Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, oggi la Città della salute e della scienza di Torino ha organizzato nel cortile delle Molinette un flash mob, al quale hanno partecipato circa duecento dipendenti. Nei quattro ospedali della Città della salute nel 2024 sono state ben 157 le aggressioni tra fisiche e verbali.
ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): SENZA SOSTA SPACCIO E DISTRUZIONI
I cittadini che transitano nel Giardino Madre Teresa di Calcutta e soprattutto i residenti nelle case con i balconi in affaccio sul giardino continuano vedere le solite cose senza tregua.
Nei giorni scorsi è stato distrutto un tamburo nell’area giochi, poi tolto dalla Città in quanto pericoloso per i bambini.
Ieri è stata divelta dal terreno una centralina elettrica per il puro gusto di devastare le cose.
La targa in memoria di Madre Teresa è sempre più rotta e da un momento all’altro può cadere.
Anche i manufatti in cemento tra poco faranno la fine di quelli al Giardino Alimonda (che sono stati tolti), infatti giorni fa hanno cercato di aprirli.
Ogni giorno ce n’è una nuova!
Invece lo spaccio continua tutti i giorni sempre uguale, senza tregua; si può anche vedere dove posizionano la droga e gli scambi di sostanza.
Possibile che con 6 telecamere, posizionate anni fa, non si riesce a risolvere o migliorare questo luogo?
Un luogo dove l’anno scorso sono stati spesi circa 500 mila euro per la riqualificazione, purtroppo la Città non capisce che la sola riqualificazione urbana non basta, ma ci vogliono progettazioni a 360°.
Ricordo che Il 7 marzo scorso, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB, si leggevano i seguenti post, completamente fuori dalla realtà quotidiana, che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili:
LO RUSSO: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti.
L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
DERI: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea
Patrizia Alessi
E’ accaduto nei giorni scorsi a Torino: i Carabinieri dell’Aliquota Operativa, della Compagnia di Chieri (TO) con ausilio di personale delle stazioni dipendenti e dalla compagnia Torino Oltre Dora, a coronamento di una complessa attività investigativa, ha dato esecuzione, a “decreto di fermo di indiziato di delitto” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino nei confronti dei componenti di una “batteria” di ladri seriali che da tempo terrorizzava gli abitanti della collina del capoluogo e il territorio della provincia.
In particolare, i militari dell’Arma hanno bloccato e sottoposto in stato di fermo due cittadini di origine albanese, residenti a Torino, rispettivamente di trentatré e cinquantadue anni, entrambi con precedenti specifici, mentre un terzo componente della banda è stato raggiunto dalla misura mentre si trovava già recluso presso la casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino per altra causa.
Nel corso delle perquisizioni successive ai fermi, è stata rinvenuta refurtiva del valore di diverse decine di migliaia di euro, circa 22.500 euro in contanti e svariati arnesi da scasso, regolarmente assunti in carico in attesa di essere restituiti ai legittimi proprietari.
I fermati sono stati tradotti in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziati dei reati di “furti in abitazione in concorso” e il provvedimento è stato convalidato nei giorni successivi secondo le modalità e tempi previsti.
Per Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil siamo davanti ad un evidente disinvestimento produttivo nella città di Torino, dove sono impiegati circa mille dipendenti, secondo polo a livello nazionale.
Jacopo Ricca vicesegretario della Stampa Subalpina ha espresso la soddisfazione di vedere unità da parte di tutti i sindacati.
Nello specifico, per Alberto Revel (Slc Cigil) è necessaria una pressione forte sul Governo per il rilancio, ha poi sottolineato anche il ruolo culturale della Rai. Stefano Pappaletto (Fistel Cisl) e Federica Balestri (Uilcom Uil) si sono soffermati sul patrimonio immobiliare e sulla logistica. Marco Procopio (Usigrai e Comitato di redazione del Tgr Piemonte) ha invece puntualizzato la carenza di organico, spiegando che allo stato attuale sono impegnati 41 giornalisti e per il momento non sono contemplati concorsi pubblici per nuove assunzioni.
