CRONACA- Pagina 816

Quel Carnevale indimenticabile di tanti anni fa tra via Po e piazza Vittorio

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTÀ

Febbraio, dunque carnevale. Il Carnevale è pagano per eccellenza. Addirittura affonda le radici negli antichi Egizi. Per noi era tre cose.

Il Gianduia. Lecca lecca di varie dimensioni con coriandoli annessi. Le giostre di piazza Vittorio e soprattutto i costumi. Così carnevale alle elementari e medie o all’oratorio Michele Rua. Io ero “sfortunato” perché avendo la madre sarta e  i primi costumi erano fatti in fai da te. All’età di 10 anni mi ribellai e mi venne in soccorso zia Teresina, sorella di mio padre. Ero l’unico nipote. Non aveva figli e viziarmi era quasi un atto dovuto.
Il costume fu comprato al Nido dei bimbi, via Po. Teresina aveva una predilezione per il centro. Erano originari  di Vanchiglietta e quando si era sposata era andata a vivere in via Timavo, pieno San Paolo quasi dietro a San Bernardino. In quell’occasione venne anche mio zio, Roberto Sereno era stato sommergibilista e, buon per lui fatto prigioniero nel 1941 dagli inglesi così per lui la guerra durò poco. Essere stato marinaio lo inorgogliva e al polso sinistro aveva un ” bernoccolo ” figlio di una scheggia di missile che si portò dietro tutta la vita. Diceva sempre: la marina era la sola fedele al Re ed antifascista. Tornando al Nido dei bimbi il seminterrato era carico di giochi e di costumi.
Difatto fui banale nella scelta. Costume da cowboy. Grande capello di cartone e soprattutto la pistola con relativo cinturone.
Per simulare gli spari c’erano apposite cartucce decisamente innoque.
Bene,  arrivò il giorno prestabilito per le giostre di piazza Vittorio. Incontro con gli amici al Michele Rua. 50 lire per il biglietto di andata e ritorno, il 57 passava in via Cherubini e fermava in via xx settembre quasi angolo via Garibaldi. E poi giù per via Po, che freddo faceva. Fortunatamente i miei mi avevano convinto nel mettermi sotto il costume la calzamaglia. Orecchie a sventola congelate e mani ghiacciate. Ma nulla poteva fermare un provetto pistolero come il sottoscritto.
Pochi soldi da saper centellinare per le giostre. Dunque la prima cosa da fare per scegliere erano ampi giri per farsi un’idea.
L’ultima volta fu nel 1986. Alice non aveva ancora 2 anni compiuti. Anche allora faceva freddo. Lei era tutta imbacuccata.
Ed ero felice per essere lì. Per mia figlia Alice e per il ricordo di quegli anni. Sempre freddo, tanto freddo ma non lo sentivamo manco più.
Era quel misto di di allegra felicità che ci faceva superare quel freddo. Ed adesso? Unica possibilità diventare nonno. Ma non dipende dal sottoscritto… questa è un’altra storia.

PATRIZIO TOSETTO

Il bullismo non è un gioco da ragazzi. L’impegno della Regione

“Il bullismo non è un gioco da ragazzi, troppo spesso si è sottovalutata la gravità del bullismo, o perché affiora in luoghi a torto ritenuti al riparo da certi comportamenti, oppure perché si è tentati di confondere tali atteggiamenti con la casistica di scherzi e derisioni che fanno parte della memoria scolastica di ciascuno”.

Con queste parole, il presidente Stefano Allasia ha aperto la seduta pomeridiana di ieri del Consiglio regionale. A prevedere un momento dedicato in aula al tema del bullismo la stessa legge regionale del 2018 “”Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”. “Il bullismo è violenza cerebrale, è libertà senza obblighi e doveri, è isolamento. In quest’ottica – ha concluso Allasia –  la scuola e in generale il mondo degli adulti, deve svolgere un ruolo di cerniera.  La qualità della vita di una città, di un paese, si misura in grande parte sulla normalità della vita quotidiana dei cittadini, quindi su quei piccoli gesti e conflitti che, apparentemente insignificanti, possono in realtà essere fattori determinanti per la crescita di una persona”.

Secondo i dati citati in aula dal presidente Allasia, elaborati dall”Osservatorio (in)difesa” del ministero dell’istruzione,  su 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni,  emerso che il 68% di loro ha  assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. La violenza psicologica è quella più diffusa da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze ha segnalato il forte disagio procurato dal ricevere online commenti non graditi di carattere sessuale”.

