CRONACA- Pagina 5

Sequestro di droga all’ex manifattura tabacchi

Due cittadini marocchini, di 28 e 38 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, a Torino, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Durante un servizio, operatori della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. Barriera di Milano hanno notato due cittadini stranieri con atteggiamento sospetto nei pressi di un chiosco di via Bologna: il più giovane consegna al connazionale un monopattino, con cui quest’ultimo raggiunge uno stabile poco distante, per poi ritornare con un pacchetto.

Fermati per un controllo, gli operatori hanno accertato che si trattava di 3 involucri termosaldati, contenenti cocaina. Avendo fondato motivo di ritenere che lo stupefacente appena sequestrato provenisse da una partita più ampia, gli agenti hanno effettuato un’accurata perquisizione della vicina area “ex Manifattura Tabacchi”, già oggetto di sgombero nelle scorse settimane.

Qui, hanno rinvenuto, nascosti sotto un cumulo di fazzoletti di carta, un sacchetto pieno di riso contenente circa 90 grammi di cocaina, suddivisi in involucri del tutto analoghi a quelli precedentemente sequestrati, e 1 kg di hashish, suddiviso in 5 panetti. In un capannone adiacente, il cane poliziotto Iron dell’unità cinofila della Polizia di Stato ha trovato altri 2 kg di hashish e un brick in cartone di vino contenente 400 grammi della medesima sostanza.

I due cittadini marocchini sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e gli arresti sono stati convalidati.

Guasto a un radar, disagi a Caselle e negli aeroporti del Nord Ovest

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Disagio anche all’aeroporto di Caselle per un guasto ad un radar Enav che nella serata di ieri ha causato la cancellazione di alcuni voli. Enav poco prima della mezzanotte ha comunicato che il problema era risolto. La problematica di trasmissione dati e connettività ha coinvolto il Centro di Controllo d’Area di Milano e ha messo in difficoltà il traffico aereo nell’area del Nord Ovest a partire dalle 21 con il blocco, poi risolto, degli aeroporti di Milano, Bergamo Torino e Genova.

Corso Vittorio, via Cigna, corso Massimo e altri cantieri dei tram: Gtt al lavoro

Interventi programmati da fine giugno per migliorare la circolazione e preparare il ritorno della linea 10

A partire da lunedì 30 giugno, GTT avvierà importanti lavori di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura tranviaria in tre punti chiave della rete: corso Vittorio Emanuele II all’incrocio con corso Massimo D’Azeglio, via Francesco Cigna e Rondò Rivella.

Gli interventi rientrano in un piano di rinnovamento della rete tranviaria per risanare e rinnovare tratti di binario strategici per riportare in servizio tratti oggi non percorribili e migliorare quindi la continuità dell’offerta tranviaria.

La programmazione dei cantieri nei mesi estivi è stata concordata con la Città di Torino e la Polizia Locale per contenere l’impatto sul traffico in un periodo di flussi ridotti, a vantaggio di residenti, automobilisti e utenti del trasporto pubblico.

Corso Vittorio Emanuele II / corso Massimo D’Azeglio

Dal 30 giugno al 31 agosto è previsto il completo rinnovo dello scambio, della curva e del binario in corrispondenza dell’incrocio. I lavori si svolgeranno in due fasi:

  • nella prima fase, sarà chiuso il viale laterale sud di corso Vittorio Emanuele II (tra corso Massimo D’Azeglio e corso Cairoli), con traffico deviato sul viale centrale in direzione est;
  • nella seconda fase, le lavorazioni si sposteranno sul viale centrale, con deviazione del traffico sui viali laterali.

Via Francesco Cigna

Il cantiere tra via Robassomero e Rondò della Forca sarà attivo dal 7 luglio al 14 agosto. L’intervento è fondamentale per il ritorno della linea 10, previsto al termine dei lavori in piazza Baldissera nella primavera 2026.

