Si è conclusa con la nomina di Menno Liauw (Amsterdam 1971), la manifestazione di interesse per la selezione del direttore artistico dell’iniziativa “FOTOGRAFIA. FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TORINO”, promossa dalla Cabina di Regia composta da Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo e coordinata dall’ente organizzatore Fondazione per la Cultura Torino.
La Commissione di Valutazione, nominata dalla Cabina di Regia, presieduta da Giorgio Van Straten e composta da importanti professionisti del settore quali Luca Beatrice, Giovanna Calvenzi, Nicoletta Leonardi e Chiara Massimello ha analizzato le oltre 20 proposte pervenute e ha individuato all’unanimità in Menno Liauw il candidato più idoneo.
Menno Liauw è il fondatore e direttore di Futures, una piattaforma europea che comprende artisti, curatori internazionali e le più importanti istituzioni del mondo della fotografia.
Attivo da oltre 20 anni come consulente strategico è esperto in fundraising, sviluppo di prodotti e servizi, branding reputation management, per diverse tipologie di organizzazioni, a livello nazionale e internazionale.
Ha fondato il marchio Foam Amsterdam ed è stato il co-fondatore e proprietario di Foam Magazine. Ha lavorato come consulente del Museo Stedelijk di Amsterdam e della Royal Concertgebouw Orchestra. È stato anche co-fondatore di Unseen, international photography fair. È docente ospite all’HKU University of the Arts, dove aiuta gli studenti ad affrontare il mondo del lavoro. È inoltre membro del Consiglio Van Gogh Connects del Museo Van Gogh di Amsterdam.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Città Metropolitana di Torino APS nasce nel giugno 1927, ad opera del Professore e Senatore Bellom Pescarolo. Dal 2010 è presieduta dalla Dottoressa Donatella Tubino.
Oltre alla sede di Torino, la LILT è distribuita su gran parte del territorio provinciale grazie alle sue 13 Delegazioni: Brandizzo, Caluso, Cavagnolo, Ciriè/Lanzo/Basso Canavese, Chivasso, della Collina (San Sebastiano Po, Casalborgone, Castagneto Po), Grugliasco/Collegno/Rivoli, Montanaro, Rivarolo Canavese, San Raffaele Cimena, Settimo torinese, Verolengo, Volpiano.
La LILT si occupa di Prevenzione oncologica Primaria, Secondaria e Terziaria.
La Prevenzione Oncologica Primaria si espleta attraverso conferenze all’interno delle scuole, interventi per le aziende ed eventi aperti a tutti i cittadini (in presenza e online).
La Prevenzione Oncologica Secondaria si sviluppa attraverso visite ad indirizzo oncologico di varie specialità, sia a Torino sia presso le Delegazioni. Tale servizio è possibile grazie ai medici specialisti e ai volontari che prestano la loro opera costantemente, in modo che esso sia fruibile al maggior numero possibile di persone.
La Prevenzione Oncologica Terziaria si fa carico delle problematiche che insorgono durante il percorso di vita di chi ha sviluppato un tumore attraverso pratiche quali l’assistenza domiciliare, la riabilitazione fisica, psichica e il reinserimento sociale e occupazionale del malato oncologico. In particolare, LILT Torino, attraverso volontari appositamente formati e psicologi offre un supporto al malato oncologico, in particolare tramite la vicinanza al malato, la compagnia – in molti casi vero e proprio antidoto alla solitudine, e la piccola assistenza quotidiana. Inoltre, vi è la disponibilità di mettersi in contatto con la Consulenza legale.
Le molteplici attività svolte sono possibili solo grazie ai donatori e volontari che ogni giorno, attivamente e in modo autonomo, contribuiscono e portano avanti ogni singolo servizio dell’associazione.
In occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, il prossimo giovedì 23 marzo 2023 alle ore 18.00, laFeltrinelli di piazza CLN ospiterà l’Associazione: in quell’occasione saranno presentate le attività, ci saranno i rappresentanti dell’Associazione e verranno lanciate delle nuove iniziative.
