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La Croce Bianca del Canavese compie 50 anni

MEZZO SECOLO AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca del Canavese ha celebrato domenica 19 ottobre il 50° anniversario di fondazione, un traguardo che testimonia mezzo secolo di dedizione, professionalità e spirito di servizio al fianco della comunità canavesana.

La giornata si è aperta presso la sede di Valperga, dove si è tenuta la cerimonia ufficiale alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Mauro Fava, del sindaco di Valperga Walter Giuseppe Sandretto, della sindaca di Cuorgnè Giovanna Cresto e del presidente di Anpas Piemonte, Vincenzo Sciortino. Nel corso dell’evento sono stati inaugurati i nuovi mezzi della Croce Bianca del Canavese: un’ambulanza per il soccorso, un mezzo attrezzato con pedana mobile per il trasporto di persone con disabilità, un veicolo destinato ai servizi sociosanitari e un carrello porta generatore per le attività di protezione civile.

Durante la cerimonia sono stati consegnati i riconoscimenti al merito ai volontari che si sono distinti per impegno e lunga militanza, premiati Adriano Boggio, con 48 anni di servizio attivo in associazione, e Antonio Arcuri, presidente della Croce Bianca del Canavese, con 35 anni di servizio.

Un riconoscimento è stato inoltre assegnato ai volontari con oltre dieci anni di attività, fino a venticinque: Fortunata ArcuriLuciano CohaCarlo Fenoglio GaddòRoberto GenisioMaria Angela MolinarioFabio RiuEdoardo RolandoMirko SpeciaFranca Tarro BoiroPaolo TurbineEmilia Vacca CavalotLuigi Vacca Cavalot e Renato Vallero.

Infine, sono stati consegnati gli attestati di certificazione ai nuovi volontari soccorritori.

«Questo cinquantesimo anniversario – ha sottolineato Antonio Arcuri, presidente della Croce Bianca del Canavese – rappresenta un momento di orgoglio e di riconoscenza verso tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno donato tempo, competenze e cuore alla nostra associazione. È grazie alla loro passione e al loro senso di comunità se oggi possiamo continuare a crescere e a garantire un servizio di qualità ai cittadini del Canavese».

A portare il saluto di Anpas Comitato Regionale Piemonte è stato il presidente Vincenzo Sciortino: «Il cinquantesimo anniversario della Croce Bianca del Canavese è un traguardo che onora l’impegno, la dedizione e lo spirito di servizio di generazioni di volontari. Cinquant’anni di solidarietà e di presenza costante al fianco della comunità canavesana rappresentano un esempio concreto dei valori che guidano il movimento Anpas. A tutti i volontari, ai dipendenti e ai dirigenti della Croce Bianca va il mio più sincero ringraziamento per il contributo prezioso che ogni giorno offrono al sistema di soccorso e alla collettività piemontese».

Fondata nel 1975, la Croce Bianca del Canavese è un’associazione di volontariato impegnata nei settori sanitario e sociosanitario. Svolge servizi di emergenza 118, trasporto sangue ed emoderivati, assistenza a persone con disabilità, anziani e dializzati, dimissioni da strutture sanitarie e copertura sanitaria durante eventi e manifestazioni sportive.

Oggi può contare su 90 volontari e sei dipendenti, che ogni anno garantiscono circa 9.000 servizi, percorrendo oltre 400.000 chilometri al servizio della collettività.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte Odv rappresenta 81 associazioni di volontariato, con 16 sezioni distaccate, 10.695 volontari (di cui 4.242 donne), 5.388 soci e socie e 741 dipendenti (di cui 86 amministrativi). Dispone di 472 autoambulanze, 265 automezzi per il trasporto di persone in situazione di disabilità, 242 mezzi per il trasporto persone e per la protezione civile, oltre a 4 imbarcazioni. Complessivamente, ogni anno svolge 594.623 servizi, di cui 200.399 in emergenza-urgenza 118, percorrendo 20.209.167 chilometri, di cui 4.765.067 legati ai servizi di emergenza.

