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Patti di collaborazione, così i torinesi si prendono cura della città

Torna l’appuntamento annuale con Open Patti, l’evento creato e organizzato dalla Città per presentare e far conoscere ai torinesi i Patti di collaborazione, percorsi con i quali la cittadinanza cura, gestisce e valorizza molti luoghi e beni comuni su tutto il territorio urbano di Torino.

Sono ad oggi oltre novanta i Patti firmati; molti di questi prevedono attività di cura di giardini, aiuole e spazi pubblici come vie e piazze, altri includono attività di animazione sociale, culturale e sportiva, e alcuni prevedono anche la gestione condivisa di edifici pubblici, come quello di via Cumiana, dove domani si terrà un primo incontro di approfondimento.

I Patti di collaborazione nascono per valorizzare spazi trascurati o sottoutilizzati, per permettere con piccoli cambiamenti di migliorare la bellezza e l’inclusività della nostra città.
Open Patti è quindi un’occasione per conoscere alcuni di questi luoghi, molti dei quali probabilmente sono a noi vicini, ma anche per fare la conoscenza con qualcuna delle tante persone che quotidianamente se ne prendono cura.

“Open Patti è un’iniziativa che celebra la cittadinanza attiva e il contributo fondamentale che le torinesi e i torinesi danno alla cura e alla valorizzazione dei beni comuni – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali e ai Beni comuni Jacopo Rosatelli –. Grazie ai Patti di collaborazione, riusciamo a trasformare spazi sottoutilizzati in luoghi vivi e accoglienti, dove le persone possono ritrovarsi, socializzare e condividere esperienze. Questo evento vuole essere un momento di festa, ma anche un’occasione per riflettere insieme su come continuare a migliorare la nostra città, attraverso la cura dei beni comuni e promuovendo una partecipazione sempre più diffusa e consapevole alla vita della comunità”.

Il programma di questa quarta edizione prevede due momenti principali.
Il primo è fissato per domani, venerdì 20 settembre dalle ore 18 alle 20 in via Cumiana 15, dove si terrà un incontro aperto per un confronto tra tutti i protagonisti dei Patti di Collaborazione: cittadini, associazioni, amministratori pubblici ed esperti di beni comuni.
Sabato 21 settembre sarà invece una giornata dedicata alle visite, per scoprire i luoghi e le persone che vorranno raccontarsi e accogliere i visitatori, declinate in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile anche su due particolari itinerari: una “passeggiata tra i Patti” la mattina spostandosi sui mezzi pubblici, che prevedranno per l’occasione alcune fermate ad hoc accompagnate da letture, e una “pedalata tra i Patti” in bicicletta nel pomeriggio.

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Locandina con programma

La Polizia di Stato partecipa a Tennis & Friends

Ritorna a Torino, promosso dalla Onlus “Friends for health” in veste di Official Charity delle Nitto ATP Finals, il Tour 2024 Tennis & Friends – Salute e Sport, che avrà luogo da domani 20 Settembre, fino a domenica 22 Settembre pp.vv. e che vedrà la partecipazione della Polizia di Stato.

La manifestazione, nata nel 2011, ha l’obiettivo principale di diffondere la cultura della prevenzione e la promozione dello sport allo scopo di salvaguardare la salute del cittadino.

Per l’occasione, in Piazza Castello, sarà allestito “Il Villaggio della Salute”, con 26 diverse aree sanitarie che offriranno alla collettività la possibilità di effettuare visite specialistiche, screening e cheek up completamente gratuiti, con orario di apertura 9.30-18.

Inoltre, sarà anche allestito il “Villaggio dello Sport”, volto a sostenere la cultura dello sport attraverso dibattiti, convegni, webinar divulgativi con la presenza di illustri ospiti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo.

Anche la Polizia di Stato parteciperà alla tre giorni di sensibilizzazione con un proprio stand in Piazza Castello, in prossimità della Chiesa di San Lorenzo, quale punto informativo volto a illustrare i mezzi e le tecnologie in uso alla Polizia di Stato nelle sue diverse articolazioni.

Lo stand sarà realizzato con la collaborazione di personale della Divisione Anticrimine – Ufficio Minori e dell’UPGSP della Questura, dei Compartimenti Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria, del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta”, del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino.

