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Candiolo, la ricerca cresce grazie alle donazioni

 Nuova Tomoterapia , laboratorio di Oncoematologia, nuovo reparto di Cardio Oncologia, l’Hospice Monviso continua lo sviluppo dell’Istituto di Camdiolo grazie alle donazioni di oltre 260 mila piemontesi

 

Nel 2022 la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha investito oltre 26 milioni di euro per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, grazie a 47 mila donazioni e a oltre 262 mila firme del 5 per mille.

L’istituto di Candiolo è diventata negli anni una realtà scientifica molto importante a livello internazionale: sono attivi 39 laboratori con circa 275 ricercatori, italiani e stranieri. In tutto sono quasi 800 le persone che vi lavorano.

il Bilancio Sociale e di Sostenibilità 2022 presentato ieri dalla presidente donna Allegra Agnelli mostra come prosegua lo sviluppo dell’Istituto insieme al continuo ammodernamento del parco tecnologico, per curare sempre più persone e farlo sempre meglio.: “Vogliamo tenere fede alla nostra missione: contribuire alla sconfitta del cancro. Il nostro impegno non si ferma e non rallenta mai, perché il futuro è oggi”, ha detto donna Allegra agnelli, “ il nostro impegno non si ferma e non rallenta mai, perché il futuro è oggi”.

La presentazione è stata animata dalle interviste condotte dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari, con alcuni dei protagonisti, oltre alla Presidente, la Professoressa Anna Sapino, Direttore Scientifico dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, la Professoressa Caterina Marchiò, Responsabile della Diagnostica Molecolare e dell’Attività di Ricerca dell’Anatomia Patologica, Annamaria Gullà, cervello di rientro ( dal dal prestigioso Dana-Farber Cancer Institute di Boston ) che è rientrata in Italia, a Candiolo, per portare avanti un’importante ricerca sul mieloma multiplo e che ha trovato nel nuovo laboratorio di Ematologia Traslazionale e Immunologia di Candiolo il luogo ideale dove sviluppare i propri progetti. A seguire, Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha evidenziato gli importanti investimenti fatti grazie alla generosità delle persone, che hanno permesso di dotare l’Istituto, tra le tante cose, di una nuova Tomoterapia (la seconda è in arrivo nei prossimi mesi), di un Laboratorio di Oncoematologia, di un nuovo reparto di Cardio Oncologia, dell’Hospice Monviso e di cominciare a progettare la nuova Biobanca. E per finire Fabiana Multari, mamma e paziente che ha aperto la Milano Fashion Week per testimoniare quanto la prevenzione e la ricerca siano state fondamentali nel suo percorso.

Il Direttore della Fondazione, Gianmarco Sala, ha messo inoltre in rilievo lo straordinario legame che c’è da oltre 37 anni tra la Fondazione e i suoi sostenitori: “Lo dimostrano i dati della raccolta fondi provenienti dal 5X1000, dalla raccolta diretta, dalle eredità e legati e dagli eventi. Nel 2022 abbiamo ricevuto oltre 47 mila donazioni che hanno permesso alla Fondazione di destinare oltre 26 milioni di euro alle attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Significativi in particolare gli ultimi dati del 5X1000 relativi alle dichiarazioni dei redditi 2022: 262.770 firme per un importo che ha superato i 12 milioni di euro

Il Bilancio Sociale e di Sostenibilità è stato redatto grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino.

Imprenditore trovato morto in azienda

Dramma nella zona industriale tra Vinovo e Nichelino dove un imprenditore è stato trovato morto nella sua azienda. Lo ha scoperto un familiare  che aveva provato più volte a chiamarlo al cellulare. I soccorsi del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Anas e carabinieri insieme per la sicurezza stradale

  • In un incontro con i ragazzi dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Armi Carabinieri, Anas ha presentato risultati e obiettivi della Campagna di sensibilizzazione “Guida e Basta”
  • Anas e Arma dei Carabinieri sono in prima linea per promuovere una cultura della sicurezza stradale soprattutto tra i giovani

 

 

Roma, 25 ottobre 2023

 

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, è scesa in campo insieme all’Arma dei Carabinieri per promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso la campagna “Guida e basta” che richiama l’attenzione sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Anas e l’Arma dei Carabinieri, infatti, collaborano quotidianamente per garantire la sicurezza stradale ed intervenire in caso di incidenti su tutta la rete delle strade stradali italiane.