Uomo in bici muore travolto da un trattore

Un 71enne è deceduto in ospedale a Cuneo per le gravi ferite  riportate in un incidente stradale avvenuto sulla  provinciale a Cervignasco, nei pressi di Saluzzo, Percorreva in bicicletta la strada quando è stato investito da un trattore. Ricoverato in gravi condizioni e’ morto nelle ore successive.

“Io non rischio”, le piazze del Piemonte

Anche quest’anno la Regione Piemonte partecipa alla campagna nazionale “Io non rischio”, l’iniziativa promossa dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con Ingv, Anpas, ReLUIS, Cima Foundation e numerose organizzazioni di volontariato.

Questo il calendario dei primi appuntamenti:

sabato 18 ottobre in piazza Martiri a Novara e in piazzetta della Lega ad Alessandria

* domenica 19 in piazza Martiri della Libertà a San Maurizio Canavese (TO) e in via Isorella a Montecastello (AL)

mercoledì 22 in piazza Martiri della Libertà a Cuorgnè (TO)

giovedì 23 in piazza Alfieri ad Asti e presso l’Itis Volta di Alessandria

* domenica 26 in piazza Roma a Banchette (TO).

I volontari saranno attivi anche nei mesi di novembre e di dicembre:

* il 15 e 16 novembre in via Italia a Settimo Torinese

* il 22 e 23 novembre in piazza Sant’Agostino a Carmagnola (TO)

* il 29 e 30 novembre a Sangano (TO)

* il 7 dicembre in piazza Bodoni a Torino

* il 13 dicembre al Politecnico di Torino

In ognuno di questi eventi i volontari e le volontarie di Protezione civile distribuiranno materiali informativi sull’importanza di una cultura della prevenzione capace di rendere le comunità sempre più consapevoli e preparate ad affrontare i rischi del territorio e le nuove sfide poste dal cambiamento climatico. Particolare attenzione sarà quindi dedicata alle procedure da seguire per proteggere se stessi, la propria famiglia e l’ambiente in cui si vive in caso di terremoto, alluvione o incendi boschivi.

«Io non rischio fornisce indicazioni preziose per educare e preparare famiglie, scuole ed aziende ad essere pronte per fronteggiare situazioni di pericolo – puntualizzano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Crediamo fermamente che l’informazione e la preparazione siano fondamentali per affrontare qualsiasi emergenza e siamo convinti che insieme possiamo ridurre i rischi e garantire un futuro più sicuro per tutti. Ringraziamo quindi la Protezione civile e tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita di questa iniziativa. La sicurezza è un impegno collettivo, e insieme possiamo fare la differenza».

Sul sito ufficiale www.iononrischio.gov.it e sui profili social della campagna (Facebook, X e Instagram) è possibile consultare materiali informativi e aggiornamenti. L’hashtag è #iononrischio2025

 

“Puliamo Volpiano”: cittadini, aziende e istituzioni insieme per l’ambiente

 

Grande successo per l’edizione di sabato 18 ottobre di “Puliamo Volpiano”, l’iniziativa di educazione ambientale promossa dal Comune di Volpiano in collaborazione con quattro aziende del territorio, SPEA capofila, TLM, Euro Therm e Officine Piva.

L’attività ha registrato un’ampia partecipazione, con la presenza di numerosi cittadini e, in particolare, di tanti bambini che hanno contribuito con entusiasmo alla mattinata dedicata alla tutela del territorio.

«Si tratta di una collaborazione nata nel 2024 – commenta soddisfatto l’assessore all’Ambiente Andrea Cisottotra realtà che condividono l’obiettivo di proteggere e valorizzare il nostro territorio. È un progetto che intendiamo ampliare sempre di più, per lanciare un segnale forte a chi ancora abbandona incivilmente i rifiuti».

Durante la mattinata, grazie ai mezzi messi a disposizione dalle aziende partecipanti e con il supporto operativo di Seta S.p.A., è stata ripulita gran parte dell’area industriale di corso Piemonte e un tratto di via Torino.