Nelle giornate di venerdì e sabato, in considerazione dell’elevata affluenza registrata nelle precedenti edizioni, sarà, altresì, presente il pullman Azzurro della Polizia Stradale, ove verranno svolte attività di informazione e prevenzione in tema di sicurezza stradale.

Inoltre, in occasione della manifestazione, l’Associazione “DonatoriNati” della Polizia di Stato sarà presente con il proprio gazebo associativo e parteciperà all’iniziativa “La prevenzione scende in campo”, inserendosi nel villaggio della salute di Piazza Castello.

Nell’arco delle singole giornate, le specialità della Polizia di Stato presenti terranno dei momenti informativi su materie di specifica competenza, con proiezione di slides e video esplicativi e distribuzione di materiale divulgativo ed informativo in merito alle tematiche illustrate.

                             

 

 

IL CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ DELLA POLIZIA DI STATO

 

–               La Divisione Polizia Anticrimine, nella giornata di domenica 22 settembre p.v., svolgerà attività formative/informative in materia di violenza di genere, con la divulgazione della campagna nazionale permanente denominata “Questo non è amore”, nonché dell’App “YOUPOL” al fine di veicolare la cultura della legalità.

 

–       L’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, nelle mattine di venerdì 20 e sabato 21 settembre pp.vv., metterà a disposizione un equipaggio moto-montato “Nibbio” e personale specializzato nell’utilizzo dell’App Youpol; inoltre, nella mattinata di sabato sarà presente un team cinofilo.

 

–       La Sezione Polizia Stradale di Torino, nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 settembre pp.vv., fornirà il necessario supporto al personale del Pullman Azzurro per lo svolgimento delle attività di informazione e prevenzione in materia di sicurezza stradale.

–       Il Compartimento Polizia Ferroviaria, nella giornata di venerdì 20 settembre p.v. e nel pomeriggio di domenica 22 settembre p.v., illustrerà i contenuti del progetto educativo per le scuole superiori denominato “Train to be cool”, con approfondimenti sulle norme comportamentali per la sicurezza e la prevenzione di reati in ambito ferroviario.

–       Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle D’Aosta”, nella mattina di venerdì 20 settembre p.v., esporrà le regole di comportamento in merito all’uso consapevole delle nuove tecnologie e i pericoli della rete.

–     Il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica del “Piemonte e Valle d’Aosta”, nelle mattinate di venerdì 20 e domenica 22 settembre pp.vv., illustrerà la propria attività e sarà presente il veicolo Fiat “FullBack”, un pick-up appositamente allestito per il supporto tecnico scientifico in occasione degli interventi sulla scena del crimine.

–       L’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Torino avrà due stand, messi a disposizione dall’ASL, all’interno del “Villaggio della Salute”, dove nella giornata di venerdì 20 settembre si svolgerà una dimostrazione didattica, attraverso l’utilizzo di manichini e in merito alla corretta esecuzione della rianimazione cardio polmonare.

Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 settembre pp.vv., l’Ufficio metterà a disposizione della cittadinanza i propri specialisti in psicologia, neurologia e urologia; per l’attività di urologia verrà utilizzato l’ecografo in dotazione all’ufficio stesso.

–     L’Autocentro esporrà alcuni veicoli storici come la Fiat Campagnola, la Moto Guzzi Falcone e l’“Alfetta” oltre all’Alfa Romeo Tonale.

 

–     Personale delle Fiamme Oro – Sezione Giovanile, con alcuni giovani atleti, nelle giornate della manifestazione, interverrà per illustrare i propri progetti alla collettività.

Soccorso, Croce Verde Pinerolo cerca volontari

La Croce Verde Pinerolo cerca nuove risorse invita la cittadinanza alla serata di presentazione del corso gratuito per diventare volontarie soccorritrici e volontari soccorritori e operare sulle ambulanze del servizio di emergenza urgenza 118. L’incontro informativo, aperto a tutti, si terrà lunedì 23 settembre, alle ore 21, presso la sede della Croce Verde di Pinerolo in via Saluzzo, 68.

Per informazioni e adesioni scrivere a info@croceverdepinerolo.org, tel. Tel. 0121 322664.

Il corso, al quale è ancora possibile iscriversi, è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale.

Gli argomenti trattati durante le lezioni teoriche e pratiche riguarderanno diversi temi, tra cui la gestione del soccorso in collaborazione con professionisti dell’emergenza sanitaria e con altri operatori, la chiamata di soccorso e le comunicazioni radio, i codici di intervento, i mezzi di soccorso, il supporto di base delle funzioni vitali anche con l’utilizzo del defibrillatore, nonché la relazione d’aiuto con il supporto psicologico al paziente e altro ancora.

