CRONACA- Pagina 5

A Moncalieri il vice direttore della Specola Vaticana

Chiusura anno denziano con il vice direttore della Specola Vaticana, il presidente della Società Meteorologica italiana e la direttrice del museo nazionale della Montagna
 
“Alla luce del programma rende bene dire che si tratta di un convegno importante per il livello dei relatori, per il personaggio ricordato e i temi che permette di toccare, per il ruolo e la storia della presenza dei Barnabiti e del Real Collegio Carlo Alberto a Moncalieri che continua: questo sarà l’appuntamento di chiusura dell’anno denziano lunedì 15 dicembre a Moncalieri presso Palazzo Mombello del Real Collegio Carlo Alberto in via Real Collegio 28, alle ore 21.
 
Un anno costellato di eventi che hanno rinverdito l’importanza di Padre Denza, sacerdote, insegnante, padre della meteorologia italiana, scalatore, scienziato e divulgatore scientifico ante litteram, che si conclude con una serata su “Un grande scienziato tra stelle, clima, montagne, amicizia (e fede). Padre Francesco Denza, barnabita”. A seguito della lectio di Padre Gabriele Gionti, tra i maggiori astrofisici italiani, vice direttore della Specola Vaticana, interverranno il Presidente della Società Meteorologica Italiana-Nimbus Luca Mercalli e la Direttrice del Museo nazionale della Montagna di Torino Daniela Berta. Saluti e introduzione del superiore della comunità barnabita moncalierese Padre Mario Zardi, modera e guida l’incontro Giancarlo Chiapello presidente del Centro culturale San Francesco del Carlo Alberto che conferma la sua vocazione culturale, storica, formativa, comunitaria, per nfo: www.sfdca.it

Palazzo in fiamme a Torino: due ustionati

Nelle scorse ore un incendio è divampato a Torino, in via Leinì 77, nelle cantine di un condominio di cinque piani. le cause sono da accertare. Lo stabile è stato evacuato e due persone sono rimaste ustionate. Sul posto  cinque squadre di vigili del fuoco.

Le due persone ferite sono una donna di 55 anni e un giovane di 25.

DisFestival, migliaia di presenze a Torino per dire no ai pregiudizi

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La seconda edizione del DisFestival, svoltasi a Torino dal 29 novembre all’8 dicembre 2025, ha confermato il grande successo di pubblico della scorsa edizione, registrando un ulteriore incremento di presenze: i sei appuntamenti in programma hanno totalizzato oltre 5.000 partecipanti.

La manifestazione, organizzata dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, è iniziata il 29 novembre con il tutto esaurito alle OGR Torino per il Talk dell’Agenda della Disabilità. Un evento pensato per raggiungere l’obiettivo programmatico del Festival: disattivare i pregiudizi e rendere “pop” la disabilità, trasformando il Binario 3 del complesso post-industriale in un incrocio di binari e scambi, attraversato dalle testimonianze di ospiti provenienti sia dal mondo televisivo nazionale sia da quello del Terzo Settore e, quest’anno in particolare, dal mondo della scuola.

Sul palco si sono alternati i Terconauti, Linda Messerklinger, Carlotta Gili, Marco Maccarini, Saverio Raimondo, Silvia De Maria, Raffaele Mantegazza, Camila Raznovich, Lella Costa e molti altri, che hanno affrontato il tema dei pregiudizi offrendo punti di vista alternativi e lontani dai soliti stereotipi.

Grande spazio è stato dedicato ai progetti dell’Agenda della Disabilità, l’innovativo modello di inclusione sociale nato dalla collaborazione tra CPD e Fondazione CRT, con particolare attenzione agli esiti della call “Costruire Ponti”. La mattinata è stata caratterizzata da un susseguirsi ininterrotto di talk, dibattiti, performance e musica dal vivo con il commento sonoro di Accordi Disaccordi. L’atmosfera, viva e partecipata, ha favorito il dialogo e la condivisione, accompagnando gli interventi di realtà profit e non profit che, con il loro impegno, stanno contribuendo alla creazione di una società più inclusiva e senza barriere.

