CRONACA- Pagina 24

Bimbo colpito da bomba a Gaza salvato al Regina Margherita

Colpito da un’esplosione di una bomba, un intervento all’avanguardia salva occhio e vista di un bambino proveniente da Gaza, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino
Una improvvisa esplosione ha spazzato via i sogni di Asaad, privandolo dell’amore della mamma e della sorellina. Come se questo non bastasse la terribile deflagrazione ha determinato l’amputazione della gamba destra, ustioni gravi sul corpo, ma soprattutto la perdita della vista sull’occhio destro.
Con questo drammatico fardello il piccolo Asaad di 8 anni è giunto pochi giorni fa a Torino da Gaza, grazie alla missione “Food for Gaza”, coordinata tra Regione Piemonte e Ministero degli Esteri, insieme ad altri due bimbi, accolti all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Il Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli), che lo ha accolto, ha permesso di intercettare subito la gravissima problematica oculare ed in pochissimo tempo si è deciso di intervenire chirurgicamente per cercare di evitare la perdita completa dell’occhio.
La condizione clinica oculare è apparsa subito gravissima: diverse schegge dell’ordigno avevano investito il viso e l’occhio, provocando ferite a tutte le strutture oculari: cornea, iride, cristallino, vitreo e retina con l’ingresso di corpi estranei che erano arrivati anche a colpire la porzione centrale della retina posteriore.
Il difficilissimo intervento è stato eseguito, presso il presidio Molinette, dal professor Michele Reibaldi (Direttore dell’Oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino). “Questa tipologia di intervento è estremamente complicata, una chirurgia definita ‘pole to pole’, proprio perché si deve lavorare su tutto l’occhio dall’estremità anteriore a quella posteriore. Si è proceduto inizialmente riparando tutte le ferite alla sclera ed alla cornea provocate dall’ingresso delle schegge nell’occhio. Successivamente si è realizzata una ricostruzione della parte anteriore dell’occhio con una plastica dell’iride deformato dalle ferite, la rimozione della cataratta traumatica aperta e l’inserimento di una particolare lente intraoculare artificiale che si usa nei casi come questo, in cui non esiste più il supporto naturale del cristallino. Infine la parte più complicata: la vitrectomia per rimuovere l’emorragia nella parte posteriore provocata dal trauma ed asportare i corpi estranei presenti nel vitreo e sulla retina posteriore vicino alla zona maculare” descrive il professor Reibaldi.
Si è trattato di una vera sfida chirurgica, possibile solo grazie all’utilizzo delle tecniche più moderne come la visione 3D, l’utilizzo di vitrectomi di piccolo calibro e di lenti intraoculari sutereless di ultima generazione, ma soprattutto grazie alla professionalità e dedizione di tutto il personale sanitario che ha reso possibile l’intervento.
“In particolare devo ringraziare la professoressa Franca Fagioli che ha subito compreso la gravità della problematica e messo in atto tutte le procedure che hanno consentito di eseguire l’intervento in tempi rapidissimi, il dottor Maurizio Berardino che ha immediatamente dato il via libera alla chirurgia eseguendo in prima persona l’anestesia insieme alla dottoressa Vanda Di Nardo, permettendoci di eseguire un intervento delicatissimo come questo nelle migliori condizioni possibili, e non ultimo l’équipe infermieristica della sala operatoria che ha magistralmente supportato ogni momento della chirurgia. Ora Asaad sta molto bene. Grazie a questo intervento potrà conservare il suo occhio e la sua vista. Il sorriso che ci ha regalato il giorno dopo l’intervento, appena gli è stata rimossa la benda, è stata una gioia immensa ed una speranza per il futuro” dichiara il professor Michele Reibaldi.
“Ancora una volta l’altissima qualità del Regina Margherita e della Città della Salute e dalla Scienza e la straordinaria professionalità dei nostri medici e del personale sanitario fanno la differenza nella cura di un bambino. In questo caso poi si tratta di un bambino ferito gravemente e fuggito da Gaza insieme al suo papà e a suo fratello dopo aver perso la mamma e una sorella. Qui ha trovato non solo la sicurezza e l’accoglienza che merita, ma anche la speranza di una vita migliore, grazie alle cure che ha ricevuto e a quelle che riceverà nei prossimi mesi al Regina Margherita, che si dimostra, sempre di più, l’ospedale in cui possono trovare cure e assistenza i bambini di tutto il mondo” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli Assessori alla Sanità Federico Riboldi ed alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone.
“La storia di Asaad dimostra ancora una volta il valore aggiunto espresso dalla Città della Salute e della Scienza di Torino, che consiste nella possibilità di schierare contemporaneamente tutte le competenze mediche e sanitarie di tutte le specialità che erano necessarie per trattare nel migliore dei modi le diverse sfaccettature di questo rarissimo caso clinico. Tutte queste competenze multidisciplinari dei quattro presidi della CDSS saranno quello che contraddistinguerà il futuro Parco della Salute, dove si completeranno in un’unica struttura” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).
“Abbiamo accolto e assistito fin da subito tre bambini con le rispettive famiglie nell’ambito della missione “Food for Gaza” che ha il significato di creare un ponte tra l’ospedale Infantile Regina Margherita e i bambini di Gaza tramite l’intermediazione delle forze diplomatiche e dei sanitari israeliani e palestinesi. Fin dai primi accertamenti l’ospedale si è attivato con le sue eccellenze multidisciplinari nelle migliori cure. E il caso di Asaad ne è un esempio virtuoso con un intervento all’avanguardia. Ringraziamo la rete di associazioni del terzo settore, in particolare UGI e Associazione Bambini Cardiopatici, grazie alle quali sarà possibile accogliere le loro famiglie. Ancora una volta il Piemonte e l’ospedale Regina Margherita si confermano modello di cooperazione internazionale e di solidarietà” dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita).

