CRONACA- Pagina 2

Kick & Save. Il calcio che dà vita

/
Il 2 giugno, presso l’impianto sportivo CUS Torino a Grugliasco, si è svolto “Kick & Save – Il calcio che dà vita”, un evento che ha unito un torneo calcistico giovanile under 17 a una challenge sulle manovre salvavita, fondendo competizione sportiva, formazione sanitaria e impegno civico.

Il torneo giovanile femminile under 17 si è intrecciato con una vera e propria sfida educativa, offrendo alle giovani atlete e al pubblico un’occasione concreta di apprendimento e consapevolezza sul tema del primo soccorso.

L’iniziativa, promossa dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino in collaborazione con CUS TorinoAccademia Torino Calcio ed Evviva ODV, ha coinvolto sei enti formatori impegnati nella promozione della cultura del soccorso e della prevenzione: ANPAS Comitato Regionale PiemonteEvviva ASL TO3IRC Italian Resuscitation CouncilCroce Rossa Italiana – Comitato di RivoliAssociazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus e OPI Torino.

L’evento ha ricevuto il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, del Comune di Grugliasco e dell’ASL TO3.

La giornata si è articolata tra le partite del torneo e le simulazioni pratiche, che hanno messo alla prova le conoscenze delle partecipanti in materia di primo soccorso. Ogni squadra è stata affiancata da un ente formatore, che ha offerto sessioni di coaching per affrontare insieme prove pratiche di rianimazione cardiopolmonare (RCP), utilizzo del defibrillatore (DAE) e manovre di disostruzione delle vie aeree.

I punteggi ottenuti nelle prove salvavita sono stati sommati a quelli sportivi, determinando la classifica finale del torneo.

Anche i formatori di ANPAS Piemonte hanno accompagnato le atlete in percorsi pratici e coinvolgenti, trasmettendo competenze essenziali per gestire un’emergenza e sensibilizzando sull’importanza delle manovre salvavita.

In situazioni critiche, infatti, è fondamentale intervenire con tempestività: bastano pochi minuti perché si verifichino danni cerebrali irreversibili, con una riduzione del 10% della possibilità di sopravvivenza per ogni minuto trascorso senza rianimazione.

Nel corso dell’intera giornata, il pubblico ha avuto l’opportunità di assistere a dimostrazioni pratiche di rianimazione cardiopolmonare e massaggio cardiaco, ricevere informazioni sui percorsi di salute e conoscere più da vicino le attività di volontariato presenti sul territorio.

Vincenzo Sciortino, presidente ANPAS Piemonte: «Lo sport può essere un potente veicolo di educazione civica e sanitaria. Le giovani atlete non si sono solo sfidate sul campo, ma hanno affrontato con entusiasmo e serietà le prove legate alle manovre salvavita. È fondamentale diffondere tra le nuove generazioni la cultura del primo soccorso: sapere cosa fare nei primi minuti di un’emergenza può davvero fare la differenza tra la vita e la morte. Ringrazio tutte le volontarie e i volontari ANPAS che hanno contribuito al successo di questa iniziativa, confermando ancora una volta il valore sociale del nostro impegno quotidiano».

L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Regina Elena” a Reano ha ricordato il Conte Francesco Michelangelo Dal Pozzo“

340° anniversario del suo legame con Palazzo Cisterna a Torino

Domenica 1 giugno 2025 il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ha organizzato una commemorazione di Francesco Michelangelo Dal Pozzo, secondo Conte di Reano, nel 420° anniversario dalla sua nascita e dell’acquisto da parte di suo figlio Giacomo Maurizio, primo Principe della Cisterna, di Palazzo Cisterna a Torino nel 1685. Hanno concesso il patrocinio all’evento: il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, l’Unione dei Comuni Montani Valsangone ed i Comuni di Reano (TO), Grinzane Cavour (CN), Cisterna d’Asti (AT) e Neive (CN).