Nel pomeriggio, la Sala Duomo si è trasformata in un luogo di scoperta per i più piccoli con la Città dell’Agenda della Disabilità. Bambini e famiglie hanno potuto esplorare giochi interattivi e percorsi multisensoriali capaci di aprire nuove prospettive sulla disabilità, affinché — tra sorrisi e apprendimento — l’inclusione diventi un gioco da condividere.

Il 1° dicembre si è tenuta la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Giornalistico “Paolo Osiride Ferrero”, che ogni anno valorizza i giornalisti e i content creator che a livello nazionale contribuiscono alla crescita del linguaggio e della narrazione sulla disabilità. Sono stati premiati:

  • Michele Calamaio e Lorenzo Di Stasi, con l’articolo “My Disability, My Choice”, pubblicato su La Revue Dessinée (n. 11/2024), per la sezione Carta Stampata;
  • Andrea Bettini, per il servizio “John McFall, il primo parastronauta della storia, si prepara per volare nello spazio”, trasmesso il 17 marzo 2025 nella rubrica scientifica Futuro24 di RaiNews24 e il 28 marzo 2025 nella rubrica SportAbilia di Rai Sport, per la sezione Radio e TV;
  • Carmela Cioffi, con l’articolo “L’impatto della crisi climatica sulle persone con disabilità”, pubblicato il 23 aprile 2025 su A Fuoco (progetto di Facta, Slow News e Pagella Politica), per la sezione Web e Social.

Per la prima volta è stato assegnato anche il Premio Speciale per l’Attivismo, presieduto da Valentina Tomirotti, attribuito a Marina Cuollo, scrittrice, TedX speaker, editorialista e consulente D&I.

Particolarmente emozionante è stata la serata del 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con il concerto “Oltre il Pregiudizio – La Bellezza di essere umani”, nella Sala Gymnasium della Fondazione OMI. La voce di Gian Luca Favetto, accompagnata dalle note evocative di Saba Anglana, Fabio Barovero e i GnuQuartet, ha guidato il pubblico attraverso “stanze” in cui letteratura, testimonianze e musica dialogavano, aprendo spazi di riflessione per raccontare e superare i pregiudizi legati alla disabilità.

Tutto esaurito anche per la tradizionale Giornata delle Scuole, che si è tenuta la mattina del 5 dicembre al Pala Gianni Asti: 4.000 studenti, insegnanti e ospiti da tutta la regione, a cui si sono aggiunti 15.000 partecipanti in streaming, si sono riuniti per l’evento “Disattiva i pregiudizi e scrivi il cambiamento”.

La giornata è stata animata da Mr. Pregiudizio, interpretato dall’attore Francesco Giorda, insieme a numerosi artisti, musicisti, influencer e sportivi, tra cui il rapper cieco Sax con l’influencer Videociecato, i Drum Theatre, la scuola di danza Ballo Anch’io e la scuola di calcio ciechi Insuperabili. Per le scuole dell’infanzia si sono svolti laboratori di pittura a cura del Castello di Rivoli e dello IED, mentre l’Accademia delle Belle Arti, insieme all’Associazione Forme in Bilico, ha realizzato un’installazione collettiva a tema marino con la creta portata dagli studenti presenti all’evento.

Una nuova iniziativa di rilievo è stata il concorso nazionale per le scuole, realizzato in collaborazione con La Stampa, i cui premi sono andati agli istituti IC Montebello Ionico, IC Sestola, Polo Infanzia 0-6 “Alice”, Istituto Comprensivo G.B. Grassi, Istituto Comprensivo “Don Bosco” e Istituto Enrico De Nicola.

Gran finale il 7 e l’8 dicembre presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, con tre repliche dello spettacolo dedicato ai bambini dai 4 anni in su “L’incredibile viaggio di Cipidillo”, per la regia di Silvano Antonelli. Un percorso educativo ed emozionante, pensato per sensibilizzare bambini e adulti sul valore dell’inclusione: grazie all’utilizzo di personaggi simbolici e immediati, il pubblico è stato accompagnato a riconoscere e comprendere le diverse forme di disabilità, mostrando quanto la diversità possa arricchire la convivenza e favorire una società più accogliente.