Volpiano, al Centro Alzheimer “Storie e letture in compagnia”

Ogni giovedì d’estate

Al Centro Diurno Alzheimer di Volpiano, ospitato nel Poliambulatorio di piazza Cavour 1 e diretto dalla dottoressa Gisella Manassero, si svolge per tutti i giovedì dei mesi di giugno e luglio l’iniziativa “Storie e letture in compagnia”, a cura dell’operatore esterno di biblioteca della cooperativa Biblion.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire agli ospiti momenti di ascolto, condivisione e stimolo attraverso la lettura ad alta voce di racconti, fiabe e brani selezionati, pensati per promuovere il benessere relazionale e cognitivo. Il progetto si inserisce nella più ampia attività della cooperativa Biblion, che opera in convenzione con il Comune di Volpiano e che, dall’autunno, sarà impegnata anche nella nuova biblioteca civica in fase di realizzazione sotto la scuola secondaria di I grado “Dante Alighieri”, con proposte rivolte anche alle scuole del territorio.

«Con la conclusione della rassegna Incontro con l’autore – afferma l’Assessora alla Cultura e Istruzione Barbara Sapino – desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa, che ha saputo mettere al centro la lettura come strumento di crescita personale e collettiva. In un’epoca in cui tutto sembra correre troppo in fretta, fermarsi ad ascoltare una storia, a sfogliare le pagine di un libro, a dialogare con chi quelle pagine le ha scritte, è un gesto prezioso».

«La lettura – conclude Sapino – crea connessioni, stimola domande, unisce generazioni. Il dialogo autentico che si è sviluppato in ogni incontro dimostra quanto sia importante continuare a promuovere spazi di confronto, ascolto e condivisione. La lettura non è mai un lusso: è una necessità e un’opportunità.»

Un ringraziamento va a tutti gli autori, ai moderatori, al pubblico volpianese e, in particolare, al Consiglio di Biblioteca, che con passione e impegno ha reso possibile un calendario di eventi culturali capace di arricchire l’intera comunità.

Volpiano, oltre 1.400 persone alla staffetta “Tutti per la scuola”

Raccolti circa 10.000 euro per riacquistare i pc rubati

Grande partecipazione e profonda emozione questa mattina a Volpiano, dove si è svolta la manifestazione “Cento metri per uno… tutti per la scuola”, organizzata dall’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” in collaborazione con il Comune e molte realtà del territorio, a seguito del furto di 160 laptop avvenuto lo scorso aprile. I computer, destinati alla didattica e acquistati da poco con i fondi del PNRR, erano stati sottratti durante un’incursione notturna, suscitando sgomento nella comunità scolastica e cittadina.

La manifestazione, che ha coinvolto oltre 1.400 partecipanti tra studenti, insegnanti, famiglie, associazioni locali, amministratori e cittadini di tutte le età, ha avuto come obiettivo la raccolta fondi per riacquistare i dispositivi rubati. Grazie all’entusiasmo e alla generosità dei presenti, sono stati raccolti circa 10.000 euro.

