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Francesca, Miss Italia piemontese, ricevuta a Palazzo Lascaris

A nemmeno una settimana dall’incoronazione, Francesca Bergesio, Miss Italia 2023, è stata ricevuta a Palazzo Lascaris dal presidente Stefano Allasia, dal vicepresidente Francesco Graglia e dal consigliere Paolo Demarchi.

“Francesca è non solo bellissima ma anche solare, educata, rispettosa e intelligente: ci rende orgogliosi per come sta rappresentando il Piemonte – ha affermato il presidente Allasia -. Una ragazza che ha anche intrapreso un percorso di studi impegnativo, alla facoltà di medicina, per il suo futuro. È un altro orgoglio per il nostro Piemonte ed è per questo che abbiamo voluto invitarla a Palazzo Lascaris”.

“Siamo molto fieri per una Miss Italia piemontese e cerverese – ha detto il vicepresidente Graglia -. È stato bellissimo seguire il cammino di Francesca sin dalla finale di Barbaresco, quando venne proclamata miss Piemonte. Una ragazza che conosco da tempo e che oltre essere bella, ha anche un carattere sensibile e altruistico”.

La diciannovenne di Cervere, che è la quinta piemontese ad aggiudicarsi il titolo di più bella d’Italia, ha affermato di provare “un’emozione grandissima. Stento a credere di essere stata invitata nel Consiglio regionale della mia Regione. Sono nata e cresciuta in un piccolo paesino in Provincia di Cuneo ed è da lì che viene la mia semplicità e l’amore per le piccole cose. Mi sono poi trasferita nel mondo cittadino a Torino, dove ho vissuto in convitto 5 anni per frequentare il liceo Così ho conosciuto il mondo più dinamico e caotico della grande città. Ed è questo connubio bellissimo che voglio sempre portare con me. Vengo da Cervere dove è in corso la Fiera del porro, un prodotto di eccellenza che ho anche personalmente promosso e ne sono molto fiera. Non vedo l’ora di girare l’Italia portando sempre nel mio cuore il Piemonte, la mia terra”.

Ad accompagnare Francesca BergesioMirella Rocca, esclusivista di Miss Italia per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Luciano Del Sette: “Una terra dove il tempo non vola”

 

E’ stato ricordato dalla Fondazione Giorgio Amendola giovedì 16 novembre nel corso di un incontro

 

Non si può definire un convegno né un incontro commemorativo quello promosso dalla Fondazione Giorgio Amendola nel  tardo pomeriggio  di giovedì 16 novembre in ricordo di Luciano Del Sette, il giornalista de Il Manifesto, morto nel 2021 per Covid 19.Non poteva essere scelto titolo migliore di “Una terra dove il tempo non vola” per tracciare la memoria di questo giornalista atipico, vissuto prima  a Torino, nato da una famiglia  di origine campana, poi trasferitosi a Roma, per collaborare con il Manifesto e poi ritornato a Torino per amore, sempre collaborando per il Manifesto.

L’incontro è  stata una occasione preziosa per ricordare la sua figura di intellettuale atipico, che nella prima parte della sua vita ha collaborato a giornali senza averne un ritorno economico,  per passione pura, è stato anche caposervizio viaggi del mensile “Gambero rosso”, pubblicando numerosi reportage e corrispondenze da Paesi lontani su quotidiani e periodici.

Nell’ambito del dibattito promosso dalla Fondazione Amendola hanno partecipato Domenico  Cerabona, direttore della Fondazione Amendola, il giornalista Umberto Mangiardi, Roberta Vozza,  la compagna di Luciano Del Sette, e Flaviano de Luca, uno stimato collega del Manifesto,  legato da profonda amicizia con Del Sette.

Luciano Del Sette era giornalista e scrittore, intellettuale  vero, voce libera e calda ascoltata da molti su Radio 3 per uno dei suoi Viaggi Perduti. Era una persona curiosa di conoscere cose e persone nuove, di andare al di là dell’ovvio. Uomo di cultura nel senso più  bello, capace di coniugare alla conoscenza un grande senso di umanità, era noto agli amici e ai lettori anche come Puccio Smith, pseudonimo che iniziò  a usare nel 2012 quando fu chiamato a redigere, per il sito di un amico,  le proiezioni del Torino Film Festival. Doveva, allora, scegliersi uno pseudonimo per non porsi in contrasto con gli altri colleghi del Manifesto e sorse in lui spontanea la scelta di Puccio Smith,  che considerò un poco il suo alter ego, un personaggio strano che racconta attraverso delle ballate i protagonisti del Torino Film Festival.