Il Comune di Volpiano ringrazia tutte le aziende coinvolte, i volontari e le famiglie che hanno partecipato, sottolineando come iniziative di questo tipo rappresentino un esempio concreto di cittadinanza attiva e collaborazione tra pubblico e privato per un futuro più sostenibile.

Via delle Verbene, lo storico mercato delle Vallette si rinnova. Al via i lavori

Sono ufficialmente partiti i lavori di rinnovamento del Mercato Coperto di via delle Verbene 11, storico polo commerciale del quartiere Vallette, che verrà reso più sostenibile, accessibile e attrattivo.

Al momento ufficiale di avvio del cantiere sono intervenuti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, il presidente della Circoscrizione Cinque Alfredo Correnti, la presidente della Cooperativa Mercato Coperto Vallette Marisa Sanfilippo. Presenti l’amministratore delegato di Iren Energia Giuseppe Bergesio e l’amministratore delegato di Iren Smart Solutions, Andrea Beccuti.

Grazie ad uno stanziamento complessivo di 1 milione e 497 mila euro di fondi della Città, vincolati alla rivitalizzazione e alla riqualificazione del tessuto commerciale esistente, verrà realizzato un intervento di efficientamento energetico complessivo della struttura, affidato a Iren Smart Solutions per circa 1milione e 400mila euro. Un ulteriore stanziamento comunale di 100mila euro sarà impiegato per realizzare opere edilizie che miglioreranno la struttura che ospita gli esercizi commerciali, rendendola più attrattiva, funzionale e in grado di ospitare anche spazi dedicati ai servizi per la cittadinanza.

“Vallette – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo nel suo intervento – è un quartiere di Torino immerso nel verde e con tante potenzialità, al centro di un piano di rigenerazione urbana che prevede numerosi interventi. Tra questi spicca certamente la riqualificazione del Mercato Coperto, attesa da tempo, con cui oggi manteniamo la promessa fatta agli operatori commerciali e ai residenti del quartiere, riconoscendo l’importanza strategica del suo rilancio. Questo progetto punta a riqualificare lo spazio e a farne sempre di più un luogo di commercio e aggregazione. Per garantire la sicurezza di un territorio serve maggiore presidio, e questo è ciò che chiediamo alle autorità competenti in tema di pubblica sicurezza, ma anche la rigenerazione degli spazi pubblici per renderli sempre più vivibili e questo è il compito che come amministrazione ci siamo dati”.

Gli interventi sul mercato coperto – affidato in concessione alla cooperativa di Gestione del Mercato Coperto Vallette fino al 2029 – saranno indirizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni, con l’installazione di nuovo impianto fotovoltaico, la riqualificazione dell’illuminazione interna, di un nuovo impianto di riscaldamento e di raffrescamento, con introduzione di un impianto a ventilazione meccanica controllata.

La riqualificazione architettonica e impiantistica andrà a migliorare la fruizione degli spazi, con il rifacimento delle pavimentazioni, l’ottimizzazione dell’involucro edilizio, il miglioramento del comfort con un nuovo layout, il rifacimento dei servizi igienici, che saranno anche accessibili.

“Oggi è un giorno importante perché diamo il via ad un progetto di riqualificazione atteso da tempo – ha spiegato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – finanziato con risorse della Città. Il progetto nasce dal dialogo con i cittadini del quartiere, i commercianti e la Circoscrizione. Questa struttura ha rappresentato nel corso del tempo un punto di aggregazione importante e l’unico presidio commerciale di prossimità per molti abitanti della zona e vogliamo che continui ad esserlo, ritenendolo fondamentale sia per i residenti che per gli operatori commerciali”.