Alla partenza simbolica della staffetta hanno preso parte la dirigente scolastica Stefania Prazzoli, il sindaco Giovanni Panichelli, il parroco don Marco Ghiazza e la consigliera regionale Paola Antonetto, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport della Regione Piemonte.

“Oggi è stata una vera festa della scuola” – ha dichiarato la dirigente Stefania Prazzoli – “Una risposta straordinaria alla violenza di un gesto che ha colpito non solo un istituto, ma l’intero territorio. Ringrazio di cuore il Comune, le famiglie, le associazioni e tutti coloro che hanno contribuito con entusiasmo e generosità.”

Il sindaco Giovanni Panichelli ha sottolineato il significato collettivo dell’iniziativa:

“Quando si colpisce una scuola, si colpisce tutta la comunità. Oggi Volpiano ha risposto con unità e determinazione: questa non è solo una raccolta fondi, è una dimostrazione concreta di vicinanza e solidarietà.”

Molto sentito anche l’intervento di don Marco Ghiazza, che ha definito la giornata “una risurrezione della scuola”, mentre la consigliera regionale Paola Antonetto ha parlato di “una grande lezione di civiltà” e “una risposta forte a un atto vile che non resterà impunito”.

La cifra raccolta rappresenta un ulteriore, importante passo verso il recupero del materiale didattico sottratto.

Per Volpiano, oggi, la scuola ha vinto.

Il “farò” cade male: si prospetta un anno incerto

Ieri sera dopo le 22 il toro giallo in cima al “farò” in piazza Castello  è caduto verso  via Palazzo di Città. Secondo la tradizione quando cade verso Porta Nuova  è indice di prosperità e quando cade verso piazza Castello, di un anno nefasto. Questa volta si tratta di una via di mezzo. Per i superstiziosi prevale l’incertezza. Come ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, le cose “andranno un po’ bene e un po’ male”.  Da dieci anni il toro giallo cadeva verso Porta Nuova.

Scippo in monopattino, donna ferita

LA DENUNCIA DI ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7)

Basta! Ieri  verso le ore 19 una signora in bicicletta è stata presa per il collo, scaraventata a terra e scippata della collana d’oro. Il tutto è avvenuto in Via Balbo angolo Via Buniva, zona cancellate in pieno giorno
Gli scippatori sono due nordafricani su un monopattino, come oramai da consuetudine.
Sul posto sono intervenute due pattuglie della Polizia di Stato e un’ambulanza che ha portato la signora in ospedale
La signora Maria (nome di fantasia) stava rientrando dal lavoro e tremava come una foglia al vento dallo spavento, il marito arrivato sul luogo diceva che non si vive più, ogni giorno capita qualcosa!
Gli scippatori in monopattino stanno diventando seriali, sono sempre maggiori i casi di questo tipo.
Qualche mattina fa alle 6 del mattino ho sentito urlare “aiuto aiuto”, sono corsa sul balcone e ho ancora visto lo scippatore sul monopattino che andava via e un signore a terra.
Non si può camminare nella paura di essere scippati con una violenza inaudita nell’indifferenza della Città, una violenza latente che scoppia da un attimo all’altro e non c’è modo di difendersi……c’è solo da sperare di non farsi troppo male nel cadere e nell’essere colpiti.
Il Sindaco è contrario al Daspo Urbano ma forse sarebbe l’unico modo per diminuire i fenomeni di delinquenza sempre più frequenti. Tutto ciò è dovuto alla finta integrazione buonista della sinistra che da più di 30 anni amministra la Città dicendo solo parole parole parole ma fatti nessuno.

PATRIZIA ALESSI

Concerto e fuochi di San Giovanni, modifiche viabili e disposizioni previste

Oggi, martedì 24 giugno, in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, il centro cittadino ospiterà numerosi appuntamenti che culmineranno in serata con il concerto “Torino is fantastic” e lo spettacolo pirotecnico sul fiume Po.

La priorità di accesso sarà data agli spettatori muniti di Qr code con la prenotazione che potranno accedere dai varchi dedicati a partire dalle ore 19 e sino alle ore 20.30 per l’accesso al concerto su piazza Vittorio Veneto e sino alle ore 22.30 per l’accesso alla visione dello spettacolo pirotecnico nelle esedre dalla piazza verso il Lungo Po Diaz, dove sarà posizionato anche uno dei tre maxi schermi per agevolare la visibilità del concerto da ogni parte della piazza.