Dopo la parte pratica e teorica, di 54 ore, il corso proseguirà con il tirocinio pratico protetto per un totale di 100 ore di servizio in Croce Verde durante il quale le soccorritrici e i soccorritori dovranno svolgere, affiancati da personale esperto, trasporti in emergenza su autoambulanza e servizi ordinari.

La Croce Verde di Pinerolo, associata Anpas, può contare sull’impegno di 166 volontari, di cui 72 donne, e 22 dipendenti i quali svolgono, ogni anno, oltre 15 mila servizi con circa 380 mila chilometri percorsi. Le attività sono diverse, si va dal soccorso in emergenza ai trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi, terapie e visite ai servizi interospedalieri, all’accompagnamento disabili, all’assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni fino a interventi di protezione civile.

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.

Morto l’uomo investito dal fidanzato della figlia dopo una lite

È deceduto in ospedale questa mattina L’uomo di  44 anni, il genitore di Chiavazza nel Biellese che nel mese di agosto era stato investito dall’auto del fidanzato della figlia,  26 anni. La vittima dopo un intervento chirurgico a Novara, era stata ricoverata all’ospedale di Biella dove è morto. La lite cui è seguito l’investimento in auto è legata alla visita per una presenta gravidanza della ragazza.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Ragazzina abusata per dieci anni. Indagati il fratello e un vicino di casa

A fine novembre si terrà il processo che  coinvolge un giovane ventenne, fratello delle presunta vittima  e un ultrasessantenne, residenti nella provincia di Biella. I due sono indagati per molestie sessuali nei confronti di una minore biellese, che nel momento in cui si sarebbero verificati gli abusi non era ancora maggiorenne. Le violenze sarebbero iniziate una decina di anni fa. La vicenda è venuta a galla dalle confidenze della ragazzina all’insegnante di sostegno.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Barriera Design District APS: “diamo nuova luce al quartiere Barriera di Milano a Torino”

“Barriera è una periferia mentale.” Con questa suggestiva affermazione, l’associazione Barriera Design District APS di Torino si propone di ridare nuova luce al quartiere Barriera di Milano, puntando su design, arte e cultura. Lavorando a stretto contatto con imprese, amministrazioni pubbliche e comunità locali, l’associazione mira a ridefinire il posizionamento del quartiere attraverso le idee di chi lo abita e di chi lo abiterà.

Un Progetto di Marketing Territoriale

Il progetto di Barriera Design District è un’operazione di marketing territoriale che, grazie a un piano di comunicazione dedicato, punta alla promozione delle eccellenze locali e allo sviluppo commerciale e immobiliare del territorio. L’obiettivo è arricchire l’offerta culturale e l’appeal del distretto, unendo tradizione e innovazione.

Barriera Design District aspira a diventare un importante distretto multifunzionale, capace di interagire con il tessuto urbano e sociale di Torino. Il quartiere si propone di diventare un punto di riferimento per artisti e designer emergenti, attirando nuovi talenti e puntando sulla creatività come motore di benessere e innovazione visiva.

Eventi e programmazione

La programmazione di eventi, tra cui percorsi espositivi, fiere vintage, workshop di settore e installazioni d’arte pubblica, sarà parte integrante del progetto di rigenerazione. L’obiettivo è creare un forte senso di identità e favorire connessioni tra le attività commerciali, gli abitanti del quartiere e i visitatori.

Una trasformazione innovativa

“Una trasformazione che è un format innovativo e che ha già avuto successo in altre città, da Miami a Milano,” afferma Laura Audi, direttore tecnico di Somewhere Tour Operator. “Ripartiamo dalla Torino post-industriale di Barriera per farla scoprire come hub di design, creatività e turismo.”

Collaborazioni strategiche

Somewhere Tour Operator, storico tour operator torinese, ha raccolto la sfida di rilanciare il quartiere Barriera di Milano.

Questa collaborazione strategica darà respiro nazionale e internazionale al quartiere, anche dal punto di vista turistico, attraverso visite guidate ogni sabato.

