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Addestramento “Stella alpina”: nuove tecnologie per l’Esercito

Stella Alpina 2024: l’Esercito si addestra per gli scenari operativi odierni e futuri impiegando le più moderne tecnologie militari emergenti

 

 

Passo Fedaia – Canazei (TN), 18 settembre 2024. Si è conclusa oggi l’esercitazione “Stella Alpina” che ha visto addestrarsi per oltre due settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da Reparti altamente specializzati.

 

Il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, ha assistito all’attività e rivolgendosi agli uomini e alle donne protagonisti dell’esercitazione ha sottolineato: “In pochissimi mesi avete fatto passi da gigante. Alcune delle attività che abbiamo visto oggi, fino a poco tempo fa, non esistevano. Non potevamo nemmeno parlare di “bolla tattica” cioè la capacità di difenderci nello spettro elettromagnetico, e ora possiamo farlo. Oggi avete dimostrato capacità che ci mettono ai primi posti nel mondo, e questo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Esercito e le aziende italiane. È infatti cruciale avere catene di approvvigionamento interne e affidabili. Questo ci dà un’autonomia strategica che è essenziale per il nostro futuro”.

 

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello prima di dare avvio all’esercitazione ha ricordato che: “le operazioni di combattimento odierne hanno mutato forma e schemi sul campo. Da un lato abbiamo capacità e sistemi d’arma che ben conosciamo e sappiamo impiegare, ma che vent’anni di operazioni di supporto alla pace avevano messo nei depositi: carri, artiglierie, mezzi blindati; a questi si aggiungono forme di conflitto quasi dimenticate, come il combattimento in trincea e i campi minati. Dall’altro lato ci sono l’impiego di tecnologie avanzate come droni, missili ipersonici, munizioni intelligenti, sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico, nel dominio cibernetico e attraverso quello spaziale.

In sintesi, un condensato di passato – il conflitto convenzionale su larga scala – e futuro – i domini emergenti e la tecnologia digitale – che pone allo strumento militare terrestre sfide decisamente complesse per fronteggiare le quali l’Esercito Italiano deve essere pronto.

I valori rappresentano le nostre regole di vita, l’impegno che ognuno di noi ha assunto giurando fedeltà alla Repubblica al cospetto del tricolore. Sono racchiuse nelle stellette cucite sui nostri baveri. Le rispettiamo sino al sacrificio estremo!

L’addestramento si estrinseca nel duro impegno quotidiano che poniamo per essere sempre pronti e all’altezza delle aspettative che il Paese ripone nelle sue Forze Armate. La tecnologia è il collante della cooperazione fra moderne unità di combattimento – ovviamente in un’ottica interforze e multidominio – per il conseguimento degli obiettivi militari attraverso, a parità di altri fattori, una superiore capacità di ingaggio e di difese”.

 

L’Esercitazione “Stella Alpina 24” è stata programmata per mostrare il processo di adeguamento capacitivo e di innovazione tecnologica che l’Esercito sta portando avanti, in chiave multi-dominio, per far fronte alle minacce degli attuali scenari di guerra e alle sfide connesse con le nuove frontiere di confronto. Tra gli obiettivi principali dell’esercitazione da sottolineare il dispiegamento di sistemi, mezzi ed equipaggiamenti appena entrati in servizio o in via di acquisizione, per adattare lo strumento militare terrestre ai nuovi paradigmi di gestione dei conflitti e ai nuovi modi di combattere in un’ottica tecnologica e digitale.

Nell’esercitazione è stato svolto un atto tattico finalizzato alla riconquista di una Diga, condotto con capacità di combattimento convenzionali, affiancate e supportate dalle principali innovazioni tecnologiche protagoniste della trasformazione dell’Esercito. In particolare, l’integrazione delle capacità che operano nell’ambiente cibernetico con quelle dello spettro elettromagnetico si sono dimostrate determinanti per riuscire a mantenere il vantaggio strategico rispetto a potenziali avversari con pari capacità di combattimento.

 

Protagonista della gestione delle nuove tecnologie è stato il neo-costituito 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”, che, ha realizzato una rete combat e una bolla tattica Multi-Dominio, cioè una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica, per salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni tra di essi e conseguire la superiorità Cyber e di gestione dello spettro elettromagnetico. La “bolla tattica” permette di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio della Brigata Alpina “Julia”, Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi ed elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito.

 

Sistemi a pilotaggio remoto aerei, terrestri e acquatici, nuove tecnologie di comunicazione satellitari, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma o remotizzata, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di Comando e Controllo avanzati rappresentano la nuova dimensione di un Esercito sempre più tecnologico e proiettato nel futuro.

Auto contromano in tangenziale, morti due 20enni. Conducente positivo all’alcoltest

Hanno preso la tangenziale di Asti contromano nella notte dopo la discoteca. Il bilancio è di due morti e due feriti.