“Nonostante l’interesse dimostrato dalle istituzioni, nulla è cambiato, e chiediamo che il tavolo permanente di confronto promesso dalla Regione Piemonte sia attivato. Chiediamo anche che il Comune di Torino prema in maniera determinante su una dirigenza Rai che continua a relegare Torino ai margini del proprio progetto produttivo e industriale”, hanno sottolineato le sigle sindacali.
A tale tema, estremamente preoccupante e importante per Torino e il Piemonte, si affiancano i recenti temi nazionali: “Dall’assenza di un contratto adeguato, all’incertezza delle risorse e dei proventi del canone, da un piano industriale solo prospettato dove sembra che il pezzo forte sia ancora la vendita di ulteriori quote di Rai Way, a una gestione organizzativa che deprime le professionalità”.
Le organizzazioni sindacali infine hanno auspicato una riforma della governance che sottragga la Rai dal controllo partitico e in grado di garantire un rinnovato ruolo di fornitore del servizio pubblico.
Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Paola Antonetto (presidente della sesta), Nadia Conticelli (Pd), Monica Canalis (in qualità di vicepresidente della terza, che si occupa di lavoro), Emanuela Verzella (Pd), Sarah Disabato (M5s), Laura Pompeo (Pd), Alice Ravinale (Avs).
Uffico stampa CrP
L’UCID Torino ha incontrato la Fondazione Cottino
Nella serata di lunedì 10 marzo scorso l’UCID ( Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti ) Torino è stata ospite della Fondazione Cottino presso il Cottino Social Impact Campus, una struttura all’interno del Politecnico la cui Presidente Cristina di Bari, nipote del fondatore Giovanni Cottino, ha accolto il folto pubblico annunciando la volontà di associarsi all’UCID Torino, un desiderio che ha generato nei partecipanti un vivo entusiasmo.
“Nel corso della serata è stato ricordato il padre della Fondazione Cottino, nella persona di Giovanni Cottino, industriale e imprenditore, che negli anni Ottanta è riuscito ad avere tra i 1500 e i 2000 dipendenti, prima di cedere la sua azienda a un gruppo estero. Non avendo figli, Cottino ha lasciato gran parte del proprio patrimonio alla Fondazione – ha ricordato Marco Lazzarino, Presidente di UCID Torino – Abbiamo interloquito con Cristina di Bari, insieme a Giuseppe Dell’Erba, direttore della Fondazione, e a Caterina Soldi, program manager del Campus, che hanno mostrato l’importante lavoro che svolgono per promuovere progetti ad alto impatto sociale. Per noi dell’UCID l’incontro con la Fondazione Cottino è stata una grande opportunità, e il campus Cottino è il manifesto tangibile della visione e della generosità del benefattore Giovanni Cottino, cosiccome dell’impegno e della passione di chi oggi porta avanti la missione della Fondazione che, tra i suoi progetti, ha anche quello di donazione di 5 milioni di euro al Politecnico di Torino, finalizzato alla costruzione di una struttura interna. Durante la serata vi è stata occasione di presentare un libro su Giovanni Cottino, intitolato “Il maestro silenzioso”, scritto da Francesco Antonioli”.
Mara Martellotta
Secondo i dati dell’Osservatorio SIcurezza Vega
Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona rossa, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, il rischio d’infortunio mortale in regione (2,8 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (2,0).
Per quanto riguarda le incidenze, in regione si scopre che Asti, Cuneo e Torino si trovano in zona rossa con indici rispettivamente pari a 11,1, 3,8 e a 3,3. Mentre Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità pari a “zero”.
Sia in termini assoluti, sia per infortuni mortali in occasione di lavoro, Torino detiene il primato negativo con 3 vittime, seguono Asti e Cuneo con 1 vittima.