Il tour guidato del Barriera Design District porterà i visitatori alla scoperta delle location più affascinanti della Torino post-industriale. Dalla ex fabbrica INCET, ora spazio di design e ristorazione, alla Galleria d’arte Gagliardi Domke, rinata dalla vecchia fabbrica in cui lavorò Primo Levi, fino ai Docs Dora, vecchi magazzini industriali trasformati in hub creativi.

Un brindisi alla creatività

Per celebrare il progetto, è stata creata una lattina di birra in edizione limitata, disponibile presso il birrificio e in punti selezionati del distretto. Il design della lattina, realizzato dall’agenzia di comunicazione Blue, racconta in modo visivo l’energia e la vitalità del nuovo distretto.

Un passo importante per la rigenerazione urbana

Questa collaborazione segna un passo importante nel percorso di rigenerazione urbana del quartiere, confermando la volontà di Edit e di Barriera Design District di contribuire attivamente al rafforzamento dell’identità locale e alla creazione di nuove opportunità di crescita collettiva.

Partner:

  • EDIT TORINO
  • SOMEWHERE TOURS & EVENTS
  • VELVET STUDIO
  • BLUE.
  • THE FLAIRY MARKET
  • DIFFUSISSIMA
  • TO RADIO
  • AD HOC
  • LAZZARI MARZANO AVVOCATI

Barriera Design District è pronto a trasformare il quartiere di Barriera di Milano in un faro di creatività e innovazione, unendo tradizione e modernità per un futuro luminoso e prospero.

Cristina Taverniti

Piazza San Carlo, le motivazioni della sentenza: “Appendino sottovalutò i rischi”

Le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha confermato la responsabilità penale dell’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti drammatici di Piazza San Carlo del 2017  affermano che la prima cittadina di allora “non si è limitata a ideare la proiezione della partita di calcio ma ha dato impulso alle scelte riguardanti il luogo di svolgimento e l’ente deputato ad organizzare la manifestazione, senza preoccuparsi di valutare la sostenibilità in termini di sicurezza di tali scelte”. Secondo i giudici “Appendino ha mancato negligentemente di adottare la cosiddetta ‘ordinanza antivetro’. Circostanza che ricade nella fase organizzativa dell’evento, con innegabili conseguenze sulla sicurezza della manifestazione”. Sono le motivazioni  della sentenza con cui lo scorso 17 giugno i giudici hanno disposto un nuovo processo di appello nei confronti di Appendino per ricalcolare la pena. L’ex sindaca era stata condannata a 18 mesi. I supremi giudici avevano dichiarato irrevocabile la responsabilità penale per Appendino e Paolo Giordana, l’ ex capo di gabinetto del comune di Torino.

Presente e futuro del Motovelodromo di Torino

Da tempio della velocità e dell’atletismo a polo sportivo all’avanguardia e luogo di rigenerazione urbana, sport e benessere.

Costruito nel 1920, il Motovelodromo Torino “Fausto Coppi” ha ospitato 60 anni di storia torinese e sportiva prima di venire abbandonato e ritrovare solo dal 2021 la sua vocazione sportiva ad impatto sociale. Il progetto di implementazione – a cura della benefit company Sport4Good che ha acquisito dalla Città di Torino il diritto di superficie per 60 anni, a partire dal 4 luglio 2021 – è attualmente in corso e interessa l’intero complesso sportivo che si estende su oltre 24mila metri quadrati con una visione polisportiva 4.0, inclusiva e smart, nel rispetto dei canoni storici caratterizzanti l’immobile e della sua vocazione ciclistica.

Dopo aver raggiunto i primi obiettivi di riqualificazione e rifunzionalizzazione, la ristrutturazione sarà completata secondo gli stessi principi adottati fino ad ora che uniscono innovazione e rispetto per la storia. Il futuro del Motovelodromo, quindi, vedrà la realizzazione di due strutture all’avanguardia integrate nelle iconiche, ma decadenti, Tribune Nord e Sud. La Tribuna Nord, affacciata su corso Casale, diventerà un centro fitness dotato di attrezzature di ultima generazione. Dall’altra parte, la storica Tribuna Sud e l’ex Sala Stampa, situate lungo via Lomellina, si trasformeranno in un centro diagnostico dedicato alla medicina dello sport e alla fisioterapia con una piscina riabilitativa per la fisioterapia in acqua e palestre specializzate per la riabilitazione.