L’incidente è avvenuto sulla statale 456 del Turchino a Isola d’Asti. Lo schianto alle due di questa mattina. Alla guida di una Bmw 140 bianca, un ventiseienne di Albano Laziale, poi risultato positivo all’alcol test, ha imboccato contromano la statale tra Asti e Vigliano, e si è schiantato contro il guard rail. Ora è ricoverato all’ospedale di Asti, ha riportato contusioni ed è piantonato dai carabinieri in arresto con l’accusa di omicidio stradale.

La giovane sul sedile vicino, una ventottenne di Asti, ferita, non è in pericolo di vita.

Due loro amici sul sedile posteriore sono morti sul colpo. Si tratta di un venticinquenne di Marino e una ventottenne di Calliano, nell’Astigiano.

Carlo Chatrian è il nuovo direttore del Museo nazionale del Cinema

Carlo Chatrian ha ricevuto oggi l’incarico di Direttore del Museo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, e resterà in carica per un quinquennio.

 

La scelta di Carlo Chatrian è stata unanime. Il Comitato di Gestione dell’Ente ne ha apprezzato la visione strategica, maturata nel corso della lunga esperienza internazionale, e la notevole chiarezza di vedute in relazione al posizionamento del Museo negli anni a venire, ritenendo il suo profilo il più idoneo a ricoprire il ruolo di Direttore della Fondazione.

 

«Accolgo questa nuova avventura con entusiasmo», dichiara Carlo Chatrian. «Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con il personale del Museo e di affiancare la loro competenza e professionalità mettendo al servizio di quest’istituzione, che sento vicina, le conoscenze maturate in anni di lavoro all’estero e la passione che da sempre mi anima».

 

Il Comitato ringrazia Domenico De Gaetano per aver guidato il Museo in questi anni complessi, riuscendo nell’impresa di far crescere i visitatori e renderlo un polo culturale attrattivo e di caratura internazionale, aprendolo ai nuovi linguaggi del cinema.

 

Carlo Chatrian (Torino, 1971), scrittore e giornalista, ha iniziato la sua carriera collaborando con riviste di cinema. È stato programmatore e consulente di diversi e istituzioni: Museo Nazionale del Cinema di Torino, Filmmaker Doc di Milano, Alba International Film Festival (di cui è stato anche vicedirettore), Courmayeur Noir in Festival, Festival dei popoli di Firenze, Cinéma du Réel di Parigi, Cinémathèque suisse di Losanna, Visions du Réel di Nyon e direttore della Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste.

Dal 2012 al 2018 è stato direttore artistico del Festival di Locarno, e dal 2020 al 2024 direttore artistico del Festival di Berlino.

Molinette, le corde per riparare il cuore già operato

36e Giornate Cardiologiche Torinesi, che si terranno a Torino dal 19 al 21 settembre

 

È possibile riparare per la seconda volta la valvola mitrale con corde in goretex a cuore battente, presso la Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Mauro Rinaldi).   La riparazione della valvola mitralica è ormai un intervento eseguito in molti Centri in tutto il mondo. Alle Molinette sono ormai vent’anni che questo intervento viene eseguito in chirurgia mininvasiva, mediante un’incisione di pochi centimetri nel torace di destra. Durante le 36e Giornate Cardiologiche Torinesi, che si terranno a Torino dal 19 al 21 settembre 2024, presso il Polo Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino (via Sant’Ottavio 18), dirette dai professori Mauro Rinaldi, Gaetano Maria De Ferrari e Fabio Verzini, la dottoressa Cristina Barbero presenterà l’esperienza del Centro, riportando i dati di quasi 2500 pazienti. Ma come anche nei migliori Centri del mondo non sempre l’intervento è risolutivo e così una piccola percentuale di pazienti (1 – 2% dopo un anno e 8 – 10% dopo dieci anni) è necessario un secondo intervento. Nessuno vorrebbe mai essere rioperato al cuore, tanto più se questo secondo intervento deve essere eseguito con una sternotomia completa (poiché passare due volte dalla stessa via comporta dei rischi) e fermando una seconda volta il cuore. E così l’équipe del professor Rinaldi ha ideato una strategia per riparare per la seconda volta la valvola mitrale, ma senza dover riaprire né fermare il cuore. Il professor Stefano Salizzoni presenterà, sempre in occasione delle Giornate Cardiologiche Torinesi, la più grossa casistica mondiale di impianto di neocorde a cuore battente in quei pazienti nei quali l’insufficienza mitralica si è ripresentata, questa volta facendo però una piccola incisione nel torace di sinistra. E senza l’utilizzo della circolazione extracorporea. E così la Cardiochirurgia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino continua a rimanere nell’élite mondiale della chirurgia mitralica, diffondendo le proprie tecniche ed “esportando” i medici formati alle Molinette: il dottor Paolo Centofanti all’ospedale Mauriziano di Torino; il dottor Matteo Attisani al San Giovanni Bosco di Torino; il professor Giovanni Marchetto all’ospedale San Gerardo di Monza; la dottoressa Suad El Qarra all’AOU di Parma; il professor Francesco Patanè al Papardo di Messina; il professor Davide Ricci al San Martino di Genova. Inoltre il professor Salizzoni continua a diffondere queste tecniche, assieme all’indispensabile cardiologo ecocardiografista, il dottor Alessandro Vairo, in tutto il mondo con numerose missioni di insegnamento in Cina, Giappone, Canada e numerosi Paesi europei.

Comitato DOC a Casale tra storia e futuro

Festa del Vino del Monferrato al castello
                                                                                                                                                        DOMENICA 22 SETTEMBRE

Al mattino con inizio alle 10,30 in sala Marescalchi nel Castello di Casale Monferrato gli archivisti Wanda Gallo e Francesco Benatti presenteranno documenti e fotografie degli archivi del Comitato DOC, quelli del Circolo Ottavi, del Fondo Paolo Desana e del Fondo Arturo Marescalchi,  preziosissimi ed assolutamente unici nel loro genere.

 

Alla sera con inizio alle ore 21.00 nella Manica lunga Giorgio Milani presenterà con Monica Massa e Massimiliano Limonetti l’Intervista Impossibile a Federico Martinotti.

Paura tra i passanti: uomo si aggira brandendo un’ascia

Nei giorni scorsi aveva spaventato i vicini sparando colpi di pistola (poi rivelatasi una scacciacani) in aria. Affidato dai Carabinieri agli servizi  assistenziali, una volta liberato l’uomo ha minacciato i passanti brandendo un’ascia e urlando per le strade. I fatti si sono verificati a Fontanetto Po. Sono nuovamente intervenuti i carabinieri, un’ambulanza della Pat e una medicalizzata della Croce rossa di Chivasso.

Dirigente medico timbrava il cartellino ma usciva dall’ospedale

È accaduto il 13 settembre: i Carabinieri del Reparto Operativo di Torino hanno notificato la misura cautelare dell’obbligo di permanenza nella città di Torino, emessa dal GIP del Tribunale del capoluogo nei confronti di un dirigente medico in servizio presso l’Ospedale Pediatrico Regina Margherita.
Contestualmente è stato emesso dalla Procura di Torino un avviso di garanzia che è stato notificato all’indagato unitamente alla misura cautelare. L’accusa, ancora provvisoria che dovrà essere vagliata in sede di giudizio, è di truffa aggravata ai danni dell’Azienda Ospedaliera per false attestazioni circa la presenza in servizio.
In sintesi, il dirigente medico, con incarico direttivo, una volta entrato in reparto certificava la sua presenza mediante badge ma in alcuni casi usciva per svolgere affari personali non attinenti con la professione. Il tutto ovviamente con l’aggravante di avere un ruolo dirigenziale di controllo sul personale da lui gestito. In totale, sono stati individuati oltra settanta episodi, tutti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Dal parco alla luna. Una giornata spaziale a Villa Lascaris

Domenica 22 settembre sarà un’intera giornata dedicata allo spazio, a Villa Lascaris, con ingresso da piazza SS Pietro e Paolo, a Pianezza. Da mattina a sera inoltrata un ampio ventaglio di appuntamenti, di eventi, mostre, esperienze e laboratori per bambini, dialoghi e racconti con il naso all’insù, per conoscere e esplorare i nuovi mondi e le nuove frontiere dell’umanità. Sarà anche presente una sezione Food & Wine.

Nato dalla collaborazione tra Villa Lascaris, casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino e il giornalista, scrittore e G Astronauta Maurizio Maschio, con il patrocinio del Comune di Pianezza, il supporto di Altec e Thales Alenia Space, si svilupperà il festival G Astronomico dal titolo “Dal parco alla luna e oltre”, nelle Sale auliche di Villa Lascaris e in diverse sezioni del suo grande parco, dove si terranno incontri con importanti ospiti del mondo scientifico, culturale e aerospaziale, mostre e esperienze per tutte le età. Si tratta di un programma che si propone di far conoscere, in modi diversi e con differenti linguaggi, lo stato dell’arte dell’esplorazione spaziale e della colonizzazione di Marte, l’importanza del settore spaziale per la vita di tutti i giorni qui, sulla Terra, ma anche come l’uomo racconti e immagini l’universo.

Non mancheranno laboratori per bambini, per giocare con le stelle pur essendo su un prato, libro e dialoghi tra il pubblico e i ricercatori per conoscere quando arriveremo a costruire una base su Marte e come sarà possibile abitare il pianeta rosso. E ancora vi saranno lo space food e un’area mostre in cui verranno esposti modelli di ogni dimensione di rover marziani, razzi, shuttle, navette spaziali e splendide illustrazioni realizzate da un maestro del genere fantascientifico. Nel prato centrale di Villa Lascaris durante il giorno sarà possibile partecipare a laboratori di robotica LEGO e divertirsi a completare un campo marziano.

Durante tutta la giornata uno spazio food & wine sarà presente immerso nel verde, per riposare e ristorarsi insieme a tanti produttori della provincia di Torino che si distinguono, oltre che per la qualità dei loro prodotti, per la filosofia che rispetta il pianeta e le tradizioni del nostro territorio, assieme ai vini tipici della provincia di Torino presentati nelle 4 Denominazioni di Origine Controllata, dall’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino.

Al tramonto un aperitivo spaziale nel parco con sfiziosi piatti e i vini dell’Azienda Agricola Silvano Bormida di Monforte d’Alba saranno accompagnati dalla musica a tinte cosmiche di Lhasa Società per ammirare la bellezza del sole che scende dietro le montagne della val di Susa, guardando la Sacra di San Michele. Tra coperte stese sull’erba e cuscini sui quali distendersi a guardare il cielo saranno presenti anche due telescopi per osservare da vicino la luna, la stella e i pianeti, raccontati e spiegati nella loro bellezza dagli astrofili di Celestia Taurinorum.

MARA MARTELLOTTA

Metro Torino, lo Stato finanzi il completamento

Il Consiglio regionale sollecita il finanziamento statale per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino da Fermi- Collegno a Cascine Vica-Rivoli. L’Aula ha approvato due ordini del giorno presentati rispettivamente da Sarah Disabato (M5s) e Fabrizio Ricca (Lega) che impegnano la Giunta a promuovere, insieme alle amministrazioni comunali della zona ovest di Torino e alla Città di Torino, la richiesta dei finanziamenti necessari a completare i lavori e acquistare dodici nuovi treni.

“Parliamo di un’opera strategica per tutta l’area metropolitana – ha detto Disabato -. L’aumento dei costi delle materie prime rende necessario reperire circa 25 milioni per finire i lavori, oltre alle risorse per l’acquisto dei nuovi convogli. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di farsi parte attiva nell’accelerare l’intervento dei ministeri competenti”.

Ricca ha parlato di “impegno trasversale per completare un progetto strategico che servirà a migliorare la mobilità e ridurre l’inquinamento atmosferico, oltre che a favorire crescita economica e riqualificazione urbana delle città coinvolte”.

Sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (FdI) e Alice Ravinale (Luv).

Approvato all’unanimità anche un ordine del giorno presentato da Claudio Sacchetto (FdI) a sostegno della candidatura di Cuneo a capitale italiana del libro 2025. Con questo atto di indirizzo il Consiglio impegna la Giunta a supportare la Città di Cuneo in questa iniziativa, anche attraverso il coinvolgimento e coordinamento delle altre istituzioni locali. Sul punto sono intervenuti Giulia Marro (Avs), Mauro Calderoni (Pd) e Silvio Magliano (Lista Cirio).

Nicco: “Collaboreremo per il contrasto all’usura”

“È stata un’occasione utile per consolidare i rapporti: vi è la volontà comune di continuare la collaborazione attraverso ogni forma di iniziativa”, così si è espresso il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, a margine dell’incontro tenutosi ia Palazzo Lascaris con il presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, Luca Asvisio, accompagnato dal consigliere Ernesto Carrera e dalla direttrice Lorella Testa.

L’incontro ha rappresentato anche un importante momento per riaffermare la disponibilità ad organizzare nuove iniziative congiunte su temi rilevanti per il territorio e per la categoria, tra cui il fenomeno del sovraindebitamento, la promozione della legalità e la partecipazione attiva all’Osservatorio regionale sull’usura.

Durante l’incontro, entrambi i presidenti hanno sottolineato l’importanza di queste tematiche, impegnandosi a promuovere un dialogo costruttivo e a organizzare convegni e dibattiti pubblici per sensibilizzare l’opinione pubblica.

“La sinergia tra istituzioni pubbliche e professionisti è fondamentale per affrontare con successo le sfide che il nostro territorio si trova ad affrontare, specialmente in momenti di difficoltà economica come quelli attuali”, ha aggiunto Nicco.

“Mettiamo a disposizione le nostre competenze per azioni di contrasto all’usura e al sovraindebitamento, nonché nella promozione della legalità economica e fiscale. Il Consiglio regionale resta un interlocutore privilegiato, ancor di più perché il presidente Nicco è uno della categoria, un commercialista come noi” ha sottolineato Asvisio.