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Aggredito il sindaco di Giaveno, colpito alla testa: è grave in ospedale

Solidarietà da parte di tutte le forze politiche al sindaco di Giaveno  Carlo Giacone, di  62 anni, che è stato aggredito da uno sconosciuto ieri sera prima di mezzanotte in centro città ed è rimasto ferito in modo grave. Giacone è stato colpito più volte alla testa con un corpo contundente, ed è stato portato all’ospedale di Rivoli.  Non è in pericolo di vita ma ha riportato fratture craniche. La prognosi è riservata. I carabinieri stanno indagando

 

Arrestato passeur afghano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Presso l’area di servizio “Gran Bosco” dell’A/32 direzione Francia

Nella nottata del giorno 25 ottobre u.s., personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino afghano, per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione irregolare. In particolare, dopo una preventiva analisi dei flussi migratori transitanti nell’area di Salbertrand (TO), personale del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia ha predisposto un articolatoservizio di polizia giudiziaria, che ha permesso di ricostruire le fasi di arrivo di un gruppo consistente di stranieri irregolari presso la stazione ferroviaria di Salbertrand e il loro temporaneo spostamento nella vicina boscaglia, in attesa del momento propizio per il loro successivo caricamento a bordo dei rimorchi dei mezzi pesanti lasciati in sosta nella vicina area di servizio “Gran Bosco” dell’autostrada Torino Bardonecchia, direzione Francia.

E’ stato così possibile individuare il passeur afghano, proprio nella fase esecutiva del reato, rintracciando 6 stranieri già rinchiusi all’interno di un rimorchio ed altri 9 nelle immediate vicinanze dei mezzi, in attesa di essere collocati su altri rimorchi. Gli autisti dei mezzi sono risultati estranei alla vicenda.

Gli stranieri sono stati condotti presso i locali della Polizia di Frontiera di Bardonecchia, per le attività di identificazione e assistenza.

L’arrestato, per cui vige la presunzione di innocenza sino alla conclusione del procedimento penale, è stato associato alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

L’episodio, a distanza di un anno da un analogo fatto in cui è stato arrestato un cittadino iracheno, conferma l’area confinariadella provincia di Torino quale punto nevralgico di transito dei flussi migratori diretti verso la Francia.

Con l’istituzione dell’Ufficio di Frontiera di Bardonecchia, avviato il 28 giugno 2021, si è così inteso rafforzare il dispositivo di controllo dell’area confinaria, basato su un complesso sistema di cooperazione e scambio informativo con l’omologa polizia di frontiera d’oltralpe, anche attraverso servizi di pattugliamento congiunto lungo gli assi montani del Frejus, Monginevro e Moncenisio.

In poco più di un anno sono stati quindi conseguiti importanti risultati operativi, con la gestione di quasi 15 mila respinti, 781stranieri irregolari sul territorio nazionale riammessi verso la Francia, 200 persone denunciate e 168 arrestate, molte delle quali per possesso di documenti falsi e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.

Anticiclone africano, a fine ottobre è ancora estate

Nel mese di ottobre in Piemonte si sono registrati 3,5 gradi in più della media: è stato l’ottobre  più caldo degli ultimi 65 anni.

Le previsioni confermano che l’anomalia durerà fino al 1° novembre.

L’alta pressione di matrice nordafricana si estende sul bacino occidentale del Mediterraneo fino all’Europa centrale e favorisce  tempo stabile e soleggiato per i prossimi tre giorni, con massime in pianura  sui 22 ° gradi e punte di 24-25; la quota dello zero termico è su valori estivi, oltre i 3500 metri. Da  metà della prossima settimana la fase anticiclonica dovrebbe terminare.

Mobilità elettrica, colonnine di ricarica a Chieri

Nel territorio cittadino saranno 36 i punti di ricarica gestiti da 5 operatori

 

Il Comune di Chieri siglerà cinque protocolli d’intesa con altrettante società per la realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici e ibridi plug-in e la gestione del servizio di ricarica. Lo annuncia Massimo CEPPI, assessore all’Ambiente, all’Energia e alla Mobilità e trasporti del Comune di Chieri. «Abbiamo approvato lo schema di protocollo d’intesa per la concessione di spazi pubblici per l’installazione di 36 punti di ricarica dei veicoli elettrici per un totale di 17 colonnine che saranno collocate in diversi punti della città. Avranno caratteristiche tecniche differenti e permetteranno di poter ricaricare mediante tecnologie fast e quick. Un primo passo importante per la dotazione di infrastrutture dedicate a mezzi di trasporto sostenibili».