Il DisFestival è realizzato e sostenuto da CPD e Fondazione CRT nell’ambito del progetto Agenda della Disabilità, con il contributo di Fondazione Boscolo, Fondazione Venesio Ente Filantropico, OPES APS e Vol.To – Volontariato Torino ETS.
Sponsor: GE Avio SrlASTM GroupIren SpaSocietà Reale Mutua di Assicurazione.
Media partner: Agenzia ANSA e La Stampa. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino.

Il Talk dell’Agenda della Disabilità, il Premio Giornalistico “Paolo Osiride Ferrero” e la Giornata della Scuole sono stati trasmessi anche in diretta streaming sull’HP di ANSA.it

cs

https://www.cpdconsulta.it/disfestival/

“Municipium” è l’app ufficiale del Comune di Chieri

“Municipium” è l’app ufficiale del Comune di Chieri, uno strumento prezioso per restare informati in tempo reale, inviare segnalazioni geolocalizzate e accedere ai servizi digitali del territorio.

Il Comune di Chieri, infatti, aderisce alla piattaforma digitale Municipium, uno strumento gratuito pensato per rendere più facile, veloce e trasparente la comunicazione tra cittadini e Amministrazione. L’applicazione è scaricabile gratuitamente tramite Google Play e App Store (una volta scaricata e aperta occorre selezionare  “Chieri” come Comune).

Con Municipium si può:

  • Ricevere notizie e avvisi in tempo reale, modifiche ai servizi, scadenze e comunicazioni ufficiali;
  • Consultare eventi e iniziative;
  • Inviare segnalazioni geolocalizzate corredate da foto per disservizi, richieste di intervento o suggerimenti per migliorare la città;
  • Accedere rapidamente alle informazioni utili sui principali servizi comunali e prenotare appuntamenti con gli uffici comunali;
  • Visualizzare mappe e punti di interesse presenti a Chieri.

Dichiarano l’assessore all’Innovazione, Smart City e Tecnologie Flavio GAGLIARDI e l’assessora alla Comunicazione Antonella GIORDANO: «Invitiamo i cittadini chieresi a scaricare e sperimentare l’app Municipium, uno strumento utile per migliorare la comunicazione con l’Amministrazione comunale e per collaborare attivamente alla cura della città: informazioni sempre a portata di mano e segnalazioni più rapide che ci permettono di intervenire in modo più tempestivo sul territorio e sicuramente in modo più efficace rispetto alle segnalazioni effettuate tramite post sulle pagine social del Comune o di altri soggetti. L’app è attiva da alcuni mesi e sta già dimostrando di facilitare la gestione dei servizi e di migliorarne la qualità. Tra le nuove funzionalità c’è la possibilità di prenotare appuntamenti con gli uffici comunali (si deve andare su “Prenotazioni”, quindi scegliere il servizio a cui si è interessati, ad esempio SUP-Sportello unico polivalente, nidi, istruzione e prima infanzia, edilizia privata, ambiente e mobilità). Ci auguriamo che l’adesione continui a crescere, perché più cittadini la utilizzano e più sarà possibile potenziarla in futuro».

In particolare, l’app Municipium permette ai cittadini di inviare in modo semplice e immediato segnalazioni relative al territorio, corredate da fotografie scattate direttamente dal dispositivo, posizione geolocalizzata e descrizione del problema. Le segnalazioni vengono automaticamente inoltrate agli uffici comunali competenti, che provvedono alla presa in carico e all’aggiornamento dello stato di avanzamento.

www.comune.chieri.to.it/it/news/il-comune-sempre-con-te-notizie-eventi-e-segnalazioni-tutto-sullapp-municipium

Cosa cambia con l’accorpamento del Sant’Anna al Regina Margherita

Il Consiglio regionale ha approvato lo scorporo del Presidio Sant’Anna dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ed il suo accorpamento con l’ospedale infantile Regina Margherita con decorrenza dal 1° gennaio 2026.

