CRONACA- Pagina 503

Ex villaggio olimpico: il più grande centro occupato d’Europa si trasforma in housing

LA CITTÀ CHE CAMBIA

Lo studio Picco Architetti ha completato il restauro, risanamento conservativo e recupero funzionale di 7 delle 39 palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino, progettato nel 2006 su masterplan dell’architetto tedesco Otto Steidle con il coordinamento di Benedetto Camerana, per i Giochi invernali sull’area occupata, fino al 2001, dai Mercati Generali.

 

L’’Ex Villaggio olimpico era stato pensato come un quartiere destinato a essere assorbito nel tessuto cittadino. La vita post-olimpica del villaggio ha testimoniato invece la complessità del “fare un nuovo pezzo di città”. Dopo l’evento olimpico, i tre lotti di palazzine sono stati adibiti ad abitazioni sociali e uffici dell’Arpa, mentre altre sono state destinate a uffici del Torino Olympic Park, ostello e alcune residenze sociali. Successivamente parte del complesso è stato oggetto dell’occupazione abusiva più grande d’Europa.  Partendo quindi da una situazione di emergenza sociale, il nuovo complesso residenziale è stato una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana, con una dotazione di circa 400 posti letto.

 

Il progetto di Picco Architetti ha previsto la realizzazione di un nuovo modello residenziale flessibile, partendo dall’impostazione originale di Steidle. La matrice insediativa proposta dell’architetto tedesco, aveva introdotto una articolazione aperta a scacchiera, alternativa a quella, ad isolato chiuso, della tradizione urbana di Torino. A partire dalle preesistenti arcate degli ex Mercati Generali, disegnate da Umberto Cuzzi nel 1932, i 39 edifici erano disposti secondo un impianto dal fronte parzialmente chiuso verso la città e aperto verso la collina. L’assetto planimetrico dell’ex Villaggio Olimpico genera quindi uno spazio aperto tra gli edifici, organizzato su direttrici pedonali longitudinali che alternano aree verdi a spazi e percorsi pedonali trasversali di collegamento tra le palazzine.

 

Sei dei sette edifici del nuovo student e social Housing erano stati progettati da Otto Steidle. Cinque  (B2,D0, D2, F0, F2) avevano caratteristiche analoghe sotto il profilo tipologico con pianta centrale e un sistema distributivo verticale organizzato da rampe in linea e sviluppo circolare del pianerottolo distributivo. La sesta palazzina (E4), quella più grande, collocata sul fronte strada e che costituisce il punto di accesso accoglienza dell’intero complesso, era strutturata invece con due scale, una a servire il corpo di 2 piani fuori terra ed una a servire il corpo di 7 piani fuori terra collegata anche al piano interrato. Il settimo edificio (E1)invece era stato progettato dall’architetto austriaco Adolf Krischanitz e presentava una  scala centrale a rampe parallele.

Le prime sei palazzine sono state organizzate con alloggi, da monolocali a 4 posti, a tutti i piani. La settima palazzina è organizzata in 27 monolocali e 14 bilocali.

In relazione con la tipologia della casa singola aperta, il progetto  favorisce l’integrazione del nuovo distretto nell’ambiente e offre una varietà di forme per lo sviluppo interno della comunicazione e dell’individualità.

 

Gli interventi di recupero, progettati da Picco Architetti con la direzione lavori di Studio Pession e realizzati dall’impresa CO.GE.FA. spa di Torino, sono stati organizzati in due fasi precedute da una prima attività di sgombero degli oggetti e degli arredi lasciati all’interno dei locali.

Nella prima delle due, gli edifici sono stati oggetto di attività di strip out, con la demolizione di tutti i tramezzi interni e  la rimozione di tutti gli impianti meccanici ed elettrici.

Nella seconda fase sono state realizzate tutte le opere edili ed impiantistiche e, in quattordici mesi di lavoro, sono stati consegnati gli edifici, completi in ogni parte. L’esito è quello di un complesso confermato nell’identità formale e profondamente rinnovato nei contenuti: una residenza flessibile, organizzata in alloggi di diverse dimensioni, con punto di reception e controllo inserito al piano terra della palazzina su via Giordano Bruno. Qui sono stati localizzati gli uffici, la palestra, aree di soggiorno e un locale di somministrazione.

 

L’intervento ha previsto inoltre la sistemazione delle aree di pertinenza aperte delle palazzine ed il rifacimento dei percorsi comuni e delle parti a verde, con nuove piantumazioni arboree e arbustive.