Le Attività Manifatturiere, nel 2025, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (252).
L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
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Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.
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Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.
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Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.
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Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.
Sabato 15 marzo al Ristorante ‘Lago dei Salici’ va in scena la presentazione del best-seller ‘Via Crux: contro il politicamente corretto’. Attesi moltissimi ospiti illustri.
Sabato 15 marzo a Caramagna Piemonte (CN) l’appuntamento imperdibile è con un’ospite d’eccezione. Sarà infatti Giuseppe Cruciani il protagonista assoluto della serata-evento presso l’elegante cornice del ‘Lago dei Salici’, rinomato wedding & congress center fra i più ampi e raffinati in Italia nel suo settore. Media partner dell’evento è Radio GRP.
L’ideatore e conduttore de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, l’iconico programma e podcast radiofonico più ascoltato in Italia, salirà sul palco nel corso di una vivace cena-spettacolo per affrontare al meglio, con il piglio critico, la sagacia e la verve inarrestabile che lo contraddistinguono, la sua crociata culturale “Contro il politicamente corretto”: sottotitolo di ‘Via Crux’, il suo bestseller pubblicato a luglio 2024 da ‘Cairo Editore’ recentemente diventato altresì anche un one-man-show teatrale che registra continui sold-out e apprezzamenti di critica e pubblico crescenti ovunque.
Un’occasione unica per confrontarsi a ruota libera con una delle voci più libere e irriverenti del giornalismo italiano, pronta a smascherare con puntuale precisione tutti gli inganni manifesti e occulti del nostro tempo. Rompendo gli argini, scardinando prospettive, strappando maschere in nome della verità troppo spesso artefatta a fini strumentali proprio con la complicità sfacciata dei mezzi d’informazione.
A dialogare con lui sarà Maurizio Scandurra, giornalista e saggista cattolico che proprio lo stesso Cruciani ha trasformato in uno degli opinionisti ricorrenti de ‘La Zanzara’. Special guest Luca Scazzi con il fidatissimo Canepardo, il dog più famoso di TikTok, entrambi diventati ormai da tempo un vero e proprio fenomeno social diffusissimo e altrettanto ilare che grande successo hanno riscosso anche durante lo scorso Festival di Sanremo a spasso per la cittadina ligure.
“Giuseppe Cruciani è la voce degli italiani onesti, che lavorano, producono e difendono il mondo così com’è”, esordisce “Capitan” Giovanni Riggio, amministratore del ‘Lago dei Salici’ (www.lagodeisalici.com). Un giornalista e un intellettuale libero che incarna appieno la voglia di riscatto di un popolo e un Paese stanchi e stufi del giogo di bufale strumentali soltanto ai grandi poteri. Poterlo avere nostro ospite è davvero un onore, per condividere un momento di confronto sul futuro che ci attende tra un concetto e una battuta, fra un pensiero e una risata, in un clima conviviale e sereno”.
Proprio nel 2025 il ‘Lago dei Salici’ celebra il primo trentesimo anniversario dalla fondazione, che dal 1995 l’ha reso una location di primo piano sempre più richiesta e frequentata da ogni parte d’Italia per matrimoni, cerimonie pubbliche e private, set cinematografici e ricorrenze aziendali.
“L’incontro a cena con Giuseppe Cruciani vuole essere il battesimo di un anno per noi speciale, con un calendario ricco di iniziative dui primo piano da condividere con chi ci segue da sempre insieme alle grandi figure e personalità del nostro tempo”, chiosa soddisfatto Giovanni Riggio, General Manager del premiato Event Center di Caramagna Piemonte, che alla carriera imprenditoriale affianca anche una passione attoriale verace che l’ha visto parte attiva, oltre che come concorrente in programmi tv di successo quali ‘Forum’ (con Barbara Palombelli), ‘Guess my age’ (con Max Giusti) e ‘Avanti un altro’ (con Paolo Bonolis e Luca Laurenti), anche in svariate pellicole accanto a personaggi del calibro di Antonio Zequila, Enzo Salvi, Denise Richards e Lorenzo Flaherty.