La giornata ha preso il via alle ore 10 nella Cappella della Pietà, dove lo scrivente ha fatto scoprire ai numerosi presenti i preziosi dipinti appartenenti al celebre Ciclo pittorico di Pietrafitta. Si tratta di sette quadri che rappresentano una delle più significative testimonianze dell’arte tardo-rinascimentale toscana, nonché uno dei più importanti patrimoni artistici del Piemonte.
Queste tele furono commissionate nel 1584 dal ricco banchiere fiorentino Alessandro degli Acciaiuoli per la sua tenuta di Pietrafitta a San Gimignano (SI) e vennero eseguite da alcuni fra i migliori pittori toscani presenti a Firenze alla fine del Cinquecento.
Nel 1594 il banchiere fallì e quattro anni dopo tele e tenuta vennero acquistate all’asta da Carlo Antonio Dal Pozzo, Arcivescovo di Pisa. Alla sua morte nel 1607 furono ereditate da suo nipote Amedeo, primo Conte di Reano. I quadri a metà Settecento vennero trasferiti a Palazzo Cisterna a Torino e nel 1856 furono traslati al Castello di Reano per volontà di Carlo Emanuele Dal Pozzo, V Principe della Cisterna, il quale li donò in parte alla Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire, da lui fatta ricostruire a sue spese nel 1852 e in parte alla Cappella della Madonna della Pietà, che nel 1844 fece ristrutturare per adibirla a mausoleo famigliare.
Successivamente di questi quadri se ne persero le tracce; vennero riscoperti nei primi anni Duemila grazie all’attuale Primo Cittadino Piero Troielli e alla critica e storica dell’arte Arabella Cifani. Oggi quattro dipinti sono custoditi nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire e gli altri tre nella Cappella della Madonna della Pietà, dove si possono ammirare anche le riproduzioni fotografiche su tela di quelli esposti nella chiesa.
Un ottavo quadro purtroppo è andato perduto.
Questo scrigno di tesori è aperto gratuitamente ogni ultima domenica del mese dalle 15 alle 18. Visite accompagnate alle ore 15,30 e 16,30.
Dopo l’inaugurazione della nuova sede del S.E.A. San Rocco in una porzione della futura biblioteca, alle ore 11 nella Sala Consiliare del Municipio si è tenuta una solenne cerimonia, durante la quale sono intervenuti il Sindaco Piero Troielli e Bartolomeo Scapino, Consigliere Comunale di Cisterna d’Asti.
Lo scrivente ha commemorato il secolare legame tra il Comune e i Dal Pozzo: nel 1581 il Duca di Savoia Carlo Emanuele I concesse il castello e l’intero feudo di Reano a Ludovico Dal Pozzo, Presidente del Senato del Piemonte, che divenne Signore del paese. Suo figlio Amedeo nel 1593 ottenne il titolo comitale e dalla sua unione con Giulia Belli, figlia ed erede del Signore di Grinzane, nel 1605 nacque Francesco Michelangelo, il quale nel 1650 acquistò il Marchesato di Cisterna d’Asti. Giacomo Maurizio, figlio di quest’ultimo, nel 1670 ottenne da Papa Clemente X l’erezione a principato del Marchesato di Cisterna d’Asti, potendosi così fregiare del titolo di Principe Dal Pozzo della Cisterna. Nel 1685 insieme alla consorte Anna Litta acquistò Palazzo Cisterna di Torino, fatto costruire dieci anni prima dal Marchese Flaminio Antonio Ripa di Giaglione vicino all’attuale centralissima Piazza San Carlo. L’edificio è oggi sede della Città Metropolitana di Torino e ha ospitato spesso eventi dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv.
L’ultimo esponente di questo ramo del Casato Dal Pozzo fu il Principe Carlo Emanuele (1787-1864), la cui primogenita Maria Vittoria nel 1867 sposò Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, secondo figlio maschio di Re Vittorio Emanuele II. La coppia dal 1870 al 1873 sedette sul trono di Spagna, compiendo numerose opere di bene, tra le quali l’abolizione della schiavitù nelle colonie di Cuba e Portorico.
L’attuale erede di Amedeo e Maria Vittoria è il Principe Aimone di Savoia-Aosta, discendente diretto dal loro primogenito il Duca Emanuele Filiberto, che porta anche il titolo di Conte di Reano.
Il Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi del Sodalizio ha quindi conferito uno speciale attestato di benemerenza a tre eccellenze reanesi: l’Arch. Laura Audagnotti, l’Associazione Culturale Sergio Zaniboni e il S.E.A. San Rocco Reano.
All’evento l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale; dal Fiduciario di Chivasso Silvano Borca accompagnato dalla consorte e dalla Dama Maria Vittoria Pelazza.
Tra i numerosi presenti anche Anna Versino, Vice Sindaco di Rosta.
L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv dà appuntamento domenica 8 giugno a Roddi, dove commemorerà il 500° anniversario del legame tra il Comune e la nobile famiglia Pico della Mirandola; domenica 29 giugno ad Avigliana, dove verranno ricordati i 670 anni dalle nozze tra il Conte di Savoia Amedeo VI e Bona di Borbone e domenica 6 luglio a Perinaldo (IM), quando sarà celebrato il 400° anniversario dalla nascita di Giovanni Domenico Cassini, l’astronomo del Re Sole.

