CRONACA- Pagina 46

Nel carcere di Torino non è grappa

ASSODISTIL RICHIAMA L’ATTENZIONE VERSO UN USO IMPROPRIO DEL TERMINE 

Caro direttore,

da parte di alcuni organi di stampa e mezzi di comunicazione assistiamo ad un uso improprio del termine grappa associato ad alcuni episodi che si sono verificati all’interno di Istituti Penitenziari che hanno portato al sequestro di oggetti vietati tra cui bevande alcoliche autoprodotte. AssoDistil, associazione che da 80 anni rappresenta e tutela le principali realtà della distillazione italiana, stigmatizza l’utilizzo improprio del termine Grappa” da parte dei media.

La Grappa è un prodotto fortemente identitario del patrimonio agroalimentare italiano, tutelato da una normativa specifica (DM 28 gennaio 2016) e riconosciuto come Indicazione Geografica (IG). Secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011 del MASAF, la denominazione “Grappa” può essere attribuita esclusivamente all’acquavite di vinacce ottenuta da uve provenienti, vinificate, distillate ed elaborate integralmente sul territorio nazionale, in impianti riconosciuti e secondo metodologie produttive rigorose e conformi al disciplinare.

L’utilizzo del termine “Grappa” per indicare prodotti alcolici privi di qualsiasi controllo sanitario e qualitativo, e la definizione impropria di una “vera e propria distilleria” riferita a una produzione non autorizzata, non solo indebolisce la reputazione di un’eccellenza italiana, ma fuorvia l’opinione pubblica, facendo confusione tra un prodotto legale, certificato, storico, di qualità garantita dalla competenza decennale di mastri distillatori e da enti di certificazione accreditati, e un alcolico di produzione incerta, clandestina e di qualità molto dubbia per giunta non certificata da alcun ente accreditato.

“A tutela della reputazione non solo del prodotto, dei suoi produttori e dei consumatori, ma anche delsignificato culturale dell’eccellenza Made in Italy, invitiamo i media a prestare una maggiore attenzione nell’utilizzo delle giuste terminologie: la Grappa IG è un vanto della distillazione italiana da non confondere con altri intrugli prodotti in maniera dilettantesca ed estemporanea che possono risultare anche dannosi per la salute” – ha rimarcato Sandro Cobror, Direttore di AssoDistil.

Ufficio Stampa AssoDistil

Nella Val di Susa messa a ferro e fuoco dai NoTav c’è Bardonecchia unico luogo al mondo ad avere ben 3 Trafori internazionali

di Mino GIACHINO 
Mentre cinquanta km più in basso sempre nella bellissima Val di Susa sabato tremila NOTAV hanno messo a ferro e fuoco alcune aree del cantiere e la autostrada, creando danni notevoli a persone e cose, oggi a Bardonecchia viene inaugurato il terzo traforo internazionale importantissimo per i traffici commerciali e turistici di tutta Sueopa. Chi sorvolasse in elicottero Bardonecchia vedrebbe nell’arco di 500 metri ben tre Trafori internazionali. 
Il primo pensato da Medail e poi da Des Ambrois ma approvato e finanziato da Cavour il nostro grande Statista cui dobbiamo l’Unita d’Italia, venne terminato prima del tempo  a settembre 1871. 
Il secondo traforo quello autostradale viene aperto negli anni 80.  
Visto il grave incidente del 1999 al Traforo del Bianco, che costò parecchie vittime, si iniziò a parlare di seconda canna di sicurezza al Traforo del Frejus.  Il ragionamento riparti nel 2009 ,quando ero al Governo, ne parlai in un intervento in Valle e ricevetti critiche dai giornali valsusini . Per fortuna il mio Governo tenne duro e si andò avanti e a settembre ,quando chiuderà nuovamente il traforo del Bianco , il traffico che si riverserà al Frejus troverà una traforo per andare e uno per venire , in questo modo aumenterà notevolmente la sicurezza stradale. Cosa molto importante visti i gravi ritardi nella costruzione della TAV. Ieri finalmente i Sindaci NoTav han capito che la guerriglia impedisce ai Comuni di discutere del progetto. Capire prima fa sempre la differenza.
Sotto vedete le foto dei due trafori autostradali affiancati e quello ferroviario del 1871.  Mi auguro che qualcuno pensi a dare un bel riconoscimento a Bardonecchia perché se i Comuni della Bassa Valle si fossero comportati come Bardonecchia a quest’ora avremmo la TAV , più lavori in Valle e nel Paese e avremmo risparmiato almeno 4 miliardi di euro e avremmo diminuito l’inquinamento.

Auto nella scarpata: ferite due donne, una è grave

È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per salvare due donne che  sono rimaste ferite, una gravemente, in un incidente avvenuto a Prazzo in valle Maira. L’auto sulla quale viaggiavano è precipitata in una scarpata per diverse decine di metri.

Ole’! Torino accoglie la Vuelta tingendosi di rosso

Torino accoglie “La Vuelta 2025” tingendosi di rosso. Per la prima volta nella storia la novantennale corsa ciclistica a tappe più importante di Spagna partirà dall’Italia.