Nel suo libro “Riassunto di fine giornata” egli scrive “A un certo punto si smette di sprecare. Si smette di investire a vanvera sulle persone. Si smette di sprecare la disponibilità del tempo nel conoscere qualcuno senza averne qualcosa, anche un minimo, in cambio. Si smette per la sensazione di inutilità e di età che si affaccia senza preavviso. Si smette  per via di una saggezza cinica che ha dalla sua un migliaio di ragioni. Capisci, ti fermi, non sprechi più “.

Nel corso dell’incontro è stato presentato dalla compagna Roberta Vozza il fondo bibliotecario e il fondo archivistico,  che hanno richiesto un lungo lavoro di catalogazione da parte degli archivisti della Fondazione Amendola.

Il fondo bibliotecario comprende materiale testuale appartenente a Luciano Del Sette; l’archivio, schedato sulla piattaforma della Regione Piemonte, conserva materiale fotografico,  testuale e multimediale  in buona parte inedito.  Sarà visitabile tutti I giorni dal lunedì  al venerdì in orario 9.30-12.30, 15.30-19.30 e le mattine del sabato (9.30-12.30).

 

Mara Martellotta

Lavoratori e studenti filo-Palestina (che si scontrano con la polizia) nella piazza dello sciopero di Cgil e Uil

A Torino c’è anche il corteo degli studenti anti Meloni e pro Palestina nel giorno dello sciopero proclamato da Cgil e Uil. Gli studenti si sono mossi da piazza XVIII dicembre: lo spezzone Pro Palestina è invece partito da Palazzo Nuovo precedentemente  occupato. Alcuni di loro hanno bruciato un manifesto elettorale dell’assessore di Fdi Maurizio Marrone urlando l’inquietante slogan che riporta al clima da anni di piombo: “Marrone fascista sei il primo della lista”. Ci sono stati tafferugli con le forze dell’ordine. Sullo striscione studentesco si legge: “Riforma Valditara-Genocidio in Palestina: studenti contro il governo”. Secondo gli  studenti “la riforma del governo Meloni porta l’istruzione pubblica indietro di 50 anni.” In piazza Castello centinaia di lavoratori che hanno aderito al presidio promosso da Cgil e UIL davanti all’ex palazzo della Regione. (foto Facebook Cgil Torino)

Controlli di polizia a San Salvario: esercizi commerciali multati per 50 mila euro

la Polizia di Stato ha coordinato un controllo straordinario del territorio ad alto impatto svolto in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, con la Guardia di Finanza, con personale della Polizia Municipale e con operatori dell’ASL-SIAN e dell’Ispettorato del Lavoro. Il servizio ha visto la partecipazione di personale della Polizia Ferroviaria e di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, coordinati da personale del Commissariato Barriera Nizza.

Complessivamente, l’attività, che ha interessato le vie del quartiere San Salvario e le aree limitrofe della Stazione Porta Nuova, ha consentito:

l’identificazione di 137 persone;

il sequestro di 60 grammi di sostanza stupefacente;

la denuncia in stato di libertà di 3 persone;

il controllo di 5 esercizi commerciali

sanzioni per quasi 50000 euro;

Personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un cittadino straniero poiché inottemperante all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale. Agenti della Polizia Ferroviaria, invece, hanno denunciato due persone: la prima per aver violato il “DACUR”, la seconda per il possesso di oggetti atti ad offendere.

Nell’area dei portici di via Nizza, gli agenti della Polizia di Stato hanno anche sequestrato a carico di ignoti una sessantina di grammi di hashish.

Nel corso dell’attività, sono stati controllati 5 esercizi commerciali, 3 dei quali sono stati sanzionati. In via Berthollet, la Polizia Municipale ha riscontrato, presso un negozio di alimentari con annesso laboratorio di gastronomia, l’apertura abusiva di un’attività commerciale di vicinato e diverse violazioni amministrative. Personale dell’ASL- S.I.A.N. ha sospeso, per irregolarità strutturali e per la mancata applicazione delle procedure di rintracciabilità, l’esercizio sino alla completa risoluzione delle criticità. Ulteriori sanzioni sono state elevate dalla Guardia di Finanza per mancanze fiscali. L’esercizio è stato complessivamente sanzionato per oltre 15.500 euro.

Un ristorante di via Madama Cristina, invece, è stato sanzionato dalla Polizia Municipale per 17.000 euro per diverse violazioni amministrative. Ulteriori 1000 euro di sanzioni sono stati elevati da personale dell’ASL- S.I.A.N. per irregolarità igienico-sanitarie.

