CRONACA- Pagina 5

Corsi d’acqua più sicuri per prevenire il rischio idrogeologico

La Regione Piemonte ha stanziato 3 milioni di euro per realizzare 92 interventi di manutenzione idraulica sui corsi d’acqua regionali. Il programma, approvato nell’ambito della Legge regionale n. 54 del 1978, coinvolgerà l’intero territorio piemontese attraverso opere mirate alla prevenzione del rischio idrogeologico.

I lavori interesseranno corsi d’acqua minori e comprenderanno la pulizia degli alvei, il consolidamento di sponde e griglie, la rimozione di ostacoli al deflusso e il taglio della vegetazione. Le attività saranno coordinate dai Settori regionali della Direzione Difesa del suolo, in collaborazione con i Comuni che hanno segnalato le criticità idrauliche più urgenti.

Il piano prevede la seguente ripartizione: 17 interventi in provincia di Alessandria (415.000 euro), 20 ad Asti (360.000 euro), 13 a Biella (380.000 euro), 12 a Cuneo (495.000 euro), 4 a Novara (125.000 euro), 12 a Torino (709.000 euro), 6 nel Verbano-Cusio-Ossola (559.000 euro) e 8 a Vercelli (357.000 euro). L’elenco degli interventi

Secondo Marco Gabusi, assessore regionale a Protezione civile, Difesa del suolo e Opere pubbliche, il programma conferma l’impegno costante nella cura del territorio e nella riduzione del rischio idraulico.

Il presidente Alberto Cirio ha sottolineato che ogni intervento di manutenzione rappresenta un passo concreto verso una maggiore sicurezza per le comunità locali.

Giornata mondiale del Diabete il 14 novembre

La Prevenzione in Piemonte e la Rete Endocrino-Diabetologica

Diabete e benessere” (Diabetes and Well-being) è il tema della Giornata Mondiale del Diabete 2025, che si celebrerà il prossimo 14 novembre, data in cui ricorre la nascita di Frederick Grant Banting, co-scopritore dell’insulina.

Nata per sensibilizzare la popolazione sul diabete, sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla gestione della malattia, la giornata avrà l’obiettivo di porre l’accento non solo sul controllo glicemico, ma anche sul benessere fisico, mentale e sociale delle persone con diabete.

Che cos’è il diabete

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dalle potenziali complicanze indotte dalla presenza di un aumento cronico dei livelli di glucosio nel sangue, dovuto a un difetto di produzione o di utilizzo dell’insulina, l’ormone che regola il metabolismo degli zuccheri.

I dati in Piemonte

In Piemonte si stima che oltre 300.000 persone siano affette da diabete, pari a circa il 7% della popolazione regionale. A questa cifra si aggiunge una quota significativa di cittadini che non sanno ancora di essere diabetici ma, senza avere sintomi, possono già stare sviluppando le complicanze.

Gli effetti del diabete

Il diabete non controllato può avere effetti su molti organi e apparati. Le principali complicanze riguardano:

  • Apparato cardiovascolare (infarto, ictus, arteriopatia periferica)

  • Occhi (retinopatia diabetica, principale causa di cecità acquisita nell’adulto)

  • Reni (nefropatia diabetica, fino all’insufficienza renale)

  • Nervi (neuropatia con alterazioni della sensibilità o dolore e piede diabetico, con rischio di ulcere e amputazioni)

  • Aumentato rischio di tumori

  • Aumentato rischio di contrarre patologie infettive

  • Aumentato rischio di demenza e stati di ansia e depressione

Quali sono i fattori di rischio e come prevenirlo?