Alle parole del presidente del Consiglio sono seguite quelle dell’assessore all’Istruzione Elena Chiorino – “”Bullismo e cyberbullismo sono violenze che vanno contrastate con fermezza per ripristinare la cultura del rispetto in classe: senza di esso non può esistere nessun sistema scolastico degno di questo nome. Il dilagare di entrambe i fenomeni rappresenta la fotografia di una deriva della desertificazione valoriale che non distingue più la differenza tra forza e violenza. Bisogna restituire forza ai nostri valori cercando di abbandonare il concetto di una società che avanza diritti e rimanda agli altri i doveri. Dal 2020 a oggi oltre 350 mila euro sono stati investiti in centinaia di progetti rivolti sia agli studenti che ai docenti delle scuole piemontesi. Tra le varie sfide legate al mondo della scuola – ha concluso Chiorino – vi è anche quella di restituire autorevolezza ai docenti”.

Al dibattito hanno preso parte anche il consigliere Domenico Rossi (Pd) che ha ribadito come non sia solo una questione di educazione etica, ma di un cambiamento che riguarda la relazione tra pari e tra generazioni diverse. Francesca Frediani (M40.UP) ha suggerito di tornare ad aprire le porte di Palazzo Lascaris ai giovani per entrare nel loro mondo e farli sentire ascoltati, capiti e restituire loro una prospettiva. Per Andrea Cane (Lega) “siamo tenuti a rispondere ai segnali d’allarme, come adulti e come eletti,  e atrattare il bullismo con un problema di salute pubblica. Secondo Mario Giaccone (lista Monviso) il 7 febbraio non è semplice ricorrenza ma giornata di impegno educativo, una presa di coscienza di tutti gli attori in campo. Riccardo Lanzo (Lega) rivolge un appello alle piattaforme social che devono fare la loro parte in termini di tutela e segnalazioni. Per Ivano Martinetti (M5S) “non è accettabile che ragazzi arrivino a perdere la vita, come adulti e rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di proteggerli e metterli in guardia”.  Giorgio Bertola (M4o.UP) ricorda Carolina Picchio che nel 2013 ha scelto di togliersi la vota per sottrarsi ai continui episodi di bullismo e invita a non adagiarsi sul fatto che esista una legge nazionale e regionale. Per Paolo Bongioanni (FDI) “la pandemia ha azzerato socialità accrescendo il ricorso ai social, serve che nella scuola i ragazzi possano trovare personale a cui segnalare  eventuali episodi di violenza”.

La Regione: “scuola ascensore sociale”

Contro il disagio giovanile e la povertà educativa 21 progetti finanziati in Piemonte dalla Regione.
CHIORINO:”LAVORIAMO PER UNA SCUOLA CHE RITORNI AD ESSERE UN ASCENSORE SOCIALE PER NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO”
430 mila euro dalla Regione a 21 Comuni piemontesi per finanziare progetti di contrasto al disagio biopsicosociale e alla povertà educativa degli studenti con bisogni educativi speciali.
Contrastare la povertà educativa dei bambini oggi, significa creare le basi per ridurre la povertà economica degli adulti di domani – ha commentato l’assessore all’istruzione e merito della Regione Piemonte Elena Chiorino – la scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale che non lascia indietro nessuno, superando quel sistema che negli anni ha anestetizzato i nostri giovani. Ritengo indispensabile investire su chi ha voglia di crescere, alimentando le capacità dei più bravi e sostenendo i più fragili“.
Le finalità dei progetti:
Il bando è stata una novità del piano di offerta formativa 22/24. Le finalità sono, appunto, il contrasto all’abbandono scolastico e il ritiro sociale, la prevenzione e gestione delle situazioni di disagio biopsicosociale nei giovani, la creazione di una rete tra famiglie, scuola, istituzioni del territorio, la progettazione percorsi per il recupero degli studenti a rischio dispersione scolastica e il ritiro sociale e la promozione degli apprendimenti e del benessere emotivo.
Lo svolgimento dei progetti si svilupperà sui due anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024.
Chi riceve il contributo:
A ricevere il contributo sono i Comuni con almeno un’istituzione scolastica statale o paritaria del primo ciclo di istruzione, che diventa partner nella progettazione.
La distribuzione delle risorse:
Sono 8 i comuni della Città metropolitana (Pavone, Ozegna, Piobesi, Rivalta di Torino, Pino Torinese, Torre Pellice, Nichelino, Moncalieri), 9 del Cuneese (Pianfei, Cherasco, Boves, Guarene, Savigliano, Santo Stefano Belbo, Saluzzo, Alba, Mondovì), 2 del Novarese (Borgomanero, Invorio), 1 dell’Astigiano (Incisa Scapaccino) e 1 del Vercellese (Varallo). Si allega tabella con le progettualità.

