero urbanistico dell’area ex Thyssen a scapito della Pellerina.
Tuttavia, voglio ricordare a questa commissione che la cementificazione insidia l’organizzazione del territorio, del paesaggio e degli ecosistemi in maniera irreversibile.
Rispetto al consumo di suolo, le uniche compensazioni idonee possono consistere nel recupero a verde di aree impermeabilizzate, già compromesse dall’urbanizzazione e dismesse o in fase di dismissione, aventi una superficie comparabile con quella delle quali si prevede la trasformazione. Poiché tale soluzione non sempre può essere applicata, risulta opportuno limitare allo stretto necessario ogni nuova occupazione di suolo che dovrà sempre avvenire solo dopo un’attenta valutazione dell’inesistenza di alternative che prevedano il riuso di preesistenti aree edificate dismesse o sottoutilizzate.
Qui le alternative ci sono e le conosciamo!
• Abbiamo dovuto distribuire NOI la Petizione che – a un mese dalla sua registrazione in Comune – non ha ancora iniziato l’iter burocratico e chissà quando si potrà parlarne con Voi
• E’ uno strumento di partecipazione democratica che non funziona, con grave pregiudizio della democrazia istituzionale
• Lunedì 6 marzo abbiamo presentato una proposta di delibera di iniziativa popolare per impedire la costruzione del nuovo Maria Vittoria e la conseguente cementificazione di parte del Parco della Pellerina. Chiediamo che la procedura non sia ritardata ulteriormente • In quella delibera proponiamo di costruire il Nuovo Maria Vittoria sull’area Thyssen, naturalmente da bonificare a spese della proprietà – come prescrive la legge.
• Sono passati 16 anni dal rogo della Thyssen e il Comune ha sempre rinviato la bonifica, da ultimo il 13 gennaio scorso, prorogando a fine giugno 2023 i termini per la presentazione del progetto di bonifica NON per l’avvio dei lavori di bonifica.
• La Regione, nel frattempo, ha bandito una gara per costruire sull’area Thyssen un impianto di produzione di idrogeno liquido, notoriamente molto infiammabile e – pur con tutte le misure di sicurezza possibili – sempre a rischio di incendio e esplosione. Vi chiediamo di impedirlo, e se proprio va fatto, di collocarlo assai lontano dall’abitato, in zona isolata.
Problemi idrogeologici non indifferenti e salvaguardia dell’abitat faunistico e floreale ci hanno indotto a chiedere l’apposizione del vincolo di notevole interesse pubblico e di totale inedificabilità dell’area suddetta.
In un contesto che vede carenza di medici, lunghi tempi di attesa per visite ed esami diagnostici, alle quali si danno risposte solo con servizi privati a pagamento, ora si trova la
scusa di realizzare con urgenza un ospedale, deturpando un’area, depauperando la Città di parte del più importante polmone verde.
Torino è una Città fortemente inquinata e prevenire le malattie è una priorità rispetto al curarle, quindi preveniamo, salvaguardando e migliorando l’ambiente naturale per poi, quando necessario, curare negli ospedali, che debbono essere, comunque, efficienti e non carenti di tutto, a cominciare dal personale medico.
Non possiamo pensare di lasciare ai giovani e alle future generazioni una Città tra le più inquinate d’Europa perché qualcuno vuol subito un ospedale. Rimandarne di qualche tempo la costruzione è una misura temporanea. Distruggere parte di un parco è una misura definitiva. Non possiamo accettare questa violenza ambientale. Ne va del futuro nostro, delle future generazioni e anche dei Vostri figli.
E a proposito di figli, ai quali tutti dovrebbero dare virtuosi esempi,
tutta questa vicenda mi ricorda la scena teatrale di un bambino viziato che fa i capricci per ottenere a tutti i costi un determinato gioco, e la sua giovane mamma che cerca di accontentarlo, nonostante sappia che quel gioco è pericoloso. Questa scena si dirime solo quando il nonno del bambino, sicuramente saggio, riesce a far comprendere a figlia e nipote che ci si può divertire senza creare pericoli, senza fare danni… con un altro gioco, simile e magari realizzato con materiale riciclato a salvaguardia dell’ambiente.
Lascio a Voi uditori assegnare i ruoli in questo per nulla edificante spettacolo teatrale.
Lo hanno preso alle spalle, incappucciato, legato con nastro adesivo e lasciato per strada in centro a Cuneo. Le indagini sono in corso per capire le ragioni dell’aggressione da parte di più persone che poi sono fuggite facendo perdere le proprie tracce. L’uomo è stato liberato da altri passanti. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un avvertimento.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
FOTONOTIZIA Erano i primi di settembre del 2021, quando un devastante incendio distrusse l’edificio storico all’angolo tra piazza Carlo Felice e Corso Vittorio a Torino. Ora gli operai stanno togliendo le impalcature.