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«La nascita della nuova azienda ospedaliera, frutto dell’accorpamento tra Sant’Anna e Regina Margherita, rappresenta una svolta strategica per la sanità piemontese. Puntiamo su specialità verticali e gestione ottimizzata, facendo emergere le eccellenze cliniche e rendendo il sistema più efficiente e gestibile. La candidatura a IRCCS e la medicina di genere, in sinergia con CTO e Molinette, rafforzeranno percorsi innovativi per la salute della donna. L’inclusione di Sant’Anna nel futuro Parco della Salute e la progettazione di un ospedale pediatrico integrato garantiranno prestazioni migliori e percorsi mamma-bambino all’avanguardia.» sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

 

«Questa riorganizzazione porterà vantaggi concreti: bilanci più efficaci, trasparenza contabile, controllo dei costi e rafforzamento delle specialità ginecologiche. Migliorerà la qualità delle cure e offrirà nuove opportunità di crescita al personale, che potrà lavorare in un contesto altamente specializzato. Unendo queste due realtà, trasformiamo una struttura elefantiaca in un modello più snello e di qualità, capace di rispondere alle sfide della sanità moderna.» afferma Riboldi.

«Sono particolarmente soddisfatto anche per il rispetto dei tempi che ci eravamo prefissati. Ringrazio il direttore generale dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Livio Tranchida, e il commissario dell’OIRM, Franco Ripa, per l’impegno e la disponibilità che da subito hanno dimostrato per raggiungere nel minor tempo possibile un risultato che andrà a beneficio di tutto il Piemonte. Un ringraziamento anche ai Consiglieri regionali per il loro contributo al dibattito che ha consentito di sviluppare i temi connessi ad una decisione di grande rilievo per la sanità regionale.» conclude l’assessore Riboldi.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO REGIONALE

Nella seduta del Consiglio sono stati approvati quattro emendamenti alla delibera presentati delle opposizioni. Prevedono sostanzialmente la creazione di un piano dettagliato per l’integrazione dei sistemi informativi, la garanzia dell’interoperabilità dei dati clinici e amministrativi tra l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza e la nuova A.O. O.I.R.M. – Sant’Anna, e di rendere esplicito che l’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna svolge una funzione strategica nella presa in carico complessiva della salute della donna, in tutte le fasi della vita e non soltanto in relazione alla gravidanza e al parto.

Nelle dichiarazioni di voto grande soddisfazione da parte dei consiglieri di maggioranza per il nuovo assetto della sanità torinese, mentre dalle opposizioni si registra una ferma contrarietà all’operazione.

Per Roberto Ravello (FdI) ”Lo scorporo del Sant’Anna non è un atto d’ufficio, ma una scelta di merito, convinta e coerente. Ricreare un vero polo materno–infantile, capace di unire due eccellenze come l’Ospedale Infantile Regina Margherita e il Sant’Anna, significa mettere davvero la salute della donna e del bambino al centro della sanità piemontese. La riorganizzazione non solo rafforza specializzazioni di livello nazionale, ma permette di superare i limiti della pachidermica Città della Salute, un colosso sempre più difficile da governare”

“Il nostro voto è convintamente contrario – ha spiegato Gianna Pentenero (Pd) – questa delibera a livello economico finanziario non sarà sicuramente a costo zero. Non riusciamo a capire né i benefici per i cittadini né perché la maggioranza si sia così ostinata a portare avanti questa operazione. Invece di potenziare la sanità, si frammenta ulteriormente il sistema, moltiplicando centri di spesa e confusione amministrativa. La delibera avrebbe dovuto essere subordinata alla presentazione di un Piano attuativo completo, con analisi economico-finanziaria e organizzativa”.