Nella giornata di ieri sul tema è stato organizzato un incontro a Roma, presso la sede dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri,  alla presenza di una folta rappresentanza dei ragazzi orfani assistiti dall’Opera, dei giovani della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dei membri della componente Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sono intervenuti il Generale dell’Arma dei Carabinieri, Ugo Zottin, Presidente dell’Opera, e i rappresentanti di Anas.

Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio.
La giornata di oggi rappresenta un ulteriore tassello delle iniziative promosse da Anas, nei confronti delle nuove generazioni, per educarli al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradale.
Un percorso culturale ed educativo che si affianca al prezioso impegno dell’ONAOMAC che, da oltre 70 anni, ha lo scopo di aiutare negli studi circa 1.150 ragazzi, figli di militari dell’Arma dei Carabinieri deceduti in servizio, mediante l’elargizione di borse di studio e assistenza strutturata in differenti forme.

“Raccontare la sicurezza stradale a ragazzi che hanno sofferto per la perdita di un genitore, che con il suo prezioso lavoro ha sacrificato la vita per il Paese – ha dichiarato l’AD Aldo Isi –, ci rende ancora più orgogliosi del nostro impegno nel richiamare l’attenzione su un messaggio semplice: la vita non può essere sprecata per guardare il cellulare mentre si guida”.

Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna “Guida e Basta” per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio.

 

L’obiettivo: ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030

Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.

Webinar inaugura anno Accademia Medicina

Martedì 7 novembre alle ore 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino inaugura l’Anno Accademico 2023 2024 con una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Health trajectories in aging”. Introduce l’incontro Luigi Maria Pernigotti, Primario Emerito di Geriatria, Città della Salute e della Scienza di TorinoInterviene come relatore Laura Fratiglioni, Professore Emerito, Centro di ricerche sull’invecchiamento, Karolinska Institutet, Solna (Svezia).

Nelle nostre società occidentali, viviamo più a lungo e in migliori condizioni di salute. Nella seduta scientifica si discuteranno i principali risultati della ricerca sull’invecchiamento negli ultimi decenni che hanno portato a questo straordinario progresso. Ci si concentrerà sulla multidimensionalità della salute degli anziani e sulla possibilità di monitorarla con un indice che possa essere utilizzato dai medici di famiglia, analogamente a quanto si fa durante l’infanzia. Si mostrerà anche l’eterogeneità della salute delle persone anziane, la sua evoluzione dinamica e i molteplici fattori che possono influenzare positivamente o negativamente le traiettorie di salute individuali. In conclusione, grazie alle nuove evidenze scientifiche, nel prossimo futuro ci aspettiamo in molti paesi di aumentare la durata della vita in buona salute concentrandosi sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

70 anni di scuola in carcere

“Una straordinaria opportunità colta dal Consiglio regionale del Piemonte per far conoscere all’opinione pubblica e alle istituzioni del territorio una pagina della nostra migliore storia di impegno civile e sociale”. Così il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha definito la mostra fotografica 70 anni di scuola in carcere, inaugurata  all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assemblea legislativa regionale, in via Arsenale 14/G, a Torino.

I settant’anni, raccontati attraverso fotografie, manifesti e manufatti, sono quelli vissuti dai detenuti grazie alla presenza dell’Istituto professionale Plana all’interno delle carceri torinesi.

“Un impegno iniziato nel 1953 alle carceri Nuove e proseguito alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno – ha ricordato il dirigente dell’Istituto, Enrico Boccaglini – che ha visto nascere nel corso del tempo numerose collaborazioni, come quella con il Museo ferroviario piemontese, e regalato ai detenuti un’esperienza di normalità e di arricchimento professionale. Una possibilità che coinvolge ogni anno un’ottantina di detenuti e permette a una quindicina di loro di affrontare l’esame per la qualifica professionale”.

“Un’esperienza – ha aggiunto la responsabile dei corsi scolastici in carcere Sara Brugo – capace di riorientare l’esistenza dei detenuti, che attraverso lo studio e la condivisione del lavoro acquisiscono consapevolezza del proprio valore, vedono aprirsi davanti agli occhi nuove opportunità e imparano le regole della convivenza. Tra i prossimi obiettivi, la possibilità di permettere agli allievi di conseguire il diploma al termine del terzo anno”.