Il diabete di tipo 2, la forma più comune, è strettamente legato allo stile di vita. Tra i principali fattori di rischio ci sono:

  • sovrappeso e obesità,

  • sedentarietà e inattività fisica,

  • dieta ricca di zuccheri e grassi saturi,

  • ridotte ore di sonno

  • presenza di ipertensione, alterati lipidi nel sangue, stati di ansia e depressione e familiarità per diabete

Come prevenire il diabete

La prevenzione passa attraverso un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, cura del sonno, ricerca del benessere psicologico, conduzione di una vita socialmente attiva, abolizione del fumo e controlli periodici, soprattutto nei soggetti a rischio. La diagnosi precoce è infatti un elemento di primaria importanza per un controllo tempestivo della malattia e per ridurre il rischio delle sue complicanze.

Come si cura il Diabete

Il trattamento del diabete richiede un approccio personalizzato e multidisciplinare. Oltre all’ottimizzazione dello stile di vita, sono spesso necessari farmaci ipoglicemizzanti secondo schemi personalizzati a seconda del quadro clinico complessivo della singola persona. L’obiettivo è la riduzione del rischio di sviluppare complicanze e il controllo della glicemia.

La Rete Endocrino-Diabetologica del Piemonte

In Piemonte, la Rete Endocrino-Diabetologica Regionale coordina l’attività dei centri diabetologici e, in sinergia con il sistema di Gestione Integrata dei Medici di Medicina Generale e in collaborazione con le Associazioni dei Pazienti Diabetici, garantisce la gestione multidisciplinare delle persone con diabete.

Attraverso i PDTA (Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali), la Rete favorisce:

  • la diagnosi precoce e il follow-up periodico

  • la condivisione di protocolli clinici tra specialisti e territorio

  • la promozione dell’educazione terapeutica e dell’autogestione

  • l’uso di strumenti innovativi di telemedicina e monitoraggio continuo

Questo modello organizzativo permette di offrire un’assistenza uniforme e di qualità su tutto il territorio regionale, ponendo la persona al centro del percorso di cura.

Link

https://worlddiabetesday.org/ (in inglese)

https://www.aziendazero.piemonte.it/s-c-medicina-territoriale-e-reti-di-patologia/

USMIA sostiene il Progetto Pilota regionale “Stop Psicotabu”

Ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Casale Monferrato, una delegazione di USMIA, con il Segretario Territoriale Giuseppe Scalinci e il Vice Segretario Daniele D’Andrea, ha presenziato all’incontro promosso dall’associazione “Miglioriamo il Social e APS”, dedicato alla presentazione del Progetto. Questo è stato un importante momento di sensibilizzazione contro lo stigma legato al disagio psicologico, promosso in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Casale Monferrato, Provincia di Alessandria e ASL AL. USMIA ha concesso il patrocinio a questa iniziativa, riconoscendo l’importanza di fare rete tra istituzioni, associazioni e cittadini per migliorare davvero il sociale. USMIA rinnova il proprio impegno a collaborare con le istituzioni e le realtà sociali per promuovere benessere, ascolto e solidarietà.

La Tav sette anni dopo la grande manifestazione

La TAV sette anni dopo è ancora più strategica perche l’Europa e le Grandi Aziende ferroviarie da Ferrovie italiane a quelle francesi, spagnole, austriache etc, sviluppano sempre più i loro collegamenti attraverso le reti ad AV. Inoltre dalle Alpi passano 2/3 del nostro export e del nostro import. Quella Manifestazione fu decisiva per il voto del Senato che bocciò la Mozione NOTAV. I lavori sono in corso ma a fianco dei lavori occorre accelerare le compensazioni ai Comuni e portare avanti una politica della logistica che ci faccia cogliere tutte le ricadute possibili per il lavoro e per la nostra economia. Torino deve puntare a riportare EDPO ferroviaria che ha avuto centinaia di espositori di ben 16 Paesi. La filiera ferroviaria che vede l’Italia ai vertici mondiali con stabilimenti di eccellenza in Piemonte, Liguria e Toscana vale oltre 7 miliardi di cui esporta ben 1,5. Importante sarebbe portare a Susa la Scuola per macchinisti e addetti ai servizi al trasporto ferroviario.