Alice Ravinale (Avs) ha evidenziato che “su materie così serie non si può navigare a vista, non sappiamo nemmeno i progetti sul Regina Margherita. Questa delibera manca di dati e chiarezza. separare ostetricia-ginecologia dalle specialità medico-chirurgiche dell’adulto significa indebolire la medicina di genere, frammentare i percorsi di cura e creare rischi per la sicurezza clinica”.

“Respingiamo le preoccupazioni sollevate dai banchi della sinistra sul futuro accorpamento dell’ospedale Sant’Anna e del Regina Margherita ha dichiarato Fabrizio Ricca (Lega) – abbiamo ricevuto un mandato preciso dai cittadini che per il Piemonte chiedevano una salute più vicina alle loro esigenze e il lavoro fatto in questo anno dall’Assessore Riboldi va in quella direzione. I presidi manterranno la loro piena operatività, col pregio di ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario.”

Per Sarah Disabato (M5s) ”maggioranza porta a casa questa delibera senza aver sentito l’Università di Torino e tanti stakeholder. Manca di un piano finanziario, sui conti non vi è alcuna certezza. Questa delibera segna la fine del presidio del Sant’Anna, da sempre un’eccellenza per i bisogni della salute delle donne.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha ringraziato “l’assessore per il percorso che ha intrapreso, sono certo che si troveranno tutte le soluzioni affinché ci sia  una continuità operativa. Questa nuova azienda sarà un’eccellenza, l’impostazione data dall’assessorato consentirà di ottimizzare l’impegno delle risorse uniformando gli standard di qualità, anche in prospettiva della creazione IRCCS OIRM-Sant’Anna.

“Questo accorpamento porterà efficientamento ed una migliore qualità delle cure verso i piemontesi – ha sottolineato Davide Buzzi Langhi (Fi) – una nuova organizzazione della sanità piemontese che consentirà di ottimizzare l’impiego delle risorse, mantenendo al contempo un elevato livello di appropriatezza clinica, organizzativa e di prossimità assistenziale.

Infine Vittoria Nallo (SUE) ha rimarcato “il nostro no a questo provvedimento. Non è un approccio ideologico, non siamo favorevoli a questa delibera perché ci sono troppi aspetti poco chiari: dalla diagnostica all’aspetto finanziario dell’operazione. Ritengo che i problemi della sanità siano altri, come il fatto che molti piemontesi ormai rinunciano alle cure”.

Prima della votazione finale del provvedimento l’Assemblea ha approvato tre Ordini del giorno.

Il primo, presentato dalla prima firmataria Valentina Cera (Avs) a tutela della medicina di genere e dei percorsi integrati della salute femminile in relazione all’ipotesi di scorporo del Sant’Anna dall’Aou Città della Salute impegna tra l’altro la Giunta regionale “a presentare al Consiglio regionale una relazione tecnica completa”, che risponda a diversi punti, tra cui la garanzia della multidisciplinarità e dei percorsi integrati con i presidi Molinette, la definizione dell’assetto clinico-organizzativo, la sostenibilità amministrativa e organizzativa dello scorporo e le soluzioni logistiche necessarie per mantenere la continuità delle cure e delle emergenze”, a coinvolgere formalmente i professionisti dell’Aou, le società scientifiche, gli ordini professionali e le rappresentanze delle pazienti, al fine di poter attivamente compartecipare al processo” e a “garantire come obiettivo prioritario la tutela della medicina di genere, dei percorsi integrati e della sicurezza clinica delle pazienti e dei neonati”.

Quello presentato dalla prima firmataria Alice Ravinale (Avs), inerente la riapertura dell’area funzionale del Centro nascita presso l’Ospedale Sant’Anna, impegna la Giunta a far sì che “riapra quanto prima, presso l’Ospedale Sant’Anna, l’area funzionale del Centro nascita”, sia promossa “la creazione di ulteriori aree funzionali per le gravidanze a basso impatto ostetrico e la loro gestione autonoma in altre Unità ospedaliere ostetricia e ginecologia piemontesi e “assicuri il corretto funzionamento dei Comitati percorso nascita in ciascuna azienda ospedaliera interessata”.