ANDREA CARNINO

Musei torinesi, boom di visitatori nel ponte del 2 giugno

Visitatori nel ponte del 2 giugno (sabato 31 maggio – lunedì 2 giugno 2025) alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, al MAO Museo d’Arte Orientale e a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino:

GAM: 1814 ingressi

MAO: 1471 ingressi

Palazzo Madama: 4113 ingressi

Totale Fondazione Torino Musei: 7398 visitatori

Ai Musei Reali di Torino

Nel weekend tra sabato 31 maggio e lunedì 2 giugno 2025, sono stati emessi 13.342  biglietti. In particolare, 11.528 hanno consentito la visita alle collezioni permanenti e allo Spazio Leonardo, mentre 1.814 sono stati i biglietti staccati per ammirare l’esposizione Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione, fino al 27 luglio nelle Sale Chiablese.

Ottima è stata anche l’affluenza libera, rilevata grazie a un nuovo applicativo digitale, nei Giardini Reali (5.489), l’area verde di straordinario valore monumentale e ambientale che ospita fino al 16 settembre la mostra personale di Giuseppe Maraniello.

 

 

Un’importante affluenza premia l’offerta culturale dei Musei Reali e la mostra di Giuseppe Maraniello appena inaugurata nei Giardini Reali e al primo piano della Galleria Sabauda, con numeri significativi registrati durante il fine settimana che ha celebrato la Festa della Repubblica Italiana. Un successo cui ha indubbiamente contribuito la volontà del Ministero della Cultura di avvicinare il pubblico allo straordinario patrimonio artistico italiano, offrendo l’ingresso gratuito la prima domenica del mese e lunedì 2 giugno” – dichiara Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali.

 

La mostra Giuseppe Maraniello. Asa Nisi Masa (Napoli, 1945), allestita fino al 16 settembre in Piazzetta Reale, nei Giardini Reali e al primo piano della Galleria Sabauda, promossa dai Musei Reali Torino e realizzata con Nicola Loi – Studio Copernico, a cura di Francesco Tedeschi, presenta 14 opere scultoree e ambientali di uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, che dialogano con gli spazi storici e monumentali.

 

Con le suggestioni delle opere contemporanee, il pubblico ha potuto ammirare anche il Giardino di Levante, riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro finanziati con fondi PNRR, che accoglie la statua in marmo con l’allegoria della Primavera, copia fedele della scultura di Simone Martinez realizzata tra il 1740 e il 1753, collocata a contorno della splendida Fontana dei Tritoni.

Si aggiunge la rassegna Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione – allestita nelle Sale Chiablese fino al 27 luglio – un viaggio attraverso le diverse forme di rappresentazione della bellezza nel corso dei secoli, tra Rinascimento e primo Novecento.