Per informazioni e prenotazioni su cena seduta e menù, tel. 0172 89236, oppure Whatsapp 392 0653237, con possibilità di pernottamento aggiuntivo in hotel per chi ne fa richiesta (a soli 2 km dalla location dell’evento).
In base al cronoprogramma definito dalla Direzione generale dell’Asl To4, dopo l’incontro del 25 febbraio con operatori e tecnici, “l’obiettivo è di rafforzare la sinergia con quello di Ciriè – ha invece risposto dall’assessore Gian Luca Vignale – per rendere la risposta ai bisogni di salute locali maggiormente efficace ed efficiente. In particolare, a Lanzo le sale operatorie saranno riaperte il prossimo 10 aprile per interventi di ortopedia a bassa complessità, nonché di oculistica e terapia antalgica. Dal prossimo mese di giugno saranno effettuati piccoli interventi di chirurgia generale. Da metà marzo sarà nuovamente operativo l’ambulatorio di ecografia e da metà aprile, gli ambulatori di ecodoppler e per lo scompenso cardiaco.”
Più avanti toccherà a pneumologia e geriatria e saranno prese in considerazione altri potenziamenti. Dopo l’incontro pubblico, tenutosi a Lanzo il 6 marzo scorso, con il Comitato di difesa dell’ospedale, l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha convenuto sulla necessità di riportare il reparto di medicina al rango di struttura complessa, impegnandosi a chiedere alla Giunta regionale una deroga normativa in tal senso.
Nel corso dei lavori è stata data risposta anche alle interrogazioni: 276 “Chiusura e delocalizzazione dello stabilimento Gurit, che ne sarà delle lavoratrici e lavoratori?” presentata da Valentina Cera (M5s); 277 “Quali azioni della Giunta Regionale nell’ambito del sostegno alla sanità transfrontaliera e del progetto ProSATIF-Go?” di Vittoria Nallo (Sue); 279 “Liste d’attesa e gestione ‘fondo Balduzzi’, l’esempio virtuoso dell’Aso Santa Croce e Carle di Cuneo esportabile in tutto il Piemonte?” di Claudio Sacchetto (Lega); 280 “Richiesta di informazioni sulla chiusura dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba e possibili sgravi fiscali per favorire un acquirente” di Giulia Marro (Avs); 281 “Studenti abbandonati alla stazione di Chieri quali misure urgenti per garantire il servizio ferroviario sulla SFM1?” di Alberto Unia (M5s); 282 “Impatto delle riduzioni delle corse nel Trasporto Pubblico Locale e necessità di risposte efficaci da parte dell’Agenzia della Mobilità Piemontese” di Simona Paonessa (Pd); 283 “Chiarimenti sulla normativa del Bollo Auto per veicoli in leasing. Garantire il gettito fiscale della Regione Piemonte” di Fabio Isnardi (Pd); 284 “Caos sulla linea ferroviaria SFM2 Pinerolo-Chivasso: Giunta Cirio spettatrice?” di Monica Canalis (Pd); 285 “Stravolgimento della cantierizzazione della Torino-Lione: è tutto compatibile con i progetti depositati e approvati?” di Alice Ravinale (Avs).
«La scomparsa di Sergio Ricciardone lascia un grande vuoto nel panorama culturale e musicale del Piemonte. La sua visione innovativa e la sua capacità di trasformare la musica in un’esperienza artistica totale, ha dato un contributo importante alla crescita di Torino come punto di riferimento internazionale per la creatività contemporanea. Club to Club, che ha saputo far dialogare la città e il Piemonte con il mondo, è una delle tante eredità del suo lavoro e della sua passione. In questo momento di dolore il più sentito cordoglio va alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un percorso umano e professionale fatto di talento, dedizione e amore per la cultura».
