Questa mattina Extinction Rebellion ha scaricato 30 tavoli verdi davanti al grattacielo della Regione Piemonte e aperto uno striscione “COP30: Tavoli Mancati”. I tavoli rovesciati vogliono rappresentare, scrivono in una nota gli attivisti “tutte le occasioni mancate e le promesse infrante di oltre 30 anni di conferenze per il clima”. Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia “gli impegni disattesi da Governo e Regione nel contrasto alla crisi ecoclimatica e l’aperta opposizione del Governo alle politiche climatiche europee e alla COP30″.
Un arresto per detenzione di stupefacenti e un allontanamento di otto persone, trovate di nuovo sul posto e denunciate perché non hanno rispettato il provvedimento: è questo il risultato dei controlli del commissariato di Ivrea e della Polizia di Stato nell’area del Movicentro, ormai conosciuta come una zona spesso segnata da degrado e attività illegali. L’uomo, 37enne, ha provato a scappare dietro le scale del sovrappasso sui binari, ma è stato fermato dagli agenti. Con sé aveva diversi tipi di sostanze e un bilancino di precisione, e altra droga è stata poi trovata nella sua abitazione.
VI.G
Capannone in fiamme nella notte a Torino Villaretto
Quattro squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale sono intervenute questa notte per spegnere un incendio scoppiato in un capannone di un’azienda nell’area industriale di strada del Francese, nella zona di Torino Villaretto.
Nell’edificio erano in corso lavori di ricostruzione del tetto. Dai primi accertamenti è possibile che proprio queste operazioni abbiano innescato il rogo, escludendo al momento l’ipotesi di un’origine dolosa.
Non si registrano feriti.
VI.G
Salesiani in Argentina, il sogno di don Bosco

Riboldi condanna irruzione nei locali Asl
“Esprimo la più ferma condanna per un gesto inqualificabile. Introdursi all’interno dei locali della Direzione Generale dell’Asl Città di Torino per deturpare i muri con scritte e mettere a soqquadro la sala riunioni sono davvero fatti gravi. Mi auguro che le forze dell’Ordine e la Magistratura intervengano con rapidità per individuare i responsabili e che nei loro confronti siano adottati i provvvedimenti previsti dalla legge. E’ intollerabile che, in pieno giorno ed in orario di servizio, succedano episodi come questo. Solidarietà alla Direzione Generale dell’Asl e a tutti i dipendenti che hanno subito questa irruzione nel proprio luogo di lavoro. Non ci pieghiamo alla violenza di questi personaggi che pensano di essere impuniti e di poter fare ciò che vogliono.”
Federico Riboldi
Assessore alla Sanità della Regione Piemonte
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne, il 25 novembre prossimo, l’Istituto Buddista Italaino Soka Gakkai narrerà due progetti attivi in Piemonte che costruiscono una rete territoriale capillare contro la violenza di genere, “Ahimsa: dall’ombra alla luce” dell’Associazione Cante di Montevecchio e “Safety Net: insieme contro la violenza di genere” di Arci Valle Susa-Pinerolo APS.
Le iniziative, sostenute con i fondi 8×1000 della Soka Gakkai Italiana, rispondono a un dato allarmante, meno del 5% delle vittime denuncia la violenza. A Torino Ahimsa forma “Figure antenna”, volontari e insegnanti per offrire ascolto competente e non giudicante in farmacie, parrucchieri e negozi di quartiere, scuole e luoghi di lavoro intercettando segnali di lavoro. In Valle di Susa e Pinerolo , il Centro Donna – centro antiviolenza del Piemonte riconosciuto nel 2001, sta per aprire un nuovo sportello in un’area priva di CAV (Centro AntiViolenza), e attivato cerchi di condivisione tra mamme, mediati da counselor, oltre a supporto legale esteso al sovraindebitamento, in collaborazione con un movimento consumatori. In Italia il 31,5% delle donne, tra i 16 e i 70 anni, ha subito violenza nel corso della vita. Nei primi due trimestri del 2024, oltre la metà delle vittime che hanno chiamato il 1522 aveva figli (57,3%), di cui il 31,5% erano minori. Oltre 5600 i bambini e ragazzi coinvolti direttamente e indirettamente in episodi di violenza. I dati parlano chiaro: la violenza di genere colpisce più volte con ricadute gravi sui figli vittime di violenza assistita.