Il terzo documento, presentato dalla prima firmataria Sarah Disabato (M5s) – infine – impegna la Giunta “a definire un piano straordinario di investimenti e di potenziamento dei consultori familiari presenti sul territorio piemontese”.

Giovane motociclista muore nell’urto contro una sbarra

Un  motociclista  di 25 anni è morto nella sera di domenica a Lusigliè sulla strada provinciale 41. Mentre stava percorrendo un tratto di strada non asfaltato, per cause in via di accertamento ha urtato violentemente contro una sbarra. I soccorritori giunti sul posto non hanno potuto salvargli la vita.

Rivoli, i nuovi spazi per Housing First e Stazione di Posta

Rivoli ha inaugurato questa mattina i nuovi spazi dedicati ai servizi Housing First e Stazione di Posta, realizzati grazie ai finanziamenti del PNRR – Missione 5, Componente 2. Con il taglio del nastro si è concluso il percorso di ristrutturazione e ammodernamento degli immobili destinati all’accoglienza e al sostegno delle persone più fragili del territorio.

Nel Comune si sono conclusi gli interventi dei progetti guidati dal Consorzio Ovest Solidale, realizzati con il contributo delle cooperative Gruppo Arco, ET, San Donato, delle associazioni Una Porta Aperta e Centro d’Ascolto di Rivoli e con la collaborazione della Diocesi di Torino.

È stata riqualificata la casa canonica della Chiesa di San Martino, nuova sede del progetto Housing First, che prevede l’accesso immediato a una abitazione stabile come punto di partenza per ricostruire autonomia e dignità. Sempre a Rivoli sono stati rinnovati i locali della nuova mensa del Centro d’Ascolto presso la Chiesa Maria Immacolata Ausiliatrice e potenziati gli spazi dell’associazione Una Porta Aperta.

Gli interventi realizzati rappresentano un investimento complessivo di oltre 294.000 euro: 248.000 euro per l’Housing First (linea 1.3.1), 40.000 euro per la nuova mensa del Centro d’Ascolto e 6.000 euro per il potenziamento della sede di Una Porta Aperta (linea 1.3.2 – Stazione di Posta).

La Stazione di Posta centrale di Collegno invece, è stata adeguata e potenziata come punto di riferimento per l’accoglienza e l’orientamento, in collegamento diretto con i servizi di Rivoli e degli altri Comuni. Il progetto è pensato come rete territoriale integrata per contrastare la povertà estrema e sostenere persone senza dimora, famiglie vulnerabili e cittadini in

“Quello che inauguriamo oggi è il risultato concreto di un metodo che funziona: fare rete. – afferma il sindaco Alessandro Errigo – La collaborazione tra istituzioni, Consorzio, cooperative, associazioni, Centri di Ascolto e tutto il terzo settore del territorio dimostra che solo insieme si riesce davvero ad arrivare dove c’è più bisogno. Questo è un modello che non riguarda solo Rivoli, ma tutta la zona ovest, e che permette anche di coinvolgere nuovi soggetti, attivando quei meccanismi positivi di solidarietà che rendono una comunità più forte e consapevole. Come amministrazione continueremo a promuovere questo modo di lavorare. La casa è il punto di partenza, ma è anche il centro di tutto: attorno all’abitare si intrecciano le fragilità sociali, sanitarie ed economiche. Lo vediamo chiaramente anche nel lavoro sul piano sociosanitario: salute e disagio sociale sono profondamente collegati. La casa diventa spesso l’amplificatore delle difficoltà, ma proprio da lì può partire la possibilità di affrontarle e superarle. Investire sull’abitare significa quindi aiutare le persone anche su tutte le altre criticità che si trovano ad affrontare. Per questo oggi dico grazie a tutti: perché qui non inauguriamo solo spazi, ma costruiamo risposte concrete per la dignità delle persone»

«Rivoli è al centro di un investimento importante che rafforza concretamente la nostra rete sociale. Housing First e Stazione di Posta non sono solo interventi edilizi, ma nuove opportunità di accoglienza, dignità e accompagnamento per le persone più fragili – aggiunge la vicesindaco e assessora alle Politiche sociali Silvia Romussi – Il nostro territorio dimostra ancora una volta la forza della collaborazione tra istituzioni, Consorzio Ovest Solidale, terzo settore e comunità parrocchiali».

