CRONACA- Pagina 55

Forte grandinata a Pinerolo

Nel pomeriggio di oggi una violenta grandinata ha colpito Pinerolo. Chicchi grandi come noci accompagnati da un forte acquazzone hanno danneggiato molte auto. Diverse strade si sono allagate.

L’altra Barriera sfila a Torino: cento bambini delle scuole primarie tra i banchi del mercato

Con Fondazione Mus-e Italia, Piazza Foroni a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, si è accesa di musica e colori: ieri parata e flash mob 

 
Attraverso l’educazione all’arte e alla bellezza, Fondazione Mus-e contrasta la povertà educativa e promuove inclusione e multiculturalità nei quartieri marginali.
 
Torino, 22 maggio 2025 – Il quartiere Barriera di Milano, a Torino, è stato invaso ieri da un centinaio di bambini delle scuole primarie del territorio, protagonisti di una coinvolgente parata artistica tra musica e circo, organizzata da Fondazione Mus-e Italia, in collaborazione con gli artisti Manuel Vennettilli e Alessandro Bucchieri.
Durante la mattinata, le vie del mercato di Piazza Foroni si sono animate con giochi circensi, strumenti musicali e l’entusiasmo travolgente di bambine e bambini, in un’iniziativa pensata per restituire voce e visibilità all’infanzia del quartiere. I piccoli allievi di quattro classi dell’Istituto Comprensivo Gabelli – Pestalozzi hanno attraversato il mercato con una parata colorata e gioiosa, culminata in un emozionante flash-mob nella zona centrale. Tra acrobazie, strumenti a percussione e improvvisazioni musicali, i giovanissimi partecipanti hanno offerto una performance ricca di energia e significato, cui hanno assistito anche altre classi della scuola, coinvolte come pubblico.
Nell’ambito di un quartiere ad alto rischio sociale, recentemente al centro di gravi episodi di cronaca nera, questa parata è stata un gesto simbolico ma potente, che ha voluto far sentire la presenza e la voce dei bambini che qui vivono e frequentano quotidianamente la scuola: bambini e bambine che rappresentano il presente e il futuro del quartiere, e che oggi hanno dimostrato che questo territorio può essere vivo, creativo e coeso” ha dichiarato Concetta Mascali, coordinatrice locale di Fondazione Mus-e a Torino.
Questa iniziativa rappresenta pienamente la missione di Fondazione Mus-e Italia: portare l’arte là dove ce n’è più bisogno, per costruire ponti, non muri. Attraverso il linguaggio universale della creatività, oggi abbiamo dato voce ai bambini di un quartiere spesso lasciato ai margini, celebrando la bellezza della diversità e il valore della comunità. Eventi come questo dimostrano come l’arte possa essere uno strumento concreto per contrastare la povertà educativa, promuovere l’inclusione e rafforzare i legami sociali. È qui, nelle scuole pubbliche dei territori più fragili, che si costruisce il futuro del nostro Paese – un futuro fatto di rispetto, ascolto e partecipazione” ha concluso Maria Garrone, presidente di Fondazione Mus-e Italia.

Giardino Madre Teresa, arriva la polizia

Controllo delle Forze dell’Ordine 
“Questo tratto di Aurora è tra i peggiori, ed è davanti la sede della Circoscrizione 7. Sempre grazie a quanto mettono in atto le FdO, e al Governo che sta cercando di fare ciò che la Città non svolge.
Mercoledì mattina ho avuto un incontro con il Prefetto Vicario, di tanto abbiamo parlato, non solo di criticità ma anche di proposte per migliorare il territorio. Voglio sperare che la pessima situazione si possa ancora cambiare”. E’ il commento di Patrizia Alessi, capogruppo di Fdi in Circoscrizione.

Città della Salute e della Scienza di Torino prima in Italia per trapianti renali 

