CRONACA- Pagina 616

Record di soccorsi estivi in montagna

Da giugno  ad oggi sono stati effettuati  20 interventi di soccorso dei finanzieri specializzati della Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Alagna Valsesia (VC), in  raccordo con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Piemonte, i Vigili del Fuoco, il servizio 118 e alle altre forze dell’ordine.

Le attività per salvaguardare la vita umana in montagna  sono state complesse e spesso rischiose per l’incolumità degli stessi militari soccorritori ma hanno consentito di trarre in salvo n. 8 tra escursionisti e appassionati di sport.

Cimiteri, a Ferragosto aperti al mattino con accesso tramite auto private autorizzate

Martedì 15 agosto i cimiteri cittadini saranno aperti nella sola mattinata con orario 8.30-12.30.

Resteranno chiusi invece gli Uffici Funerali sia di corso Racconigi 90 che quelli agli ingressi dei cimiteri Parco e Monumentale. In tale giornata inoltre sarà possibile accedere con le auto private autorizzate in quanto non si svolgeranno funerali.

L’ingresso  con autovettura sarà possibile al visitatore che ha superato i 70 anni di età, oppure a chi, pur avendo ancora meno di 70 anni è detentore del contrassegno europeo per i disabili di colore azzurro (che ha sostituito il permesso “H”) rilasciato dal proprio Comune di residenza, oppure soffre di una permanente o temporanea difficoltà di deambulazione o non gli è possibile camminare a lungo e in autonomia (ad es. persone ipovedenti) a causa delle sue condizioni di salute (ad es. patologie cardiache). Gli uffici potranno sempre richiedere la produzione dei certificati medici che ne attestano la sussistenza. Nel caso non venissero prodotti, l’accesso con auto potrà essere sospeso.

Gli altri giorni della settimana per i cimiteri restano in vigore gli orari ordinari, ovvero tutti i giorni della settimana con orario 8.30-19 fino al 31 di agosto, con l’eccezione del cimitero di Mirafiori che è aperto solamente nei giorni di sabato, domenica e festivi.
Gli Uffici presso i cimiteri sono aperti dal lunedì al giovedì con orario continuato dalle 8.30 alle 16.30, il venerdì e sabato invece dalle 8.30 fino alle 14.30.
L’ufficio Funerali di corso Racconigi 90 resta aperto per il ricevimento famiglie dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 12.30 e il sabato sino alle 12, mentre gli orari di ricevimento per le imprese di onoranze funebri sono dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13 e il sabato dalle 8.15 alle 12.30.

Maggiori informazioni e contatti su http://www.cimiteritorino.it/

Due arresti per spaccio su segnalazione dei cittadini

La consueta attività di prevenzione e repressione dei reati svolta dalle forze dell’ordine può talvolta ricevere un fattivo sostegno dalla popolazione cittadina.

In questi giorni, infatti, grazie alla collaborazione di alcuni residenti in zona, che si erano insospettiti a causa di un fastidioso viavai di persone da un condominio di via Gulli, due cittadini stranieri sono stati arrestati dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziati del delitto di detenzione di sostanza stupefacente finalizzato allo spaccio.

Su indicazione dei poliziotti dell’UPGSP in servizio presso la Centrale Operativa della Questura, ove erano pervenute le segnalazioni anonime, una pattuglia della Squadra Volante ha perquisito un alloggio dello stabile alla cui porta ha aperto un ragazzo marocchino, di 25 anni, irregolarmente residente in Italia.

 Il giovane si è mostrato estremamente indisposto alla vista degli operatori, ma successivamente ha permesso il libero accesso all’appartamento, ove era presente, in quanto lì domiciliato, un secondo cittadino marocchino, della stessa età.

Su un mobile della camera da letto gli operatori hanno subito rinvenuto una modica quantità di hashish, mentre un esame più approfondito ha consentito il rinvenimento, all’interno di un borsone posto sul balcone della cucina, di diversi panetti e dosi più piccole, già pronte allo smercio, della medesima sostanza. Lo stupefacente sequestrato, sottoposto alle dovute analisi presso gli uffici del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, è risultato pesare circa 1300 grammi. È stato anche rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione, oltre alla somma di 225 € in contanti.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, i due venticinquenni sono stati arrestati.

Palazzo Madama, Gam, Mao: Ferragosto al museo

FERRAGOSTO AL MUSEO

 

Lunedì 14 agosto apertura straordinaria di GAM e MAO

Martedì 15 agosto i tre musei sono aperti con biglietto speciale

1€ per le collezioni e 1€ per le mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama

 

 

Per chi trascorre il Ferragosto in città, la Fondazione Torino Musei propone l’apertura straordinaria di Palazzo Madama e l’ingresso speciale a 1€ alle collezioni e, aggiungendo 1€, alle mostre temporanee con biglietteria separata di GAM, MAO e Palazzo Madama: un’ottima occasione per conoscere e godere del patrimonio artistico della Città e trascorrere una giornata diversa dal solito.

ORARI E TARIFFE

Lunedì 14 e martedì 15 agosto GAM, MAO e Palazzo Madama saranno aperti dalle 10 alle 18.

Nella giornata di Ferragosto le collezioni e mostre in corso nei tre musei saranno a tariffa speciale di 1€ ed è previsto un ricco programma di visite guidate.

COSA SI POTRÀ VISITARE

 

Alla GAM | Oltre alle collezioni permanenti saranno visitabili con il biglietto unico a 1€ le mostre Ottocento. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del NovecentoMichele Tocca. Repoussoir in Wunderkammer e Giuseppe Gabellone Km2,6 in VideotecaGAM.

Aggiungendo 1€ si potrà visitare anche la mostra Viaggio al termine della statuaria. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM.

 

Al MAO | Accesso con biglietto unico a 1€ alle gallerie delle collezioni permanenti, alle mostre in corso Metalli sovrani. La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale Impetuosa nel t-space X MAO.  Aggiungendo 1€ sarà possibile visitare la mostra Buddha10 Reloaded.

 

A PALAZZO MADAMA | Con il biglietto a 1€ il pubblico potrà accedere alle collezioni permanenti e all’esposizione In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla via Francigena.

Aggiungendo 1€ si potrà visitare la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario.

 

LE VISITE GUIDATE DI FERRAGOSTO:

 

GAM | ore 10:30 e ore 15:00 – Visita Collezioni del ’900

ore 12:00 e ore 16:30 – Visita Mostra Ottocento

MAO | ore 10:30 – Visita galleria Paesi Islamici + mostra Metalli Sovrani

ore 12:00 – Visita mostra Buddha10 Reloaded

ore 15:00 – Visita collezioni Cina e Giappone

ore 16:30 – Visita collezioni Asia Meridionale, Regione Himalayana, Paesi Islamici dell’Asia

PALAZZO MADAMA | ore 10:30 e ore 15:00 – Da castello a museo (visita alle collezioni permanenti)

ore 12:00 e ore 16:30 –  Visita Mostra Bizantini

Costo della visita guidata: 6€ a partecipante (10€ collezioni + mostra). Prenotazione obbligatoria.

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

La tariffa a 1€ è valida per tutti i visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, le cui tessere non potranno essere registrate.

Ingresso gratuito: possessori di Torino Piemonte Card e aventi diritto.

ORARIO DI APERTURA: dalle 10 alle 18.

Le biglietterie chiudono alle 17.

Prenotazione consigliata ma non obbligatoria 

al numero 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

Lavori in corso a Vidracco

Sono in corso i lavori di messa in sicurezza del fronte roccioso lungo la via Vespia. Il traffico veicolare è dirottato sopra la chiesa di San Rocco.

Secondo suicidio in poche ore nel carcere di Torino

Ancora un episodio drammatico nel carcere di Torino, già sconvolto dal suicidio per inedia di una donna nigeriana. “Un’altra donna, 28 anni, si è tolta la vita in cella verso le 17. Era arrivata da Genova Pontedecimo”, spiega Vicente Santilli, segretario regionale SAPPE Piemonte. “Purtroppo, il pur tempestivo intervento degli Agenti non ha potuto evitare che la detenuta riuscisse a togliersi la vita”.

“Come sapete, abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato“, commenta amareggiato Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Per Capece, “la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni”. E richiama un pronunciamento del Comitato nazionale per la Bioetica che sui suicidi in carcere aveva sottolineato come “il suicidio costituisce solo un aspetto di quella più ampia e complessa crisi di identità che il carcere determina, alterando i rapporti e le relazioni, disgregando le prospettive esistenziali, affievolendo progetti e speranze. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. Proprio il suicidio è spesso la causa più comune di morte nelle carceri. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti e sconforta che le autorità politiche, penitenziarie ministeriali e regionali, pur in presenza di inquietanti eventi critici, non assumano adeguati ed urgenti provvedimenti”.

Impietosa la denuncia del leader del SAPPE, che si appella al Ministro Guardasigilli Carlo Nordio: “Due suicidi in poche nel carcere di Torino impongono al Ministro della Giustizia Carlo Nordio un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese. E’ necessario prevedere un nuovo modello custodiale. Le carceri sono in ebollizione da mesi ed il primo grande latitante è il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo che è anche, incidentalmente, Capo della Polizia Penitenziaria”.

Il Bivacco Corradini, riaperto agli escursionisti, si presenta a Cesana

CESANA TORINESE – Una serata dedicata alla presentazione del Bivacco Corradini che è stato riaperto agli escursionisti.

La organizza venerdì 11 agosto alle ore 21 presso la Sala conferenze dell’Ufficio del Turismo l’Associazione Culturale Incipit, con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese.

Una serata dedicata a questo rifugio particolare e avveniristico, “un prisma scuro con profilo esagonale, incastonato nel paesaggio montano” che è stato costruito al confine tra Italia e Francia a 2.908 m slm, sulla cima Dormillouse delle Alpi Cozie.

Il Bivacco Corradini è un piccolo rifugio costruito in memoria di Matteo Corradini, giovane appassionato di alpinismo deceduto a soli 21 anni, nel 2017, a causa di una grave malattia. La costruzione del bivacco, curata dagli architetti Andrea Cassi e Michele Versaci, è stata proposta dal padre di Matteo, Paolo Corradini, per regalare un punto di appoggio agli appassionati di montagna e così il 14 luglio 2019 il Bivacco Matteo Corradini è stato aperto agli escursionisti.

Il Bivacco Corradini è anche conosciuto come “Black Body Mountain Shelter” (rifugio di montagna dal corpo nero), ha la particolare forma di un prisma esagonale la cui base poggia sul suolo solo per il 25% della struttura.

Grazie al suo colore scuro e al particolare materiale di rivestimento, il bivacco rimane perfettamente isolato dal punto di vista termico, tanto in estate quanto in inverno.

L’interno è costruito in pino cembro, con il suo caratteristico profumo che irradia tutti i 20 mq della struttura. Intorno al tavolo centrale, sono installati dei gradoni in legno che fungono sia da sedute che da basi su cui sdraiarsi per la notte. Ai lati, due grandi vetrate si aprono, rispettivamente, verso la Val Thuras a Nord e verso il Massif des Ecrins verso Sud, mettendo simbolicamente in comunicazione le due vallate, quella italiana e quella francese.

La fotografia allegata a questo articolo è stata scattata da Delfino Sisto Legnani.

Detenuta si lascia morire di fame e di sete nel carcere di Torino

Una detenuta di origini nigeriane, 43 anni, si è lasciata di morire di fame nel carcere di Torino dove era detenuta. A nulla sono servite le sollecitazioni ad alimentarsi da parte dei medici e del personale di Polizia Penitenziaria. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.

“Il pur tempestivo intervento dei nostri Agenti di Polizia Penitenziaria di servizio non ha purtroppo impedito la morte della detenuta”, commenta. Santilli evidenzia che “la donna stava scontando una pena per cui era prevista il termine nell’ottobre 2030. È deceduta intorno alle 3, nell’articolazione di salute mentale presso cui era ristretta, e la morte è stata accertata dal personale medico e paramedico del 118, immediatamente chiamato dagli Agenti. La donna, entrata in carcere poco dopo la meta del luglio scorso, si era da subito rifiutata di assumere alimenti, rifiutava ogni cura e sollecitazione a mangiare e persino i ricoveri in Ospedale”. Il segretario del SAPPE Piemonte rappresenta che “in Piemonte vi sono 13 istituti penitenziari sui 189 nazionali. La capienza regolamentare regionale stabilita per decreto dal ministero della Giustizia sarebbe di 3.999 detenuti, ma l’ultimo censimento ufficiale (al 31 luglio 2023) ha contato 4.036 reclusi, che ha confermato come il Piemonte sia tra le regioni d’Italia con il maggior numero di detenuti. Le donne detenute sono complessivamente 160 mentre gli stranieri ristretti sono circa 1.600”

“La situazione sanitaria nelle carceri resta allarmante, come hanno anche confermato in più occasioni anche gli esperti della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria: altro che emergenza superata”, commenta Donato Capece, segretario generale SAPPE. “Secondo un rapporto su “Salute mentale e assistenza psichiatrica in carcere” del Comitato Nazionale per la Bioetica, osservando le tipologie di disturbo prevalenti sul totale dei detenuti presenti, al primo posto troviamo la dipendenza da sostanze psicoattive (23,6), disturbi nevrotici e reazioni di adattamento (17,3%), disturbi alcol correlati (5,6%). Le carceri, dunque, assomigliano sempre più a “moderni lazzaretti” di manzoniana memoria”, conclude Capece. “Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Servono interventi concreti: sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”.

Amministratore di condominio tenta di dare fuoco a inquilino

Ieri nel corso di una assemblea un amministratore di condominio ha tentato di dare fuoco a un condomino, in un locale in zona Falchera a Torino.

Una lite su questioni legate alla casa  sarebbe alla base del gesto. L’amministratore è stato infatti accusato di appropriarsi indebitamente di alcune somme di denaro. L’uomo ha quindi  afferrato una borraccia d’alcol, l’ha versata addosso a un condomino, e ha tentato di dargli fuoco. I carabinieri lo hanno arrestato per tentato omicidio.