No Tav, la marcia dell’Immacolata. Disordini, ferito un poliziotto

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Oggi 8 dicembre 2025 il movimento No Tav torna a manifestare in Val di Susa con un corteo da Venaus a San Giuliano di Susa, in occasione del ventennale delle giornate del 2005 che segnarono l’inizio della resistenza popolare contro la Torino–Lione.  Ieri si sono verificati disordini al cantiere. Negli scontri  un funzionario di polizia è’ rimasto ferito. La ricorrenza ha un forte valore simbolico per il movimento, ma si inserisce in un clima nuovamente teso: gli ultimi giorni sono stati segnati da proteste e  scontri nei pressi dei cantieri, con interventi delle forze dell’ordine e chiusure temporanee dell’autostrada. Alla marcia partecipano attivisti, abitanti della valle e amministratori dell’Unione Montana, accomunati dall’opposizione all’opera e dalla richiesta di destinare le risorse pubbliche a servizi locali e progetti di mobilità sostenibile anziché a grandi infrastrutture considerate impattanti e non necessarie. La giornata è anche una “prova di forza” per un movimento che, a vent’anni da Venaus, intende mostrare come la mobilitazione in valle resti viva e radicata nel territorio. Il corteo era aperto dallo striscione con la scritta: “Avere 20 anni e avere sogni grandi. Vent’anni di lotte, amore e resistenza”.

Sostenibilità ambientale sui manifesti

E’ stata inaugurata venerdì nel plesso di via Dappiano dell’Istituto Calamandrei di Crescentino (che appartiene all’istituto di istruzione Galileo Ferraris di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara) la mostra Nodes di manifesti internazionali sulla sostenibilità ambientale. L’esposizione, che rimarrà aperta e visitabile sino al 20 febbraio del prossimo anno, (dietro prenotazione per posta elettronica a melanie.salmasi@iis-galileoferraris.eu o a ornella.ocello@iis-galileoferraris.eu) è nata per iniziativa dell’Università del Piemonte Orientale e la sua presenza a Crescentino costituisce un importante tassello di collaborazione tra una scuola secondaria di secondo grado e l’ambiente accademico. Noder raggruppa manifestai legati alla sostenibilità ambientale di diversi stati del mondo provenienti dalla Biennale di Città del Messico (oltre alla Repubblica Messicana ce ne sono di Taiwan, Cina, Polonia, Iran, solo per citare alcuni Paesi data la globalità del problema ambientale. L’allestimento è stato curato dalle docenti del Calamandrei, Valentina Nicosia, referente di plesso, Melanie Salmasi, Ornella Ocello, e Valeria Rota. Sono intervenuti, oltre a Gian Paolo Fassino, antropologo e docente dell’Ateneo del Piemonte Orientale che ha illustrato la genesi della mostra, il sindaco di Crescentino, Vittorio Ferraro, il vice presidente dell’Ente Parco del Po, Andrea Mandarino e il consigliere Pier Iviglia che è anche vice sindaco di Camino, da sempre impegnato nelle tematiche ambientali

Salvato alle Molinette con trapianto di fegato super-urgente ragazzo greco arrivato con volo militare