Il Centro Trapianti di rene “Antonio Vercellone” della Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) – ospedale Molinette è primo assoluto per numero e complessità di trapianti renali. Questi sono i recentissimi dati del bilancio del Centro nazionale trapianti (Cnt) di Roma, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, nella nuova edizione appena pubblicata della valutazione di qualità dell’attività di trapianto di rene in Italia nel periodo 2002-2022, che fornisce un quadro dei 38 Centri di trapianto di rene attivi nel nostro Paese e dell’intero percorso assistenziale dei pazienti. CDSS è prima assoluta. Non solo, ma pur eseguendo trapianti sempre più complessi, ha i risultati migliori di qualità anche a distanza del trapianto. E i dati su questo riguardano proprio gli ultimi anni 2018-2022.
In venti anni valutati in Italia sono stati effettuati 39.083 trapianti di rene, dei quali 34.484 da donatore deceduto e 4.599 da donatore vivente in 38 Centri. Rispetto al totale, 2952 sono stati effettuati in CDSS (il 7,5% di tutti i trapianti nazionali), dei quali 239 da vivente.
Numerosi sono i casi complessi, quando la persona che riceve è anziana, oppure è già stata trapiantata in passato, oppure è a particolare rischio di rigetto perchè è molto immunizzato. Altre situazioni sono quelle in cui il ricevente ha effettuato dialisi per lungo tempo o il donatore ha un’età elevate. In tutte queste situazioni, l’esperienza di Torino fa da leader in Italia.
Pur eseguendo trapianti decisamente più complessi, la CDSS ha invece risultati migliori di qualità di sopravvivenza. Infatti, la sopravvivenza dei pazienti a Torino raggiunge il il 97,8% a un anno dal trapianto e il 92,2% a 5 anni, mentre i dati italiani sono del 97,3% a un anno dal trapianto ed il 91,5% a 5 anni nella media nazionale. La sopravvivenza dei reni trapiantati al netto dei decessi raggiunge alla CDSS di Torino il 95,7% a un anno dal trapianto, mentre in Italia il 94,1% a un anno dal trapianto nella media nazionale.
Il segreto torinese di questi risultati sta nell’impianto organizzativo che si articola da circa 45 anni sulla sinergica collaborazione tra l’équipe nefrologica della Nefrologia Dialisi e Trapianto universitaria (diretta dal professor Luigi Biancone), che si fa carico della gestione clinica del paziente sia nella fase pre che post-trapianto (e svolge storicamente funzioni di coordinamento e Responsabilità di Programma), con la Chirurgia vascolare ospedaliera (diretta dal dottor Aldo Verri), con l’Urologia universitaria (diretta dal professor Paolo Gontero). La componente anestesiologica è attualmente diretta dal dottor Maurizio Berardino della Rianimazione 2.
Grazie alla convergenza di queste differenti competenze cliniche e chirurgiche nefrologiche-vascolari-urologiche, perfettamente integrate da oltre quarant’anni di impegno sul campo, è stato possibile offrire la realizzazione di un trapianto a centinaia di pazienti a difficile trapiantabilità per la loro complessità. E insieme a questi operatori sono in vario grado coinvolti nell’attività innumerevoli medici, infermieri, tecnici, OSS, amministrativi di altri settori clinici, chirurgici e di laboratorio, che offrono una collaborazione fondamentale per affrontare casi complessi, quali l’Anatomia Patologica, l’Immunobiologia e genetica dei Trapianti, la Radiologia, la Chirugia generale, la Banca del Sangue e tanti altri
“Il 32% dei nostri trapiantati ha una malattia rara, per la metà di essi renale e per il resto di vario genere, tipicamente urologica e vascolare ed il Centro ha anche il maggior numero in Italia di pazienti trapiantati sopra i 60 anni: dal punto di vista clinico e chirurgico la sinergia da quasi 45 anni tra le strutture di  nefrologia, chirurgia vascolare ospedaliera e urologia è il formidabile motore per una maggior inclusività nel programma di trapianto di pazienti che ne hanno bisogno e che vengono rifiutati altrove e lasciati in dialisi” dichiara il professor Luigi Biancone.
Caratteristica del Centro è anche la qualità dell’attività di follow-up sine die del trapiantato in concerto con la rete nefrologica piemontese e le nefrologie locali nelle altre regioni, come riportato dai dati nazionali elaborati dal CNT. Proprio sulla base del legame e collaborazione con le nefrologie di territorio, il Centro si sta specializzando a livello internazionale nella prevenzione dell’immunizzazione dopo rientro in dialisi da primo trapianto in modo da facilitare il ritrapianto.
Da sottolineare la gratitudine per i trapianti va sempre ai donatori e alle loro famiglie.
“Questo report del Centro nazionale trapianti conferma che la CDSS è al top in Italia in questo campo. Tutto questo grazie alla collaborazione multidisciplinare tra i nostri professionisti così altamente qualificati, così come solo nella nostra Azienda è possibile trovare. E così come dovrà essere nel futuro Parco della Salute” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).

Volotea rafforza l’asse Torino–Parigi

Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, annuncia la messa in vendita dei voli tra Torino e Parigi Orly anche per la stagione invernale. Il collegamento, operato in esclusiva dal vettore e già attivo con successo durante questa estate, sarà disponibile due volte a settimana, ogni giovedì e domenica, rendendo ancora più agevoli gli spostamenti tra il Piemonte e la capitale francese.

 

L’attivazione del collegamento anche nei mesi invernali rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia di Volotea di estendere la stagionalità dell’offerta e sostenere il turismo verso destinazioni ad alto valore culturale e attrattivo come Parigi.