Bollettino nero per il nostro Paese, che evidenzia un fenomeno di violenza dalle diverse sfaccettature, in occasione del 25 novembre, quando l’istituto buddhista italiano Soka Gakkai espone i progetti realizzati grazie ai fondi dell’8×1000 in difesa di donne e bambini per stimolare un dibattito che necessita coinvolgimento di tutta la comunità.
La Soka Gakkai Italiana ha investito oltre un milione di euro derivanti da iniziative che proteggono le donne e i loro figli, costruendo un ecosistema integrato che va dal primo ascolto alla protezione immediata, fino al reinserimento sociale e lavorativo.
“La tutela dei diritti umani è uno dei pilastri umani dell’istituto Soka Gakkai – ha dichiarato la sua vicepresidente Anna Conti – crediamo profondamente che ogni persona abbia diritto a una vita libera, dignitosa e protetta. Per questo i progetti sostenuti non si limitano alla protezione immediata, ma costruiscono percorsi di autonomia reale. Dopo aver sostenuto il progetto REAMA di Fondazione Pangea Onlus, che ha fornito protezione a donne e minori, abbiamo deciso di ampliare la rete di protezione attraverso il bando ‘Tutela, assistenza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro bambini’. Nel 2025 abbiamo attivato 4 nuovi progetti che supporteranno circa 700 persone, dalla casa rifugio al supporto psicologico specializzato per i minori, dall’intercettazione dei casi di violenza nei luoghi di prossimità all’accompagnamento verso l’indipendenza economica, contribuendo alla fioritura di una società in cui la vita umana sia tutelata e rispettata”.
“Grazie ad Ahimsa stiamo svolgendo un grande lavoro di comunità – sostiene il coordinatore del progetto Pier Paolo Inserra – a Torino formiamo ‘figure antenna’, tra operatori e insegnanti, per un ascolto competente e non giudicante. A Pesaro e Urbino rafforziamo la rete antiviolenza tra case rifugio, CAV e Servizi Sanitari, con laboratori per donne e bambini. In provincia di Torino, attraverso il Centro Donna, è stato avviato il Safety Net – insieme contro la violenza di genere, progetto che sostiene il percorso delle donne dopo la violenza”.
Mara Martellotta
Cpr Torino, il commento della Prefettura
- eseguire visite per la valutazione dell’idoneità alla vita in comunità;
- garantire alle persone trattenute l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale (SSN);
- garantire l’accessibilità a tutte le prestazioni sanitarie di base, comprese – a richiesta del medico del gestore del centro – le visite psichiatriche in loco due volte a settimana e l’accesso a visite specialistiche e ai Pronto Soccorso;
- assicurare un tempestivo accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche previste dal SSN, al fine di garantire la salvaguardia della salute individuale e collettiva;
- provvedere alla raccolta di dati per la sorveglianza epidemiologica per il controllo delle malattie che richiedono misure di sanità pubblica.
Viva il presidente, la scritta in piazza San Carlo
Non nuovo a simili iniziative il proprietario dell’appartamento in piazza San Carlo angolo via Maria Vittoria ha esposto sul terrazzo lo striscione “Viva Mattarella”. In passato la scritta era “Viva Papa Francesco”.
(foto Igino Macagno)
È entrato di colpo in farmacia con un cacciavite in mano e da lì è partita la rapina. L’uomo, con il volto coperto, ha minacciato il personale costringendolo a consegnargli un bottino di 600 euro. È successo a Rocca Canavese nella giornata di ieri, alla farmacia Santa Caterina di piazza Osella, e il malvivente è riuscito a fuggire senza lasciare indizi.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, al lavoro per analizzare i filmati di videosorveglianza e risalire all’identità dell’autore del colpo.