Prodotta dai Musei Reali di Torino con Arthemisia e curata da Annamaria Bava, l’esposizione presenta oltre 100 opere tra dipinti, disegni, sculture antiche e oggetti d’arte provenienti dai Musei Reali di Torino, dalle Gallerie degli Uffizi e da molte altre prestigiose istituzioni, con magnifiche statue e bassorilievi archeologici di età romana, passando da Botticelli e Lorenzo di Credi, di cui vengono messi a confronto due straordinari capolavori. Il percorso prosegue con opere rinascimentali, in un excursus per temi che tocca il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile, fino ad arrivare all’inizio del Novecento con la seduzione delle opere di Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau. Contestualmente, nel nuovo Spazio Leonardo, al primo piano della Galleria Sabauda, è esposto lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo di Leonardo da Vinci realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, proveniente dalla Biblioteca Reale. Il prezioso foglio è esposto entro una teca blindata e climatizzata all’interno di uno scrigno, rivestito con materiale specchiante, sul quale si riflettono scritture e disegni di Leonardo che rivestono le pareti. Lo Spazio Leonardo è un innovativo allestimento multimediale permanente per raccontare e valorizzare la raccolta dei disegni del maestro conservata nella Biblioteca Reale che, per ragioni di tutela, non può essere esposta con continuità; tra gli apparati informativi, un touch screen per sfogliare integralmente il Codice sul volo.

 

 

Roma, cibi e studenti piemontesi al ricevimento del Quirinale

Il Piemonte è stato fra i protagonisti del tradizionale ricevimento offerto a Roma dal Capo dello Stato per la Festa della Repubblica e tenutosi ieri sera nei giardini del Quirinale. L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha accompagnato la presentazione dei prodotti d’eccellenza proposti agli ospiti ed è stato ricevuto in udienza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Assieme al collega Gianluca Gallo della Regione Calabria – spiega l’assessore Paolo Bongioanni – ho ricevuto dal Presidente della Repubblica l’invito a contribuire al ricevimento offerto dal Quirinale per la festa del 2 giugno con le specialità gastronomiche d’eccellenza del Piemonte e con la partecipazione degli studenti di un istituto alberghiero, il “Maggia” di Stresa con il quale mi congratulo, che hanno supportato le strutture del Quirinale nella sua preparazione. Autorità istituzionali, diplomatici e personalità invitate al ricevimento nei giardini del Quirinale hanno potuto così gustare specialità come la carne di fassona, burro e formaggi del Piemonte e la Nocciola Tonda Gentile Igp che è la più buona del mondo. È stato un onore per me poter essere il portavoce di una filiera agroalimentare reputata la migliore d’Italia e quindi, di riflesso, la migliore del mondo».

L’udienza dell’assessore Bongioanni con il presidente Mattarella è stata preceduta da un incontro con i funzionari e dirigenti della struttura del Quirinale: «È stata l’occasione – sottolinea Bongioanni – per offrire la piena disponibilità del Piemonte a continuare a contribuire con i propri prodotti d’eccellenza alle cene e occasioni dì rappresentanza offerte dal Quirinale».

Fra gli istituti alberghieri di tutta Italia, selezionati a turno ogni anno su base regionale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, quest’anno è stato scelto l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Maggia” di Stresa (Vb): gli studenti hanno collaborato con la Struttura ristorazione e ricevimenti e con il Servizio di accoglienza e di ospitalità del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica già da diverse settimane prima del tradizionale appuntamento. Il Presidente della Repubblica li ha incontrati nei giardini del Quirinale e ha consegnato loro una targa ricordo.

2 Giugno, Pro Pal in piazza

Un gruppo di manifestanti pro Pal, alcuni dei quali sono accampati da giorni in piazza San Carlo hanno steso un vessillo palestinese da un lato all’altro di via Roma ed esposto striscioni contro la guerra, mentre in piazza Castello si svolgeva la cerimonia della Festa della Repubblica.

Alzabandiera per la Festa della Repubblica

“La Festa della Repubblica è una ricorrenza cui i torinesi e tutti gli italiani sono molto legati. In questa giornata, un pensiero va riservato a tutti i rappresentanti delle forze armate che sono impiegate in tante aree critiche nel mondo, a difesa della pace e della democrazia.

In un momento storico così complicato risuonano forti le parole del presidente Mattarella, un monito per promuovere la cultura della pace e del dialogo, la cifra caratterizzante, da tanti decenni, della nostra Repubblica”. Queste le parole del sindaco Stefano Lo Russo, pronunciate a margine della cerimonia dell’alzabandiera in piazza Castello, che ha aperto le celebrazioni del 2 giugno.