Chieri, bookcrossing in municipio

Le bacheche del Municipio sono state trasformate in un punto per lo scambio gratuito di libri

 Il Sindaco Sicchiero: “Valorizzare la lettura e creare occasioni di convivialità ”

 

Il Comune di Chieri ha siglato un nuovo patto di collaborazione con il gruppo informale “Bookcrossing all’Arka”, che prevede la realizzazione di punti di “bookcrossing” diffusi per la Città di Chieri. Nei giorni scorsi è stato inaugurato il primo punto-oltre a quello attivo al Centro Giovanile-ovvero le bacheche che si trovano all’ingresso del Municipio, oggi in disuso e un tempo utilizzate per affiggere notifiche e atti.

Spiega il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO: «Il bookcrossing è un’iniziativa, diffusa a livello internazionale, che ha come scopo la valorizzazione della lettura attraverso lo scambio gratuito di libri. Dopo le bacheche in Municipio, sempre aperte eccetto che negli orari notturni durante i quali il cancello d’ingresso è chiuso, potrebbero essere realizzati nuovi punti di ritiro come casette autocostruite installate in aree pubblicheI patti di collaborazione attivi a Chieri salgono così a 25, e sono un modo di esercizio della cittadinanza attiva e una forma di partecipazione “dal basso” in cui crediamo molto. Il bookcrossing non solo serve a incentivare la lettura, in particolare coinvolgendo le fasce più giovani dai 12 ai 20 anni, ma anche a promuovere la cultura del riuso e dello scambio (e si può prendere un libro senza per forza sostituirlo con un altro!), oltre a creare occasioni di convivialità».

I volontari del gruppo“Bookcrossing all’Arka” selezioneranno i libri, digitalizzeranno l’archivio degli stessi, si organizzeranno per costruzione e del posizionamento delle casette, garantiranno la manutenzione ordinaria ed il monitoraggio dei punti di bookcrossing, organizzeranno eventi e laboratori per la promozione dell’iniziativa.

Chi desiderasse regalare dei libri per questa iniziativa può mettersi in contatto con i proponenti tramite email: bc.areacaselli19@gmail.com.

Con i fondi Pnrr si amplia l’asilo di Pasta-Rivalta

Sono stati assegnati con il PNRR “Missione 4 Istruzione e Ricerca” 464.000 € per
l’ampliamento del nido “Guido Rossa” di Pasta, su un investimento complessivo di
800.000 €.

Il progetto prevede la costruzione di 350 mq di nuovi spazi a ovest
dell’edificio esistente, su una porzione del lotto libera da edificazioni e altri manufatti,
idonea ad accogliere i nuovi locali scolastici.
Questa opportunità consentirà di migliorare l’offerta educativa fin dalla prima infanzia
e offrire un aiuto alle famiglie, incoraggiando la partecipazione delle donne al mercato
del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale.
Gli interventi previsti non soltanto consentiranno un aumento della capienza dei nidi
comunali, nell’ottica dell’ambiente come terzo educatore – insieme a scuola e famiglia –
ma i nuovi spazi interni saranno ideati e realizzati per essere il più aderenti possibile al
progetto pedagogico.
Così facendo, la disponibilità posti per la fascia 0-3 anni aumenta ancora: ci saranno 30
bambini in più che potranno essere accolti, andando a soddisfare l’auspicato traguardo
europeo della copertura del servizio.
La nuova progettazione, inoltre, incrementerà la disponibilità dei servizi a tempo pieno,
altro fattore importante per i nuovi tempi lavorativi delle famiglie.
Spiega il vicesindaco Agnese Orlandini: «quella delle strutture scolastiche è una delle
sfide più importanti nelle quali siamo impegnati, soprattutto perché è nelle aule che i nostri
bambini e ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo. Quindi, mentre procedono
anche i lavori al polo dell’infanzia del Sangone, siamo in trepidante attesa degli altri decreti
che finanzieranno l’infanzia di Pasta e la primaria di Tetti Francesi».
L’ottenimento dei fondi PNRR per il nido si aggiunge a quello per il relamping nelle
scuole: 226.000 € per sostituire 726 corpi illuminanti con nuove luci a LED nei plessi
“Ilaria Alpi”, “Mary Poppins”, “Pollicino”, “Bruno Munari” e “Ghandi”. Un’operazione che
consentirà un risparmio energetico del 50% e va a integrare quanto già fatto alla “Don
Milani”, alla “Italo Calvino” e alla “Paola Garelli”.
«Queste scuole – ha detto il sindaco di Rivalta Sergio Muro – hanno visto ridursi
sensibilmente i loro consumi, proprio come sta succedendo con l’illuminazione pubblica,
ormai completamente dotata di corpi illuminanti a LED». «Ridurre la bolletta comunale è
uno degli obbiettivi dell’amministrazione, soprattutto in momenti come questi,
caratterizzati dagli alti costi delle materie prime e da un mercato energetico esposto a forte
instabilità».