Corso Regina Margherita / Rondò Rivella

È in programma il rinnovo del binario nord e degli scambi nel tratto tra via Ricotti e Rondò Rivella. L’inizio dei lavori è previsto entro la prima metà di luglio, subito dopo la conclusione delle procedure contrattuali in corso.

Legge di riordino? “Valorizza patrimonio regionale”

La Legge di riordino, approvata in settimana in Consiglio Regionale, si legge in una nota della Regione, ha portato nuove opportunità nella valorizzazione del patrimonio regionale. Le norme, inserite nel testo grazie all’impegno dell’Assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale nonché relatore della Legge, consentiranno di coinvolgere anche soggetti privati e del Terzo Settore nella riqualificazione e gestione del patrimonio. Sono state introdotte, infatti, procedure per rendere più snello l’iter di alienazione dei beni mobili e immobili della Regione (quelli non strategici e strumentali). La possibilità di utilizzo del patrimonio, con concessioni di valorizzazione o cessione dei beni non strategici aprirà le porte a cessioni ponderate a beneficio di altri enti e privati che concorreranno a ristrutturare e ravvivare proprietà altrimenti in disuso. È stata introdotta una nuova tutela per un’attività con procedura semplificata che permetta la concessione di beni immobili a enti pubblici e privati con la formula del comodato d’uso. Infine, le nuove norme istituiscono l’osservatorio per la valorizzazione del patrimonio regionale, un organo nuovo che sosterrà le politiche dell’assessorato coinvolgendo rappresentanti dei settori regionali e delle università, delle imprese, del Terzo settore ed esperti indipendenti. Infine, una gestione informatizzata più efficiente della banca dati del patrimonio edilizia, aperta e a disposizione anche degli enti pubblici locali.

 

<Partendo dal principio che i beni immobiliari e mobiliari sono un patrimonio di tutti i piemontesi, grazie alle nuove norme approvate nella Legge di Riordino potremmo finalmente agire in maniera più incisiva sulla valorizzazione del vasto patrimonio della Regione. I beni regionali saranno meglio gestiti con l’introduzione di queste novità – dichiara l’Assessore Vignale – Siamo riusciti a creare una serie di dinamiche che prima non esistevano o erano decisamente più complesse. La Regione possiede una vasta quantità di proprietà che abbiamo il dovere di esaltare e di restituire ai cittadini piemontesi per farne un volano per attività e sviluppo dei territori, uscendo dalla logica di mera conservazione per un futuro di utilizzo e promozione. Li gestiremo meglio, insieme, per il bene di tutti>.

 

<Borgo Castello nel Parco della Mandria, le “maniche” del Compendio di Stupinigi, Palazzo Callori a Vignale Monferrato, il Forte di Exilles, Tenuta Cannona a Carpeneto, la Reggia di Val Casotto, il Castello di Miasino sono solo alcuni “beni faro” che -grazie alla nuova norma- potranno diventare un vero motore culturale ed economico per il nostro Piemonte>.

Area pedonale di via Vibò, telecamere attive dal 1° agosto

Da lunedì 30 giugno via alla fase di pre-esercizio

 

Saranno attive dal 1° agosto le telecamere per il controllo degli accessi nell’area pedonale di via Vibò, nel territorio della circoscrizione 5, chiusa alle auto dal 2020.

“Completiamo il percorso di una pedonalizzazione fortemente voluta dai cittadini – sottolinea l’assessore alla Viabilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta -. L’ attivazione del sistema d’accesso è un passo decisivo per garantire la sicurezza e la vivibilità salvaguardando non solo i diritti dei residenti, ma di tutti coloro che frequentano l’area”

Lunedì prossimo 30 giugno inizia la fase di pre-esercizio dei dispositivi che ha lo scopo di testare tecnicamente il corretto funzionamento del sistema, di informare gli automobilisti e tutti gli utenti della strada del nuovo sistema di telecontrollo e di rilasciare i permessi agli aventi diritto.