Ad intonare le note dell’Inno Nazionale e ad accompagnare la parata d’onore delle forze dell’ordine è stata la Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il prefetto Donato Carfagna ha consegnato quattro onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica italiana”. La cerimonia di consegna delle onorificenze è poi proseguita alle ore 11 nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito di via Arsenale 22 alla presenza del Sindaco. Tra gli insigniti il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, che è stato nominato commendatore, la presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa e la fondatrice di Mamre suor Giuliana Galli, alle quali è andato invece il cavalierato.

La giornata si chiuderà alle ore 17, nuovamente in piazza Castello, con la cerimonia dell’ammainabandiera. Per la Città di Torino sarà presente l’assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Marco Porcedda.

TORINO CLICK

Inutile nasconderlo, siamo onesti: Barriera è il primo problema di Torino

La distanza tra Barriera con la metà della Città che sta bene in questi anni è aumentata tantissimo. Occorre dare subito e di più a chi abita in Barriera, non sono figli di un Dio minore.

 
Lettera aperta

Caro Direttore,
Dopo un’altra notte di violenza in Barriera e letti i giornali del mattino Ti scrivo.
Nel parlare della Costituzione  il Presidente Mattarella dice che garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio, il diritto al lavoro e la promozione della cultura diffusa superando il divario digitale. Conosco Barriera da oltre cinquant’anni da quando ci passavo quindicenne con mio papà per andare da San Mauro all’Enel di via Bologna 11 di fronte alla Nuvola, per capirci. Uno dei miei migliori amici abitava in via Cherubini. Una ragazza che mi piaceva lavorava alla ZIP di corso Giulio Cesare. Era un Quartiere dignitoso di Torino che stava accogliendo l’arrivo dal Sud di tanti nostri connazionali in cerca di lavoro e di una vita migliore. Ricordo l’ironia dei giornali  per coloro che coltivavano i pomodori sui balconi o nella vasca da bagno delle Case popolari di via Bologna. La differenza o la distanza dai Quartieri del Centro e della Collina c’era ma non enorme come oggi. Da quando ho iniziato a frequentare la Madonna della Pace per solidarietà con Don Stefano, il Parroco aggredito dagli spacciatori, entro in Torino passando da corso Giulio o da corso Vercelli e svolto in largo Giulio Cesare per contare gli spacciatori che hanno base in corso Palermo sul retro della Pace. Alla Domenica ci vado a Messa. Con i miei amici prima di Natale raccogliamo generi alimentari che portiamo alla Caritas della Pace dove assistono centinaia di famiglie che hanno poco da mangiare. Oggi c’è una distanza tra il reddito procapite di Barriera con i Quartieri del centro enorme. Ieri pomeriggio sono passato a prendere mia figlia che abita in zona Corso Dante per andare a visitare mia cognata ammalata in una clinica della Collina. Mentre da corso Vittorio attraversavo il Po e salivo in collina , di fronte a tanta bellezza mi son chiesto ma i miei amici di Barriera sono proprio figli di un Dio minore?  Ho ripensato al Sindaco che in Prefettura il  7 gennaio  2022 diceva che la sicurezza in Barriera è come a S. Rita o al Sindaco  che nel corso della Assemblea de La Stampa al Liceo Einstein chiedeva di non esagerare a raccontare la situazione di Barriera o a chi come Elisa Giordano che stamane in un articolo cerca in ogni modo di trovare qualche buona notizia in Barriera. Sono  stato educato a rispettare in ogni modo anche chi la pensa diversamente da me ma così si vuole nascondere la realtà di gente che ogni giorno, ventiquattr’ore al giorno,  vive male , molto male , il decadimento o il degrado di Barriera. Da oltre dieci anni Amministro una azienda a Genova e so che gli azionisti mi avrebbero già mandato a casa se io analizzassi la parte della mia clientela meno redditizia con lo stesso ragionamento del Sindaco o di Elisa. Siamo seri e onesti. Barriera e altre parti della Città vivono in condizioni distantissime dalla metà della Torino che sta bene. Quasi  metà dei torinesi che non riesce a risparmiare vive sperando che non capiti alcuno degli eventi che purtroppo  capitano nella vita perché non saprebbe come farvi fronte. Ma nella metà della Città che sta male c’è una parte che oltre a avere redditi bassi, oltre a non riuscire a risparmiare non ha un lavoro sicuro e vive in mezzo alla violenza e al pericolo di una aggressione. A questa gente il Sindaco ha detto che il Comune sta facendo un intervento di 30 milioni di recupero urbano e che è in costruzione la Linea 2 della Metro. Ma la linea 2 della Metro arriverà solo nel    2032.  Ma in Barriera c’è bisogno oggi di lavoro e di consumi che aiutino i negozi normali a stare in piedi e a rendere vitale il quartiere. In azienda se ho sedi che lavorano di meno vi sposto lavoro per mantenere alto il livello della attenzione e dell’impegno . Ecco perché dico e urlerò sempre più forte, come ho fatto per la TAV, di spostare subito in Barriera una attività pubblica che genera posti di lavoro. Perché se si continua a portare tutto al Lingotto, o S.Rita, alle OGR o in corso Marche,la distanza con Barriera aumenterà ancora. Ecco perché insisto nel chiedere di spostare in Barriera il Centro per la Intelligenza artificiale con i suoi posti di lavoro molto qualificati. In questo modo si porterebbe nuovo lavoro in Barriera, ci sarebbero ricadute sul commercio della zona e si darebbe a Barriera una prospettiva di un futuro ad alto livello, una riqualificazione nel vero senso della parola, una iniziativa che rappresenterebbe uno sbocco di alta qualità per i ragazzi che frequentano i Licei della zona che sono oggi insieme alle Parrocchie i luoghi della speranza e della solidarietà. Da anni in Barriera si vive molto peggio che nel resto della Città. Se la politica  come diceva Paolo VI è il più grande gesto di carità la Amministrazione della Città deve spostare ricchezza, cioè posti di lavoro di qualità e benessere in Barriera.
Mino GIACHINO