A seguito dell’accesso dei prenotati, l’organizzazione, in funzione della disponibilità di spazio nelle varie aree, si riserva di far accedere, attuando le stesse misure di controllo e verifica, le persone che si troveranno in coda ai varchi che, in caso di disponibilità di capienza, verranno indirizzate negli spazi disponibili nei vari settori.

Piazza Vittorio Veneto, le vie limitrofe e la zona della Gran Madre saranno interessate da modifiche viabili, divieti di transito e deviazioni dei mezzi pubblici. Il ponte Vittorio Emanuele sarà chiuso a veicoli (dalle ore 9) e pedoni (dalle ore 12) e Gtt metterà a disposizione una navetta per il collegamento delle due sponde, attiva dalle ore 9 alle 01.40 del mattino successivo.

Nelle aree interessate dall’evento non sarà possibile avere con sé alcol, cibi o bevande in contenitori di vetro, metallo o potenzialmente pericolosi. Non saranno ammessi oggetti contundenti, caschi, ombrelli, borracce, ventilatori portatili, cani di tutte le taglie, bici, monopattini, zaini di grande dimensione. Acqua o altri liquidi saranno ammessi solo in bottiglie piccole, non in vetro e senza tappo.

Area spettacolo rossa.

L’area dello spettacolo, contrassegnata in grafica dalla linea rossa, sarà chiusa al transito veicolare e pedonale dalle ore 14 e sino a cessate esigenze, fatta eccezione per i residenti che potranno spostarsi da e per le loro abitazioni sino alle ore 17.

Dalle ore 14 potranno accedere soltanto i cittadini residenti e loro ospiti accompagnati e, dall’apertura dei varchi, le persone con accredito o biglietto per assistere allo spettacolo musicale e/o a quello pirotecnico e i lavoratori degli esercizi commerciali (previa esibizione del modulo di autocertificazione firmato sia dal dipendente che dal titolare).

All’interno dell’area sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata di tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, dalle ore 7 sino a cessate esigenze. Per via Po e via Plana il divieto di sosta sarà in vigore già dalle ore 12 di lunedì 23 giugno.

Perimetro area rossa: piazza Vittorio Veneto, via Po (tratto piazza Vittorio Veneto – via Accademia Albertina/via Rossini), via Ozanam, via San Massimo (tratto via Po – via Principe Amedeo), via Montebello (tratto via Po – via Verdi), via Delle Rosine (tratto via Po – via Principe Amedeo), via Sant’Ottavio (tratto via Po – via Aldo Moro), via Principe Amedeo (tratto via Vittorio Veneto, via delle Rosine), via Plana (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Della Rocca (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Bonafous (tratto piazza Vittorio Veneto – via Maria Vittoria), via Giulia di Barolo (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), via Vanchiglia (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), via Bava (tratto piazza Vittorio Veneto – via Verdi), lungo Po Cadorna (tratto piazza Vittorio Veneto – corso San Maurizio), via Matteo Pescatore (tratto lungo Po Cadorna – Bava), lungo Po Diaz, corso Cairoli, area monumento Garibaldi, via Giolitti (tratto lungo Po Diaz – via della Rocca), via Cavour (tratto corso Cairoli – via della Rocca), via dei Mille (tratto corso Cairoli – via della Rocca), via Mazzini (tratto corso Cairoli – via della Rocca).

Varchi di accesso

I varchi di accesso al pubblico, saranno in:

  • via Po angolo via Rossini: accesso con accredito settore E e primo smistamento;
  • via Vanchiglia angolo via Pescatore: accesso settore D;
  • via Bava angolo via Pescatore: accesso settore B;
  • via Pescatore 16: accesso settori riservati e persone con disabilità;
  • via Plana angolo via Maria Vittoria: accesso settore F;
  • via Della Rocca angolo via Maria Vittoria: accesso settore C;
  • via Bonafous angolo via Maria Vittoria: accesso settore A;
  • via Cavour angolo via della Rocca: accesso settore I;
  • via Mazzini angolo via della Rocca: accesso settore I;
  • via Giulia di Barolo angolo corso San Maurizio: accesso veicolare riservato.

Area spettacolo gialla (verso piazza)

All’interno di quest’area sarà istituito il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, dalle ore 14 sino a cessate esigenze, fatta eccezione per i residenti che potranno raggiungere le loro abitazioni o pertinenze sino alle ore 17.