Gli operatori con cui verranno siglati i protocolli d’intesa sono Ressolar, BE CHARGE, Thef Charging, Enel X Way Italia ed A2A E-Mobility.

 

Le proposte localizzative dei punti di ricarica riguardano i seguenti parcheggi: Liceo Monti (incrocio tra Strada San Silvestro e Via Montessori), Piazza Italia (frazione di Pessione), Palafenera, Piazza Vincenzo Caselli, Strada Andezeno (retro del Campo sportivo), Area Ex Caserma Scotti, Via S. Antonio 1, Strada Padana Inferiore, Piazza Dante, Piazza Europa, Via Roma – Stazione FS, Via Fratelli Fea, Piazza San Sebastiano, Piazzale Quarini e Corso Matteotti.

A partire dal 2010 la Commissione Europea ha sollecitato gli Stati Membri ad adottare politiche volte a diffondere la mobilità elettrica al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, tutelare la salute dei cittadini e migliorare l’ambiente circostante. Il Parlamento italiano nel 2020 ha introdotto norme finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità elettrica, tra le quali l’obbligo, da parte delle Amministrazioni comunali di dotarsi di punti di ricarica per la ricarica delle auto elettriche.

Il Comune di Chieri da subito si è dimostrato interessato all’installazione di sistemi di ricarica per veicoli elettrici in determinate aree di parcheggio del proprio territorio e nel dicembre del 2021 è stato approvato un avviso di manifestazione di interesse (a cui hanno risposto cinque operatori). Una volta siglati i protocolli d’intesa, gli uffici comunali e gli operatori effettueranno i necessari sopralluoghi di fattibilità tecnica.

Mala-movida zona Santa Giulia, chiusi due locali

Venerdì sera i controlli della Polizia di Stato contro la mala movida in zona Santa Giulia hanno portato all’adozione di 2 provvedimenti con cui il Questore di Torino ha sospeso la licenza, ai sensi dell’art. 100 TULPS, a due esercizi pubblici siti in via Cesare Balbo.

Per uno dei due bar, teatro di una rapina ai danni di due fratelli coinvolti in una lite con alcuni avventori del locale, è stato oggetto di molteplici controlli negli ultimi mesi da parte della Polizia di Stato, risultando abituale ritrovo di persone pregiudicate per reati di detenzione ai fini di spaccio, contro la persona e il patrimonio, è stata disposta la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande dal Questore di Torino, e rimarrà chiuso per 15 giorni a decorrere da oggi.

Il secondo locale, già in precedenza attinto dal medesimo provvedimento di chiusura, rispettivamente per la durata di 30 e di 15 giorni, a seguito di plurimi interventi della Polizia di Stato per gravi aggressioni verificatesi all’interno del locale o nei pressi del medesimo da parte di avventori dello stesso, nonché per il ritrovamento di sostanza stupefacente, sequestrata a carico di ignoti, e per la presenza di soggetti pregiudicati, rimarrà chiuso per i prossimi 15 giorni.

Inseguimento da film, auto finisce nel fossato: arrestati due malviventi

I carabinieri di Venaria hanno arrestato due persone  dopo un inseguimento di dieci chilometri, da Madonna di Campagna fino alle porte di Caselle. Qui  la 500 su cui viaggiavano tre uomini è finita nel fosso lungo la carreggiata. I carabinieri hanno preso due persone, conosciute dalle forze dell’ordine come truffatori di anziani, la terza è fuggita.

Dematteis presidente di Vol.To Ets

IL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI TORINO E PROVINCIA “DOPO OLTRE 50 ANNI DI VOLONTARIATO, QUESTA È UN’ALTRA SFIDA CHE VOGLIO VIVERE”