VI.G
È ormai diventato un appuntamento annuale, quello con il Bilancio Sociale di Sostenibilità del Presidio Sanitario San Camillo di Torino, con cui la struttura e tutto il personale vogliono fare il punto sul percorso fatto e sulle sfide ancora da affrontare.
Un documento ufficiale che offre l’opportunità per un momento di confronto con gli operatori, con il team e con i pazienti, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione, e pensato per fotografare l’andamento interno annuale di una realtà ospedaliera impegnata costantemente ad acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e degli aspetti da migliorare, nel rispetto dei propri valori ma, soprattutto, di tenere in maniera salda l’attenzione sulle persone e sul lato umano della sanità. Per questo motivo il testo di quest’anno, oltre a presentare la consueta reportistica fatta di dati e informazioni, è arricchito dalle storie delle persone che vivono la realtà del Presidio Sanitario San Camillo da tutti i punti di vista, anche grazie alle esperienze raccolte con testimonianze dirette di pazienti e tramite questionari distribuiti a tutti gli stakeholders coinvolti: pazienti, dipendenti, Camilliani, università, familiari e caregiver, collaboratori, fornitori, istituzioni pubbliche.
“L’organizzazione è la rete che tiene insieme chi cura e chi è curato – ha spiegato il Dott. Marco Salza, direttore del Presidio San Camillo – un ospedale di riabilitazione difende il diritto alla qualità della vita, anche dopo un trauma, un incidente, la diagnosi di una malattia cronica o una disabilità. Il Presidio è un’organizzazione cristiana che si oppone all’esclusione, alla rassegnazione e alla disumanizzazione della malattia. Vuole essere un presidio di giustizia e dignità in una società che spesso valorizza solo ciò che è produttivo o performante. I dati, le storie che abbiamo raccolto rappresentano i valori che insieme a tanti collaboratori, con fatica e con entusiasmo, cerchiamo di realizzare”
Il Bilancio Sociale di Sostenibilità evidenzia un processo di miglioramento continuo, caratterizzato da un costante dialogo con gli stakeholder e con tutte le parti coinvolte, i pazienti e le risorse che fanno parte della struttura.
“È indubbio che ormai da tempo il sistema sanitario stia attraversando una forte crisi – ha commentato il Dott. Massimiliano Pone, responsabile delle Risorse Umane del Presidio – basta pensare alla fuga di competenze mediche che si spostano verso altri Paesi o alla forte riduzione degli iscritti al corso di laurea in infermieristica (calo del 52% in 15 anni) in quanto non considerata una figura sufficientemente valorizzata. Al fine di arginare queste criticità diventa pertanto importante coinvolgere sempre di più il personale nella mission dell’ospedale; la risorsa deve sentirsi parte integrante del contesto di lavoro, deve percepire di essere un elemento essenziale al buon funzionamento dell’ospedale, anche attraverso il lavoro in équipe per una cooperazione multidisciplinare tra figure professionali”.
Il 2024 è stato anche l’anno della stabilizzazione dell’attività, infatti, i numeri delle prestazioni ambulatoriali fornite, i numeri del Day Hospital e il tasso di occupazione dei posti letto testimoniano la qualità del lavoro svolto dal personale sanitario e amministrativo della Struttura. L’impegno a mantenere e rinnovare il Presidio è stato notevole: completata all’80% la dotazione dei sollevatori a soffitto per tutte le stanze di degenza, l’edificio è stato dotato di pannelli fotovoltaici, sono stati aumentati i posti auto all’interno della proprietà, solo per citare alcuni degli aggiornamenti intrapresi. L’attività formativa e di ricerca è proseguita in maniera importante e continuativa, così come la collaborazione con l’Università di Torino, a supporto della qualità delle prestazioni fornite per i tirocini. Gli studenti hanno valutato positivamente l’esperienza di tirocinio, in particolare l’attività dei tutor clinici e l’organizzazione della struttura. La collaborazione tra Università e Presidio San Camillo è considerata un modello virtuoso di integrazione tra formazione, assistenza e ricerca. Rilevante anche la novità assoluta in ambito regionale del progetto simulatore di guida per i pazienti che, in ambito riabilitativo, intendono ritornare a guidare.