Mino GIACHINO

SITAV SILAVORO

Dramma alle Atp, morti per malore due uomini all’Inalpi Arena

/

Dramma doppio alle Atp Finals di tennis in corso a Torino: due uomini sono deceduti dopo essere stati colpiti da un malore in due distinti episodi avvenuti a breve distanza di tempo l’uno dall’altro. Le vittime avevano 70 e 78 anni.

Il primo uomo si è sentito male davanti al Fan Village di piazza d’Armi, nei pressi dell’Inalpi Arena, mentre il secondo ha accusato il malore sugli spalti durante le partite.

In entrambi i casi, i soccorritori del 118 sono arrivati tempestivamente e hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione. I due uomini sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Molinette in codice rosso, ma purtroppo sono deceduti poco dopo il ricovero.

Torino, nuovo episodio di furti negli ospedali: devastati oltre cento armadietti al Sant’Anna

Il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta denuncia un clima di insicurezza crescente per gli operatori sanitari.

Torino, 10 novembre 2025 – Non solo aggressioni e minacce durante i turni, ma ora anche furti e vandalismi negli spogliatoi del personale sanitario. L’ultimo episodio, avvenuto nel cambio turno tra la notte di domenica e la mattina di lunedì all’ospedale Sant’Anna di Torino, è uno dei più gravi degli ultimi mesi: oltre cento armadietti sono stati devastati nello spogliatoio situato al quinto piano della Clinica Universitaria, in un’area isolata e distante dai reparti.

Il furto è stato scoperto intorno alle 7 del mattino, quando il personale del turno di giorno ha raggiunto gli spogliatoi per prendere servizio e ha trovato le serrature divelte e gli effetti personali spariti.

«È inaccettabile – dichiara Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta –. Parliamo di professionisti che ogni giorno lavorano per garantire l’assistenza ai cittadini e che si ritrovano derubati persino mentre sono in servizio. È un ulteriore segnale di sfregio verso chi lavora nella sanità pubblica».

Il sindacato sottolinea che non si tratta di un caso isolato: episodi analoghi si sono verificati alle Molinette, al CTO e in diversi ambulatori, spesso anche in pieno giorno. I responsabili, veri e propri delinquenti, si muovono indisturbati all’interno delle strutture ospedaliere, approfittando delle aree meno presidiate e della carenza di sistemi di sorveglianza adeguati.

Secondo il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, la situazione è ormai insostenibile: «Non solo minacce e aggressioni da parte dei pazienti o dei familiari – prosegue Delli Carri – ma anche furti e atti vandalici che colpiscono chi, dopo un turno estenuante, trova i propri effetti personali rubati o distrutti. Alcuni addetti alle pulizie hanno persino subito minacce dirette da parte di chi si introduce negli ospedali armato di attrezzi per scassinare armadietti. È una questione di sicurezza reale e immediata».

Il sindacato chiede interventi urgenti alle direzioni aziendali e alla Regione Piemonte per potenziare i sistemi di videosorveglianza e garantire la sicurezza del personale, soprattutto nelle aree più isolate come spogliatoi e locali tecnici.

«I professionisti sanitari, infermieri e oss non possono continuare a lavorare in un clima di paura – conclude Delli Carri –. Servono controlli, telecamere e misure concrete, non dichiarazioni di circostanza. Difendere chi cura deve diventare una priorità, non un tema da rimandare all’ennesima emergenza».

Dalla Regione più fondi per lo spettacolo dal vivo

LE RISORSE COMPLESSIVE DIVENTANO COSÌ 3 MILIONI

.

Gli assessori Chiarelli e Tronzano: «Investire nello spettacolo dal vivo significa investire nella comunità e nella vitalità culturale dei nostri territori»

.

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato l’incremento di 1 milione di euro della dotazione finanziaria della misura “Aiuti allo spettacolo dal vivo”, portando a 3 milioni il totale delle risorse destinate al sostegno delle imprese culturali che operano in questo settore.