Infine, in un negozio di acconciature di via Saluzzo la Guardia di Finanza ha accertato violazioni fiscali e la presenza di tre lavoratori irregolari sanzionando l’esercizio per 15.000 euro. La Polizia Municipale ha sanzionato lo stesso esercizio per 650 euro per violazioni amministrative. Il locale sarà segnalato all’Ispettorato del Lavoro per sospensione dell’attività.

Punta coltello alla gola della farmacista e la rapina

Rapina nel pomeriggio di ieri, giovedì alla farmacia delle Molinette di via Nizza a Torino. Momenti di paura a causa di  un uomo che ha puntato  un taglierino alla gola della direttrice facendosi consegnare il denaro in cassa sotto gli occhi dei clienti. Facendosi scudo della donna il rapinatore è uscito ed è fuggito. Ma gli agenti delle volanti lo hanno preso poco dopo è lo hanno portato in carcere.

Lutto a scuola per la morte della giovane professoressa

Profondo dolore nel mondo scolastico per la prematura scomparsa della professoressa Serena Gallione, di appena 40 anni. L’insegnante è mancata in ospedale a Biella dove era  ricoverata. Lascia il marito Emanuel con la figlia e la mamma.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Che senso ha quel blocco di cemento in via Garibaldi?

Caro direttore,

vi scrivo nella speranza che il vostro giornale possa fare da cassa di risonanza al fine di risolvere una situazione che si protrae da troppo tempo. Mi riferisco al blocco di cemento protetto da una catena che da tempo immemore si trova in via Garibaldi, quasi all’angolo con via della Consolata. Chi passa da lì, turista e non, rimane un po’ sconcertato nel vedere un blocco di cemento nel bel mezzo della via, senza alcuna utilità. Forse i più anziani ricorderanno che in origine, al posto del cemento, c’era una spessa lastra di vetro che consentiva di vedere il sottostante tratto di mura romane. Col tempo la lastra di vetro si era però rovinata ed anche l’umidità proveniente dal sottosuolo aveva reso praticamente impossibile vedere le mura sottostanti. Ma anziché sostituire la lastra di vetro danneggiata, qualcuno ha pensato bene di coprire il tutto con un po’ di cemento. A distanza di così tanto tempo non sarebbe forse opportuno ripristinare la lastra di vetro? Se invece non si ha più interesse a far vedere l’antico tratto di mura, non sarebbe meglio eliminare definitivamente quell’obbrobrio? Che senso ha infatti lasciarlo lì? Ormai è solo più un ostacolo al transito delle persone. Spero che chi di dovere possa intervenire per risolvere la situazione una volta per tutte.

Luca Manfredi

Sciopero del trasporto pubblico di venerdì, le fasce garantite Gtt

Venerdì 17 novembre 2023 è previsto uno sciopero nazionale del servizio di trasporto pubblico locale a cui aderiscono le OO.SS. Filt Cgil e Uiltrasporti e uno sciopero aziendale indetto dalla O.S. Fast – Confsal, entrambi relativi a tematiche economico-sociali.

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. 
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Nuove telecamere a presidio delle corsie preferenziali

 Per agevolare e velocizzare il percorso di bus e tram

 

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina su proposta dell’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta una modifica al progetto del dicembre 2020 per la realizzazione di nuovi impianti di rilevazione del traffico.

Con tale rimodulazione si intende garantire un maggiore controllo sulle aree pedonali, sulla Ztl e nei tratti più critici della viabilità dissuadendo chi è solito attraversarle indebitamente dal farlo e rendendo più fluido il trasporto pubblico con gli autobus che potranno finalmente muoversi lungo corsie preferenziali non rallentati da altri veicoli.

Oltre alle due telecamere già posizionate nella zona pedonale di via Di Nanni  e alle tre in uscita dal centro città nei corsi Galileo Ferraris e Re Umberto e in via della Consolata, il progetto, che consentirà anche la sostituzione di parte degli impianti della ZTL centrale attualmente in esercizio con altri tecnologicamente più avanzati, prevede la realizzazione di nuovi varchi: al Monte dei Cappuccini; nelle aree pedonali della Crocetta e in via Vibò, nelle vie Fiano, Corio, Musinè, San Rocchetto, Rocciamelone al Borgo Vecchio nel quartiere Campidoglio; sulle corsie riservate agli incroci dei corsi Vittorio e Re Umberto in direzione di piazza Rivoli, tra i corsi Vittorio e Cairoli in direzione centro, tra il ponte Sommeiller e via Sacchi, in via Vanchiglia all’altezza di via degli Artisti e lungo il tracciato delle due linee Bus Rapid Transport (BRT Linea 2 e 5) previste dal nuovo piano di trasporto.

