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Dialisi Ivrea, i tempi della ristrutturazione

«La ristrutturazione della Dialisi di Ivrea prevede anche la progettazione esecutiva di interventi di riqualificazione e adeguamento impiantistico, che terminerà entro fine 2023. A seguito di questo intervento, potranno essere definite nel dettaglio le tempistiche di esecuzione e completamento dei lavori. E’ opportuno ricordare che queste attività, unite a quelle in esecuzione in tutti gli altri presidi aziendali e ai ben18 interventi previsti dal Pnrr, prevedono un impegno di risorse umane ed economiche straordinarie che l’Asl sta garantendo».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi in risposta all’interrogazione sui lavori nel reparto di Dialisi dell’ospedale di Ivrea.

La Città intitola una piazzetta a Don Mario Bo

Don Mario Bo (1926-2004) parroco ‘costruttore emerito’ della chiesa di san Michele Arcangelo tra via Ivrea e corso Vercelli sarà ricordato dalla Città con l’intitolazione della piazzetta prospiciente il sagrato dell’edificio di culto. Lo ha deciso all’unanimità la Commissione Toponomastica presieduta da Maria Grazia Grippo dando corso all’invito contenuto nell’Ordine del giorno della Circoscrizione 6 del 2022.

Il rappresentante circoscrizionale ha ricordato ai Commissari il parroco di Pietra Alta e del Villaggio Snia Viscosa nell’opera di aiuto ai più poveri iniziata nel 1964 e proseguita per decenni nella periferia estrema di Barriera di Milano; Don Bo si fece promotore della nascita di squadre di pallavolo e di calcio come della costruzione di campi da bocce, tennis e calcio nel Villaggio e della creazione dell’oratorio la “Repubblica dei ragazzi”. 

La piazzetta oggi senza nome è da sempre punto di ritrovo dei giovani e luogo di iniziative legate all’attività della parrocchia. 

 

Medici di medicina generale: così la Regione affronta le carenze di organico

«In considerazione della nota e perdurante situazione di carenza di medici di Medicina Generale su tutto il territorio nazionale, la Regione Piemonte ha siglato un accordo integrativo regionale in sinergia con le Organizzazioni sindacali dei Medici di Medicina Generale nell’ambito del Tavolo istituito il 15 maggio 2023. Sempre in detto contesto, le Asl adottano continuamente soluzioni operative per garantire assistenza sanitaria ai cittadini rimasti privi del rispettivo medico in quanto cessato a diverso titolo (es. quiescenza o trasferimento), attraverso medici e risorse proprie». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione sugli strumenti messi in campo dalla Regione per favorire la presenza dei medici di Medicina Generale sul territorio, in particolare nell’area dell’Asl To3. «In merito al mantenimento in servizio di medici di Medicina Generale in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza – ha osservato l’assessore Icardi -, la Regione Piemonte ha precisato che si tratta di una norma di carattere transitorio valida fino al 31 dicembre 2026, cosi come, al fine di garantire l’assistenza sanitaria, ai medici in formazione a cui è stato attribuito un incarico temporaneo di Assistenza Primaria a ciclo di scelta riferito al bando 2022, già titolari di incarico ad attività oraria, è consentita su richiesta l’apertura dello studio medico in deroga, tranne nei casi specifici di grave carenza assistenziale. Inoltre, si è provveduto a dare attuazione alla proroga relativa alla possibilità per i laureati in medicina generale, rispettivamente iscritti al corso di formazione in medicina generale e ai corsi di specializzazione in pediatria, di assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale». Per quanto riguarda le attività ordinarie, l’assessore Icardi ha informato che nel mese di settembre 2023 la Regione ha proceduto a pubblicare gli incarichi vacanti residui del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta. La relativa graduatoria è in pubblicazione e in merito all’ambito territoriale di Collegno e Grugliasco sono state ricevute tre candidature. Contestualmente, la Regione ha emanato un provvedimento che consente alla categoria dei medici iscritti al corso di formazione in medicina generale di presentare domanda. «Azioni e iniziative analoghe – ha continuato Icardi – sono state intraprese, nell’arco dell’anno, anche per quanto concerne l’ambito dei medici pediatri di Libera scelta: i lavori per l’adozione del nuovo accordo integrativo regionale proseguono con cadenza settimanale, con l’intenzione di recepire anche in Piemonte i nuovi modelli per lo sviluppo dell’assistenza territoriale indicati nel DM 77/2022. Relativamente alla situazione nell’Asl To3, preciso che nell’ambito territoriale di Collegno/Grugliasco/Rivoli/Rosta/Villarbasse (con decorrenza 16 ottobre 2023) ed in quello di Trana/Reano/Sangano (con decorrenza dal 15 novembre 2023) hanno accettato l’inserimento negli elenchi due medici pediatri di libera scelta, a copertura di zone carenti straordinarie. A conclusione di un procedimento pubblicato nel corso del presente anno, è inoltre stato assegnato recentemente un incarico di assistenza primaria a ciclo di scelta al dottor Sangiovanni Damiano».