L’intervento si inserisce all’interno di un più ampio piano di rigenerazione urbana del quartiere Vallette, che prevede in totale nove interventi finanziati con i fondi PNRR destinati ad attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare PINQuA per un investimento complessivo di oltre 17 milioni di euro. Tra essi ci sono ad esempio i lavori di rifacimento dell’ex edificio delle Poste di piazza Montale 8, la rigenerazione del giardino pubblico di via delle Verbene e opere di manutenzione straordinaria del suolo su tutto il quartiere. Un nuovo tassello che va ad inserirsi nel quadro di riqualificazione complessiva dei mercati cittadini, tra i quali quelli di Porta Palazzo, corso Racconigi, corso Brunelleschi, via Porpora, piazza Madama Cristina, corso Sebastopoli e piazza Benefica.

La festa delle Città Gemelle e Amiche di Chieri

Da venerdi 24 a domenica 26 ottobre prossimi, la Città di Chieri celebra i primi 25 anni dei gemellaggi e patti di amicizia con una tre giorni di festeggiamenti, momenti di festa e incontri aperti alla cittadinanza. La “Festa delle città gemelle e amiche” è un evento finalizzato a valorizzare i legami nazionali e internazionali che uniscono Chieri alle sue città gemelle e amiche: le italiane Andria e Tolve, Epinal (Francia), Fălticeni (Romania) e Nanoro (Burkina Faso) e a far conoscere la realtà chierese alle realtà associative che collaborano con il Comitato Gemellaggi.

“Questa festa rappresenta un segno concreto dell’impegno di Chieri per mantenere vivi i rapporti internazionali, riaffermare l’importanza della cooperazione e della fratellanza tra comunità – dichiara il presidente del Consiglio Comunale Federico Ronco – in tempi complessi come i nostri, i gemellaggi rappresentano una risorsa preziosa per costruire ponti, condividere valori e rafforzare l’appartenenza comune. “Festa delle città gemelle e amiche” vuole essere un momento di promozione della cultura del dialogo, della solidarietà e della pace, un’occasione per rinnovare il senso di comunità e cooperazione tra popoli, ma anche un’opportunità per valorizzare le bellezze artistiche, storiche e enogastronomiche di Chieri”.
Tra i momenti aperti alla cittadinanza, sabato 25 ottobre prossimo, una tavola rotonda, alle 9.30, dal titolo “Acqua come bene comune”, presso la Fondazione per il Tessile e Museo del Tessile, in via Santa Clara 10, a Chieri. Dalle 15 alle 18, festa con musica folkloristica e giochi in piazza Umberto I, dove sono presenti gli stand delle associazioni del Comitato Gemellaggi, e la mostra dedicata ai gemellaggi “Gente che arriva, gente che parte”. Alle ore 17 si terrà l’inaugurazione delle targhe celebrative degli alberi dedicati alle città gemelle e amiche, in piazza Silvio Pellico 1.

“Venerdì 24 ottobre, insieme ai consiglieri comunali Piercarlo Benedicenti e Agnese Ferrara, che con me rappresentano Chieri nel Comitato Gemellaggi – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Federico Ronco – accoglieremo le delegazioni delle città gemellate e una rappresentanza dei Fratelli della Sacra Famiglia. Questa festa è resa possibile, oltre che dall’impegno dei nostri uffici comunali e di tutte le realtà che fanno parte del Comitato, dal coinvolgimento degli Enti legati al nostro territorio, dalla Fondazione per il Tessile alla Martini & Rossi”.

Mara Martellotta

Riaperta a senso unico alternato la Strada del Colle del Lys

Grazie all’operatività e all’organizzazione messa in campo dalla ditta esecutrice dei lavori, è stata riaperta al traffico a senso unico alternato la Strada Provinciale 197, che era stata interrotta a partire da mercoledì 15 ottobre al km 29+750, sul versante della Valle di Viù, per consentire una serie di interventi di manutenzione straordinaria, finanziati con fondi derivati dalla riscossione dei canoni idrici e consistenti nella sistemazione della banchina stradale, con la realizzazione nuove protezioni marginali lungo un ponticello. La sospensione della circolazione era motivata dalla necessità di realizzare un getto di calcestruzzo per la realizzazione di una struttura in cemento armato su cui collocare le protezioni marginali.