Torino, nuovo sfregio alla Lapide di Mario Soldati
IL COMUNE INTERVENGA PER RIPULIRLA E PROTEGGERLA
A Torino è stata nuovamente sfregiata la lapide posta nel 2011 dal Centro Pannunzio e dalla città che ricorda l’eroico gesto di Mario Soldati, scrittore, regista e sceneggiatore torinese. Mario Soldati fu inoltre tra i fondatori del Centro Pannunzio e presidente per circa vent’anni.
Era il 17 marzo 1922 quando ancora adolescente, non esitò a tuffarsi nel Po all’altezza dei Murazzi salvando la vita ad un coetaneo caduto nelle acque del fiume in piena. Gesto che gli valse la medaglia d’argento al valore civile.
Già nel 2021 la lapide era stata oggetto di atti vandalici da parte di ignoti che certamente non sanno neppure chi fosse Soldati e oggi la storia si ripete. Sono infatti apparse nuovamente scritte che non sono ancora state ripulite.
Il professor Quaglieni, direttore del Pannunzio: “Chiediamo che il Comune ripristini al più presto la lapide nel suo decoro e che faccia apporre apposita vernice protettiva di salvaguardia”
Nascondeva 65 chili di droga nell’appartamento
Un cittadino italiano di 54 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziato del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’operazione, scaturita dalle risultanze di un costante e attento controllo del territorio svolto dal personale della Polizia di Stato, rappresenta il frutto di una scrupolosa e mirata attività di indagine, effettuata dal personale del Commissariato di P.S. Rivoli e della Squadra Mobile di Torino, che ha consentito di far luce su alcuni movimenti sospetti.
L’attività d’indagine ha, infatti, consentito ai poliziotti di individuare il luogo, un appartamento sito nel Comune di Alpignano, ove il 54enne trasportava e custodiva, verosimilmente ai fini di spaccio, l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
I poliziotti hanno notato l’uomo scaricare dal bagagliaio di un’auto diversi borsoni, dall’apparenza molto capienti e pesanti, ed entrare all’interno di uno stabile. Tali movimenti hanno insospettito gli investigatori che, dopo aver fermato l’uomo nelle immediate vicinanze dell’abitazione effettuavano, in sua presenza, la perquisizione della stessa che dava esito negativo.
Nella circostanza, però, gli operatori notavano che nella disponibilità dell’uomo vi erano delle ulteriori chiavi che sembravano condurre ad un altro appartamento sito nel medesimo condominio. L’intuizione degli operatori si rivelava esatta in quanto dette chiavi consentivano di aprire la porta di un altro appartamento sito al terzo piano.
All’interno, nascosti in una cassapanca di legno, 67 involucri dal peso di circa un chilogrammo l’uno, avvolti da nastro adesivo, con all’interno sostanza stupefacente per un peso complessivo di oltre 65 kg di sostanza stupefacente.
A carico del cinquantaquattrenne sono stati anche rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione e un telefono cellulare.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
«Abbiamo raccolto le preoccupazioni delle RSU e dei lavoratori sulla possibile marginalizzazione della sede di Produzione Rai di Torino rispetto ad altre sedi del nostro paese e delle criticità che riguardano gli uffici in locazione in via Cavalli nonché l’incertezza sui locali di corso Giambone». Inizia così la lettera che il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, hanno inviato oggi all’amministratore delegato della RAI Carlo Fuortes insieme alla richiesta di un incontro da svolgere a Torino al più presto.
«La programmazione della Città di Torino e della Regione Piemonte – proseguono nella lettera – contengono grandi progetti nazionali e internazionali e in questo contesto vediamo gli investimenti nei settori del Cinema e della Televisione, come strumenti integrati della strategia connessa al resto del paese in una dimensione europea volti ad attrarre, turismo, eventi culturali, ma soprattutto investimenti di imprese che possano rinvigorire il tessuto sociale ed economico come elementi fondamentali di crescita della nostra Città e della nostra Regione».
“Il rischio – rimarcano Lo Russo e Cirio – di un ridimensionamento della RAI sul nostro territorio suscita una profonda preoccupazione anche ai livelli istituzionali, oltre che tra i lavoratori. Siamo convinti – sottolineano – che la RAI debba e possa avere un ruolo di primo piano nello sviluppo del territorio torinese e piemontese valorizzando le consolidate esperienze e professionalità che vanno dalla Produzione Radio e Tv, al dipartimento di Ricerca, Sviluppo ed Innovazione, dall’Orchestra Sinfonica alle Direzioni amministrative e tecnologiche fino al consistente patrimonio immobiliare rappresentato dalle stesse vostre sedi».