Sarà vietata la sosta (prevista la rimozione forzata) di tutte le categorie di veicoli, compresa la mobilità sostenibile, dalle ore 7 sino a cessate esigenze. In via Po e via Plana il divieto di sosta con rimozione sarà in vigore già dalle ore 12 del 23 giugno.

Perimetro area gialla: corso San Maurizio (lato fabbricati sud), lungo Po Cadorna (compresi Murazzi Buscaglione), lungo Po Diaz (lato fiume, compresi Murazzi Farassino), lungo Po Cairoli (lato fiume, compresi Murazzi Farassino, corso Vittorio Emanuele II (filo fabbricati nord), via Fratelli Calandra (filo fabbricati lato est), via delle Rosine (filo fabbricati lato ovest), via Maria Vittoria (filo fabbricati lato sud), via San Massimo (filo fabbricati lato ovest), via Des Ambrois (filo fabbricati lato sud), via San Francesco da Paola (filo fabbricati lato est), via Vasco (filo fabbricati lato est), via Verdi aree Tribunale e Accademia Militari, via Rossini (filo Giardini Reali), via San Maurizio (filo fabbricati lato sud).

Area spettacolo gialla (oltre il Po)

Sarà istituita anche una seconda area dall’altro lato del fiume Po rispetto a piazza Vittorio, dove dalle ore 18 sarà in vigore il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli, compresi biciclette e monopattini, e il divieto di sosta a partire dalle ore 7.

Perimetro: ponte Vittorio Emanuele I, corso Casale (lungo fiume sino a via Santorre di Santarosa e filo fabbricati est da via Santorre di Santarosa), piazza Gran Madre (filo fabbricati lato est e lato sud), via Bonsignore (filo fabbricati lato ovest), via Gioanetti (filo muretto perimetrale Fontana Quattro Stagioni), corso Moncalieri (filo fabbricati lato est da viale Maresciallo Giardino al civico 13 di corso Moncalieri, lato fiume da fronte civico 13 al ponte Vittorio Emanuele I).

In aggiunta a quelle indicate dall’area gialla saranno oggetto di divieto di sosta anche: via Maresciallo Giardino, via Bonsignore, via Vittozzi, Salita al Cai e piazzale Museo della Montagna.

Divieto di sosta e di transito, con eccezione per i residenti, anche per salita al Cai e piazzale Museo della Montagna, via Bezzecca (tratto via Sommacampagna – via Maresciallo Giardino), via Maresciallo Giardino, via Vittozzi, via Bonsignore e via Gioanetti.

Altri provvedimenti viabili

Ponte Vittorio Emanuele I: per motivi di sicurezza riguardanti l’allestimento dei fuochi, sul ponte Vittorio Emanuele I sarà in vigore il divieto di transito ai veicoli in ambo le direzioni dalle ore 9. Dallo stesso orario sarà vietato transitare anche a piedi sul marciapiede sud, mentre il marciapiede nord sarà chiuso dalle ore 12.

Ponte Umberto I: il ponte sarà oggetto di chiusura al transito veicolare, in ambo le direzioni, dalle ore 18 e non sarà accessibile ai pedoni dalle ore 21.
Per consentire alla cittadinanza di attraversare il fiume in presenza dei divieti, Gtt ha predisposto navette che saranno operative dalle ore 09 alle ore 01.40 del mattino successivo.

Salita al Cai – Monte dei Cappuccini: l’accesso al piazzale di pertinenza del Monte dei Cappuccini sarà vietato ai pedoni dalle ore 18.

Corso San Maurizio: resterà aperto al transito veicolare, in ambo le direzioni, ma potrà essere chiuso nel corso dell’evento in base ad eventuali necessità.

Superga: il piazzale della Basilica sarà oggetto di un attento monitoraggio del transito veicolare, specie nelle ore coincidenti con lo spettacolo pirotecnico, e si valuterà anche l’opportunità di chiudere al transito strada della Basilica ed in subordine strada comunale di Superga.

Corso Giovanni Lanza: sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su tutto il tratto.

Per motivi di sicurezza saranno interdette al pubblico anche le aree dei Murazzi, dei Giardini Ginzburg e di piazza Gran Madre.

Parcheggio sotterraneo piazza Vittorio Veneto

Il parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Veneto verrà chiuso all’utenza dalle ore 9 sino a cessate esigenze. Gli abbonati avranno possibilità di uscita sino alle ore 13.