Venerdì 28 ottobre l’Assemblea Elettiva dei Soci ha rinnovato le sue cariche sociali: i Vicepresidenti sono Gerardo Gatto (vicario), Francesca Bisacco, Stefano Lergo
e Maria Luisa Reviglio Della Veneria
Luciano Dematteis è il nuovo Presidente del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To ETS, Gerardo Gatto è stato eletto Vicepresidente Vicario; Stefano Lergo, Francesca Bisacco e Maria Luisa Reviglio Della Veneria sono gli altri Vicepresidenti. Sono queste le nomine del nuovo Consiglio Direttivo, votato ieri sera in occasione dell’Assemblea Elettiva dei Soci svoltasi al Teatro San Giuseppe a Torino (presenti 100 soci su 144 aventi diritto), chiamata a rinnovare le cariche sociali.
I 15 eletti al Consiglio Direttivo sono Marco Bani, Francesca Bisacco, Francesco Cuoco, Onofrio Di Gennaro, Maria Teresa Wally Falchi, Giovanni Ferrero, Gerardo Gatto, Stefano Lergo, Silvio Magliano, Silvia Meacci, Stefano Meneghello, Maria Luisa Reviglio Della Veneria, Vincenzo Sciortino, Vilma Soncin. Emanuela Glerean e Andrea Toffoletto sono stati confermati per acclamazione come revisori dei conti.

Luciano Dematteis, nato a Torino nel 1942, già Vicepresidente Vicario e Vice Presidente Centro Servizi Volontariato Torino Vol.To dal 2015, una vita spesa nel mondo del Volontariato, è stato anche Presidente e Vice Presidente Nazionale ANPAS dal 1994 al 1996, Presidente e Consigliere Comitato Piemontese ANPAS dal 1996 al 2011, Presidente Centro Servizi per il Volontariato UNIVOL dal 2000 al 2002 e Presidente Centro Servizio Volontariato Idea Solidale dal 2003 al 2014.

Luciano Dematteis, appena eletto nuovo Presidente del CSV Vol.To ETS, ha così voluto commentare l’incarico: “Il mio è un ritorno, ma questa che inizia è completamente una nuova esperienza. A differenza del periodo inziale, adesso quello dei Centri Servizio è un lavoro fatto dal volontariato: non si improvvisa più come capitava un tempo. Oggi è prioritario operare in conformità alle leggi e, soprattutto, è necessario operare perché le nostre attività favoriscano coloro a cui i soldi sono destinati. E poi bisogna essere sempre più attenti ai fondi, cercandone possibilmente anche di nuovi per dare sempre più servizi. Questa carica mi riempie di orgoglio: dopo più di 50 anni di volontario è una sfida che voglio ancora vivere”.

 

Riciclava auto rubate, arrestato. Recuperate 13 vetture

La Polizia di Stato, unitamente all’Arma dei carabinieri, ha portato a termine unoperazione che ha consentito di recuperare ben 13 autovetture che risultavano essere state rubate, tra il mese di settembre e il 24 ottobre 2022, nei comuni di Giaveno (TO) – Avigliana (TO) – Orbassano (TO) e ad arrestare in flagranza di reato un soggetto residente a Careri (RC) che le avrebbe ricevute in consegna per riciclarle.

Le indagini svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Torino in stretta collaborazione con i Militari della Stazione Carabinieri di Giaveno, hanno consentito di procedere all’arresto del soggetto, nellagiornata del 25 ottobre, proprio mentre, su di una di esse, stava, presumibilmente, compiendo operazioni atte ad ostacolarne la provenienza delittuosa apponendovi delle targhe false o appartenenti ad analoghi veicoli intestati a soggetti residenti in provincia di Reggio Calabria.

Le 13 auto recuperate, tutte modello Fiat Panda 4×4, Mitsubishi Pajero e Suzuki, venivano sottoposte a sequestro dall’Autorità Giudiziaria per la riconsegna, dopo gli accertamenti e i rilievi di rito, ai legittimi proprietari

Muore suicida in carcere dopo pochi giorni in cella

SAPPE: “SITUAZIONE ALLARMANTE NEI PENITENZIARI. ORA SEGNALI CONCRETI DA MINISTERO GIUSTIZIA E DAP”

Riceviamo e pubblichiamo

Un detenuto nuovo giunto si è impiccato nella sua cella nella casa circondariale di Torino dopo pochi giorni in cella. Si tratta di un giovane africano arrestato mercoledi per furto.

“Come sapete, abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato“, commenta amareggiato Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. E richiama un pronunciamento del Comitato nazionale per la Bioetica che sui suicidi in carcere aveva sottolineato come “il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Proprio il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti e sconforta che le autorità politiche, penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti”, .

Per Capece, “la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autorità competenti non siano ancora state in grado di trovare una soluzione”, evidenzia

Impietosa la denuncia del leader del SAPPE, che si appella al neo Guardasigilli Nordio: “Fino ad ora i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non sono stati in grado di trovare soluzioni alla gravissima situazione delle carceri italiane ed alla tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Chiedo al neo Ministro della Giustizia Carlo Nordio un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese.”