In casa nascondevano hashish: arrestati

Nelle scorse ore, i poliziotti del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, del Commissariato di P.S. Centro e di Barriera Milano hanno tratto in arresto due cittadini marocchini di trenta e ventotto anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

 

Durante il servizio di controllo del territorio in orario pomeridiano, gli agenti in servizio di Volante, transitando in corso Giulio Cesare, notano un gruppo di cittadini maghrebini discutere animatamente; in particolare, uno di essi, alla vista delle pattuglie, tenta di dileguarsi a bordo di un monopattino, ma viene subito fermato.

 

Gli operatori, insospettiti dall’agitazione manifestata al controllo dal trentenne, lo sottopongono a perquisizione rinvenendo nelle sue tasche un coltellino con la lama sporca di hashish, due frammenti della medesima sostanza, uno spray al peperoncino e circa 85€ in contanti. Inoltre, il trentenne è anche in possesso di un telefono cellulare risultato successivamente di provenienza furtiva, e di un mazzo di chiavi.

 

Avendo fondato motivo di ritenere che l’uomo possa nascondere nella propria abitazione ulteriore stupefacente,  i poliziotti si recano presso il suo domicilio: qui viene identificato un suo connazionale, ovvero il ventottenne, e vengono ritrovati, nascosti all’interno di una scatola per scarpe, 5 panetti di hashish interi e uno spezzato a metà, per un peso complessivo di  circa 580 grammi, nonchè 8 involucri termosaldati di crack nascosti in un pacchetto di sigarette e la somma di denaro pari a 210€.

 

I due cittadini marocchini vengono tratti in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Solo il trentenne, sottoposto peraltro all’obbligo di presentazione alla P.G. per reati contro il patrimonio, viene anche denunciato per ricettazione.

Ginecologi e cardiochirurghi insieme salvano mamma e neonato alle Molinette

Pochi giorni fa nelle sale operatorie di cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino è nato, con un parto cesareo in urgenza, il piccolo Tommaso. Subito dopo la mamma è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al cuore. Un evento eccezionale che ha coinvolto varie équipes della Città della Salute di Torino. Cardiochirurghi, ginecologi, anestesisti, cardiologi, neonatologi, ostetriche, perfusionisti ed infermieri si sono dovuti confrontare sin dall’inizio con una situazione difficile ed eccezionale.
La mamma, una donna torinese di 38 anni con gravidanza a termine, arrivata nella notte all’ospedale Maria Vittoria in gravi condizioni con difficoltà respiratorie, veniva sottoposta ad approfondimenti (eseguiti dall’anestesista Erica Galliano e dal cardiologo Davide Forno), che evidenziavano una massa benigna all’interno del cuore, che occludeva la valvola mitrale determinando un danno importante alla contrattilità del cuore stesso, mettendo a rischio la vita della donna e quella del nascituro.
Poche ore dopo la paziente veniva trasferita presso la Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Dopo un confronto multidisciplinare, e in tempi brevissimi, è stata allestita la sala operatoria per poter affrontare contemporaneamente i due delicatissimi interventi: il taglio cesareo per far nascere il neonato ed immediatamente dopo l’intervento cardiochirurgico.
La paziente, in condizioni critiche al suo arrivo, è stata assistita e preparata per gli interventi dagli anestesisti Anna Chiara Trompeo, Valentina Scala e Carlo Burzio (dell’équipe del professor Luca Brazzi).
I ginecologi Maurizio Giarola, Francesca Salvagno, Emilie Canuto e Bernardette Evangelisti (dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto), coadiuvati dalle ostetriche Barbara Ianiro, Erika Pejrasso e Giusy Gennarino, hanno eseguito con successo il parto cesareo, che ha permesso di far venire alla luce il piccolo Tommaso, dal peso di 3140 grammi.
L’équipe neonatologica, costituita da Silvia Borgione e Laura Ferrero (dell’équipe della professoressa Alessandra Coscia), si è recata con una incubatrice da trasporto presso la sala operatoria delle Molinette per sottoporre il neonato a rianimazione ed assistenza respiratoria, e successivamente trasferirlo nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna.
Immediatamente dopo il parto, la neomamma è stata messa in circolazione extracorporea, un macchinario artificiale che consente di ossigenare e pompare il sangue in circolo durante la fase centrale dell’intervento che viene eseguito a cuore fermo. L’intervento cardiochirurgico per rimuovere la massa cardiaca benigna è stato eseguito con una tecnica mininvasiva dalla dottoressa Cristina Barbero, coadiuvata dal professor Antonio Loforte (dell’équipe del professor Mauro Rinaldi), che ha rimosso con successo la massa cardiaca con un piccolo taglio nel torace destro della paziente.
Alla fine della procedura il cuore ha ricominciato a battere e la valvola mitralica ha ripreso a funzionare. La paziente, trasferita subito dopo in terapia intensiva cardiochirurgica, è ora sveglia in reparto di degenza. Il bimbo, all’ospedale Sant’Anna, è stabile e respira autonomamente.
Un’altra storia a lieto fine alle Molinette, nonostante procedure complicate e con logistiche difficili da organizzare in tempi brevissimi, resa possibile da un gioco di squadra e dalla collaborazione tra le diverse équipes e specialità della Città della Salute di Torino.