Lo hanno dichiarato il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli a seguito della scomparsa del direttore artistico di Club To Club.
(foto Facebook)
In Piemonte aumenta la raccolta differenziata ediminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: anche per il 2023 si consolida dunque l’andamento positivo.
In particolare, il raggiungimento del 67,9% di raccolta differenziata supera l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti e si avvicina alla quota del 70% prevista per la fine del 2025.
La differenziata risulta in crescita rispetto al 2022 di quasi un punto percentuale: ogni cittadino piemontese nel corso del 2023 ha separato 10 kg di rifiuti in più rispetto all’anno prima, lasciando nell’indifferenziato 162 kg contro 163. Così, del 2.140.900 tonnellate di rifiuti prodotte quelle raccolte maniera differenziata sono state 1.454.049. L’indicatore più significativo per verificare l’efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione di rifiuti è il quantitativo pro capite di rifiuto indifferenziato prodotto, il cui valore di riferimento per il 2023 era 159 kg pro capite: l’obiettivo è stato raggiunto in tutte le province tranne Alessandria (165 kg/anno per abitante, in miglioramento rispetto al 2022) e Torino (181 kg/anno per abitante con un obiettivo di 190).
«I dati ufficiali del 2023 dimostrano che il lavoro che stiamo portando avanti, in termini di piani e di investimenti, sta raccogliendo i frutti con risultati sempre migliori – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Passo dopo passo, dopo aver raggiunto quasi ovunque l’obiettivo del 65%, ci avviciniamo a quelli fissati entro la fine del 2025. Il costante aumento della raccolta differenziata indica che stiamo recuperando materiale da riciclare e quindi avere, da una parte un minore impatto sull’ambiente, e dall’altra andare nella direzione dell’economia circolare potenziando sempre più le filiere del recupero. Il Piemonte sta diventando una regione dove si rafforza sempre di più l’economia circolare col potenziamento di tutta la filiera del recupero dei materiali. Questo sarà uno dei punti chiave di sviluppo industriale».
La raccolta in dettaglio

Le frazioni maggiormente raccolte pro capite nel 2023 sono state la carta e il cartone (298.332 tonnellate, 70,2 kg pro capite), l’organico (267.885 tonnellate, 63 kg pro capite), sfalci e potature (150.242 tonnellate, 35,3 kg pro capite), il vetro (124.621 tonnellate, 29,3 kg pro capite) e il legno (110.155 tonnellate, 25,9 kg pro capite).
A livello di province l’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti, viene superato da tutte le province ad esclusione di Torino, che comunque registra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 2022, attestandosi ora al 64% contro il 62%.
A livello di Comuni quelli che nel 2023 hanno superato quota 65% di differenziata sono saliti a 757 (64,1%, erano 714 nel 2022 pari al 60,5%), la maggior parte dei quali, circa l’85%, ha meno di 5mila abitanti. In 182 hanno superato l’82% di raccolta differenziata.
Per quanto riguarda il dato di raccolta differenziata riferito ai Comuni capoluogo al primo posto si è collocata Novara (77,18%), seguita da Biella (76,75%), Verbania (76,71%), Vercelli (70,12%), Cuneo (67,67%), Asti (66,5%), Torino (57,2%) e Alessandria (47,8%).
A livello di Consorzio di area vasta il 65% di raccolta differenziata stato raggiunto o superato da 18 Consorzi su 21. Il podio spetta a Medio Novarese e Chierese, a pari merito con l’84%, seguiti da Albese Braidese (81%). Altri sei Consorzi sono tra l’80 e il 70% e restano al di sotto del 65% Alessandrino, Area Vasta Torino e Canavesano. L’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati a 159 kg/abitante è stato raggiunto da 12 Consorzi su 21: il podio è occupato da Chierese (80 kg/abitante), Medio Novarese (84) e Basso Novarese (104).