“Con l’estensione della rotta Torino–Parigi Orly anche in inverno, rafforziamo un collegamento chiave: la Francia rappresenta uno dei mercati principali nel nostro network, e Parigi è una destinazione fortemente richiesta dal punto di vista culturale – ha dichiarato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea –. Operare questa tratta in esclusiva ci consente di rispondere in modo diretto ed efficace alle esigenze dei passeggeri torinesi, offrendo continuità e qualità anche al di fuori della stagione estiva”.

“Siamo molto soddisfatti della conferma del volo Torino-Parigi Orly di Volotea anche per la prossima stagione invernale 2025/2026 – ha commentato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -: in questo modo, i nostri passeggeri potranno disporre di un’offerta davvero unica e conveniente di voli per l’aeroporto parigino di Orly che collegano il nostro territorio a una delle mete più richieste sul fronte turistico e del business. Allo stesso modo, siamo lieti che il volo continui ad agevolare il mercato francese, secondo per importanza turistica per il Piemonte, rafforzando ancora di più il turismo incoming da questo paese”.

Per il 2025 sono 4 le destinazioni servite da Volotea a Torino: 3 in Italia (Alghero, Napoli e Olbia) e 1 in Francia (Parigi Orly).

Ragazzina 14enne presa a calci e pugni per avere lasciato il fidanzatino che guarda il pestaggio in diretta

E ‘ stata  punita per avere lasciato il fidanzatino, la ragazzina di 14 anni che è stata aggredita da un gruppo di coetanee a Torino, tra gli edifici Atc di via Maddalene a Torino. La giovane è stata presa a calci e pugni, colpita con una bottiglia di birra sulla testa e le è stata procurata una ferita al braccio con un coltello. Tra le ragazze che l’hanno aggredita ci sarebbero due sorelle dell’ex ragazzo della vittima.  Sembra che il giovane abbia visto in diretta sul cellulare pestaggio. La  ragazza sarebbe già  stata vittima di altre intimidazioni dopo aver lasciato il fidanzato.

L’intelligenza artificiale del sindaco

Qualcuno invii un buon grafico al Sindaco Lo Russo. Va bene usare l’intelligenza artificiale per creare un’immagine di un evento che deve ancora avvenire e per cui mancano foto, ma almeno che non passi il messaggio che i torinesi son come gli zombi. Già ci dicono che siamo falsi e cortesi, ma brutti proprio no!

Lori Barozzino

Nelle foto i particolari dell’immagine realizzata con l’intelligenza artificiale, postata sui social dal sindaco di Torino 

Riaperta al traffico la Strada Provinciale 168 per Pramollo

Soddisfazione per la riapertura al traffico della Strada Provinciale 168 per Pramollo, interrotta il 17 aprile scorso, nella fase più acuta dell’ondata di maltempo, a causa del cedimento del muro al km 4+800; impegno per la completa messa in sicurezza del tratto stradale, con la realizzazione di un altro tratto di scogliera in massi ciclopici a valle della carreggiata al km 4+850: è questo in sintesi ciò che è emerso nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio nel corso del sopralluogo a Pramollo del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

Incontrando nella sala consiliare del Comune il Sindaco di PramolloRenzo Costantin, e visitando il cantiere sulla Provinciale 168, il Vicesindaco Suppo ha raccolto l’apprezzamento degli amministratori locali e degli abitanti delle frazioni TorniniRuata, PellenchiBocciardi e Bocchiardoni per la celerità con cui gli interventi in somma urgenza per garantire la riapertura della strada sono stati progettati e realizzati e per la contestuale messa in sicurezza della strada forestale che, staccandosi dalla S.P. 168 al km 4+100, ha permesso di bypassare il tratto chiuso durante le quattro settimane in cui la Provinciale non è stata transitabile.

Oltre a ringraziare la Città metropolitana, il Sindaco Costantin ha sottolineato l’impegno della ditta appaltatrice, la STANE di Varese, che ha operato anche nei giorni festivi del 25 aprile e del 1° maggio e non si è fermata neanche nelle giornate in cui le piogge intense ostacolavano i lavori. Il primo cittadino ha anche voluto sottolineare l’impegno della popolazione per superare la fase più acuta e la riconoscenza verso la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana e verso la ditta appaltatrice.

“Da oggi i residenti delle frazioni possono tornare alle loro case transitando nuovamente in auto sulla Provinciale 168, anche se su di un piano viabile ancora non asfaltato. Le operazioni per la riapertura sono state agevolate dalla natura rocciosa del versante interessato dal dissesto. – sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – Gli interventi eseguiti con procedura di somma urgenza hanno comportato una spesa di circa 300.000 euro: soldi spesi bene, vista la soddisfazione e la riconoscenza dei pramollini“.