Giovane di 20 anni muore nell’auto ribaltata

L’incidente stradale mortale è avvenuto all’alba nei pressi di Lamporo, comune del Vercellese.

Vittima un giovane alla guida della sua auto che per cause da accertare si è ribaltata.

Non sono rimasti coinvolti altri veicoli. Sul posto sono giunti il 118 e mezzi di soccorso ma non è stato possibile salvare il ragazzo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Il presidente nazionale CRI in visita al Polo di Susa

Bussoleno – Il Presidente Nazionale della CroceRossa Rosario Valastro ha visitato il Polo Logistico del Comitato di Susa.  Accompagnato dal Vice Presidente Edoardo Italia e dal Presidente della CRIPiemonte Vittorio Ferrero, ha incontrato gli amministratori locali e il personale dell’Associzione impegnati nel progetto di supporto alle persone migranti “MigrAlp”. Attraverso questa iniziativa viene fornita assistenza e soccorso alle persone che attraverso le Alpi cercando di raggiungere altri Paesi europei. (Foto Facebook)

#UnItaliacheaiuta

Da Torino ai comuni della cintura in bici. Da dicembre tre nuove piste 

Tre nuove piste ciclabili collegheranno Torino a Nichelino, Venaria e Mappano a partire da dicembre. Finanziati in gran parte con fondi ministeriali e PNRR, questi tre assi costituiranno il primo tassello di un vero e proprio sistema ciclabile metropolitano che permetterà a pendolari e studenti di spostarsi in modo sostenibile e sicuro tra casa, scuola e lavoro.

Le tre ipotesi di ampliamento della rete ciclabile e di raccordo con il sistema delle ciclovie di Torino sono nate nell’ottobre del 2020, a seguito di una serie di incontri tra la Città metropolitana, responsabile della gestione dei fondi ricevuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della realizzazione delle opere, la Regione Piemonte, la Città di Torino e i comuni della cintura torinese.

Chiara Foglietta, assessora alla Mobilità, commenta così la delibera approvata  su sua proposta, in Giunta comunale: “Rafforzando e ampliando l’offerta di mobilità alternativa, favoriamo una cultura di mobilità sostenibile e un’accessibilità più inclusiva. L’intento è quello di promuovere lo sviluppo della ciclabilità urbana quale sistema di mobilità congruente per gli spostamenti sistematici, quelli di tutti i giorni, che incidono maggiormente sul traffico cittadino e sul sovraffollamento dei mezzi pubblici.”

L’intervento, per i tratti che interessano il territorio del comune di Torino, è in continuità con i nuovi assi ciclabili di via Lanzo e strada Cuorgnè realizzati dalla Città e funzionali al collegamento con Venaria e Mappano, e con l’asse che sarà realizzato in via Artom per il collegamento con la città di Nichelino.