Bevande alcoliche e in vetro

Nelle aree interessate dall’evento e in quelle limitrofe sarà in vigore il divieto di vendita per asporto, consumo e detenzione di alimenti e bevande in contenitori di vetro e/o metallo o potenzialmente pericolosi e il divieto di vendita e somministrazione di bevande con gradazione alcolica superiore ai 21 gradi.

Trasporto pubblico

I percorsi di alcuni mezzi di trasporto pubblico subiranno deviazioni nell’area interessata dalla manifestazione. Info sul sito di Gtt, sezione “Avvisi e Informazioni di servizio” alla pagina specifica https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/12030-festa-patronale-di-san-giovanni-variazioni-linee-23-e-24-giugno-25

 

TORINO CLICK

Torino abbraccia orgoglio e diritti, torna il Disability Pride

Dopo il successo delle prime due edizioni, sabato 28 giugno Torino ospiterà il suo 3° Disability Pride, l’evento che mette al centro le persone con disabilità chiedendo una società realmente accessibile, inclusiva e libera dall’abilismo.

Il Disability Pride Torino nasce dal desiderio di rivendicare visibilità, dignità e piena partecipazione alla vita sociale, culturale, economica e politica: in quest’ottica, la parola orgoglio non significa autocelebrazione, ma riconoscimento pubblico di sé contro ogni tentativo di invisibilizzazione, medicalizzazione o pietismo. Perché un Pride è, prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma: è l’affermazione della propria identità in uno spazio condiviso, politico e gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da
nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.

Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino – rete di associazioni, fondazioni e startup del territorio – la manifestazione gode del patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino: un importante riconoscimento istituzionale che testimonia l’interesse crescente verso i diritti delle persone con disabilità, non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadini e cittadine attive, portatrici di competenze, desideri e progettualità.

Disability Pride: un movimento globale in crescita

Nati negli Stati Uniti negli anni ’90, i Disability Pride sono approdati in Italia nel 2015 grazie all’attivista Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato avvio a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità e la visibilità pubblica delle persone con disabilità. In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e, dal 2023, anche Torino: questa crescita esponenziale lo ha trasformato in un simbolo di autodeterminazione.

Il Disability Pride rappresenta oggi una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni e le aspirazioni delle persone con disabilità. Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione, mettendo al centro il protagonismo delle persone disabili.

La rete dei Disability Pride, riunita nel Disability Pride Network, lavora per costruire alleanze, contrastare la segregazione e favorire un cambiamento culturale duraturo, in dialogo con le istituzioni e la società civile. A livello internazionale, l’evento si collega a numerose realtà transnazionali che condividono la lotta contro l’abilismo e la visione di una società più equa per tutti e tutte.

Un Pride contro l’abilismo

A livello concettuale, il Disability Pride nasce per superare la discriminazione verso chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti. Il corteo torinese, a riguardo, propone uno sguardo intersezionale: la disabilità, infatti, attraversa e incontra temi complessi e più che mai attuali come identità di genere, orientamenti sessuali, origini etniche e condizioni socio-economiche, venendo soggetta a oppressioni multiple che vanno riconosciute e combattute collettivamente.

Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico interdisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone quindi come spazio di rivendicazione ma anche di educazione collettiva, per contribuire a scardinare stereotipi, paternalismi e narrazioni abiliste ancora troppo diffuse.

Una “normalità” che discrimina

Anche il concetto di “normalità” è spesso utilizzato come metro implicito per classificare ciò che è o non è degno di partecipare pienamente alla vita sociale. Questa idea, però, non è altro che una costruzione culturale in grado di escludere tutte le forme di vita che si discostano dagli standard statistici o ideali di efficienza, produttività e autonomia. La disabilitazione, in questo contesto, non è solo una condizione individuale ma un processo sociale: è la società che, progettando ambienti, servizi e relazioni su misura di pochi, genera esclusione e discriminazione.

Il Disability Pride Torino ha l’obiettivo di mettere in discussione l’omologazione, proponendo un modello di società che valorizzi la diversità come risorsa. Significa, in concreto, riconoscere che la disabilità non è un problema da correggere o nascondere, ma una parte integrante della condizione umana, da accogliere in ogni sua forma.