(foto archivio)

Un caffè con Cavour e Giachino

Dopo il successo del Tè con Cavour Mino Giachino, che si batte per rilanciare economia e lavoro,  organizza sabato mattina un Caffè con Cavour al caffè FIORIO 1780 nella saletta Cavour dalle 9 alle 10 in via Po 8. L’incontro dopo la slide presentata da Banca d’Italia che evidenzia la minore crescita economica di Torino e del Piemonte rispetto alle altre regioni del Nord.

I bimbi di JR emozionano piazza San Carlo

Oltre 1200 persone hanno preso parte questa mattina a Torino alla performance collettiva realizzata dall’artista JR per portare in Piazza San Carlo dalle vie adiacenti cinque teli, raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi dal Ruanda alla Grecia, alcuni dei quali saranno protagonisti nella mostra DÉPLACÉ·E·S” in programma alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo.

L’inedita e suggestiva performance, che ha visto per la prima volta insieme i cinque teli con le immagini dei bambini – Valeriia (Ucraina), Thierry (Ruanda), Andiara (Colombia), Jamal (Mauritania), Mozhda (Grecia) – anticipa l’apertura della prima mostra personale in Italia in programma dal 9 febbraio al 16 luglio 2023 dell’artista famoso nel mondo per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale.

Combinando diversi linguaggi espressivi, JR porterà in mostra il suo tocco personale nel raccontare la realtà e stimolare riflessioni sulla fragilità sociale. L’esposizione, curata da Arturo Galansino, occuperà circa 4.000 metri quadrati del museo di Piazza San Carlo.

Mercoledì 8 febbraio è inoltre in programma un’apertura in anteprima gratuita della mostra al pubblico dalle ore 19:00 alle ore 22:30 (ultimo ingresso ore 21:00).

Monopattino a 100 km/h in tangenziale

Sui social è virale il video di un ragazzo su un monopattino elettrico sulla tangenziale di Asti.

Va ricordato che il monopattino non può viaggiare su strade a scorrimento veloce e  non può superare la velocità di 25 km/h nelle aree urbane. Il mezzo, ripreso da un automobilista dietro il monopattino, viaggiava attorno ai cento chilometri di velocità.

A bordo del monopattino un giovane che faceva consegne per Glovo.

(foto archivio)

Allarme veleno per i cani al parco pubblico

A seguito dell’avvelenamento di una cagnolina, sono scattati i controlli dell’unità cinofila antiveleno della Città Metropolitana a Nichelino. È stata riscontrata la presenza di una polverina bianca tossica sotto a un cespuglio nel Parco dei Giusti, area verde di 15mila metri. L’appello ai padroni dei cani è di prestare la massima attenzione.

Merlo: Universiadi 2025, una grande opportunità per un pinerolese unito

“Le Universiadi del 2025 rappresentano una straordinaria opportunità. Non solo a livello mediatico
per l’importanza di questo evento internazionale ma anche, e soprattutto, per le potenziali
ricadute turistiche e di crescita di un intero territorio. E con gli amici Sindaci di Pinerolo Luca
Salvai e di Torre Pellice Marco Cogno e in piena collaborazione con il Sindaco di Torino Stefano
Lorusso, è possibile concertare azioni e politiche attive che puntano a coinvolgere il comprensorio
pinerolese nel gestire ed organizzare questo evento. Ma quel che conta ancor più, è che le
Universiadi, attraverso l’iniziativa concreta dei Comuni maggiormente interessati dall’evento,
sappiano coinvolgere tutto il territorio pinerolese. Solo così è possibile costruire, seppur
progressivamente, l’unità e la compattezza di un territorio. La stagione dei campanilismi e delle
rivendicazioni particolaristiche micron territoriali non può che appartenere al passato”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.