L’importo complessivo delle opere ammonta a 4.104.311 euro finanziato per euro 2.398.323 dalla Città Metropolitana con fondi ministeriali, 1.303.537 euro dalla Regione Piemonte, 322.450 euro per la parte di competenza dal Comune di Nichelino e 80.000 euro dal Comune di Venaria. L’intervento non comporta spese per la Città di Torino, ma saranno a suo carico, nei tratti realizzati sul territorio comunale, la gestione e la manutenzione di infrastrutture e arredi e le spese di energia elettrica per l’illuminazione delle ciclovie.

Il Piemonte chiede a Roma più risorse per la sanità

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Più risorse alla sanità. Con una proposta di legge al Parlamento, presentata dalla Giunta e votata ieri all’unanimità, il Consiglio regionale chiede di vincolare per legge ad una percentuale non inferiore al 7,5 per cento del Pil il finanziamento annuale del sistema sanitario nazionale, con un incremento graduale da qui al 2027.

Il testo, ha spiegato l’assessore Luigi Icardi, è stato condiviso in Conferenza delle Regioni e sarà ora inviato alla Camera dei Deputati: “Con questa legge chiediamo che i fondi della sanità vengano integrati, fino a raggiungere la soglia minima del 7,5 per cento del Pil, e il superamento dei vincoli di spesa per il personale sanitario, nel rispetto dell’equilibrio finanziario”.

Per il relatore di maggioranza Alessandro Stecco(Lega) “il ragionamento che sottende alla legge è la crescita tendenziale delle richieste di prestazioni sanitarie e sociosanitarie a fronte di un servizio sottofinanziato e ancora in affanno per la necessità di coprire i costi derivanti dalle spese sostenute in pandemia. Da qui l’esigenza di destinare maggiori risorse alla sanità per garantire a tutti il diritto alla salute”.

“Il Covid ci ha insegnato che sulla salute non si può derogare – ha detto Raffaele Gallo, relatore per l’opposizione e primo firmatario di un’analoga proposta di legge del Partito democratico che chiedeva di applicare la percentuale del 7,5 già da quest’anno – per questo il vincolo cui fa riferimento la legge andrebbe inserito in Costituzione”.

Numerosi gli interventi dei consiglieri. Per il capogruppo della Lega, Alberto Preioni “obiettivo della legge è avvicinarci in cinque anni alla media europea e superare i vincoli imposti alle regioni per il personale così da poter concorrere in modo autonomo al fabbisogno del proprio territorio regionale”. “

Non basta avere maggiori risorse – ha sottolineato Domenico Ravetti (Pd) – dobbiamo impegnarci ad utilizzarle meglio, intervenendo ad esempio sull’eccesso di visite e sul consumo dei farmaci”. Il tema del privato è stato al centro degli interventi dei consiglieri dem Domenico Rossi “sul privato non c’è pregiudizio, ma deve essere uno strumento al servizio del pubblico, che deve restare al centro degli investimenti dello Stato” e Diego Sarno: “In media i piemontesi spendono 665 euro per prestazioni private e la rinuncia alle cure è passata dal 12% del 2019 al 20% del 2021. I dati ci dicono che migliaia di persone smettono di curarsi”.

Della stessa opinione Sean Sacco (M5s) “in Piemonte chi rinuncia a una visita specialistica è passato dal 8,7% del 2019 al 15% nel 2021 e il 45% delle visite specialistiche è fatto a pagamento. Il privato si sta sostituendo sempre di più al pubblico e può decidere quali prestazioni erogare, generalmente quelle a più alta remunerazione” e Silvana Accossato (Luv) “Sulle liste d’attesa non è sufficiente ipotizzare un sistema dove al pubblico è destinato solo il ruolo di garante e regolatore”.

La Pdl presentata da Gallo non è stata votata, con un ordine del giorno Preioni ha chiesto di non passare agli articoli, essendo i due testi sostanzialmente analoghi.

Da giovedì 2 chiuso versante francese Moncenisio

Per tutto l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà regolarmente transitabile fino al confine di Stat

L’Autorità francese ha comunicato che a partire dalle 12:00 di giovedì 2 novembre chiuderà al traffico la RD1006, proseguimento in Francia della statale 25 “del Moncenisio”.

Il consueto provvedimento francese di chiusura al traffico per la stagione invernale resterà in vigore fino alla primavera 2024.

Durante l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà invece regolarmente percorribile fino al confine di Stato.