Nei giorni scorsi un ragazzo greco di 18 anni appena compiuti, studente universitario, è stato salvato con un trapianto epatico eseguito in super-urgenza nazionale dopo un trasferimento a dir poco rocambolesco dalla Grecia verso l’Italia, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Affetto dalla sindrome di Alagille (una rara malattia genetica che colpisce il fegato, danneggiandolo fino alla cirrosi epatica), a maggio ed ottobre scorso era stato ricoverato ad Atene per un aggravamento della malattia. Gravi complicanze hanno infine reso necessario a novembre un suo ricovero in terapia intensiva a Patrasso, a causa delle condizioni estremamente critiche (insufficienza epatica terminale con tutte le sue conseguenze).
Riconosciuta la gravità del quadro clinico, i medici intensivisti greci hanno subito contattato l’Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo l’attivazione del protocollo di collaborazione con l’Italia per un trapianto urgente di fegato. Il Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) ha immediatamente diramato la richiesta ai Coordinamenti Regionali dei Centri di trapianto italiani, secondo la turnazione prevista. La richiesta trasmessa dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta (CRT, diretto dal dottor Federico Genzano Besso) è stata prontamente accolta dal Centro Trapianto Fegato di Torino (diretto dal professor Renato Romagnoli). Mentre l’aeronautica militare greca entrava in stato di allerta, le condizioni meteo erano però avverse facendo slittare di ora in ora il trasferimento aereo, ore preziose per la vita del ragazzo. La determinazione del Sistema Trapianti della regione Piemonte è stata fondamentale per evitare di posporre al giorno successivo il trasferimento: il dottor Genzano, coadiuvato dal Direttore Sanitario dell’ospedale Molinette dottor. Antonio Scarmozzino, dal Direttore della Anestesia Rianimazione 2 dottor Maurizio Berardino, dal Direttore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 di Torino dottor Roberto Gioachin e dal Coordinatore del Centro Regionale Trapianti professor Renato Romagnoli, ha coordinato l’atterraggio del velivolo C27 dell’Aeronautica Ellenica (partito da Patrasso alle ore 18,30) a Pisa alle ore 20,30. Data l’impossibilità di utilizzare un elicottero per il trasferimento da Pisa a Torino, un’ambulanza del 118 di Torino è stata allestita rapidamente con tutte le strumentazioni necessarie. Con a bordo l’anestesista Donatella Di Francesco, l’équipe ha affrontato piogge torrenziali ed autostrade allagate. Alle ore 1,30 di notte il ragazzo è stato accolto nella Rianimazione Centrale delle Molinette, mentre la mamma, assistita dal Consolato greco in Toscana, lo ha raggiunto poche ore dopo.
Vista la gravità delle condizioni cliniche, il professor Romagnoli, coadiuvato dal chirurgo Davide Cussa e dall’epatologa Silvia Martini, ha richiesto al CNT, tramite il CRT, l’iscrizione del ragazzo in lista trapianto super-urgente. Le cure intensive in rianimazione hanno consentito di stabilizzarlo ed attendere, per 48 ore un organo compatibile, grazie alla generosità di una famiglia di una regione prossima.
Meno di 60 ore dopo il suo arrivo in Italia, il giovane e gravissimo paziente è entrato in sala operatoria presso il Centro Trapianto Fegato di Torino per un intervento salvavita, condotto dal professor Romagnoli e dalla sua équipe medico-infermieristica, in collaborazione con la responsabile anestesista del trapianto di fegato dottoressa Chiara Stratta e dell’anestesista di sala dottor Filippo Castelli. L’intervento, durato 9 ore, è riuscito e la ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapidissima, scongiurando il rischio di decesso per insufficienza epatica.
Oggi il giovane è ancora ricoverato nella Rianimazione Centrale delle Molinette (diretta dal dottor Maurizio Berardino), mostrando ogni giorno progressi significativi nel suo percorso di recupero.
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza a livello europeo e del valore dei nostri operatori. I nostri professionisti sanitari hanno reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata.Un doveroso ringraziamento al donatore e alla sua famiglia, che hanno reso possibile questo miracoloso trapianto” commenta Livio Tranchida (Direttore generale della CDSS).
“Questa vicenda è un esempio evidente di collaborazione internazionale, competenza medica e generosità, che, superando anche le difficoltà imposte dal maltempo, ha permesso di salvare la vita di un giovane ragazzo. Il sistema trapianti della regione Piemonte ha dato ancora una volta prova della sua straordinaria efficienza” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).