Gli interventi messi in atto sul corpo di frana principale, che ha causato il crollo del muro, sono stati lo scavo di sbancamento per raggiungere di piano di fondazione idoneo, operazione molto delicata e complessa data la morfologia del versante; la realizzazione di una scogliera in massi ciclopici lunga 50 metri, parzialmente cementata nei primi strati, con inserimento di tubi di drenaggio; il riempimento a tergo della scogliera per la ricostruzione del corpo stradale con un ultimo strato in misto granulare stabilizzato. Restano da eseguire la pavimentazione in conglomerato bituminoso e il ripristino dei muretti parapetto, che verranno eseguiti al termine del secondo intervento. “Ora dobbiamo dare dare avvio ai lavori per il ripristino dell’ammaloramento del muro di sostegno 50 metri più a monte. – annuncia il Vicesindaco Suppo – L’intervento potrebbe richiedere una nuova chiusura al traffico veicolare, necessaria per scongiurare un nuovo crollo al prossimo evento di pioggia rilevante, ma siamo costantemente in contatto con il Comune per coordinare le operazioni”.

 

Stadio Olimpico Grande Torino, cade l’ipoteca. Il Sindaco: “Si aprono nuovi scenari”

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Non verrà rinnovata l’ipoteca sullo Stadio Olimpico Grande Torino, in scadenza il prossimo 2 luglio. Lo comunica l’Agenzia delle Entrate Uniriscossioni, rispondendo all’istanza formale con cui, nei mesi scorsi, il sindaco Stefano Lo Russo chiedeva di non rinnovare l’iscrizione ipotecaria ventennale che gravava sul bene, di proprietà della Città di Torino.

Siamo davvero molto contenti – commenta il sindaco Lo Russo – che l’Agenzia delle Entrate abbia accolto la nostra istanza. Questa decisione ci consentirà di poter ragionare su nuovi scenari di utilizzo e valorizzazione dello Stadio, che verranno esplorati nei prossimi mesi. L’interesse dell’amministrazione era quello del superamento di questa ipoteca che bloccava di fatto ogni ipotesi di investimento di lungo periodo. Lo Stadio Olimpico Grande Torino è il cuore di un più ampio progetto per una città dello sport e questa notizia rappresenta un ulteriore passo avanti verso questo traguardo”.

È davvero una bella notizia – aggiunge l’assessore allo Sport Domenico Carretta – che permetterà di allargare il campo dei ragionamenti sul futuro dello Stadio rispetto alla sola concessione di lungo periodo, aprendo a nuove prospettive finora impossibili. Ringrazio gli uffici comunali del lavoro di questi mesi”.

TORINO CLICK

Perché è importante segnalare sempre alle forze dell’ordine i reati

Il Torinese web tv

Intervista al dott. Clemente Gnarra, segretario generale M.I.A. Patria (sindacato Militari Associati Patria). Perché è importante segnalare sempre alle forze dell’ordine i reati di cui si è testimoni? Essere testimoni di un reato può essere un’esperienza difficile e spesso anche stressante. Tuttavia, è fondamentale ricordare quanto sia importante segnalare sempre alle forze dell’ordine qualsiasi reato si abbia modo di vedere o conoscere. Questo gesto, anche se può sembrare piccolo o scomodo, ha un impatto enorme sulla sicurezza della comunità e sulla lotta contro la criminalità. Proteggere la comunità e prevenire il crimine! Segnalare un reato aiuta a mantenere il territorio più sicuro per tutti. Quando le forze dell’ordine vengono informate tempestivamente, possono intervenire prontamente, arrestare i responsabili e prevenire che il reato si ripeta o coinvolga altre persone. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è un elemento chiave per creare un ambiente più protetto e tranquillo. Aiutare le indagini e la giustizia. Le testimonianze sono spesso fondamentali per le indagini. Segnalare un reato fornisce agli investigatori informazioni preziose che possono fare la differenza tra risolvere o meno un caso. Più dettagli si condividono, più è probabile che si possa arrivare alla verità e assicurare alla giustizia chi ha commesso il reato. Responsabilità civica e solidarietà Segnalare un reato è anche un gesto di responsabilità civica. Significa prendersi cura della propria comunità e contribuire a creare un ambiente più giusto e sicuro per tutti. È un modo per dimostrare solidarietà e attenzione verso il benessere collettivo. Come segnalare correttamente Se si assiste a un reato, è importante fornire tutte le informazioni utili alle forze dell’ordine: dettagli sul luogo, l’orario, le persone coinvolte e qualsiasi altra cosa possa essere rilevante. È consigliabile contattare le forze dell’ordine tramite i numeri di emergenza o recarsi direttamente presso le stazioni di polizia. Segnalare sempre i reati di cui si è testimoni è un gesto semplice ma potente. Aiuta a proteggere sé stessi, la propria famiglia e l’intera comunità. Ricordiamoci che la sicurezza di tutti dipende anche dalla nostra responsabilità e collaborazione!

Francesco Valente

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