All’appuntamento parteciperanno e animeranno l’incontro, con letture dalle loro opere: Elisabetta Ramondetti “Spezie: una miniera di benessere” Ed. Sigem Il Fiorino; Gino Torchio “Generazione covid” Ed. Serel International; Gigliola Magnetti “Luna arancione” Ed. Montedit; Alessandro Boidi Trotti “Non solo canzonette” Ed. Araba Fenice; Rinella Nebbia “Fuori dall’ombra”; Ester Federico Jahier “Le scarpe di Angiolino” Ed. Graphot.
Per ogni informazione, invitiamo a contattare la segreteria LILT Torino al numero 011/836626 in orario ufficio (Lun./Ven. 9-13, 14-17). In alternativa si può inviare una mail a legatumoritorino@libero.it.
La LILT ha un sito web: https://legatumori.to.it.
ArtPhotò presenta insieme alla neonata Eikon un progetto fotografico nato durante il drammatico periodo del Coronavirus, precisamente durante l’ultimo mese di quarantena del 2020: quando il mondo era come immobile, tratteneva il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare si spezzavano nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembrava allora l’unico scenario possibile.
La giovane autrice del progetto Marta Scavone frequentava da remoto i corsi dell’ultimo anno di IED. Le fu chiesto di realizzare un progetto fotografico sul Coronavirus. Marta si interroga, guarda questo mondo rovesciato: qual è diventato ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia…? Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale, articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. La tragedia si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili.
“Dopo diversi interrogativi e riflessioni ho sentito la necessità di raccontare un aspetto diverso della pandemia che potesse donare un sorriso in un momento in cui tutti avevamo bisogno di speranza. Mi avevano colpito i tanti articoli su internet, le statistiche in televisione sui comportamenti di consumo, di approvvigionamenti fuori controllo e di picchi di vendite inimmaginabili di moltissimi articoli come i dispositivi medici, alcuni prodotti alimentari, oggetti per combattere la noia o soddisfare un improvviso desiderio. Perché non raccontare il fenomeno attraverso le mie grandi passioni: la fotografia, la moda ed il teatro? È stato per me di grande aiuto: poter dirottare le mie ansie, creare sostenuta dalla costante voglia di continuare a sperare.”
Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. Le immagini del progetto “Moda Pandemica” richiamano scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti. La macchina fotografica dunque come strumento di immaginazione, di creazione.
Potrebbe essere una sorta di analisi economica, “l’impatto del Coronavirus sul mercato italiano”; ma si converte subito in un insieme multidisciplinare in cui all’interno coesistono più forme d’espressione artistica: fotografia, moda e performance. E poi l’idea di portare le immagini in esposizione cercando un titolo più accattivante, dal vago sapore surreale: Moda Pandemica. Una mostra che raccoglie dodici sorprendenti fotografie a colori, con oggetti e installazioni.
Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con ……. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica. I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità.
L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.
Bio di Marta Scavone
Nata a Torino nel 1998. Diplomata al liceo artistico in Fashion Design nel 2017 e in seguito, seguendo le orme di mio nonno fotografo, mi sono iscritta allo IED di Torino dove mi sono laureata nel 2020, con il massimo dei voti, in Arti Visive e Fotografia. Ho concluso il mio percorso universitario realizzando un progetto che unisce più discipline artistiche. Nel 2021 ho partecipato alla mostra collettiva “Fotografi a Torino” tenutasi nell’Accademia delle Belle Arti di Torino. Nel 2023 realizzo la mia prima mostra personale dal titolo “Moda Pandemica”. Nel 2023 sono rientrata tra gli artisti finalisti selezionati per la call “30 Under 30 Women Photographers”, promossa da Artpil.