Anche la direttrice della Casa circondariale Elena Lombardi Vallauri ha evidenziato che “i sette decenni d’impegno dell’Istituto Plana e del personale carcerario sono una dimostrazione che in carcere è possibile creare spazi di libertà, offrendo ai detenuti l’opportunità di conseguire un titolo di studio e una maggior consapevolezza di sé e del proprio valore”.

Il presidente del Museo ferroviario piemontese Marco Pochettino ha illustrato il progetto, nato cinque anni fa e condiviso con il Garante regionale e la Garante comunale dei detenuti di Torino “per far costruire all’interno del carcere le parti in legno di una carrozza d’epoca del 1926, destinata prossimamente a viaggiare sulla linea Torino-Ceres”.

“L’impegno dell’Istituto Plana all’interno del carcere – ha concluso Mellano – è la testimonianza di una scuola che fa vivere concretamente il dettato costituzionale secondo cui le pene devono essere rivolte all’obiettivo della rieducazione, restituendo una cornice di profonda umanità e di grande speranza”.

Tra i numerosi partecipanti all’evento era presente la consigliera Silvana Accossato.

La mostra, allestita sulle vetrine esterne dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte,  è visibile fino al 19 novembre.

Poste: a dicembre passaporti negli uffici postali

POSTE: A DICEMBRE PASSAPORTI NEGLI UFFICI POSTALI, DA FEBBRAIO CARTA D’IDENTITA’ E SERVIZI AGENZIA DELLE ENTRATE

 

Il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco anticipa al TG Poste le prossime tappe di sviluppo del Progetto Polis per i comuni con meno di 15.000 abitanti, che coniuga risultati di business con il supporto al sistema Paese

 

Torino, ottobre 2023 – Il Progetto Polis di Poste Italiane procede spedito e presto permetterà ai cittadini dei piccoli Comuni di ritirare Passaporto e Carta d’Identità direttamente negli Uffici Postali. In un’intervista al TGPoste, il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, si è soffermato sul progetto di creazione dello sportello unico digitale nei 7.000 Uffici Postali ospitati dai Comuni con meno di 15.000 abitanti di cui 268 in provincia di Torino, sottolineando che “il progetto Polis è l’immagine più bella che possiamo presentare quando diciamo che Poste Italiane coniuga il business e il supporto al sistema Paese”.  

“Al momento – ha detto Lasco – stiamo già erogando servizi dell’Inps, certificati anagrafici e giudiziari. A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate”.

Il progetto Polis, presentato a gennaio alla presenza delle massime cariche dello Stato, procede a ritmi elevati anche nella costituzione della più grande rete nazionale di aree di coworking, con 250 siti messi a disposizione da Poste Italiane in tutto il Paese. “Vogliamo dare a persone, aziende e professionisti l’opportunità di usare questi spazi”, ha detto Lasco. “Questi spazi – ha concluso – non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti ma soprattutto nelle realtà medio-piccole, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico di tutto il Paese”.

Continua la prevenzione a bullismo e cyberbullismo

La Sesta commissione regionale, presieduta da Davide Nicco, ha concluso l’esame del Documento di economia e finanza regionale 2023-25 (Defr), su cui si è espressa con parere favorevole a maggioranza. 

L’assessore Elena Chiorino ha illustrato la parte relativa a istruzione e diritto allo studio, rispetto ai quali si intende proseguire nel solco delle misure già in corso: su edilizia scolastica si andrà avanti con l’adeguamento del patrimonio esistente, interventi innovativi sugli spazi anche in ottica di ecosostenibilità, ottimizzazione degli edifici per razionalizzare la rete e valorizzare le aree disagiate a rischio decremento demografico.
In ambito di servizi ausiliari all’istruzione, massima attenzione a temi di attualità come bullismo e cyberbullismo, attraverso progetti di prevenzione e con il coinvolgimento di docenti, studenti e famiglie, e promozione dei servizi rivolti ai bisogni educativi speciali, come ad esempio la promozione della lingua dei segni.
Si proseguirà con le misure per garantire trasporti e assistenza scolastica agli studenti fragili, sostegno alle scuole paritarie, dimensionamento e mantenimento delle scuole nelle zone marginali e montane.