Cirio ad Atene per ricordare Santorre di Santa Rosa

In mattinata anche l’incontro con il viceministro della Cultura, Jason Fotilas. “Nel 2026 Grecia Paese ospite del Salone del Libro, occasione per rinforzare i legami con il Piemonte”
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio oggi ad Atene per le celebrazioni del 2 giugno e per commemorare Santorre di Santa Rosa, eroe del Risorgimento italiano e dell’indipendenza greca, a 200 anni dalla morte, all’interno delle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Italia a Zappeion di Atene. Con la vicesindaca di Savigliano, Federica Brizio, e Sergio Soave, storico e studioso dell’800 italiano.
«Ringrazio l’ambasciatore Cuculi per aver risposto positivamente alla mia sollecitazione e per aver organizzato con noi questo importante momento. Nel giorno della festa della nostra Repubblica, è particolarmente significativo ricordare un uomo che ha combattuto per l’indipendenza, in Italia e poi in Grecia. Santorre di Santa Rosa è un grande piemontese e un grande italiano che unisce la storia dei nostri due Paesi, Italia e Grecia. in una parabola avventurosa spinta da un ideale al tempo stesso romantico, modernissimo e profondamente europeo: quello della lotta per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli – dichiara il presidente Cirio – Il Piemonte e la Grecia oggi sono quindi idealmente uniti nel celebrare una figura pronta a sacrificarsi nel nome della libertà e dell’uguaglianza, e di cui ancora oggi abbiamo un grande bisogno».
Della delegazione piemontese fa parte anche il Comune di Savigliano.
«Siamo onorati che il nostro illustre concittadino saviglianese venga ricordato, anche in terra greca, con tanto affetto e tanti onori. Segno questo del profondo spessore umano di Santa Rosa e dell’alto valore del suo operato: insegnamenti di libertà ancora attuali, più che mai, al giorno d’oggi. Nel segno di Santa Rosa e dei suoi ideali, il 2 giugno rinsalderemo i legami con l’amico popolo greco, con il proposito di mai dimenticare ciò per cui l’eroe del Risorgimento si spese» dichiarano il sindaco Antonello Portera e il vicesindaco Federica Brizio.
«A 200 anni dalla morte di Santa Rosa è straordinario che si incontrino le comunità della Grecia e dell’Italia per ricordare un uomo che ha lasciato un messaggio indelebile di libertà e di indipendenza dei popoli» aggiunge Sergio Soave.
Santorre di Santa Rosa cade in battaglia l’8 maggio 1825 nella difesa della piccola isola greca di Sfacteria, oggi nota come Navarino nel Peloponneso. Un drammatico episodio della resistenza del popolo greco nella guerra di indipendenza dall’Impero Ottomano, che avrà termine solo nel 1829. Nato a Savigliano, nel Cuneese, il 18 novembre 1783 da una famiglia di tradizioni militari, Santorre di Santa Rosa è stato sindaco della sua città. Iscritto alla Carboneria, è fra gli aristocratici piemontesi costretti a fuggire dopo che nel marzo 1821 non ottengono l’appoggio di Carlo Alberto di Savoia per far adottare nel Regno di Sardegna la Costituzione di Cadice del 1812 e fare del Piemonte la prima monarchia costituzionale d’Italia. Per aperti interessi geopolitici nel Mediterraneo e verso Oriente, sostiene l’indipendenza della Grecia contro l’impero di Costantinopoli. Il 21 aprile 1825 sbarca a Navarino, dove si preparano gli scontri con le armate egiziane di Mehmet Alì, e l’8 maggio viene ucciso dalle fucilate di un soldato. Già pochi giorni dopo la sua scomparsa, il quotidiano greco “L’amico della legge” dà la notizia della sua scomparsa e ne tesse le lodi per il grande sostegno offerto alla guerra d’indipendenza locale.
VERTICE PRESIDENTE CIRIO E VICEMINISTRO JASON FOTILAS 
In mattinata il presidente Cirio ha incontrato ad Atene Jason Fotilas, vice ministro alla Cultura con delega all’editoria. «Un incontro importante per organizzare le tappe di avvicinamento al maggio 2026, quando la Grecia sarà paese ospite del Salone del Libro di Torino – spiega il presidente della Regione – Con il viceministro abbiamo concordare di fissare quanto prima una riunione con il direttore del Salone Benini, per costruire un progetto che coinvolga anche le università e le scuole. Il rapporto con la Grecia fa parte della formazione di tutti gli studenti italiani, in particolare chi fa studi classici: come Regione siamo disponibili a lavorare per costruire gemellaggi e viaggi studio in questo Paese. Già a settembre il vice ministro sarà in Italia, in Piemonte e a Torino per conoscere il nostro territorio e proseguire le interlocuzioni avviate oggi».