Multidisciplinarità è una parola chiave del mio processo creativo, in quanto il mio approccio mette insieme diversi mezzi espressivi: la fotografia, l’arte, la moda e la performance teatrale. L’unione e la sperimentazione di questi linguaggi mi consente di indagare temi attuali o condivisi in modo creativo ed unico. Oltre la fotografia mi applico nella danza e nel teatro altre mie passioni da diversi anni. Possiedo uno studio fotografico personale e mi sono specializzata nei settori della fotografia commerciale, di moda e nella fotografia di architettura legata alla ristrutturazione di immobili storici.
Testo di Tiziana Bonomo
Innovare, creare, costruire pensando che il linguaggio della fotografia riesca ad esprimere i pensieri, le idee dell’autore. Ecco cosa è riuscito a Marta Scavone una giovane artista che sin dall’infanzia ha sempre avuto una personalità creativa ed eccentrica, una sensibilità molto marcata. Una giovane ragazza con idee decisamente chiare, intraprendere una carriera artistica. L’impegno è notevole e il risultato di “Moda Pandemica” lo dimostra proprio attraverso la fotografia: il suo mezzo espressivo.
La macchina fotografica come strumento di immaginazione, di creazione.
Un progetto nato durante i mesi drammatici del Coronavirus: il mondo come immobile, che trattiene il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare che si spezza nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembra l’unico scenario possibile.
Marta si interroga appena scoppia la pandemia, guarda questo mondo rovesciato: qual è ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia… Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale. nasce grazie ad un articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. Marta ama avere certezze, elementi consistenti sui quali ritagliare il suo estro e realizzare i suoi scatti. La tragedia così si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili. Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. richiama scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti.
Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con ……. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica.
I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità.
L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.
Titolo Moda Pandemica
Fotografie Marta Scavone
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione Eikon di Gianni Oliva in collaborazione con ArtPhotò
Dove Studio Gianni Oliva, piazza Statuto 13, Torino
Inaugurazione martedì 21 marzo 2023 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Durata 21marzo – 18aprile 2023 Su appuntamento
Per informazioni tel.: 348 8605091 – marta.scavone98@gmail.com
In vigore le sole misure strutturali
Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 22 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.
Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
Poste Italiane dedica una colorata cartolina filatelica alla Festa del Papà del 19 marzo, un’occasione per ogni collezionista o per chi vuole festeggiare in modo originale una giornata speciale e un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo della festività.La cartolina può essere acquistata (costo 1,00 €) online sul sito poste.it, i 19 Uffici Postali con sportello filatelico della provincia di Torino e nello “Spazio Filatelia” di Torino, dove fino al 22 marzo sarà anche disponibile l’annullo tondo con datario centrato mobile.
La Procura generale al processo d’appello in corso a Torino per gli incidenti in Piazza San Carlo in occasione della finale di Champions League del 2017, ha chiesto la conferma della condanna a 18 mesi di reclusione per l’ex sindaca Chiara Appendino.
Oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle è chiamata in causa come sindaca per quel che accadde la sera del 3 giugno 2017, quando le ondate di panico tra la folla in piazza per seguire sul maxischermo la finale di Champions League causarono oltre 1.500 feriti e successivamente la morte di due donne.
Onorare le donne (anche) il 21 marzo
In occasione del 21 marzo – proclamata dalle Nazioni Unite “Giornata mondiale per l’eliminazione della discriminazione di origine razziale” abbiamo ritenuto come coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” e Comitato per i Diritti Umani della Regione di promuovere e sostenere una serie di iniziative e di azioni di sensibilizzazione.
Queste si sono concretizzate in vari momenti di lavoro comune e di incontri – culturali, sociali, culinarie, tra persone, i particolare donne, di comunità etniche e nazionali diverse. Fra queste, le due più significative possono essere considerate quelle svoltesi sabato 18 e domenica 19 marzo (giornate particolarmente propizie, perché festive).