 

Sabato 23 agosto Torino ospiterà la “salida oficial”, la prima tappa Torino – Reggia di Venaria con arrivo a Novara del Giro di Spagna che riporta in città il grande ciclismo dopo le emozioni del Giro d’Italia e del Tour de France negli scorsi anni.
Igino Macagno

Rapinato al bancomat sotto la minaccia di una pistola

È stato rapinato mentre stava prelevando denaro  al bancomat. Il fatto è accaduto a Biella nel rione Chiavazza. L’uomo è stato avvicinato da due malviventi, uno dei quali gli avrebbe puntato una pistola alla schiena, ordinandogli  di consegnare immediatamente il contante appena prelevato.

Meneguzzi e Merlo: Tav, basta con le violenze e i danni alla Val Susa

“Meloni   ha ragione, punire i responsabili e avanti con i cantieri”

SAUZE D’OULX – In merito alle violenze e ai danni provocati nella giornata di sabato 26 luglio nel corso di una manifestazione No Tav, il Presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea Mauro Meneguzzi e l’Assessore alla Comunicazione dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea Giorgio Merlo assumono una posizione dura e netta: “Tav, basta con le violenze e i danni alla Val Susa. La Premier Giorgia Meloni ha ragione: punire i responsabili e avanti con i cantieri”.

Mauro Meneguzzi e Giorgio Merlo prendono posizione: “Le ripetute ed insistenti violenze dei No Tav che si ripresentano puntualmente in Valle di Susa creando disagi terribili all’intera Valle con relative devastazioni, non sono più ammesse e nè tollerabili. Oltre alla piena e convinta solidarietà alle forze dell’ordine per il lavoro svolto e anche, e soprattutto, per i rischi a cui vanno incontro per difendere l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei cantieri, non possiamo non condividere la riflessione   puntuale del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla necessità che simili gesti vanno perseguiti con durezza e senza tentennamenti. E, lo ribadiamo ancora una volta, si tratta – quella dell’alta velocità Torino/Lione – di un’opera necessaria ed indispensabile per dare un futuro alla nostra economia e, soprattutto, per garantire una prospettiva di sviluppo a Torino e all’intero Piemonte”.

Oggi apre la seconda canna del Frejus

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Il 28 luglio sarà attiva  la seconda canna del traforo del Fréjus di 12,87 km. Grazie alla galleria il flusso e la sicurezza del traffico tra Italia e Francia saranno sicuramente migliori. L’opera si rivela ancora più utile con la chiusura del traforo del Monte Bianco dal 1° settembre per  ben 15 settimane. La galleria favorita una circolazione separata tra le direzioni di marcia, evitando gli incroci tra i veicoli e aumentando così la sicurezza

Premio di laurea a 1300 studenti

L’Ente EDISU Piemonte ha disposto il pagamento del premio di laurea sul conto corrente indicato dagli studenti aventi diritto. Le somme, pari complessivamente a 2.459.738,50 euro, sono state accreditate a 1.353 studenti secondo le tempistiche previste dai rispettivi istituti di credito.
«Premiare il merito e sostenere chi ha dimostrato determinazione nel completare con successo il proprio percorso universitario è un’azione significativa volta a riconoscere l’impegno», dichiara Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario. «Questa misura è un segnale concreto di attenzione verso i nostri giovani: investire su di loro significa investire sul futuro della nostra Nazione. Continueremo a garantire servizi di qualità, opportunità e supporto, perché il riconoscimento del merito è qualcosa che va oltre al diritto allo studio» conclude Chiorino.
Soddisfazione espressa anche da Roberta Piano, presidente di EDISU Piemonte: «Con questo pagamento riconosciamo il valore dell’impegno universitario di 1.353 studenti, incentivando i nostri laureati a proseguire nel proprio percorso di crescita personale e professionale. EDISU continuerà a lavorare ogni giorno per offrire strumenti e servizi sempre più efficaci, puntando sulla meritocrazia».

Auto contromano, quattro morti e un ferito sulla Torino – Milano

No alla sommossa in Valle di Susa

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

E’ proprio una guerriglia che simula una guerra civile quella che si è svolta  sabato  in valle di Susa. Essa non deve più ripetersi. Gli idranti non sono serviti neppure a spegnare i fuochi degli incendi. I no Tav e i rinforzi di violenti venuti da fuori hanno superato se’ stessi, bloccando more solito anche l’autostrada internazionale che ci collega con la Francia. Un paese civile non può tollerare queste violenze che attentano alla sicurezza dello Stato, ai beni pubblici e alla convivenza civile. Avevano ragione Caselli e Saluzzo nel definire reati gravi quelli commessi dai no tav e dai centri sociali che si esibiscono in Valle di Susa. Questa e’ associazione per delinquere e i sofismi dei legulei non sono più accettabili. Lo Stato deve reagire con fermezza, dimostrando il rispetto della legalità repubblicana che va  difesa senza incertezze e cedimenti. Esiste una nuova legge che in alcune parti può sembrare discutibile. Per i no Tav va applicata fino in fondo.  Il diritto di manifestare sancito dalla Costituzione  si riferisce a manifestazioni pacifiche. Quella di sabato ha rasentato la guerra civile, mescolando l’odio politico all’odio antisemita perché la bandiera dei no Tav era quella palestinese. Questi crogiuoli di rivolta vanno spenti con decisione. È necessario il  ripristino della legge perché solo sotto la legge ci puo’ essere libertà.