 

Picco architetti ha fortemente voluto riportare alla luce i colori originali del complesso ideati, nel progetto originale, dall’artista tedesco Erich Wiesner. Le palazzine erano infatti declinate in linguaggi diversi, secondo un piano dei colori che ha conferito al piccolo quartiere una forte identità visiva e contribuito al suo netto distacco nei confronti del tessuto urbano circostante.

 

L’operazione è stata promossa dal Fondo Abitare Sostenibile Piemonte gestito da Investire Sgr con la partecipazione del Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT Sviluppo e Crescita, del Fondo Social & Human Purpose, Comparto A, gestito da REAM Sgr – e delle maggiori fondazioni di origine bancaria piemontesi. Il campus è gestito dal provider italiano di co-living e di housing per studenti universitari, Camplus.

 

La riqualificazione urbana e sociale delle palazzine dell’ex Villaggio MOI mette a disposizione dei futuri residenti un’offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona, in una città universitaria come Torino che continua a vivere una fase di grande progettualità, grazie a diverse iniziative.

Il progetto è poi candidato a essere il volano della grande trasformazione di un’area urbana che dovrebbe vedere nei prossimi anni il sorgere del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione e il ripristino delle arcate dell’ex mercato.

Agli orti urbani dì Grugliasco i ragazzi di Susa per l’inclusione sociale

I ragazzi del progetto Energia 2.0, promosso dalla Croce Rossa Italiana, sono stati in visita agli orti urbani di strada del Gerbido, accolti da alcuni soci e dal presidente Domenico Verduci.

Energia 2.0 é un progetto nazionale che favorisce l’inclusione sociale e lavorativa. In collaborazione con il Formont-Val Susa, ai ragazzi é stata data l’opportunità di seguire un corso di ristorazione e di ottenere una qualifica professionale in tecniche ristorative. Gli studenti hanno superato brillantemente l’esame e la maggioranza ha ottenuto la possibilitá di essere assunto presso ristoranti e hotel dopo l’esperienza dello stage.

Nel progetto sono state organizzate e promosse visite culturali e di promozione al territorio. Tra questi la visita agli orti urbani di Grugliasco, organizzata dall’assistente sociale Sara Russo, in collaborazione con il presidente Verduci.
I ragazzi sono stati accolti con entusiasmo e hanno percepito tutta l’energia positiva e la passione che circondava gli orti.

Sappe: “Ennesima aggressione nelle carceri piemontesi”

ALESSANDRIA,  S.MICHELE: TORNA A PROTESTARE IL SAPPE

Il copione sembra essere, incredibilmente, sempre lo stesso: si sono infatti vissute le ennesime ore di folle e assurda violenza, nei giorni scorsi nella Casa di reclusione S. Michele di Alessandra: “Colpa della scelleratezza di un detenuto straniero, che ha alimentato la tensione nella struttura detentiva”, riferisce Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il fatto violento è avvenuto quando un detenuto di origini sudamericane ha aggredito un poliziotto, lanciandogli contro tavoli e sedie durante il proprio colloquio con i familiari per futili motivi. Il collega è stato portato in ospedale per alcune contusioni”. 

“Solo grazie all’intervento di altri appartenenti alla Polizia Penitenziaria che riuscivano a bloccare il ristretto si è evitato il peggio”, aggiunge Santilli che è fermo nella sua denuncia: “La situazione nelle carceri del Piemonte è critica, e il SAPPE lo denuncia da tempo: forse aspettiamo un gesto ancora più eclatante affinché qualcuno possa intervenire dimenticando che chi opera all’interno degli istituti sono uomini e donne che rischiano per garantire la sicurezza? I poliziotti penitenziari in servizio nel Distretto Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta da tempo prestano la loro attività lavorativa in condizioni critiche perdendo ogni serenità lavorativa. Da parte del Provveditore ci si aspettano provvedimenti risolutivi che migliorino la vita lavorativa dei poliziotti penitenziari”.

“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Va bene l’intendimento del Governo orientato a non avere alcuna indulgenza verso chi aggredisce i nostri poliziotti. In questo senso va nella giusta direzione il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, là dove prevede proprio un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere”Capece ricorda di avere espresso “apprezzamento anche per l’impegno assunto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal suo omologo albanese Ulsi Manja che consentirà il trasferimento, presso gli istituti di pena del Paese d’origine, dei 1.940 detenuti albanesi ad oggi ristretti nelle carceri italiane” ed auspica “che analoghi accordi vengano assunti con i Paesi che hanno un alto numero di loro connazionali tra i detenuti in Italia, ovvero Romania, Nigeria, Marocco e Tunisia per poi, via via, interessare tutti gli altri Paesi”.