La circolazione è quindi riattivata senso unico alternato sino alle 17 di venerdì 14 novembre, per i veicoli di peso non superiore a 3,5 tonnellate, con deroga al limite di peso per i mezzi di soccorso. Le lavorazioni al km 29+750 continueranno nelle prossime settimane, con il completamento della trave in cemento sul lato a monte, con la posa delle protezioni marginali e con la realizzazione della pavimentazione stradale. Al momento la carreggiata è ristretta e sono in vigore il limite di velocità a 30 km orari, il divieto di sorpasso e di sosta.

Un piano contro i bulli, anche quelli del web

Con l’approvazione in Consiglio regionale del Piano triennale 2025-2027 per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, fortemente voluto dal vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito Elena Chiorino, la Regione ha confermato la volontà di rafforzare la rete educativa e sociale che protegge i più giovani e li aiuta a crescere in un ambiente sano, fondato sul rispetto e sulla responsabilità.

Il Piano, elaborato da un tavolo tecnico multidisciplinare che ha coinvolto istituzioni, mondo scolastico e realtà educative del territorio, prevede interventi diffusi in tutte le province: iniziative educative, laboratori esperienziali, percorsi formativi per promuovere il benessere scolastico, valorizzazione delle diversità, prevenzione delle discriminazioni.

«Ogni episodio di bullismo, dal più grande all’apparentemente più piccolo, rappresenta una ferita che non possiamo ignorare – sostiene Chiorino – Il Piemonte sceglie di reagire, di agire, di educare. Con questo Piano vogliamo essere accanto a studenti, famiglie e insegnanti offrendo strumenti concreti e dando un segnale chiaro: la scuola deve essere un luogo sicuro, in cui ogni ragazzo si senta accolto, valorizzato e mai solo. Prevenire significa educare. Ed educare al rispetto è la prima forma di libertà e di giustizia».

Il contrasto a questo fenomeno non si limita al Piano: fa infatti parte dell’offerta formativa 2025-26, che comprende un bando che, con un investimento complessivo di 280.000 euro (40.000 in più rispetto all’anno precedente), rafforza l’azione di prevenzione, potenziando gli strumenti a disposizione delle scuole e di chi ogni giorno lavora accanto ai ragazzi. Ogni istituto potrà ricevere fino a 5.000 euro per attivare progetti sull’uso consapevole del digitale, la formazione degli insegnanti o percorsi di educazione alla legalità e al rispetto.

Torino, il sindacato Sappe: “lanciano droga e telefonini nel carcere”

Ennesimo importante rinvenimento da parte delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria del carcere di Torino. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario Vicente Santilli, il quale informa sull’ennesimo tentativo di introdurre illecitamente telefoni cellulari al “Lo Russo Cutugno”: “Oggi pomeriggio, verso le 14, dall’esterno del carcere, venivano lanciati diversi involucri oltre il muro di recinzione e successivamente ritrovati dalla polizia penitenziaria. Nonostante le difficoltà, i sempre attenti Agenti di Polizia Penitenziaria sono sempre vigili per impedire l’ingresso di oggetti proibiti ed all’interno degli involucri sono stati ritrovati significativi quantitativi di hashish, cocaina, e 3 telefonini. Il sindacalista denuncia come anche questi seppur maldestri tentativi di introdurre oggetti vietati in carcere “dimostrano la vulnerabilità del carcere di Torino e, per tanto, il SAPPE rinnova all’Amministrazione penitenziaria la richiesta di dotare la Polizia Penitenziaria di droni per il controllo esterno del carcere nonché di Nucleo di unità cinofila del Corpo per il contrasto delle sostanze stupefacenti”.
Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che “nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi”. “Peraltro”, prosegue il leader nazionale del SAPPE, “è utile ricordare che anche nelle ultime relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza“, sia alla domanda di trattamento.
“Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta”, conclude Capece, per cui “il SAPPE rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.