Segnaletica coperta e marciapiedi impraticabili

Caro direttore, la Città di Torino, come è noto, ha adottato  ” lo sfalcio ridotto” , per permettere alle piante di arrivare fino al seme e per permettere a tutte quelle specie di animaletti che vivono tra le piante di riprodursi. Iniziativa anche lodevole ma contestualmente  non osserva una sfalciatura mirata laddove si rende necessaria. Capita infatti di incappare in strade dove la segnaletica verticale è ricoperta da una florida  jungla, con relativo pericolo per la circolazione. Capita di imbatterci in strade i cui marciapiedi  sono totalmente impraticabili perchè totalmente invase  da fitta vegetazione che non consente  ai cittadini di camminarci.  Va bene  la sfalciatura ridotta ma quella essenziale va fatta costantemente.

 foto Luigi Gagliano 

Lo Russo fan di Vasco

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha incontrato Vasco Rossi, a margine dei due concerti che la rockstar ha tenuto in città. Ecco il commento del primo cittadino sui social: “Alcuni artisti riescono, con la loro musica, a segnare intere generazioni.
Vasco Rossi è sicuramente tra questi: incontrarlo, da suo fan di sempre, è stata una bella emozione.
Torino lo ha accolto alla grande, lo abbiamo visto ieri sera con un grande concerto e lo Stadio Olimpico, pienissimo, a cantare insieme a un mito della musica.
Vasco mi ha detto che ama Torino, che è una città che gli piace molto: sinceramente, non potevamo ricevere complimento più bello da un’icona come lui. Perché quando artisti di questo calibro si sentono a casa qui, significa che la nostra città ha un’anima che si fa sentire.
Continuiamo su questa strada, aprendo sempre più spazi all’energia della musica e alla bellezza di stare insieme.
E grazie Vasco, per quello che hai dato a Torino, per la magia che ci hai regalato con l’avvio del tuo tour!“