Il sistema prevede infatti la creazione di un elenco di autorizzati (la c.d. White List): residenti, dimoranti e proprietari di posti auto che ancora non l’avessero fatto possono richiedere il l’inserimento in White List attraverso la procedura telematica su Torino Facile, il portale di presentazione e di accesso ai servizi online della Città di Torino.

La richiesta – il modulo è disponibile all’indirizzo https://servizi.torinofacile.it/info/servizi/accesso-aree-pedonali-videosorvegliate-fuori-ztl – sarà quindi sottoposta al controllo degli uffici per verificare la legittima fruizione, e procedere all’inserimento delle targhe nella ‘White List’.

Completata questa fase, da venerdì 1° agosto il controllo degli accessi sarà affidato in automatico alle telecamere, con avvio del sanzionamento dei veicoli non autorizzati.

L’avvio dei controlli elettronici alla Crocetta prima e ora di via Vibò è parte di un piano d’azione che vedrà nei prossimi mesi estendere il monitoraggio degli accessi anche ad altre aree – la salita CAI Monte dei Cappuccini, Campidoglio e via Di Nanni – con l’obiettivo di garantire l’utilizzo pedonale di spazi cittadini di particolare pregio o di interesse pubblico.

TORINO CLICK

Investita da un’auto: grave ragazza di 19 anni

Si trova in prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Novara una giovane di 19 anni gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto  a Cameriano di Casalino, nel Novarese. È stata investita da un’auto nel tratto della strada statale 11 Padana Superiore che attraversa il paese. È stata soccorsa dal l’automobilista e dal 118.

“C’è un Parco in Biblioteca”: Rivoli, il 30 serata conclusiva

Dopo mesi di incontri, dialoghi e idee condivise, si conclude il percorso partecipativo “C’è un Parco in Biblioteca”, un progetto che ha visto cittadine e cittadini coinvolti in prima persona nello studio di una nuova veste per due luoghi simbolici della nostra città: il Parco Salvemini e la Biblioteca Civica.

Un’esperienza corale, costruita passo dopo passo grazie all’ascolto attento dei bisogni, dei desideri e dei sogni di chi vive quotidianamente questi spazi. Un percorso di coprogettazione che ha messo al centro la comunità, l’incontro e il futuro, nella convinzione che la città sia davvero educativa quando offre occasioni di partecipazione concreta e consapevole.

Promosso dall’Amministrazione Comunale di Rivoli e dall’Assessora alla Cultura e all’Istruzione Lidia Zanette, “C’è un Parco in Biblioteca” si inserisce nel più ampio impegno della città per valorizzare i beni comuni attraverso processi inclusivi e condivisi.

Al link www.unparcoinbiblioteca.it sono disponibili i materiali che raccontano le tappe salienti del progetto:

  • Il report sintetico della Charette del 17 maggio
  • La sintesi trasversale delle attività emerse
  • Il report dell’Action Planning del 16 giugno

Lunedì 30 giugno, dalle ore 20.00 è in programma la serata conclusiva aperta a tutta la cittadinanza con restituzione finale del progetto. 

60° Anniversario del Gruppo A.N.M.I. “Alberto Banfi” di Cuorgnè

Una cerimonia di valori, memoria e orgoglio italiano. Il saluto istituzionale del Consigliere regionale Bartoli 

Nella mattinata di domenica 29 giugno ho partecipato con grande emozione alla cerimonia per il 60° anniversario di fondazione del Gruppo A.N.M.I. di Cuorgnè, intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Alberto Banfi.
Una ricorrenza importante, organizzata con profonda cura e spirito di comunità dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, che da sessant’anni rappresenta sul territorio un presidio di valori, solidarietà e memoria.

Ho portato il mio saluto istituzionale, ringraziando i soci, gli organizzatori, le autorità civili e militari presenti, e tutti coloro che ogni giorno mantengono vivo il legame con la nostra Marina Militare.