“Rendere il trasporto pubblico più efficiente e attrattivo vuol dire anche agevolare e velocizzare il percorso di autobus e tram, renderlo più scorrevole – spiega l’assessora Foglietta –  L’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina concorrerà, insieme alla priorità semaforica riservata ai mezzi pubblici, ad aumentare la velocità commerciale del trasporto pubblico, che spesso viene rallentato dall’uso improprio che le auto private fanno delle corsie preferenziali,  riducendo così i tempi di attesa e consentendo un servizio più puntuale.”

Inalterata la spesa prevista la progettazione, l’acquisizione, l’installazione e la messa in esercizio delle 46 telecamere che è di 1 milione e 500mila euro e verrà finanziata con economie di mutuo.

Una “catena umana” vestita di viola abbraccerà il Sant’Anna

Per la 15^ Giornata mondiale del Prematuro
Venerdì 17 novembre 2023, in occasione della 15^ Giornata mondiale della Prematurità, alle ore 15 una “catena umana” di genitori, operatori dell’ospedale Sant’Anna di Torino, parenti e cittadini, vestiti di viola (colore simbolo della prematurità) abbraccerà simbolicamente il perimetro attorno all’ospedale.
Sono circa 27.000 all’anno in Italia e circa 1800 in Piemonte i neonati prematuri, nati prima delle 37 settimane di gravidanza: di questi, circa 4000 (circa 200 in Piemonte) sono quelli nati molto pretermine, prima delle 32 settimane (dati CedAP 2022).
La sopravvivenza, ma soprattutto la salute, lo sviluppo neuro – evolutivo e la qualità di vita futura di questi neonati, in particolare di quelli più fragili ed immaturi, sono migliorate progressivamente negli ultimi anni. È oggi ampiamente riconosciuto il ruolo, in questo straordinario miglioramento, dell’impiego di tecnologie sempre più sofisticate e meno invasive, ma anche quello del coinvolgimento attivo delle famiglie, che diventano loro stesse “strumento di cura”.
La nascita prematura, e tutto ciò che essa determina, apre ad una realtà genitoriale che stride fortemente con l’idea del “bambino immaginato”, così diverso dal bambino reale che dopo la nascita è il figlio. A questa segue l’esperienza del ricovero, unica per ogni prematuro e per il suo nucleo familiare. I genitori hanno bisogno di credere nelle loro capacità e di sentirsi accolti, sostenuti dall’équipe assistenziale della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) ed attivamente coinvolti nell’accudimento del figlio, sin dai primi giorni di vita.
Uno dei trattamenti più potenti che un neonato può ricevere, evidenzia la EFCNI – European Foundation for the Care of Newborn Infants, è il contatto pelle a pelle con un genitore e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della vicinanza dei genitori. Il KC (Kangaroo Care), contatto pelle a pelle continuo e prolungato, sottolinea la EFCNI, produce effetti documentati, tra cui migliore regolazione termica, migliore produzione di latte materno, prevenzione delle infezioni, facilitazione positiva degli effetti fisiologici, comportamentali.
Il 17 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare a livello mondiale le istituzioni e la popolazione sulle sfide che comporta la nascita prematura e sulle azioni atte a migliorare l’assistenza dei bambini prematuri e delle loro famiglie. Ogni anno l’EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants) sceglie un tema specifico di sensibilizzazione.
Per il 17 novembre 2023 (15° anniversario della Giornata) la campagna scelta a livello internazionale è “Gesti semplici, grandi risultati. Contatto immediato pelle a pelle ovunque, per ogni neonato”
In questa occasione, l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino ha organizzato due iniziative che ruotano intorno al tema del “contatto”:
    • Alle 13,30 si svolgerà un collegamento online con tutte le Neonatologie / Terapie Intensive Neonatali di Piemonte e Valle d’Aosta: per ogni reparto, in una staffetta ideale, una coppia di genitori condividerà il proprio “sentire” sul contatto pelle a pelle con il proprio neonato (Kangaroo care).
    • alle ore 15 si creerà una “catena umana” di genitori, operatori dell’ospedale Sant’Anna, parenti e cittadini, vestiti di viola (colore simbolo della prematurità), che abbracci simbolicamente il perimetro attorno all’ospedale. Un drone filmerà l’intero evento.