“Mi azzardo ad aiutare”: primo incontro formativo

Giovedì mattina, 30 novembre, i comuni di Grugliasco, Collegno e Rosta, insieme all’AslTo3, al Consorzio Ovest solidale, all’associazione Libera, alla cooperativa Arco e ai volontari di Grugliasco e Collegno, si sono ritrovati nella sala consiliare di Rosta per discutere sulle strategie da interprendere contro il gioco d’azzardo nel porgetto “Mi azzardo ad aiutare”.

L’obiettivo è di formare i volontari e i peer educator, grazie al supporto di Libera e di Arco, che sappiano riconoscere segnali e sintomi per arrivare a quelle persone che non pensano di dover chiedere aiuto.

Il primo incontro di formazione dei volontari impegnati nella prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo tra gli over 60 delle tre città (Collegno, Grugliasco e Rosta) è stato arricchito dagli interventi di Consorzio Ovest Solidale, AslTo3, Libera Piemonte, Cooperativa Sociale Gruppo Arco, San Donato Cooperativa Sociale, in collaborazione con il Centro di ascolto Pier Giorgio Frassati, Auser Grugliasco, UniTre, Circolo Berlinguer, Associazione C46 e Regione Piemonte.

Saranno proprio i volontari, dopo essere stati formati ad avvicinare e aiutare le persone ludopatiche verso i servizi offerti dall’Asl To3 e dal Consorzio. Un’operazione delicata e di sensibilizzazione, che agirà su una fascia di età particolarmente vulnerabile.

Maggiori informazioni: c.perrone@gruppoarco.org

Alla Consolata il Rettore maggiore dei Salesiani dialoga con Torino

LA CONSOLATA IN DIALOGO CON TORINO
Lunedì 4 dicembre 2023, ore 21,00
Santuario della Consolata, Torino
“GIOVANI OGGI, LA GRANDE SFIDA EDUCATIVA”
con il Cardinale FERNANDEZ ARTIME,
Rettor Maggiore dei Salesiani, decimo successore di DonBosco
L’incontro è organizzato da La Voce e il Tempo.

Salesiani Don Bosco Italia Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania MGS Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania Figlie di Maria Ausiliatrice Italia Il cortile di Valdocco IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo Editrice Elledici

Si sente male alla guida dell’auto: si schianta contro muro e muore

Si è sentito male mentre stava guidando la sua auto e ha perso il controllo della vettura, finendo fuori strada e  contro un muro. La vittima è un uomo di 80 anni di Bra, città in cui è avvenuto l’incidente, all’ingresso della tangenziale. I soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne la morte. I Vigili del Fuoco di Alba, con i volontari di Bra, hanno messo in sicurezza il veicolo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Controlli zona movida: 90 persone identificate, sanzionati quattro esercizi pubblici

Nella scorsa notte sono stati effettuati i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale – nelle aree maggiormente caratterizzate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 di sabato sera, si è concentrata nel quartiere San Salvario, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto ,Via Baretti e vie limitrofe.

L’attività ha portato:

  all’identificazione di 90 persone;

 al controllo di 6 esercizi pubblici;

all’emissione di 4 sanzioni amministrative per violazione di norme igienico sanitarie e occupazione di suolo pubblico;

3 contestazioni per detenzione di sostanze stupefacenti.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Crisi climatica: Extinction Rebellion interrompe l’omelia del vescovo in Duomo

Questa mattina, alle 10.30, un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion ha interrotto l’omelia della messa che si stava svolgendo nel Duomo di Torino. Si sono alzate una alla volta e hanno letto a voce alta dei passi tratti da due scritti di papa Francesco.

Si tratta del Laudate Si e del Laudate Deum, con i quali il Papa Francesco si è espresso con forza sulla gravità della crisi ecologica e climatica, anche in vista della COP28, che si sta svolgendo in questi giorni a Dubai.

L’intento della dimostrazione  è  invitare i fedeli a seguire le parole del Pontefice e ribellarsi ai governi.

 

L’atmosfera del Natale al centro di cultura ludica ‘Walter Ferrarotti’

Il salone d’ingresso del Centro di cultura ludica ‘Walter Ferrarotti’ di Iter, in via Domenico Millelire 40, è stato decorato per le festività natalizie con addobbi donati alla Città di Torino dall’azienda Leroy Merlin, nell’ambito del progetto ‘Bricolage del cuore – Xmas edition’.