Al centro della manifestazione c’è anche il principio di autorappresentazione: le persone con disabilità non sono oggetto di discorso, ma soggetti attivi che parlano in prima persona, raccontano le proprie esperienze e definiscono le proprie priorità. L’autorappresentanza diventa così una pratica politica e culturale imprescindibile per sovvertire narrazioni stereotipate e costruire spazi realmente democratici, in cui chi è stato sistematicamente escluso possa finalmente prendere parola.

Ospiti e testimonial

Tra le voci che animeranno palco e corteo, ci saranno persone che hanno fatto dell’attivismo una missione e realtà artistiche, per un programma variegato e votato all’accessibilità. Hanno già confermato la propria presenza:

  • Alessia Volpin – coordinatrice del Disability Pride Torino;
  • Red Fryk Hey – artista, attivista e content creator su autismo e neurodivergenze;
  • Marco Andriano – content creator ipovedente;
  • Alexa Pantanella – ricercatrice sul linguaggio e podcaster DiversiSpeaking;
  • Rappresentanti di Disability Pride Network, Coordinamento Torino Pride e
    Istituzioni patrocinanti.

Percorso del Disability Pride Torino 2025

  • 15:30 | Ritrovo alla Rotatoria Nikola Tesla (di fronte al Castello del Valentino);
  • 16:30 | Partenza del corteo da Corso Massimo D’Azeglio;
  • svolta a destra in Corso Vittorio Emanuele II;
  • svolta a sinistra in Corso Cairoli e prosecuzione in Lungo Po Armando Diaz;
  • 18:00 | Arrivo: Piazza Vittorio Veneto – interventi, musica e performance finali.

Il Manifesto del Disability Pride Torino

In occasione della terza edizione, il Coordinamento del Disability Pride Torino ha inoltre aggiornato il proprio Manifesto, documento politico-culturale elaborato da persone con disabilità, persone neurodivergenti, caregiver, alleati e alleate che si fonda su tre pilastri:

  • Attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
    (ratificata in Italia nel 2009);
  • Piena implementazione della Legge Delega 227/2021;
  • Lotta all’abilismo e decostruzione dell’idea di “normalità”.

Tra i temi dell’edizione 2025 è possibile annoverare: autodeterminazione e vita Indipendente, accesso al lavoro, inclusione scolastica, abbattimento di ogni barriera, accessibilità culturale e turistica, diritti affettivi e sessuali, tutela dei caregiver, mobilità sicura e accessibile (la versione completa si trova in allegato alla cartella stampa).

TORINO CLICK

Fiom Cgil espone striscioni contro Elkann

FIOM Cgil critica con John Elkann: “il 24 giugno, in occasione dei festeggiamenti del San Giovanni, patrono di Torino, finanziati dal gruppo Stellantis, verrà lanciata la Grande Panda, ma la nuova vettura non verrà prodotta a Torino”. Così il sindacato metalmeccanico Fiom che ha appeso due striscioni all’ingresso alla palazzina direzionale di Mirafiori e davanti alla chiesa della Gran Madre. “Un’operazione tutta propagandistica dell’ex Fiat, finalizzata a rassicurare la città e i torinesi sul legame che continuerebbe ad avere con il territorio”, proseguono i metalmeccanici.

Infermieri: verso il superamento del vincolo di esclusività

L’assessore Riboldi e il presidente Bufalo annunciano un regolamento unico regionale per le attività extra-lavorative

TORINO, 23 giugno 2025 – Un nuovo regolamento regionale permetterà agli infermieri e agli altri professionisti sanitari dipendenti pubblici di svolgere attività extra-lavorative in deroga al vincolo di esclusività. L’annuncio arriva dall’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e dal Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento OPI del Piemonte, Ivan Bufalo.

«Si tratta di un regolamento atteso da moltissimi colleghi – dichiara Bufalo – che supera le differenze applicative esistenti tra le varie aziende del Servizio Sanitario Regionale e che rende finalmente esigibile per tutti i professionisti la possibilità di svolgere attività sanitarie al di fuori del proprio orario di servizio. È un buon passo avanti verso l’auspicata definitiva abolizione di un vincolo ormai anacronistico, che limita le libertà e le opportunità per decine di migliaia di operatori sanitari pubblici sul territorio regionale, e per centinaia di migliaia a livello nazionale».

Tra i punti cardine del regolamento, viene sancito che le autorizzazioni alle attività extra-lavorative devono essere rilasciate – previa verifica dell’assenza di condizioni ostative – in base alla tipologia dell’attività e non in relazione alle specifiche giornate di svolgimento. Sarà poi il dipendente, assumendosene la responsabilità, a certificare periodicamente l’attività effettivamente svolta, il rispetto dell’orario di lavoro e dei riposi obbligatori.