La prima si è concretizzata in una festa/convegno, a partire dalle h 18.00 di sabato 18 marzo, presso il Centro Dar al Hikma e curata in particolare dalla Associazione Italo Egiziana “Cleopatra” presieduta dal dr. AmirYounes, nel corso della quale sono state premiate 16 donne di tutto il mondo. Donne esemplari per le loro qualità e capacità di dialogo, inclusività, interazione e difesa dei diritti umani: Iraniane, Ucraine, Nord africane e Medio Orientali in particolare provenienti da Marocco, Egitto, Siria, Somalia, Venezuelane, Cubane e Peruviane in rappresentanza del Centro e Sud America e ancora Romene e Moldave. Fra di loro due italiane Suor Giulietta (italiana ma di origine brasiliana) e l’assessora al Comune di Torino Carlotta Salerno. La premiazione e la serata sono state condotte dal prof. Younis Tawfikpresidente del Centro Dal al Hikma e dal dr. Giampiero Leo, portavoce del Coordinamento interconfessionaledel Piemonte “Noi siamo con voi” e vice presidente del Comitato per i diritti umani.
Hanno partecipato altre varie autorità tra le quali la Consigliera Nadia Conticelli in rappresentanza del Sindaco di Torino, mentre sono arrivati forti saluti di adesione dall’assessora comunale Gianna Pentenero, dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e dalla Consigliera regionale con delega ai diritti umani e civili Sara Zambaia.
La seconda ha avuto luogo domenica 18 presso l’Unione Culturale Franco Antonicelli, a cura e grazie della associazione “Polski Kot”.
Una serata di musica e festa, nella quale si sono potute godere la musica e i canti di associazioni culturali polacche che hanno concretamente interagito con musiciste e musicisti italiani della dell’associazione “Pietra Tonale”, producendo effetti sonori e musicali veramente interessanti e intriganti, insieme alla proposta di futuri, ancora più intense, forme di collaborazione. La serata è stata introdotta dalla presidente di Polski KotDaria Sitek alla presenza del Consigliere Giampiero Leo in rappresentanza del Comitato diritti umani e della Fondazione CRT.
Con una cerimonia ieri sera davanti a Palazzo Civico l’associazione Libera ha ricordato le vittime innocenti delle mafie in occasione della giornata, che da ventotto anni, ne celebra la memoria e l’impegno.
Presenti la vicesindaco Favaro che ha ribadito “l’impegno della Città a restituire alla collettività entro la fine di quest’anno almeno tre immobili confiscati alla criminalità”, gli assessori Purchia, Rosatelli, Salerno, Tresso, consiglieri comunali, metropolitani e regionali, rappresentanti delle istituzioni e della società civile e tanti cittadini.
In una piazza che si è riempita di fiaccole accese, tra bandiere, gialle, arancio e fucsia e cartelli con le immagini di alcune vittime di mafia legate al territorio piemontese sono stati letti 1069 nomi, 115 di bambini, vittime innocenti delle mafie, censiti fra il 1860 al 2022.
Sul selciato anche 88 fiori di carta, uno per ciascuna delle vittime del naufragio di Cutro. “Con questi fiori di carta celebriamo anche questi morti perché anche dietro quella tragedia c’è una cultura mafiosa, una cultura di violenza, della mancanza di giustizia e della dignità delle persone”, ha detto nel suo intervento la referente di Libera Piemonte, Maria Jose Fava.
Vittime che saranno ricordate anche oggi a Milano durante la manifestazione nazionale contro le mafie promossa da Libera con l’appoggio di un ampio cartello di istituzioni, associazioni e movimenti a cui parteciperanno tante persone provenienti da tutta Italia che si riuniranno per chiedere verità e giustizia e domandare un paese libero dalle mafie e dalla mentalità mafiosa, che sappia costruire democrazia e giustizia per tutti e tutte, qualunque sia la loro provenienza geografica.
I carabinieri hanno denunciato due uomini di 40 anni. Ora sono indagati per violenza sessuale per aver aggredito sessualmente quattro ragazzine di 13 e 14 anni alla sfilata del carnevale di Borgaretto. I presunti aggressori appartengono a uno dei gruppi folkloristici del canavese. Avrebbero avvicinato e palpeggiato quattro ragazzine, che poi sono riuscite a fuggire.