 

Bambine e bambini con le loro famiglie insieme agli educatori, al personale del Centro, ai clienti e ai collaboratori dell’azienda hanno addobbato il grande albero di Natale con palline colorate, luci, nastri e fiocchi e il salone con ghirlande, corone e tanti cuscini creando una calda atmosfera natalizia in cui vivere le feste.

E’ stata una mattinata di scoperte e giochi per le bambine e i bambini che hanno avuto l’opportunità di conoscere l’installazione interattiva “InSEDIAmenti ludici”, composta da molte sedie rosse trasformate in gioco e, nel  laboratorio creativo delle feste, hanno costruito, con materiali naturali e di recupero, decorazioni che hanno portato a casa.

I più grandi hanno potuto conoscere una delle ‘stanze delle meraviglie’ la Wunderkammer: un percorso espositivo con collezioni di oggetti e giochi che stimolano le emozioni e l’immaginazione alternando il gioco a momenti riflessivi e laboratoriali.

Il Centro Cultura Ludica “Walter Ferrarotti” promuove la cultura ludica e contribuisce alla sperimentazione delle diverse forme di gioco organizzando diversi tipi di attività ad alto contenuto esperienziale. Dispone di spazi innovativi, inclusivi e partecipati che offrono una molteplicità di proposte culturali e formative distribuite su una superficie di 2400 metri quadri e di 8mila metri quadri di giardino.

La struttura si sviluppa su più piani con percorsi espositivi, collezioni, laboratori, spazi per mostre temporanee e installazioni, oltre a una sala conferenze e una biblioteca che rappresenta un punto di riferimento nazionale per la ricerca e la formazione sulla cultura ludica.

Ogni spazio è stato progettato per poter sperimentare materiali e oggetti, per vivere esperienze significative di condivisione e per favorire l’apprendimento attraverso un approccio multidisciplinare e una narrazione diversificata per età e tematica.

Il Centro Cultura Ludica promuove la sperimentazione delle diverse forme di gioco con attività didattiche e laboratori per le scuole, incontri e corsi di formazione per adulti, visite ai percorsi espositivi, laboratori, mostre ed eventi a tema. Tutte le attività sono gratuite.

Le iniziative sono rivolte anche alla cittadinanza con visite guidate, mostre, installazioni ed eventi a tema.

“Le festività si avvicinano sempre più e abbiamo voluto anche noi prepararci al meglio – sottolinea l’Assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno -. Tra le diverse iniziative sparse per tutta la Città, abbiamo pensato di realizzare un allestimento ad hoc del Centro di Cultura Ludica Walter Ferrarotti con la collaborazione di Leroy Merlin. Tutto parte dall’idea di coinvolgere anche i nostri Centri Iter che svolgono quotidianamente numerose attività ludiche ed educative rivolte a bambine e bambini delle nostre scuole. Da qui è scaturita una collaborazione e un grande lavoro da parte dei nostri uffici e dell’azienda per mettere a disposizione delle famiglie un luogo magico dove poter respirare appieno l’atmosfera del Natale.”

“Un piccolo gesto, semplice e concreto, per dare il nostro sostegno al centro ludico Walter Ferrarotti di via Millelire: rendere la struttura più accogliente per le feste e nell’offrire ai ragazzi calore e vicinanza in un momento così speciale come quello del Natale – afferma Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile di Leroy Merlin Italia -. Una festa che è di tutti, dal centro alle periferie delle nostre città. Abbiamo fatto volentieri la nostra parte per accorciare una distanza che non è solo geografica ma anche – e ancora troppo spesso – è una distanza sociale. Ma a Natale, come per tutti gli altri 364 giorni dell’anno, non ci deve essere distanza ma vicinanza e appartenenza all’unica grande comunità degli abitanti di questo mondo.”

“Don Stefano e Don Luca non siano solo un ricordo”

Torino – Parrocchia Maria Regina della Pace Barriera di Milano

LETTERA A MINO GIACHINO

Caro dr. Giachino, leggevo sempre sul Torinese gli articoli che Lei scriveva su Don Stefano e don Luca e mi spiace che siano andati via.
Infatti, ora la chiesa si sta svuotando ma nessuno ne parla più nei giornali.  Forse davano fastidio, don Stefano e don Luca.
Tornate ad accendere il faro sulla parrocchia della pace sui giornali prima che diventino  un ricordo.
Mi faccia sapere
Cordiali saluti
Angela