Il testo chiarisce inoltre che le prestazioni lavorative possono essere rivolte anche direttamente alle persone e non soltanto alle aziende, e che il dipendente potrà esercitare qualsiasi professione sanitaria per la quale sia abilitato, non solo quella esercitata nell’ambito del proprio incarico pubblico.

«È un intervento studiato insieme al Presidente Bufalo – afferma l’Assessore Riboldi – che rappresenta una duplice opportunità: da un lato, per i professionisti del comparto sanitario, che potranno accedere a procedure più snelle per svolgere attività extra orario migliorando la propria condizione economica; dall’altro, per le strutture sanitarie e socio-sanitarie, che potranno contare con maggiore facilità su professionisti formati all’interno del sistema pubblico regionale».

Bufalo sottolinea i risultati della collaborazione istituzionale con l’Assessorato: «Dopo il superamento della diatriba sugli algoritmi infermieristici del 118, arriva ora questo nuovo regolamento. C’è ancora molto da fare, ma guardiamo al futuro con ottimismo grazie all’attenzione che l’Assessore Riboldi sta dimostrando. In particolare, si sta lavorando per migliorare l’attrattività della professione infermieristica, con iniziative rivolte ai giovani e a chi già opera nel sistema pubblico. In questa direzione va anche il contributo che il Coordinamento degli Ordini sta offrendo alla stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale».

Conclude Riboldi: «Ringrazio il Presidente Bufalo per la disponibilità a trovare soluzioni innovative. In questa fase, è fondamentale la collaborazione di tutti per affrontare i problemi della sanità piemontese».

 

Ufficio stampa OPI TORINO

Soggiorni estivi per persone con disabilità,  nuova partenza da Torino

È partito questa mattina da Torino, con destinazione Rimini, un gruppo di 21 persone con disabilità che parteciperà ai soggiorni estivi finanziati dalla Città di Torino.

Il ritrovo era fissato alle ore 7.30 nel parcheggio del Parco Ruffini, in corso Trattati di Roma. In partenza anche operatori e accompagnatori della Cooperativa L’Arcobaleno che, oltre a curare l’organizzazione, forniranno l’assistenza durante tutto il soggiorno.

A salutare il gruppo e augurare buone vacanze, presente l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, che ha espresso anche un sentito ringraziamento agli operatori coinvolti: «Questi soggiorni rappresentano un momento prezioso di benessere, socialità e autonomia per le persone con disabilità, e al tempo stesso offrono un supporto concreto alle famiglie. Come Città di Torino continuiamo a investire con convinzione in politiche inclusive, che mettono al centro i diritti e la dignità di tutte e tutti. Voglio ringraziare di cuore gli operatori, le operatrici e le realtà del terzo settore che rendono possibile tutto questo con competenza e passione».

I soggiorni estivi per persone con disabilità sono interventi socio-sanitari cofinanziati dalla Città di Torino e dalla ASL Città di Torino. Si tratta di esperienze con un importante valore riabilitativo e inclusivo per le persone partecipanti, oltre a rappresentare un’occasione di sollievo dai compiti di cura per le famiglie.

Destinatari dell’iniziativa sono le persone con disabilità che frequentano servizi diurni e residenziali accreditati dalla Città o che sono seguite a domicilio dai servizi sociali. Per i primi la spesa è sostenuta dal Dipartimento Servizi Sociali della Città, per i secondi dalle Circoscrizioni.

Anche quest’anno l’Amministrazione ha avviato interventi sia a livello dipartimentale che circoscrizionale. Sulla base delle prenotazioni raccolte finora, sono previste 1383 partecipazioni complessive: 178 da parte di persone seguite a domicilio e 1205 per quelle inserite in servizi residenziali o diurni. Numeri in crescita rispetto all’anno scorso, quando i partecipanti erano stati 1117.

I soggiorni sono già in corso e proseguiranno principalmente nei mesi di giugno, luglio e settembre. L’investimento previsto per il 2025 ammonta a circa 2 milioni di euro per le attività coordinate dal Dipartimento Servizi Sociali e dalla ASL, e di circa 320mila euro per quelle organizzate dalle Circoscrizioni.

Un impegno crescente da parte della Città di Torino per garantire inclusione, benessere e opportunità.

TORINO CLICK