Per l’avvio e la realizzazione dei lavori di completamento dell’intervento sono state presentate le necessarie richieste agli enti competenti, in particolare alla Città di Torino e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, sono stati coinvolti stakeholder locali per lo sviluppo e la sostenibilità degli interventi, dialogando in particolare anche con la Città metropolitana di Torino, Compagnia di San Paolo e le istituzioni bancarie. L’obiettivo è l’avvio dei lavori entro la fine dell’autunno 2024 e l’ultimazione entro la fine del 2025.

Oggi sono stati presentati i lavori e, con il sostegno dei “Centri Logopedici dell’età evolutiva metodo MAMA”, sono state donate 10 city bike a Casa UGI, l’associazione torinese che accoglie e supporta bambini e adolescenti affetti da tumore e le loro famiglie. Un gesto di solidarietà a seguito del recente furto subìto dalla struttura di biciclette, fondamentali per i genitori dei piccoli pazienti per spostarsi in città e raggiungere gli ospedali.

Alla presentazione era presente l’assessore allo Sport Domenico Carretta che ha commentato: “Il Motovelodromo è esempio di rigenerazione urbana che funziona e che ha saputo restituire alla cittadinanza spazi e occasioni nuove per fare sport. Il sogno messo in campo in questo luogo genera altri sogni e sostiene realtà importanti come Casa Ugi, a cui oggi sono state donate biciclette per le famiglie dei bambini presi in carico. Il Motovelodromo è luogo che siamo certi continuerà a stimolare aggregazione sociale e occasioni per stare insieme, offrendo sempre spunti diversi. L’ aspetto polivalente del motovelodromo è il suo più grande punto di forza, uno spazio che la Città è orgogliosa di affiancare nelle sue tante iniziative”.

Oggi il Motovelodromo ha 8 campi padel, 4 campi da beach volley e beach tennis, un Bike Cave con simulatori di bici indoor, un Pump Track, una piscina di 25 metri outdoor con aree solarium e chiringuito, oltre alla riqualificata storica pista ciclistica di 400 metri, l’unica in città, e all’anello di atletica. L’impegno è anche quello di eliminare le barriere all’accesso allo sport, lavorando per garantire che nessuno sia escluso. Grazie a specifici interventi architettonici e programmi dedicati, la struttura offre supporto a persone con disabilità creando spazi inclusivi dove ogni individuo può praticare sport in un ambiente accogliente e privo di ostacoli. La Città di Torino e la Regione Piemonte hanno contribuito all’acquisto di quattro sedie a rotelle attrezzate per il padel che sono sempre a disposizione delle persone con disabilità.
Le Borse di Sport, infine, in avvio da questo settembre 2024, mirano a integrare l’attività fisica nella vita quotidiana extrascolastica di chi non ne ha la possibilità, offrendo corsi gratuiti per dare l’opportunità a tutti di partecipare e contribuendo a scoprire nuovi talenti.

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Emergenza abitativa: da Torino un laboratorio di proposte per l’Europa sul diritto alla casa

Raccogliere idee e proposte per contribuire alla costruzione di un quadro normativo e politico più solido in grado di rispondere efficacemente alla crisi abitativa e garantire un futuro migliore per le città italiane ed europee. Questo in sintesi è l’obiettivo finale dei partecipanti al tavolo politico organizzato per questa mattina dalla Città di Torino in collaborazione con Eurocities sul diritto alla casa, che si riunisce nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico.

In apertura dei lavori è previsto un intervento del sindaco Stefano Lo Russo. Al tavolo, insieme all’assessore alle Politiche Sociali e per la Casa della Città Jacopo Rosatelli, siedono gli assessori e i rappresentanti istituzionali delle Città di Roma, Bologna, Milano, Firenze, Napoli, Parma, Arezzo, Cesena, Brescia, Bergamo e Padova, il responsabile Fondi Abitare Sociale di Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Filippo Catena e, in collegamento, la direttrice per l’Impiego e gli Affari Sociali della Commissione Europea Ruth Paserman mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale di Eurocities André Sobczak.

Proprio ieri– sottolinea il sindaco Stefano Lo Russo – la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha nominato il danese Dan Jørgensen commissario con delega all’edilizia abitativa. È la prima volta nella storia che la Commissione Europea dedica un commissario alle politiche abitative e questo testimonia la crescente rilevanza che il tema sta assumendo e le necessarie ed urgenti azioni da mettere in campo per dare risposte concrete alla richiesta di abitazioni a prezzi accessibili per famiglie, anziani e studenti. Come amministrazione stiamo cercando di fare la nostra parte a livello locale, anche grazie agli investimenti del Pnrr, ma servono politiche e risorse mirate sul piano nazionale ed europeo”.