Un ringraziamento particolare va alla Presidente del Gruppo A.N.M.I. di Cuorgnè, all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giovanna Cresto, e alla Stazione dei Carabinieri di Cuorgnè, rappresentata dal Comandante Gian Marco Altieri, per la presenza, la collaborazione e il costante impegno a favore del territorio.

In un tempo in cui le radici rischiano di perdersi, iniziative come questa ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.
Sessant’anni di storia che guardano al futuro, con l’onore di chi ha servito il Paese in mare.

Grazie Cuorgnè.
Viva la Marina Militare, viva l’A.N.M.I., viva l’Italia.

Sergio Bartoli – Consigliere Regionale del Piemonte Presidente V Commissione – Ambiente

Torino verso i 40 gradi: ondata di calore record

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In questi giorni i torinesi dovranno fare i conti con una forte ondata di caldo. Le previsioni meteo annunciano un rapido aumento delle temperature:  sabato 28 giugno raggiungeranno picchi di 37 gradi. Un leggero calo termico potrebbe verificarsi tra domenica 29 e lunedì 30 giugno, dovuto a un breve peggioramento del tempo. Sarà però solo una breve pausa.

Il mese prossimo porterà un nuovo peggioramento della situazione. Infatti mercoledì 1° luglio le temperature potrebbero toccare i 39 gradi, mentre giovedì 2 luglio si sfioreranno i 40 gradi, segnando uno dei picchi più alti dell’estate.

 Arpa Piemonte prevede che  l’ondata di calore non si esaurirà in pochi giorni: proseguirà anche nelle settimane successive, con un’estate che si prospetta più calda della norma. La stagione sarà caratterizzata da temperature costantemente elevate e piogge scarse. Luglio sarà il mese più critico, con un caldo umido e persistente che aumenterà il rischio di disagio per le persone, in particolare per chi lavora all’aperto.

I sindacati hanno lanciato un appello per l’introduzione di fasce orarie lavorative più sicure (come avvenuto in Sicilia) e per la distribuzione gratuita di acqua ai lavoratori esposti alla calura estrema. Le condizioni attuali rendono difficile e pericoloso svolgere attività fisica prolungata all’esterno.

Torino accoglie il Disability Pride, ecco la galleria fotografica

A Torino oggi sfila il Disability Pride. L’evento mette al centro le persone con disabilità chiedendo una società realmente accessibile e libera dall’abilismo. Il Disability Pride Torino valorizza le diversità contro gli stereotipi.

Un Pride è,  prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma, è  l’affermazione  della propria identità  in uno spazio condiviso, politico, gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.

Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino, rete di associazioni, fondazioni, start up del territorio,  la manifestazione gode del patrocinio  della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino. Si tratta si un importante riconoscimento istituzionale  che testimonia l’interesse crescente  verso i diritti delle persone con disabilità,  non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadine e cittadini attive,portatrici di competenze, desideri, progettualità.
Il Disability Pride, nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, è  approdato in Italia nel 2015 grazie all’attività di Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato vita a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità  e la visibilità pubblica delle persone con disabilità.  In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e dal 2023 Torino.
Oggi il Disability Pride  rappresenta una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni, le aspirazioni  delle persone con disabilità.
Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione e nasce per superare la discriminazione di chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti .
Il corteo torinese propone uno sguardo intersezionale sulla disabilità e  i fatti, attraversa e incontra temi complessi più che mai attuali, come l’identità di genere, gli orientamenti di sessualità,  le origini etniche, le condizioni socio-economiche, venendo soggetta a multiple oppressioni che vanno riconosciute e combattute collettivamente.

Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico multidisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone come spazio di rivendicazione, ma anche di educazione collettiva, per contribuire ad arginare stereotipi, paternalismi e narrazioni di abilità ancora troppo diffuse. Insomma una normalità che ancora troppo spesso discrimina.

Le foto di Lori Barozzino