 

Il Tour de France in Piemonte: attese ricadute fino a 15 milioni di euro

Presentata oggi a Parigi l’edizione 2024 del Tour de France con le Grand Depart dall’Italia e l’arrivo in Piemonte il 1 luglio. Il percorso piemontese toccherà le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, per arrivare nel capoluogo il 1 luglio e ripartire da Pinerolo il giorno successivo direzione Francia. Alla presentazione ufficiale del Tour hanno partecipato a Parigi il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

 

Il Tour de France è la principale competizione ciclistica al mondo e la terza competizione sportiva per interesse e ricavi dopo le Olimpiadi estive e i Mondiali di calcio. Un’occasione straordinaria di visibilità per la Regione Piemonte – ogni tappa del Tour viene seguita mediamente da 12 milioni di telespettatori sintonizzati da 200 Paesi – e, stando ai dati elaborati dal Ministero dello Sport Francese e dagli analisti del TdF, anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio.

«Il Tour de France partirà per la prima volta dall’Italia e sarà proprio la nostra città ad accogliere l’arrivo della terza tappa – ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo-. Un evento storico di cui andiamo molto orgogliosi e che avrà ricadute importanti su tutto il nostro territorio. Il Tour è uno degli appuntamenti sportivi più grandi e seguiti in assoluto in tutto il mondo e rappresenta una grande occasione per Torino, che sarà al centro dell’attenzione del mondo sportivo e non solo».

«Il Tour de France è un’occasione straordinaria di visibilità per la Regione Piemonte e anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Per la prima volta il Tour de France parte dall’Italia per poi arrivare in Piemonte ed è la prova di quanto questa amministrazione creda nei grandi eventi internazionali e di quanto questa terra sia attrattiva. Abbiamo scelto di puntare sull’eccellenza, e la determinazione messa in campo per la tappa del Tour de France lo dimostra, perché siamo convinti che se si ospitano eventi di eccellenza ne arriveranno altri e noi sapremo dare a questo territorio la visibilità e lo sviluppo che merita».

L’impatto sull’economia locale, partendo dall’analisi dei dati relativi alle Grandi Partenze organizzate in precedenza, è quantificabile con un moltiplicatore di 3 punti per ogni euro investito dalle istituzioni ospitanti (dato del Ministero Francese) e di un moltiplicatore di 9 punti se si guardano complessivamente gli investimenti messi in campo per l’evento (dato del Tdf). Questo, in Piemonte, si traduce con una ricaduta compresa tra i 5,1 milioni di euro e i 15 milioni. Parte di questo macro dato è dovuto all’impatto che il TdF ha sul compatto ricettivo locale: la carovana che segue il Tour, infatti, è composta da 4.500 persone (1.800 di essi solo appartenenti alle squadre in gara, il resto di addetti alla logistica e giornalisti). Questa importante mole di addetti ai lavori, da sola, nei giorni di gara andrà a occupare 1/3 della disponibilità delle camere d’albergo di Torino e cintura, per un valore stimato di circa 650mila euro. A questi andranno aggiunti turisti e appassionati che in quei giorni sceglieranno il Piemonte per le loro vacanze approfittando dell’arrivo della tappa del Tdf.

Ma le ricadute non si fermano solo ai giorni della competizione: da mettere in conto ci sono anche quelle a lungo termine, figlie di un turismo generato dalla grande visibilità internazionale che tocca tutte le location abbracciate dal Tour. In questo caso può essere d’aiuto osservare cosa è successo nelle città che hanno ospitato le Grand Depart in precedenza: secondo il report ufficiale del Tour de France sulle tre tappe iniziali in Danimarca del Tour 2022 l’impatto economico complessivo è stato di ben 102 milioni di euro (70 milioni dal turismo interno e 32 da quello estero); nelle cinque città interessate dal passaggio della corsa la spesa turistica è stata superiore alla media del periodo di ben 45 milioni; gli spettatori totali delle tre tappe danesi sono stati 1,7 milioni ancora in crescita rispetto ai 778 mila delle due tappe della Grand Depart da Bruxelles nel 2019. Notevoli sono state anche le interazioni media, sia tradizionali che digitali, con più di 80 mila articoli (il 60 per cento su giornali non danesi) che hanno rilanciato nel mondo il nome e l’immagine delle località attraversate. La visibilità principale è data dalla trasmissione televisiva: le tre tappe danesi hanno generato una visualizzazione totale di 203 milioni di ore nel mondo; le due in Belgio 180 milioni e un’audience media del 70%. Dal report danese si evince anche che le tre tappe sono state accompagnate da una grande serie di eventi collegati alla Grande Partenza organizzati in tutto il paese nel corso di un anno contribuendo ad aumentare l’impatto complessivo.

Nitto Atp Finals, “Torino, it’s a match!”: talk, degustazioni, mostre, visite guidate

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Per ricevere e coinvolgere il pubblico in arrivo per le Nitto ATP Finals di tennis maschile, in calendario al Pala Alpitour di Torino dal 12 al 19 novembre, anche quest’anno Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e Visit Piemonte, hanno messo a punto un ricchissimo programma di appuntamenti collaterali denominato “Torino, it’s a match!”: dal 9 al 19 novembre si terranno talk, degustazioni, mostre, visite guidate e numerosi eventi, molti dei quali gratuiti.

Il luogo principale delle attività sarà piazza Castello. Sul lato destro di Palazzo Madama verrà allestita la “nuova” Casa Tennis, una grande cupola geodetica in acciaio di 21 metri di diametro e dalla capienza di oltre 150 posti che richiama nella forma una pallina da tennis. Sarà animata da conferenze e interviste, prenotabili sull’app DICE, con ospiti torinesi, italiani e internazionali provenienti dai mondi dello sport, dell’editoria e dello spettacolo. Come già avvenuto lo scorso anno, Palazzo Madama aprirà le sue porte ai giornalisti diventando “Casa Media”, uno spazio di lavoro dedicato, allestito nella scenografica Corte Medievale, dove si potranno incontrare ed intervistare i protagonisti degli eventi ospitati in città e a “Casa Tennis”.

All’Archivio di Stato, ingresso da piazzetta Mollino, si troverà laCasa Gusto”, uno spazio per le degustazioni guidate delle eccellenze enogastronomiche del territorio, organizzate da Camera di commercio di Torino e Regione Piemonte. Anche queste attività – gratuite per i possessori di biglietti Nitto ATP Finals e al costo simbolico di 5 euro per il resto del pubblico (il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus) – saranno prenotabili tramite l’app “DICE”.

Tantissimi, inoltre, gli eventi diffusi nel centro di Torino: dal 10 al 19 novembre, dal primo pomeriggio e fino a sera musica, busking, arti acrobatiche e magia, con performance coinvolgenti che stimoleranno la curiosità del pubblico. Sabato 18 novembre in occasione della Notte del Tennis cultura, musica, danza e arte si fonderanno creando fino a mezzanotte un’atmosfera indimenticabile, con numerosi eventi speciali che coinvolgeranno locali e esercizi commerciali.

Tutte le informazioni sugli eventi e gli appuntamenti in programma durante le Nitto ATP Finals, le attività al Fan Village, il palinsesto delle esperienze a Casa Tennis, le degustazioni di Casa Gusto e le visite guidate sono disponibili e aggiornate in una speciale sezione sul sito www.turismotorino.org

Repole, preghiera per la pace invocata dal Papa venerdì 27 ottobre


Il messaggio dell’Arcivescovo di Torino
“La gravità della situazione internazionale, scrive nel messaggio alle parrocchie e a tutti i fedeli Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, con i conflitti che stanno sconvolgendo Israele e l’Ucraina, turba drammaticamente i nostri cuori e ci spinge ad aderire con totale convinzione alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace che il Papa ha indetto in tutto il mondo venerdì 27 ottobre, invitando ad aderire anche le altre confessioni cristiane e le altre religioni. Nelle diocesi di Torino e Susa sono già previste numerose iniziative presso le parrocchie e gli istituti religiosi: vi propongo di prenderne visione sui siti diocesani, ma anche vi esorto a moltiplicarle con fantasia e ad inventarne di ulteriori, perché ovunque si elevi al Cielo il nostro grido di pace. A un mondo angosciato, che non riesce ad immaginare soluzioni e che fatica a superare la logica della violenza, un mondo che non riesce a mettere da parte il meccanismo perverso delle vendette incrociate, abbiamo il compito evangelico di ricordare che la pace è innanzi tutto un dono di conversione da implorare al Signore nel cuore degli uomini, dei governanti, ma anche dei popoli e quindi di noi stessi”.