Negli ultimi anni l’emergenza abitativa è apparsa come una delle problematiche più rilevanti per le città europee ed italiane. L’aumento dei costi degli alloggi e l’insufficienza di abitazioni adeguate a prezzi accessibili hanno portato molte amministrazioni locali a definire nuove politiche abitative innovative e sostenibili per arginare un fenomeno che rischia di minacciare la coesione sociale e lo sviluppo economico delle città. La crisi abitativa si manifesta in modo particolarmente acuto nei grandi centri urbani, dove i costi degli affitti e dei mutui hanno raggiunto livelli insostenibili per molte famiglie e su questa crisi grava anche l’esponenziale aumento degli affitti brevi, la cui rapida diffusione richiede interventi mirati a contenere l’impatto sull’offerta di alloggi e sul tessuto socio-urbanistico. La Commissione Europea lavora su un piano europeo di alloggi a prezzi accessibili, che prevede una strategia per la costruzione di nuove unità abitative e assistenza tecnica per città e Stati membri. Il piano include anche una piattaforma di investimento paneuropea per l’edilizia abitativa sostenibile, in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti, e la revisione delle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’edilizia sociale ed efficiente dal punto di vista energetico.

Il segretario generale di Eurocities André Sobczak aggiunge: “Abbiamo organizzato, in collaborazione con la Città di Torino, questo tavolo di discussione con i rappresentanti delle amministrazioni civiche italiane sulla crisi abitativa per evidenziare un concetto chiaro ovvero che se la crisi abitativa colpisce tutte le città europee, diventa un problema dell’Unione Europea che richiede una risposta a livello istituzionale a livello europeo. Dopo anni di lavoro per portare le aree urbane al centro dell’agenda europea, siamo soddisfatti di vedere l’istituzione di un Commissario europeo per la casa e un impegno politico concreto per affrontare la questione a livello UE e siamo pronti per lavorare con lui su tutte le dimensioni di questa crisi, certo l’energia che figura nel suo titolo, ma anche tutte le altre dimensioni. Questo tavolo di confronto arriva in un momento cruciale, in cui le città possono assumere un ruolo di primo piano nella definizione della nuova agenda europea per la casa, che deve basarsi su un dialogo stabile e strategico tra le città e le istituzioni europee”

Il tavolo si riunisce dunque con l’obiettivo di dare un contributo concreto a questo contesto dal punto di vista italiano. Cinque le priorità di lavoro individuate: esaminare le principali problematiche legate alla crisi abitativa in Italia e comprenderne meglio le cause strutturali e i fattori che l’amplificano; promuovere lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le città italiane, evidenziando le strategie locali che si sono dimostrate efficaci nel migliorare l’accesso per i cittadini ad alloggi dignitosi a prezzi accessibili; elaborare proposte concrete e coordinate a livello nazionale insieme agli stakeholder di riferimento; analizzare la nuova agenda europea per la casa con l’obiettivo di allineare le strategie italiane con quelle europee e massimizzare l’impatto delle iniziative comuni ed esplorare opportunità di finanziamento a livello europeo e nazionale per sostenere la costruzione di nuovi alloggi sociali e l’efficientamento energetico di quelli esistenti; rafforzare il ruolo delle città come attori chiave nella definizione delle politiche abitative nazionali ed europee, sottolineando l’importanza di un approccio urbano integrato per risolvere la crisi abitativa.

Nei giorni scorsi – spiega l’assessore Jacopo Rosatelli – con i colleghi amministratori delle città partecipanti al tavolo ci siamo incontrati a Roma e abbiamo definito una serie di priorità a livello nazionale da chiedere al Governo quali una legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale che garantisca l’uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica, l’assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati, il rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e del Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli per sostenere le famiglie in difficoltà, una legge nazionale che regoli gli affitti brevi turistici per mitigare gli impatti negativi sul sistema abitativo, misure nazionali per le persone senza dimora. Da questa piattaforma partiremo per elaborare idee e proposte per l’Europa”.

Il dibattito si inserisce nella più ampia cornice della tre giorni di workshop e approfondimenti del Social Innovation Lab organizzato dall’amministrazione comunale ed Eurocities che proseguirà nel pomeriggio nella sede di Toolbox in via Agostino da Montefeltro. Ad aprire i lavori alle 14.30 sarà l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta insieme al segretario generale di Eurocities André Sobczak e al responsabile degli operatori sui problemi di persone senza dimora e con dipendenze del Comune di Glasgow Allan Casey.

I lavori del Social Innovation Lab proseguiranno poi giovedì 19 con una serie di workshop in programma in mattinata a Cascina Fossata e visite a tre progetti sul territorio (Beeozanam, Luoghi Comuni San Salvario e Torino Solidale che Accoglie nel pomeriggio). Venerdì 20 l’appuntamento è invece alla Nuvola Lavazza dove, ad aprire i lavori, sarà l’assessore Jacopo Rosatelli e sono in programma un dibattito e alcuni workshop tematici.

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Studi contro la sclerosi multipla

Verranno presentati a Torino il 23 settembre prossimo, presso l’Aula Magna Dogliotti delle Molinette, gli studi sui due nuovi percorsi finalizzati a contrastare la Sclerosi Multipla

 

Nasce a Torino il primo osservatorio sull’impatto di due percorsi terapeutici finalizzati al miglioramento della qualità di vita delle persone affette da Sclerosi Multipla, malattia cronica e progressivamente invalidante che, solo in Piemonte, conta un numero di 10.000 persone che ne soffrono, 130.000 in Italia.

Due studi, basati su onde d’urto radiali e attività fisica adattata, confermano l’utilità e i benefici dei due percorsi quando sono accompagnati alle terapie già approvate. Condotti da Città della Salute e Università di Torino, saranno presentati in anteprima il 23 settembre prossimo, dalle 17 alle 19, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’Ospedale Molinette di Torino (ingresso da C.so Bramante 88).

Gli studi sono stati realizzati grazie all’impegno dell’ex atleta Fabio Guglierminotti, in arte Fabio Wolf, colpito da Sclerosi Multipla, e al grande lavoro dell’Associazione 160CM, da egli fondata. Nasce così il primo osservatorio sull’impatto dei due iter, che prospettano nuove cure e assistenza. Per partecipare alla presentazione del 23 settembre, si può consultare: Percorsi integrativi per la Sclerosi Multipla | Torino | 2024 – 160cm. La malattia in questione rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità nei giovani, può influenzare la funzione delle aree cognitive, emotive, motorie, sensoriali, visive. Lo studio sull’AFA (Attività Fisica Adattata) ha evidenziato miglioramenti significativi di alcuni parametri della deambulazione, della forza degli arti inferiori e della capacità aerobica, con effetti positivi sul benessere psico-fisico. Anche le onde d’urto radiali (ODU) si sono dimostrate efficaci nella riduzione dell’ipertono (ovvero contrazione continua, parziale e involontaria dei muscoli, anche a riposo). I due percorsi risultano in grado di apportare innumerevoli benefici sulla salute e sulla funzionalità fisica delle persone con SM. Gli studi, effettuati su un campione complessivo di circa 70 pazienti, sono frutto dell’impegno di Fabio Guglierminotti, fondatore, animatore e Presidente dell’Associazione 160CM che due anni fa, attraverso una raccolta fondi, ha donato il macchinario a onde d’urto radiali MP100 alle Molinette, dando parallelamente vita allo studio sulla loro efficacia, condotto dalla AOU Città della Salute e della Scienza di Torino in collaborazione con l’Università di Torino. La ricerca sugli effetti della Attività Fisica Adattata è poi frutto di una convenzione di 160CM con l’Università degli Studi di Torino – Centro Servizi SUISM (Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie).   La proposta dello studio “Valutazione dell’efficacia delle Onde d’urto radiali nella riduzione della spasticità focale in pazienti affetti da Sclerosi Multipla” è stata accolta dal Direttore Generale Giovanni La Valle. Lo studio è stato portato avanti nel 2023 dalla dottoressa Paola Cavalla, Responsabile S.S. Centro Sclerosi Multipla, dal professor Adriano Chiò, Direttore della SC Neurologia 1 Universitaria e del Centro Sclerosi Multipla e dai professori Giuseppe Massazza, Direttore del Dipartimento Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione e Marco Alessandro Minetto, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa. Lo studio, in corso di pubblicazione, ha coinvolto 30 persone con SM e spasticità, trattate con un ciclo di 4 applicazioni di ODU, una volta alla settimana e seguite per i 6 mesi successivi con scale validate della spasticità e della capacità di movimento. È stata dimostrata una riduzione dell’ipertono in tutti i tempi e fino a 6 mesi. È stato riscontrato inoltre un miglioramento sulla velocità nel percorrere brevi tratti di cammino (test degli 8 metri) e nel test di equilibrio e movimento detto TUG (tempo necessario per alzarsi, camminare 3 metri e risedersi) con un picco dopo 1 mese dal ciclo di ODU, ma effetti ancora obiettivabili a 3 mesi. Un ulteriore studio potrebbe pertanto andare a valutare se l’effetto del ciclo di ODU (realizzato come nel presente studio) può essere mantenuto con una seduta ogni 2 mesi. Lo studio sull’AFA, anch’esso in corso di pubblicazione, denominato “Fattibilità ed effetti di un programma di Esercizio Fisico Adattato”, è stato condotto dai professori Anna Mulasso e Alberto Rainoldi, Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino, e dal professore Andrea Benso, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino. Lo studio ha previsto sessioni di valutazione pre e post percorso con esame obiettivo, test funzionali e questionari validati. L’esercizio fisico si è basato sulla prescrizione medica (principio FITT – frequenza, intensità, tempo, tipologia) ed è stato articolato in sessioni di allenamento intervallato ad alta intensità (HIIT) e/o di allenamento multicomponente. I dati hanno confermato l’efficacia del programma (ad es. incremento della capacità aerobica e della forza, miglioramento di alcuni parametri della deambulazione ecc.) ed evidenziato l’importanza di promuovere strategie per incrementare la pratica di attività fisica e l’adozione di stili di vita attivi nelle persone con SM, suggerendo un approccio interdisciplinare e proposte individualizzate. L’efficacia dei due percorsi, evidenziata dagli studi, mostra nuove prospettive: da una parte la valutazione di un iter di integrazione tra l’impiego di onde d’urto radiali e AFA, dall’altra la possibilità che entrambe le terapie possano essere prescritte nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ossia le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), tenendo conto che le Regioni sono chiamate a garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA, utilizzando risorse proprie. Oltre a proporre, e ottenere, l’avvio degli studi, l’Associazione 160CM ha cercato i fondi per realizzarli e proposto le terapie ai propri associati. La sostenibilità dei percorsi è stata resa possibile da tutti i donatori e dai finanziamenti che sono arrivati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Regione Piemonte, dai Club Rotary Torino Europea, Torino 150, Torino Contemporanea, Torino Lagrange, Torino Palazzo Reale, Torino Superga e Susa e Val Susa, che hanno permesso di acquistare l’attrezzatura per l’AFA, da Fondazione CRT, da aziende private, tra le quali Storz Medical, produttrice dell’apparecchiatura per le onde d’urto radiali. Fondamentale, inoltre, il supporto dell’ALS TO3.  

Nel corso degli ultimi due anni abbiamo avviato numerosi servizi, oltre a onde d’urto radiali e AFA, anche supporto psicologico individuale e di gruppo, counseling, yoga, mindfulness, danza-movimento-terapia, supporto legale, rivolti sia alle persone con SM che ai caregiver – spiega Fabio Guglierminotti – La sigla SM che sta per Sclerosi Multipla la vivo e la propongo come Sempre in Movimento, per non fermarsi davanti alla malattia. Sclerosi infatti non significa necessariamente sedia a rotelle, anzi, lo sport può fare molto: dal 2014 ho percorso più di 100.000 chilometri in bicicletta, con 160CM voglio diffondere questa consapevolezza. Così come voglio testimoniare l’importanza di affiancare al metodo farmacologico un sistema terapeutico integrato, che comprenda servizi di supporto psico-fisico oltre a iniziative di aggregazione e inclusione sociale che facciano sentire il malato meno solo”.

Testimone dell’efficacia di entrambi i trattamenti, Guglierminotti, in arte Fabio Wolf, lotta per creare le condizioni affinché altri pazienti possano avere accesso a queste terapie e rimanere autonomi più a lungo, a vantaggio della loro qualità di vita fisica e psicologica, e con un conseguente beneficio anche in termini di costi sociali. Attraverso l’Associazione 160CM, Wolf dà quindi voce a chi vive la Sclerosi Multipla in prima persona o al fianco di una persona cara, e contribuisce alla definizione di servizi territoriali concreti.  

 

Mara Martellotta