Per quanto riguarda i consumi energetici e la tutela dell’ambiente, nel triennio 2022-2024 si è assistito a una progressiva riduzione della dipendenza dalla rete elettrica, particolarmente significativa nel 2024 (-18% rispetto al 2023), grazie all’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico, da 162,8 kWp, connesso alla rete nel luglio 2024, che fornisce circa 195.000 kWh annui, autoconsumati per il 99,9%, riducendo del 54% il prelievo di energia elettrica dalla rete. L’impatto ambientale complessivo nel 2024 è stato di 597 tonnellate di CO2 equivalente, suddivise tra energia elettrica (167 tonnellate) e gas naturale (430 tonnellate). Sono state intraprese iniziative per la biodiversità, con l’85% della superficie di proprietà orientata alla natura, e per il contenimento della plastica, con l’uso di materiali biodegradabili e il riciclo.
Il Bilancio Sociale intende rappresentare le grandezze economiche fornendo una chiave di lettura differente basato sull’impatto sociale generato dalla struttura. I dati del 2024 fanno registrare un sensibile incremento del valore dell’attività sanitaria (+550 mila euro circa) in costanza di valori per quanto riguarda la voce “altri ricavi”. Infatti, a fronte di una sostanziale sovrapponibilità delle percentuali dei ricavi per area con quelli dell’esercizio precedente (72% per attività di ricovero ordinario, 14% per attività di ricovero diurno e 14% per attività ambulatoriali), si registrano incrementi in valore assoluto su tutte le linee di attività.
Il 2024 è stato per il Presidio l’anno, per risultati produttivi, migliore di sempre. Le attività di ricovero, ambulatoriali, di formazione e ricerca che caratterizzano il centro, hanno registrato incrementi significativi. Complessivamente sono state circa 40.000 le giornate di degenza totali (di cui circa 8.000 di Day Hospital) con una prevalenza di pazienti neurologici ed una significativa crescita dell’attività in solvenza in regime di ricovero (queste sono state 1.745 giorni con un incremento del 35 % rispetto al 2023). Sono di 45.651 gli accessi ambulatoriali (+15 % rispetto al 2023) di cui più di 14.751 in solvenza (+19% rispetto al 2023). La suddivisione per fonte conferma inoltre il trend di crescita significativa dell’attività con onere a carico dei pazienti (ricoveri e prestazioni ambulatoriali in solvenza e in convenzione assicurativa), che concorre ai ricavi dell’attività sanitaria per oltre il 20% (contro il 15% dell’esercizio precedente), ferma restando l’importanza delle attività con onere a carico del SSN, che rimane la principale fonte di finanziamento della Struttura (80% dei ricavi). A fronte dell’attuale accordo contrattuale sottoscritto con l’ASL Città di Torino, che prevede un tetto di budget di gran lunga inferiore alla capacità produttiva della Struttura senza possibilità di riconoscimento della produzione effettuata oltre il budget assegnato, la domanda di riabilitazione dell’utenza fa sì che la Struttura sia nelle condizioni di offrire le proprie prestazioni sanitarie anche ai pazienti che decidono di ottenerle direttamente (o tramite convenzioni con mutue ed assicurazioni).
Nella voce “altri ricavi” vengono riportati i valori relativi a: attività di Formazione e rapporti con le Università, pari a circa 136 mila euro (contro i 166 mila euro del 2023); ricavi originati da sopravvenienze attive e rilascio di fondi rischi accantonati negli esercizi precedenti per 110 mila euro (contro i 12 mila euro del 2023); altri ricavi per complessivi 121 mila euro (contro i 97 mila euro dell’anno precedente).
Mara Martellotta