La misura, attivata nell’ambito del Programma regionale FESR 2021-2027, sostiene gli interventi di realizzazione, ampliamento, riqualificazione e ammodernamento tecnologico di teatri, sale e spazi destinati allo spettacolo dal vivo, oltre al miglioramento delle dotazioni tecniche e impiantistiche delle imprese professionali con sede in Piemonte.

L’incremento di risorse si è reso necessario a seguito del grande interesse e dell’elevato numero di domande pervenute in occasione del primo bando, che aveva già impegnato quasi integralmente la dotazione iniziale di 2 milioni di euro. Le nuove risorse permetteranno di sostenere ulteriori progetti e rafforzare la competitività del comparto culturale piemontese, favorendo la transizione sostenibile e digitale del sistema produttivo regionale.

.

«La Regione Piemonte rinnova così il proprio impegno a sostegno della cultura e dell’impresa, due dimensioni che sempre più spesso dialogano e si rafforzano a vicenda – evidenziano gli assessori alla Cultura, Pari Opportunità e Politiche giovanili Marina Chiarelli, e al Bilancio, Finanze e Sviluppo delle Attività produttive Andrea Tronzano – Lo spettacolo dal vivo è un settore strategico, non solo per il valore artistico delle produzioni, ma anche per l’impatto economico, occupazionale e sociale che genera sui territori. Investire nello spettacolo dal vivo significa fatti investire nelle persone, nelle competenze e nella capacità del Piemonte di produrre cultura e innovazione. Con questo incremento vogliamo dare continuità a un percorso che valorizza teatri, compagnie, maestranze e professionalità, sostenendo la filiera culturale in tutte le sue componenti. La cultura è un motore di sviluppo e coesione: favorire la crescita delle imprese creative significa rendere più forte e competitivo l’intero sistema regionale».

«Queste risorse aggiuntive – concludono Chiarelli e Tronzano – sono un segnale concreto dell’attenzione della Regione verso chi, con professionalità e passione, anima palcoscenici grandi e piccoli, contribuendo alla crescita economica e sociale del Piemonte».

Punta la pistola in faccia al professore, denunciato studente di 15 anni

Ha puntato la pistola in faccia al suo professore facendo il gesto di caricarla. L’episodio incredibile è successo all’istituto Peano di corso Venezia, in Borgo Vittoria. Lo studente di 15 anni ha poi “deposto” l’arma e si è  seduto al suo banco. Si trattava di una pistola giocattolo, ma priva dell’apposito tappo rosso per il riconoscimento. Il preside ha chiamato  la polizia che ha poi perquisito il ragazzo e lo ha denunciato per minacce.

In Barriera a discutere di TAV e del rilancio di Torino

Mentre  l’altra mattina il Comune proponeva  di aprire studi professionali nei negozi chiusi, non proprio la Vision strategica di Cavour…nel pomeriggio salone pieno in Barriera di Milano a discutere del futuro di Torino e di Barriera ricordando la grande piazza Castello SITAV di sette anni fa, salvando l’opera più importante per il futuro. In piazza c’era anche il Comitato di Barriera guidato da Angelo Martino. La TAV , che viaggia lentamente solo dalla parte italiana, mentre l’Europa l’altro ieri ha rilanciato il progetto di una Metropolitana europea con treni moderni per offrire a tutti i cittadini europei compresi i valsusini Notav,  gli ultimi mohicani, il treno veloce mezzo di trasporto che non inquina e toglie traffico e inquinamento. Da trent’anni Torino cerca un nuovo destino, difendendo male il patrimonio di idee che l’aveva resa per la seconda volta capitale. Una Torino che si è impoverita e con grandi problemi di sicurezza e degrado e che ha bisogno di ritornare a creare posti di lavoro seri per i giovani e per i tanti cassaintegrati che fan fatica a vivere con stipendi tagliati del 30-40% Testardamente mi batto per il rilancio della Citta’ e  oltre a spiegare quanto anche Barriera ci guadagnerà’ dalla TAV, insieme all’ing. Carità a Giorgio Merlo a Marco Bardesono , ho presentato alcune proposte che Torino dovrebbe presentare nella discussione della nuova Finanziaria per difendere l’industria dell’auto e l’indotto. Perché il lavoro lo si difende presentando proposte in Senato la prossima settimana non il 12 dicembre con lo sciopero di Landini quando il Parlamento avrà già completato la discussione sulla Legge di Bilancio. Barriera rinasce con dibattiti qualificanti come quelli di ieri, nella attesa che il Sindaco Lo Russo risponda gentilmente alla nostra richiesta di spostare in Barriera il Centro per la Intelligenza Artificiale .Nel dibattito sono intervenuti Giuseppe Dramisino di Barriera e gli ingegneri Brustia e Caluri.

Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Strage di Brandizzo, nasce il «Giardino del Ricordo»

 

Lunedì 10 novembre 2025, allo ore 10, all’interno del Parco Bresso, nei pressi della piazza Vittime di Nassiriya a Brandizzo (Torino), si terrà la cerimonia di inaugurazione del «Giardino del Ricordo», in memoria dei cinque lavoratori edili della Sigifer, travolti e uccisi da un treno il 30 agosto 2023 mentre facevano manutenzione sui binari vicino alla stazione ferroviaria della cittadina torinese per conto dRfi – Rete Ferroviaria Italiana: Giuseppe AversaKevin LaganàSaverio Giuseppe LombardoGiuseppe SorvilloMichael Zanera.

 

Nell’occasione verranno piantumati cinque alberi donati dal sindacato edile Filca Cisl di Torino, nell’ambito delle attività promosse in occasione della Settimana del Lavoro Sicuro, l’iniziativa organizzata dall’associazione Sicurezza e Lavoro insieme al Comune di Brandizzo per commemorare la strage ferroviaria.

 

All’inaugurazione, oltre alla sindaca Monica Durante e a rappresentanti di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Filca Cisl e Sicurezza e Lavoro, parteciperanno familiari delle vittime, il prefetto di Torino, Donato Cafagna, la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, e il dirigente scolastico Gabriele Bonifacio e 130 studenti e studentesse dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari” di Brandizzo che hanno aderito al progetto “A scuola di Sicurezza”, promosso da Sicurezza e Lavoro e dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con Fillea Cgil.

 

«Brandizzo non può e non vuole dimenticare quanto accaduto il 30 agosto 2023 – dichiara la sindaca del Comune, Monica Durante – e con un gesto simbolico come l’inaugurazione del Giardino del Ricordo, rendiamo omaggio alle cinque vittime e ci stringiamo al dolore dei loro familiari, ma, allo stesso tempo, insieme a Istituzioni, Sicurezza e Lavoro, sindacati e cittadinanza, ribadiamo il nostro impegno per luoghi di lavoro sicuri».

 

«In attesa che venga fatta giustizia nelle aule di tribunale – afferma Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – continuiamo a impegnarci per sostenere le famiglie delle vittime e la comunità, duramente colpita dalla strage del 30 agosto 2023. Senza retorica, ma insieme a Istituzioni, sindacati e cittadinanza, vogliamo fare memoria, per non dimenticare i cinque caduti sul lavoro e gettare un seme di speranza per il futuro, per un lavoro più sicuro e dignitoso per tutti e tutte».

 

«Il ricordo dei cinque lavoratori edili morti a Brandizzo non è solo un atto dovuto di pietà e rispetto, ma deve trasformarsi in un appello alla responsabilità e alla consapevolezza collettiva» – dichiara Vittorio Di Vito, segretario generale Filca Cisl Torino.

 

«Per noi – aggiunge il dirigente sindacale – la sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto inalienabile e un investimento fondamentale nella dignità umana, come ricorda sempre il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella».