CRONACA- Pagina 54

A Nichelino la Festa del Libro e della Lettura

A partire dal 29 aprile e fino al 29 maggio torna, per la 12° edizione, la Festa del Libro e della Lettura di Nichelino. Tantissimi appuntamenti, alcuni dei quali rientrano anche nel programma del Salone Internazionale del Libro OFF.

Inaugurazione martedì 29 aprile alle 18.00 alla Biblioteca G. Arpino (via A. Azzolina, 4). Nei giorni successivi si susseguiranno, come consuetudine, moltissimi appuntamenti diffusi sul territorio.

Ad ospitare presentazioni di libri, serate dedicate alla poesia, autori esordienti e nomi illustri saranno, oltre alla Biblioteca G. Arpino, la Libreria Il Cammello, il palazzo comunale, l’Informagiovani, le associazioni, i circoli e i comitati di quartiere.

Il programma dettagliato è consultabile qui https://comune.nichelino.to.it/2025/04/18/12-festa-del-libro-e-della-lettura-di-nichelino/ 

 

Città a misura di studente: Rivoli nel progetto pilota

Promosso dalla Regione per le aree scolastiche

Il Comune di Rivoli è stato selezionato tra i dieci Comuni piemontesi che potranno usufruire di un supporto specialistico finanziato dalla Regione Piemonte, finalizzato alla messa in sicurezza dei tragitti casa-scuola attraverso un percorso di formazione in tema di aree scolastiche, sicurezza stradale e mobilità sostenibile rivolto ai dipendenti comunali e al personale scolastico.

L’Amministrazione comunale ha scelto con convinzione di aderire alla manifestazione di interesse promossa dalla Regione, destinata ai Comuni soggetti a infrazione per la qualità dell’aria. L’obiettivo è permettere ai tecnici comunali di confrontarsi e collaborare con i referenti scolastici per progettare interventi concreti e condivisi, attraverso un innovativo servizio di affiancamento e formazione.

Rivoli si è classificata quinta nella graduatoria finale, garantendosi così l’accesso al percorso formativo riservato ai primi dieci Comuni.

«Lavoriamo da tempo sul tema delle aree scolastiche – dichiarano l’Assessore alla Viabilità e Mobilità Sostenibile Marco Tilelli e l’Assessore all’Istruzione Lidia Zanette – e abbiamo colto questa opportunità con entusiasmo, perché perfettamente coerente con il lavoro che stiamo portando avanti. Un servizio come questo contribuirà a rendere le nostre città più sicure e sostenibili per le giovani generazioni».

Alla candidatura hanno contribuito congiuntamente l’Ufficio Viabilità, l’Ufficio Ambiente, l’Ufficio Istruzione, la Polizia Locale e le scuole del territorio, coinvolgendo tutti e quattro gli Istituti Comprensivi di Rivoli – Primo Levi, Gobetti, Gozzano e Matteotti – tramite i dirigenti scolastici e i rispettivi mobility manager.

Nel rispetto dei criteri previsti dal bando, sono state individuate tre aree scolastiche prioritarie:

  • l’area Gobetti–Gozzano
  • il complesso scolastico Matteotti–Vittorino da Feltre–Piaget–Sebin
  • l’area Allende

Il progetto regionale partirà ad aprile 2025 e si concluderà a giugno 2026. La prima fase prevede quattro appuntamenti formativi, tre dei quali già previsti nel mese di aprile e uno a maggio, a cui prenderanno parte rappresentanti degli uffici comunali e scolastici.

Un arresto per il furto nella villa di Kaio Jorge

La Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di un uomo moldavo, gravemente indiziato di furto aggravato in abitazione, ricettazione e riciclaggio, commessi in questo capoluogo nel mese di giugno 2023.

L’uomo, insieme ad altri complici non identificati, dopo avere infranto il vetro di una finestra di una villa sita nella zona pre-collinare di Torino, ove all’epoca dimorava il calciatore Kaio Jorge della Juventus, assente dall’abitazione, si impossessava di beni e monili, per un valore di circa 80.000 euro, e poi si appropriava dell’autovettura di lusso in uso al giocatore.

Due giorni dopo, il veicolo veniva utilizzato per perpetrare un altro furto in danno di una filiale di un istituto bancario torinese. Nell’occasione, l’uomo e altri complici, tutti incappucciati, dopo aver bloccato la circolazione stradale, utilizzando delle cinghie di forza applicate ad uno dei veicoli, sradicavano, prima, il portone della filiale e, successivamente, una cassaforte contenente circa 11.500 euro. I soggetti in fuga venivano intercettati da una Volante e, dopo un breve inseguimento, abbandonavano il furgone con all’interno la cassaforte.

L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, grazie all’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza, nonchè ai rilievi tecnici svolti da personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, permetteva di raccogliere gravi indizi a carico del moldavo, pienamente condivisi dall’A.G. procedente che emetteva l’ordinanza in parola.

Maltempo, la conta dei danni a Torino. Previste nuove precipitazioni

Con l’esaurirsi della pioggia già nella tarda serata di venerdì, le condizioni meteorologiche hanno visto un progressivo miglioramento. I ponti di Torino sono stati tutti riaperti al traffico.

Sono intanto iniziate le operazioni di verifica, messa in sicurezza e conta dei danni. Nel pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla rimozione della grande mole di materiale accumulatosi alla base della passerella pedonale nei pressi di corso Mortara che sarà poi successivamente conferito in discarica.

Dai primi controlli sul patrimonio arboreo sarebbero una dozzina gli alberi interamente o parzialmente danneggiati dal maltempo (all’interno del Parco Michelotti, in via Gaidano, strada Aeroporto, via Toselli, strada vicinale del Cresto, via Genova, lungo l’asse Millefonti, in prossimità dell’ospedale Molinette, al Parco della Pellerina, in piazza d’Armi, ai Giardini Reali, in Lungo Dora Voghera, al Parco Europa, al Parco Maddalena, in Lungo Stura Lazio).

Rimangono vietati il transito sugli itinerari costeggianti i fiumi che non sono ancora stati liberati dal limo e l’uso delle passerelle pedonali di attraversamento.

Sul Po restano al momento sospese la navigazione remiera e ogni altra attività e restano chiusi i Murazzi dove oggi iniziano le operazioni di pulizia con rimozione del limo dalle superfici per permetterne la riapertura, nel corso della giornata, salvo peggioramenti meteorologici. Interventi che, nel corso della prossima settimana, interesseranno anche i percorsi ciclo pedonali e le aree in prossimità delle sponde.

Il deflusso delle acque potrebbe però essere interrotto da nuove precipitazioni attese già a partire da questa sera e poi per le giornate di oggi e domenica.

Al momento non vi è immediato pericolo di tracimazione o esondazione, tuttavia l’intensità delle acque, la loro velocità e i materiali galleggianti trasportati dalla corrente richiedono ancora un livello di attenzione particolare.

Una situazione che il Centro operativo comunale della Protezione Civile continua a monitorare costantemente, insieme al volontariato organizzato e al personale della Polizia Locale.

Ulteriori aggiornamenti verranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione.

TORINO CLICK

Schianto tra furgone e auto: muore una donna

Un incidente stradale mortale si è verificato in provincia di Novara, a Paruzzaro,  nelle vicinanze dello svincolo autostradale della A26. Una vettura e un furgone si sono scontrati per cause in via di accertamento.

Sull’auto viaggiavano tre donne, una di loro, sul sedile posteriore, ha perso la vita nel violento urto. Un’altra donna è rimasta gravemente ferita ed è stata portata d’urgenza in elicottero all’ospedale Maggiore di Novara. La terza ha riportato ferite di media gravità.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Dalla Sicilia in Piemonte mascherati rapinavano banche

Nella mattinata del 15 aprile, a Palermo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, coadiuvati da personale della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di cinque persone italiane di 30, 48 (due), 49 e 50 anni, sospettate di aver commesso, tra i mesi di febbraio e marzo 2024, due rapine ai danni di due distinte filiali bancarie site ad Osasio e a Moncalieri, appropriandosi complessivamente di più di 110 mila euro in contanti. La misura cautelare, scaturisce a seguito di un’articolata attività investigativa, eseguita attraverso il fondamentale ausilio offerto dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza delle agenzie bancarie e di quelle comunali. Tale attività, ha permesso ai Carabinieri di raccogliere gravi e concordanti indizi di reità a carico degli indagati nonché di inquadrare i rispettivi specifici ruoli nell’esecuzione dei presunti delitti. In particolare, è stato accertato che entrambe le rapine sono state realizzate da una banda proveniente da Palermo. I soggetti viaggiavano separati per non destare sospetti e a Torino grazie all’aiuto di un supporto logistico. Il modus operandi prevedeva che prima di ogni colpo venivano effettuati numerosi sopralluoghi finalizzati a verificare le condizioni dei luoghi. I membri erano divisi in esecutori materiali e basisti. La fuga avveniva con un’autovettura rubata con targhe contraffatte e dopo ogni colpo, la “squadra” rimaneva nel capoluogo piemontese giusto il tempo per la spartizione del bottino che peraltro è stato per la maggior parte recuperato dagli investigatori nel corso delle indagini, e poi tornavano in Sicilia a bordo di altra autovettura non riconducibile a nessuno di loro. Quattro dei presunti rapinatori sono stati accompagnati presso il carcere “Pagliarelli-Lorusso” di Palermo, mentre il quinto, uno dei due 48 enni, è stato raggiunto dalla misura presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino perché detenuto per altra causa.

Maltempo, vertice in Regione per la stima dei danni e lo stato di emergenza

Si è svolto questa mattina in video collegamento il vertice tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori alla Protezione civile Marco Gabusi e quello agli Enti locali Enrico Bussalino, con i presidenti delle Province piemontesi e i rappresentanti degli enti locali Anci, Uncem, Upi, Anpci e Ali.
«Grazie all’accuratezza delle previsioni di Arpa e alla tempestività degli interventi dei tecnici e della nostra protezione civile, che in poche ore ha saputo mettere in campo oltre 1500 volontari, pare che la situazione più critica sia passata, anche se le previsioni per le prossime ore non ci consentono di abbassare la guardia – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio aprendo la riunione – Vanno monitorate con particolare attenzione le frane: sono oltre 500 quelle già censite, ma il numero potrebbe aumentare. Alle Province abbiamo chiesto di lavorare da subito a una stima dei danni in modo da avere per i primi giorni della prossima settimana un conteggio il più possibile accurato da fornire al governo per l’istruttoria necessaria al riconoscimento dello Stato di emergenza che è essenziale per la copertura delle opere di somma urgenza per le quali la Regione ha già garantito i primi 5 milioni, ma che stimiamo superino i 15 milioni di euro. Ho sentito più volte in questi giorni il ministro Musumeci, e il vicepresidente Tajani, durante il Consiglio dei ministri di ieri, ha posto la questione all’attenzione del governo, da cui abbiamo avuto importanti rassicurazioni sul supporto e la vicinanza».
«Ancora una volta il nostro sistema di protezione civile è stato in grado di affrontare un evento atmosferico straordinario per modalità e per il periodo dell’anno in cui si è verificato: siamo stati al lavoro nelle 30 ore dell’emergenza e da ieri sono iniziati i sopralluoghi per ripristinare le situazioni più importanti, questo è frutto dello straordinario lavoro di squadra tra regioni enti locali e volontari. A questo va aggiunta la costante  collaborazione tra la Regione e gli enti locali – Comuni, Province e Città metropolitana – che si  conferma fondamentale sia per la gestione delle fasi di emergenza sia per quella della ricostruzione» hanno dichiarato gli assessori alla Protezione civile Marco Gabusi e agli Enti locali, Enrico Bussalino.
Durante la riunione i presidenti delle Province hanno evidenziato come la macchina di protezione civile e di pronto intervento abbia consentito di contenere i danni, così come gli importanti interventi di messa in sicurezza di grandi fiumi e versanti che sono stati fatti negli anni successivi all’alluvione del 1994. I presidenti hanno poi relazionato sulla situazione di strade e frane nei rispettivi territori e sottolineato la preoccupazione per il maltempo previsto nei prossimi giorni.
LE ATTIVITA DI PREVISIONE E ALLERTAMENTO 
Il presidente Cirio e l’assessore Marnati: «La precisione di Arpa ha consentito di agire con tempestività»
«Il Piemonte in questi anni si è distinto per la capacità di prevedere questo tipo di eventi in modo. Abbiamo investito risorse e tecnologie, anche con l’uso dell’intelligenza artificiale, per farci trovare il più possibile pronti di fronte a eventi purtroppo sempre più frequenti – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati – Allo stesso tempo continuiamo a intervenire in maniera strutturale per rafforzare la capacità di tenuta del nostro territorio e delle infrastrutture blu».
La precisione e la celerità delle previsioni di Arpa è stata elogiata anche dai presidenti di Provincia e dalle associazioni degli enti locali durante la riunione.
In particolare, in occasione dell’evento del 15-17 aprile, il Centro Funzionale di Arpa Piemonte, sulla base delle previsioni meteorologiche e delle valutazioni degli effetti al suolo, aveva emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico sulle zone alpine nordoccidentali per il 15 aprile che si elevava ad arancione nelle 24 ore successive. Considerato il marcato peggioramento atteso delle condizioni meteorologiche e il loro impatto sul territorio in termini di risposta del reticolo fluviale e dei versanti, l’allerta del giorno seguente è stata rapidamente elevata a rossa per rischio idrogeologico su alto vercellese, biellese e parte del torinese e arancione su gran parte della Regione. Contestualmente il Centro Funzionale ha intensificato il monitoraggio con bollettini di aggiornamento che nella fase dell’emergenza sono stati emessi ogni 6 ore – alle 6 del mattino, alle 12, alle 18 e alle 24 di sera – rafforzando il presidio in Sala Rischi Naturali e ambientali che è diventato H24. Arpa ha inoltre reso più frequenti le elaborazioni del modello di previsione delle piene sul bacino del fiume Po, per la verifica delle previsioni e intensificato anche le attività di divulgazione al pubblico sia attraverso l’aggiornamento della sezione tematica del sito di Arpa Piemonte con il Pericolo attuale, sia con la redazione di notizie sul sito istituzionale e attraverso l’utilizzo del canale X (ex-Twitter) dell’Agenzia.
LE PRECIPITAZIONI, RAFFRONTO CON PRECEDENTI EVENTI
Dal 15 aprile al 17 aprile 2025 il Piemonte è stato colpito da precipitazioni molto forti. I valori massimi si sono concentrati sulle zone alpine del Torinese, Biellese e Verbano con valori generalmente compresi tra 300 e 400 m e picchi di oltre 500 in poco meno di 72 ore. Sull’appennino Ligure con apporti significativi sul Belbo, alto bacino della Bormida con accumuli superiori al 200 m.
I valori osservati sono comparabili a quelle di eventi alluvionali che hanno interessato in passato la regione, in particolare l’alluvione dell’autunno 2020.
Dal confronto risulta evidente il carattere autunnale del recente evento: pur essendo primavera, il confronto è necessariamente con eventi meteo-pluviometrici autunnali (novembre 1994, ottobre 2000, novembre 2016, novembre 2020). Altra caratteristica peculiare la durata è stata significativamente ridotta, pur con accumuli abbastanza confrontabili con questi eventi: 72 ore di precipitazioni complessivamente, ma con intensità più significative in 50-60 ore.
L’evento è paragonabile a quello alluvionale del 13-16 ottobre del 2000, anche se la durata è stata inferiore (72 ore rispetto alle 96 ore) e i valori massimi inferiori: nel 2000 si registrarono fino a 740 mm a Bognanco (VB) nel bacino del Toce, oltre 700 m sui bacini di Orco e Stura di Lanzo e oltre 300 m sul bacino della Dora Riparia. Di conseguenza le portate massime registrate furono superiori con 3100 m3/s a Tavagnasco (TO) sulla Dora Baltea, 2300 m3/s a Torino Murazzi (contro gli attuali 1000 m3/s). Tuttavia, se si considera la portata massima del fiume Po alla chiusura del bacino piemontese ad Isola S. Antonio (AL), nel 2000 si registrarono 10500 m3/s, di poco superiori agli attuali 10300 m3/s.
Dal punto di vista della distribuzione areale delle precipitazioni, l’evento mostra similitudini anche con quello del 1994, seppure con quantitativi decisamente inferiori sulle zone al confine con la Liguria; anche in questo evento osserviamo un canale di forti piogge che si estende dall’Appennino Ligure (piena delle Bormida) fino alle pianure settentrionali, passando per le zone collinari di Langhe (piena del torrente Belbo) e del Monferrato. Infine, nell’evento del 2025 sono state risparmiate le vallate occidentali del cuneese, mentre l’Alto Tanaro è stato interessato da quantitativi inferiori che hanno determinato una piena moderata nelle sezioni a valle fino alla confluenza col Po.

Alberi corso Belgio: “Ma gli amministratori sanno cosa significa partecipazione?”

Caro direttore,

Leggiamo su «La Stampa» del 15 aprile 2025 che il Comune intende affidare entro la primavera a un progettista esterno la redazione di un masterplan di corso Belgio, unitamente all’ “incarico di accompagnamento alla progettazione per il coinvolgimento della cittadinanza“. Si menziona inoltre la già avvenuta approvazione di un documento di indirizzo alla progettazione lo scorso 27 marzo.

Quindi in realtà il Comune è già partito in solitaria senza coinvolgere la cittadinanza. Ed ecco infatti sul sito Internet in data 27 marzo una determina su un “Progetto di Rinaturalizzazione di aree urbane tramite la messa a dimora di alberi e arbusti con fondi europei (PN METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027).

Per cominciare bene il “processo di partecipazione” (che presuppone la trasparenza), nella determina non si indica che il progetto in questione riguardi la sostituzione dell’alberata di corso Belgio (caso mai i cittadini ficcanasassero nelle decisioni dei dirigenti comunali). Sostituzione che evidentemente non può essere rubricata come “rinaturalizzazione“; né tanto meno possono esserlo gli altri interventi citati sul giornale: il rifacimento delle banchine (la cui necessità era pure già stata messa in discussione) e la rimozione delle barriere architettoniche (auspicabile, ma per realizzare la quale non è indispensabile toccare l’alberata).

Se questa è la determina che riguarda lo sfortunato corso, il forte sospetto è che siamo di nuovo a “corso Belgio si rifà il look”, senza sapere che cosa vogliono i cittadini di corso Belgio. Anzi, stavolta, pur sapendolo già!

In merito ricordiamo che il 4 settembre 2024 avevamo presentato una prima petizione al Sindaco e agli Assessori Tresso (Verde e Manutenzione viabilità), Rosatelli (Salute) e Foglietta (Ambiente) chiedendo che, prima di procedere a qualsiasi intervento, fosse ripristinato quel 33% dell’alberata abbattuto e non rimpiazzato nel corso degli ultimi 20 anni. Se in corso Umbria la “sostituzione” di 77 alberi ha causato un aumento di temperatura di 2°C ledendo il diritto alla salute dei cittadini (come emerge dalla perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio nel ricorso promosso da 21 membri dello scrivente Comitato), sicuramente la sconsiderata decisione di depauperare corso Belgio di circa 120 alberi ha avuto effetti analoghi. Pertanto segnaliamo che qualsiasi masterplan dovrà prevedere la restituzione del maltolto (le piante mancanti) alla collettività: e se questo volesse dire qualche parcheggio in meno, si migliori la mobilità pubblica! Non stiamo peraltro chiedendo di tornare agli anni Cinquanta: nel 2000 in corso Belgio le automobili coesistevano con molti più alberi.

Chiedevamo inoltre che la cittadinanza fosse coinvolta negli interventi sull’alberata fin dalle prime fasi progettuali: ossia che la progettazione consegua alle richieste dei cittadini, e non che questi vengano convinti, a suon di dépliant Torino cambia, della bontà di un progetto pronto. Certamente “partecipazione” non è soltanto decidere il colore o la disposizione delle panchine… Domandavamo anche di poter fare analisi congiunte sulla salute delle piante.

Ma a quella petizione Sindaco e Assessori non hanno mai risposto.

Intanto la delibera di iniziativa popolare sugli sprechi idrici, presentata dal Comitato Acqua Pubblica a luglio 2023, un anno e nove mesi dopo non è ancora stata valutata dal Consiglio Comunale, e le due proposte di referendum del Comitato Salviamo la Pellerina sono state respinte dal Comune.

Abbiamo riformulato come petizione al Consiglio comunale la nostra proposta, incentrata sul ripiantare gli alberi mancanti, coinvolgere davvero i cittadini nelle decisioni sull’alberata, reinternalizzare e migliorare la gestione del verde pubblico nonché utilizzare le risorse per migliorare la mobilità cittadina, per un progetto davvero sostenibile sia ecologicamente che economicamente. Segnaleremo sui nostri social le prossime occasioni in cui firmare.

La Giunta in carica è stata votata da un avente diritto al voto su quattro e quindi forse dovrebbe avere meno certezze sul consenso che incontrano le sue scelte, e astenersi dal programmare piani quinquennali a un anno e mezzo dalla sua incerta riconferma elettorale.

Torino, 18 aprile 2025

Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio

Smartphone alla guida: 270 sospensioni della patente

E’ di 452 patenti ritirate su strada il bilancio delle sospensioni brevi nel primo trimestre 2025. Si tratta di una sanzione aggiuntiva oltre a quella economica, introdotta con l’ultima riforma del Codice della Strada. Scatta nel caso l’automobilista abbia meno di 20 punti sulla patente. La durata della sospensione è graduata in base ai punti disponibili: sospensione di sette giorni se si hanno più di dieci punti-patente, di quindici giorni se il conducente ne ha da 9 in giù. I giorni raddoppiano se il conducente provoca un incidente stradale. Quando i conducenti sono fermati da una pattuglia, nel momento in cui gli agenti accertano una violazione del Codice della Strada per alcuni articoli specifici qualora i punti patente a disposizione siano inferiori a 20 devono applicare la sanzione accessoria della sospensione breve.

Nel dettaglio, secondo i dati del Corpo di Polizia Locale di Torino in seguito ai controlli di polizia stradale sono state 270 le sospensioni brevi per l’uso di smartphone durante la guida. 85 sospensioni invece per mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta, 42 per il passaggio con il rosso semaforico o degli agenti in strada, 10 per mancata precedenza, 6 per l’esecuzione non corretta di manovre di cambiamento di direzione o di corsia, 5 per mancata precedenza ai pedoni, 2 per sorpasso, 1 rispettivamente per mancato rispetto dei periodi di guida/riposo e circolazione contromano.

Sanità: la ricerca nell’AO Ordine Mauriziano

Dalla microbiologia all’AI: la personalizzazione delle cure è al centro

All’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino la ricerca clinica è un ambito in forte espansione, capace di coniugare rigore metodologico, multidisciplinarietà e impiego di nuove tecnologie. I progetti attivi interessano reparti diversi, ma condividono l’obiettivo di migliorare la qualità della diagnosi e delle terapie, con un’attenzione crescente alla personalizzazione dei trattamenti.

Tra gli studi realizzati nel corso del 2024, va sottolineato quello presentato al congresso internazionale della Society of Hematologic Oncology (SOHO) : lo studio sul microbiota intestinale nei pazienti con leucemia mieloide cronica, condotto in collaborazione con l’Università di Torino e la Links Foundation. Il progetto ha dimostrato che specifiche composizioni del microbiota possono influenzare l’efficacia della terapia con inibitori delle tirosin-chinasi, aprendo la strada a nuove strategie per migliorare la risposta molecolare profonda attraverso l’analisi del profilo immunitario e microbiologico dei pazienti.
Sempre in ambito ematologico, il laboratorio analisi dell’AO Mauriziano ha condotto uno studio sulla patologia rara della trombocitopenia indotta da eparina (HIT). Combinando due immunodosaggi quantitativi e un algoritmo clinico, i ricercatori hanno ottimizzato un percorso diagnostico rapido e sicuro, riducendo significativamente i falsi negativi e anticipando le decisioni terapeutiche nei pazienti con sospetto HIT. Una ricerca che migliora l’efficienza diagnostica e rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra laboratorio, clinica e metodi statistici avanzati.

Nel campo della cardiologia preventiva, invece, lo studio coordinato dalla SC Cardiologia e dalla Farmacia ospedaliera ha analizzato l’aderenza e la persistenza alla triplice terapia ipolipemizzante (cioè che ha l’obiettivo di riequlibrare l’assetto lipidemico) nei pazienti dimessi per sindrome coronarica acuta. I risultati, basati su dati real world, mostrano una performance superiore rispetto ai dati di letteratura, grazie a una presa in carico integrata tra specialisti e farmacisti ospedalieri. Un esempio di come anche la gestione terapeutica post-dimissione possa diventare oggetto di ricerca e miglioramento continuo.

Infine, la SC Radiologia ha condotto uno studio sull’impiego dell’intelligenza artificiale (AI) nella diagnosi precoce del tumore della prostata, utilizzando un innovativo software per l’analisi automatica delle immagini di risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI). La ricerca, che si è aggiudicata il primo premio al Forum Sanità 2024, ha valutato l’integrazione del software AI nella pratica clinica di primo livello, dimostrando come l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale possa ridurre i tempi di refertazione e aumentare la sensibilità nella rilevazione delle lesioni sospette. Il lavoro conferma il potenziale dell’AI come supporto decisionale per il radiologo, in un ambito – quello della radiologia oncologica di precisione – destinato a evolvere rapidamente nei prossimi anni.

Mara Martellotta